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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Articolo 4 - Pagina 5
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Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 17:08
da camillobenso
Io dico la mia, per quel che vale. Secondo me due regole vanno rispettate:
- quella relativa al titolo dell'argomento, che deve rispecchiare il contenuto che si vuole proporre alla discussione; e questo perché chi legge il titolo possa decidere se seguire quella discussione e, eventualmente, intervenire; oppure se quell'argomento non gli interessa, e allora può non entrare a leggere.
- quella di attenersi all'argomento stesso; certo non in modo tassativo, qualche divagazione è ammissibile, ma si deve rispettare l'argomento di cui si parla. Altrimenti si perde il filo di ogni parvenza di ragionamento.


cardif

^^^^^^^^^^

- quella relativa al titolo dell'argomento, che deve rispecchiare il contenuto che si vuole proporre alla discussione; e questo perché chi legge il titolo possa decidere se seguire quella discussione e, eventualmente, intervenire; oppure se quell'argomento non gli interessa, e allora può non entrare a leggere.

Questo dispositivo di selezione è naturale e comune all’intero consorzio umano

- Quando si acquista un quotidiano non si leggono tutti gli articoli, anche se si è sborsato (oggi) 1,5 euro. Si leggono solo quelli che interessano. I grandi giornaloni, per sostenere la vendita, da molti anni hanno allargato la platea degli argomenti. Sono state introdotte delle rubriche specialistiche che esulano dalla funzione primaria di un giornale. Fornire notizie. Regolarmente ci si può trovare arte, medicina, salute, viaggi, ecc. ecc.
Tanto che il numero delle pagine è lievitato al punto che un quotidiano (Es. Corriere della Sera; ed altri di quel livello), sono assimilabili, anche per le dimensioni, al vecchio Espresso delle origini, che usciva come settimanale. Nessuno legge l’intero giornale, seleziona gli articoli più confacenti alla sua personalità ed ai suoi interessi.

- Se vai al supermercato selezioni le aree dei prodotti che ti servono, o di quelli che ti incuriosiscono.

- Se entri in un negozio di abiti, restringi la ricerca a quelli che ti interessano, per taglia, fattura o colore.

- Quando guardi la televisione, oggi, diversamente dagli anni ‘50-’60 del secolo scorso, scegli il canale con programmi di tua soddisfazione.

- Se entri in libreria, non ti porti a casa tutti i libri in esposizione. Ma vai diritto a quelli che soddisfano le tue esigenze.

^^^^^^

- quella di attenersi all'argomento stesso; certo non in modo tassativo, qualche divagazione è ammissibile, ma si deve rispettare l'argomento di cui si parla. Altrimenti si perde il filo di ogni parvenza di ragionamento.

Questa, dopo 13 anni di esperienza su forum politici, posso dirti che è più difficile da rispettare anche perché a volte, per quanto postato si può andare, volendo fare paragoni, fuori tema nel dover esprimere il proprio pensiero.

Quello che però ho notato è che il grado di tolleranza, in genere, è piuttosto elevato. Solo un 2% al massimo sente la necessità di fare presente l’OT.

