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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 407
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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 2:38
da camillobenso
La lunga agonia italiana – 33
Un drammatico vuoto di potere - 23

I giorni della follia - 22



Silvietto si è veramente spaventato con l'arrivo delle carte da Hong Kong.

Santoro a Servizio Pubblico ospita De Gregorio. Apriti cielo.

Silvietto ha tutte le ragioni per ritenersi spaventato e mostrare il lato peggiore della schizofrenia bipolare.

Questa volta rischia davvero di andare in carcere e finire in cella con nerboruti nipoti di Mubarak.



La scelta della disperazione

(Claudio Tito).
26/09/2013 di triskel182



LA POLITICA non sempre è fatta di razionalità, lucidità e calcolo. Le emozioni, i sentimenti, anche quelli incontrollabili, a volte condizionano le scelte. Oppure le determinano.

Un esempio lo ha fornito ieri il centrodestra. L’idea di far dimettere tutti i parlamentari del Pdl – o Forza Italia – risponde ad un solo stato d’animo: la disperazione. I racconti che quasi tutti gli esponenti berlusconiani fanno del loro leader, sono su questo punto assolutamente convergenti. Il Cavaliere si sente sull’orlo del precipizio per l’avvicinarsi della decadenza e per la paura che, senza le protezioni del suo mandato parlamentare, possa essere raggiunto da richieste di custodia cautelare a causa dei processi in cui è coinvolto.
E infatti la minaccia di abbandonare in blocco la Camera e il Senato è stata ieri sera brandita come un’arma e poi lasciata lì, sul tavolo. Non è stata innescata ma nemmeno ritirata. Se ne riparlerà semmai la prossima settimana o quando l’aula di Palazzo Madama voterà il suo addio al Parlamento. È per il momento una chiara forma di pressione nei confronti del Pd. È come se Berlusconi dicesse al partito di Epifani e al capo dello Stato Napolitano: potete ancora salvarmi, potete rinviare la decisione in giunta o bocciare la decadenza. Altrimenti faccio esplodere la bomba.
Ma si tratta di un avvertimento che non tiene conto di quel che sta avvenendo in Italia e soprattutto non considera gli attuali rapporti di forza. Una intimidazione – o un bluff – che lo “strano alleato” del Partito Democratico e il Quirinale non possono prendere in esame. La risposta infatti è già arrivata. Il Pd non può fare altro. Anzi, stavolta non può nemmeno far finta di soppesare la minaccia. La procedura che porta alla decadenza del Cavaliere è ineludibile per le forze di centrosinistra. Qualsiasi cedimento al Senato su questo aspetto verrebbe recepito dai loro sostenitori come un tradimento.
Ma c’è di più. Lo scontro in corso anche sulla politica economica del governo, le difficoltà emerse nella maggioranza in queste settimane nel rimettere ordine nei nostri conti pubblici spingono il Partito Democratico ad anticipare i tempi della verifica. Non più sulla legge di Stabilità, ma subito. Il tira e molla del Pdl, le incertezze sulle misure da adottare per far quadrare il bilancio dello Stato, i continui strappi di Berlusconi stanno diventando insostenibili per il Pd e per la sua base. Non a caso anche il presidente del Consiglio Letta ha iniziato a considerare la necessità di andare subito al redde rationem. L’inaffidabilità del Pdl, il rischio che tutte le misure “europeiste” di correzione dei conti, quelle meno digeribili per gli elettori, si possano ritorcere contro i democratici, sta spingendo Epifani ad essere ancora più intransigente.
Una situazione quindi che rischia di precipitare in ogni caso. Per molti le parole del Cavaliere sono state infatti l’inizio della campagna elettorale. Nel centrodestra già hanno individuato nel mese di marzo la data per richiamare gli italiani alle urne. Berlusconi ritiene che i sondaggi lo stiano aiutando e che per riuscire nell’impresa deve bloccare ora l’avanzata dei grillini. Ma la disperazione – se la mossa del centrodestra non si rivelerà solo un trucco – non aiuta ad esaminare con freddezza tutte le potenziali ripercussioni. Dimentica ad esempio che molto probabilmente non potrà ricandidarsi.
Anche lo strumento selezionato per provocare la crisi di governo appare contorto: le dimissioni in blocco sono una strada complicata. Serve l’approvazione dell’aula, poi l’impegno anche dei subentranti a lasciare lo scranno. È chiaro che il Parlamento sarebbe comunque inagibile. Ma il sistema riporterebbe una lesione senza precedenti: se si accettasse che una minoranza – non una maggioranza – è in grado non solo di far cadere un governo ma anche di costringere il Parlamento a sciogliersi, assisteremmo ad un vero e proprio paradosso della rappresentanza parlamentare. Senza contare che l’articolo 67 della Costituzione renderebbe inaccettabile il percorso imposto da Berlusconi ai suoi parlamentari: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato».
E tutto questo senza considerare gli effetti sulla nostra credibilità internazionale e soprattutto sul giudizio che l’Unione europea darà del nostro Paese. E senza considerare che il presidente della Repubblica Napolitano farà di tutto per evitare le elezioni anticipate. Almeno per il 2014. Nella galassia del centrodestra, poi, quando si arriverà al momento della verità, non tutti potrebbero obbedire ai diktat di Via del Plebiscito. Risuonano ancora nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama i “non ci sto” dei deputati e senatori pidiellini eletti in Sicilia. Forse allora anche Berlusconi dovrebbe ascoltare quel che diceva Albert Camus: «Il vero democratico crede che la ragione possa illuminare un gran numero di problemi e forse regolarne quasi altrettanti». La ragione, non la disperazione.

