Re: chi sarà il prossimo Presdiente della Repubblica ???
Inviato: 18/04/2013, 15:13
da camillobenso
Presidente della Repubblica, elezioni in diretta: Marini non ha raggiunto quorum
Dopo il primo spoglio per l'elezione del successore di Giorgio Napolitano, il nome proposto da Pd e Pdl non ha raggiunto i voti necessari per essere eletto
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 18 aprile 2013
Dopo giorni di trattative serrate e una sfilza di nomi più o meno credibili, è arrivato il giorno dell’elezione del successore di Giorgio Napolitano alla guida del Quirinale. Dalle 10, i 1007 grandi elettori sono riuniti in seduta comune per votare il nuovo Presidente della Repubblica, il tutto dopo una nottata convulsa, caratterizzata dalla riunione dei gruppi parlamentari del Pd, in cui Bersani ha ufficializzato la candidatura al Colle di Franco Marini, nome assai gradito a Silvio Berlusconi e a una parte di Scelta Civica, ma non a tutte le anime del Partito Democratico. All’interno del Pd, infatti, sono letteralmente esplose le divisioni, con i renziani che hanno detto a chiare lettere che non voteranno per l’ex presidente del Senato. Tornando alle modalità di voto, per eleggere il capo dello Stato serve una maggioranza dei due terzi degli elettori nelle prime tre votazioni: occorrono quindi 672 voti, che diventano 504 dalla quarta tornata elettorale. Marini parte da 705 voti, ma la sua elezione al primo colpo non è per nulla scontata. Sel ha detto che voterà per Stefano Rodotà, il candidato scelto da M5S. E nel frattempo la base del Pd è in fermento e critica aspramente il segretario Bersani: ieri all’esterno del Teatro Capranica di Roma (dove era in corso la riunione dei gruppi del Pd), poi sul web e forse anche all’esterno di Montecitorio, dove da stamattina è presente un inusuale schieramento di forze dell’ordine.
CRONACA ORA PER ORA
14.59 – Pisicchio (Centro Democratico): “Votiamo Marini alla quarta votazione”
“Il candidato Marini ha superato il 50% dei grandi elettori che superano il quorum necessario dopo la terza votazione. Dunque ha diritto di essere il candidato presidente della Repubblica nella quarta votazione”. Così Pino Pisicchio, presidente del gruppo Misto ed esponente di Cd, parlando con i cronisti a Montecitorio.
14.54 – Fratelli d’Italia: “Il nostro candidato è il capitano Ultimo”
“Un nome forte, credibile e unificante per il Quirinale. Il candidato di Fratelli d’Italia è Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo”. Lo scrive su Twitter il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
14.53 – Il Pd voterà scheda bianca al secondo voto
Alla seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica il Pd voterà scheda bianca. Lo hanno stabilito gli uffici di presidenza dei gruppi parlamentari democratici di Camera e Senato.
14.49 – Grillo: “Rodotà sarebbe acclamato per plebiscito”
“Gargamella ha inseguito i puffi resenti in sala per convincerli a votare l’ex democristiano Marini, candidato dal Pdl, invece di Rodotà, che sarebbe acclamato dagli italiani per plebiscito”. Così Beppe Grillo sul suo blog.
14.43 – Alessandra Moretti (Pd): “Ho votato scheda bianca”
“Nella prima votazione per il Presidente della Repubblica, questa mattina, ho votato scheda bianca”. Così Alessandra Moretti, deputato del Pd, commenta l’esito della prima votazione parlamentare per il Quirinale. “Non ho scritto alcun nome perchè ritengo che la scelta non debba essere individuale – spiega – fatta sulla base di preferenze personali, ma debba essere condivisa il più possibile nel partito e nella coalizione di centro sinistra”.
14.40 – La Lega non parteciperà al secondo e al terzo voto
La Lega Nord ha deciso di non partecipare alla seconda e terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Lo ha reso noto, al termine della riunione dei gruppi, Massimo Bitonci. “Abbiamo deciso di riprendere alla quarta votazione perché è evidente che ora non si riesca ad arrivare alla maggioranza dei due terzi”, spiega Bitonci. “Decideremo cosa fare domani all’assemblea congiunta dei nostri gruppi insieme al segretario Maroni – conclude – Vogliamo che il non voto non venga strumentalizzato”.
14.39 – Scelta Civica orientata ad astenersi
Scelta Civica è orientata ad astenersi al secondo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Lo hanno riferito diversi senatori e deputati “montiani” dopo che nel primo voto Franco Marini non ha raggiunto il quorum richiesto per essere eletto Presidente della Repubblica.
14.36 – Gasparri: “La prossima votazione sarà di transizione”
“La prossima votazione sarà probabilmente di transizione. Mi sembra difficile che da qui alle 15:30 possa maturare un’intesa con un quorum così alto”. Lo ha detto il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri (Pdl) commentando il voto di oggi alla Camera per eleggere il presidente della Repubblica.