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 17:32
da camillobenso
Rom ha scritto:
cardif ha scritto:Iafran cita Russell: "solo (i morti e) gli stupidi non cambiano mai opinione", che io condivido.
Ma solo nella misura in cui, prima di farsela un'opinione, uno si sia prima documentato ed abbia letto per opportuna conoscenza le opinioni di altri (secondo Camillobenso) e poi abbia elaborato una sua sintesi in base al proprio 'io' (secondo Rom).
Altrimenti uno che cambia idea al primo spiffero di vento è stupido.
Be', le opinioni si possono cambiare senza problemi: dipendono dalle sollecitazioni contingenti che ci provengono dalla realtà, che è mutevole nelle sue manifestazioni.
Le idee sono un'altra cosa. Si possono cambiare, ma con tempi diversi, e dipende anche da quanto siano generali, o da quanto siano fondate su una profonda convinzione, o da quanto siano inscindibili dal proprio carattere.
Però, ti devo una precisazione, che mi riguarda: io non sono un vessillifero dell'egocentrismo, né tanto meno sono uno spregiatore dello studio e della documentazione. Anzi, amo particolarmente il momento in cui mi trovo di fronte a un testo, un contributo intelligente, che mi dica qualcosa di nuovo, che mi sorprenda con un'ipotesi, che mi offra un punto di vista intrigante.
Amo ascoltare coloro che sento come migliori di me, più bravi, più informati, più intelligenti, o diversi da me, in modo profondo, significativo.
Certo, non succede in continuazione, ossia non è che mi capiti dieci volte al giorno di incrociare discorsi e posizioni davvero sorprendenti e interessanti: del resto, sarebbe strano il contrario, visto che, per esempio, di tutta la letteratura dell'800 possiamo assegnare un grado di profondo interesse a dieci, venti, o fossero pure cinquanta autori, o perfino cento - il che farebbe una media ottimale di uno all'anno.
Nella civiltà odierna, della comunicazione globale (e ipertrofica), la media può salire a uno al mese, o magari uno a settimana, tie' - e il "profondo interesse" attestarsi a un livello meno stratosferico, più volatile. Vogliamo metterci d'accordo sulla cifra di uno al giorno? Va bene, uno al giorno. Uno, e già mi sembra che ce ne sia abbastanza per alimentare il mio ego, per sollecitarlo a riflessioni e pensieri.
Se questo uno a settimana, o uno al giorno, diventano dieci o venti al giorno o cinquanta a settimana, siamo al supermercato - o, se preferisci, è un rumore di fondo, una forma di bulimia pseudo-informativa.
Ma poi, insisto: se pure avvenisse il miracolo di dieci o venti cose meravigliosamente interessanti ogni giorno, pubblicate sui giornali, una discussione - se vuole essere utile, anzi se vuole esistere - costringe a selezionarne due o tre, o meglio ancora uno stralcio significativo per ciascuna delle due o tre.
Non è una "tesi", la mia, ma una constatazione elementare, che non ha niente a che fare con la "libertà": o meglio, ha a che fare con la libertà degli altri, in quanto evita di intasare lo spazio con una caterva di materiale che nemmeno si fa in tempo a leggere tutto, e che nella sua eterogeneità toglie ogni possibilità di commento - ammesso che ne rimanga la voglia.
Ma giustamnte, direbbe qualcuno, a noi che ce frega del commento di Rom o di Flavio o di Cardif o di Iafran o di Camillo? Mica siamo in un forum.

Comunque, come dicevo nel post precdente, ho capito.
Ho capito che ho a che fare con il coccio, e che queste riflessioni sono poco gradite.
In fondo, non siamo qui per avere ragione, ma per capire.

Nella tua autodescrizione hai mancato di evidenziare che hai una predisposizione alla lite, ed a imporre il tuo punto di vista cercando di rigirare la frittata, secondo la modalità tricolore.

Sono almeno più di dieci anni che sui forum di centrosinistra derivati da Ulivo.it non si verificava un caso del genere.

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 17:32
da erding
L'ultimo argomento che è stato aperto, qui sul forum, credo sia stato il mio “QUALE “RIFORMA“ PER LA SCUOLA ,
ritenendo questa questione, la scuola, di estrema importanza ed attualità L'ho postato con il contributo di un articolo
di di Luca Sappino e Michele Sasso dell'espresso. Ed uno di Lorenzo Vendemialescritto per il Fatto.

Mi sono limitato, visto che l'articolo integralmente postato può recare disturbo, a mettere qualche riga ed il relativo link.

Come ho ricordato altrove non sono un letterato tanto meno un intellettuale. Sono una persona semplice con la voglia
di imparare e partecipare come so fare (confidando nella pazienza altrui) ed avvalendomi spesso di contributi e spunti
che leggo e ritengo utili per capire e per farne materia di discussione. Anche perché, nessuno e tuttologo,
e ciascuno di noi ha bisogno di informarsi, sull'attualità sopratutto, e ciò che ritiene sia degno di rilievo
lo vuol condividere con altri aspettando che con gli altri si possa allargare la discussione ed il confronto.
Poi penso sia legittimo che ciascuno si regoli come crede.

un saluto erding

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 19:28
da camillobenso
erding ha scritto:L'ultimo argomento che è stato aperto, qui sul forum, credo sia stato il mio “QUALE “RIFORMA“ PER LA SCUOLA ,
ritenendo questa questione, la scuola, di estrema importanza ed attualità L'ho postato con il contributo di un articolo
di di Luca Sappino e Michele Sasso dell'espresso. Ed uno di Lorenzo Vendemialescritto per il Fatto.

Mi sono limitato, visto che l'articolo integralmente postato può recare disturbo, a mettere qualche riga ed il relativo link.

