Come se ne viene fuori ?
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 325
La cruna dell’ago – 290
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 290
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 270
Cronaca di un affondamento annunciato - 270
In mezzo alla tempesta - 208
Romanzo criminale - 30
"Notizie confortanti"
Fondi Ue per le Pmi: poca informazione e troppa burocrazia affondano Jeremie
Dei 371 i milioni stanziati per le piccole e medie imprese in difficoltà di Sicilia, Calabria e Campania (210 dell'Ue, 161 delle banche), sono solo 60 quelli utilizzati. Le cause? "Scarsa informazione", "difficoltà di trovare operatori competenti", "elevati ritardi dei decreti attuativi", "eccessiva burocrazia", "scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare i fondi". Eppure in Europa la tendenza è diametralmente opposta
di Marco Quarantelli | 8 luglio 2013
Nella sola Atene stanno aiutando centinaia di piccole e medie imprese a nascere, crescere e dare lavoro: i fondi strutturali europei del programma Jeremie 2007/2013 costituiscono tra il 50 e il 70% del capitale (120 milioni di euro) che finanzia le oltre 200 start up ad alto tasso di tecnologia che stanno facendo intravedere cenni di risveglio nell’economia nella capitale greca. Una scena hi-tech in piena espansione che crea occupazione e attira investitori da ogni parte del mondo, nonché uno spiraglio di luce nel baratro in cui la Grecia è precipitata. Nato nel 2006, Jeremie, Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises, è attivo anche in Italia dal 2008 per start up e Pmi in difficoltà: 371 milioni disponibili in Sicilia, Calabria e Campania, dove è gestito dal Fondo Europeo di Investimento, che seleziona le banche che erogano i prestiti e a loro volta prestano il loro denaro alle stesse condizioni. Altri stanziamenti sono previsti in Lombardia, dove l’ente gestore èFinlombarda, la finanziaria regionale. Ma in Italia il fondo funziona male, specie al Sud. Una realtà che si scontra con i dati dei primi tre mesi del 2013, in cui sono state costrette a chiudere 40 piccole e medie imprese al giorno. Le colpe del cattivo funzionamento di Jeremie? Di tutti. Banche,Regioni ed enti gestori: ritardi nell’attivazione, tassi di interesse troppo alti, poche informazioni, “scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare Jeremie”.
In Sicilia i fondi sono due, per un totale di 120 milioni: 110 li ha il Dipartimento Finanza e Credito(44 sono dell’Ue, 66 li mette la Bnl), 10 il settore delle Attività produttive con Unicredit, destinati al microcredito. Dal 2009, anno di costituzione del fondo, sono stati erogati solo 10 milioni. “Nel 2012 abbiamo sbloccato il meccanismo – spiega al fattoquotidiano.it Giovanni Bologna, dirigente del Dipartimento Finanza – alzando il massimale da 400 mila euro ad un milione e dando la possibilità alle imprese di ristrutturare il loro credito. Ora la macchina è partita”. Eppure l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, il 23 maggio scorso dichiarava: “I fondi Jeremie hanno fallito e se non funzionano occorrerà definanziarli”. Le responsabilità? Il solito scaricabarile. Solo il 5 ottobre 2012 l’allora assessore Armao denunciava “gravi inadempienze dell’Istituto bancario gestore in materia di comunicazione tali da impedire alle imprese la giusta conoscenza delle opportunità dello strumento”. Giovanni Catalano, direttore di Confindustria Sicilia, spiega: “Nell’ultimo seminario che abbiamo fatto, Bnl e Unicredit hanno dato la colpa al complesso meccanismo di gestione delle pratiche: per il microcredito, ad esempio, costa troppo gestire il progetto di un prestito che al massimo è di 25 mila euro, e per questo le banche non hanno interesse a usare questi fondi”.
Ancora peggio va in Calabria. Nell’ottobre 2011 veniva presentato uno stanziamento di 45 milioni. A tutt’oggi alle imprese non è arrivato un euro. Il 29 maggio il nuovo annuncio: 95 milioni a disposizione delle Pmi (52,5 del Banco di Napoli, 42 della Banca del Mezzogiorno). Ma alla conferenza stampa si notava un’assenza importante, quella di Confindustria Calabria: “Il problema è che il pallino è in mano alle banche – racconta il presidente, Giuseppe Speziali – i vincoli sono troppo stringenti e il costo del denaro troppo alto: qual è l’impresa in difficoltà che riesce a prendere un prestito con un tasso dell’11%?”. Colpa della politica per Franco Laratta, politico calabrese, fino al 14 marzo deputato Pd: “I Confidi non bastano, la Regione non ha previsto un fondo di garanzia pubblico in grado di tranquillizzare le banche, che tengono alti gli interessi”. Le cose vanno meglio in Campania. Dei 156 milioni a disposizione (70 dai Fondi Fei e i restanti 85,5 di Unicredit) 50 sono stati erogati alle imprese. Un terzo, un capolavoro nel panorama generale.
Sono 371 i milioni stanziati complessivamente nelle 3 Regioni (210 dell’Ue, 161 delle banche), solo 60 quelli utilizzati. Un’idea complessiva sul perché la dà il Rapporto Finale del Workshop Tecnicosul sistema del Microcredito in Italia, datato 24 febbraio 2012 e firmato da Ente nazionale per il microcredito e Commissione Ue: “scarsa informazione”, “difficoltà di trovare operatori competenti”, “elevati ritardi dei decreti attuativi”, “eccessiva burocrazia”, “scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare Jeremie”. A Nord Jeremie è disponibile in Lombardia dal 2008. L’ente gestore è Finlombarda. I pochi dati ufficiali li fornisce il Rapporto sul Microcredito: in Lombardia, si legge, “le risorse messe a bando ammontano a 31,5 milioni”. I siti di Regione, finanziarie e banche traboccano di comunicati che parlano di milioni e milioni di euro a disposizione delle Pmi (dai 76 annunciati da Confidi Lombardia e Intesa Sanpaolo nell’aprile 2010 ai 95 sbandierati da UniCredit ed Eurofidi nell’ottobre 2011), nessuno che parli di erogazioni. Come stanno andando questi fondi? Finlombarda non risponde alle richieste di informazioni.
E il resto dell’Ue? Ad oggi, sono 14 i Fondi Jeremie gestiti dal FEI in Europa. Quasi tutti vanno meglio di quelli italiani. Il Report Annuale 2012 racconta che dei 349 milioni disponibili in Bulgariaa fine anno ne erano stati erogati 90. In Francia due fondi regionali per complessivi 50 milioni sono stati utilizzati per il 32%. La Lituania aveva 170 milioni: 126 sono andati alle imprese. In Romania “i fondi stanziati sono andati oltre i 115 milioni, superando la dotazione del fondo che era di 100″.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... ia/648950/
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 325
La cruna dell’ago – 290
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 290
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 270
Cronaca di un affondamento annunciato - 270
In mezzo alla tempesta - 208
Romanzo criminale - 30
"Notizie confortanti"
Fondi Ue per le Pmi: poca informazione e troppa burocrazia affondano Jeremie
Dei 371 i milioni stanziati per le piccole e medie imprese in difficoltà di Sicilia, Calabria e Campania (210 dell'Ue, 161 delle banche), sono solo 60 quelli utilizzati. Le cause? "Scarsa informazione", "difficoltà di trovare operatori competenti", "elevati ritardi dei decreti attuativi", "eccessiva burocrazia", "scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare i fondi". Eppure in Europa la tendenza è diametralmente opposta
di Marco Quarantelli | 8 luglio 2013
Nella sola Atene stanno aiutando centinaia di piccole e medie imprese a nascere, crescere e dare lavoro: i fondi strutturali europei del programma Jeremie 2007/2013 costituiscono tra il 50 e il 70% del capitale (120 milioni di euro) che finanzia le oltre 200 start up ad alto tasso di tecnologia che stanno facendo intravedere cenni di risveglio nell’economia nella capitale greca. Una scena hi-tech in piena espansione che crea occupazione e attira investitori da ogni parte del mondo, nonché uno spiraglio di luce nel baratro in cui la Grecia è precipitata. Nato nel 2006, Jeremie, Joint European Resources for Micro to Medium Enterprises, è attivo anche in Italia dal 2008 per start up e Pmi in difficoltà: 371 milioni disponibili in Sicilia, Calabria e Campania, dove è gestito dal Fondo Europeo di Investimento, che seleziona le banche che erogano i prestiti e a loro volta prestano il loro denaro alle stesse condizioni. Altri stanziamenti sono previsti in Lombardia, dove l’ente gestore èFinlombarda, la finanziaria regionale. Ma in Italia il fondo funziona male, specie al Sud. Una realtà che si scontra con i dati dei primi tre mesi del 2013, in cui sono state costrette a chiudere 40 piccole e medie imprese al giorno. Le colpe del cattivo funzionamento di Jeremie? Di tutti. Banche,Regioni ed enti gestori: ritardi nell’attivazione, tassi di interesse troppo alti, poche informazioni, “scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare Jeremie”.
In Sicilia i fondi sono due, per un totale di 120 milioni: 110 li ha il Dipartimento Finanza e Credito(44 sono dell’Ue, 66 li mette la Bnl), 10 il settore delle Attività produttive con Unicredit, destinati al microcredito. Dal 2009, anno di costituzione del fondo, sono stati erogati solo 10 milioni. “Nel 2012 abbiamo sbloccato il meccanismo – spiega al fattoquotidiano.it Giovanni Bologna, dirigente del Dipartimento Finanza – alzando il massimale da 400 mila euro ad un milione e dando la possibilità alle imprese di ristrutturare il loro credito. Ora la macchina è partita”. Eppure l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, il 23 maggio scorso dichiarava: “I fondi Jeremie hanno fallito e se non funzionano occorrerà definanziarli”. Le responsabilità? Il solito scaricabarile. Solo il 5 ottobre 2012 l’allora assessore Armao denunciava “gravi inadempienze dell’Istituto bancario gestore in materia di comunicazione tali da impedire alle imprese la giusta conoscenza delle opportunità dello strumento”. Giovanni Catalano, direttore di Confindustria Sicilia, spiega: “Nell’ultimo seminario che abbiamo fatto, Bnl e Unicredit hanno dato la colpa al complesso meccanismo di gestione delle pratiche: per il microcredito, ad esempio, costa troppo gestire il progetto di un prestito che al massimo è di 25 mila euro, e per questo le banche non hanno interesse a usare questi fondi”.