Da La Repubblica del 26/09/2013.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 9:25
da paolo11
myriam ha scritto:Caro Paolo, sì , parlano con la gente, ma poi?
Le cose si cambiano con i fatti non con le chiacchiere e con i proclami.
E di fatti finora non ne ho visto manco uno.
Si sono ridotti lo stipendio, e vabbè, ma quello che resta , che non è poco, come se lo guadagnano?
Stando a guardare? Così a De Mita l'auto blu non gliela toglierà nessuno!
Tanto al 51% non ci arriveranno mai. O c'è qualcuno qua lo crede?
Per me si stanno dimostrando una massa di inetti comandati da uno squilibrato!
------------------------
Cara myriam"Per via di quello sopra ne abbiamo da vendere nei due partiti tradizionali.Guarda dove ci hanno portato.
Di fatti non ne hai visti ! qualcuno è stato cambiato proprio dal M5S ES. Quello di dare i soldi che avanzano le imprese direttamente all'interessato non alle banche.Poi diciamola questi viaggiano con decreti legge chiedendo la fiducia.Riguardo al 51% L'importante e che abbiano la maggioranza , e dettare loro il programma di governo.Il guaio è che sono stati spiazzati con le ultime elezioni dal 25& del M5S.Sottovalutato sia dai partiti e dallo stesso presidente della repubblica.Aveva detto non ho sentito nessun botto, Poi il botto c'è stato.
Scusami a te fa schifo che siano dei cittadini normali nelle camere che vengono da varie situazioni sociali?
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 13:41
da myriam
L'importante e che abbiano la maggioranza

Ma quale maggioranza? Qualcuno nel forum, oltre a Paolo, pensa che arriverà quel giorno?

Scusami a te fa schifo che siano dei cittadini normali nelle camere che vengono da varie situazioni sociali?

Certo che no, se fossero propositivi e non agli ordini di uno squilibrato

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 14:19
da soloo42000
Scusami a te fa schifo che siano dei cittadini normali nelle camere che vengono da varie situazioni sociali?
Certo che no, se fossero propositivi e non agli ordini di uno squilibrato

Il che ci dice che i grillini, elettori ed eletti, tanto normali non sono.

1. perchè aspettano il "51% per cambiare le cose"
2. perchè si affidano a uno squilibrato

Entrambi i fatti, difficilmente negabili, connotano lo stesso tipo di elettore che si è messo
nelle mani di Bossi e Berlusconi per 20 anni, e di Grillo/Casaleggio ora.

