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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • La Questione Monti - Pagina 41
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Re: La Questione Monti

Inviato: 28/09/2012, 17:01
da camillobenso
I poteri ""deboli""......


Monti bis, Squinzi: “E’ una possibilità”. La Cei: “Aperti a soluzione”
La disponibilità ad un secondo mandato per il governo tecnico arriva anche dall'ad di Fiat Marchionne: "Sarebbe un passo enorme per Il Paese". E Moody's esulta: "Paese beneficerebbe della leadership"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 28 settembre 2012Commenti (96)

Al coro dei favorevoli al secondo mandato di Mario Monti, si aggiungono la Cei e il presidente della Confindustria, Giorgio Squinzi. La Conferenza episcopale italiana dei vescovi, attraverso il monsignor Mariano Crociata, si dice favorevole al Monti-bis: “Non ci occupiamo di nomi ma auspichiamo una coesione accresciuta tra chi ha a cuore il bene del Paese. Siamo preoccupati per la situazione – ha poi aggiunto Crociata – e quindi siamo vicini a qualsiasi soluzione possa favorire un adeguato e rapido superamento della crisi”. Alla Cei in mattinata si è aggiunto il presidente di viale dell’Astronomia: “Abbiamo bisogno di ritrovare credibilità e avere una visione per il futuro. Il Monti bis – ha poi aggiunto Giorgio Squinzi, a Londra per la conferenza dell’industria chimica europea - è una delle possibilità, ma al di là dei nomi quel che serve è un governo stabile che possa operare per l’intera legislatura”.

Favorevole alla prosecuzione del lavoro del presidente Monti, è l’ad della Fiat Sergio Marchionne: “Sarebbe un passo avanti enorme per il Paese se Mario Monti rimanesse alla guida del Governo.Un secondo esecutivo a guida del Professore” – ha sottolineato il manager del Lingotto – toglierebbe molta incertezza e darebbe quella credibilità di gestione che ci è arrivata dalla sua presidenza”. Per Marchionne non c’è alternativa al nome di Monti. L’uscita di ieri del presidente del Consiglio aveva trovato subito un sostegno in Pierferdinando Casini, ma parecchie frenate di prudenza da parte di Pd e Pdl. Certo è che una tale prospettiva è ben vista dal mondo economico e finanziario: “Monti ha fatto un lavoro ammirabile nel guidare l’Italia attraverso il periodo economico straordinariamente difficile - afferma il chief economist di Moody’s Analytics, Mark Zandi, in una intervista alla Stampa - Il paese beneficerebbe dalla prosecuzione della sua leadership se le elezioni finissero in pareggio”. Per Zandi il capo del governo ha peraltro “assolutamente ragione” nell’indicare la necessità di avere “più Europa” per uscire dalla crisi: “I leader devono impegnarsi tutti a pieno in favore dell’Eurozona altrimenti si frattura e crolla”.

Il resto del governo tecnico tuttavia si schermisce. Ieri il ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Internazionale Andrea Riccardi aveva parlato di una posizione, quella di Monti, non “collegiale”. Oggi il collega titolare della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi sembra parimenti chiamarsi fuori: “Di lavoro da finire ce ne sarà anche per chiunque venga dopo di me, di questo ne sono certo. La cosa più importante è proseguire nelle riforme del governo. In questo momento io sto facendo la digitalizzazione, le semplificazioni, non ho neanche il tempo di pensarci. In ogni caso sono pronto a tornare al mio lavoro al Consiglio di Stato, che mi piace molto”.

Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha parlato con i giornalisti durante la manifestazione in occasione dello sciopero del pubblico impiego indetta da Cgil e Uil contro i tagli al settore “quello sul Monti-bis “mi sembra un dibattito astratto, avrebbe un senso se si sciogliessero le Camere adesso. A me interessa cosa fare adesso”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... se/366327/

Re: La Questione Monti

Inviato: 28/09/2012, 17:25
da shiloh
camillobenso ha scritto:
...omissis...Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha parlato con i giornalisti durante la manifestazione in occasione dello sciopero del pubblico impiego indetta da Cgil e Uil contro i tagli al settore “quello sul Monti-bis “mi sembra un dibattito astratto, avrebbe un senso se si sciogliessero le Camere adesso.
A me interessa cosa fare adesso”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... se/366327/
cosa fare adesso ???
stimato segretario di un sindacato-zerbino,
dopo quella porcata che avete combinato in FIAT,
dopo quell'altra porcata del contratto separato dei metalmeccanici firmato con confindustria a nome di tutti i lavoratori senza neanche interpellarli,
nè prima,nè dopo,
l'unica cosa buona che potresti fare,
è prenderti su assieme a Bonanni ed espatriare...

Re: La Questione Monti

Inviato: 28/09/2012, 18:16
da soloo42000
>>A me interessa cosa fare adesso

Per non parlare del casino combinato con l'ILVA.
Dove partecipano alle proteste contro la magistratura.

La colpa pero` e` di chi al rinnovo delle RSU si astiene.
"Perche` i sindacati sono troppo di sinistra, la FIOM, i radicali."

E alla fine ti trovi rappresentato fa Angeletti e Bonanni.


soloo42000

Re: La Questione Monti

Inviato: 28/09/2012, 19:30
da Joblack
Giannino lancia un nuovo movimento liberista, "fermare il declino".

E' un movimento di destra ma di una destra colta non montiana forse "mont e zemolo" con la quale si può dialogare almeno sui principi d3mocratici fondamentali.

Secondo me è un buon segno.

Segno che l'intellighenzia si è stufata di tromboni maleodoranti, figadipendenti, corrotti fino al midollo contorniati da bagascie e balllerine finte signore ...anché e leccac..lo impenitenti alla ..cchitto.

A sx abbiamo Renzi ... un fenomeno da baraccone ....uno che dice bravo a marchionne che sta distruggendo la cultura industriale italiana "del fare automobili."

La Fabbrica Italiana Automobili Torino, una fabbrica nata ai primi del novecento di estrazione contadina dove il disegno della carrozzeria veniva fatto da uno neanche diplomato .... eppure gli italioti ce l'hanno fatta diventando i più bravi designer del mondo con Pininfarina, Giugiaro, Bertone, ed i più fini costruttori di auto dette anche "dream car" Lamborghini, Ferrari, Maserati, Bugatti, ecc.ecc.

Ma siamo matti?

Scusate lo sfogo.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 10:57
da Joblack
soloo42000 ha scritto:>>A me interessa cosa fare adesso

Per non parlare del casino combinato con l'ILVA.
Dove partecipano alle proteste contro la magistratura.

La colpa pero` e` di chi al rinnovo delle RSU si astiene.
"Perche` i sindacati sono troppo di sinistra, la FIOM, i radicali."

E alla fine ti trovi rappresentato fa Angeletti e Bonanni.


soloo42000
Giustissimo.

cosa fare adesso?

ci vuole una formazione/movimento di "vera" sinistra, nella mia mente sto escludendo i vari cespugli, vedi FDS, SEL, VERDI, Comunisti Italiani, Sinistra Arcobaleno, ecc. ecc., cioè un movimento veramente "anti-liberista" che fondi nel "lavoro e nei lavoratori" la base di una solidarietà sociale e civile, che interpreti una politica che "dà indirizzi" e non magma magna a più non posso.

Una sinistra che si giova dei giovani (scusate il bisticcio fonetico), di quelli di buona volontà, non quelli che amano solo la figa, il telefonino e lo sballo.

Giovani con idee innovative, multilingue, pratici, non bocconiani, magari rientranti da esperienze di formazione fatta all'estero, anche quei volontari che vanno nei paesi poveri, lì hanno capito che noi sperperiamo tutto sottraendolo risorse preziose ad una moltitudine di esseri umani al limite della sopravvivenza.

Un vero movimento di sx ascolta anche gli economisti, i filosofi e sociologi, politologi, ma di militanza alternativa al capitalismo cinico imperante.