Ancora peggio va in Calabria. Nell’ottobre 2011 veniva presentato uno stanziamento di 45 milioni. A tutt’oggi alle imprese non è arrivato un euro. Il 29 maggio il nuovo annuncio: 95 milioni a disposizione delle Pmi (52,5 del Banco di Napoli, 42 della Banca del Mezzogiorno). Ma alla conferenza stampa si notava un’assenza importante, quella di Confindustria Calabria: “Il problema è che il pallino è in mano alle banche – racconta il presidente, Giuseppe Speziali – i vincoli sono troppo stringenti e il costo del denaro troppo alto: qual è l’impresa in difficoltà che riesce a prendere un prestito con un tasso dell’11%?”. Colpa della politica per Franco Laratta, politico calabrese, fino al 14 marzo deputato Pd: “I Confidi non bastano, la Regione non ha previsto un fondo di garanzia pubblico in grado di tranquillizzare le banche, che tengono alti gli interessi”. Le cose vanno meglio in Campania. Dei 156 milioni a disposizione (70 dai Fondi Fei e i restanti 85,5 di Unicredit) 50 sono stati erogati alle imprese. Un terzo, un capolavoro nel panorama generale.
Sono 371 i milioni stanziati complessivamente nelle 3 Regioni (210 dell’Ue, 161 delle banche), solo 60 quelli utilizzati. Un’idea complessiva sul perché la dà il Rapporto Finale del Workshop Tecnicosul sistema del Microcredito in Italia, datato 24 febbraio 2012 e firmato da Ente nazionale per il microcredito e Commissione Ue: “scarsa informazione”, “difficoltà di trovare operatori competenti”, “elevati ritardi dei decreti attuativi”, “eccessiva burocrazia”, “scarsa predisposizione degli istituti di credito a usare Jeremie”. A Nord Jeremie è disponibile in Lombardia dal 2008. L’ente gestore è Finlombarda. I pochi dati ufficiali li fornisce il Rapporto sul Microcredito: in Lombardia, si legge, “le risorse messe a bando ammontano a 31,5 milioni”. I siti di Regione, finanziarie e banche traboccano di comunicati che parlano di milioni e milioni di euro a disposizione delle Pmi (dai 76 annunciati da Confidi Lombardia e Intesa Sanpaolo nell’aprile 2010 ai 95 sbandierati da UniCredit ed Eurofidi nell’ottobre 2011), nessuno che parli di erogazioni. Come stanno andando questi fondi? Finlombarda non risponde alle richieste di informazioni.
E il resto dell’Ue? Ad oggi, sono 14 i Fondi Jeremie gestiti dal FEI in Europa. Quasi tutti vanno meglio di quelli italiani. Il Report Annuale 2012 racconta che dei 349 milioni disponibili in Bulgariaa fine anno ne erano stati erogati 90. In Francia due fondi regionali per complessivi 50 milioni sono stati utilizzati per il 32%. La Lituania aveva 170 milioni: 126 sono andati alle imprese. In Romania “i fondi stanziati sono andati oltre i 115 milioni, superando la dotazione del fondo che era di 100″.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... ia/648950/
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Vox populi
•
Lidia Beduschi 3 minutes ago
• L'Italia è da tempo in default culturale. Se non si investe in alfabetizzazione primaria, secondaria, umanistica, tecnica, professionale, civile, politica, giuridica, economica....
• Mi piace Rispondi
•
fanomas 6 minutes ago
• da anni,anni ed anni esiste in Italia un Ufficio Complicazioni. Tutti desiderano essere importanti,per cui tutti hanno un diritto di veto,proprio per dimostrare che senza il loro parere non si va avanti.Qualsiasi cosa è complicatissima e l'Utente deve sbrigare e sciogliere tutti i nodi che vengono introdotti dal sistema e se sbaglia,anche un buona fede viene punito duramente,senza nessuna pietà.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Stefac79 14 minutes ago
• Schifezza unica... Io ho visto la differenza d'informazione tra il Belgio e l'Italia...
• Mi piace Rispondi
•
Giuseppe 15 minutes ago
• ...la chiamano "burocrazia" ma, in realtà, è il risultato di decenni di esproprio del diritto, si sono create artificiosamente "ruote dentate" sempre più piccole in meccanismi complessi che permettono la sopravvivenza di lobby di potere improduttive...posti disponibili per figli, amici, amici degli amici, sponsor politici, sindacalisti, professionisti che rilasciano parcelle mostruose verso una pubblica amministrazione ammiccante e vogliosa di dividere una torta tanto invitante...costi abnormi che, sempre più, fanno incastrare questi inesorabili merccanismi...signori è finita...trovatevi un lavoro...VERO...
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ptud02 17 minutes ago
• l'Europa non dovrebbe stanziare fondi di nessun genere, secondo me, perché così facendo distorce il mercato, e, non avendo organismi di controllo all'altezza, consente sprechi, truffe e regalie
se l'Europa vuole spendere, lo faccia direttamente, in progetti decisi da lei
• Mi piace Rispondi
•
lisum 21 minutes ago
• e siamo alla domanda: che ci stanno a fare tutti quei premi nobel di consiglieri del re,della regina . dei ministri?
• Mi piace Rispondi
•
Roberto Daurù 24 minutes ago
• Ma è ovvio che se i nostri politici usano il tempo e i mezzi, messi a loro disposizione per legiferare, riformare, governare, organizzare, decidere, facendo una campagna elettorale senza fine (365 gg. l'anno), comparendo 24 ore su 24 in tv, in radio, sui giornali, sul web e telefonando in continuazione per i caz..ggi loro, quando riusciranno mai a pensare all'utilizzo dei Fondi UE per le PMI e non solo?!?
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ccaded 41 minutes ago
• direi che sia necessario mettere i nomi dei colpevoli ogni volta che si scrive un articolo.
• cosi si può creare una lista nera... ma nera nera, perchè questi non sono errori normali che possono capitare.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Giuseppe 13 minutes ago in risposta a ccaded
• ...forse basterebbe il manuale cencelli...giusto per cominciare...poi occorrerà spalare una quantità di letame impressionante immediatamente sottostante...
• Mi piace Rispondi
•
LordHenry 43 minutes ago
• Lavoro per una pmi e siamo risultati vincitori di un bando regionale finanziato dalla UE. In ACCORDO CON LA REGIONE, dobbiamo realizzare un progetto in 2 anni ma ci è stato liquidato l'acconto con 7 mesi di ritardo dalla data di entrata in vigore dell'accordo. Ora rischiamo di non vedere un euro perchè "il progetto non può essere portato a termine nei due anni previsti dal programma"...ditemi voi se è un paese normale questo.
• a 4 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 25 minutes ago in risposta a LordHenry
• No, non lo è...........e non per una questione di errori, dietro a queste stranezze c'è una volontà bella e buona!
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
francesca 48 minutes ago
• allora siamo proprio deficenti?non dovremmo vergognarci ad ammetterlo,ma rimboccarci le maniche!
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 55 minutes ago
• Sono letteralmente stufo dell'italia, ogni iniziativa positiva diventa utopia, è governata esclusivamente da organismi pessimi, non c'è la minima volontà di migliorarsi, trabocca di conservatori del "sistema" per proprio comodo, non è più una mela marcia, è rimasto quasi solo il marcio.............l'unica speranza è il M5S, ma abbiamo ben visto contro quale immenso meccanismo corrotto deve combattere.
Sono davvero stufo dell'italia, mi fa sc hi fo il mio paese!!
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
lisum 10 minutes ago in risposta a Elettrociccio
• deve fare un ulteriore passo avanti nella comprensione;.....abbandonarla,....come una fidanzata quando uno si accorge che non va
• Mi piace Rispondi
•
Fravort 58 minutes ago
• Marco Quarantelli, delucidami un pò: "Finlombarda non risponde alle richieste di informazioni." Ma è possibile? Non hanno il DOVERE di rendere pubbliche le informazioni? E' legale tutto ciò? Bisogna che voi giornalisti oltre a gettare il sasso nel pozzo vi attiviate a dare informazioni COMPLETE ai cittadini altrimenti nasce solo rabbia e confusione.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
jordan Today 04:46 PM
• ... e se...ci facessimo commissariare dall'europa???
• Mi piace Rispondi
crepuscolo80 32 minutes ago in risposta a jordan
• e se la smettessimo di votarli? Non succederà mai.
Siamo nelle mani di comici di vario tipo, ladri e incapaci
• Mi piace Rispondi
•
Natale Pasquale Today 04:24 PM
• Che fa impressione è il fatto che siano le regioni del sud a non utilizzare i fondi europei. Non si capisce bene come mai, ma gli amministratori di Sicilia, Calabria, Campania dovrebbero darsi una mossa oppure andarsene a casa, qualcuno meglio di loro sarà molto facile da trovare. E' un'offesa al buon senso vedere così tanti soldi sprecati per inefficienza, i politici responsabili di questo scempio andrebbero puniti con la galera.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Uomo con le ciocie Today 04:22 PM
• Appello all'Europa: non perdete troppo tempo con i politicanti italiani. Loro sanno solo sperperare i fondi UE(escluso i pentastellati, ovvio). M5S avanti tutta!
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
liszt Today 04:20 PM
• Il nostro carissimo Brunetta, ex ministro della PA nel Governo Berlusconi, non ha niente da dichiarare oggi?
E' stato capace di spendere soldi per i tornelli( suppongo a debito come la tradizione insegna) e ma non di dare soldi già disponibili alle imprese.
• Così come i debiti della PA, ci spiega come ha tentato di risolvere la situazione quando ne aveva il potere nel governo di cdx?
• Mi piace Rispondi
Giuseppemass Today 04:17 PM
• Beato il giorno che l'Italia si libererà da questi burocrati..........
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
Stefano Oldani Today 04:16 PM
• in italia ne ammazza più la democrazia delle fucilate.
• Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 52 minutes ago in risposta a Stefano Oldani
• Forse intendevi dire "burocrazia"? Perché la democrazia qui non esiste più da decenni........
• Mi piace Rispondi
•
Ampolla Reed Today 04:00 PM
• Di tasse e burocrazia si muore. L'Italia è il "miglior" esempio di come le due cose possano lavorare in sinergia per la distruzione dell'economia e del benessere, ma ai nostri politici non frega nulla essendo impegnati a riempire la propria pancia e quella di parenti ed amici.
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Gatto_Giotto Today 03:52 PM
• Una volta di più... la burocrazia è l'arte di rendere complicate cose semplici facendo cose inutili...
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Jon Snow Today 03:50 PM
• se anche arrivassero quei fondi quanto pensate che possa durare una piccola e media impresa con una pressione fiscale all'Italiana..?
Appena apri un'attività e assumi un solo dipendente sei già nei guai..