E con questi il PD dovrebbe cambiare l'Italia?


soloo42000

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 15:08
da lucfig
Come ho già detto, se hai il 25% devi, devi, devi confrontare con il resto, altrimenti sei un talebano, un anti-democratico.

Il M5S è un bluff ... vuoi la dimostrazione? Dov'è la piattaforma web promessa, quella che permette ai "cittadini" di seguire i cittadini?

...

Come vedi sono solo chiacchiere e show! Non per questo c'è gente che ci crede, ma nei fatti è solo un bello show ...

Il problema è: come se ne viene fuori?

Riassumendo, la classe politica odierna è formata:
1) Poltrone & Forchette (PD)
2) Banditi & Corsari (PdL-FI)
3) Marionette Talebane (M5S)
3) Comunione & Lobby (Monti)
4) Sognatori Defunti (SEL)

Sai che ti dico? Siamo messi male, molto male.

La mia grande delusione, come ho già detto molte volte, è stata del M5S, non gli perdono il fatto che potevano davvero cambiare l'Italia, potevano davvero farci uscire da questo schifo, potevano ... ma ci siamo accorti che erano solo delle Marionette Talebane, gestite da un Mangiafuoco che l'unica cosa gli interessa sono i click sul suo blog e quindi guadagnare un po' senza fare nulla ...

A questo punto, francamente non so come uscirne fuori, guardo i miei figli e penso che l'unica soluzione è andarsene via da questo paese malato ... lo stesso pensiero dei miei avi 100 anni fa!

E questo mi fa rabbia, la rabbia di chi è stato illuso e poi scaricato, di chi ha creduto e poi si è ritrovato di aver "sbagliato a votare", una rabbia soprattutto verso Grillo e Casaleggio e la Loro Megalomania! Puoi mettere tutti i link che vuoi ... per me sono solo un patetico show!

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 15:18
da paolo11
myriam ha scritto: L'importante e che abbiano la maggioranza

Ma quale maggioranza? Qualcuno nel forum, oltre a Paolo, pensa che arriverà quel giorno?

Scusami a te fa schifo che siano dei cittadini normali nelle camere che vengono da varie situazioni sociali?

Certo che no, se fossero propositivi e non agli ordini di uno squilibrato
....................
Cara myriam.Intanto in questo forum siamo sempre stati delle persone civili nel parlare.Continuiamo ad esserlo.Altrimenti potrei pure io dire qualcosina di offensivo.
Intanto risolvete i grandi problemi di casa vostra, Che una grossissima colpa l'ha avuto anche il PD in questi 20 anni.
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 15:29
da paolo11
Riassumendo, la classe politica odierna è formata:
1) Poltrone & Forchette (PD)
2) Banditi & Corsari (PdL-FI)
3) Marionette Talebane (M5S)
3) Comunione & Lobby (Monti)
4) Sognatori Defunti (SEL)

Caro lucfig. La risposta l'hai data tu stesso.
Si poteva stare assieme a questi partiti, che ormai sono come una cancrena dentro lo stato e banche Ma prendevano pure soldi da Riva Ilva di Taranto sapendo che produceva morti per inquinamento ecc.....Io dico di NO
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 15:35
da paolo11
http://www.youtube.com/watch?v=2BwP5XdA ... ploademail
Nicola Morra: "Vinciamo noi"
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 15:56
da camillobenso
La lunga agonia italiana – 34
Un drammatico vuoto di potere - 24

I giorni della follia - 23



Ghe sem! (Ci siamo in italiano).

L’acceleratore di processo che ha messo di nuovo in moto la ruota della macina della storia è l’azione della magistratura che dopo sette anni è riuscita a sbloccare la rogatoria richiesta dalla magistratura milanese a Hong Kong.

Berlu si è spaventato a morte quando ha appreso che i documenti richiesti dal giudice Di Pasquale sono arrivate presso la cancelleria del tribunale di Milano.

Quando le prime indiscrezioni verranno rese note, la pantomina del “Sono assolutamente innocente non sarà più replicabile con la stessa efficacia di questi ultimi 55 giorni”.

