THE CATHOLIC QUESTION

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
Bloccato
Amadeus

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da Amadeus »

sassolini... 8-) :D

ANSA) - GENOVA, 14 MAR - ''Ieri sera ero in auto, sentivo la radio, c'era gia' stata la fumata bianca e dicevano che il sito dell'arcivescovo Scola era bloccato. Oggi ho sentito che i suoi parenti piangono perche' non e' stato eletto. Ebbene, stavolta lo Spirito Santo ha fatto un bel giro anche in Cappella Sistina''. Lo ha detto don Andrea Gallo, fondatore della Comunita' di San Benedetto al Porto di Genova. ''Tra le fazioni vaticane - ha aggiunto - qualcuno ieri e' tornato a casa con le pive nel sacco''.
camillobenso
Messaggi: 17353
Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da camillobenso »

peanuts ha scritto:
Amadeus ha scritto:peanuts ...tu c'hai il nome del Papa...

indovina io quale c'ho :mrgreen: :mrgreen: :roll:

http://www.ansa.it/web/notizie/videogal ... 99644.html
Anche mia mamma si chiamava così, pensa (r.i.p.)

Camillo, quello non è un mio desiderio, ma di tanti
Sul discorso della teologia della liberazione, pare che negli anni 70 se ne sia dissociato
Qua ognuno ci dice cose diverse, ci dica LUI com'è andata

La documentazione a disposizione per il momento questa. Wikipedia per il momento sulle controversie riporta:

Controversie
È stato più volte oggetto di dibattito il rapporto tra Bergoglio e i vertici del regime dittatoriale che governò l'Argentina dal1976 al 1983. Nel 2005 fu accusato da un avvocato per i diritti umani di avere avuto responsabilità in relazione al rapimento di due sacerdoti gesuiti ostili al regime, Orlando Yorio e Francisco Jalics[22][23][24]. L'episodio, avvenuto nel1976, quando Bergoglio era Provinciale dei Gesuiti argentini, è approfondito anche nel libro del giornalista Horacio Verbitsky L'isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, pubblicato nel 2005[25]. Secondo altre opinioni e ricostruzioni, il futuro papa non sarebbe stato responsabile del sequestro di Yorio e Jalics, e si sarebbe al contrario adoperato per salvare religiosi e laici dalle torture[26].
Sul caso, per il quale non è mai stato formalmente incriminato[27], il prelato è stato chiamato a testimoniare dal tribunale di Buenos Aires durante il processo ESMA nel 2010; nella sua deposizione ha affermato di aver segretamente incontratoEmilio Massera e Jorge Videla con l'obiettivo di ottenere la liberazione dei due religiosi[23][28].
Nel 2011 Bergoglio è stato chiamato a testimoniare anche in relazione al cosiddetto Robo de Bebés, ovvero la pratica di sequestrare e occultare l'identità dei figli dei desaparecidos, attuata sistematicamente durante la dittatura[23][29].


http://archivo.lavoz.com.ar/2005/0417/i ... 0822_1.htm

http://www.nytimes.com/2013/03/14/world ... share&_r=1&

http://www.pagina12.com.ar/diario/elpai ... 04-18.html

^ (ES) Horacio Verbitsky, El silencio: de Paulo VI a Bergoglio: las relaciones secretas de la Iglesia con la ESMA. Ed. Sudamericana, Buenos Aires, 2005. Edizione italiana: L'isola del silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina. Fandango Libri, Roma, 2006.