Come ho ricordato altrove non sono un letterato tanto meno un intellettuale. Sono una persona semplice con la voglia
di imparare e partecipare come so fare (confidando nella pazienza altrui) ed avvalendomi spesso di contributi e spunti
che leggo e ritengo utili per capire e per farne materia di discussione. Anche perché, nessuno e tuttologo,
e ciascuno di noi ha bisogno di informarsi, sull'attualità sopratutto, e ciò che ritiene sia degno di rilievo
lo vuol condividere con altri aspettando che con gli altri si possa allargare la discussione ed il confronto.
Poi penso sia legittimo che ciascuno si regoli come crede.

un saluto erding


Oggi sui quotidiani, caro erding, il tema della riforma scolastica tiene banco.

il Fatto 5.3.15
Il blob di Renzi sulla scuola: dodici mesi di slogan e fumo
Tempi sempre certi e mai rispettati
di Marco Palombi

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La Stampa 5.3.15
Che ne sarà della #buonascuola?
Dopo lo stallo nel Consiglio dei ministri, si riapre il dibattito sui punti contestati delle linee guida
Nell’esecutivo emergono divisioni e dubbi sulla copertura finanziaria. Sindacati pronti alla lotta
di Flavia Amabile

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il manifesto 5.3.15
Scuola, Renzi non risolve il rebus dei precari
Niente decreto. E l’annunciato disegno di legge potrebbe arrivare troppo tardi per l'assunzione del primo settembre
Sono almeno 40 mila quelli a rischio nelle graduatorie ad esaurimento
Anni di lavoro per l'immissione in ruolo potrebbero essere spazzati via
di Roberto Ciccarelli

^

il manifesto 5.3.15
E così le scuole private si accaparrano i soldi pubblici
La riforma. Proteste di M5S, Cgil e associazioni, ma il governo sembra intenzionato a concedere gli sgravi. Il Pd resta spaccato, e i cattolici festeggiano: ma chiedono di approvare in fretta la legge
di Roberto Ciccarelli

^

il manifesto 5.3.15
Scuola a tempo perso
di Alba Sasso

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Corriere 5.3.15
Il fronte dei docenti
Precari, ricomincia l’attesa infinita. Tempi stretti con la legge a giugno
Renzi su Facebook garantisce 100 mila posti
Gli esclusi pronti a presentare ricorsi
Irrisolti gli squilibri tra regioni: molti docenti in zone dove i posti sono già esauriti
di Gianna Fregonara Orsola Riva

^

Corriere 5.3.15
«Sostegno alle paritarie? Un’idea di Berlinguer»
Il ministro Lupi: nessuno strappo alla Costituzione, vigileremo sui «diplomifici»
di Andrea Garibaldi

^

La Stampa 5.3.15
Trovare un senso nel caos creativo della scuola
Marco Rossi Doria propone una visione del mondo dove ordine e complessità convivono
di Giuseppe Salvaggiulo

^

Repubblica 5.3.15
Scuola, alle Camere 40 giorni per dire sì
Lo scadenzario del governo per non mettere a rischio le 160mila assunzioni promesse: “Il primo settembre tutti in cattedra”
Il sottosegretario Faraone: “Giusto che il Parlamento discuta il piano. Ma se non lo approverà entro il 15 aprile, faremo il decreto”
di Corrado Zunino

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#precariostaisereno...
Repubblica 5.3.15
Francesca Puglisi, responsabile della scuola per il Pd
“È una sfida anche al Pd, ora niente ostruzionismo”
“Tutte le forze collaborino, l’istruzione non è un terreno per guerre di parte”
“I precari delle graduatorie a esaurimento stiano tranquilli: non resteranno fuori”
intervista di C. Z.

^

cardif ha evidenziato, giustamente, questa riflessione:

- quella relativa al titolo dell'argomento, che deve rispecchiare il contenuto che si vuole proporre alla discussione; e questo perché chi legge il titolo possa decidere se seguire quella discussione e, eventualmente, intervenire; oppure se quell'argomento non gli interessa, e allora può non entrare a leggere.

^

Infatti, il titolo di un thread individua in modalità primaria un tema di discussione. Questa è una scelta basilare che ognuno fa in base al grado di soddisfacimento personale del tema trattato.

Nessuno, in questi 13 anni di forum, ha mai pensato che corresse l’obbligo di leggersi tutti i thread.

Dopodiché, come hai giustamente osservato, nessuno di noi è un tuttologo. Nessuno è un Dio.