14.36 – Palermo (Pd-Svp): “Ho votato scheda bianca per il capo dello Stato”
Il senatore Pd-Svp Francesco Palermo ha votato scheda bianca alla prima votazione per eleggere il capo dello Stato. Lo ha confermato il suo portavoce.
14.35 – Esposito (Pd): “La mia lealtà è finita, voterò Chiamparino”
“L’indicazione del Pd per la seconda e terza votazione del Capo dello Stato è scheda bianca. La mia lealtà è finita, voterò Sergio Chiamparino”. Lo afferma all’Ansa il senatore piemontese del Pd Stefano Esposito.
14.35 – Pdl verso scheda bianca al secondo voto
Il Pdl, a quanto si apprende, sarebbe orientato a votare scheda bianca al secondo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. La votazione inizierà alle 15:30. La decisione sarà presa nel corso di un incontro tra il cavaliere e i big del partito.
14.32 – Veltroni: “Insistere su Marini sarebbe un grave errore”
“Il risultato della prima votazione per il presidente è talmente chiaro che insistere su questa strada sarebbe un grave errore”. Così Walter Veltroni, raggiunto telefonicamente, valuta l’esito del primo voto su Franco Marini.
14.31 – I risultati del primo scrutinio per l’elezione del capo dello Stato
Questi i risultati ufficiali della prima votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. – Presenti e votanti 999 – Marini 521 – Rodotà 240 – Chiamparino 41 – Prodi 14 – Bonino 13 – D’Alema 12 – Napolitano 10 – Finocchiaro 7 – Cancellieri 2 – Monti 2 – disperse 18 – bianche 104 – nulle 15.
14.29 – Puppato: “Ho votato Rodotà”
“Non ho votato per Marini, ero indecisa tra scheda bianca e Rodotà, alla fine ho votato Rodotà”: lo dice Laura Puppato, senatrice del Partito Democratico, al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”.
14.29 – Il Parlamento in seduta comune tornerà a riunirsi alle 15.30
Non avendo eletto il Capo dello Stato, il Parlamento in seduta comune dovrà tornare a riunirsi questo pomeriggio. L’Assemblea è convocata alle 15.30.
14.28 – Orlando (Pd): “Meglio ricontarsi quando avremo le idee chiare”
“Se abbiamo un colpo di genio in due ore, si può convergere su un altro. Ma siccome non ne abbondano, non credo”. Così risponde Andrea Orlando (Pd), a chi lo interpella in Transatlantico. “Meglio ricontarsi quando avremo le idee chiare”.
14.26 – Il Pd valuta se votare scheda bianca
Il Pd, riunito in questo momento nell’ufficio di presidenza, sta valutando, a quanto si apprende da fonti democratiche, se votare scheda bianca nella seconda votazione.
14.23 – Casini: “E’ un gran casino”
“E’ un gran casino”. Così Pier Ferdinando Casini commenta l’esito del voto per l’elezione di Franco Marini. “Chi vivrà vedrà”, risponde il leader Udc ai giornalisti che gli chiedono che cosa succederà adesso.
14.22 – Scelta Civica incerta: scheda bianca o nuovo nome?
C’è ancora incertezza dentro Scelta Civica su come votare dopo che Franco Marini non ha ottenuto il quorum per l’elezione a presidente della Repubblica. “Non abbiamo ancora deciso”, spiega Andrea Olivero, coordinatore di Sc. Fra le ipotesi, spiegano fonti del partito, votare “scheda bianca” in attesa di “nuove proposte”, ma c’è anche chi chiede che il partito voti un “proprio candidato”. Nel partito, tra l’altro, diverse fonti riferiscono di una ventina di ‘franchi tiratorì sull’ex presidente del Senato.
14.22 – Fico: “Inciucio B&B ha perso il primo appello”
“Al primo appello l’inciucio di Bersani e Berlusconi ha perso”. Così Roberto Fico, deputato del M5S, commenta l’esito della prima votazione per il presidente della Repubblica. “Noi staremo con Rodotà. I segnali che ci arrivano sono i voti in più che ha preso”. Più dei 208 di M5S più Sel.
14.22 – Marini si ferma a quota 521, 240 per Rodotà
Franco Marini non ce la fa a essere eletto presidente della Repubblica alla prima votazione e si ferma a quota 521. Secondo Stefano Rodotà con 240 voti, terzo Sergio Chiamparino con 41 preferenze. I grandi elettori hanno anche espresso 14 voti a favore di Prodi, 13 per Emma Bonino, 12 voti per Massimo D’Alema, 10 per Napolitano, 7 per Finocchiaro,2 per la Cancellieri e altrettanti per Monti. Le schede bianche sono state 104, le nulle 15. I voti dispersi 18.