http://archiviostorico.corriere.it/2005 ... 6051.shtml

http://www.adnradio.cl/noticias/interna ... 58547.aspx

http://www.continental.com.ar/noticias/ ... 82583.aspx

http://www.continental.com.ar/noticias/ ... 82583.aspx

http://www.pagina12.com.ar/diario/elpai ... 05-10.html

***
Durante il Conclave del 2005 era considerato lo sfidante 'progressista' di Benedetto XVI. Ma le sue posizioni in tema di etica rimangono all'interno del recinto della Chiesa. Nel 2010 si schierò apertamente contro la legalizzazione dei matrimoni omosessuali voluta dal governo argentino, aggiungendo che "i bambini hanno bisogno del diritto di essere cresciuti ed educati da un padre e da una madre". Contrario all'aborto, giudica negativamente anche l'insegnamento dell'educazione sessuale nelle scuole.
Viene considerato un 'austero', contrario agli sprechi e vicino agli ultimi: ha vissuto in un piccolo appartamento di Buenos Aires, utilizzando i mezzi pubblici per i suoi spostamenti. Quando nel 2001 venne eletto cardinale, e i fedeli argentini organizzarono una colletta per venire a Roma e assistere alla cerimonia, li fermò e chiese di devolvere ai poveri il denaro raccolto. Una qualità che dovrà subire la prova dell'impatto col 'mondo vaticano', simbolo degli interessi non solo spirituali della Chiesa.


Read more: http://it.ibtimes.com/articles/44769/20 ... z2NXkDnWoV
Contrario, come Giovanni Paolo II, alla Teologia della Liberazione (considerata dalla Chiesa una corrente ai limiti del 'marxismo'), è stato accusato di non aver preso posizione contro la dittatura argentina che terrorizzò il Paese tra il 1976 e il 1983. A puntargli il dito contro già dopo l'ultimo Conclave anche il presbitero don Vitaliano Della Sala, considerato banalmente un prete 'no-global', che più volte in passato si è scagliato contro la connivenza tra Chiesa cattolica e regimi dittatoriali durante la Guerra Fredda, quando la posizione del Vaticano venne (e viene) interpretata come un silenzio-assenso in funzione anti-comunista.

Read more: http://it.ibtimes.com/articles/44769/20 ... z2NXjH13pN


Pensare che i vertici della Chiesa cattolica del terzo millennio possano risolvere il problema della legalizzazione dei matrimoni omosessuali mi sembra un’impresa ciclopica, anche perché i sui membri vivono posizioni laceranti come è stato dimostrato nell’ultima puntata di Piazzapulita, in cui emerge un quadro devastante per il numero di sacerdoti gay e pedofili anche agli alti livelli ecclesiastici. Hanno continuato a ripetere il caso Jessica che tu che sei di Roma dovresti conoscere.

La Chiesa cattolica vive enormi contraddizioni che evidentemente non è in grado di risolvere e dipanare.

Tanto che la puntata di lunedì scorso La 7 ha deciso di non renderla disponibile e ieri l’Avvenire ha fatto un duro attacco nei confronti della puntata.




Il punto di vista di Buttiglione
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 0e.html#p=

Punto:
00:09:00

***
Punto:
00:22:00


Aspettiamo di saperne di più.
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da erding »

Grandi e piccoli uomini e...qualche cazzaro in rete

(...) Questa volta i cazzari si sono messi a lavoro da subito, cercando lo scheletro da tirare dall’armadio per screditare anche l’uomo venuto dall’altra parte del mondo, hanno pubblicato foto con il dittatore Videla scoprendo poi che non era Bergoglio ma forse il cardinale Laghi o altro prelato, insomma una serie di strafalcionerie degne dei peggiori rotocalchi di gossip nostrani.

C’è cascato anche il regista Michael Moore che ha subito smentito che in una foto presa di spalle, il sacerdote che somministrava la comunione a Videl fosse Bergoglio anche perché non coincidevano date e presenza in Argentina del neo Pontefice.

