Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Inviato: 11/06/2017, 19:17
ORMAI E’ RIMASTO SOLO LUI A CHIEDERLO
MA E’ UN DIALOGO TRA SORDI
RICHIESTE FATTE AL VENTO
L’INCONTRO 40 minuti Mattarella: “Serve impegno soprattutto per i giovani”
Anche al Colle Papa Francesco chiede
un lavoro per tutti: “E non precario”
I l terrorismo e il dramma dei migranti, il lavoro e i giovani, la difesa dell’ambiente, la responsabilità politica nel futuro della società. Sono i temi affrontati ieri durante la visita ufficiale di Papa Francesco al Quirinale, dove lo ha ricevuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su tutto, ha dominato però la “dignità del l a vo r o ” e la responsabilità della politica nel rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni. IL COLLOQUIO tra l’inquilino del Colle e Bergoglio è durato circa 40 minuti nello studio alla Vetrata, lo stesso che viene utilizzato per le consultazioni per la formazione dei nuovi governi. Il capo di Stato ha poi sottolineato come sia “ele - vata la responsabilità che incombe su chi è chiamato a esercitare i pubblici poteri e quanto profondo debba essere l’impegno nell’assicura - re giorno dopo giorno dignità, riconoscimento di un ruolo nella società, rispetto elementi fondanti di ogni civile convivenza, attraverso la garanzia a tutti del lavoro”. Mattarella cita poi l’intervento sul lavoro di Bergoglio a Genova, basato s ul l’articolo 1 della Costituzione: “Agire con crescente impegno affinché prevalga una condizione di equità, e quindi stabilità sociale e concordia, è un obiettivo che deve trovare prioritaria applicazione nei confronti dei giovani”. Anche il Pontefice torna - anche se in una forma più seriosa rispetto al botta e risposta di Genova - sul tema lavoro: “Ribadisco l’ap - pello a generare e accompagnare processi che diano luogo a nuove opportunità di lavoro dignitoso. Il disagio giovanile, le sacche di povertà, la difficoltà che i giovani incontrano nel formare una famiglia e nel mettere al mondo figli trovano un denominatore comune nell’i n s u f fi c i e n z a d el l ’offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettualità”. Senza occupazione di qualità il patto sociale non regge e vince chi vuole fare i soldi con i soldi: serve “un’alleanza di iniziative perché le risorse finanziarie siano poste al servizio della gente e non invece distolte e disperse in investimenti speculativi”. BERGOGLIO, però, parla anche di immigrazione: Italia ed Europa, dice, sono chiamate ad affrontare “problemi e rischi di varia natura” ma è certo che “se l’Italia saprà avvalersi di tutte le sue risorse spirituali e materiali in spirito di collaborazione tra le sue diverse componenti civili, troverà la via giusta per un ordinato sviluppo e per governare nel modo più appropriato i fenomeni e le problematiche che le stanno di fronte”.
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MA E’ UN DIALOGO TRA SORDI
RICHIESTE FATTE AL VENTO
L’INCONTRO 40 minuti Mattarella: “Serve impegno soprattutto per i giovani”
Anche al Colle Papa Francesco chiede
un lavoro per tutti: “E non precario”
I l terrorismo e il dramma dei migranti, il lavoro e i giovani, la difesa dell’ambiente, la responsabilità politica nel futuro della società. Sono i temi affrontati ieri durante la visita ufficiale di Papa Francesco al Quirinale, dove lo ha ricevuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Su tutto, ha dominato però la “dignità del l a vo r o ” e la responsabilità della politica nel rafforzare il legame tra cittadini e istituzioni. IL COLLOQUIO tra l’inquilino del Colle e Bergoglio è durato circa 40 minuti nello studio alla Vetrata, lo stesso che viene utilizzato per le consultazioni per la formazione dei nuovi governi. Il capo di Stato ha poi sottolineato come sia “ele - vata la responsabilità che incombe su chi è chiamato a esercitare i pubblici poteri e quanto profondo debba essere l’impegno nell’assicura - re giorno dopo giorno dignità, riconoscimento di un ruolo nella società, rispetto elementi fondanti di ogni civile convivenza, attraverso la garanzia a tutti del lavoro”. Mattarella cita poi l’intervento sul lavoro di Bergoglio a Genova, basato s ul l’articolo 1 della Costituzione: “Agire con crescente impegno affinché prevalga una condizione di equità, e quindi stabilità sociale e concordia, è un obiettivo che deve trovare prioritaria applicazione nei confronti dei giovani”. Anche il Pontefice torna - anche se in una forma più seriosa rispetto al botta e risposta di Genova - sul tema lavoro: “Ribadisco l’ap - pello a generare e accompagnare processi che diano luogo a nuove opportunità di lavoro dignitoso. Il disagio giovanile, le sacche di povertà, la difficoltà che i giovani incontrano nel formare una famiglia e nel mettere al mondo figli trovano un denominatore comune nell’i n s u f fi c i e n z a d el l ’offerta di lavoro, a volte talmente precario o poco retribuito da non consentire una seria progettualità”. Senza occupazione di qualità il patto sociale non regge e vince chi vuole fare i soldi con i soldi: serve “un’alleanza di iniziative perché le risorse finanziarie siano poste al servizio della gente e non invece distolte e disperse in investimenti speculativi”. BERGOGLIO, però, parla anche di immigrazione: Italia ed Europa, dice, sono chiamate ad affrontare “problemi e rischi di varia natura” ma è certo che “se l’Italia saprà avvalersi di tutte le sue risorse spirituali e materiali in spirito di collaborazione tra le sue diverse componenti civili, troverà la via giusta per un ordinato sviluppo e per governare nel modo più appropriato i fenomeni e le problematiche che le stanno di fronte”.
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