http://www.repubblica.it/esteri/2015/11 ... 128031271/
Turchia abbatte jet russo. Putin: "Pugnalata alla schiena. Conseguenze tragiche"
Tensione Ankara-Mosca. Il caccia Sukhoi-24 colpito perché non avrebbe risposto agli avvertimenti degli F-16 di Ankara. I piloti si sono lanciati con i paracadute. Ribelli siriani in un video mostrano il cadavere di uno dei due. La Nato convoca il Consiglio atlantico straordinario. Il vicepresidente della Duma: "La Turchia appoggia l'Is"
ANKARA - Alta tensione tra Russia e Turchia dopo che un caccia Sukhoi 24 dell'aviazione russa è stato abbattuto dagli F-16 turchi alla frontiera con la Siria e i due piloti sono riusciti a lanciarsi con il paracadute. Nel darne notizia, Ankara ha accusato il velivolo di essere entrato nel suo spazio aereo e di aver ignorato i ripetuti avvertimenti con cui gli è stato chiesto di allontanarsi.
Mosca, però, ha negato lo sconfinamento e il presidente russo, Vladimir Putin, ha parlato di "un crimine", di "una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi" e ha avvertito che l'incidente avrà "serie ripercussioni" sui rapporti tra Mosca e Ankara. Il capo del Cremlino ha affermato che il velivolo non minacciava la Turchia ed è caduto 4 chilometri all'interno del territorio siriano.
Turchia, aereo russo abbat La sorte dei piloti. I due piloti del bombardiere russo a bassa quota sono riusciti ad eiettarsi in territorio siriano prima dello schianto del velivolo. Uno dei due sarebbe morto, secondo quanto riferito da un gruppo di ribelli che ne ha anche mostrato il corpo esanime in un video. Incerta la sorte dell'altro, probabilmente in mano ai ribelli turcomanni anti-Assad (detti anche 'turkmeni', sono una minoranza etnica di lingua turca presente in Siria e in Iraq). Per salvarlo sono in corso ricerche degli elicotteri russi. Uno dei mezzi è stato però costretto a un atterraggio di emergenza nella provincia di Latakia dopo essere stato colpito da un missile anti-carro sparato dai miliziani.
Le reazioni di Ankara e Mosca. Immediate le reazioni all'incidente nelle due capitali: Ankara ha convocato l'incaricato d'affari russo e ha ottenuto la convocazione d'urgenza per questo pomeriggio del Consiglio Nato del Nord Atlantico, massimo organo decisionale composto dagli ambasciatori dei 28 Paesi alleati. Mosca ha risposto convocando a sua volta l'addetto militare dell'ambasciata turca, con la Duma che ha accusato Ankara di "aiutare i terroristi dell'Is". Per domani è stata confermata la visita a Istanbul del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Sempre domani sarà a Mosca il ministro degli Esteri siriano, Walind Muallem, che sarà ricevuto dal presidente della Duma, Serghei Naryshkin, e probabilmente dallo stesso Lavrov.
Il retroscena. Secondo il sito di Sabah, l'ordine di abbattere il jet militare al confine con la Siria in base alle regole d'ingaggio dell'esercito sarebbe giunto direttamente dal premier turco, informato della violazione dello spazio aereo dal capo di Stato maggiore, Hulusi Akar. La zona in cui sarebbe caduto il caccia è stata oggetto nei giorni scorsi di un'offensiva del regime di Damasco, sostenuta dall'aviazione di Mosca, contro milizie ribelli.
Giornalisti russi feriti in Siria. Il ministero della Difesa russo ha reso noto inoltre che tre giornalisti russi sono rimasti leggermente feriti in seguito a un attacco con razzi anticarro di cui è stata fatta oggetto la loro auto. L'attacco sarebbe avvenuto vicino al villaggio di Dagmashlia, nella provincia di Latakia, in Siria. .
L'attività diplomatica anti-Is di Putin. L'incidente arriva proprio nei giorni in cui il presidente russo Vladimir Putin è impegnato in un un tour de force diplomatico nella regione, con l'obiettivo di creare una coalizione internazionale contro l'Is. Oggi è previsto a Sochi un incontro con il re di Giordania, Abdullah II. Nei giorni scorsi ha avuto un lungo colloquio con Ali Khamenei, la guida suprema della repubblica islamica iraniana. Mosca ha anche revocato il divieto alle aziende russe sulla cooperazione nucleare con l'Iran.
Bombardamenti francesi in Iraq. Ieri dalla portaerei francese Charles de Gaulle, in navigazione nel Mediterraneo orientale, sono partite le prime missioni per bombardare le postazioni dell'Is, al momento limitate all'Iraq.
.....................................
Ciao
Paolo11