(...)
http://antonio-salzano.blogspot.com/
shiloh
Messaggi: 3973
Iscritto il: 21/02/2012, 17:56

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da shiloh »

erding ha scritto:Grandi e piccoli uomini e...qualche cazzaro in rete

(...) Questa volta i cazzari si sono messi a lavoro da subito, cercando lo scheletro da tirare dall’armadio per screditare anche l’uomo venuto dall’altra parte del mondo, hanno pubblicato foto con il dittatore Videla scoprendo poi che non era Bergoglio ma forse il cardinale Laghi o altro prelato, insomma una serie di strafalcionerie degne dei peggiori rotocalchi di gossip nostrani.

C’è cascato anche il regista Michael Moore che ha subito smentito che in una foto presa di spalle, il sacerdote che somministrava la comunione a Videl fosse Bergoglio anche perché non coincidevano date e presenza in Argentina del neo Pontefice.

(...)
http://antonio-salzano.blogspot.com/

eh già...è un mondo difficile e un periodo ..."Travagliato"
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da erding »

shiloh ha scritto:
erding ha scritto:Grandi e piccoli uomini e...qualche cazzaro in rete

(...) Questa volta i cazzari si sono messi a lavoro da subito, cercando lo scheletro da tirare dall’armadio per screditare anche l’uomo venuto dall’altra parte del mondo, hanno pubblicato foto con il dittatore Videla scoprendo poi che non era Bergoglio ma forse il cardinale Laghi o altro prelato, insomma una serie di strafalcionerie degne dei peggiori rotocalchi di gossip nostrani.

C’è cascato anche il regista Michael Moore che ha subito smentito che in una foto presa di spalle, il sacerdote che somministrava la comunione a Videl fosse Bergoglio anche perché non coincidevano date e presenza in Argentina del neo Pontefice.

(...)
http://antonio-salzano.blogspot.com/

eh già...è un mondo difficile e un periodo ..."Travagliato"

sconti ovviamente a nessuno ...neanche al papa, ma... non senza accurate verifiche e giuste valutazioni.
soloo42000
Messaggi: 1081
Iscritto il: 15/05/2012, 9:38

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da soloo42000 »

>>sconti ovviamente a nessuno ...neanche al papa, ma... non senza accurate verifiche e giuste valutazioni.


Giusto.
Ma allora le "accurate verifiche e giuste valutazioni" cominciamo a farle dove e` piu` ovvio.
Fra i mascalzoni in politica.
Possibilmente capi grillini compresi.


soloo42000
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da erding »

soloo42000 ha scritto:>>sconti ovviamente a nessuno ...neanche al papa, ma... non senza accurate verifiche e giuste valutazioni.


Giusto.
Ma allora le "accurate verifiche e giuste valutazioni" cominciamo a farle dove e` piu` ovvio.
Fra i mascalzoni in politica.
Possibilmente capi grillini compresi.


soloo42000
Se la raccomandazione è rivolta a me...

...per quanto mi riguarda, e compatibilmente con i miei limiti, penso di aver sempre avuto, e non ho mai perso, uno spirito critico vigile e sempre attivo.
peanuts
Messaggi: 2102
Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da peanuts »

Ho letto sopra ma resto perplesso o, per meglio dire, in attesa di qualche spiegazione dal diretto interessato (intanto)

Devo sottolineare che oggi il signor padre federico lombardi, persona perlomeno discutibile da parecchi punti di vista, ci ha tenuto a smentire che il nuovo papa sia stato colluso in qualsiasi modo col regime.
Due cose:
- ha detto che il nuovo papa, a suo tempo, partecipò al coro di scuse e di richiesta di perdono per la chiesa per non aver fatto abbastanza. Benone. Quindi, ci dice che la chiesa argentina è stata connivente (sappiamo di quel criminale di pio laghi, del resto). In quel periodo il signor bergoglio dove lavorava, al catasto?
- ha usato il termine (se non ricordo male) "solita sinistra ainticlericale". Stessi termini usati in genere da caimani (peraltro ipocriti) e compagnie varie. Fate voi.

Allora, se io chiedo al papa di chiarire TUTTA la sua posizione, chiedo tanto?

