Rabbia contro Pd: mai col Caimano
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DAVANTI A MONTECITORIO
Rabbia e proteste contro il Pd
«No all'abbraccio mortale col Caimano»
Manifestanti davanti a Montecitorio contro l'elezione di Franco Marini al Colle. La mobilitazione su Facebook: «Tutti a Roma»
Mentre ancora nell'Aula si vota il nome del presidente della Repubblica, dietro le transenne di piazza Montecitorio si moltiplicano fischietti e megafoni. Seguendo un tam tam partito da Facebook - che già mercoledì sera aveva portato alle contestazioni davanti al teatro Capranica - molti militanti del Pd, alcuni esponenti del popolo Viola, altri semplici cittadini si sono radunati in piazza per chiedere al centrosinistra di sostenere il candidato proposto dal M5S Stefano Rodotà e non votare Franco Marini.
Mentre ancora nell'Aula si vota il nome del presidente della Repubblica, dietro le transenne di piazza Montecitorio si moltiplicano fischietti e megafoni. Seguendo un tam tam partito da Facebook - che già mercoledì sera aveva portato alle contestazioni davanti al teatro Capranica - molti militanti del Pd, alcuni esponenti del popolo Viola, altri semplici cittadini si sono radunati in piazza per chiedere al centrosinistra di sostenere il candidato proposto dal M5S Stefano Rodotà e non votare Franco Marini.
Militante Pd strappa la tessera
di Nino Luca (H24)
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SLOGAN E TESSERE BRUCIATE - Slogan semplici e convinti: «Non lo fate», «Non vi votiamo più», «Siete dei traditori» e il classico «No all'inciucio». Il filo conduttore è la rabbia contro il nome di Franco Marini, ex presidente del Senato, uomo scelto dal Pd, dal Pdl, da Scelta civica e dalla Lega. «Bersani ieri si è suicidato», dice Rosalba, insegnante, che ha sempre votato Pd. «Ieri sera - racconta - ero davanti al teatro per urlare tutta la mia rabbia. E c'è anche qualcuno che brucia in piazza la tessera del Pd. La piazza è presidiata dalle forze dell'ordine, in divisa e in borghese.
APPUNTAMENTO ALLE 18 - La folla di manifestanti è destinata a crescere. Sui social network la «chiamata» per la piazza è convocata alle 18. Su Facebook l'appuntamento «Sit-in a Montecitorio: non al patto Pd-Pdl» ha già oltre 5mila iscritti e cresce di ora in ora. Sono attesi anche i militanti del Pd vicini ai «giovani turchi».
RACCOLTE DI FIRME - Intanto sono partite anche delle a raccolta di firme per spronare il Pd a non votare Marina. La prima «Per Stefano Rodotà Presidente della Repubblica» arriva dall'Arci. Firmatari tutti i componenti della Presidenza nazionale che, in un comunicato, spiega: «La questione non è fare un favore a Grillo, a Renzi o a Sel. Nè mettersi contro Bersani, contro Marini, o chiunque altro. Si tratta di scegliere, in un momento critico per il popolo italiano, il garante della Costituzione, della democrazia e dei diritti. Non il garante degli equilibri politici e partitici». Mentre ha superato abbondantemente le 40mila firme la petizione online «Appello a Bersani: votate Stefano Rodotá», proposto da Qualcosa di Sinistra.
Redazione Online
18 aprile 2013 | 16:21
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