Come se ne viene fuori ?

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erding
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da erding »

Da facebook: Francesco Briganti

"Che ne sarà di questo paese? Com’è possibile che un intero popolo senta di vivere e viva una situazione diversa da quella che gli viene raccontata quotidianamente?; e perché la classe governante e quella politica in genere sembrano non accorgersene?; dove sono gli errori?; quand’è che abbiamo dismesso il collegamento tra ciò che è la strada e ciò che, invece, è il palazzo?; esiste una possibilità di ritorno alla normalità?; Quali sono le cause per cui tutti sperano in un miracolo penta stellato, ma non più del 15/20% si fida?; Perché in un paese che non riesce ad avere una maggioranza atta a governare c’è chi crede che un qualcuno, sia pure paludato e ascetico teatrante, riuscirà a convincere un 51% di disperati al punto da sottometterli alle proprie direttive e volontà?; perché nella patria del maggior partito comunista dell’occidente gli eredi di quest’ultimo si squagliano come neve al sole e non hanno un minimo di dignità e di memoria?; perche in quello stesso paese persone che ancora credono in un idea di sinistra, più o meno delineata e chiara, continuano a seguire una deriva destrorsa e non riescono ad indirizzare nella giusta via il partito specchio della loro memoria?; perché nel paese della maggioranza silenziosa non c’è più nemmeno la dignità della destra, quella vera e nemmeno si ritrova più quella oltranzista e revanchista, ma è tutto perso e imbastardito sotto la gonna di un vecchio satiro in più senza legge, senza onore, senza ideali, senza cuore e senza rispetto né per sé né per gli altri?; Perché ad ulteriore oltraggio ad una Costituzione mai attuata nella sua interezza, le si continua a portare offesa violandola e violentandola e subdolamente cambiandola ad ogni piè sospinto e secondo le preferenze di questo o di quello?; perché un popolo è così inerme, così tranquillo, così menefreghista da sopportare tutto questo? Io non rieco più a spiegarmelo … VOI?.
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Ogni effetto deve necessariamente avere una causa.
Ci sarà mai qualcuno che riuscirà a capire e spiegare questo "male oscuro" tutto italiano?
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Il pd ha servito la vittoria su un piatto d'argento al caimano
Ci dicono che non pagheremo l'imu e che i soldi salteranno fuori da tagli alla spesa pubblica. Sapete che vuol dire? Sanità, lavoro statale eccetera. brunettolo non vedeva l'ora.
A a Gennaio però la service tax. Se non la calcolano in base alla casa, in base a cosa?
Ma può darsi che non ci si arrivi.
Il caimano proporrà nuovamente il ricatto sulla decadenza e farà cadere il governo, poi userà l'abolizione dell'imu come vittoria personale.
E a quel punto la frittata...

E bravi pidiini. Che dirvi?

Imbecilli. Ed è poco.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

peanuts ha scritto:Il pd ha servito la vittoria su un piatto d'argento al caimano
Ci dicono che non pagheremo l'imu e che i soldi salteranno fuori da tagli alla spesa pubblica. Sapete che vuol dire? Sanità, lavoro statale eccetera. brunettolo non vedeva l'ora.
A a Gennaio però la service tax. Se non la calcolano in base alla casa, in base a cosa?
Ma può darsi che non ci si arrivi.
Il caimano proporrà nuovamente il ricatto sulla decadenza e farà cadere il governo, poi userà l'abolizione dell'imu come vittoria personale.
E a quel punto la frittata...

E bravi pidiini. Che dirvi?

Imbecilli. Ed è poco.