14.21 – Famiglia Cristiana: alla seconda votazione il Pdl si asterrà
Secondo la diretta Twitter di Famiglia Cristiana il Pdl annuncia che alla seconda votazione si asterrà e non voterà Marini.
14.18 – Vendola: “Sel continuerà a votare per Rodotà”
“Se non ci sono novità. Sel continuerà a votare per Rodotà. E la novità può essere che il Pd fermi la giostra”. Lo afferma Nichi Vendola.
14.18 – Orfini: “Marini out, trovare una soluzione diversa”
“Marini non è passato. A questo punto bisogna fermarsi e trovare una soluzione diversa. Insistere sarebbe impensabile”. Lo afferma Matteo Orfini (Pd) su Twitter.
14.06 – Voti al conte Mascetti, Veronica Lario e Franco Marino
Potrebbe essere stato un parlamentare burlone fiorentino, sicuramente un cinefilo, chi stamani per il Quirinale ha inserito nell’urna la scheda con il nome di Mascetti, l’indimenticabile conte Lello impersonato da Ugo Tognazzi in Amici miei, il film di Monicelli girato nel 1975 a Firenze. E’ il conte Lello Mascetti a usare il termine “supercazzola”, investendo la vittima della burla con una raffica di parole incomprensibili. Altri voti dispersi o nulli sono andati a Veronica Lario, Mara Carfagna (che è ineleggibile in quanto under 50) e all’inesistente (tra i politici) Franco Marino.
14.04 – Applauso in Aula quando è stata raggiunta quota 504
Un timido applauso è scattato nell’aula della Camera quando i voti in favore di Franco Marini hanno raggiunto il numero di 504: una cifra ben inferiore al quorum richiesto nelle prime tre votazioni (670), ma sufficiente dal quarto scrutinio in poi.
14.01 – A Rodotà più voti di quelli di Cinque Stelle e Sel
Stefano Rodotà prende più voti di quelli dei grandi elettori dei Cinque Stelle che lo hanno candidato e di Sinistra e Libertà che ha dichiarato il proprio sostegno. Rodotà ha avuto 241 voti, 33 in più.
13.51 – Civati (Pd): “Ho votato Rodotà in linea con gli elettori del Partito Democratico”
“Ho votato Rodotà e penso di essere in linea con i tanti elettori del Pd e spero ci sia una seconda occasione per fare una riflessione. Se sarà eletto Marini subito si aprirà nel Pd una discussione di tipo congressuale altrimenti si aprirà una discussione che tenga conto di quello che succede”. Lo ha detto Giuseppe Civati del Pd al TgLa7.
13.51 – Piazza Montecitorio applaude per il mancato quorum a Marini - Alla notizia del mancato raggiungimento del quorum per l’elezione di Franco Marini al Quirinale, durante il primo scrutinio, i manifestanti che a piazza Montecitorio sostengono la candidatura di Stefano Rodotà sono scoppiati in un applauso e hanno ripreso a scandire in coro il nome del costituzionalista appoggiato dai Cinquestelle. In piazza, oltre ai grillini, ci sono esponenti del popolo viola e militanti del Pd in dissenso con la scelta di Bersani.
13.46 – FRANCO MARINI NON RAGGIUNGE QUORUM - Franco Marini non ha raggiunto il quorum per l’elezione del presidente della Repubblica. A scrutinio ancora in corso i voti che non sono andati a Marini hanno superato quota 335. A questo punto Marini non può più raggiungere la maggioranza dei due terzi, pari a 672 su 1007 grandi elettori.
13.44 – La Russa: “Rodotà non ce la fa, centrodestra faccia sua candidatura” - “Sembra ormai che Marini non possa farcela, anche se va segnalato che Rodotà non va oltre i voti di Sel e M5S. Noi abbiamo votato Marini per senso di responsabilità e per non essere accusati di favorire la sinistra. Ora, avendo adempiuto al nostro dovere, anche con dolore e sacrificio, chiediamo al centrodestra di cambiare passo, di fare insieme il punto della situazione per esprimere una candidatura al Quirinale che sia espressione dei nostri valori”. Lo ha detto alla Camera il presidente di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa.
13.37 – A META’ DELLO SPOGLIO FRANCO MARINI E’ SOTTO IL QUORUM
13.33 – Conteggiati i voti con la sola indicazione ‘Marini’, ma sono contestabili – Al momento, durante lo spoglio a Montecitorio, vengono conteggiati a favore del candidato Pd appoggiato dal centrodestra (Pdl, Lega e Fratelli d’Italia) anche i voti che presentano solo il cognome dl’ex presidente del Senato. A quanto pare, tuttavia, queste preferenze potrebbero essere contestate dal momento che è necessario scrivere anche il nome di battesimo del candidato presidente della Repubblica. Tra i grandi elettori dell’Umbria, del resto, c’è anche Catiuscia Marini, fattore che di fatto inficerebbe i voti con il solo cognome del candidato al Colle.
