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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • Come se ne viene fuori ? - Pagina 415
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Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/10/2013, 0:54
da camillobenso
Scuola, la piaga degli abbandoni
ogni anno lasciano 700mila ragazzi
Uno su cinque decide di non proseguire gli studi. Siamo ultimi in Europa. Percentuale è ancora più alta al Sud. La onlus Intervita, la Fondazione Giovanni Agnelli e l'associazione Bruno Trentin della Cgil indagheranno l'impatto economico e sociale del fenomeno

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/10/2013, 0:59
da camillobenso
Record per la disoccupazione: 12,2%.
Al top dal 1977, per i giovani supera il 40%
Il tasso di senza lavoro tra i giovani al record storico: 40,1%. Diminuisce l'occupazione maschile (congiunturale e tendenziale), mentre sale quella femminile. Eurozona: tasso stabile al 12%


MILANO - Mentre il Cnel delinea il suo ritratto del mercato del lavoro italiano, sottolineando come parte della disoccupazione generata nella crisi sia ormai da ritenersi strutturale, arrivano i dati ancor meno rassicuranti dell'Istat: la disoccupazione ad agosto sale al 12,2%, in rialzo di 0,1 punti percentuali su luglio e di 1,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat (dati provvisori), aggiungendo come sia stato uguagliato il massimo già raggiunto a maggio, il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili, gennaio 2004, sia delle trimestrali, primo trimestre 1977.

Vanno ancor peggio le cose se si guarda al tasso di disoccupazione giovanile (l'incidenza delle persone disoccupate tra i 15 e i 24 anni sul totale di quelli occupati o in cerca): ad agosto balza al 40,1%, in rialzo di 0,4 punti percentuali su luglio e di 5,5 punti su base annua. Viene così superata per la prima volta la soglia del 40% e anche in questo caso viene raggiunto il livello più alto dall'inizio sia delle serie mensili (2004) sia trimestrali (1977). Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 667 mila e rappresentano l’11,1% della popolazione in questa fascia d’età.

L'Istat spiega nel suo comunicato che ad agosto 2013 gli occupati sono 22 milioni 498 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,5% su base annua (-347 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,8%, rimane invariato in termini congiunturali e diminuisce di 0,8 punti percentuali rispetto a dodici mesi prima. Quanto invece al numero di disoccupati, pari a 3 milioni 127 mila, aumenta dell’1,4% rispetto al mese precedente (+42 mila) e del 14,5% su base annua (+395 mila). Guardando alle differenze di genere, ad agosto l’occupazione maschile diminuisce dello 0,4% in termini congiunturali e del 2,8% su base annua. L’occupazione femminile cresce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei dodici mesi.


Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (-42 mila unità) e dello 0,8% rispetto a dodici mesi prima (-113 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,2 punti su base annua.

A livello di Eurozona, il tasso di disoccupazione ad agosto è rimasto stabile al 12%. Il dato è inferiore rispetto alle previsioni che indicavano per agosto una disoccupazione al 12,1%. In lieve flessione si segnala la disoccupazione giovanile, che è scesa al 23,7% dal livello record del 23,8% nel mese di luglio. In totale il numero dei disoccupati nell'eurozona è pari a 19.178.000 a fronte dei 19.183.000 di luglio. Peggio dell'Italia (nella zona euro) fanno Grecia (27,9%), Spagna (26,2%), Cipro (16,9%), Portogallo (16,5%), Irlanda (13,6%). La disoccupazione più bassa invece in Austria (4,9%), Germania (5,2%) e Lussemburgo (5,8%).
(01 ottobre 2013) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/10/2013, 20:09
da mariok
02 OTT 2013 19:32

1. DUNQUE, ANCHE L’ULTIMA CRISI ALLA FINE SI È RIVELATA IL SOLITO MIRAGGIO. E OGNUNO POTRÀ RACCONTARE IMPUNEMENTE LA SUA SU CHI HA VINTO E CHI HA PERSO - 2. DI SICURO C’È CHE LA FARSA DEL VOTO DI FIDUCIA AL SENATO ALLONTANA LE ELEZIONI ANTICIPATE NEL BREVE PERIODO. E LETTA-NAPOLITANO POSSONO GUARDARE AL 2015 - 3. RESTA LO SPETTRO DI UNA CONFLITTUALITÀ INSUPERABILE SUI TEMI DELLA GIUSTIZIA (VOTO PER LA DECADENZA DI B.) TRA LA DEMO-SINISTRA (LETTA-EPIFANI) E LA NUOVA ALFA-DESTRA (CAINANO-ALFANO) VINCOLATI ALLA COATTA-ABITAZIONE DAL “PAPOCCHIO NAPOLITANO” - 4. LA RESURREZIONE (PROVVISORIA) DI LETTA-LAZZARO SI SPOSA CON L’ASCENSIONE NEL LIMBO DELLA POLITICA DEL BERLUSCONI-HOUDINI CHE È RIUSCITO A FAR EVAPORARE LA SUA SCONFITTA NELLA CARICATURA PARADOSSALE DI UN DRAMMA A LIETO FINE

