Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
Rigor, all'indomani della scossa più forte che aveva provocato 17+2 morti,..disse:
<<Stiano tranquilli i cittadini......>>
Tranquilli una mazza, ci vogliono decisioni forti per non fare morire l'Emilia.......
gli emiliani,come tutti i terremotati ,chiedono aiuti.
ma a differenza di molti terremotati,sono perfettamente lucidi e consapevoli che di aiuti ne arriveranno pochi.
quindi hanno già comiciato a ricostruire e ripartire...in proprio.
certo non si può far nozze con i fichi secchi...
I soldi ci sono, li ha dati Draghi appositamente per imprese e famiglie.
Seconda tranche di febbraio 139 miliardi di euro, ...si usino quelli.
Rigor non si comporti come i suoi predecessori.
Ma il problema è che non si può vivere con il timore della prossima scossa.
Neppure si può lavorare con la paura che da un momento all'altro possa venire giù tutto.
Nello stesso tempo se non consegni i prodotti che molto spesso fanno parte di una catena di semilavorati, perdi clienti e perdi il giro e non ci rientri più manco morto.
Non si può fermare un polo produttivo di questo genere in una fase di recessione come questa.
Avrebbero dovuto muoversi subito come ci si muove dal punto di vista militare con decisioni rapide.
Sentire Squinzi che cita un fermo produttivo da 4 a 6 mesi fa cascare le braccia, è come se dasse gli oli santi alla produzione emiliana.
Stamani ad Agorà è stato fatto presente il profondo disagio delle popolazioni emiliane che si sentono abbandonate dal governo, allo stesso modo di come sono stati abbandonati gli aquilani.
E’ un Paese fatto così, non si riesce a progredire.
Monti ai cittadini terremotati: abbiate fiducia, l'impegno dello Stato è garantito.
Conferenza .... "State tranquilli! con me su questa poltrona... le cose andranno.
E' un pò difficile nelle cose pratiche non vederci il continuismo del berlusconismo.
Monti: 7 giu 2012 ... Ricordate, non vi lasceremo mai soli. ...
Dev'essere un vizio italico, basta ricordare le sbruffonate del caro estinto tanto per farsi vedere ed ingannare i merli con il terremoto dell'Aquila....
2 luglio 2012
EMILIA ROMAGNA Terremoto Emilia, i fondi non arrivano
Sindaci: costretti a rivolgerci alle banche A 44 giorni dalla prima scossa sono arrivate solo carte da firmare: "Ma i lavoratori vanno pagati, le fatture anche". Milioni di euro tra solidarietà e fondo della Protezione civile bloccati dalla burocrazia
Finora, a San Possidonio, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, ci sono solo fatture su fatture da saldare. E così partono richieste di prestiti con i relativi interessi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 12 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora settimane per attingere ai 50 milioni del Fondo nazionale della protezione civile di Annalisa Dall'Oca e Giulia Zaccariello
Per il vescovo Rabitti il terremoto è un monito di Dio
di Diego Marani | 9 luglio 2012
Commenti (32)
Sono ormai passati due mesi da quando la terra tremò seminando distruzione e morte fra Ferrara e Modena. Nelle nostre città e nelle nostre campagne le ferite del sisma sono ancora aperte, le tendopoli gremite, le case transennate. Stiamo laboriosamente prendendo coscienza del fatto che siamo una zona sismica, e delle peggiori. Con grande sofferenza, abbiamo imparato a diffidare della nostra terra che per noi è sempre stata una forza vitale e una fonte di abbondanza. La terra in Emilia è tutto. Mio nonno diceva che a piantarli qui crescono anche i pali.
