Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 26/07/2013, 16:36
E' molto grande la distanza tra il mio progetto di un centrosinistra di governo capace di convincere gli italiani che vincere si può e l’attuale disastro.
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 350
La cruna dell’ago – 315
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 315
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 295
Cronaca di un affondamento annunciato - 295
In mezzo alla tempesta - 236
Romanzo criminale - 56
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 24
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Il Punto
……..e di genio militare di nostro Fuhrer
http://www.youtube.com/watch?v=O4DtwPi4jAA
1) Questa settimana ha esordito nel lessico ministeriale il vocabolo popolare “fighetti”.
Il tutto per opera del premier Letta.
I fighetti sono coloro che disturbano il manovratore. Quelli che non si allineano. Da Renzi, a Civati, alla Puppato.
Qualche fans ha commentato: “Ma adesso non si può più neanche dissentire nei democrat?”
Sembrerebbe di no. Letta li vuole tutti allineati e coperti.
2) Le larghe distese fanno molto bene ai Fratelli mussulmani, mentre stanno spolpando i democrat.
I 101 che hanno fottuto Prodi e Rodotà, credendosi i furbetti del quartierino, hanno premuto il pulsante dell’autodistruzione del Pd.
Occorre ammetterlo, anche se molto, molto, molto indigesto, ma lo stratega più furbo in questo momento è sempre il dottor Caimano.
Forse, e ripeto forse, da mercoledì prossimo potrebbe non esserlo più perché al Caimano potrebbero tagliarli la coda.
Ma fino ad allora lo stratega più furbo rimane lui.
Due giorni dopo le elezioni di febbraio aveva già varato una strategia vincente.
I Fratelli mussulmani a strombazzare l’Imu e l’Iva, e la richiesta immediata di alleanza con il Pd.
Cosa gli avrebbe permesso questa ibrida alleanza?
A) Di mettersi al riparo in una grande alleanza.
B) Logorare al massimo il Pd.
Siamo a luglio e sta raccogliendo i frutti.
Il Giornale non si è fatto scappare i dati dell’Swg di stamani ad Agorà.
****
Il Pdl in fuga: i sondaggi lo danno al 27%
Pdl in testa con il 27%. Pd in affanno: continua l'emorragia dei consensi. Recuperano due punti i Cinque Stelle
Sergio Rame - Ven, 26/07/2013 - 15:17
Lo stacco, poi la fuga. Ora che la sinistra sta capitolando, stretta tra i famelici tifosi delle tasse e i violenti manettari che spalleggiano le procure politicizzate, il partiti di Silvio Berlusconi stacca i democratici e vola.
Nelle intenzioni di voto, secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato da Swg per Agorà Estate, il Pdl è in testa con il 27%.
Rispetto ad una settimana fa, il partito di Berlusconi allarga il divario con il Partito democratico che, logorato dalla lotta per la leadership della segreteria del partito e penalizzato dalle politiche economiche all'insegna di rigore e tasse, è calato di ben due punti.
La compagine guidata da Guglielmo Epifani si attesta così al 23,5%.
Ormai i mesi in cui Pierluigi Bersani aveva iniziato la corsa per prendersi Palazzo Chigi contando su percentuali rassicuranti sono lontani.
Giorno dopo giorno gli elettori toccano con mano l'inaffidabilità dei democrat.
I consensi persi dal Pd vengono, invece, guadagnati dal Movimento 5 Stelle che registra un boom nei sondaggi.
I pentastellati sono infatti saliti di un punto e mezzo passando dal 18,5% al 20%.
In calo anche la fiducia nei confronti del governo presieduto da Enrico Letta: nei giorni del suo insediamento, a inizio maggio, era al 43%, oggi è crollata al 26%.
Una discesa costante, ormai da alcune settimane.
"È l’effetto della vicenda kazaka - ha segnalato il presidente di Swg, Roberto Weber - e per la prima volta hanno manifestato maggiore fiducia nell’esecutivo gli elettori di centrodestra rispetto a quelli di centrosinistra".
****
Si ha ragione Weber, è l'effetto della vicenda kazaka.
I Fratelli mussulmani fanno le puttanate, i democrat li coprono, i sondaggi Pdl aumentano e quelli Pd diminuiscono.
Letta vuole i democrat tutti allineati a lui che li conduce per mano verso l'autodistruzione.
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Romanzo criminale - 56
Romano Prodi
Infatti, quello era il centrosinistra,......questo Pd è la Dc.