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Weininger999 Today 03:59 PM in risposta a Jon Snow
• Appunto. Senza contare Fiscal Compact e altre follia che ci obbligano a versare decine di miliardi di euro l'anno.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
•
Alessandro Finocchiaro Today 03:47 PM
• Il problema dei fondi è un finto problema, la questione fondamentale è la DESTINAZIONE degli stessi, una questione politica che una classe dirigente come questa ha affrontato negli anni in modo molto approssimativo (è un eufemismo).Per chiarire meglio riporto un caso emblematico. Tempo fa vengo contattato da un mio vecchio compagno di scuola che mi chiede cosa si può fare con una serra fotovoltaica (in Sicilia con le sovvenzioni statali ne sono state costruite tante tutte per lo più vuote ed ABBANDONATE), io, memore di uno studio fatto dall'Università di Catania gli propongo l'allevamento di un insetto, il Dactylopius coccus (o cocciniglia del carminio) dal quale si estrae un prezioso colorante alimentare (E 120 prodotto perlopiù in Sud America in condizioni igieniche estreme). Per lo studio di fattibilità l'UE in passato aveva stanziato dei fondi perché avevano l'interesse a far produrre il carminio in condizioni igieniche controllate nel sud Europa. Ebbene i nostri politici sono riusciti da un lato a sperperare i fondi sugli studi di fattibilità (vedi caso Jansen) dall'altro (e qua siamo nel ridicolo) a proibire l'allevamento di specie alloctone tra cui proprio il Dactylopius coccus. Di queste situazioni potremmo scrivere un libro, purtroppo senza una buona politica non cresce neppure un fiore questo è il vero problema
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Sard Fox Today 03:46 PM
• Bisognerebbe incriminare, i responsabili di questo sconcio, per induzione al suicidio degli artigiani e industriali che si sono suicidati.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ptud02 Today 03:43 PM
• i fondi europei: un modo come un altro per buttare i soldi dalla finestra
• Mi piace Rispondi
•
Antonio_X75 Today 03:41 PM
• Dissento dalle motivazioni menzionate nell'articolo. Sono piuttosto convinto che il motivo della mancata consegna di questi fondi europei sia, al pari della mancata applicazione del reddito di cittadinanza, assolutamente riconducibile a specifici interessi di partiti politici e lobbies di diversa natura. Il reddito di cittadinanza non è mai stato neanche discusso altrimenti il lavoro nero costerebbe il triplo di quanto costa adesso, perchè altrimenti non potrebbero esistere gli schiavi dei call centers pagati 300 euro al mese, perchè altrimenti la politica non potrebbe contare sulla leva del clientelismo. La stessa cosa vale per i finanziamenti alle aziende che altrimenti sarebbero libere da banche, usurai e favori politici. Tutto il resto sono chiacchiere.
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
tecnoguru Today 03:41 PM
• siamo certi che tutto ciò è casuale e non voluto. Siamo certi che i nostri burocrati sono incompetenti nella gestione dei fondi oppure lo fanno di proposito.
Siamo certi che le banche non voglio finanziare oppure sono forzate a non farlo.
Come diceva il sommo "a pensare male si fa peccato ma s'indovina sempre".
• Mi piace Rispondi
•
renatocanalini Today 03:36 PM
• le piccole e medie imprese fallite a causa di questo, insieme ai dipendenti rimasti senza lavoro, vadino con i randelli dai colpevoli,a dirgli una ragione in un orecchio!
• Mi piace Rispondi
•
rossella maccolini Today 03:31 PM
• Il solito schifo provocato sempre dai soliti. E poi l'Italia non riparte...
• Mi piace Rispondi
•
seriamente Today 03:28 PM
• Mi spiace essere sempre negativo ma evidentemente se non ci mangiano sopra non hanno interesse ad erogare questi fondi.
• a 10 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Autarchico Today 03:24 PM
• Sono tutte qua le cause del mancato utilizzo? Io ci metterei (a pensar male ecc. ccc.) richieste inevase di mazzette!!!!
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Gibbone Today 03:23 PM
• ma come?!
• Tutte le volte che un politico deve giustificare le proprie assenze dal parlamento dichiara di essere stato "impegnato sul territorio"... e allora come hanno potuto ignorare una così significativa fonte di aiuto per le piccole-medie imprese?
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
LUIGI PILATI 5 seconds ago in risposta a Gibbone
• Bisogna vedere se il territorio è inteso in senso materiale o astratto. Politici sul territorio materiale se ci sono, si vedono solo in concomitanza di elezioni politiche locali o nazionali. Il politico sul territorio è caricatura oscena del rappresentante di collegio all'Inglese.
• Mi piace Rispondi
MartinL_Utero Today 03:15 PM
• Facciamoli avere al PD: saprà utilizzarli al meglio, no?
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
cinzia Today 03:13 PM
• il povero va sapientemente mantenuto povero...si deve parlare di fondi..che però vanno dati a chi ne ha già..il povero è una risorsa che va illuso...ma mai aiutato...affinchè lo schiavo sia sempre disponibile.... ecco il manuale del capitalista cinico che soffoca tutti i popoli del mondo
• Flag
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Lidia Beduschi 3 minutes ago
• L'Italia è da tempo in default culturale. Se non si investe in alfabetizzazione primaria, secondaria, umanistica, tecnica, professionale, civile, politica, giuridica, economica....
• Mi piace Rispondi
•
fanomas 6 minutes ago
• da anni,anni ed anni esiste in Italia un Ufficio Complicazioni. Tutti desiderano essere importanti,per cui tutti hanno un diritto di veto,proprio per dimostrare che senza il loro parere non si va avanti.Qualsiasi cosa è complicatissima e l'Utente deve sbrigare e sciogliere tutti i nodi che vengono introdotti dal sistema e se sbaglia,anche un buona fede viene punito duramente,senza nessuna pietà.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Stefac79 14 minutes ago
• Schifezza unica... Io ho visto la differenza d'informazione tra il Belgio e l'Italia...
• Mi piace Rispondi
•
Giuseppe 15 minutes ago
• ...la chiamano "burocrazia" ma, in realtà, è il risultato di decenni di esproprio del diritto, si sono create artificiosamente "ruote dentate" sempre più piccole in meccanismi complessi che permettono la sopravvivenza di lobby di potere improduttive...posti disponibili per figli, amici, amici degli amici, sponsor politici, sindacalisti, professionisti che rilasciano parcelle mostruose verso una pubblica amministrazione ammiccante e vogliosa di dividere una torta tanto invitante...costi abnormi che, sempre più, fanno incastrare questi inesorabili merccanismi...signori è finita...trovatevi un lavoro...VERO...
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ptud02 17 minutes ago
• l'Europa non dovrebbe stanziare fondi di nessun genere, secondo me, perché così facendo distorce il mercato, e, non avendo organismi di controllo all'altezza, consente sprechi, truffe e regalie
se l'Europa vuole spendere, lo faccia direttamente, in progetti decisi da lei
• Mi piace Rispondi
•
lisum 21 minutes ago
• e siamo alla domanda: che ci stanno a fare tutti quei premi nobel di consiglieri del re,della regina . dei ministri?
• Mi piace Rispondi
•
Roberto Daurù 24 minutes ago
• Ma è ovvio che se i nostri politici usano il tempo e i mezzi, messi a loro disposizione per legiferare, riformare, governare, organizzare, decidere, facendo una campagna elettorale senza fine (365 gg. l'anno), comparendo 24 ore su 24 in tv, in radio, sui giornali, sul web e telefonando in continuazione per i caz..ggi loro, quando riusciranno mai a pensare all'utilizzo dei Fondi UE per le PMI e non solo?!?
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ccaded 41 minutes ago
• direi che sia necessario mettere i nomi dei colpevoli ogni volta che si scrive un articolo.
• cosi si può creare una lista nera... ma nera nera, perchè questi non sono errori normali che possono capitare.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Giuseppe 13 minutes ago in risposta a ccaded
• ...forse basterebbe il manuale cencelli...giusto per cominciare...poi occorrerà spalare una quantità di letame impressionante immediatamente sottostante...
• Mi piace Rispondi
•
LordHenry 43 minutes ago
• Lavoro per una pmi e siamo risultati vincitori di un bando regionale finanziato dalla UE. In ACCORDO CON LA REGIONE, dobbiamo realizzare un progetto in 2 anni ma ci è stato liquidato l'acconto con 7 mesi di ritardo dalla data di entrata in vigore dell'accordo. Ora rischiamo di non vedere un euro perchè "il progetto non può essere portato a termine nei due anni previsti dal programma"...ditemi voi se è un paese normale questo.
• a 4 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 25 minutes ago in risposta a LordHenry
• No, non lo è...........e non per una questione di errori, dietro a queste stranezze c'è una volontà bella e buona!
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
francesca 48 minutes ago
• allora siamo proprio deficenti?non dovremmo vergognarci ad ammetterlo,ma rimboccarci le maniche!
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 55 minutes ago
• Sono letteralmente stufo dell'italia, ogni iniziativa positiva diventa utopia, è governata esclusivamente da organismi pessimi, non c'è la minima volontà di migliorarsi, trabocca di conservatori del "sistema" per proprio comodo, non è più una mela marcia, è rimasto quasi solo il marcio.............l'unica speranza è il M5S, ma abbiamo ben visto contro quale immenso meccanismo corrotto deve combattere.
Sono davvero stufo dell'italia, mi fa sc hi fo il mio paese!!
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
lisum 10 minutes ago in risposta a Elettrociccio
• deve fare un ulteriore passo avanti nella comprensione;.....abbandonarla,....come una fidanzata quando uno si accorge che non va
• Mi piace Rispondi
•
Fravort 58 minutes ago
• Marco Quarantelli, delucidami un pò: "Finlombarda non risponde alle richieste di informazioni." Ma è possibile? Non hanno il DOVERE di rendere pubbliche le informazioni? E' legale tutto ciò? Bisogna che voi giornalisti oltre a gettare il sasso nel pozzo vi attiviate a dare informazioni COMPLETE ai cittadini altrimenti nasce solo rabbia e confusione.
• a 1 persona liked this. Mi piace Rispondi
•
jordan Today 04:46 PM
• ... e se...ci facessimo commissariare dall'europa???
• Mi piace Rispondi
crepuscolo80 32 minutes ago in risposta a jordan
• e se la smettessimo di votarli? Non succederà mai.
Siamo nelle mani di comici di vario tipo, ladri e incapaci
• Mi piace Rispondi
•
Natale Pasquale Today 04:24 PM
• Che fa impressione è il fatto che siano le regioni del sud a non utilizzare i fondi europei. Non si capisce bene come mai, ma gli amministratori di Sicilia, Calabria, Campania dovrebbero darsi una mossa oppure andarsene a casa, qualcuno meglio di loro sarà molto facile da trovare. E' un'offesa al buon senso vedere così tanti soldi sprecati per inefficienza, i politici responsabili di questo scempio andrebbero puniti con la galera.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Uomo con le ciocie Today 04:22 PM
• Appello all'Europa: non perdete troppo tempo con i politicanti italiani. Loro sanno solo sperperare i fondi UE(escluso i pentastellati, ovvio). M5S avanti tutta!
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
liszt Today 04:20 PM
• Il nostro carissimo Brunetta, ex ministro della PA nel Governo Berlusconi, non ha niente da dichiarare oggi?
E' stato capace di spendere soldi per i tornelli( suppongo a debito come la tradizione insegna) e ma non di dare soldi già disponibili alle imprese.
• Così come i debiti della PA, ci spiega come ha tentato di risolvere la situazione quando ne aveva il potere nel governo di cdx?
• Mi piace Rispondi
Giuseppemass Today 04:17 PM
• Beato il giorno che l'Italia si libererà da questi burocrati..........
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
Stefano Oldani Today 04:16 PM
• in italia ne ammazza più la democrazia delle fucilate.
• Mi piace Rispondi
•
Elettrociccio 52 minutes ago in risposta a Stefano Oldani
• Forse intendevi dire "burocrazia"? Perché la democrazia qui non esiste più da decenni........
• Mi piace Rispondi
•
Ampolla Reed Today 04:00 PM
• Di tasse e burocrazia si muore. L'Italia è il "miglior" esempio di come le due cose possano lavorare in sinergia per la distruzione dell'economia e del benessere, ma ai nostri politici non frega nulla essendo impegnati a riempire la propria pancia e quella di parenti ed amici.
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Gatto_Giotto Today 03:52 PM
• Una volta di più... la burocrazia è l'arte di rendere complicate cose semplici facendo cose inutili...
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Jon Snow Today 03:50 PM
• se anche arrivassero quei fondi quanto pensate che possa durare una piccola e media impresa con una pressione fiscale all'Italiana..?
Appena apri un'attività e assumi un solo dipendente sei già nei guai..
• a 3 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Weininger999 Today 03:59 PM in risposta a Jon Snow
• Appunto. Senza contare Fiscal Compact e altre follia che ci obbligano a versare decine di miliardi di euro l'anno.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
•
Alessandro Finocchiaro Today 03:47 PM
• Il problema dei fondi è un finto problema, la questione fondamentale è la DESTINAZIONE degli stessi, una questione politica che una classe dirigente come questa ha affrontato negli anni in modo molto approssimativo (è un eufemismo).Per chiarire meglio riporto un caso emblematico. Tempo fa vengo contattato da un mio vecchio compagno di scuola che mi chiede cosa si può fare con una serra fotovoltaica (in Sicilia con le sovvenzioni statali ne sono state costruite tante tutte per lo più vuote ed ABBANDONATE), io, memore di uno studio fatto dall'Università di Catania gli propongo l'allevamento di un insetto, il Dactylopius coccus (o cocciniglia del carminio) dal quale si estrae un prezioso colorante alimentare (E 120 prodotto perlopiù in Sud America in condizioni igieniche estreme). Per lo studio di fattibilità l'UE in passato aveva stanziato dei fondi perché avevano l'interesse a far produrre il carminio in condizioni igieniche controllate nel sud Europa. Ebbene i nostri politici sono riusciti da un lato a sperperare i fondi sugli studi di fattibilità (vedi caso Jansen) dall'altro (e qua siamo nel ridicolo) a proibire l'allevamento di specie alloctone tra cui proprio il Dactylopius coccus. Di queste situazioni potremmo scrivere un libro, purtroppo senza una buona politica non cresce neppure un fiore questo è il vero problema
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Sard Fox Today 03:46 PM
• Bisognerebbe incriminare, i responsabili di questo sconcio, per induzione al suicidio degli artigiani e industriali che si sono suicidati.
• a 2 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
ptud02 Today 03:43 PM
• i fondi europei: un modo come un altro per buttare i soldi dalla finestra
• Mi piace Rispondi
•
Antonio_X75 Today 03:41 PM
• Dissento dalle motivazioni menzionate nell'articolo. Sono piuttosto convinto che il motivo della mancata consegna di questi fondi europei sia, al pari della mancata applicazione del reddito di cittadinanza, assolutamente riconducibile a specifici interessi di partiti politici e lobbies di diversa natura. Il reddito di cittadinanza non è mai stato neanche discusso altrimenti il lavoro nero costerebbe il triplo di quanto costa adesso, perchè altrimenti non potrebbero esistere gli schiavi dei call centers pagati 300 euro al mese, perchè altrimenti la politica non potrebbe contare sulla leva del clientelismo. La stessa cosa vale per i finanziamenti alle aziende che altrimenti sarebbero libere da banche, usurai e favori politici. Tutto il resto sono chiacchiere.
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
tecnoguru Today 03:41 PM
• siamo certi che tutto ciò è casuale e non voluto. Siamo certi che i nostri burocrati sono incompetenti nella gestione dei fondi oppure lo fanno di proposito.
Siamo certi che le banche non voglio finanziare oppure sono forzate a non farlo.
Come diceva il sommo "a pensare male si fa peccato ma s'indovina sempre".
• Mi piace Rispondi
•
renatocanalini Today 03:36 PM
• le piccole e medie imprese fallite a causa di questo, insieme ai dipendenti rimasti senza lavoro, vadino con i randelli dai colpevoli,a dirgli una ragione in un orecchio!
• Mi piace Rispondi
•
rossella maccolini Today 03:31 PM
• Il solito schifo provocato sempre dai soliti. E poi l'Italia non riparte...
• Mi piace Rispondi
•
seriamente Today 03:28 PM
• Mi spiace essere sempre negativo ma evidentemente se non ci mangiano sopra non hanno interesse ad erogare questi fondi.
• a 10 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Autarchico Today 03:24 PM
• Sono tutte qua le cause del mancato utilizzo? Io ci metterei (a pensar male ecc. ccc.) richieste inevase di mazzette!!!!
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
Gibbone Today 03:23 PM
• ma come?!
• Tutte le volte che un politico deve giustificare le proprie assenze dal parlamento dichiara di essere stato "impegnato sul territorio"... e allora come hanno potuto ignorare una così significativa fonte di aiuto per le piccole-medie imprese?
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
•
LUIGI PILATI 5 seconds ago in risposta a Gibbone
• Bisogna vedere se il territorio è inteso in senso materiale o astratto. Politici sul territorio materiale se ci sono, si vedono solo in concomitanza di elezioni politiche locali o nazionali. Il politico sul territorio è caricatura oscena del rappresentante di collegio all'Inglese.
• Mi piace Rispondi
MartinL_Utero Today 03:15 PM
• Facciamoli avere al PD: saprà utilizzarli al meglio, no?
• a 6 persone liked this. Mi piace Rispondi
cinzia Today 03:13 PM
• il povero va sapientemente mantenuto povero...si deve parlare di fondi..che però vanno dati a chi ne ha già..il povero è una risorsa che va illuso...ma mai aiutato...affinchè lo schiavo sia sempre disponibile.... ecco il manuale del capitalista cinico che soffoca tutti i popoli del mondo
• Flag
• a 5 persone liked this. Mi piace Rispondi
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 326
La cruna dell’ago – 291
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 291
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 271
Cronaca di un affondamento annunciato - 271
In mezzo alla tempesta - 209
Romanzo criminale - 31
Officine Rizzoli: “Siamo un’eccellenza, ma chiudiamo per colpa dello Stato”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/ ... er/238993/
Nata nel 1896, 170 dipendenti, 20 filiali in tutta Italia e brevetti di alta tecnologia nella protesica, come il ginocchio e la caviglia elettronica: orgoglio della laboriosa Bologna, eccellenza di livello europeo, la Officine Rizzoli è fallita il 24 gennaio scorso. Eppure è ancora un’azienda eccellente. Infatti continua a produrre: “È vero che la società era insolvente e quindi andava dichiarata fallita – spiega il curatore fallimentare Marco Zanzi –, ma è altrettanto vero che si tratta di un’azienda eccellente, con prodotti validi, che può ancora stare sul mercato. Per questo il Tribunale ha autorizzato la continuazione dell’attività: per non liquidare l’azienda e realizzare la sua vendita unitaria”. Ma se può stare sul mercato, allora, perché è fallita? “Per una causa tra le più importanti: il ritardo dei pagamenti da parte del Servizio Sanitario nazionale – dichiarano i vertici -, le Asl regionali ci devono 15 milioni di euro, ritardi incredibili che non possiamo più permetterci i debiti con le banche, l’inadeguatezza del nomenclatore tariffario”
di Antonio Massari e Giulia Zaccariello
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 326
La cruna dell’ago – 291
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 291
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 271
Cronaca di un affondamento annunciato - 271
In mezzo alla tempesta - 209
Romanzo criminale - 31
Officine Rizzoli: “Siamo un’eccellenza, ma chiudiamo per colpa dello Stato”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/07/ ... er/238993/
Nata nel 1896, 170 dipendenti, 20 filiali in tutta Italia e brevetti di alta tecnologia nella protesica, come il ginocchio e la caviglia elettronica: orgoglio della laboriosa Bologna, eccellenza di livello europeo, la Officine Rizzoli è fallita il 24 gennaio scorso. Eppure è ancora un’azienda eccellente. Infatti continua a produrre: “È vero che la società era insolvente e quindi andava dichiarata fallita – spiega il curatore fallimentare Marco Zanzi –, ma è altrettanto vero che si tratta di un’azienda eccellente, con prodotti validi, che può ancora stare sul mercato. Per questo il Tribunale ha autorizzato la continuazione dell’attività: per non liquidare l’azienda e realizzare la sua vendita unitaria”. Ma se può stare sul mercato, allora, perché è fallita? “Per una causa tra le più importanti: il ritardo dei pagamenti da parte del Servizio Sanitario nazionale – dichiarano i vertici -, le Asl regionali ci devono 15 milioni di euro, ritardi incredibili che non possiamo più permetterci i debiti con le banche, l’inadeguatezza del nomenclatore tariffario”
di Antonio Massari e Giulia Zaccariello
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
mariok ha scritto:I contenuti sono certo importanti.
Ma sarebbe alquanto strano scegliere un candidato per perdere.
