Re: Top News
Inviato: 02/10/2012, 23:43
L'ultima battaglia democratica prima del grande crollo, è quella di tentare con una grande protesta popolare (da inventarci come) per obbligarli ad una legge elettorale in cui diventino protagonisti gli elettori e non i partiti.
A questo punto verrebbero messi fuori gioco. Altrimenti c'è il buio oltre la siepe con tutti gli imprevisti possibili e impossibili.
Dal “Porcellum” a “El puerco”? No, grazie
di Gianfranco Mascia
| 2 ottobre 2012Commenti (13)
Fatemi un favore: svegliatemi e ditemi che è tutto un sogno.Ho capito bene? Il Senato sta discutendo la proposta elettorale su un testo preparato da Calderoli? Quello del Porcellum? Ma è come assumere il lupo come guardia del corpo di Cappuccetto Rosso! Lui è l’ispiratore del sistema elettorale che ha creato questo Parlamento pieno di nominati, avvocati, inquisiti, e che ha garantito l’ingovernabilità del nostro Paese negli ultimi 7 anni.
Ma quale sarebbe, poi, questa nuova genialata di Calderoli? Il sistema elettorale spagnolo, portato qui in Italia. Sì, proprio quello che ha consentito a due partiti (PSOE e PP) di fare il bello e cattivo tempo, non solo portando il livello di corruzione politica ai più alti in Europa, ma gettando la Spagna in una crisi di proporzioni gigantesche. Con la oligarchia politica (frutto di quel sistema elettorale) compromessa con quella finanziaria ed economica. Un sistema elettorale che, a causa dei collegi piccolissimi (anche tre o quattro deputati), in realtà non consente una proporzionalità tra i voti e i parlamentari, consentendo invece una sovrarappresentanza dei partiti grossi e una sottorappresentanza di quelli più piccoli (sotto il 7%) che tenderanno a scomparire completamente.
Un bel regalo a Pd e PdL! La Lega, grazie alla presenza territoriale, invece ne verrebbe fuori alla grande. Tra l’altro nel sistema spagnolo l’elettore non vota un candidato specifico, ma una lista chiusa e bloccata di candidati, designata in precedenza dal partito politico di riferimento. Ecco quindi il ritorno in Parlamento dei nominati (e degli inquisiti), senza controllo democratico, che non devono rispondere ad altri se non i segretari dei propri partiti. E’ questo che vogliamo? Credo proprio di no, e ci dobbiamo fare sentire. Adesso, prima che il Senato vada avanti. Intanto informando i cittadini.
Dobbiamo dire chiaramente che, visto il personaggio al quale il Parlamento si è affidato e il paese che ha ispirato il sistema, noi non ci stiamo a passare dal “Porcellum” a “El puerco.
A questo punto verrebbero messi fuori gioco. Altrimenti c'è il buio oltre la siepe con tutti gli imprevisti possibili e impossibili.
Dal “Porcellum” a “El puerco”? No, grazie
di Gianfranco Mascia
| 2 ottobre 2012Commenti (13)
Fatemi un favore: svegliatemi e ditemi che è tutto un sogno.Ho capito bene? Il Senato sta discutendo la proposta elettorale su un testo preparato da Calderoli? Quello del Porcellum? Ma è come assumere il lupo come guardia del corpo di Cappuccetto Rosso! Lui è l’ispiratore del sistema elettorale che ha creato questo Parlamento pieno di nominati, avvocati, inquisiti, e che ha garantito l’ingovernabilità del nostro Paese negli ultimi 7 anni.
Ma quale sarebbe, poi, questa nuova genialata di Calderoli? Il sistema elettorale spagnolo, portato qui in Italia. Sì, proprio quello che ha consentito a due partiti (PSOE e PP) di fare il bello e cattivo tempo, non solo portando il livello di corruzione politica ai più alti in Europa, ma gettando la Spagna in una crisi di proporzioni gigantesche. Con la oligarchia politica (frutto di quel sistema elettorale) compromessa con quella finanziaria ed economica. Un sistema elettorale che, a causa dei collegi piccolissimi (anche tre o quattro deputati), in realtà non consente una proporzionalità tra i voti e i parlamentari, consentendo invece una sovrarappresentanza dei partiti grossi e una sottorappresentanza di quelli più piccoli (sotto il 7%) che tenderanno a scomparire completamente.
Un bel regalo a Pd e PdL! La Lega, grazie alla presenza territoriale, invece ne verrebbe fuori alla grande. Tra l’altro nel sistema spagnolo l’elettore non vota un candidato specifico, ma una lista chiusa e bloccata di candidati, designata in precedenza dal partito politico di riferimento. Ecco quindi il ritorno in Parlamento dei nominati (e degli inquisiti), senza controllo democratico, che non devono rispondere ad altri se non i segretari dei propri partiti. E’ questo che vogliamo? Credo proprio di no, e ci dobbiamo fare sentire. Adesso, prima che il Senato vada avanti. Intanto informando i cittadini.
Dobbiamo dire chiaramente che, visto il personaggio al quale il Parlamento si è affidato e il paese che ha ispirato il sistema, noi non ci stiamo a passare dal “Porcellum” a “El puerco.