pancho ha scritto:camillobenso ha scritto:pancho ha scritto:La domanda allora mi viene più spontanea che mai: Cosa avremmo fatto noi, ORA, al posto loro?
un salutone
Per poterti rispondere ho bisogno di sapere a cosa ti riferisci con il "noi".
Situazione banche a caso Boschi. Come le avremmo potuto risolvere?
Un salutone
Dipende.
Se siamo a favore della truffa continua lasciamo le cose così come stanno.
Compreso il conflitto di interessi confezionato su misura da Frattini per Berlusconi. Che si prestava benissimo anche ad altri per quando si fosse presentata l’occasione. C.V.D.
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27 dic 2015 14:36
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- CHI INTENDE RIVALERSI CONTRO I VECCHI ISTITUTI RESTERÀ FREGATO: DOVRÀ PROCEDERE CONTRO LE “VECCHIE” BANCHE CHE ORMAI SONO SCATOLE VUOTE E I RISARCIMENTI SARANNO DIFFICILI
- OLIVER WYMAN E SOCIÉTÉ GENERALE SARANNO ADVISOR PER LE CESSIONI
Dossier non semplice: Bruxelles vuole chiudere tutto per giugno 2016, realizzando un processo trasparente e competitivo (sono previste aste pubbliche) e soprattutto evitando che 3,6 miliardi erogati dal Fondo per i salvataggi favoriscano i compratori, pena l' aiuto di Stato… -
Andrea Greco per “la Repubblica”
Ognuno per la sua strada.
Le "nuove" quattro banche Marche, Etruria, Cariferrara, Carichiesti hanno annunciato, dopo i cda riuniti il 23 dicembre che «in linea con la direttiva del Bail-in e con la norma italiana di recepimento, non sono titolate ad attivare nuove azioni di responsabilità e al contempo non possono essere oggetto di azioni dei precedenti soci e obbligazionisti subordinati».
Chi intende rivalersi contro le condotte dei vecchi amministratori, già allontanati e in qualche caso indagati, dovrà quindi farlo sulle quattro "vecchie" banche. Solo che ormai sono scatole semivuote, poste in liquidazione coatta amministrativa dal Tesoro.
Le quattro "nuove" banche invece, «al lavoro per tornare a sostenere i territori e le loro comunità », proseguono nel percorso previsto dai rigidi paletti della normativa Ue. In queste ore è in dirittura la nomina degli advisor: che sarebbero Oliver Wyman che aveva già assistito il Fondo interbancario nei tentativi (stoppati dall' Ue) di intervenire sulle quattro banche - come consulente strategico, mentre Société Generale per l' assenza di conflitti di interesse si sarebbe aggiudicata il mandato di advisor finanziario.
Insieme dovranno indicare ai cda guidati da Roberto Nicastro il percorso e le condizioni migliori per cedere le quattro attività.
Dossier non semplice: Bruxelles vuole chiudere tutto per giugno 2016, realizzando un processo trasparente e competitivo (sono previste aste pubbliche) e soprattutto evitando che 3,6 miliardi erogati dal Fondo per i salvataggi favoriscano i compratori, pena l' aiuto di Stato.
La fretta, però, non fa negoziare bene: c' è il rischio che si debbano cedere i quattro istituti in blocco, comunque a sconto rispetto al loro valore, perché inevitabilmente i compratori offriranno condizioni "prendere o lasciare" per impieghi, marchi e filiali; con possibili ritorsioni sulla tenuta occupazionale dei 6mila dipendenti, cui nella nota del 23 i cda hanno espresso «profonda riconoscenza per la passione e l' impegno».
Se la strada dei "nuovi" è in salita ma chiara, quella dei "vecchi" risparmiatori è un ponte nel vuoto.
Mercoledì è stata costituita la Rev spa, nome della società della bad bank che acquisirà gli 8,5 miliardi di sofferenze dei quattro gruppi (svalutati a 1,5 miliardi, su diktat dell' Ue) e sarà presieduta da Livia Pomodoro.
Mentre non sono ancora chiari i contorni dell' attivo e del passivo delle "vecchie banche" su cui ex soci e obbligazionisti subordinati dovrebbero rivalersi. «Il governo è ancora in tempo a riparare i danni subiti da 130mila famiglie espropriate nel caso banche hanno chiesto Adusbef e Federconsumatori - dia rimborsi integrali,
invece delle elemosine arbitrali che i truffati non accetteranno mai: basterebbero due anni del dividendo che Bankitalia gira alle banche sue socie».
Ad Arezzo intanto il vescovo Riccardo Fontana nell' omelia di Natale ha detto: «In questo anno della misericordia voglio ben sperare che chi ha potere di aggiustare le cose non dimentichi coloro che, senza colpa, hanno perso i loro modesti risparmi».
http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... 115710.htm
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Se per “noi” intendi noi del forum, dovremmo riesumare De Gasperi ed Einaudi oltre ad almeno l’80% di parlamentari di quella prima stagione del dopo guerra, per tentare di riordinare il sistema bancario attuale. Ma non garantisco la riuscita, perché allora il tessuto sociale tricolore era costituito da persone dentro e fuori dalle istituzioni che facevano dell’onestà e del proprio onore una bandiera individuale e collettiva.
Avevano inoltre l’ambizione di far crescere il Paese, perché lo spirito nazionalista e di comunità in cammino era la normalità.
Qui invece siamo oramai in un tessuto sociale in cui il banditismo e la truffa continua conseguente è una ragione di vita, ed un titolo di merito.
Se tu conosci, caro pancho, chi ha ereditato la bacchetta magica della Fata Turchina, potremmo farcela prestare. Forse, e ripeto forse, si potrebbe venire a capo di qualche cosa.