"Karamàzov!", gridò Kòlja.
"È vero quello che dice la religione, che resusciteremo dai morti e, tornati in vita, ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljùscenka?".
"Resusciteremo senz'altro, e ci vedremo e ci racconteremo l'un l'altro allegramente e gioiosamente tutto ciò che è stato", rispose Aljòscia a metà tra il riso e l'entusiasmo.
"Ah, che bello che sarà", sfuggì a Kòlja.
(Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamàzov)

DAGOANALISI

Disse una volta Jean Cocteau con una felice intuizione che il "teatro è illusione, non inganno". Mai potendo immaginare che quella sorta di momento magico potesse avere come proscenio l'austera aula di palazzo Madama e per protagonista l'escapologo di Villa Arcore, Silvio Berlusconi.

Dopo essersi "incatenato" fino all'ultimo secondo alla richiesta-diktat di far cadere il governo Letta per tentare una nuova avventura elettorale (a breve), al Senato il Cavalier-Houdini è riuscito nell'impresa di liberarsi del vincolo cui aveva impiccato il suo futuro di leader e, al tempo stesso, a sciogliere pure i nodi della camicia di forza dove l'avevano imbrigliato i "ribelli" (o "traditori") di Forza Italia, animati da Angelino Alfano.

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI
BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALI
Ma l'escapologia è soltanto un ramo dell'arte dell'illusionismo in cui la capacità del mago di turno è, appunto, quella di sapersi svincolare dai trucchi dei lacci e laccioli ben confezionati prima dietro le quinte.

E l'escapologia, ahimè, non ha nulla a vedere però con la politologia. O, meglio ancora, con la patologia di una classe politica e di un sistema dei media che da vent'anni non sa distinguere tra i miraggi e le promesse dei vari prestigiatori dilettanti arrivati al governo con la realtà di un Paese fatto fesso anch'esso con la Rivoluzione all'italiana scandita da Tangentopoli.

Uno sconvolgimento (istituzionalmente) partorito e sostenuto dalla magistratura e dai Poteri marci per sconfiggere, secondo le loro false intenzioni, la partitocrazia è stato un nuovo sistema di voto detto Porcellum. Una legge elettorale che dà ai partiti "ad personam" dei leader il potere assoluto di scegliersi e nominarsi i parlamentari a dispetto della volontà di scelta dei cittadini. Tant'è che questa autentica "legge truffa" piace tanto pure all'ex comico Beppe Grillo.

Dunque, anche l'ultima crisi annunciata alla fine si è rivelata il solito miraggio. E trattandosi di un fenomeno ottico ognuno potrà raccontare impunemente la sua su chi ha vinto e chi ha perso. Tra l'altro, rispetto al passato, nessuno dei suoi illusionisti dovrà pagare dazio sui media (tutti), la cui ambiguità (politica) ormai sconfina spesso con la malafede.
Di sicuro c'è che il voto di fiducia al Senato allontana la possibilità di elezioni anticipate nel breve periodo. E Letta nipote può guardare con maggiore fiducia a superare il traguardo della primavera 2015 indicato dal capo dello Stato al momento di accettare un secondo mandato al Quirinale.

Ma resta pur sempre lo spettro di una conflittualità insuperabile almeno sui temi della giustizia (voto per la decadenza di Berlusconi) tra la demo-sinistra (Letta-Epifani) e la nuova alfa-destra (Berlusconi-Alfano) vincolati alla coatta-abitazione dal "papocchio Napolitano".

Altrettanto palese è che l'ultima "illusione" (o evasione dalla realtà) esibita al Senato dal Cainano, forse la più spettacolare e malinconica, magari non segnerà la fine del suo ciclo (politico) ventennale, ma non curerà la ferita ancora sanguinante spalancatasi in Forza Italia.

Nel giorno delle apocalissi proclamate, la prima termina con la resurrezione (provvisoria) di Letta-Lazzaro. La seconda con l'ascensione nel Limbo della politica del Berlusconi-Houdini che, comunque, è riuscito - ancora una volta -, a far evaporare la sua sconfitta trasformandola nella caricatura paradossale di un dramma a lieto fine.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/10/2013, 20:34
da Amadeus
mi sa che la nuova sede la possono subaffittare come balera... :mrgreen:

tra poco documentario sui rettili dalla Gruber : SANtanchè-Formigoni....