Il nostro essere di sinistra, ci ha indotto in tutti questi anni ad accettare qualsiasi modo di esprimersi, senza riserve.

Ergo, il contenuto di un articolo esprime in modo compiuto il pensiero dell’autore. Come un post personale di un forumista esprime il suo modo di vedere. Di conseguenza è come se fosse un post tuo, di paolo, di pancho. Solo che per professione o livello culturale viene espresso in modo differente, più completo dal punto di vista letterario, ma soprattutto più informato con dati che noi non possiamo realisticamente accedere.

Forse, solo Amalia Signorelli, potrebbe spiegarci perché si accetta un post tuo, di pancho, di paolo, di lucameni1, di cardif, mio, e non un pensiero compiuto di Marco Palombi, Gianna Fregonara in coppia con Orsola Riva, di Roberto Ciccarelli, o di Alba Sasso.

In realtà, se il tema veramente interessa, diventa utile sentire i vari punti di vista dei professionisti dell’informazione o della cultura, come spesso capita.

Paolo ha più volte riportato il contenuto del blog di Grillo, ma nessuno si è mai permesso di vietare di pubblicare il contenuto. Se ti interessa lo leggi, e volte lo commenti, se non ti interessa non lo leggi.

Quando sei entrato nel thread che ti interessa, cerchi di farti un’opinione ampliando le tue informazioni, o comunicando il tuo pensiero personale.

Può anche capitare che un certo autore professionista, per ragioni varie ti stia sul piloro. Ma anche in questo caso esiste la libertà di non leggere l’autore sgradito.

Non ha alcun senso che un problema personale limiti l’informazione diretta ad altri.

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 20:03
da cardif
Caro Rom, hai ragione (forse).
Alla fine ho usato per sbaglio 'idea' anzicché opinione. Però resto dell'avviso che anche l'opinione deve avere consistenza gnoseologica. E se uno la cambia senza troppo rifletterci su, tanto brillante per intelletto non è.
Tanto per divagare, da 'idea' su Wikipedia:
"Con Cartesio l’idea viene a perdere il suo carattere ontologico, in favore di quello gnoseologico. Si può meglio comprendere la posizione di Cartesio raffrontandola con quella neoplatonica: per quest’ultima, pensare l’idea significava “essere” nell’idea; per Cartesio, invece, pensare l'idea significa “avere” delle idee".
Poi ci sono Spinoza, Leibniz, Locke, Hume e infine Kant che "si propose di correggere Hume, affermando che le idee non vengono dall'esperienza, ma nascono dall'attività critica dell'io".
E io mi chiedo, con tutto il rispetto per il grande Immanuel: l'attività critica dell'io su quale materia lavora se non sulla conoscenza? L'ho scritto prima: 'elaborare una sua sintesi in base al proprio 'io'. E qua ci metterei pure Freud.
La sola analisi speculativa ha portato per secoli a ritenere la Terra al centro dell'Universo. E molti a a ritenere qualcuno, tipo Berlusconi, uno statista. Non ci sono, in questi due casi, elementi di riscontro né di razionalità né di realtà oggettiva. Idee. Al vento.

Invece da 'opinione', sempre su Wikipedia:
"In filosofia il concetto di opinione rimanda a due specifici significati:
- ogni conoscenza o credenza che non ha in sé una garanzia di verità accertata;
- qualsiasi asserto basato su una esperienza sensibile, immediata e contingente, che in apparenza si presenti come teoreticamente vera.
"

Mi pare che siano molte le assonanze tra 'idea' e 'opinione'. Comunque ho finito di divagare.

Caro Rom, non concordo.
Non ritengo affatto che tu sia 'vessillifero dell'egocentrismo, né tanto meno sono uno spregiatore dello studio e della documentazione'.
Ricordo le discussioni interessanti avute nell'altro sito; e mi è dispiaciuto, allora, il tuo allontanamento (puoi controllare perché l'ho scritto).
Può essere che certe discussioni siano poco gradite a qualcuno, ma non è detto che lo siano a tutti. Come è stato consigliato, se non si ha interesse a leggere, non lo si fa e finisce là.
E comunque, se qualcuno la vede diversamente, non è detto che sia di coccio per il solo fatto che agisce secondo le sue 'idee'.

caro Camillobenso, so di non aver scritto niente di nuovo.
Sono alcune delle regole, secondo me importanti senza nulla togliere alle altre, che ho riportato: la n 13 del Regolamento e la n.4 delle Netiquette di Wikipedia.
E ho motivato il mio interesse, del tutto personale, per queste due in questo caso in discussione.
In quanto alla predisposizione alla lite, non concordo che non se ne vede da 10 anni: c'è in abbondanza in qualcuno che frequenta un altro forum di centrosinistra derivato da Ulivo.it.