Ai suoi, due giorni fa, Berlu ha precisato che si stanno muovendo per arrestarlo.

Stamani, il FQ, riporta una notizia in cui si afferma che B. verrà arrestato prima della decisione del Senato.

La sceneggiatura dei primi 55 giorni da condannato è stata superata. Ora c’è ben altro a cui far fronte.

Muoia Sansone e tutti i filistei fa parte della cultura del Caimano.


******



27 SET 2013 12:43
1. FERMI TUTTI: SI CAMBIA! LE CONSEGUENZE POLITICHE DELLA VITTORIA DI ANGELONA MERKEL IN GERMANIA POTREBBERO RISERVARE GROSSE SORPRESE AL PANTANO ITALIANO -

2. LA KAISER HA FATTO SAPERE A NAPOLITANO E LETTA CHE “E’ MEGLIO FARE LE ELEZIONI APPENA POSSIBILE" PIUTTOSTO DI RESTARE IN BALIA DI UN GOVERNO DEBOLISSIMO, CON POCHI VOTI AL SENATO E NESSUNA PROSPETTIVA DI FARE RIFORME E DISMISSIONI EFFICACI -

3. OVVIAMENTE DEVE CONSUMARSI SINO IN FONDO L'USCITA DI SCENA PER VIA GIUDIZIARIA DI BERLUSCONI. DEL RESTO FORZA ITALIA NON VERRA' MAI AMMESSA NEL PARTITO POPOLARE EUROPEO, DI FATTO VERRA' RELEGATA AL RUOLO DI UNA SORTA DI ALBA DORATA GRECA - 4. AVVISATE RENZI: DOPO LA MERKEL, ENRICO LETTA INCASSA LA “FIDUCIA” ANCHE DI OBAMA -



DAGOREPORT

Le conseguenze politiche per l'Italia della vittoria di Angela Merkel in Germania potrebbero riservare grosse sorprese. Ecco i fatti: da quando e' stata eletta la Super Cancelliera ha avuto le telefonate di rito con Re Giorgio II e con il premier Letta nipote ai quali ha detto che l'obiettivo del suo nuovo mandato e' quello di ridare fiato economico al Vecchio Continente e di stabilizzare i paesi più deboli, a cominciare ovviamente dall'Italia ma senza dimenticare la stessa Francia, afflitta quest'ultima secondo Kaiser Angela da un welfare insostenibile. Sin qui, niente di nuovo.

Ma Napolitano e Letta sono sobbalzati quando la Cancelliera ha detto che, una volta fuori gioco "quello li", cioè il condannato Silvio Berlusconi, bisogna chiedersi se conviene all'Europa che l'Italia resti in balia di un governo debolissimo, con pochi voti al Senato e nessuna prospettiva di fare riforme efficaci. Frau Merkel ha continuato più o meno con queste parole: "Piuttosto, meglio fare le elezioni appena possibile".

Il colloquio, breve e molto concreto, e' finito li, con tanti saluti alle rispettive famiglie. La nostra fonte ci tiene a precisare che non si trattava di un giudizio negativo su Letta nipote ma di un'analisi fredda della situazione italiana.

E' ovvio che, se confermata, la posizione di Angela Merkel avrà effetti sostanziali sulla situazione del nostro Paese, sull'orlo di una vera e propria implosione del sistema politico. Poiché tuttavia i processi politici non si improvvisano, il clamoroso cambio di rotta della Cancelliera potrebbe tradursi in decisioni effettive da noi in tempi mediamente non brevi e immediati. Ecco i possibili passaggi:

1. Deve consumarsi sino in fondo l'uscita di scena per via giudiziaria del virtualmente ex Cavalier Berlusconi. Su questo sono ovviamente d'accordo tutti, da Obama a Hollande, non solo la signora Merkel, basta dare un'occhiata alla stampa internazionale per averne l'assoluta certezza. Del resto Forza Italia non verra' mai ammessa nel Partito Popolare Europeo, di fatto verra' relegata al ruolo di una sorta di Alba Dorata greca.