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 02/10/2013, 20:40
da camillobenso
Amadeus ha scritto:mi sa che la nuova sede la possono subaffittare come balera... :mrgreen:

tra poco documentario sui rettili dalla Gruber : SANtanchè-Formigoni....
Ho aperto per segnalare la stessa cosa .

Formidabile Forchettoni...........triplo salto mortale carpiato per salvarsi dai processi di Milano.

Si è buttato sul nuovo gruppo per rimanere senatore.

Più interessante ancora la merlitudine che gli da retta.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/10/2013, 1:47
da camillobenso
Gli antitaliani - 1
Del 3 ottobre 2013


1) Si chiude un’altra giornataccia carica di tensioni che verranno trasferite nei prossimi giorni. Tensioni che stanno covando la guerra civile.

2) Dopo l’imprenditore di Carugo (Co) che mostra la scritta in marmo: “Adesso basta” realizzata nella giornata di lunedì 30 settembre dai suoi dipendenti, e la scaglia con profonda rabbia a terra in segno di disprezzo verso la classe politica tricolore, e il suo collega con cui si trasferirà nel Canton Ticino, che urla che prima si trasferiranno in Svizzera e poi andranno a prendere i politici. Non certo per regalargli una scatola di Baci Perugina o un mazzo di fiori.
La Tv non ha mai mostrato sinora un disprezzo popolare di questo livello rivolto alla casta politica.
Da Piazzapulita del 30 settembre 2013

Dopo il cittadino in fila alla posta che si duole di uno sfratto, con moglie e figlio a carico, che non sa come venirne fuori e propone di andare a Roma e buttar fuori dalla finestra i politici.

Fa sensazione la dichiarazione di una donna vedova con un figlio di 40 anni senza lavoro che sogna l’insurrezione come unica via di uscita.
Da La gabbia del 2 ottobre 2013

Ma al razionale dei classici giorni di caos che precedono sempre un dramma s’inseriscono sempre, perché è sempre avvenuto così, che i fatti veri di drammatiche individuali realtà quotidiane, si mescolano con giustificazioni e confronti non sostenibili.

Sempre il servizio de La gabbia, ha mostrato il malessere del Corvetto, il quartiere popolare a Sud di Milano, ultimo presidio urbano prima di immettersi sull’autostrada del Sole.

Un uomo anziano esterna tutta la sua rabbia per il forte disagio del presente, ma poi lo paragona raccontando i bei tempi andati in cui con Bettino Craxi, circolava il denaro.

Gran pessimo esempio economico – politico dei tempi della Milano da bere.

Ma le rivolte iniziano così, mescolando tutto il sacro e profano delle singole storie individuali.

Prima sono contenute in uno stagno, ma poi lo stagno s’ingrossa e fuoriescono i rivoli che a loro volta concorro a formare un fiume. Il fiume della rivolta.

3) Il secondo giorno della nuova serie di “Pane e circens”, ci offre lo spettacolo altamente sgradevole del popolo mussulmano messo in onda dagli attori Forchettoni – Santanché.

Uno spettacolo che segue quello precedente di sole 24 ore della coppia Sallusti – Cicchitto a Ballarò.

Spettacoli che provocano soddisfazione e un moto liberatorio nella sinistra di base antiberlusconiana, ma che appartengono di fatto alla serie masochistica da parte di chi come il sottoscritto si sorbe il mare di cazzate dei talk per comprendere dal punto di vista sociologico cosa sta veramente accadendo nel Bel Paese.

Uno scivolamento continuo ed inarrestabile verso il basso in attesa di un fondo che non arriva mai, mentre prende sempre più piede la convinzione del “Buio oltre la siepe” e di “Cosa c’è dietro l’angolo”.

4) Non manca il solito servizio su chi perderà il posto di lavoro.

In questo caso i dipendenti dell'Agfa, anche se non ha problemi di mancanza di lavoro.


In questo periodo sono i media della Tv dei talck, che mostrano le fabbriche in crisi.

Tg e quotidiani sembra che abbiano ricevuto l'ordine dall'alto di tacere e nascondere.

In realtà cozzano con le balle di Letta E., Saccomanni, funzionari della Banca d'Italia e Napolitano, impegnati a far digerire al merlam merlorum tricolore l'esistenza della ripresa.

Un giornalista del Sole 24 Ore ieri mattina ha precisato ad Agorà che non ci sarà nessuna ripresa.