13.28 – Dopo 300 schede scrutinate Marini ha il 50% dei voti - Quando lo spoglio è arrivato a circa 300 schede, Franco Marini ha ottenuto circa il cinquanta per cento dei voti. Per essere eletto al Quirinale avrebbe bisogno di una maggioranza di due terzi. Ovviamente il dato non può essere considerato stabile perché mancano ancora circa settecento di schede da scrutinare.
13.25 – Berlusconi: “Marini? Passerà” - ”Scusate non parlo, è una situazione…”. Risponde così Silvio Berlusconi, lasciando la Camera a chi gli chiede se Franco Marini possa essere eletto al primo turno. Ai cronisti che domandano se, in caso si andasse alla seconda votazione, il Pdl voterà scheda bianca il Cavaliere risponde: “passerà”.
13.20 – Il video del conciliabolo tra Bersani e Alfano
13.07 – Chiusa votazione, ora spoglio schede - Chiuse le votazioni per l’elezione del Capo dello Stato, che si stanno tenendo nell’Aula della Camera. Ora inizierà lo spoglio delle schede.
13.04 – Berlusconi: “Marini ce la fa? Non lo so”. Poi incontra Bersani – L’ex premier ha risposto così ha chi gli ha chiesto se Franco Marini potesse farcela alla prima votazione. Poi il Cavaliere ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani
13.01 – Manifestazione davanti Montecitorio per Rodotà - Manifestazione in piazza Montecitorio contro la candidatura Marini al Quirinale e a favore di Stefano Rodotà. Con cartelli e megafoni una quarantina di persone urlano a gran voce al Pd e al segretario Pier Luigi Bersani: “Non fatelo!”, “Non vi votiamo più”, mentre sui cartelli c’è chi ha scritto: “Bersani sicario del Pd” o “Rodotà è il cambiamento, Marini il fallimento”, “Rodotà senza se e senza ma”. Piazza Montecitorio è sorvegliata da una discreta presenza di forze dell’ordine e la manifestazione si svolge in modo ordinato, mentre attorno vi sono diverse postazioni televisive per le interviste e le dirette sul Parlamento in seduta comune chiamato a eleggere il Presidente della Repubblica.
12.57 – Renzi: “Rispetto per Marini, ma non è nome migliore. Spaccature nel Pd” - ”Marini è una persona degna del nostro rispetto ma non è il candidato migliore alla presidenza della Repubblica”. Lo ha ribadito Matteo Renzi, sindaco di Firenze, parlando a margine dell’inaugurazione di un fontanello di acqua pubblica a Firenze. Poi ha aggiunto: “Ci si preoccupa prima del Pd e poi dell’Italia”.
12.56 – Cicchitto: “Pdl sta votando compatto Marini” - ”In gioco non c’è solo l’elezione di un Presidente della Repubblica, ma la tenuta o la crisi di tutto un sistema politico-istituzionale. Il Pdl sta votando compatto per Marini”. Lo dice l’esponente del pdl Fabrizio Cicchitto.
12.41 – Grillo: “Marini è il presidente di Berlusconi” - ‘C’è da scegliere tra il presidente degli Italiani, che è Rodotà, e il presidente di Berlusconi, che è Marini”. Lo ha detto oggi a Grado Beppe Grillo nel corso di un comizio. “Si sono chiusi all’Hotel Capranica di notte Berlusconi e Bersani, per decidere il destino di 60 milioni di italiani. E’ una cosa da fantascienza”.
12.23 – IL PUNTO SUI NUMERI - E’ di 745 il bacino di voti massimo dal quale parte Franco Marini. Alla cifra si arriva conteggiando 403 voti del centrosinistra depurati dai 51 renziani, i 45 di Sel e il rappresentante regionale del Pdci che non lo voteranno, 272 del centrodestra (compresi i 40 leghisti che diversamente da quanto annunciato ieri hanno deciso di far confluire i loro voti su Marini) e 70 montiani (anch’essi hanno ufficialmente annunciato il loro appoggio a Marini). Ma le incognite sono ancora molte: nel Pd i contrari a Marini non sono presenti solo tra i renziani e anche Scelta Civica ha molti dubbiosi al suo interno. La maggioranza richiesta per essere eletti al primo scrutinio è di 672 voti.
12.18 – Colloquio Casini-Berlusconi alla Camera - Incontro tra il presidente del Pdl,Silvio Berlusconi, e il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, alla Camera. Il leader centrista, da pochi minuti, è entrato nella stanza nella quale il Cavaliere sta attendendo l’esito della prima votazione per il presidente della Repubblica in corso a Montecitorio.