2. Occorre che il Pd dimostri di avere un assetto capace di vincere senza se e senza ma le elezioni. Quindi, serve il congresso, un segretario e un programma all'altezza delle difficoltà del Paese e una squadra che appaia capace di realizzarlo. Cosa ne' facile ne scontata nella situazione data.

3. Serve ovviamente un candidato premier, e Letta nipote non ha affatto intenzione di consegnare le chiavi di Palazzo Chigi al sindaco di Firenze: venderà cara la pelle, e il fatto che dal suo viaggio americano sia tornato con in mano la data per incontrare Obama e' un segnale importante, poiché la Casa Bianca di solito non annuncia un mese prima che il Presidente vedrà un capo di Stato straniero. Si tratta dunque di un velo protettivo da non sottovalutare.

4. Anche se ha recepito il messaggio arrivato da Berlino, Re Giorgio II Napolitano non ha sinora cambiato nulla della sua posizione, non solo la sostanza ma nemmeno i toni: Aventino o non Aventino del Pdl, di elezioni se ne parla nel 2015 e nel frattempo va fatta la verifica parlamentare e bisogna assolutamente che il governo, questo o un altro, faccia le quattro o cinque cose fondamentali per restare a galla.

Dunque, la sintesi finale dei segnali tra Roma e Berlino e' questa: appena l'Italia avra' consumato lo strappo finale dal Condannato Silvio Berlusconi, vedremo come e in che tempi la nuova rotta che Angela Merkel ha disegnato per l'Europa si applica al nostro disgraziato Paese.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 27/09/2013, 18:35
da camillobenso
La lunga agonia italiana – 35
Un drammatico vuoto di potere - 25

I giorni della follia - 24



2. LA KAISER HA FATTO SAPERE A NAPOLITANO E LETTA CHE “E’ MEGLIO FARE LE ELEZIONI APPENA POSSIBILE" PIUTTOSTO DI RESTARE IN BALIA DI UN GOVERNO DEBOLISSIMO, CON POCHI VOTI AL SENATO E NESSUNA PROSPETTIVA DI FARE RIFORME E DISMISSIONI EFFICACI -


Se è vero quanto afferma il Kaiser Merkel, secondo Dagospia, ci viene mostrata una cancelliera piuttosto superficiale nel suggerire soluzioni agli italiani.

E’ pur vero che visto da lontano questo appare un governo DEBOLISSIMO, ma visto dall’interno questo è un governo defunto. Morto stecchito. O per essere ancora più pratici e realisti, nato morto.

La situazione italiana è complessa e non risponde alle logiche delle cancellerie a Nord di Chiasso.

E’ poi contemporaneamente da folli pensare che questo governo possa andare avanti per fare provvedimenti legislativi e di indirizzo.

Vista la situazione tricolore da Berlino, da Londra da Parigi, è ovvio che venga dato il suggerimento logico di andare immediatamente ad elezioni il più presto possibile perché dal punto di vista pratico non ha senso continuare un’ora di più.

In questo caso, Enrico senza palle, avrebbe dovuto capirlo già da tempo.

Concorrono però fattori umani condizionanti.

A nessuno piace sentirsi dire che ha sbagliato.

Meno che meno sentirsi dire che il proprio operato è fallito.

Per di più per Letta nipote alla sua prima esperienza di premier.

Sentirsi dire: “Il tuo governo è fallito” dopo soli 4 mesi di esperienza, sono cose che ti stroncano la carriera.

Stronca poi sul nascere l’idea di aver dato vita alla nuova Democrazia cristiana.

I poteri forti, avevano investito molto sul fatto che Letta nipote diventasse un punto di riferimento forte della nuova Dc.

Anche dall’Oltretevere, a dispetto del nuovo corso di Francesco, l’alto clero che si era dedicato a cose molto terrene come la politica e gli affari, di nascosto continua a manovrare per il ritorno della Dc.

Infine, occorre porsi d’obbligo la domanda di chi appoggia oggi il potere forte “Mafie SpA”.


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