In questo, la sinistra è maestra. L'importante è credere di salvarsi l'anima grazie ad una presunta purezza della linea politica (che evidentemente capiscono e condividono tra pochi intimi).
Ma sarebbe alquanto strano scegliere un candidato per perdere.
Nel mondo antico la competizione è sempre stata alta. In tantissime manifestazioni della vita, soprattutto nelle guerre oltre che nella vita politica.
Nel 776 a.c. in Grecia la competizione sfocia e dà origine ai Giochi olimpici. Più tardi a Roma ci saranno le corse delle bighe e i gladiatori, opera prima della distrazione di massa dell’epoca. In questi anni il potere ha puntato su Inter, Milan, Juve, Roma, Lazio, Napoli.
Nel mondo moderno la competizione si è fatta sentire ancora di più. Si sviluppano tutti gli sport, e la competizione si fa sentire in tutti i settori della società. Anche nel mondo della produzione e del commercio e nelle individualità della società.
Tutti vogliono VINCERE, ad eccezione di:
1) De Coubertin e i suoi seguaci, convinti che basta solo partecipare.
2) Nuovo Partito democristiano, il Pd e i suoi candidati premier.
Ma anche se vincesse non significa gran che, perché 6 mesi dopo la fondazione dal punto di vista costitutivo il Pd era già fallito, anche perché nessuno era intenzionato a dargli un’impostazione di un partito classico. Con un’anima, un progetto, un programma, una finalità. Eppure i costituenti venivano da un scuola solida di Pci e Dc.
Solo la ripetizione monotona della gestione del potere di stampo democristiano. (Vedi Todo Modo)
Gli ex Pci erano rimasti a bocca asciutta nella gestione del potere per quasi mezzo secolo, dopo la partecipazione ai primi due governi De Gasperi nel primo dopoguerra e di conseguenza l’astinenza si è fatta sentire eccome.
L’astinenza di San Bettino martire dalla gestione del potere e la sua grande voglia di recuperare tutto in una volta, ha gettato le premesse del fallimento della prima Repubblica.
Accettare ogni cosa pur di entrare nelle stanze dei bottoni e dei bottini é stato il credo dei giovani leoni che hanno cacciato Occhetto.(Vedi Todo Modo)
Gli ex democristiani erano solo degli abitué rimasti un po’ a digiuno.
Tutto si è svolto in attesa della grande riunificazione democristiana, avvenuta con il governo Monti.
Ricorda Alessandro Giglioli, che cura l’edizione di : QUANDO PIOVONO LE RANE, sull’Espresso, che per 5 anni il Pd ha inseguito l’alleanza con l’Udc di Casini. ( Vedi ad esempio la proposta di un laboratorio Pd-Udc durante le elezioni regionali 2010. Andato in fumo per la vittoria di Vendola)
Tanto che D’Alema a 5 ore dalla chiusura della campagna elettorale del febbraio scorso, al Tg3 ore 19,00, ha pontificato che la XVII legislatura si sarebbe svolta all’insegna dell’alleanza tra “”progressisti”” e “”moderati””.
Un interesse solo loro che non riguardava gli elettori italiani.
Nella voliera dei merli tricolore solo 3,5 milioni di elettori, quasi certamente tutti di sinistra, hanno detto basta alla nuova Democrazia cristiana.
Gli altri non se ne sono ancora resi conto neppure adesso o forse gli sta bene così.
Re: Come se ne viene fuori ?
camillobenso ha scritto:
……………………………..vincere serve a cambiare le cose.
Limitando il campo di osservazione alla seconda Repubblica, più facile per un/a giovane, quando si è verificato che vincere serve a cambiare le cose?
Le leggi ad personam ti dicono niente? e il falso in bilancio...il porcellum ? et cetera ....non pensi che abbiano gravemente inciso sulla democrazia ? non sei sazio? ne vuoi ancora?
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 327
La cruna dell’ago – 292
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 292
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 272
Cronaca di un affondamento annunciato - 272
In mezzo alla tempesta - 210
Romanzo criminale - 32
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 1
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Ci voleva un politolo francese non coinvolto nei fatti italiani per definire cosa è successo negli ultimi 19 anni in Italia, e che per noi rappresenta la seconda Repubblica.
<<Nel vostro paese c’è stata quella che io chiamo “La guerra civile simulata”>>
Gli avvenimenti giudiziari dell’ultimo mese hanno modificato profondamente il quadro politico.
Quella di ieri è stata una giornata che cinematograficamente potremmo chiamare “Una giornata particolare”
Il Corriere della Sera, versione cartacea esce con un articolo di Ferrarella in cui afferma che una parte del processo Mediaset potrebbe essere prescritto.
Sgomento tra gli antiberlusconiani e molto probabilmente grande euforia tra i Fratelli musulmani.
Poi a metà pomeriggio i ruoli s’invertono quando esce la notizia che la Cassazione potrebbe emettere un giudizio già il 30 di luglio.
I Fratelli mussulmani entrano in fibrillazione.
Riunione fino a tardi alla Camera del gruppo parlamentare. Il boss non c’è.
In serata solita pessima performance dei soliti Giovanardi e Salvatore Tramontano a “In onda”, e una mezz’ora più tardi del pitone Sallusti e dell’avvocato parlamentare Anna Maria Bernini a Ballarò.
Tutti a prodigarsi nella difesa della mummia cinese bollita.
La Bernini cita addirittura il fatto che l’avvocato penalista Coppi, forse il primo penalista del Paese, si sia stupito per la celerità della Cassazione nel trattare il caso Berlusconi.
Lo stupore dell’avvocato Coppi si tramuterà il giorno dopo in una grossa figura di emme, quando viene spiegato dagli addetti ai lavori che è prassi normale per la Cassazione accelerare tutti i procedimenti che potrebbero essere prossimi a prescrizione.
I giudici che contravvengono a questa prassi sono passibili di procedimento disciplinare per inadempienza.
Il sottosegretario Pd ad Agorà, stamani ha posto un quesito molto reale.
Come l’avrebbero presa gli italiani nel caso che tutto venisse prescritto a metà settembre, per disattenzione della Cassazione?
Sarebbe stata una beffa di grandi dimensioni poco sopportabile di questi tempi
Massimo Giannini si è prodotto stamani in un ottimo articolo con un titolo molto significativo.
UN FINALE DA CAIMANO
Nanni Moretti si è limitato a raccontarci le reazioni del Caimano all’esterno del Tribunale al termine della sentenza profetica in cui veniva condannato a 7 anni e alla interdizione dai pubblici uffici.
Nulla sul dopo.
****
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 327
La cruna dell’ago – 292
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 292
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 272
Cronaca di un affondamento annunciato - 272
In mezzo alla tempesta - 210
Romanzo criminale - 32
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 1
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Ci voleva un politolo francese non coinvolto nei fatti italiani per definire cosa è successo negli ultimi 19 anni in Italia, e che per noi rappresenta la seconda Repubblica.
<<Nel vostro paese c’è stata quella che io chiamo “La guerra civile simulata”>>
Gli avvenimenti giudiziari dell’ultimo mese hanno modificato profondamente il quadro politico.
Quella di ieri è stata una giornata che cinematograficamente potremmo chiamare “Una giornata particolare”
Il Corriere della Sera, versione cartacea esce con un articolo di Ferrarella in cui afferma che una parte del processo Mediaset potrebbe essere prescritto.
Sgomento tra gli antiberlusconiani e molto probabilmente grande euforia tra i Fratelli musulmani.
Poi a metà pomeriggio i ruoli s’invertono quando esce la notizia che la Cassazione potrebbe emettere un giudizio già il 30 di luglio.
I Fratelli mussulmani entrano in fibrillazione.
Riunione fino a tardi alla Camera del gruppo parlamentare. Il boss non c’è.
In serata solita pessima performance dei soliti Giovanardi e Salvatore Tramontano a “In onda”, e una mezz’ora più tardi del pitone Sallusti e dell’avvocato parlamentare Anna Maria Bernini a Ballarò.
Tutti a prodigarsi nella difesa della mummia cinese bollita.
La Bernini cita addirittura il fatto che l’avvocato penalista Coppi, forse il primo penalista del Paese, si sia stupito per la celerità della Cassazione nel trattare il caso Berlusconi.
Lo stupore dell’avvocato Coppi si tramuterà il giorno dopo in una grossa figura di emme, quando viene spiegato dagli addetti ai lavori che è prassi normale per la Cassazione accelerare tutti i procedimenti che potrebbero essere prossimi a prescrizione.
I giudici che contravvengono a questa prassi sono passibili di procedimento disciplinare per inadempienza.
Il sottosegretario Pd ad Agorà, stamani ha posto un quesito molto reale.
Come l’avrebbero presa gli italiani nel caso che tutto venisse prescritto a metà settembre, per disattenzione della Cassazione?
Sarebbe stata una beffa di grandi dimensioni poco sopportabile di questi tempi
Massimo Giannini si è prodotto stamani in un ottimo articolo con un titolo molto significativo.
UN FINALE DA CAIMANO
Nanni Moretti si è limitato a raccontarci le reazioni del Caimano all’esterno del Tribunale al termine della sentenza profetica in cui veniva condannato a 7 anni e alla interdizione dai pubblici uffici.
Nulla sul dopo.
****
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 328
La cruna dell’ago – 293
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 293
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 273
Cronaca di un affondamento annunciato - 273
In mezzo alla tempesta - 211
Romanzo criminale - 33
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 2
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
UN FINALE DA CAIMANO
(Massimo Giannini).
10/07/2013 di triskel182
NON serviva una particolare virtù divinatoria, per sapere che a dispetto della propaganda populista la vera bomba a orologeria innescata sotto al tavolo delle Larghe Intese non è l’Imu, non è l’Iva, e non è nemmeno il lavoro.
Erano e sono, molto più banalmente, i processi di Berlusconi, che purtroppo paralizzano l’Italia ormai da quasi vent’anni.
La novità è che la Cassazione ha attivato il timer.
Il 30 luglio, a questo punto, il Cavaliere rischia dunque una condanna definitiva per frode fiscale, punita con 4 anni di reclusione (che non sconterà) e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici (che invece dovrà scontare, salvo clamorosi e vergognosi colpi di spugna decisi dal Parlamento).
Com’era prevedibile, la decisione della Suprema Corte solleva altissima l’onda dello sdegno cavalcata dai surfisti dell’impunità.
Nel Pdl si involano i falchi, si infuriano le amazzoni, sibilano le pitonesse. Da Cicchitto a Sacconi, da Bondi a Matteoli, le formule sono più o meno le solite: «complotto politico-giudiziario per colpire Berlusconi e far cadere Letta», «giustizia sommaria contro un uomo solo », «attentato alla democrazia» che apre «serie incognite sul futuro del governo».