12.14 – Secondo parlamentari Pdl 70 voti di margine per Marini - Mentre si svolgono le operazioni di voto per il primo scrutinio, i parlamentari pidiellini fanno di conto e confidano in una settantina di voti di margine che dovrebbero, almeno sulla carta, assicurare a Franco Marini l’elezione a presidente della Repubblica già al primo scrutinio. Il timore, però, è che se Marini non dovesse farcela subito potrebbero via via scendere i numeri a sua disposizione. Da qui la scelta della Lega di votare sin dal primo scrutinio per l’ex sindacalista, in modo da assicurargli più voti. Il Pdl ragiona sui problemi interni al Pd, ma le voci di un primo ‘ricompattamento’ fanno ben sperare: i ‘giovani turchi’ sono più o meno rientrati e anche se in dissenso rispetteranno l’indicazione del gruppo.
12.10 – Burlando: “Non sarò complice di un suicidio” - Sul voto del Pd per Franco Marini al Quirinale, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, non vuole essere “complice di un suicidio”. “E’ la prima volta che disobbedisco in 40 anni – ha dichiarato con un messaggio via twitter ad altri esponenti del Pd -. Ma non volevo essere complice di un suicidio. Ieri ho votato contro. E chi oggi vota non può non sentire la rabbia e il dolore”.
12.05 – Grandi elettori Pd Modena: “Non appoggeremo Marini” - Nove grandi elettori modenesi del Pd, al primo scrutinio per la scelta del presidente della Repubblica, votano scheda bianca. Si tratta dei parlamentari Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Maria Cecilia Guerra, Cécile Kyenge, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Stefano Vaccari e la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Palma Costi, eletto grande elettore per la Regione. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa del Pd di Modena.
12.03 – Tabacci: “Metodo sbagliato, voterò scheda bianca” - ”Io voterò scheda bianca al primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica”. Lo dichiara il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci ai microfoni di Rainews24. “Con il resto della coalizione siamo su posizioni diverse. Non condivido il metodo della quaterna offerta a Berlusconi che poi sceglie il nome a lui più gradito. Il metodo doveva essere quello di fare noi del centrosinistra un nome secco, e su Amato penso che sarebbe potuto convergere anche Berlusconi. Con la subordinata che, dal quarto scrutinio, se non si fosse trovata la larga convergenza su Amato, avremmo votato Prodi. Non capisco invece queste modalità. E poi ieri Marini si è visto con Berlusconi per fare cosa?”, conclude Tabacci.
11.59 – Da Fratelli d’Italia no a Marini - 9 parlamentari di Fratelli d’Italia molto probabilmente non voteranno per Franco Marini alla presidenza della Repubblica. E’ questa la linea che sarebbe emersa da una riunione del partito convocata in mattinata.
11.58 – Ileana Argentin (Pd): “Scheda bianca” - “Ho votato scheda bianca. Marini è una persona splendida ma se parliamo di cambiamento è una contraddizione… Ci vuole un altro candidato”. Ileana Argentin, deputata del Pd spiega le ragioni del suo ‘no’ a Franco Marini per il Colle.
11.53 – Bersani: “Marini al primo voto? Boh, vediamo” - ”Boh, vediamo”. Risponde così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, mentre è in corso il primo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica, ai cronisti che gli chiedono se Franco Marini possa essere eletto al primo voto.
11.47 – Marini: “Sto lavorando, non si può parlare ora” - ”Sto lavorando, ho molto da fare, non si può parlare ora”, sono queste le uniche parole pronunciate al telefono all’Ansa da Franco Marini, che poi declina cordialmente ogni invito a proseguire la conversazione.
11.43 – Da Pd Sardegna no a Marini – Anche dalla Sardegna arriva uno stop sul nome di Franco Marini per la carica di Presidente della Repubblica. In un post su Facebook il leader dell’opposizione e capogruppo Pd in Consiglio regionale, Giampaolo Diana, oggi a Roma delegato fra i tre “grandi elettori” sardi per il Capo dello Stato (gli altri due sono la presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, e della Regione, Ugo Cappellacci).
11.38 – Per Bersani breve colloquio con Alfano. Poi con Monti - Breve colloquio al’insegna della cordialità con tanto di pacche sulle spalle in Aula alla Camera tra il leader del Pd Pier Luigi Bersani (che aveva votato poco prima) e il segretario del Pdl Angelino Alfano. Poco dopo, il numero uno dei Democratici si è intrattenuto anche con il premier Mario Monti.
11.32 – Di Battista (M5S): “Sms da deputati Pd: vorrebbero votare Rodotà ma non possono” - “Ieri sera ne ho ricevuti tanti, anche stamani qualcuno. Sms di colleghi del Pd che si dicono dispiaciuti. In sintesi scrivono: ‘Vorremmo votare Rodotà, Ale. Ci dispiace tanto, ma dobbiamo adattarci alla linea e votare Marini”. Lo racconta Alessandro Di Battista, deputato del M5S. “I nomi – premette – non li farò mai e poi mai, ma gli sms ci sono eccome. E’ la verità”. “Io di sms di colleghi dem non ne ho ricevuti – gli fa eco Roberto Fico, altro deputato grillino – ma di elettori dem tantissimi, sono tutti arrabbiati e delusi. Nei circoli del Pd il malcontento cresce”.