E aggiungo:
Bergoglio – Francesco, già arcivescovo di Buenos Aires, che nel 2007 lancia anatemi contro la futura Presidente Cristina Kirchner, affermando: «Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo».
http://www.controlacrisi.org/notizia/Po ... -nel-2007/

e ancora
http://www.controlacrisi.org/notizia/Po ... -nel-2007/

Allora, se qualcuno vuol fare delle valutazioni...
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da erding »

Allora, se qualcuno vuol fare delle valutazioni...
Intanto può essere molto interessante questa intervista a Leonardo Boff che oggi pubblica "il Manifesto".


FRANCESCO I - sociale
«Sarà la primavera
dopo il duro inverno»


Intervista a Leonardo Boff,(http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Boff )
uno dei fondatori della Teologia della liberazione:
«Questo Papa è il volto umile e aperto della Chiesa. Quella dei poveri, amica dei laici e del popolo.
Il suo è il messaggio del terzo millennio»

Ha incontrato personalmente il cardinale Jorge Maria Bergoglio solo una volta negli anni '70, durante un ritiro spirituale. Ma il brasiliano Leonardo Boff, tra i fondatori della Teologia della liberazione, ripone nel nuovo Papa molte speranze. Vede in lui il vento della «primavera» che scioglie il «freddo inverno della Chiesa». E la traghetta nel terzo millennio. «È sempre stato dalla parte dei poveri e degli oppressi, come noi teologi della liberazione». E questo gli basta. Del brand non si preoccupa, e non crede alla complicità con la dittatura militare.

Che uomo è Jorge Maria Bergoglio, e che Papa sarà Francesco I?

Per me l'importante adesso non è l'uomo ma la figura di una Papa che ha scelto di chiamarsi Francesco, che non è solo un nome ma un progetto di Chiesa. Un Chiesa povera, popolare, che chiama tutti gli esseri della natura con le dolci parole «fratello» e «sorella». Una Chiesa del Vangelo distante dal potere e vicina al popolo.

Secondo lei il cardinale Bergoglio ha le carte giuste per portare questo rinnovamento nella Chiesa?


Francesco ricevette da San Damiano questo messaggio: ricostruire la Chiesa che è in rovina. Oggi siamo dentro un rigoroso inverno e lo stesso castello che gli ultimi due papi hanno creato è in rovina. E adesso un nuovo Papa arriva da fuori le mura di Roma, quasi dai confini del mondo, come dice egli stesso, esterno a quei circoli di potere. E credo che prima di tutto lavorerà internamente alla curia per riscattare la credibilità della Chiesa, macchiata dagli imbrogli, dagli scandali dei pedofili e della banca vaticana... E dopo farà un'apertura al mondo moderno, perché sia Benedetto XVI che Giovanni Paolo II hanno interrotto il dialogo con la modernità. Un errore rinunciare a capire e a dialogare con la cultura moderna. Diffamarla e considerarla puro relativismo e secolarismo, non riconoscerne i valori, è una blasfemia contro lo Spirito Santo. Gli uomini cercano una verità più ricca e più ampia di quella di cui la Chiesa crede di essere l'esclusiva portatrice. Piuttosto invece la sua è un'istanza di potere. Mentre il senso evangelico del papato è unire i fedeli cristiani nella fede, nel corso della storia invece si è creata una monarchia assolutista che pensa alle cose in una prospettiva giuridica. Questo Papa ha detto subito di voler presiedere la Chiesa nella carità. Questo è il senso della più vecchia tradizione, della funzione di Pietro. Penso che questo Papa sia il volto nuovo della Chiesa, umile e aperta, che può portare l'esperienza del "Grande Sud", dove vive il 70% dei cattolici.

L'esperienza latinoamericana, in particolare?