Artisti, pensatori, scrittori e registi originari delle nostre terre hanno in vario modo espresso il disagio e la precarietà in cui siamo stati di colpo scaraventati. In questi giorni su La Voce, il giornale della Curia ferrarese, il vescovo Monsignor Rabitti - nell’editoriale dello scorso 1° luglio, intitolato “Il Papa condivide la pena per il terremoto” – sviluppa una riflessione sul terremoto che invece lascia a dir poco perplessi. Le parole del vescovo ferrarese ricordano quelle del vicepresidente del Cnr Roberto De Mattei quando, in occasione del terremoto di Fukushima, affermò che le catastrofi naturali possono “essere e sono esigenze della giustizia divina”. Rabitti lamenta la degenerazione della società moderna, il suo abbandonarsi agli idoli, e anche fra i cattolici denuncia la “diserzione dell’Eucarestia domenicale”, “l’obliterazione della confessione e la messa fuori causa della preghiera”. Facendo un parallelo con il terremoto che colpì gli stessi luoghi nel 1570, Rabitti ricorda che anche quelli erano tempi di corruzione e di malcostume, di immoralità e di peccato.
Secondo il vescovo di Ferrara, Dio ci ha dunque puniti per il nostro cattivo comportamento.
Ma seppure addolorati per le morti, insiste il prelato citando la Bibbia, “dobbiamo gridare a Dio la generale gratitudine: per la sua misericordia non siamo stati sterminati”. Bisognerà ora spiegare l’ottica del castigo di Dio ai parenti degli operai morti sotto i capannoni. Sicuramente l’Onnipotente non li ha scelti a caso. Il vescovo scrive ancora che “ora bisogna decodificare l’appello di Dio racchiuso nel terremoto e nelle scosse che continuano”. E poi si chiede: “E’ fantasioso ritenere il recente terremoto anche come un segno-monito di Dio? E che segno può essere? Che richiamo può diventare il ripetersi delle scosse?”
Sempre difficile interpretare i messaggi di Dio e se neanche un vescovo ci riesce, come pretendere di farlo noi con le nostre così scarse competenze teologiche? Ma se possiamo azzardare un tentativo, forse il Signore Onnipotente sta cercando di dire qualcosa a Monsignor Rabitti, vescovo di Ferrara, se nel sisma emiliano sono andate distrutte o danneggiate ben settantasette chiese ferraresi.
Oggi
Chissà cosa ne pensa Monsignor Rabitti
Scossa di terremoto di magnitudo 3,5
avvertita in città e ai Castelli Romani La terra ha tremato prima alle 17,15 tra Frascati, Castelli e Roma Sud. Una seconda scossa più leggera (magnitudo 1,6) si è registrata alle 18,17. L'epicentro ai Colli Albani. All'Eur e sulla Casilina gli abitanti sono scesi in strada. Partito da subito il tam tam sui social network con l'hashtag #terremoto a Roma. Finora non sono stati segnalati danni a cose o persone. I vigili del fuoco hanno compiuto diversi sopralluoghi in elicottero per verificare eventuali lesioni ............La scossa è stata percepita anche nella residenza pontificia di Castel Gandolfo, dove in questo periodo alloggia Benedetto XVI. Il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, dopo aver sentito il direttore delle ville Pontificie Saverio Petrillo, ha riferito che "la scossa è stata avvertita anche a Castel Gandolfo, senza però alcuna conseguenza negativa. Ora la situazione è tranquilla", ha spiegato ancora padre Lombardi.
(09 luglio 2012)
Secondo il vescovo di Ferrara, Dio ci ha dunque puniti per il nostro cattivo comportamento.
lurido idiota e schifoso integralista che specula anche sui morti.
mi fa venire in mente tutti i commenti dei rappresentanti delle mille e mille congregazioni religiose americane
(dai mormoni ai quaqqueri agli evangelici e chi più ne ha più ne metta...)
che interpretarono nello stesso modo l'uragano katrina che distrusse New Orleans,
per loro città del peccato per eccellenza,
(per me la più bella città d'america e la più europea ,insieme a Boston...)
pare quindi che un discreto numero di alti rappresentanti del clero,
non possano fare a meno di interpretrare questi fenomeni naturali come farebbe un mago Otelma qualunque.
povero Gesù...
in che mani hai messo i tuoi insegnamenti...