11.25 – D’Alema: “Convergenza su Marini, ora comportiamoci con coerenza” - ”Il risultato” del ”sofferto confronto è stata la convergenza attorno a Marini. Tale scelta è stata discussa e approvata dai nostri gruppi parlamentari. Un partito serio, non solo per la validità in sè della scelta, ma anche per dimostrare la sua affidabilità, non può che comportarsi con coerenza”. Così Massimo D’Alema in una nota. ”Sono persuaso che Marini potrà essere un buon presidente della Repubblica, anzitutto per la sua storia e la sua formazione di sindacalista e uomo politico, da sempre vicino alla gente semplice e al mondo del lavoro”.
11.22 – Berlusconi vota e riunisce i big del Pdl - Silvio Berlusconi ha votato nel primo scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Il Cavaliere è uscito dall’Aula della Camera e ora si trova in una stanza del corridoio dei presidenti dove ha riunito diversi big del Pdl tra cui il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, e il capogruppo a Montecitorio, Renato Brunetta.
11.15 – Nesi (Scelta Civica): “Non voterò Marini” - ”Ho una sola parola. E mi sembra di essere stato abbastanza chiaro…”. Così Edoardo Nesi, deputato di Scelta Civica, conferma che non seguirà la decisione dei montiani di votare Franco Marini al primo scrutinio.“Io Marini non lo voto”, aveva scritto ieri su Twitter Nesi.
10.58 – Solazzi (Pd): “Renziani voteranno scheda bianca” - ”I renziani in prima battuta voteranno probabilmente scheda bianca, ci auguriamo che il partito sia in grado di fare una sintesi migliore”. Lo ha detto Vittoriano Solazzi (Pd) ai microfoni di Agorà, su Rai Tre, in collegamento da Montecitorio. “Non voterò Marini – ha aggiunto Solazzi – persona ottima e degnissima, però credo che non stiamo intercettando la domanda che c’è nel nostro elettorato e nella società”.
10.57 – Zampa (Pd): “Voterò scheda bianca, non brucio Rodotà” - ”Voterò scheda bianca. Finché il campo non sarà sgombero dalla proposta Marini, si corre solo il rischio di bruciare altre candidature degne, compresa quella di Rodotà”. Lo afferma Sandra Zampa, deputata prodiana del Partito democratico.
10.51 – Tra i renziani spunta il nome di Chiamparino - I grandi elettori renziani potrebbero indicare al primo voto il nome di Sergio Chiamparino alla seduta del Parlamento in seduta comune per la scelta del nuovo capo dello Stato. Tra gli elettori vicini a Matteo Renzi, però, potrebbe spuntare anche qualche scheda bianca o qualche nome alternativo come D’Alema o Amato.
10.45 – Lombardi (M5S): “Pd si responsabilizzi su Rodotà” - ”Ci aspettiamo che il Pd si responsabilizzi sul nome di Rodotà. Qualcuno parla di D’Alema, siamo basiti, spero di no”. Così Roberta Lombardi, capogruppo dell’M5S alla Camera, conversando con i cronisti a Montecitorio. “Si sono riempiti la bocca di società civile e cambiamento – aggiunge – con Rodotà tutti questi concetti trovano sostanza. Non capisco il Pd: Rodotà sarebbe il candidato perfetto per il Paese”.
10.40 – Lega, Bitonci smentisce Bossi: “Compatti su Marini” - ”Il gruppo, all’unanimità, ha deciso di votare per Franco Marini”. Così Massimo Bitonci, capogruppo al Senato della Lega. A chi gli domanda della posizione di Bossi per Manuela Dal Lago, risponde: “Avremmo votato Dal Lago, ma i nostri 40 voti sarebbero stati solo una testimonianza a una brava amministratrice”.
10.38 – Variati (Pd): “Voterò Rodotà” - “Presidente della Repubblica: io non ho dubbi, e sostengo il nome di Stefano Rodotà”. Così il sindaco di Vicenza Achille Variati (Pd) esprime la sua preferenza tra i candidati all’elezione del Presidente della Repubblica.
10.27 – Berlusconi non vota alla prima chiama - Silvio Berlusconi non ha risposto alla prima chiama per l’elezione del presidente della Repubblica che si sta svolgendo nell’Aula di Montecitorio.
