pancho ha scritto:matteo ha scritto:E' la solita storia. Di fronte ai problemi che richiedono azione concrete, è più comodo rifugiarsi sulle analisi dei massimi sistemi per inseguire a parole un mondo che non esiste.
A parte il fatto che l'analisi secondo cui tutti i mali (dall'inquinamento alle guerre, dalla fame alle ingiustizie di ogni tipo) derivano da un'unica causa (il capitalismo) è di una banalità ormai eclatante, clamorosamente smentita dalla storia.
Scusa Matteo, siccome è un'argomento che mi interessa, dovresti essere più esplicito riguardo il tuo post.
Non credo che serva a molto, ma tant'è....
Con il necessario schematismo, per non farla troppo lunga:
1) Le ideologie, intese come tesi totalizzanti attraverso le quali interpretare la realtà in ogni suo aspetto, sono state tra le cause principali dei disastri del secolo scorso
2) In particolare, quella marxista, che riconduce ogni fenomeno allo scontro di classe e che sostiene che l'abolizione del capitalismo è l'unica soluzione possibile, ha prodotto tragici mostri. E non basta cavarsela con la tesi di comodo, indimostrabile, che le idee erano buone, ma che la loro applicazione era sbagliata.
3) Altrettanto semplicistico è affermare che il problema della sinistra sta tutto nei suoi capi, mentre le idee sono buone. Quali sono i fatti che lo dimostrerebbero o non si tratta piuttosto di un atto di fede, in nome del quale, come di tutte le fedi, si sono compiuti i peggiori misfatti?
4) Le spinte dal basso, spesso invocate, non sono di per sé una garanzia di giustizia. Anche il nazismo ed il fascismo si sono sviluppati grazie a movimenti popolari, ma non credo che ne sentiamo la nostalgia.
5) I movimenti popolari che si vedono in giro sono in gran parte xenofobi e tardo-nazionalisti, roba già abbondantemente vista purtroppo nel passato.
6) Ragionare di pancia o secondo principi assoluti "non negoziabili" ha prodotto le cose peggiori della storia.
7) Oggi la sinistra, se vuole risorgere, deve innanzitutto rimettere in discussione le idee che ha finora considerate verità assolute. La ripetizione stanca delle solite parole d'ordine non porta da nessuna parte.
8) Uno degli insegnamenti della storia che anche la sinistra si ostina ad ignorare è quello dei disastri causati dai nazionalismi più o meno camuffati, più ancora del capitalismo e del cosiddetto liberismo.
9) L'Europa che abbiamo di fronte ne è una evidente ulteriore dimostrazione: altro che panzane su presunte austerità (quale, quella di non continuare a lasciare debiti in eredità alle prossime generazioni?) è "l'Europa degli stati" nella quale ovviamente prevale il più forte, il vero grande ostacolo ad "un'altra Europa".
10) La sinistra avrebbe una grande occasione di riscatto: quella di battersi senza sé e senza ma contro "l'europa delle nazioni", per una svolta democratica attraverso una vera federazione governata da istituzioni democraticamente elette. Sarebbe oltre tutto la sola forza politica a riempire un grande spazio oggi lasciato completamente vuoto. Ma non c'è traccia di ciò né qui in questo "congresso permanente"(?) né altrove.
P.S. Ho rintracciato questo forum attraverso la pagina fb intitolata ad "un nuovo centrosinistra vincente e di governo". Credevo che fosse un luogo di confronto per riprendere una strada ormai smarrita. Invece ho trovato, "senza offesa", una specie di associazione di reduci che si parlano addosso.