Re: Giustizia e (in)giustizia
Inviato: 23/10/2015, 11:12
Perché questo Paese è finito, senza più possibilità di sopravvivere.
La difesa è sempre legittima
I cittadini non si sentono più sicuri. E si difendono da sé. Viaggio nella giustizia italiana che tutela ladri e malviventi e condanna chi si difende
Giuseppe De Lorenzo - Ven, 23/10/2015 - 09:57
La spiegazione è tutta nei numeri. C'è un motivo se gli italiani hanno deciso di difendersi con le armi, se i casi di rapine e furti finite in tragedia stanno occupando televisioni e giornali nazionali. I cittadini non si sentono più sicuri. E difendono chi si è difeso: Il 73% degli intervistati di un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre), infatti, trova sbagliata l'accusa di omicidio volontario per il pensionato che ha ucciso con un colpo di pistola un giovane ladro a Vaprio D'Adda, nel milanese.
Il 21% trova invece giusta l'accusa.
Nel rapporto sulla sicurezza, diramato dall'Istat nel 2014, si evince chiaramente che ad essere aumentata non è solo è la percezione di insicurezza degli italiani. Ben 18 milioni sono quelli che si sono detti insicuri e solo il 55% è pronto ad uscire da solo di notte (mentre nel 2010 era il 59% e nel 2011 addirittura il 60,8%). Ma non è solo questo. Ciò che preoccupa è l'aumento dele rapine in casa (+65,8% rispetto al 2010), dei reati contro il patrimonio e dei borseggi.
Gli ultimi casi di cronaca sono solo una piccola parte di quelli realmente accaduti. Alcuni sono i più noti: Graziano Stacchio, il benzinaio che per difendere una donna e un gioielliere ha sparato contro i ladri; Ermes Mattielli, il pensionato che scaricò il caricatore contro i rom entrati nella sua ricicleria; e - in ultimo - il caso di Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio D'Adda che ha ucciso un 22enne albanese sorpreso mentre rubava nella sua casa.
Abbiamo recuperato uno di quelli dimenticati. Giuseppe Caruso il prossimo 27 ottobre rischia 21 anni di carcere per omicidio volontario, solo perché dopo numerosi furti ha tentato di difendere la sua proprietà.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 86045.html
La difesa è sempre legittima
I cittadini non si sentono più sicuri. E si difendono da sé. Viaggio nella giustizia italiana che tutela ladri e malviventi e condanna chi si difende
Giuseppe De Lorenzo - Ven, 23/10/2015 - 09:57
La spiegazione è tutta nei numeri. C'è un motivo se gli italiani hanno deciso di difendersi con le armi, se i casi di rapine e furti finite in tragedia stanno occupando televisioni e giornali nazionali. I cittadini non si sentono più sicuri. E difendono chi si è difeso: Il 73% degli intervistati di un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre), infatti, trova sbagliata l'accusa di omicidio volontario per il pensionato che ha ucciso con un colpo di pistola un giovane ladro a Vaprio D'Adda, nel milanese.
Il 21% trova invece giusta l'accusa.
Nel rapporto sulla sicurezza, diramato dall'Istat nel 2014, si evince chiaramente che ad essere aumentata non è solo è la percezione di insicurezza degli italiani. Ben 18 milioni sono quelli che si sono detti insicuri e solo il 55% è pronto ad uscire da solo di notte (mentre nel 2010 era il 59% e nel 2011 addirittura il 60,8%). Ma non è solo questo. Ciò che preoccupa è l'aumento dele rapine in casa (+65,8% rispetto al 2010), dei reati contro il patrimonio e dei borseggi.
Gli ultimi casi di cronaca sono solo una piccola parte di quelli realmente accaduti. Alcuni sono i più noti: Graziano Stacchio, il benzinaio che per difendere una donna e un gioielliere ha sparato contro i ladri; Ermes Mattielli, il pensionato che scaricò il caricatore contro i rom entrati nella sua ricicleria; e - in ultimo - il caso di Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio D'Adda che ha ucciso un 22enne albanese sorpreso mentre rubava nella sua casa.
Abbiamo recuperato uno di quelli dimenticati. Giuseppe Caruso il prossimo 27 ottobre rischia 21 anni di carcere per omicidio volontario, solo perché dopo numerosi furti ha tentato di difendere la sua proprietà.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 86045.html