Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 22/08/2013, 0:05
Gli ultimi giorni di Salò - 51
Quando ascolto il punto di vista e l’esperienza fatta membro delle forze dell’ordine, in pensione oppure in servizio, mi si rizzano sempre i capelli per via dell’alto tasso di corruzione presente in questo Paese.
La domanda che rivolgo di conseguenza a tutti gli interlocutori della vita quotidiana, fuori e dentro il forum, è sempre la stessa. “Come se ne viene fuori da una tragedia di queste proporzioni”.
Personalmente la risposta la conosco, ma mi aspetto che siano sempre gli altri preferibilmente a dare una risposta diversa dalla mia che presupponga una soluzione possibilmente di tipo democratico.
Siamo di nuovo al punto di partenza di 6 mesi fa nel dopo elezioni, quando ci siamo trovati di fronte ad una nuova situazione. L’Italia era spaccata in 4. La forza prevalente rappresentata da chi si è stancato definitivamente della politica e dei partiti politici e non ne può veramente più della fiera delle puttanate. E poi la novità del movimento di protesta di Grillo, giunto alla pari delle vecchie formazioni di destra e di quella cosa informe che non può essere chiamata sinistra.
Infine i due partiti principali della seconda Repubblica al palo, falliti ed incapaci di rinnovarsi, pronti ad implodere da un momento all’altro.
Letta dal palco di Comunione & Fatturazione ha messo in guardia coloro che intendono fare cadere il suo governicchio: “Saranno puniti dagli elettori”
I preti agiscono sempre nello stesso modo, ti fanno ruotare davanti agli occhi il drappo rosso della punizione se non fai quello che piace a loro.
Quello che Enricosenzapalle non sa è che ad essere punito sarà il suo partito. Primo, per aver ricercato un’alleanza incestuosa con i Fratelli mussulmani di Silviolo, e secondo per aver dato vita al governicchio del “rinvio permanente”, che non sa di niente e ricorda tanto i governi andreottiani sorretti dall'eterno moto: "Meglio tirare a campare che tirare le cuoia".
La sinistra di base si è stancata. Anche tutti coloro che sei mesi fa erano andati a votare forse con poca convinzione.
Sono numerose le feste democrats saltate perché i volontari hanno detto basta a fare gli schiavetti “gratis” di una casta oligarchica che fa sempre e soltanto i cazzi suoi.
“Io non sono andato a votare per fare un governo con Berlusconi”, è la motivazione prevalente di chi si ritiene di sinistra.
Molti altri sono arcistufi della dirigenza ex Ds. “Ci hanno venduti per fare gli affaracci loro”, è la prevalente motivazione in subordine.
Si sentono completamente traditi.
L’impotenza a varare una legge elettorale decente, irrita non poco la sinistra di base italiana, e non solo.
Ma c’è anche la consapevolezza che la soluzione non risieda nel cambio della legge elettorale, perché chi tira i fili del teatrino della politica non cambia.
I partiti non intendono rinnovarsi. E quindi le nuove leggi elettorali sono inutili, perché la musica rimane sempre la stessa.
E qui la tragedia prende forma perché esiste la consapevolezza nella base della sinistra che le nuove leve non valgono assolutamente niente. Non sono all’altezza della situazione. Non possono rappresentare il ricambio.
Il Pd proietta l’immagine futura del vuoto pneumatico.
La situazione si complica pertanto ogni giorno di più.
La rivoluzione democratica promessa da Grillo non funziona.
La nuova Forza Italia potrebbe implodere prima ancora di nascere.
Il prossimo giro di boa è la definizione dell’Imu di fine mese.
I due alleati principali del grande inciucio mantengono le loro posizioni opposte.
A fine mese sapremo chi dovrà portare il peso di una sconfitta politica che si riverbera inevitabilmente sulle prossime elezioni.
Berlu ha dato ordine ad Alfano di portare a casa risultati entro 10 giorni altrimenti sarà crisi.
Il 9 di settembre i mussulmani hanno fissato un altro giro di boa.
Se non viene salvato Silvio Berlusconi cade il governo.
Alla fine del mese di agosto ricomincerà la guerra nel Pd.
Prima di partire per le vacanze negli States, Renzi ha promesso, o minacciato, che rivolterà il Pd come un calzino.
La macchina del tempo ci ha riportato indietro di 40 anni, durante il periodo delle guerre interne democristiane mentre l’Italia affondava.
Il prossimo scontro sarà tra Renzie Fonzie ed Enricosenzapalle.
Uno scontro tutto democristiano da godere.
In tutto questo il Paese sta fuori e continua ad arrabattarsi nella sopravvivenza quotidiana completamente abbandonato a se stesso.