"il contenuto di un articolo esprime in modo compiuto il pensiero dell’autore. Come un post personale di un forumista esprime il suo modo di vedere. Di conseguenza è come se fosse un post tuo ..."
Questo concetto l'ho già letto altrove. Per la verità non lo capisco. Penso che chi apre un argomento lo faccia di proposito per porlo alla base di un confronto di idee con gli altri, altrimenti quello che vuole dire se lo tiene per sé: che senso ha che io pubblichi un mio pensiero o un articolo che a me interessa, e lo ritengo 'mio'? Sarebbe come considerare questo spazio una bacheca. Questa è la logica di un blog, non di un forum.

cardif

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 21:54
da camillobenso
Caro cardif,
leggendo il tuo commento :

"il contenuto di un articolo esprime in modo compiuto il pensiero dell’autore. Come un post personale di un forumista esprime il suo modo di vedere. Di conseguenza è come se fosse un post tuo ..."
Questo concetto l'ho già letto altrove. Per la verità non lo capisco. Penso che chi apre un argomento lo faccia di proposito per porlo alla base di un confronto di idee con gli altri, altrimenti quello che vuole dire se lo tiene per sé: che senso ha che io pubblichi un mio pensiero o un articolo che a me interessa, e lo ritengo 'mio'? Sarebbe come considerare questo spazio una bacheca. Questa è la logica di un blog, non di un forum.


Diventa palese un mio errore di comunicazione.

Parti dal principio che un thread è il contenitore naturale di un insieme di informazioni/confronti, relativi ad un determinato tema.

Prendiamo ad esempio un thread a cui diamo una particolare attenzione:
Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la

perché la sinistra è morta da qualche anno, e per non soccombere in una fase storica in cui dominano 4 “partiti” di destra, ci vogliono idee per farla ripartire, per non soccombere del tutto ed essere schiacciati definitivamente.

L’introduzione del Job act, serve solo a ridimensionare il mondo del lavoro.

Ieri poi, abbiamo sentito Poletti accennare che con la prossima legge di Stabilità si parlerà di anticipare l’età pensionabile, accettando un ridimensionamento dell’assegno mensile.

Tutto perché le classi dirigenti non hanno né la capacità, né la forza di recuperare i soldi dalla corruzione e da altro.


L’amico pancho ha di recente postato il suo pensiero ultimo, da forumista iscritto ed attivo nella divulgazione:

@camillobenso

Caro amico ora tutti noi stamo facendo tutte le elucubrazioni mentali sul che dovrebbe fare la base di sinistra ma purtroppo non si vede alcun"rigurgito" verso questa situazione il che mi fa pensare ancora una volta che queste nuove generazioni e non solo questi siano talmente sfiduciate della politica che non si sentono più di partecipare a qualsiasi movimento di protesta.

Aspettano sempre quel Godot/condottiero che non arriverà mai perché non si rendono ancora conto che quel Godot solo proprio loro.

In questi anni si son distrutte quasi 2 generazioni e quelli più anziani oramai si son adattati alle situazioni poiche e' mancato il loro solito condottiero carismatico che gli avrebbe potuto aiutare.

Così e' successo con Berlinguer su cui eravamo tutti noi dei "figli" e ci fidavamo su tutto anche per il semplice fatto che erano personaggi di cui fidarsi magari anche con qualche critica verso i miglioristi di allora. Pero' sempre onesti e con etica e morale
.
Continua in >>>>>>> http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... &start=800




Il 27 febbraio, ho pubblicato questo articolo di Nadia Urbinati:

La marcia trionfale dei ricchi globali

Analisi.
Una società divisa tra subalterni dentro lo Stato e plutocrati nei confini del loro potere globale

Nadia Urbinati, il manifesto •
27 feb 15 •



Per i classici, la tirannia era il solo vero rischio anti-democratico, nella forma individuale o di piccoli gruppi (di oligarchi).

La licenza e l’ingordigia per il potere erano le passioni a rischio di sovvertire l’ordine, spesso con il sostegno del più poveri, mesmerizzati dai demagoghi.

