Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 25/08/2013, 18:42
Gli ultimi giorni di Salò - 68
L’Italia di nuovo nel caos - 4
Siamo al quinto anno consecutivo del vuoto pneumatico. L’ultimo governo decente che poteva fare sperare qualcosa al Bel Paese è quello di Prodi del 2006 – 2008.
Anche se i Muslim Brothers non la pensano ovviamente allo stesso modo.
Adesso sappiamo ufficialmente che il Caimano ha corrotto i senatori della Repubblica per fare cadere il governo Prodi per potersi salvare tramite il lodo Alfano dal processo Mills, secondo le indicazioni dell’avvocato Pecorella, profondo conoscitore del foro di Milano.
Mission compiuta. Silvio Berlusconi si è salvato per il rotto della cuffia (solo 4 giorni) altrimenti sarebbe stato condannato già allora per corruzione.
Ma i smemoranda piddini, hanno già dimenticato la disputa dell’estate 2007 quando i futuri Pd si erano divisi in due sul ruolo di Uolter.
Segretario in appoggio a Prodi e segretario che doveva spodestare Prodi.
Vinsero i secondi e poi sappiamo come è finita.
Via Prodi, sono rimaste sul terreno solo mezze calzette, tanto per non essere troppo irrispettosi. Ma si meriterebbero ben altro.
Eppure, ai tricolori del defunto centrosinistra piaceva così. Meglio le mezze calzette che l’uomo nero di Hardcore.
Quello che la maggioranza non sapeva e che un gruppo ristretto faceva finta di non sapere, erano gli accordi stilati nel 1994 come ha dichiarato di recente il senatore Luigi Saraceni ex capogruppo dei progressisti (Pds ed altri). Accordi tra le mezze calzette e il Caimano per la spartizione del potere nel Bel Paese.
Dal 2008, anno in cui comincia la crisi internazionale e il 2011, tutto è in mano alla coppia Tremonti – Berlusconi.
Berlusconi sarà costretto a dimettersi il 12 dicembre del 2011.
Monti che gli subentra, è costretto a limitare l’azione per via dell’interdizione dei partiti che lo sorreggono ed in modo particolare del Pdl.
Ma è anche limitato dalle direttive dei poteri forti da cui dipendeva.
Altro anno e mezzo sprecato.
Poi di nuovo i poteri forti impongono Letta Enricosp.
Sei mesi di vuoto pneumatico sprecati in un alleanza fasulla.
Ma il futuro non è certo più roseo. Anzi.
All’Europa e ai mercati Letta sta bene perché rappresenta l’eterno grigiore democristiano che in mezzo alla Morta Gora trova il suo humus naturale.
Parlare a Letta di economia industriale è come parlare a Ballotelli di integrali e derivate.
Eppure questo è ancora un Paese di trasformazione come lo era quasi 70 anni fa.
Che l’Italia rimanga un Paese insignificante fa comodo a molti all’estero. Meno che agli italiani.
Ma il problema è sempre quello. Mancano gli uomini adatti per tamponare e stabilizzare la crisi, per poi dare corso alla ripresa.
Anche De Gasperi, il miglior presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, con questa Italia, con questo personale politico, con questa classe dirigente si troverebbe in enorme difficoltà.
Lui è partito da zero escludendo la classe dirigente precedente.
Qui non potrebbe farlo, a meno di pregare con grande intensità il Padreterno perché mandi un secondo diluvio universale.
Se il massimo in questo momento è Letta stiamo freschi.
Il problema di fondo non è la legge elettorale, ma il personale politico, perché anche se avessimo la migliore legge elettorale del mondo, rimarrebbero sempre le mezze calzette a governare.
Quindi non cambia nulla.
Il Pdl sembra essere arrivato a fine corsa. Ma ha una classe dirigente orribile, impresentabile.
Il solo pensare ad una nuova Dc guidata da Letta e Alfano, fanno venire i cubetti di ghiaccio nel sistema circolatorio.
Il Pd non ha niente da esprimere. Renzi può solo vincere le elezioni perché è il Berluschino del Piddì.
Ma governare una situazione del genere è ben altra cosa. Meglio che rimanga con il suo vice sindaco con la delega ai boschi per un secondo mandato a Firenze.
Altro non c’è. I cavalli di razza in Italia sono finiti.
Non si comprende perché Monti non sia tornato alla Bocconi. Non può essere di certo SC il futuro del Bel Paese.
E’ tornata a circolare la mummia di Pierfurby. E’ intenzionato ancora a tormentare i tricolori con il nulla.
La sinistra è completamente morta.
Grillo ha sbagliato la Rivoluzione democratica. Un po’ perché ha fatto le cose di fretta e un po’ perché ha le braccine corte da buon genovese.
Ha messo in piedi un esercito popolare a costi ridotti, trovato sul web, quindi a costi popolari.
Non lo ha addestrato per il ricambio e non ha selezionato nel modo opportuno una classe dirigente che potesse sostituire questa.
Ha mandato un’esercito di giovani allo sbaraglio.
Di una cosa bisogna essere certi. Per il momento non sono corrotti come i loro colleghi di lungo corso.
Ma questo non basta. Ci voleva gente preparata.
Ha fatto tutto in economia e quindi difficilmente potrà sfondare.
Purtroppo per fare politica ci vogliono gli schei.
Il futuro è veramente nero, nel dopo Caimano p.v..