Quando ascolto il punto di vista e l’esperienza fatta membro delle forze dell’ordine, in pensione oppure in servizio, mi si rizzano sempre i capelli per via dell’alto tasso di corruzione presente in questo Paese.
La domanda che rivolgo di conseguenza a tutti gli interlocutori della vita quotidiana, fuori e dentro il forum, è sempre la stessa. “Come se ne viene fuori da una tragedia di queste proporzioni”.
Personalmente la risposta la conosco, ma mi aspetto che siano sempre gli altri preferibilmente a dare una risposta diversa dalla mia che presupponga una soluzione possibilmente di tipo democratico.
Siamo di nuovo al punto di partenza di 6 mesi fa nel dopo elezioni, quando ci siamo trovati di fronte ad una nuova situazione. L’Italia era spaccata in 4. La forza prevalente rappresentata da chi si è stancato definitivamente della politica e dei partiti politici e non ne può veramente più della fiera delle puttanate. E poi la novità del movimento di protesta di Grillo, giunto alla pari delle vecchie formazioni di destra e di quella cosa informe che non può essere chiamata sinistra.
Infine i due partiti principali della seconda Repubblica al palo, falliti ed incapaci di rinnovarsi, pronti ad implodere da un momento all’altro.
Letta dal palco di Comunione & Fatturazione ha messo in guardia coloro che intendono fare cadere il suo governicchio: “Saranno puniti dagli elettori”
I preti agiscono sempre nello stesso modo, ti fanno ruotare davanti agli occhi il drappo rosso della punizione se non fai quello che piace a loro.
Quello che Enricosenzapalle non sa è che ad essere punito sarà il suo partito. Primo, per aver ricercato un’alleanza incestuosa con i Fratelli mussulmani di Silviolo, e secondo per aver dato vita al governicchio del “rinvio permanente”, che non sa di niente e ricorda tanto i governi andreottiani sorretti dall'eterno moto: "Meglio tirare a campare che tirare le cuoia".
La sinistra di base si è stancata. Anche tutti coloro che sei mesi fa erano andati a votare forse con poca convinzione.
Sono numerose le feste democrats saltate perché i volontari hanno detto basta a fare gli schiavetti “gratis” di una casta oligarchica che fa sempre e soltanto i cazzi suoi.
“Io non sono andato a votare per fare un governo con Berlusconi”, è la motivazione prevalente di chi si ritiene di sinistra.
Molti altri sono arcistufi della dirigenza ex Ds. “Ci hanno venduti per fare gli affaracci loro”, è la prevalente motivazione in subordine.
Si sentono completamente traditi.
L’impotenza a varare una legge elettorale decente, irrita non poco la sinistra di base italiana, e non solo.
Ma c’è anche la consapevolezza che la soluzione non risieda nel cambio della legge elettorale, perché chi tira i fili del teatrino della politica non cambia.
I partiti non intendono rinnovarsi. E quindi le nuove leggi elettorali sono inutili, perché la musica rimane sempre la stessa.
E qui la tragedia prende forma perché esiste la consapevolezza nella base della sinistra che le nuove leve non valgono assolutamente niente. Non sono all’altezza della situazione. Non possono rappresentare il ricambio.
Il Pd proietta l’immagine futura del vuoto pneumatico.
La situazione si complica pertanto ogni giorno di più.
La rivoluzione democratica promessa da Grillo non funziona.
La nuova Forza Italia potrebbe implodere prima ancora di nascere.
Il prossimo giro di boa è la definizione dell’Imu di fine mese.
I due alleati principali del grande inciucio mantengono le loro posizioni opposte.
A fine mese sapremo chi dovrà portare il peso di una sconfitta politica che si riverbera inevitabilmente sulle prossime elezioni.
Berlu ha dato ordine ad Alfano di portare a casa risultati entro 10 giorni altrimenti sarà crisi.
Il 9 di settembre i mussulmani hanno fissato un altro giro di boa.
Se non viene salvato Silvio Berlusconi cade il governo.
Alla fine del mese di agosto ricomincerà la guerra nel Pd.
Prima di partire per le vacanze negli States, Renzi ha promesso, o minacciato, che rivolterà il Pd come un calzino.
La macchina del tempo ci ha riportato indietro di 40 anni, durante il periodo delle guerre interne democristiane mentre l’Italia affondava.
Il prossimo scontro sarà tra Renzie Fonzie ed Enricosenzapalle.
Uno scontro tutto democristiano da godere.
In tutto questo il Paese sta fuori e continua ad arrabattarsi nella sopravvivenza quotidiana completamente abbandonato a se stesso.