10.19 – Marino (Pd): “Voterò Rodotà” - ”Voterò convintamente Rodotà perché rappresenta il cambiamento che serve al Paese e perché può rappresentare l’Italia di oggi e di domani. e immagino che il 50% degli elettori Pd non voterà Marini”. Così il senatore dimissionario del Pd e candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Ignazio Marino prima di entrare a Montecitorio per l’elezione del presidente della Repubblica.
10.18 – Simoni (Pd) – “Non voterò Marini” - “Sento tutto il peso della responsabilità del voto di oggi. Per questo non voterò Marini, perchè penso che mai come adesso salvare il Pd è salvare l’Italia, ‘il bene comunè”. Lo scrive su Facebook la deputata bersaniana fiorentina del Pd, Elisa Simoni.
10.14 – Vendola: “Spaccatura con Marini, non adeguato” - ”La spaccatura è determinata dalla candidatura di Franco Marini, uno nome rispettabile, tuttavia non è la personalità adeguata a interpretare il passaggio drammatico che abbiamo di fronte”: lo afferma Nichi Vendola, leader di Sel, a Tgcom24, sottolineando che un patto Pd-Pdl sul governo sarebbe un suicidio.
10.11 – Al via voto a Montecitorio - Al via a Montecitorio, con il Parlamento riunito in seduta comune, le votazioni per l’elezione del 12/mo Capo dello Stato. Primo scrutinio con quorum fissato, come nei due successivi, nella maggioranza di due terzi dell’assemblea, 672 su 1007 grandi elettori, (630 deputati, 319 senatori, 58 delegati regionali). Presiede Laura Boldrini, presidente della Camera, con a fianco il collega del Senato Pietro Grasso. A iniziare sono i senatori , seguiranno i deputati e i delegati regionali. Le chiame sono due per ciascuna ‘categoria’. Lo scrutinio, segreto, dovrebbe durare tra le quattro e le cinque ore.
10.06 – Scelta Civica: “Voteremo Marini a prima votazione” - Scelta Civica voterà Franco Marini fin dalla prima votazione. In una riunione del mattino è passata la linea del capogruppo al Senato, Mario Mauro, fortemente sostenuta da Pier Ferdinando Casini. Ieri, sul nome di Marini, c’erano state resistenze di una parte dei montiani.
10.04 – Lega Nord: “Sì a Marini alla prima votazione”. Ma Bossi: “Voteremo Dal Lago” - La Lega voterà per Marini fin dalla prima votazione. E’ quanto ha deciso la riunione della Lega in corso alla Camera, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti. Umberto Bossi, però, dice il contrario: “Noi oggi votiamo Dal Lago. In questo momento abbiamo bisogno di una personalità che abbia esperienza economica”.
10.00 – Madia (Pd): “Pd diviso su Marini, io in dubbio su voto” - ”L’indicazione di Marini è il contrario di quello che si voleva raggiungere: è divisiva. Divide le forze politiche esattamente a metà”. Lo dice la deputata del Pd, Marianna Madia, che si dichiara ancora indecisa su come votare ma medita l’astensione.
09-54 – Civati (Pd): “Voterò Rodotà - “Il mio voto oggi sarà per Stefano Rodotà. Se Marini non viene eletto alla prima chiama apriamo subito una riflessione”. Così Pippo Civati (Pd), che si dichiara pronto da subito a votare per Rodotà. “Finché non lo abbiamo fatto questo accordo col Pdl non ci siamo resi conto di cosa significasse fare un accordo col Pdl”.
09.34 – Franco Marini: “Spero Pd unito. Scissione? Ma quale!” - ”Stamattina De Mita mi ha fatto una telefonata, mi ha fatto molto piacere. E’ una battaglia dura e spero si possa fare bene. L’augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità oggi. Scissione? Ma quale scissione” Sono le parole di Franco Marini rilasciate ai microfoni di Tgcom24 fuori dalla sua abitazione.
09.06 – Fico (M5S): “Cittadini, venite alla Camera a sostenere Rodotà” - Roberto Fico, deputato 5 Stelle, lancia un appello ai cittadini sui social network: obiettivo organizzare un sit-in fuori Montecitorio a sostegno di Stefano Rodotà, il candidato del Movimento. “Sto andando alla Camera dei Deputati – scrive il grillino – dove si terrà l’elezione del Presidente della Repubblica. Chiedo a tutti i cittadini di venire a dare il loro supporto a Stefano Rodotà per sconfiggere l’ennesimo l’inciucio fatto da Bersani e Berlusconi”.
08.56 – Cicchitto: “Ora discutiamo di un governo Pd-Pdl” - “A partire da domani bisogna parlarne subito e seriamente” del governo. Lo dice Fabrizio Cicchitto, al ‘Messaggero’. “Serve un governo subito e una maggioranza salda -dice l’esponente del Pdl-. Il Pd dal dialogo coi grillini non ha cavato un ragno dal buco, l’unica soluzione è un governo Pd-Pdl di pari dignità e con un programma all’altezza di compiti assai difficili. E’ certo che, senza di noi, al Senato un governo non passa”.un governo non passa”.