Occorre poi tenere conto che ripartendo il mondo dei sondaggi, stamani Swg ha fornito questo quadro:

Pdl = 27,9 %
Pd = 24 %
Amadeus

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Amadeus »

grandi manovre

4 senatori a vita nuovi nuovi freschi freschi
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Amadeus ha scritto:grandi manovre

4 senatori a vita nuovi nuovi freschi freschi
un aiutino al Letta-bis?
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

erding ha scritto:Da facebook: Francesco Briganti

"Che ne sarà di questo paese? Com’è possibile che un intero popolo senta di vivere e viva una situazione diversa da quella che gli viene raccontata quotidianamente?; e perché la classe governante e quella politica in genere sembrano non accorgersene?; dove sono gli errori?; quand’è che abbiamo dismesso il collegamento tra ciò che è la strada e ciò che, invece, è il palazzo?; esiste una possibilità di ritorno alla normalità?; Quali sono le cause per cui tutti sperano in un miracolo penta stellato, ma non più del 15/20% si fida?; Perché in un paese che non riesce ad avere una maggioranza atta a governare c’è chi crede che un qualcuno, sia pure paludato e ascetico teatrante, riuscirà a convincere un 51% di disperati al punto da sottometterli alle proprie direttive e volontà?; perché nella patria del maggior partito comunista dell’occidente gli eredi di quest’ultimo si squagliano come neve al sole e non hanno un minimo di dignità e di memoria?; perche in quello stesso paese persone che ancora credono in un idea di sinistra, più o meno delineata e chiara, continuano a seguire una deriva destrorsa e non riescono ad indirizzare nella giusta via il partito specchio della loro memoria?; perché nel paese della maggioranza silenziosa non c’è più nemmeno la dignità della destra, quella vera e nemmeno si ritrova più quella oltranzista e revanchista, ma è tutto perso e imbastardito sotto la gonna di un vecchio satiro in più senza legge, senza onore, senza ideali, senza cuore e senza rispetto né per sé né per gli altri?; Perché ad ulteriore oltraggio ad una Costituzione mai attuata nella sua interezza, le si continua a portare offesa violandola e violentandola e subdolamente cambiandola ad ogni piè sospinto e secondo le preferenze di questo o di quello?; perché un popolo è così inerme, così tranquillo, così menefreghista da sopportare tutto questo? Io non rieco più a spiegarmelo … VOI?.
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Ogni effetto deve necessariamente avere una causa.
Ci sarà mai qualcuno che riuscirà a capire e spiegare questo "male oscuro" tutto italiano?

La prima considerazione è di carattere generale.

Quando cade la prima Repubblica, sotto la scure di Mani Pulite, e se ne sentiva la necessità, c’era la convinzione generale che saremmo ripartiti crescendo in tutti i sensi.

Non è stato così.

Il pesce puzza sempre dalla testa. Se non esiste esempio dall’alto tutto non funziona e poi degenera naturalmente.

L’elemento nucleare di una società è la famiglia. Se uno dei due genitori degenera, va a scatafascio, tutta la famiglia.

Sommando le famiglie ne esce una nazione. E se al vertice non ci sta gente adatta, succede tutto quanto è oggetto della riflessione di Francesco Briganti.

Come funziona l’ambaradan per il momento ce lo sta dimostrando Francesco (il Papa), anche se all’amico peanuts non piace per via di quella zona d’ombra del periodo di Videla mai chiarito (anche da queste parti c’è chi la pensa allo stesso modo avendo letto testi di chi lo contesta).

Comunque Francesco continua a sorprendere nel dare una dimensione diversa di chi sta al vertice della Chiesa Cattolica.

Il processo degenerativo della prima Repubblica non si è arrestato contaminando l’intera nazione ovvio poi che i processi degenerativi diano corso alle obiezioni sollevate da Francesco briganti e non solo.
myriam
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da myriam »

mariok ha scritto:
Amadeus ha scritto:grandi manovre

4 senatori a vita nuovi nuovi freschi freschi
un aiutino al Letta-bis?
C'è anche questo aspetto da considerare:

Finiti i posti di senatore a vita: raggiunto il numero di 5 previsto dalla costituzione.
Mossa del Colle per stoppare le pressioni di un seggio per il Cavaliere?

http://www.huffingtonpost.it/2013/08/30 ... _ref=italy
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:
Amadeus ha scritto:grandi manovre

4 senatori a vita nuovi nuovi freschi freschi
un aiutino al Letta-bis?