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/10/2013, 14:55
da paolo11
Caro camillobenso .Si ho visto sia La Gabbia e piazza pulita.Quelle cose viste e dette ormai si dicono un pò dappertutto.Anzi diversi si chiedono ci vorrebbero le brigate Rosse,che se la prendessero direttamente con i politici.Invece cosa mai successa in Italia, persone inprenditori ecc.. che si suicidano.
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/10/2013, 15:39
da soloo42000
>> Invece cosa mai successa in Italia, persone inprenditori ecc.. che si suicidano.

Mai successo, vero?

Da due secoli a questa parte.
Abbiamo sempre avuto sacche di miseria nera terribili.
Decine di milioni di italiani emigrati all'estero.
Malaffare e malavita dilaganti.
Gente che vive di espedienti.
"Preying upon their neighbours".
Gente che prostituisce i figli/figlie.

E, purtroppo, gente che si suicida.
Molta.
Troppa.
Oggi il fenomeno cresce per via della crisi.
La crisi viene da decenni fa.
Decenni fa eravamo una democrazia.
E da allora abbiamo votato male dozzine e dozzine di volte.

E anche l'ultima 18 milioni di italiani si sono messi nelle mani di cialtroni.
Razzisti, mignottari o buffoni.

E adesso si pagano le CONSEGUENZE del proprio agire.
Bisognava pensare meglio prima di votare col pisello per decenni.


soloo42000

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/10/2013, 17:59
da paolo11
Caro soloo42000 .Forse ho votato pure io col pisello.PCI, PDS,DS,PD,1Volta al senato IDV.
Cosa dovevo votare secondo tè!
Ora i nostri laureati vanno all'estero.Lo stato spende soldi per questi, Gli altri paesi se li prendono gratis.
Dimenticavo di dirti che i soldi ci sono basta toglierli.Basta missioni all'estero Niente F35 dimezzare i parlamentari rudurre gli stipendi dei menager,basta pagare affitti esorbitanti avendo lo stato immobili vuoti eccccccc.Abbiamo avuto immigrazione si decenni addietro, ma la situazione era diversa da ora.Le caste sono cosa di adesso.
Ciao
Paolo11

Re: Come se ne viene fuori ?

Inviato: 03/10/2013, 19:59
da camillobenso
03 OTT 18:37

UCCI UCCI, SENTO ODOR DI DEMOCRISTIANUCCI – RITORNO AL FUTURO: LO SCUDO CROCIATO È VIVO E LOTTA INSIEME A LETTA

Ceccarelli: Ci hanno messo decenni a riemergere, ma ora finalmente, liberatisi dal giogo del Banana, i democristiani sono tornati - Le trame così finemente orchestrate da Letta, Alfano e dai dissidenti del Pdl, sono la dimostrazione che questo Paese è rimasto politicamente ancorato alla Prima Repubblica...


Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Ucci ucci, si diceva un tempo, sento odor di democristianucci. Anche nella caduta di Berlusconi, evento cui tuttora si guarda con la più disponibile incredulità, pare di scorgere una mano invisibile, un po' umida, ma ferma al momento giusto; qualcosa di gommoso e avvolgente, però ad un tratto soffocante. Un'energia gentile e lievemente soporifera fino a quando - zàc - il colpo di Palazzo non è andato a segno.

Oh, crudele sapienza democristiana, già tante volte applicata tra Palazzo Sturzo e il Gesù, oltre che in conventi, badie, cenobi e istituti religiosi divenuti teatri di maestosi complotti e perfidi avvelenamenti. Non ci si fermi ai nomi dei principali congiurati: Letta, Franceschini, Alfano, democristianucci doc. C'è una magnifica foto ed eloquente assai che li ritrae quattro mesi orsono, a maggio, durante una conferenza stampa all'Abbazia di Spineto.

C'è Franceschini - che negli sms di quei giorni Renzi chiamava per scherzo «Arnaldo» (Forlani) o addirittura «Mariano» (Rumor) - dunque, si vede Franceschini che va a dire una cosa segreta all'orecchio di Letta, che gliene risponde un'altra ancora più segreta, ma coprendosi la bocca con la mano.

Al loro fianco c'è Alfano, «volto e testa a pera del berlusconismo» l'ha dipinto ieri il
Giornale, apparentemente imbronciato. O meglio: le cronache di allora lo diedero per imbronciato, i portavoce suoi e di Letta confermarono, di più: raccontarono ai quattro venti che durante il viaggio nel pulmino che li portava a Sarteano premier e vicepremier non avevano fatto che litigare. Dopo un po' si venne a sapere che non era vero
niente, non c'era stata nessuna lite: da buoni dc, i due si erano messi d'accordo per simularne una, ai danni di chi non è ancora tanto chiaro, ma da ieri un po' di più.