Santanché si chiede addirittura «cosa aspettiamo a passare all’azione», dove per «azione» nessuno sa ancora immaginare cosa si intenda davvero.
L’unica cosa chiara è che l’insurrezione mediatica prelude alla destabilizzazione politica.
Il «tintinnare di sciabole» che proviene da destra non lascia presagire nulla di buono per la già fragilissima Grosse Koalition all’italiana.
Alfano si augura che adesso la Cassazione «usi la stessa celerità con tutti i processi ».
Per una volta, senza volerlo né saperlo, il segretario del Pdl dice una cosa giusta.
È esattamente quello che è accaduto nel caso di specie.
La «celerità» con la quale la Corte ha deciso di fissare in tempi così rapidi l’udienza e la sentenza sul processo per i diritti tv Mediaset in cui è coinvolto Berlusconi è proprio la stessa che usa in tutti i processi sui quali pende la stessa «minaccia», cioè quella della prescrizione.
Per saperlo basta incrociare l’articolo 169 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale e il «decreto organizzativo» varato più di un anno fa dall’allora primo presidente della stessa Cassazione, Ernesto Lupo.
Le due disposizioni prevedono che in tutti i processi prossimi alla scadenza, e sui quali pende il rischio di una prescrizione anche parziale o intermedia», la Cassazione penale procede «d’urgenza».
Vale ora per il Cavaliere, e da più di un anno vale ed è valso per qualunque altro cittadino. Dunque, nessuna persecuzione personale, nessuna forzatura «ad personam ».
«Ad personam », semmai e come al solito, era la prescrizione che si stava per abbattere in parte anche sul processo diritti tv Mediaset (come si è già abbattuta dal ’94 ad oggi in nove dei diciassette processi, da All Iberian al caso Mills, nei quali l’ex premier si è salvato grazie alle norme su misura fatte approvare a forza dalle Camere).
Grazie alla legge ex Cirielli (varata dal governo dell’allora Cdl nel 2005) per effetto del calcolo dei periodi di sospensione subiti durante il dibattimento, il prossimo 13 settembre si sarebbe prescritta una delle due annualità fiscali per le quali il Cavaliere è già stato condannato per frode in primo e in secondo grado.
Se la Cassazione non avesse adottato la procedura «d’urgenza», affidando l’udienza finale del 30 luglio alla cosiddetta «sezione feriale», la sentenza definitiva (emessa dopo il 13 settembre) avrebbe riguardato un’unica annualità fiscale della frode Mediaset, e questo avrebbe obbligato la Corte a rinviare comunque il processo alla Corte d’appello, per consentire il ricalcolo della pena (commisurandola non più su un reato compiuto in due anni, ma su un solo anno).
L’intero processo, a quel punto, si sarebbe prolungato al 2014.
Con il pericolo di arrivare in questo modo alla sua completa estinzione, visto che la prescrizione totale è prevista per il giugno del prossimo anno.
Di fronte allo scenario infausto di un ennesimo salvacondotto, la mossa della Corte non solo non è scandalosa, ma era al contrario doverosa.
Ed è stupefacente che Franco Coppi si dichiari «esterrefatto».
È un grande avvocato, patrocina in Cassazione da anni, e non può non conoscere le regole.
Evidentemente anche un principe del Foro, da difensore del Cavaliere, si fa accecare dal teorema della «persecuzione giudiziaria» e delle «toghe rosse».
Ora tutto è nelle mani dei giudici della Suprema Corte.
Il 30 luglio, come il nemico, è alle porte.
E com’era ovvio, il Pdl è già sulle barricate, pronto a combattere la madre di tutte le battaglie.
Tornano in auge mai sopiti propositi ribellisti, in una progressione sediziosa che va dal minimo di una grande manifestazione di piazza al massimo di un
Aventino di massa dal Parlamento.
In tutti i casi, è ridicolo illudersi che la strana maggioranza tenga e che le Larghe Intese restino salde, mentre il Cavaliere rischia tra appena tre settimane gli arresti domiciliari, l’affidamento ai servizi sociali e l’estromissione definitiva dalla politica.
Per Berlusconi e per la sua corte la tentazione di far saltare il tavolo, prima o dopo che la bomba a orologeria sarà esplosa, è fortissima.
Si avvicina l’epilogo che temevamo.
La gigantesca bolla della «pacificazione», sulla quale la destra ha costruito e vincolato lo scellerato patto di governo con la sinistra, si sgonfia miseramente, e libera miasmi velenosi e pericolosi.
Un intero Paese resta in ostaggio dell’ossessione personale e processuale di un solo uomo, in nome della quale tutto è sacrificabile.
Se la Cassazione confermerà la condanna, tutto è davvero possibile. Compresa la crisi, il voto, una campagna elettorale feroce.
A meno che nella Giunta per le autorizzazioni del Senato, che sarà chiamata a ratificare a scrutinio segreto l’interdizione dai pubblici uffici, qualche anima persa del Pd non decida di offrire un «soccorso rosso» al Cavaliere.
Un atto di nichilismo etico e di cinismo politico così enorme ed abnorme che risulta persino difficile da pensare, e che dunque non può essere neanche pensato.
Nel frattempo l’immagine dello Statista responsabile, costruita a forza da Giuliano Ferrara sul profilo riluttante del populista di Arcore, sbiadisce e quasi svanisce nell’attesa dell’ordalia di fine luglio.
E sullo sfondo si intuisce un finale da Caimano di Nanni Moretti, con tumulti e fuochi intorno ai palazzi di giustizia. Edificante al cinema, terrificante nella realtà.
Da La Repubblica del 10/07/2013.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 328
La cruna dell’ago – 293
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 293
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 273
Cronaca di un affondamento annunciato - 273
In mezzo alla tempesta - 211
Romanzo criminale - 33
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 2
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
UN FINALE DA CAIMANO
(Massimo Giannini).
10/07/2013 di triskel182
NON serviva una particolare virtù divinatoria, per sapere che a dispetto della propaganda populista la vera bomba a orologeria innescata sotto al tavolo delle Larghe Intese non è l’Imu, non è l’Iva, e non è nemmeno il lavoro.
Erano e sono, molto più banalmente, i processi di Berlusconi, che purtroppo paralizzano l’Italia ormai da quasi vent’anni.
La novità è che la Cassazione ha attivato il timer.
Il 30 luglio, a questo punto, il Cavaliere rischia dunque una condanna definitiva per frode fiscale, punita con 4 anni di reclusione (che non sconterà) e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici (che invece dovrà scontare, salvo clamorosi e vergognosi colpi di spugna decisi dal Parlamento).
Com’era prevedibile, la decisione della Suprema Corte solleva altissima l’onda dello sdegno cavalcata dai surfisti dell’impunità.
Nel Pdl si involano i falchi, si infuriano le amazzoni, sibilano le pitonesse. Da Cicchitto a Sacconi, da Bondi a Matteoli, le formule sono più o meno le solite: «complotto politico-giudiziario per colpire Berlusconi e far cadere Letta», «giustizia sommaria contro un uomo solo », «attentato alla democrazia» che apre «serie incognite sul futuro del governo».
Santanché si chiede addirittura «cosa aspettiamo a passare all’azione», dove per «azione» nessuno sa ancora immaginare cosa si intenda davvero.
L’unica cosa chiara è che l’insurrezione mediatica prelude alla destabilizzazione politica.
Il «tintinnare di sciabole» che proviene da destra non lascia presagire nulla di buono per la già fragilissima Grosse Koalition all’italiana.
Alfano si augura che adesso la Cassazione «usi la stessa celerità con tutti i processi ».
Per una volta, senza volerlo né saperlo, il segretario del Pdl dice una cosa giusta.
È esattamente quello che è accaduto nel caso di specie.
La «celerità» con la quale la Corte ha deciso di fissare in tempi così rapidi l’udienza e la sentenza sul processo per i diritti tv Mediaset in cui è coinvolto Berlusconi è proprio la stessa che usa in tutti i processi sui quali pende la stessa «minaccia», cioè quella della prescrizione.
Per saperlo basta incrociare l’articolo 169 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale e il «decreto organizzativo» varato più di un anno fa dall’allora primo presidente della stessa Cassazione, Ernesto Lupo.
Le due disposizioni prevedono che in tutti i processi prossimi alla scadenza, e sui quali pende il rischio di una prescrizione anche parziale o intermedia», la Cassazione penale procede «d’urgenza».
Vale ora per il Cavaliere, e da più di un anno vale ed è valso per qualunque altro cittadino. Dunque, nessuna persecuzione personale, nessuna forzatura «ad personam ».
«Ad personam », semmai e come al solito, era la prescrizione che si stava per abbattere in parte anche sul processo diritti tv Mediaset (come si è già abbattuta dal ’94 ad oggi in nove dei diciassette processi, da All Iberian al caso Mills, nei quali l’ex premier si è salvato grazie alle norme su misura fatte approvare a forza dalle Camere).
Grazie alla legge ex Cirielli (varata dal governo dell’allora Cdl nel 2005) per effetto del calcolo dei periodi di sospensione subiti durante il dibattimento, il prossimo 13 settembre si sarebbe prescritta una delle due annualità fiscali per le quali il Cavaliere è già stato condannato per frode in primo e in secondo grado.
Se la Cassazione non avesse adottato la procedura «d’urgenza», affidando l’udienza finale del 30 luglio alla cosiddetta «sezione feriale», la sentenza definitiva (emessa dopo il 13 settembre) avrebbe riguardato un’unica annualità fiscale della frode Mediaset, e questo avrebbe obbligato la Corte a rinviare comunque il processo alla Corte d’appello, per consentire il ricalcolo della pena (commisurandola non più su un reato compiuto in due anni, ma su un solo anno).
L’intero processo, a quel punto, si sarebbe prolungato al 2014.
Con il pericolo di arrivare in questo modo alla sua completa estinzione, visto che la prescrizione totale è prevista per il giugno del prossimo anno.
Di fronte allo scenario infausto di un ennesimo salvacondotto, la mossa della Corte non solo non è scandalosa, ma era al contrario doverosa.
Ed è stupefacente che Franco Coppi si dichiari «esterrefatto».
È un grande avvocato, patrocina in Cassazione da anni, e non può non conoscere le regole.
Evidentemente anche un principe del Foro, da difensore del Cavaliere, si fa accecare dal teorema della «persecuzione giudiziaria» e delle «toghe rosse».
Ora tutto è nelle mani dei giudici della Suprema Corte.
Il 30 luglio, come il nemico, è alle porte.
E com’era ovvio, il Pdl è già sulle barricate, pronto a combattere la madre di tutte le battaglie.
Tornano in auge mai sopiti propositi ribellisti, in una progressione sediziosa che va dal minimo di una grande manifestazione di piazza al massimo di un
Aventino di massa dal Parlamento.
In tutti i casi, è ridicolo illudersi che la strana maggioranza tenga e che le Larghe Intese restino salde, mentre il Cavaliere rischia tra appena tre settimane gli arresti domiciliari, l’affidamento ai servizi sociali e l’estromissione definitiva dalla politica.
Per Berlusconi e per la sua corte la tentazione di far saltare il tavolo, prima o dopo che la bomba a orologeria sarà esplosa, è fortissima.
Si avvicina l’epilogo che temevamo.
La gigantesca bolla della «pacificazione», sulla quale la destra ha costruito e vincolato lo scellerato patto di governo con la sinistra, si sgonfia miseramente, e libera miasmi velenosi e pericolosi.
Un intero Paese resta in ostaggio dell’ossessione personale e processuale di un solo uomo, in nome della quale tutto è sacrificabile.
Se la Cassazione confermerà la condanna, tutto è davvero possibile. Compresa la crisi, il voto, una campagna elettorale feroce.
A meno che nella Giunta per le autorizzazioni del Senato, che sarà chiamata a ratificare a scrutinio segreto l’interdizione dai pubblici uffici, qualche anima persa del Pd non decida di offrire un «soccorso rosso» al Cavaliere.
Un atto di nichilismo etico e di cinismo politico così enorme ed abnorme che risulta persino difficile da pensare, e che dunque non può essere neanche pensato.
Nel frattempo l’immagine dello Statista responsabile, costruita a forza da Giuliano Ferrara sul profilo riluttante del populista di Arcore, sbiadisce e quasi svanisce nell’attesa dell’ordalia di fine luglio.
E sullo sfondo si intuisce un finale da Caimano di Nanni Moretti, con tumulti e fuochi intorno ai palazzi di giustizia. Edificante al cinema, terrificante nella realtà.
Da La Repubblica del 10/07/2013.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 329
La cruna dell’ago – 294
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 294
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 274
Cronaca di un affondamento annunciato - 274
In mezzo alla tempesta - 212
Romanzo criminale - 34
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 3
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
10 LUG 2013 15:43
1. PER SALVARE IL GOVERNO, LETTA E FRANCESCHINI IMPONGONO IL SUICIDIO POLITICO AL PD: VOTARE LA SOSPENSIONE CHIESTA DAI FALCHI PDL PER RIPICCA CONTRO LA CASSAZIONE -
(Muoia Sandone e tutti i filistei - ndt)
2. A CHE SERVE LA RIUNIONE DEI DIRIGENTI PDL SE NEL CENTRODESTRA DECIDE SEMPRE E SOLO UNO? SOLO A IMPALLINARE I DEMOCRAT, FINITI SOTTO I COLPI DEL M5S -
3. ALLA CAMERA SCOPPIA LA RISSA, GRILLINI CONTRO PD: “BUFFONI, SERVI, SCHIAVI” -
4. RENZIANI ALL’ATTACCO: “DECISIONE ASSURDA, ANDIAMO CONTRO IL NOSTRO POPOLO”. NEL MIRINO FINISCE IL CAPOGRUPPO SPERANZA: “CHI HA PRESO LA DECISIONE? DOVEVA ESSERCI UNA RIUNIONE DI TUTTO IL GRUPPO”. INVECE HA VINTO IL GOVERNINO -
1 - CAMERA: FRANCESCHINI PRENDE ATTO RICHIESTA PDL E VA DA LETTA
(Adnkronos) - Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini uscendo dalla riunione dei capigruppo alla Camera, non ha voluto commentare la richiesta di sospensione dei lavori, formulata da Renato Brunetta. Al termine della capigruppo, Franceschini si e' recato a palazzo Chigi per riferire al presidente del Consiglio, Enrico Letta.
2 - DIRITTI TV: OK CAMERA A SOSPENSIONE LAVORI
(Adnkronos) - L'aula della Camera ha votato a favore della richiesta del Pdl di una sospensione dei lavori con "171 voti di differenza". Lo annuncia in aula la presidente Laura Boldrini.
3 - BERLUSCONI:MALUMORI PD PER STOP; RENZIANI, DECISIONE ASSURDA
(ANSA) - Gli astenuti sono stati una ventina ma sono piu' diffusi i malumori tra i deputati del Pd per la decisione di votare si' della sospensione dei lavori, chiesta dal Pdl. Tra i piu' contrari ci sono i renziani: ''Ci siamo adeguati alla decisione ma una scelta cosi' e' assurda, contro il nostro popolo, non ci capiscono'', spiega Luca Lotti, molto vicino a Matteo Renzi. Tra chi non condivide la scelta, si contesta anche la mancata convocazione di una riunione del gruppo per decidere la linea.
''Chi ha preso la decisione per i parlamentari?'', e' la domanda che gira tra i parlamentari dem. ''Si doveva discutere alla riunione del gruppo, cosi' la situazione e' fuori controllo'', contesta Lotti. Inevitabile che ai malumori e alla contrarieta' alla decisione di assecondare la richiesta del Pdl si unisce la fase di posizionamento congressuale che spinge candidati e esponenti delle varie aree a rendere note le proprie posizioni. ''In chi ha scelto di astenersi c'e' molto opportunismo'', e' convinto Matteo Orfini dei 'giovano turchi'.
4 - DIRITTI TV: BONIFAZI, SOSPENSIONE LAVORI SUICIDA PD E LEDE ISTITUZIONI
(Adnkronos) - "Ho accettato di votare per disciplina di gruppo, ma cosi' stanno suicidando il Pd e ledendo le istituzioni". Lo afferma il deputato renziano del Pd Francesco Bonifazi, dopo che la Camera ha approvato la sospensione dei lavori chiesta dal Pdl.
5 - DIRITTI TV: RISSA SFIORATA IN AULA CAMERA TRA DEPUTATI PD E M5S
(Adnkronos) - "Buffoni, servi, schiavi". Cosi' i deputati grillini hanno apostrofato i colleghi del Pd dopo il via libera alla sospensione dei lavori della Camera chiesta dal Pdl. Sono scesi tutti nell'emiciclo dell'aula di Montecitorio e hanno cominciato a gridare verso i banchi del Pd. A quel punto alcuni deputati, tra cui Piero Martino e Nico Stumpo, sono scesi a confrontarsi con i grillini. I commessi hanno diviso le due fazioni.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 329
La cruna dell’ago – 294
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 294
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 274
Cronaca di un affondamento annunciato - 274
In mezzo alla tempesta - 212
Romanzo criminale - 34
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 3
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
10 LUG 2013 15:43
1. PER SALVARE IL GOVERNO, LETTA E FRANCESCHINI IMPONGONO IL SUICIDIO POLITICO AL PD: VOTARE LA SOSPENSIONE CHIESTA DAI FALCHI PDL PER RIPICCA CONTRO LA CASSAZIONE -
(Muoia Sandone e tutti i filistei - ndt)
2. A CHE SERVE LA RIUNIONE DEI DIRIGENTI PDL SE NEL CENTRODESTRA DECIDE SEMPRE E SOLO UNO? SOLO A IMPALLINARE I DEMOCRAT, FINITI SOTTO I COLPI DEL M5S -
3. ALLA CAMERA SCOPPIA LA RISSA, GRILLINI CONTRO PD: “BUFFONI, SERVI, SCHIAVI” -
4. RENZIANI ALL’ATTACCO: “DECISIONE ASSURDA, ANDIAMO CONTRO IL NOSTRO POPOLO”. NEL MIRINO FINISCE IL CAPOGRUPPO SPERANZA: “CHI HA PRESO LA DECISIONE? DOVEVA ESSERCI UNA RIUNIONE DI TUTTO IL GRUPPO”. INVECE HA VINTO IL GOVERNINO -
1 - CAMERA: FRANCESCHINI PRENDE ATTO RICHIESTA PDL E VA DA LETTA
(Adnkronos) - Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini uscendo dalla riunione dei capigruppo alla Camera, non ha voluto commentare la richiesta di sospensione dei lavori, formulata da Renato Brunetta. Al termine della capigruppo, Franceschini si e' recato a palazzo Chigi per riferire al presidente del Consiglio, Enrico Letta.
2 - DIRITTI TV: OK CAMERA A SOSPENSIONE LAVORI
(Adnkronos) - L'aula della Camera ha votato a favore della richiesta del Pdl di una sospensione dei lavori con "171 voti di differenza". Lo annuncia in aula la presidente Laura Boldrini.
3 - BERLUSCONI:MALUMORI PD PER STOP; RENZIANI, DECISIONE ASSURDA
(ANSA) - Gli astenuti sono stati una ventina ma sono piu' diffusi i malumori tra i deputati del Pd per la decisione di votare si' della sospensione dei lavori, chiesta dal Pdl. Tra i piu' contrari ci sono i renziani: ''Ci siamo adeguati alla decisione ma una scelta cosi' e' assurda, contro il nostro popolo, non ci capiscono'', spiega Luca Lotti, molto vicino a Matteo Renzi. Tra chi non condivide la scelta, si contesta anche la mancata convocazione di una riunione del gruppo per decidere la linea.
''Chi ha preso la decisione per i parlamentari?'', e' la domanda che gira tra i parlamentari dem. ''Si doveva discutere alla riunione del gruppo, cosi' la situazione e' fuori controllo'', contesta Lotti. Inevitabile che ai malumori e alla contrarieta' alla decisione di assecondare la richiesta del Pdl si unisce la fase di posizionamento congressuale che spinge candidati e esponenti delle varie aree a rendere note le proprie posizioni. ''In chi ha scelto di astenersi c'e' molto opportunismo'', e' convinto Matteo Orfini dei 'giovano turchi'.
4 - DIRITTI TV: BONIFAZI, SOSPENSIONE LAVORI SUICIDA PD E LEDE ISTITUZIONI
(Adnkronos) - "Ho accettato di votare per disciplina di gruppo, ma cosi' stanno suicidando il Pd e ledendo le istituzioni". Lo afferma il deputato renziano del Pd Francesco Bonifazi, dopo che la Camera ha approvato la sospensione dei lavori chiesta dal Pdl.