Come inizia una guerra civile – 350
La cruna dell’ago – 315
La danza macabra dei nanetti continua senza sosta – 315
La lunga agonia della Repubblica italiana continua inarrestabile. Siamo all’ultimo atto? - 295
Cronaca di un affondamento annunciato - 295
In mezzo alla tempesta - 236
Romanzo criminale - 56
La guerra civile simulata sta sfociando in qualcosa di diverso. Qualcosa si sta rompendo - 24
(Marc Lazar – Ballarò, 09/07/2013)
Il Punto
……..e di genio militare di nostro Fuhrer
http://www.youtube.com/watch?v=O4DtwPi4jAA
1) Questa settimana ha esordito nel lessico ministeriale il vocabolo popolare “fighetti”.
Il tutto per opera del premier Letta.
I fighetti sono coloro che disturbano il manovratore. Quelli che non si allineano. Da Renzi, a Civati, alla Puppato.
Qualche fans ha commentato: “Ma adesso non si può più neanche dissentire nei democrat?”
Sembrerebbe di no. Letta li vuole tutti allineati e coperti.
2) Le larghe distese fanno molto bene ai Fratelli mussulmani, mentre stanno spolpando i democrat.
I 101 che hanno fottuto Prodi e Rodotà, credendosi i furbetti del quartierino, hanno premuto il pulsante dell’autodistruzione del Pd.
Occorre ammetterlo, anche se molto, molto, molto indigesto, ma lo stratega più furbo in questo momento è sempre il dottor Caimano.
Forse, e ripeto forse, da mercoledì prossimo potrebbe non esserlo più perché al Caimano potrebbero tagliarli la coda.
Ma fino ad allora lo stratega più furbo rimane lui.
Due giorni dopo le elezioni di febbraio aveva già varato una strategia vincente.
I Fratelli mussulmani a strombazzare l’Imu e l’Iva, e la richiesta immediata di alleanza con il Pd.
Cosa gli avrebbe permesso questa ibrida alleanza?
A) Di mettersi al riparo in una grande alleanza.
B) Logorare al massimo il Pd.
Siamo a luglio e sta raccogliendo i frutti.
Il Giornale non si è fatto scappare i dati dell’Swg di stamani ad Agorà.
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Il Pdl in fuga: i sondaggi lo danno al 27%
Pdl in testa con il 27%. Pd in affanno: continua l'emorragia dei consensi. Recuperano due punti i Cinque Stelle
Sergio Rame - Ven, 26/07/2013 - 15:17
Lo stacco, poi la fuga. Ora che la sinistra sta capitolando, stretta tra i famelici tifosi delle tasse e i violenti manettari che spalleggiano le procure politicizzate, il partiti di Silvio Berlusconi stacca i democratici e vola.
Nelle intenzioni di voto, secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato da Swg per Agorà Estate, il Pdl è in testa con il 27%.
Rispetto ad una settimana fa, il partito di Berlusconi allarga il divario con il Partito democratico che, logorato dalla lotta per la leadership della segreteria del partito e penalizzato dalle politiche economiche all'insegna di rigore e tasse, è calato di ben due punti.
La compagine guidata da Guglielmo Epifani si attesta così al 23,5%.
Ormai i mesi in cui Pierluigi Bersani aveva iniziato la corsa per prendersi Palazzo Chigi contando su percentuali rassicuranti sono lontani.
Giorno dopo giorno gli elettori toccano con mano l'inaffidabilità dei democrat.
I consensi persi dal Pd vengono, invece, guadagnati dal Movimento 5 Stelle che registra un boom nei sondaggi.
I pentastellati sono infatti saliti di un punto e mezzo passando dal 18,5% al 20%.
In calo anche la fiducia nei confronti del governo presieduto da Enrico Letta: nei giorni del suo insediamento, a inizio maggio, era al 43%, oggi è crollata al 26%.
Una discesa costante, ormai da alcune settimane.
"È l’effetto della vicenda kazaka - ha segnalato il presidente di Swg, Roberto Weber - e per la prima volta hanno manifestato maggiore fiducia nell’esecutivo gli elettori di centrodestra rispetto a quelli di centrosinistra".
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Si ha ragione Weber, è l'effetto della vicenda kazaka.
I Fratelli mussulmani fanno le puttanate, i democrat li coprono, i sondaggi Pdl aumentano e quelli Pd diminuiscono.
Letta vuole i democrat tutti allineati a lui che li conduce per mano verso l'autodistruzione.
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