Abbiamo avuto "capitalisti umani" come gli Olivetti, in parte gli Agnelli, ed altri.

Anziché dimenticarli li si studino nelle università economiche indipendenti, escluderei la Bocconi e la Luiss tra questi.

Dobbiamo uscire dal circuito perverso del capitalismo economico (imprese multinazionali), capitalismo intellettuale (università), capitalismo finanziario (FMI, BCE, Bundesbank, ecc.) per farci un nostro "nuovo rinascimento" fondato sulla bellezza e sulla manualità.

Infine l'ambiente.

Come possiamo dimenticarci che abbiamo il più bel paese del mondo e distruggere tutto cementificando ogni cosa. Stiamo distruggendo i parchi con le discariche, inquinando laghi e fiumi con gli scarichi industriali (vedi ILVA).

Come possiamo dimenticarci ed abbandonare i nostri siti archeologici, i nostri musei, le valli e i valligiani, i dialetti, i costumi ed il famoso cibo ormai contaminato da pesticidi, industrializzato, conservato e congelato che mostra un'estetica identica agli originali artigianali ma privi della cosa essenziale "il loro gusto inimitabile" che ci ha resi famosi e unici nel mondo.

Bye

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 13:28
da camillobenso
Joblack ha scritto:
soloo42000 ha scritto:>>A me interessa cosa fare adesso

Per non parlare del casino combinato con l'ILVA.
Dove partecipano alle proteste contro la magistratura.

La colpa pero` e` di chi al rinnovo delle RSU si astiene.
"Perche` i sindacati sono troppo di sinistra, la FIOM, i radicali."

E alla fine ti trovi rappresentato fa Angeletti e Bonanni.


soloo42000
Giustissimo.

cosa fare adesso?

ci vuole una formazione/movimento di "vera" sinistra, nella mia mente sto escludendo i vari cespugli, vedi FDS, SEL, VERDI, Comunisti Italiani, Sinistra Arcobaleno, ecc. ecc., cioè un movimento veramente "anti-liberista" che fondi nel "lavoro e nei lavoratori" la base di una solidarietà sociale e civile, che interpreti una politica che "dà indirizzi" e non magma magna a più non posso.

Una sinistra che si giova dei giovani (scusate il bisticcio fonetico), di quelli di buona volontà, non quelli che amano solo la figa, il telefonino e lo sballo.

Giovani con idee innovative, multilingue, pratici, non bocconiani, magari rientranti da esperienze di formazione fatta all'estero, anche quei volontari che vanno nei paesi poveri, lì hanno capito che noi sperperiamo tutto sottraendolo risorse preziose ad una moltitudine di esseri umani al limite della sopravvivenza.

Un vero movimento di sx ascolta anche gli economisti, i filosofi e sociologi, politologi, ma di militanza alternativa al capitalismo cinico imperante.

Abbiamo avuto "capitalisti umani" come gli Olivetti, in parte gli Agnelli, ed altri.

Anziché dimenticarli li si studino nelle università economiche indipendenti, escluderei la Bocconi e la Luiss tra questi.

Dobbiamo uscire dal circuito perverso del capitalismo economico (imprese multinazionali), capitalismo intellettuale (università), capitalismo finanziario (FMI, BCE, Bundesbank, ecc.) per farci un nostro "nuovo rinascimento" fondato sulla bellezza e sulla manualità.

Infine l'ambiente.

Come possiamo dimenticarci che abbiamo il più bel paese del mondo e distruggere tutto cementificando ogni cosa. Stiamo distruggendo i parchi con le discariche, inquinando laghi e fiumi con gli scarichi industriali (vedi ILVA).

Come possiamo dimenticarci ed abbandonare i nostri siti archeologici, i nostri musei, le valli e i valligiani, i dialetti, i costumi ed il famoso cibo ormai contaminato da pesticidi, industrializzato, conservato e congelato che mostra un'estetica identica agli originali artigianali ma privi della cosa essenziale "il loro gusto inimitabile" che ci ha resi famosi e unici nel mondo.

Bye

Caro Joblack,

mi auguro che nelle prossime ore, nei prossimi giorni, non rinuncerai a continuare all’approfondimento del sasso nello stagno che hai lanciato con questo post.

Sarebbe cosa buona e giusta se i due ““rivoluzionari”” che appartengono alla tua corrente di pensiero, pancho-(gi.bo) e giorgio-(paolof) ti potessero dare una mano per allargare gli orizzonti. Da un po’ di tempo sono silenti, e questi sono temi a loro cari.

Per quanto mi riguarda, come già più volte spiegato la mia struttura mentale risente fortemente dell’attività professionale svolta per quasi mezzo secolo dove ad input ben precisi correva l’obbligo di dare delle risposte precise che concretizzassero quanto richiesto.

Pur apprezzando oltremodo la fantasia che ha sempre fatto da contraltare equilibrante a rigidi schemi della progettazione, quando si parla di cose serie sono portato a tenere i piedi ben saldi a terra.

Entrando nel merito:

cosa fare adesso?

ci vuole una formazione/movimento di "vera" sinistra, nella mia mente sto escludendo i vari cespugli, vedi FDS, SEL, VERDI, Comunisti Italiani, Sinistra Arcobaleno, ecc. ecc., cioè un movimento veramente "anti-liberista" che fondi nel "lavoro e nei lavoratori" la base di una solidarietà sociale e civile, che interpreti una politica che "dà indirizzi" e non magma magna a più non posso.


1) Bisogna fare l’analisi del transitorio che stiamo vivendo. Se ne è accorto pure Piero Sansonetti che un mese fa, ha dichiarato al Fatto Quotidiano : <<La sinistra è morta ed è rimasto solo Di Pietro e a me viene la depressione>>
Infatti, non so se per convinzione o per pura strumentalizzazione, ieri, sempre Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una foto di ADP sul palco della FIOM, e nella didascalia, ci stava scritto che Di Pietro va dove ci sono gli operai, cosa che il democristianissimo Pd del duca conte Max non fa più da tempo.

Ma anche la dichiarazione di Sansonetti richiede un’ulteriore precisazione tecnico-pratica.

La sinistra è morta a livello di rappresentanza politica ma non è morta nei singoli individui, in cui continua a vivere e quello che prova è un senso di smarrimento di fronte a 3 cicli storici che si sono chiusi contemporaneamente a livello di rappresentanza:

A) Quello della sinistra nata nella terza metà dell’800.
B) Quello della sinistra rinata dopo l’8 settembre 1943 e transitato attraverso il 25 aprile 1945.
C) La fine della Seconda Repubblica.

Proviamo ad analizzare cose semplici ed elementari.

Le case si costruiscono mettendo un mattone a fianco all’altro e poi uno sopra l’altro fino a completare una parete.


A me non sembra che ALBA sia stata in grado di interagire con questo forum e viceversa.

Questa constatazione allargata al mondo del web, e non solo, equivale alla presenza di tanti mattoni sparsi su di un piano in modo del tutto irregolare, che hanno vita a sé, ma che non costituiranno mai una parete omogenea di mattoni.

Attenzione, non intendo contestare quanto da te prospettato. Intendo solo fare osservare che non si può realizzare quanto prospetti se non esiste allo stato dell’arte nessun legame tra i vari mattoni sparsi qua e là’.

La situazione attuale è molto simile, ma non identica, a quanto accaduto dopo l’8 settembre 1943.

Alla spicciolata nascevano sparse, soprattutto nel Nord Italia, varie formazioni partigiane. Non sapevano cosa fare e come orientarsi. Cercavano di districarsi alla bene meglio per contrastare giorno dopo giorno il nemico nazifascista.

Cominciano a muoversi diversamente e a rendere di più quando si costituisce il CLN, Comitato di Liberazione Nazionale.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 13:53
da Joblack
Caro Arturo e tutti gli amici forumisti di questo forum che in piccola parte ho anche contribuito a fondare.

Quando scrivo sul "nostro forum" non lo faccio come simpatizzante di ALBA e non faccio e non farò mai propaganda per questo movimento.

Ho solo espresso una mia opinione, pertanto opinabile, sull'origine dei mali del mondo, cioè capitalismo, ora neoliberismo, ora dominio del capitalismo finanziario.

Se questi sono per te concetti vecchi morti e sepolti ...libero di farlo.

Ti leggerò sempre come leggerò mariok i due paolo e tutti i vecchi amici, pancho, shiloh, amadeus, peanuts ....scusate ma non vi posso enumerate tutti.

Tutte le volte che vi accorgete che nei miei scritti ci sia propaganda, fatemi ammenda ed io mi "corriggerò".

Non capisco perchè dobbiamo chiudere gli occhi su questo attacco reazionario e prenderci la colpa perchè lo spread è troppo alto.

Io non cistò!

Se i vecchi socialisti poi comunisti, poi socialdemocratici, poi berlusconiani ci hanno traditi non vedo perchè non possiamo far aprire gli occhi ai nostri giovani, penso ai giovani ex miei colleghi di azienda che non si scrivono al sindacato (io ero e sono ancora iscritto alla FIOM) e credono che da soli possono affrontare e vincere i padroni (per adesso li stanno licenziando uno ad uno).

Dai Arturo ... un pò di coraggio e speranza che i nostri giovani indignados, occupy wall street, movimento viola, il movimento "se non ora ..quando?" prendano coscienza e battano questo furibondo attacco reazionario.

E' chiaro che il PD non ci rappresenta + da anni, quindi non è lì che dobbiamo lavorare.

Lavoriamo ovunque, nei referendum (io sarò ai tavoli), nelle difficili battaglie ILVA, ALCOA, SULCIS, TERMINI IMERESE, e per ultime le battaglie NO TAV, NO MUOS a Niscemi.

Un caro saluto

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 15:51
da camillobenso
Joblack ha scritto:
Quando scrivo sul "nostro forum" non lo faccio come simpatizzante di ALBA e non faccio e non farò mai propaganda per questo movimento.

Ho solo espresso una mia opinione, pertanto opinabile, sull'origine dei mali del mondo, cioè capitalismo, ora neoliberismo, ora dominio del capitalismo finanziario.

Se questi sono per te concetti vecchi morti e sepolti ...libero di farlo.

Non intendevo affatto sostenere questo, non ho scritto da nessuna parte che siano concetti, vecchi, morti e sepolti, chiedo solo come dal punto di vista pratico da una situazione come la nostra si possa fare comprendere ad altri che il capitalismo spinto, il neo liberismo ed il totale dominio del capitalismo finanziario possano essere sostituiti con altri sistemi credibili.

Dal punto di vista prettamente storico registriamo che chi principalmente si è opposto al capitalismo, il comunismo, è stato regolarmente battuto.

In Cina, dove domina il Partito comunista cinese, i miliardari non sono pochi e i figli di qualcuno di loro riesce pure a morire da giovane schiantandosi con una Ferrari.

Diversa invece è la posizione nel mondo del lavoro. Nell’interno della Cina (fonte La Repubblica nella primavera scorsa) campa con uno stipendio di 80 dollari al mese.

Nelle campagne attorno alle zone industriale si respira aria mefitica. L’acqua è altamente inquinata tanto, che dal racconto del corrisponde di Repubblica fa una certa impressione vedere chi tenta di lavarsi in fanghi rossi.

Le multinazionali stanno cercando Paesi da sfruttare dove il costo della mano d’opera costi ancora meno del campo di concentramento cinese.

Per questo motivo, e per via della crisi mondiale che ha rallentato anche la produzione cinese, i contadini che si erano riversati dalla campagna in città in cerca di una vita migliore con la mancanza di lavoro stanno facendo il tragitto inverso, all’inferno e ritorno.