L’Italia di nuovo nel caos - 4
Siamo al quinto anno consecutivo del vuoto pneumatico. L’ultimo governo decente che poteva fare sperare qualcosa al Bel Paese è quello di Prodi del 2006 – 2008.
Anche se i Muslim Brothers non la pensano ovviamente allo stesso modo.
Adesso sappiamo ufficialmente che il Caimano ha corrotto i senatori della Repubblica per fare cadere il governo Prodi per potersi salvare tramite il lodo Alfano dal processo Mills, secondo le indicazioni dell’avvocato Pecorella, profondo conoscitore del foro di Milano.
Mission compiuta. Silvio Berlusconi si è salvato per il rotto della cuffia (solo 4 giorni) altrimenti sarebbe stato condannato già allora per corruzione.
Ma i smemoranda piddini, hanno già dimenticato la disputa dell’estate 2007 quando i futuri Pd si erano divisi in due sul ruolo di Uolter.
Segretario in appoggio a Prodi e segretario che doveva spodestare Prodi.
Vinsero i secondi e poi sappiamo come è finita.
Via Prodi, sono rimaste sul terreno solo mezze calzette, tanto per non essere troppo irrispettosi. Ma si meriterebbero ben altro.
Eppure, ai tricolori del defunto centrosinistra piaceva così. Meglio le mezze calzette che l’uomo nero di Hardcore.
Quello che la maggioranza non sapeva e che un gruppo ristretto faceva finta di non sapere, erano gli accordi stilati nel 1994 come ha dichiarato di recente il senatore Luigi Saraceni ex capogruppo dei progressisti (Pds ed altri). Accordi tra le mezze calzette e il Caimano per la spartizione del potere nel Bel Paese.
Dal 2008, anno in cui comincia la crisi internazionale e il 2011, tutto è in mano alla coppia Tremonti – Berlusconi.
Berlusconi sarà costretto a dimettersi il 12 dicembre del 2011.
Monti che gli subentra, è costretto a limitare l’azione per via dell’interdizione dei partiti che lo sorreggono ed in modo particolare del Pdl.
Ma è anche limitato dalle direttive dei poteri forti da cui dipendeva.
Altro anno e mezzo sprecato.
Poi di nuovo i poteri forti impongono Letta Enricosp.
Sei mesi di vuoto pneumatico sprecati in un alleanza fasulla.
Ma il futuro non è certo più roseo. Anzi.
All’Europa e ai mercati Letta sta bene perché rappresenta l’eterno grigiore democristiano che in mezzo alla Morta Gora trova il suo humus naturale.
Parlare a Letta di economia industriale è come parlare a Ballotelli di integrali e derivate.
Eppure questo è ancora un Paese di trasformazione come lo era quasi 70 anni fa.
Che l’Italia rimanga un Paese insignificante fa comodo a molti all’estero. Meno che agli italiani.
Ma il problema è sempre quello. Mancano gli uomini adatti per tamponare e stabilizzare la crisi, per poi dare corso alla ripresa.
Anche De Gasperi, il miglior presidente del Consiglio dell’Italia repubblicana, con questa Italia, con questo personale politico, con questa classe dirigente si troverebbe in enorme difficoltà.
Lui è partito da zero escludendo la classe dirigente precedente.
Qui non potrebbe farlo, a meno di pregare con grande intensità il Padreterno perché mandi un secondo diluvio universale.
Se il massimo in questo momento è Letta stiamo freschi.
Il problema di fondo non è la legge elettorale, ma il personale politico, perché anche se avessimo la migliore legge elettorale del mondo, rimarrebbero sempre le mezze calzette a governare.
Quindi non cambia nulla.
Il Pdl sembra essere arrivato a fine corsa. Ma ha una classe dirigente orribile, impresentabile.
Il solo pensare ad una nuova Dc guidata da Letta e Alfano, fanno venire i cubetti di ghiaccio nel sistema circolatorio.
Il Pd non ha niente da esprimere. Renzi può solo vincere le elezioni perché è il Berluschino del Piddì.
Ma governare una situazione del genere è ben altra cosa. Meglio che rimanga con il suo vice sindaco con la delega ai boschi per un secondo mandato a Firenze.
Altro non c’è. I cavalli di razza in Italia sono finiti.
Non si comprende perché Monti non sia tornato alla Bocconi. Non può essere di certo SC il futuro del Bel Paese.
E’ tornata a circolare la mummia di Pierfurby. E’ intenzionato ancora a tormentare i tricolori con il nulla.
La sinistra è completamente morta.
Grillo ha sbagliato la Rivoluzione democratica. Un po’ perché ha fatto le cose di fretta e un po’ perché ha le braccine corte da buon genovese.
Ha messo in piedi un esercito popolare a costi ridotti, trovato sul web, quindi a costi popolari.
Non lo ha addestrato per il ricambio e non ha selezionato nel modo opportuno una classe dirigente che potesse sostituire questa.
Ha mandato un’esercito di giovani allo sbaraglio.
Di una cosa bisogna essere certi. Per il momento non sono corrotti come i loro colleghi di lungo corso.
Ma questo non basta. Ci voleva gente preparata.
Ha fatto tutto in economia e quindi difficilmente potrà sfondare.
Purtroppo per fare politica ci vogliono gli schei.
Il futuro è veramente nero, nel dopo Caimano p.v..