Ucci ucci, povero Cavaliere, ma anche lui ha tirato troppo la corda. Pensare che dopo Noemi, per la precisione tra la D'Addario e Ruby, sollecitò una nota in cui Mauro, Lupi, Quagliariello, Sacconi, Formigoni e la Roccella, in pratica il futuro nucleo scissionista, arrivarono a richiamare a sostegno del Cavaliere l'Imitatio Christi come modello di vita. Mai sottovalutare la memoria lunga dei cattolici, di conio vecchio e supernuovo.

Errore perfino sottovalutare, o fidarsi, se si vuole, di Giovanardi, che voleva l'emissione di un francobollo con la faccia di Berlusconi. Inutile poi sorprendersi che il proprio destino, e anche quello dell'Italia per la verità, è appeso di nuovo ai democristiani. Tra i quali tra parentesi va annoverato anche Renzi, che peraltro qualche settimana fa si era concesso la grazia di notare polemicamente che nel governo c'era «un eccesso di democristianeria, e non di quella buona».

Sta di fatto che quando si formò il Letta-Alfano, Cirino Pomicino volle celebrarlo con un tweet: «Un giovane e ottimo governo a larga partecipazione democristiana». Di Berlusconi, in effetti, il presidente del Consiglio e il suo vice potrebbero essere i figli. Ma lo scudo crociato è ben più vecchio del Cavaliere, e se una rivista del Movimento giovanile dc al tramonto di De Gasperi (direttore Franco Maria Malfatti) si chiamava Terza generazione, con Alfano e Letta, che al Mgdc aderirono più o meno nel settennato demitiano, dovrebbe essere la quinta, o forse la sesta.

E tutto torna. Anche l'archetipo del «Coniglio Mannaro», come Gianfranco Piazzesi battezzò il flemmatico Forlani. A chiudere gli occhi e a sentire ieri Letta che al Senato parlava e parlava e parlava, per giunta rivendicando i bei governi del tempo che fu (1947-1968) e anche i suoi buoni propositi per il comparto agroalimentare, giungeva alle orecchie come una nenia antica, e insieme un modo quasi domestico e insieme professionale di combinare e al tempo stesso di spezzettare, triturare, nebulizzare i problemi.

DARIO FRANCESCHINI DA GIOVANE
DARIO FRANCESCHINI DA GIOVANE
Dopo tante dionisiache esagerazioni, veniva da pensare: ecco un giovane educato e a modo; dopo tante esotiche stranezze, tra cui perfino un finto vulcano, e dopo troppe peripezie corporali tornavano alla mente le foto di quest'estate in cui Letta si faceva il bagnetto nella piccola piscina di gomma coi figli, e in braghette faceva un po' l'effetto tipo «il primo della classe è deboluccio in ginnastica», ma meno male.

E' strano come nella Seconda Repubblica si sia parlato spesso di post-comunisti e post-fascisti, ma molto meno di post-democristiani. Forse perché la Dc non c'è più, come dice spesso Marco Follini, ma ci sono ancora i democristiani. «Per anni - osserva oggi - Berlusconi ha governato contro lo spirito dello scudo crociato, ma con i suoi elettori. Ecco, penso che proprio in questi giorni questo schema sia saltato». In altre parole, l'elettorato dc, per il tramite di Alfano e degli altri «traditori» che vengono da quel mondo di cortese cinismo e narcotica spudoratezza, ha mollato il Cavaliere. Al suo peggior destino, e
amen.

In un tempo di autodidatti (Bossi, Berlusconi, Di Pietro) si è finito per trascurare l'importanza di una scuola politica che è stata anche - eccome! - di potere. A tale proposito rientrano i modi per defenestrare qualcuno. Per citare un titolo sulla prima pagine del Giornale di ieri: «E' da oltre un anno che tramavano da democristiani». C'è tutta una agghiacciante casistica di nefandezze a base di parricidi e fratricidi e infanticidi consumati all'insegna del «sopire, troncare, padre molto reverendo, troncare, sopire».

Sennonché, fa notare Follini con realistica naturalezza, «la tecnica dc consisteva nel far fuori chi si era già messo fuori da solo». Come dire che se Berlusconi ha esagerato, è inutile poi prendersela con il fantasma di un partito che con il tempo si rivela qualcosa di più e di meno di un partito, un modo di essere del potere nel suo indecifrabile enigma.