In questo quadro poco edificante dal punto di vista umano, diventa più che comprensibile che in alcuni ristoranti cinesi di Torino alcuni immigrati cinesi accettino di lavorare in cambio di solo vitto e alloggio, non percepiscono paga. Segno evidente che questa condizione di sfruttamento evidente, questa condizione di vita sia ancora migliore rispetto a quella che viveva in Cina.

Sempre da Repubblica di due mesi fa, circa, i liberisti inglesi hanno ammesso che questo liberismo non funziona, è fallito, ma hanno chiesto che non venisse pubblicata la notizia che si erano sbagliati.

Ergo, i temi da te sollevati sono ciclopici, ed è per questo che ti ho chiesto di continuare ad approfondire quei temi.

Già pancho e giorgio, in diversi modi hanno evidenziato la necessità di combattere, capitalismo, neoliberismo e capitalismo finanziario.

Ripeto, io sono un praticone che si chiede sempre: Come????

Che sia in corso una lotta di classe penso sia fuori discussione. Quello che io constato è che i poteri forti detengono enormi quantità di denaro e con quello si comprano tutto. E’ una battaglia impari se la combatti sul piano democratico.

Basta vedere l’ultimissima notizia. Il caimano grazie ai soldi si compra ciò che vuole, De Gregorio, Razzi, Scilipoti, Mastella, Dini, chi può demolire Fini reo di uno sgarro al duce o l’ex maresciallo dei carabinieri che aggiusta tutto quello che può. Si è comprato per un decennio il CAF per proteggere le sue aziende, e naturalmente se stesso.

Gli operai della Fiat di Mirafiori, da sempre cittadella rossa per eccellenza si è convertita al suo inganno ed è diventata una cittadella azzurra. Si è sempre contornato da ex comunisti, cercando di pagarli il meglio possibile.

Quando avviene il cambio della guardia a Palazzo Chigi la musica non cambia nulla. B. doveva chiedere sacrifici al suo elettorato ma per non perderlo ha preferito tirare la corda affinché fosse un altro a prendere quelle decisioni per poi incolparlo in campagna elettorale.

Ma Monti prosegue la politica berlusconiana e sacrifici li chiede a chi non ha voce in capitolo. Si guarda bene dal chiedere i soldi ai ricchi e ai ladri, che come sostiene Travaglio spesso sono la stessa cosa.


Siamo alla vigilia di qualcosa che potrebbe modificare la nostra vita interna, o come sosteneva questa settimana un ex manager in pensione che continua a seguire il mondo politico finanziario estero, + possibile che ci stiano preparando qualcosa con il botto. E’ quello che riportava a luglio Il Manifesto traducendo un articolo di Nouriel Roubini, considerato in questo momento come il maggior esperto di economia mondiale.

Questi sono temi che vanno approfonditi possibilmente coralmente.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 17:04
da camillobenso
Un articolo che non comparirà mai sul vecchio forum....



29 settembre 2012
ECONOMIA & LOBBY

Se l'economista rottama il professore
"Basta con Mario Monti sa solo tagliare"

Luigi Zingales, padovano di 49 anni, bocconiano come il presidente del Consiglio non ha
bisogno di pesare le parole: "Ora serve un governo vero e basta anche con i banchieri come Bazoli"
CONFINDUSTRIA, L'APPELLO DI GIORGIO SQUINZI: "STIAMO MORENDO DI TASSE"


"Mario Monti ha contenuto i danni sull’orlo della bancarotta, ma non parlatemi di bis”. Luigi Zingales, padovano di 49 anni, bocconiano come Monti, non utilizza giochi di parole. Con quella cattedra di economia alla Chicago University, dove insegnava il padre del neoliberismo Milton Friedman, può dire ciò che vuole. È tornato in Italia per lanciare un libro che nel titolo racconta molto: “Manifesto capitalista – Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta"

di Giorgio Meletti

***

Zingales: “Monti? Non parlatemi di bis.

Rottamiamo i banchieri come Bazoli”
Secondo l'economista, bocconiano come il premier e titolare di una cattedra alla Chicago University, il Presidente del Consiglio ha contenuto i danni ma "non ha mandato popolare".