Lo scenario che ci possiamo attendere oggi è diverso: non masse anarchiche e in ebollizione, non guerrieri e oligarchi di ceto; ma masse di individui isolati negli stati-nazione e oli-garchi della finanza nei villaggi globali.

Continua in>>>>>>>>>> http://forumisti.mondoforum.com/viewtop ... &start=830

Un argomento a me noto ma che ritenevo necessario per far sapere a chi intende promuovere la nuova sinistra, quale sia il nemico che ha di fronte.

E Nadia Urbinati l’ha fatto in modo egregio.

Quel post però va considerato come se la Urbinati facesse parte del forum ed esprimesse il suo parere.

Così vale per gli autori esterni di giornali e riviste.

Si tratta di dare un contributo a costruire un nuova sinistra.

Io ho fatto solo da tramite. Non è un mio post.

Re: Articolo 4

Inviato: 05/03/2015, 23:32
da flaviomob
Esprimere un'opinione differente (e fondata) non mi pare "degno" di essere classificato come predisposizione alla lite.

Forse, specularmente, c'è poca predisposizione ad accettare le critiche. L'inflazione di articoli postati per intero non aumenta l'interesse ne' l'intensità della discussione: ottiene l'effetto opposto. Poi ognuno è libero di fare come crede.

Per il resto leggo decine di articoli al giorno, sui giornali. Quando entro nel forum è per interesse verso le opinioni e le analisi personali, il dialogo. Piuttosto meglio ancora: un articolo scritto da un forumista, un'opinione originale che non potrei trovare sui siti dei media "mainstream". Di altri articoli, magari doppioni di quelli già letti, che me ne faccio, soprattutto se in quantità industriale?

Re: Articolo 4

Inviato: 06/03/2015, 4:58
da camillobenso
flaviomob ha scritto:Esprimere un'opinione differente (e fondata) non mi pare "degno" di essere classificato come predisposizione alla lite.

Forse, specularmente, c'è poca predisposizione ad accettare le critiche. L'inflazione di articoli postati per intero non aumenta l'interesse ne' l'intensità della discussione: ottiene l'effetto opposto. Poi ognuno è libero di fare come crede.

Per il resto leggo decine di articoli al giorno, sui giornali. Quando entro nel forum è per interesse verso le opinioni e le analisi personali, il dialogo. Piuttosto meglio ancora: un articolo scritto da un forumista, un'opinione originale che non potrei trovare sui siti dei media "mainstream". Di altri articoli, magari doppioni di quelli già letti, che me ne faccio, soprattutto se in quantità industriale?


PS
Nel fare INVIO, la configurazione del forum mi propone i post che sono stati pubblicati nel tempo in cui stavo scrivendo il mio.
Vedo che Camillo, come forma di partecipazione al discorso, ha scelto di prenderci per il culo: usando, ovviamente, una citazione extra large di articoli
.
Bene. Ho capito.

1) Per prima cosa Rom non ha capito assolutamente niente della domanda che ti avevo fatto.

2) Ne ha fatto subito una sua particolare interpretazione ritenendosi preso per il culo. Chiedi al forum se per la domanda che ti ho fatto si sono sentiti presi per il culo.

3) Eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati. Eravamo bandiere rosse. E avevamo ragione.

Evidentemente non si tratta solo di considerazioni giovanili. Ma sono rimaste anche in età matura.

Nessuno qua dentro e nei forum precedenti si è mai permesso di prendere per il culo nessuno. Oltre al fatto che le discussioni personali tra forumisti non venivano e non sono previste. E ritenere di prendere per il culo il forum è una di queste.

4) Scusate se ci torno sopra, dopo attenta e rispettosa riflessione.
Lo faccio, perché la questione influisce in modo diretto ed determinante sulla mia voglia di intervenire in quello che dovrebbe essere un "dibattito" o un "dialogo", mentre è in realtà una generalizzata e dilagante rassegna stampa.
Qualunque thread io apra, a qualunque pagina, mi trovo di fronte a una citazione, quasi sempre integrale, di un articolo del Fatto o dell'HuffPost: qualche volta lo leggo, più spesso no, ma in entrambi i casi mi chiedo: "e allora?".
Ho provato con l'ironia (la Segnalazione), ma evidentemente l'ironia non riesce a smuovere le pietre.
Allora lo dico in modo semplice e lineare: una breve citazione tratta da un testo può essere utile, o anche necessaria, divertente, illuminante, e costituire lo spunto per una discussione. Una citazione integrale, alla quale fa seguito una seconda citazione integrale, alle quali si "risponde" con una terza citazione integrale di un altro articolo, e così via, con l'intercalare di tanto in tanto di una riga in cui si dice "certo che le cose stanno proprio messe male", non è una discussione, non è un dialogo, ma è una gara a chi dimostra di leggere più roba sul web e si premura di rendere partecipi di queste sue meravigliose scoperte tutti gli amici del "forum".