POLITICA & PALAZZO
Napolitano, quattro nuovi senatori a vita
Centrodestra insorge: 'Pronti a Letta bis'
Nominati il maestro Abbado, il Nobel Rubbia, l'archistar Piano e la scienziata delle staminali Cattaneo
Calderoli: "Stampella". Bianconi: "Determinanti per sconfitta Berlusconi". M5S: "Decurtare stipendi"

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... ia/696154/
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Gli ultimi giorni di Salò - 90

L’Italia di nuovo nel caos - 26

La guerra civile simulata - 24



30 AGO 2013 11:33
KILLING BANANA, -10 ALLA RESA DEI CONTI - BERLUSCONI NON SI FIDA E SOGNA LE ELEZIONI A NOVEMBRE SULL’ONDA DELL’IMU
Le motivazioni depositate poche ore dopo la “vittoria” sull’Imu convincono Silvio che l’obiettivo è farlo fuori - Con i sondaggi dalla sua parte, la tentazione di buttare tutto per aria e andare al voto è sempre più forte - Oggi incontro con Pannella: ok ai referendum?... - -


Francesco Bei per "La Repubblica"

Un'operazione «studiata a tavolino» con cui i magistrati dell'Alta corte avrebbero inteso condizionare il voto della giunta delle immunità di palazzo Madama, facendo un falò di eventuali aperture in arrivo dal centrosinistra (sulla scia di Luciano Violante). Sul sospetto di un "timing" ostile gioca anche la coincidenza con la decisione del Consiglio dei ministri di cancellare l'imposta sugli immobili.

«Hanno voluto sfregiare la mia immagine per sporcare il successo che abbiamo strappato sull'Imu », si è lamentato in privato Berlusconi, inferocito per quelle 208 pagine in cui lo si descrive come un delinquente. Anche per questo il Cavaliere, benché stia lasciando alle colombe l'illusione di una via d'uscita morbida, ha in testa ormai un pensiero fisso: le elezioni. Forte anche dell'ultimo sondaggio di Alessandra Ghisleri che ha quotato il centrodestra avanti di due punti sul centrosinistra. E prima dell'eliminazione dell'Imu.


Dunque crisi di governo o trattativa? Prima di scegliere quale strada imboccare, l'interessato intende verificare personalmente quali margini siano rimasti per ottenere un rinvio del voto in giunta sulla decadenza. Una partita talmente importante da averlo convinto ad uscire dalla fortezza nella quale si era asserragliato dalla sera del 4 agosto.

Quasi un mese senza mettere il naso fuori dal villone di Arcore, in una sorta di assaggio degli arresti domiciliari. E invece questa mattina - prestissimo per evitare telecamere e cronisti - Berlusconi farà per la prima volta ritorno a Roma.

Grande mistero sugli incontri in agenda, a parte una riunione a pranzo con Gianni Letta, Angelino Alfano e i dirigenti del Pdl presenti nella Capitale. Nell'ala trattativista delle colombe si fa cenno a mezza bocca a un possibile, ultimo, tentativo di persuasione
de visu con esponenti di vertice del Pd.

Sembra anche che il Cavaliere, nonostante la contrarietà di Niccolò Ghedini, stia facendo un pensierino sul firmare i sei referendum dei radicali sulla giustizia. Marco Pannella è riuscito a farsi dare un appuntamento e vorrebbe convincere «Silvio» a trasformarsi in novello Enzo Tortora, lanciando se stesso come corpo contundente contro la magistratura. I due si vedranno oggi.

Eppure, nonostante questi scampoli di dialogo e benché il Cavaliere, come sempre, non rinunci a suonare i tasti bianchi insieme a quelli neri della sua tastiera, tutto in verità lascia ritenere che una scelta sia già stata presa. «Loro hanno già deciso la mia fine politica - ripete in queste ore - e non mi lasciano altra strada».

Non è un caso che ieri, proprio nel giorno in cui il governo festeggiava lo scampato pericolo sull'Imu, Berlusconi abbia riunito attorno a se il nucleo duro dei falchi per un vertice durato l'intero pomeriggio: da Verdini a Bondi, da Santanché a Capezzone. Colombe? Nessuna. Certo, Gianni Letta - insieme ad Alfano, Lupi e Quagliariello - non sta certo con le mani in mano.