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Su D'Alema e il centrosinistra: "E' il leader di quella parte politica che sta lì per fare inciuci col mondo delle imprese"
:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:



di Giorgio Meletti
| 29 settembre 2012 | Commenti (6)

“Mario Monti ha contenuto i danni sull’orlo della bancarotta, ma non parlatemi di bis. Non ha mandato popolare ed è il Bondi della politica: chiamato a salvare un’azienda al collasso, come Enrico Bondi a Montedison e Parmalat,

=========================================

taglia ma non rilancia.

=========================================

E i naufraghi della politica si aggrappano al Monti bis come a una scialuppa”.

=========================================
(Per fortuna una tantum c'è qualcuno che capisce qualcosa- ndt)



Luigi Zingales, padovano di 49 anni, bocconiano come Monti, non ha bisogno di pesare le parole. Con quella cattedra di economia alla Chicago University, dove insegnava il padre del neoliberismo Milton Friedman, può dire ciò che vuole. È tornato in Italia per lanciare un libro che nel titolo dice tutto: “Manifesto capitalista – Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta”. E già che c’era, è andato alla Banca d’Italia a insolentire il patriarca dei banchieri italiani, Giovanni Bazoli. La sua voglia di rottamazione parte dal potere economico.

Oltre al presidente di Intesa Sanpaolo, chi deve andare a casa?
Tutta l’oligarchia del capitalismo, vecchia, inadeguata, incapace di riformarsi.
(Minchia signor tenente...comincia la rivoluzione?)

Questa oligarchia distrugge la ricchezza o se ne appropria in modo ingiusto?
Entrambe le cose. Per appropriarsi della ricchezza la distrugge. Molti dicono che il capitalismo di relazione, dove non conta il merito ma vincono i favori tra amici, qualche vantaggio ce l’ha. Non ci credo, ma vorrei discuterne: ho chiesto a Bazoli perché dice che la sua banca cerca l’interesse generale prima del profitto, ma non mi ha voluto rispondere. Il suo culto del profitto non è molto popolare in Italia. Lo so, c’è un’antica cultura anticapitalistica, e quindi diffidenza. Il mio libro in America è intitolato “Un capitalismo per il popolo”, ma qui sarebbe stato tacciato di populismo.

I liberisti sono considerati i teorici dell’ingiustizia.
Certo, se il liberismo è praticato come in Italia hanno ragione. Ma il libero mercato, quello vero, è l’antidoto più efficace contro l’ingiustizia sociale. Quando dico meritocrazia, penso che i primi a negarla sono gli oligarchi del capitalismo. Hanno un sistema di intrecci azionari, patti e accordi, per cui sono tutti legati e nessuno giudica nessuno. Io oggi non licenzio te, tu domani non licenzi mia figlia.

Capitalismo delle figlie, come quelle di Ligresti?
La Fonsai sarà mica andata a rotoli per colpa dei dipendenti?

La figlia di Bazoli che entra nel consiglio di Ubi Banca quando ne esce il padre per incompatibilità, come la spiega ai suoi studenti?
Parto da Alessandro Borgia. È la tradizione cattolica, il potere che si tramanda senza possedere azioni. Episodi del genere dimostrano mancanza di sensibilità, perché il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente, come diceva lord Acton.

Insegnava a Chicago?
No, storico inglese dell’Ottocento, nato a Napoli.

Però è comodo venire qui a sparare a zero con la cattedra a Chicago.
Ah sì, anche perché siamo provinciali. Uno arriva dall’America e tutti stanno a sentirlo.

E i colleghi italiani non la chiamano mai per dirle beato te che puoi parlare?
Gli economisti no, ma molti manager e imprenditori mi dicono che tacciono per paura.

Paura fa rima con omertà.
Nelle scuole americane ai miei figli insegnano a battersi contro l’ingiustizia, ad avere fiducia in se stessi, a credere che tu puoi fare la differenza. Qui ti insegnano che è tutto inutile, e l’omertà è un obbligo morale.