Il fastidio/disagio di Rom deriva da quanto da lui segnalato:

Ma hai ragione: evidentemente il mio disagio deriva anche da una sensazione che accumulo al di fuori del forum.
Diciamo che ritrovare anche qui il medesimo linguaggio, la medesima fraseologia, soprattutto la medesima smaterializzazione, la stessa lontananza che si ha leggendo il giornale o ascoltando i giornalisti nel talk show televisivi, tutto questo accentua il senso di saturazione e di sottile frustrazione - la frustrazione di poter solo ascoltare, e non interloquire "umanamente", cioè umanizzare gli argomenti, riempirli, infarinarli, impregnarli di quel genere di rapporto esclusivo che si crea tra persone che hanno ciascuna un'identità e un corpo, sia pure nei limiti epistolari di un forum.



In questo caso, potete chiedere all’amministratore di aprirvi un vostro settore dedicato in cui i vostri fastidi personali vengono rispettati.

Se provi fastidio per :

Per il resto leggo decine di articoli al giorno, sui giornali. Quando entro nel forum è per interesse verso le opinioni e le analisi personali, il dialogo. Piuttosto meglio ancora: un articolo scritto da un forumista, un'opinione originale che non potrei trovare sui siti dei media "mainstream". Di altri articoli, magari doppioni di quelli già letti, che me ne faccio, soprattutto se in quantità industriale?

Non puoi pretendere che altri che non hanno letto gli articoli che hai letto tu, non siano informati perché ti procura fastidio.

E poi anche in questo caso, il comportamento dell’intero consorzio umano in casi similari è identico per tutti. Dato che tutti gli articoli hanno un titolo, se già letto altrove l’articolo, lo salta.

aaaa42 Oggetto del messaggio: Re: Articolo 4
Inviato: 28/02/2015, 20:00

Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Messaggi: 486

un bellissimo articolo di nadia urbani sul manifesto lo trovato qui.
un altro articolo su il fatto quotidiano lo avevo già letto e quindi non l ho letto
non siamo in tanti e quindi non c e troppa abbondanza di post.
la componente stalinista pedagoca sia tollerante e viva il p!uralismo
sappia essere selettiva per se e non per glialtri
w marx w Lenin w Mao



E’ una cosa semplice semplice da farsi.


Infine,

Forse, specularmente, c'è poca predisposizione ad accettare le critiche. L'inflazione di articoli postati per intero non aumenta l'interesse ne' l'intensità della discussione: ottiene l'effetto opposto. Poi ognuno è libero di fare come crede.

Prova a rivolgere questa osservazione al resto dei forumisti che sono da anni sui forum di Cs, compresi alcuni che sono stati da oltre un decennio su Ulivo.it, se quanto affermi ha un fondamento od é solo una tua particolare interpretazione.

Re: Articolo 4

Inviato: 06/03/2015, 9:52
da E.T.
Ragazzi, direi di piantarla con questa discussione.
Io, personalmente, salto tutti i post di CamilloBenso perchè gli articoli preferisco leggerli sul sito del Fatto, ed essere io a sceglierli.
E perchè so che si tratta solo di citazioni.

Re: Articolo 4

Inviato: 06/03/2015, 12:14
da Rom
Partiamo dalla fine.
La presa per il culo, caro Camillo, è quella di intervenire nella discussione sull'eccesso di citazioni, facendo una sfilza di citazioni: insomma, un dispettuccio, uno sberleffo.
Quanto alla mia predisposizione alla lite, sottoscrivo quello che ti dice Flavio: un dissenso non è lite.
Se vuoi, mi puoi attribuire una spiccata tendenza al dissenso, che dio me la conservi.
Semmai dovresti apprezzare la mia discrezione, di fronte a un'assurdità talmente plateale da essere ridicola, che ho affrontato in un primo momento con toni pacati e ho poi ripreso proponendo una riflessione da fare insieme.
Quello che ti contesto è la tua definizione circa quattro righe, in cui parlo del mio atteggiamento mentale, come una "autodescrizione" e la incarti in un pacco che definisci "discussione personale". Contesto il tuo tono negativo, come se stessi parlando di una stravaganza, una tendenza viziosa. Non vorrei che tu ne rimanessi stupefatto, ma ti ricordo che dietro a ogni nick c'è una persona, e ogni cosa che si dice è "personale": un discorso, o un forum non diventa più nobile o più autorevole perché si cerca di essere il più possibile impersonali, o vaghi, o falsamnte "oggettivi". Se in una discussione entra un po' di aria della vita, e s'intravede una faccia umana, un sentimento, non si abbassa per questo il livello intellettuale del discorso.