I tentativi di aprire un varco nel Pd sono incessanti, con l'obiettivo di arrivare a un rinvio del voto in giunta sulla decadenza. E la speranza che la questione venga rimessa alla Corte costituzionale, dando così modo al capo dello Stato (anche tra Napolitano e le colombe il dialogo è fitto) di intervenire con il sospirato «gesto di clemenza». Grazia o commutazione della pena. Un percorso lastricato di insidie, su cui ieri si è abbattuta la doccia fredda di Epifani: «Per noi la giustizia deve essere uguale per tutti, non c'è nessuno sopra la legge, le sentenze si rispettano e si applicano».

Il sospetto che si sta facendo strada nel Pd è che Berlusconi punti a massimizzare l'effetto Imu, costruendo una campagna elettorale sui temi dell'Imu e della "persecuzione giudiziaria". Un dubbio a cui ha dato voce ieri mattina Mario Monti: «Il rischio è che ora i falchi del Pdl tentino di andare alle urne per sventolare il successo dell'Imu davanti agli elettori». Un pericolo su cui lo stesso Monti aveva provato, inutilmente, a mettere in guardia Enrico Letta fino all'ultimo giorno.

Nell'esecutivo confidano ancora che sia tutto «un bluff». E che il Cavaliere, pensando anche alla prospettiva disastrosa (anzitutto per le sue aziende) di una crisi di governo che impedirebbe la ripresa, alla fine accetti di farsi da parte senza ritorsioni. Anche perché eventuali elezioni anticipate metterebbero a rischio l'abolizione dell'Imu per il 2013. Ma tra i falchi del Pdl si ribatte che «per convertire il decreto bastano due giorni» e comunque le Camere potrebbero riunirsi anche con la crisi sopravvenuta per approvare i provvedimenti in scadenza.

Il Cavaliere arriva a Roma con una cartella di appunti di un pesante discorso contro i magistrati preparato in questi giorni (in larga parte presi leggendo un saggio di Fabrizio Cicchitto sull'uso politico della giustizia). Prima però ci sarà l'inaugurazione della nuova sede di Forza Italia nel centro di Roma. E qualcuno già prevede un «discorso da predellino», il primo della campagna elettorale, se in questi giorni la trattativa dovesse fallire.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Gli ultimi giorni di Salò - 91

L’Italia di nuovo nel caos - 27

La guerra civile simulata - 25



I giuristi di B. e le bugie pro veritate
di Bruno Tinti

| 30 agosto 2013Commenti (70)


L’armata berlusconiana ha prodotto sei cosiddetti pareri pro veritate; hanno scritto 74 pagine.

Dicono tutti la stessa cosa: dice la “verità” chi afferma che il Parlamento non è obbligato a far “decadere” B. dall’ufficio di senatore come conseguenza automatica della sentenza definitiva emessa dalla Cassazione nei suoi confronti; e che, addirittura, B. non deve affatto “decadere”.

Ciò perché la legge del 2012 che prevede tale decadenza è incostituzionale: perché limitare il diritto di elettorato passivo è di per sé incostituzionale; perché la legge non può applicarsi a deputati e senatori; e perché la decadenza non può derivare da reati commessi prima della sua entrata in vigore.

Inoltre perché, comunque, il Parlamento deve riesaminare tutta la questione .

In estrema sintesi, le tesi sono le seguenti:

1) Stabilire chi possa essere eletto parlamentare è cosa che riguarda esclusivamente il Parlamento. Una legge che attribuisca alla magistratura il potere di rendere ineleggibile un delinquente o, se già eletto, di farlo decadere dall’ufficio è incostituzionale.

2) Vero è che tale potere la magistratura ha esercitato nei confronti di sindaci e presidenti di Regione e che nessuno ha avuto da ridire; ma l’ufficio di parlamentare è cosa diversa: a deputati e senatori la legge non si può applicare.