08.50 – Migliore (Sel): “Noi voteremo per Rodotà” - Noi voteremo Stefano Rodotà. Su Marini non c’è nessuna pregiudiziale, ma l’entusiasmo di Berlusconi fa pensare a un’ipotesi di governissimo”. Lo ha detto il capogruppo di Sel alla Camera, Gennaro Migliore, a ‘Agora” a proposito dell’elezione del nuovo capo dello Stato.
08.45 – Tutto pronto a Montecitorio per eleggere il presidente della Repubblica - Tutto pronto a Montecitorio per il via alle votazioni che daranno all’Italia il dodicesimo Capo dello Stato della storia repubblicana. Le quattro cabine in legno allestite davanti allo scranno del presidente della Camera sono pronte ad accogliere i 1.007 ‘grandi elettorì, 319 senatori, compresi i 4 a vita, 630 deputati e 58 delegati regionali. A presiedere la seduta sarà la presidente della Camera Laura Boldrini, affiancata dal presidente del Senato Piero Grasso. Le schede con i nomi dei candidati saranno deposti nell’’insalatierà, come è stata ribattezzata la grande urna in vimini ricoperta di raso verde con decorazioni dorate. Per primi, in ordine alfabetico, voteranno i senatori, poi i deputati ed infine i delegati regionali. Per esprimere il voto è obbligatorio adoperare una matita simile a quella usata nella cabina elettorale dai cittadini. Vietato utilizzare biro o penne stilografiche. Per evitare brogli, le schede sono di colore diverso ad ogni nuova votazione. Divieto assoluto di portare in cabina il cellulare.
Re: chi sarà il prossimo Presdiente della Repubblica ???
Inviato: 18/04/2013, 15:30
da camillobenso
Marini bruciato
Bersani silurato
Sinistra divisa: vendoliani e renziani spingono per Rodotà. L'ex sindacalista non raggiunge il quorum
Quirinale, via alla prima votazione: Marini lontano dal quorum
Nulla di fatto nella prima votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Sinistra spaccata: favorito Marini, candidato di Pd e Pdl, ma vendoliani e renziani spingono per Rodotà, proposto dai Cinque Stelle. D'Alema: "Pd voti l'ex presidente del Senato: è una scelta coerente". Dopo il primo spoglio l'ex sindacalista non raggiunge il quorum SEGUI LA DIRETTA
Chiara Sarra - Gio, 18/04/2013 - 15:06
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Fumata bianca a Montecitorio dopo la prima votazione a Camere riunite per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica.
Per essere eletto, il Capo dello Stato deve raggiungere la maggioranza qualificata (almeno i due terzi dell'assemblea) formata da 672 voti. Niente da fare per Franco Marini, grande favorito e sponsorizzato da Pdl e Pd.
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Sull'ex presidente del Senato dovevano convergere anche i voti di Scelta civica e della Lega Nord. A mancare, però, sono state proprio le preferenze dei democratici, spaccati sul nome proposto da Bersani e Berlusconi. Critiche erano piovute da Matteo Renzi, che, insieme ai suoi, potrebbe aver scelto Sergio Chiamparino come voto di protesta. Con il sì di Carroccio e montiani l'ex presidente del Senato poteva infatti contare su un bacino di 745 voti (escludendo i 51 renziani), ma si è fermato ad appena 521 preferenze, mentre le schede bianche sono state ben 104.
Secondo con 240 voti Stefano Rodotà, candidato del MoVimento 5 Stelle che piace a buona parte della sinistra, a partire dai vendoliani. "Sel decide all’unanimità per il voto a Rodotà", ha scritto questa mattina su Twitter il capogruppo Gennaro Migliore, mentre Vendola si è apprestato a dire che, nonostante la divergenza di visuale, "non è il tramonto dell’alleanza con il Pd". E c'è anche chi, come Roberto Giachetti, ha sparigliato e ha dichiarato: "Io voto Bonino. Il dissenso nel Pd non è circoscritto ai soli renziani ma ci sono molti altri malumori".
A richiamare all'unità il Partito democratico è proprio Marini, che non vuol sentir parlare di scissione e si è augurato "che il mio partito possa ritrovare una forte unità oggi". Anche Massimo D'Alema è a suo favore: "Dobbiamo valutare l’opportunità, per il Paese, di un candidato che deve essere eletto con un ampio consenso e che è persona le cui qualità politiche e morali non possono essere messe in discussione da nessuno. Tale scelta è stata discussa e approvata dai nostri gruppi parlamentari. Un partito serio, non solo per la validità in sè della scelta, ma anche per dimostrare la sua affidabilità, non può che comportarsi con coerenza in queste ore così importanti per l’avvenire del Paese".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/q ... 09214.html