Dopo di che, leggo una serie di divagazioni sul tema "cosa è un forum", su come si interviene, su cosa sono gli articoli di giornale, sul valore hanno le citazioni e il loro ruolo: tutto bene, più o meno, più meno che più, ma non capisco l'attinenza con l'argomento.
Quello che sembri non voler capire (o ammettere) è il problema della misura: è come se tu ti facessi venire i calli ai polpastrelli sulla tastiera, per spiegarci che nell'arrosto ci va il rosmarino, e che a te il rosmarino piace da matti, e che anzi lo consideri irrinunciabile, etc etc etc, mentre l'argomento è: quanto rosmarino mettere nell'arrosto? Un rametto, due rametti, tre rametti, o tutta la pianta comprese le radici, sotto la quale il trancetto di maialino nemmeno si trova più?

Tu parli di "13 anni di forum" nei quali "non era mai successo qualcosa di simile".
In vent'anni di mailing list e di forum ho visto succedere di tutto, di simile e di dissimile, ma hai ragione su un punto: non mi era mai capitato di vedere un forum ridotto a una bacheca di articoli di giornale, nel quale la discussione fosse praticamente inesistente.
Di moderatori ne ho conosciuti diversi, e nessuno mi è stato particolarmente simpatico: prima o poi scattava sempre una forma di censura, o di prevaricazione, o anche peggio. E - credo come molti di noi - non sopporto la pedanteria, di chi vuole discettare pure sulle virgole.
Ma, caXXo, qui non stiamo parlando di virgole o di sintassi. Stiamo parlando della possibilità stessa che il forum sia un forum, cioè un luogo dove ci si incontra e si parla, oltre a leggere (per trovare magari ispirazione) di tanto in tanto un articolo di particolare interesse, o che uno o l'altro dei forumisti trova divertente, piacevole, bello, intrigante, o scandaloso, sgradevole, paradossale.
Insomma, massima libertà, massima responsabilità e un normale senso della misura.
E poi: ci sarà pure un motivo per cui in ogni netiquette, vigente in tutti i siti, di ogni genere, viene raccomandato di non usare sistematicamente ed esageratamente il tutto-maiuscolo, il corpo di caratteri troppo grande, e una sarabanda di colori.
A parte la netiquette, negli articoli che sono pubblicati sul web, vedi forse delle righe evidenziate in corpo 48, rosse o bleu? Pensi che i grafici che lavorano in quei giornali siano cretini, o non sappiano spingere il tastino del colore o del carattere? Tu, leggendo quegli articoli, senti il bisogno dei colori o del neretto in corpo 72 per capire quello che stai leggendo?

Io, nel dire tutto questo, non ti sto richiamando a delle "regole", e tanto meno a regole che mi sono inventato io, e non sto nemmeno parlando di "quello che mi piace", soggettivamente. Ti sto richiamando a quello che penso sia un criterio che tu stesso usi nella tua vita quotidiana: non credo che tu urli o gesticoli come gli attori dei film muti, pensando con questo di essere più chiaro - e non credo che vai in giro con in tasca un mazzetto di fotocopie degli articoli del Fatto, da porgere a chi ti fa una domanda o nel corso di una discussione.
E poi: mi spieghi che senso hanno le citazioni in serie delle opinioni dei lettori del giornale, che aggiungi all'articolo?
Non vedi il paradosso di un thread in cui c'è un articolo (va be', diciamo tre, quattro, dieci articoli), una sfilza di commenti di gente sconosciuta, e nessun commento da parte nostra? Ho la sensazione che, dal tuo punto di vista, noi siamo una specie di dodici apostoli, che poco importa se e quanto discutano tra loro, ma molto conta che siano debitamente indottrinati e rimpinzati di informazioni come le oche, così che possano spargersi per il mondo a portare la buona novella - quella del Fatto e della Urbinati, e dei loro lettori.