3) L’ineleggibilità e la decadenza debbono essere considerate sanzioni penali. Da ciò deriva l’impossibilità di applicare queste sanzioni a chi ha commesso i reati per i quali è stata pronunciata sentenza di condanna in epoca anteriore all’entrata in vigore della legge.

4) Il Parlamento agisce come organo politico (tesi n. 1) e valuta discrezionalmente la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge come causa di ineleggibilità o decadenza: cioè i fatti accertati con sentenza definitiva di condanna e l’applicazione corretta delle leggi che li sanzionano; tra queste, quella sull’ineleggibilità e l’incandidabilità. Quindi ha il diritto/dovere di promuovere, avanti alla Corte costituzionale, conflitto di attribuzione contro l’Autorità giudiziaria che ritenga sussistenti fatti e applicabili leggi che invece il parlamento giudichi insussistenti e inapplicabili.

5) Il Parlamento agisce come giudice (tesi n. 2) e ha il potere di ri-valutare i requisiti previsti dalla legge come causa di ineleggibilità o decadenza: cioè i fatti etc. Insomma un quarto grado di giudizio successivo a quello di Cassazione. In questo caso, essendo giudice, ha il potere di sollevare eccezione di illegittimità costituzionale di una legge quale che sia.

Di queste affermazioni si coglie immediatamente l’incongruenza.

a) È la stessa Costituzione a prevedere che “La legge determina i casi di ineleggibilità e incompatibilità con l’ufficio di deputato o di senatore ” (art. 65). È per questo che il Parlamento non potrebbe ritenere eleggibile Totò Riina o gente come lui. Triste per i fautori della delinquenza al potere; ma vero.

b) Chissà perché sindaci e presidenti di Regione delinquenti possono essere cacciati ma i Parlamentari delinquenti ce li dobbiamo tenere stretti stretti. Nei pareri pro-veritate nulla si si dice su questo punto.

c) Gli estensori dei pareri sono bravi; e tutti sanno che la selezione naturale ha dotato gli avvocati di unghie lunghissime per arrampicarsi sugli specchi. Ma resta il fatto che Corte Costituzionale e Cedu hanno detto che l’ineleggibilità e la decadenza non sono sanzioni penali. Sicché, di violazione del principio di cui all’art. 2 del codice penale (il cosiddetto divieto di retroattività) non se ne parla. E poi la legge che prevede la decadenza si riferisce alle condanne, non ai reati. I reati di B sono antecedenti l’entrata in vigore della legge ma la condanna è posteriore; quindi, tutto regolare. La Corte Costituzionale ha già detto che si tratta semplicemente di constatare l’“indegnità morale” del parlamentare. È per questo che non si tratta di “sanzioni penali” ma di semplici requisiti morali. Ed è per questo che il Parlamento non deve ri-valutare un bel niente: deve prendere atto della sentenza e cacciare B.

d)Sul ricorso alla Corte sono d’accordo; anche se nessuna legge prevede un quarto grado di giudizio avanti al Parlamento (cosa su cui tutti gli autori dei pareri pro-veritate sorvolano). Nell’un caso o nell’altro meglio farlo. Così, quando finalmente B sarà fatto fuori, sarà un po’ (solo un po’, le facce di tolla sono la norma tra B&C) più difficile dire che si tratta di un complotto ai suoi danni. Certo, tutto ciò farebbe slittare la defenestrazione di B di circa un anno; che è poi quello che gli serve, ma la Corte ha già detto che il ricorso è possibile. E quindi c’è poco da fare.

Detto tutto questo, ciò che mi lascia perplesso è il fatto che nessuno di questi giuristi, a chi gli chiedeva un parere pro-veritate sulla decadenza di B, abbia sentito il bisogno di rispondere: “Abbiate pazienza ma qui non è una questione giuridica; si tratta di un problema politico, etico e sociale. Non potete seriamente chiedermi di elaborare una teoria per mantenere tra i Senatori della Repubblica un delinquente condannato per frode fiscale. Ne va dell’o n orabilità del Paese, delle Istituzioni e, tutto sommato, anche mia. Io, a prestarvi la mia scienza per questo scopo, non ci sto”.

il Fatto Quotidiano, 30 agosto 2013
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