Battersi per la legalità è roba da rompiscatole.
Sì, e mi ribello. Le regole sono essenziali per l’economia. Non c’è liberismo senza legalità. Il mio libro parte da Enrico Berlinguer, che ha sollevato la questione morale. La sinistra è stata l’unica parte politica a battersi contro le porcherie. Mentre la borghesia, per paura dei comunisti, ha difeso l’illegalità.

Ma allora c’è il Pd già pronto. Perché il movimento “Fermare il declino”?
Per rompere il legame tra sinistra anticapitalista e sinistra liberale. Se Matteo Renzi vince le primarie sto con lui, naturalmente a patto che cacci gente come D’Alema.

Ma D’Alema è un vecchio tifoso del liberismo…

No, è il leader di quella parte del Pd che sta lì per fare inciuci con il mondo delle imprese.

Marchionne che definisce “folklore locale” la sentenza sulla discriminazione a Pomigliano, come sta nella classifica liberismo-legalità?
Se ha detto questo dell’applicazione di una legge europea ha sbagliato. Si sta esagerando. I sindacati hanno abusato della giustizia troppo tutelante, ma non si può dare sempre la colpa a chi lavora. All’economia italiana fanno più male gli oligarchi che mantengono il loro potere in un sistema senza regole.

Ma lei che ci fa in America, l’ha scelto o non l’hanno voluta alla Bocconi?

A Chicago mi pagavano e mi facevano fare ricerca. In Italia avrei dovuto chiedere soldi ai miei. Lei che avrebbe fatto?

Ma adesso che viene a fare? Ci sarà qualcuno che le chiede che vuole, no?

Vengo a cercare qualcuno con cui discutere del futuro del Paese: se un popolo non è in grado di mettere in galera i corrotti non saprà neppure scegliere le tecnologie su cui investire.

da Il Fatto Quotidiaano del 29 settembre 2012

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/09/2012, 17:07
da Joblack
Ciao ZioTom,

forse hai postato 2 volte. No problem.

Mi scuso se ti ho costretto a scrivere la tua lunga replica ad una mia "sentenza" per niente nuova e quasi scontata ...forse una linguaggio vecchio .... però si può cambiare linguaggio ma i concetti rimangono.

Ti ringrazio per la tua risposta come al solito molto analitica.
Che sia in corso una lotta di classe penso sia fuori discussione. Quello che io constato è che i poteri forti detengono enormi quantità di denaro e con quello si comprano tutto. E’ una battaglia impari se la combatti sul piano democratico.
d'accordo.
Ma Monti prosegue la politica berlusconiana e i sacrifici li chiede a chi non ha voce in capitolo. Si guarda bene dal chiedere i soldi ai ricchi e ai ladri, che come sostiene Travaglio spesso sono la stessa cosa.
d'accordo.
Siamo alla vigilia di qualcosa che potrebbe modificare la nostra vita interna, o come sosteneva questa settimana un ex manager in pensione che continua a seguire il mondo politico finanziario estero, + possibile che ci stiano preparando qualcosa con il botto. E’ quello che riportava a luglio Il Manifesto traducendo un articolo di Nouriel Roubini, considerato in questo momento come il maggior esperto di economia mondiale.
Questo è quello che temo di +.

Gli americani sono indebitati fino al collo e pur di mantenere un tenore di vita sproporzionato continuano a stampare moneta a + non posso.

Solo che i padroni del futuro in USA si chiamano Cina popolare e ricchi cinesi ormai cittadini americani e lì trapiantati.

Quando i cinesi nativi residenti in Cina, posto inospitale ed invivibile, si accorgeranno che i loro padroni americani altri non sono che cinesi-americani si incazzeranno di brutto e la cosa finirà male.

Tutti noi dobbiamo essere coscienti che quando compriamo il made in China oppure compriamo Apple, è un made in China camuffato, in altre parole quando compriamo questi prodotti stiamo uccidendo una cultura millenaria di un miliardo di persone e + che vivevano in simbiosi con il loro habitat.

Appena si sveglieranno saranno c..zi acidi per tutti.

un abbraccio