La nostra non è più lo specchio della Chiesa europea. È una Chiesa fonte, che ha sviluppato un volto e una teologia proprie, una pastorale con radici nelle culture locali. Francesco I porterà questa vitalità nella Chiesa universale, per far finire l'inverno rigoroso ed entrare in una prospettiva di primavera. Bergoglio offre questa speranza, e la promessa che il papato può essere vissuto differentemente.

Negli anni '70 il gesuita Bergoglio ebbe, secondo alcuni osservatori argentini, un atteggiamento controverso verso la dittatura militare. Ancora più condivisa l'opinione che lo vuole decisamente avverso alla Teologia della liberazione. Qual è il suo giudizio?


Recentemente Pérez Esquivel (premio Nobel per la Pace nel 1980, ndr) ha smentito che Bergoglio fosse complice della dittatura argentina spiegando che invece ha salvato tanti perseguitati dal regime militare. Quel che è certo è che ha sempre preso la posizione dei poveri e degli oppressi anche nel suo stile di vita: è una persona semplice che si sposta in autobus, che vive in un piccolo appartamento, cucina da solo... Viene dal popolo e lo si vede anche nella sua azione pastorale. Su youtube c'è un video bellissimo di Bergoglio che parla del debito che tutti abbiamo verso i poveri perché la diseguaglianza è frutto di una società anti-etica e anti-umana. E il marchio registrato della Teologia della liberazione è l'opzione verso i poveri e contro la povertà.

Però è pur sempre un filosofo, un teologo, rettore universitario. Secondo alcuni esperti, si può dire di lui che sia molto lontano almeno da quella Teologia della liberazione di stampo marxista.

Questa è la versione delle dittature militari che hanno sempre calunniato la Teologia della liberazione (Tdl, ndr). Che poi fu accettata da Ratzinger come una forma di teologia (per esempio, nominando nel 2012 a prefetto della Congregazione dei religiosi l'arcivescovo brasiliano João Braz de Aviz, e a capo della dottrina della Fede Gerhard Ludwig Müller, entrambi molto aperti alla Tdl, ndr). Ma noi non abbiamo mai preso Marx come padrino della Teologia della liberazione; io stesso non sono marxista. E non è mai esistita una Teologia della liberazione marxista. Il movimento Tdl peraltro non è mai stato forte in Argentina, dove invece si è sviluppata una teologia propria, incarnata nella cultura popolare locale. Non si può dire che Bergoglio fosse contro questo tipo di teologia.

Come teologo, però, Bergoglio non ha mai riconosciuto il valore del movimento Tdl. Non è così?


Lui è un gesuita e in quanto tale di ottima formazione intellettuale. Poi ha studiato in Germania, come me. Perciò è anche molto
aperto intellettualmente. Ma non mi curo dell'appellativo «Teologia della liberazione», mi importa invece quale atteggiamento si sceglie di avere di fronte ai poveri e agli oppressi del mondo. Bergoglio è dalla nostra stessa parte. La nostra Chiesa latinoamericana ha tanti martiri: Oscar Romero, Enrique Angelelli, tanti colleghi miei che sono stati sequestrati e assassinati durante la dittatura. Non avevano un'ideologia in testa, ma un certo tipo di atteggiamento con le favelas, con i barrios, con i poveri. E questo è l'importante. Che nome daremo a tutto questo, non importa.

Francesco d'Assisi affrontò l'avvento dell'economia monetaria nell'epoca in cui in Italia nascevano i primi comuni prospettando una diversa visione del mondo. Crede che, allo stesso modo, la sfida di Papa Francesco I sia anche quella di ripensare, nell'attuale fase, il rapporto della Chiesa con il sistema capitalistico?