5 - DIRITTI TV: RISSA SFIORATA IN AULA CAMERA TRA DEPUTATI PD E M5S
(Adnkronos) - "Buffoni, servi, schiavi". Cosi' i deputati grillini hanno apostrofato i colleghi del Pd dopo il via libera alla sospensione dei lavori della Camera chiesta dal Pdl. Sono scesi tutti nell'emiciclo dell'aula di Montecitorio e hanno cominciato a gridare verso i banchi del Pd. A quel punto alcuni deputati, tra cui Piero Martino e Nico Stumpo, sono scesi a confrontarsi con i grillini. I commessi hanno diviso le due fazioni.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 330
La cruna dell’ago – 295
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 295
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 275
Cronaca di un affondamento annunciato - 275
In mezzo alla tempesta - 213
Romanzo criminale - 35
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 4
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Un gruppo di criminali fondamentalisti stanno accompagnando il Paese sull’orlo della guerra civile solo per salvare il loro boss, ma anche se stessi dal mondo della cuccagna.
Erano convinti dai tempi della condanna in secondo grado del Caimano per il processo Mediaset, che tutto filasse liscio puntando sulla parziale prescrizione che sarebbe scaduta il 13 settembre prossimo.
Non è così, perché una particolare sezione della Cassazione si occupa regolarmente (quindi per tutti) di calcolare i giorni i giorni effettivi che mancano alla prescrizione.
E’ quello che la Cassazione ha fatto anche per il cittadino Berlusconi.
Ma i Fratelli mussulmani che puntavano al silenzio e alla prescrizione, che la Cassazione abbia fatto il suo dovere non va assolutamente giù.
E allora si sono scatenati per condizionare i cittadini italiani che una decisione così rapida non si era mai vista.
Anche l’avvocato Coppi ci ha rimesso faccia e carriera sostenendo di non aver mai visto decisione così rapide da parte della Cassazione.
Nessuna decisione rapida perché il fascicolo Mediaset è arrivato in Cassazione solo martedì, e chi di dovere facendo i calcoli della prescrizione si è accorto che scadeva il 13 settembre prossimo.
Da qui la decisione di fissare per il giorno 30 di luglio la sentenza.
Le falsità cosmiche dei fondamentalisti dei Fratelli mussulmani le ha riprese ancora al Tg3 della 19,00 il ministro Lupi, che indifferente alla carica che ricopre ha sostenuto tesi aborigene di migliaia di anni fa che nessun Paese democratico occidentale potrebbe mai accettare.
Questo è possibile solo e soltanto in questo Paese che da 19 accetta passivamente balle megagalattiche da parte dei Fratelli mussulmani.
Solo che questa volta i fondamentalisti hanno perso la testa e giocano il tutto per tutto a costo del crollo generale spingendo gli italiani ad una guerra civile.
L’avvocato Pecorella, ex legale del Caimano, continua a ripetere che se condannato, Berlusconi se ne andrà in Nicaragua.
1. Berlusconi? Se condannato sarà latitante, fuggirà dall'Italia - newsit24
http://www.newsit24.com/...pecorella-be ... correl...
o
7 giorni fa - Gaetano Pecorella:. ... Pecorella è sicuro: se Berlusconi dovesse esserecondannato in via .... Cuba e Nicaragua non hanno ancora risposto.
Quando è sceso in campo nel ’94, Berlusconi ha ripetutamente dichiarato che non avrebbe mai fatto la fine di San Bettino martire.
Ha lottato in questi anni in tutti i modi per venirne fuori, ma alla fine a 77 anni, ne esce battuto.
Quindi immagiamo la rabbia, e la rabbia che trasmette ai fondamentalisti dei Fratelli mussulmani.
La situazione ha preso una gran brutta piega.
La coalizione delle larghe truffe è giunta al termine.
E’ da folli immaginare che possano governare insieme in queste condizioni.
La pitonessa al Tg7 chiede che Letta si esprima con forza contro l’attacco alla democrazia.
Posizioni simil fasciste del ’19 – ’22.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 330
La cruna dell’ago – 295
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 295
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 275
Cronaca di un affondamento annunciato - 275
In mezzo alla tempesta - 213
Romanzo criminale - 35
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 4
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Un gruppo di criminali fondamentalisti stanno accompagnando il Paese sull’orlo della guerra civile solo per salvare il loro boss, ma anche se stessi dal mondo della cuccagna.
Erano convinti dai tempi della condanna in secondo grado del Caimano per il processo Mediaset, che tutto filasse liscio puntando sulla parziale prescrizione che sarebbe scaduta il 13 settembre prossimo.
Non è così, perché una particolare sezione della Cassazione si occupa regolarmente (quindi per tutti) di calcolare i giorni i giorni effettivi che mancano alla prescrizione.
E’ quello che la Cassazione ha fatto anche per il cittadino Berlusconi.
Ma i Fratelli mussulmani che puntavano al silenzio e alla prescrizione, che la Cassazione abbia fatto il suo dovere non va assolutamente giù.
E allora si sono scatenati per condizionare i cittadini italiani che una decisione così rapida non si era mai vista.
Anche l’avvocato Coppi ci ha rimesso faccia e carriera sostenendo di non aver mai visto decisione così rapide da parte della Cassazione.
Nessuna decisione rapida perché il fascicolo Mediaset è arrivato in Cassazione solo martedì, e chi di dovere facendo i calcoli della prescrizione si è accorto che scadeva il 13 settembre prossimo.
Da qui la decisione di fissare per il giorno 30 di luglio la sentenza.
Le falsità cosmiche dei fondamentalisti dei Fratelli mussulmani le ha riprese ancora al Tg3 della 19,00 il ministro Lupi, che indifferente alla carica che ricopre ha sostenuto tesi aborigene di migliaia di anni fa che nessun Paese democratico occidentale potrebbe mai accettare.
Questo è possibile solo e soltanto in questo Paese che da 19 accetta passivamente balle megagalattiche da parte dei Fratelli mussulmani.
Solo che questa volta i fondamentalisti hanno perso la testa e giocano il tutto per tutto a costo del crollo generale spingendo gli italiani ad una guerra civile.
L’avvocato Pecorella, ex legale del Caimano, continua a ripetere che se condannato, Berlusconi se ne andrà in Nicaragua.
1. Berlusconi? Se condannato sarà latitante, fuggirà dall'Italia - newsit24
http://www.newsit24.com/...pecorella-be ... correl...
o
7 giorni fa - Gaetano Pecorella:. ... Pecorella è sicuro: se Berlusconi dovesse esserecondannato in via .... Cuba e Nicaragua non hanno ancora risposto.
Quando è sceso in campo nel ’94, Berlusconi ha ripetutamente dichiarato che non avrebbe mai fatto la fine di San Bettino martire.
Ha lottato in questi anni in tutti i modi per venirne fuori, ma alla fine a 77 anni, ne esce battuto.
Quindi immagiamo la rabbia, e la rabbia che trasmette ai fondamentalisti dei Fratelli mussulmani.
La situazione ha preso una gran brutta piega.
La coalizione delle larghe truffe è giunta al termine.
E’ da folli immaginare che possano governare insieme in queste condizioni.
La pitonessa al Tg7 chiede che Letta si esprima con forza contro l’attacco alla democrazia.
Posizioni simil fasciste del ’19 – ’22.
-
- Messaggi: 1990
- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come se ne viene fuori ?
La Santanchè non ci sta!! Emergenza vietcong!camillobenso ha scritto:E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Come inizia una guerra civile – 330
La cruna dell’ago – 295
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 295
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 275
Cronaca di un affondamento annunciato - 275
In mezzo alla tempesta - 213
Romanzo criminale - 35
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 4
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Un gruppo di criminali fondamentalisti stanno accompagnando il Paese sull’orlo della guerra civile solo per salvare il loro boss, ma anche se stessi dal mondo della cuccagna.
Erano convinti dai tempi della condanna in secondo grado del Caimano per il processo Mediaset, che tutto filasse liscio puntando sulla parziale prescrizione che sarebbe scaduta il 13 settembre prossimo.
Non è così, perché una particolare sezione della Cassazione si occupa regolarmente (quindi per tutti) di calcolare i giorni i giorni effettivi che mancano alla prescrizione.
E’ quello che la Cassazione ha fatto anche per il cittadino Berlusconi.
Ma i Fratelli mussulmani che puntavano al silenzio e alla prescrizione, che la Cassazione abbia fatto il suo dovere non va assolutamente giù.
E allora si sono scatenati per condizionare i cittadini italiani che una decisione così rapida non si era mai vista.
Anche l’avvocato Coppi ci ha rimesso faccia e carriera sostenendo di non aver mai visto decisione così rapide da parte della Cassazione.
Nessuna decisione rapida perché il fascicolo Mediaset è arrivato in Cassazione solo martedì, e chi di dovere facendo i calcoli della prescrizione si è accorto che scadeva il 13 settembre prossimo.
Da qui la decisione di fissare per il giorno 30 di luglio la sentenza.
Le falsità cosmiche dei fondamentalisti dei Fratelli mussulmani le ha riprese ancora al Tg3 della 19,00 il ministro Lupi, che indifferente alla carica che ricopre ha sostenuto tesi aborigene di migliaia di anni fa che nessun Paese democratico occidentale potrebbe mai accettare.
Questo è possibile solo e soltanto in questo Paese che da 19 accetta passivamente balle megagalattiche da parte dei Fratelli mussulmani.
Solo che questa volta i fondamentalisti hanno perso la testa e giocano il tutto per tutto a costo del crollo generale spingendo gli italiani ad una guerra civile.
L’avvocato Pecorella, ex legale del Caimano, continua a ripetere che se condannato, Berlusconi se ne andrà in Nicaragua.
1. Berlusconi? Se condannato sarà latitante, fuggirà dall'Italia - newsit24
http://www.newsit24.com/...pecorella-be ... correl...
o
7 giorni fa - Gaetano Pecorella:. ... Pecorella è sicuro: se Berlusconi dovesse esserecondannato in via .... Cuba e Nicaragua non hanno ancora risposto.
Quando è sceso in campo nel ’94, Berlusconi ha ripetutamente dichiarato che non avrebbe mai fatto la fine di San Bettino martire.
Ha lottato in questi anni in tutti i modi per venirne fuori, ma alla fine a 77 anni, ne esce battuto.
Quindi immagiamo la rabbia, e la rabbia che trasmette ai fondamentalisti dei Fratelli mussulmani.
La situazione ha preso una gran brutta piega.
La coalizione delle larghe truffe è giunta al termine.
E’ da folli immaginare che possano governare insieme in queste condizioni.
La pitonessa al Tg7 chiede che Letta si esprima con forza contro l’attacco alla democrazia.
Posizioni simil fasciste del ’19 – ’22.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Semrush [Bot] e 7 ospiti