Penso, come diceva lo storico inglese Arnold Toynbee, che al tempo di San Francesco, dopo il caos dell'impero romano che ha introdotto la moneta - siamo agli albori del sistema capitalistico - simultaneamente è apparsa l'opposizione. Francesco era una persona anti-sistema. Proprio Ratzinger in un articolo famoso ha detto che San Francesco - vissuto al tempo di Papa Innocenzo III che è stato l'imperatore forse più ricco di tutta la storia cristiana - faceva il contrappunto. Viveva una resistenza profetica senza fare alcuna critica orale, ma percorrendo un cammino evangelico alternativo. Questo è l'insegnamento di San Francesco, il plano vivere, il vivere senza titoli sulla terra e non in posti di potere. Francesco non era un prete, era un laico. E noi lo abbiamo dimenticato. Con la figura di Francesco, questo Papa assume tutto un complesso di valori: valorizza i laici e i movimenti popolari. Qualcosa di molto importante perché il tema centrale del mondo adesso non è la Chiesa ma il futuro ha la vita, il peso che ha l'uomo. Ora per me la domanda è cosa fa la Chiesa cattolica per aiutare l'umanità a uscire da questa crisi, che può essere determinante. Francesco I può essere il Papa della fine del mondo, perché abbiamo costruito una macchina di morte che può distruggere tutto. Per me il messaggio di San Francesco è l'unico che ci può traghettare nel terzo millennio: o lo prendiamo o andiamo verso la fine.

Ma il potere temporale della Chiesa, il sistema dello stato Vaticano, può liberarsi dalla sudditanza al capitalismo?

Penso che sia inutile pensare a una riforma del sistema capitalistico che ormai ha dato tutto quello che poteva dare ed è arrivato alla fine. Bisogna andare verso un altro paradigma, verso un bien vivir, come dicono gli indigeni latinoamericani. E bisogna superare la dimensione temporale, politica, del Vaticano, una monarchia assolutista del passato
. Bisogna rinunciare alle nunziature, utilizzare le banche etiche, decentralizzare la Chiesa. Perché il dicastero delle missioni non può restare in Asia? Perché quello dei diritti umani e della giustizia non può venire in America latina? E quello del dialogo interecclesiastico perché non va a Ginevra, insieme al Consiglio mondiale delle chiese? Questa decentralizzazione è già pensata nel Concilio Vaticano II. Gli ultimi due papi hanno svuotato questa istanza di funzionalità della Chiesa e sono andati verso la centralizzazione del governo. Alla base sociale di questo tipo di Chiesa ci sono gruppi fondamentalisti come l'Opus dei, Comunione e liberazione, i Cruzados dell'Evangelio.

Quindi aver preferito Bergoglio rispetto al cardinale brasiliano Odilo Schrer, membro della Commissione cardinalizia di Vigilanza dello Ior, è un segno molto importante?


Grazie a Dio Scherer - che era il candidato della curia romana, un conservatore con un'autorità molto forte - non è il nuovo Papa.

Eppure il cardinale Bergoglio si è contraddistinto in Argentina per la sua campagna contro le unioni omosessuali.


Finora nessuno nella Chiesa poteva allontanarsi da questa visione del mondo. Lui però pochi mesi fa ha permesso a una coppia omosessuale di adottare un bambino. Questo vuol dire che non è una persona inflessibile. Ora può aprire una discussione ampia sul celibato, sulla sessualità, sulla reintroduzione dei preti sposati. Perché la Chiesa ha una crisi istituzionale tremenda, non può essere un'isola sola in mezzo al mare.

Qual è il bene comune della Chiesa cattolica?

È la tradizione di Gesù, l'amore incondizionato. Unire i due poli: il padre nostro col pane nostro. Cioè aprirsi verso la trascendenza e preoccuparsi di chi ha fame e bisogno. Solo così si può dire amen.

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9191/
peanuts
Messaggi: 2102
Iscritto il: 21/02/2012, 22:29

Re: THE CATHOLIC QUESTION

Messaggio da peanuts »

Strano. Altre fonti dicono che si oppose alla teologia della liberazione.
Comunque, se spiegasse lui direttamente potremmo farci una idea più chiara.
L'affermazione sulle donne da me riportata, comunque, è abbastanza seria
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Bloccato

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti