Re: Come se ne viene fuori ?
Inviato: 12/10/2013, 22:58
La lunga agonia italiana – 72
Un drammatico vuoto di potere - 61
I giorni della follia - 59
Caos calmo - 5
Il seme della disgregazione
Nell’alternarsi velocemente delle notizie, sul sito di IFQ compare che Papi llon teme fortemente di andare in carcere
Altro che indulto, per Berlusconi
la soluzione finale è la fuga all'estero
"Mi faranno marcire in galera come la Timoshenko". Il Cavaliere lo dice da tempo. E quando
non potrà più contare sui privilegi da parlamentare, l'ipotesi dell'arresto potrebbe diventare realtà
La confusione più totale regna nel Pdl costretto ai due simboli contemporanei: Pdl – Forza Italia
Non era mai accaduta prima questa confusione di nomi dei partiti. Ma tanto vale, nei tempi in cui una società crolla capita di assistere anche a questo.
Le dichiarazioni degli esponenti mussulmani sono sempre più di bassissimo livello e fanno intendere che da quella parte non arriverà mai niente di buono.
In ebollizione anche il Movimento di Grillo.
Gli avvenimenti mettono a dura prova la tenuta.
L’ala di sinistra si affianca al PDc per l’abolizione del reato di clandestinità e la premiata ditta G & C, comprende immediatamente che la crescita delle ultime tre settimane può essere compromessa dallo sbilanciamento evidente.
L’intervento correttore sul blog peggiora però la situazione.
Contemporaneamente arrivano le proteste della destra elettorale che preannuncia un abbandono.
Il guru genovese tocca con mano quanto sia impossibile rimanere in equilibrio tra destra e sinistra anche per un movimento di protesta come il suo.
Lo sfogo oggi arriva a bollare IFQ come finti amici, solo perché non si sono aggregati all’indirizzo azzardato del momento, ed hanno osato a criticare il suo operato.
Quello che Grillo non capisce o che fa finta di non capire, è che la sinistra dei Padellaro, dei Gomez degli Scanzi, e la destra liberale di Travaglio, che hanno sentito in precedenza la necessità di rinnovamento reale della classe politica italiana ormai fallita, decotta e senza speranza, non possono seguirlo nei vecchi trucchi di quel mondo che si vuol cambiare.
Questa nuova presa di posizione del guru, farà aprire ancora di più gli occhi ai giornalisti di IFQ sulle potenzialità reali di cambiamento del M5S.
L’impressione che se ne trae è che anche la “Rivoluzione democratica” di Grillo stia per esaurire la spinta dell’ultimo anno, anche se tra alti e bassi continuerà ad essere presente nei prossimi mesi nella politica italiana.
In casa PDc si stanno verificando fatti politici piuttosto comici.
Si sta attuando lo sport più vecchio della politica italiana. Il salto sul carro del vincitore, che nello specifico degli attori-atleti del PDc si tratta del salto sul carro funebre.
In settimana le cronache riportavano di particolari sondaggi che circolavano al Nazareno.
L’80 % delle correnti si è schierato con Renzi.
Da altro 3D si legge questo di Civati:
“A Milano si direbbe una roba da matti.
Sì, perché a leggere delle decine di franceschiniani e lettiani che dal Parlamento sosterranno Renzi…………….”
A Bari, stamani, si sono aggregati anche i dalemiani e i vendoliani.
Tutti insieme appassionatamente sul carro funebre.
Il servizio del Tg della 7 delle 20,00 ci ha mostrato anche Latorre ad ascoltare Renzi.
La cadrega non la vuole mollare proprio nessuno.
Dal punto di vista sociologico si registra che i due pifferai, Berlusconi e Grillo, sono entrati in crisi, mentre è in ascesa il terzo pifferaio Renzie.
Ora tocca al PDc subire le tecniche del berlusconismo e del grillismo.
E questo significa soltanto che questa fase politica è caratterizzata solo e soltanto da questi fenomeni.
Nel PDc, coloro che provengono dal classico percorso Pci-Pds-Ds-Pd e non si sono ancora accorti di supportare il PDc, si sono chiesti negli ultimi 15 anni come possono supportare quelli di destra un pifferaio come Berlusconi.
Negli ultimi due anni si stanno chiedendo come gli elettori grillini possono supportare un pifferaio come Grillo.
I grillini si chiedono la stessa cosa per i piddicini e per i mussulmani.
Lo stesso avviene a destra con Grillo.
Quello che i piddicini non si rendono conto, o fanno finta di non rendersi conto per convenienza è che anche loro sono sullo stesso piano dei concorrenti.
In settimana, tra il nicchete e patecchete, Renzi ha annunciato che farà il segretario e continuerà a fare il sindaco, perché secondo lui è in grado di svolgere contemporaneamente le due funzioni.
Questo è esattamente il vecchio della politica. Tenere per convenienza il piede in due scarpe.
Anche i sassi sanno che non si possono svolgere bene contemporaneamente le due funzioni.
In modo particolare in tempi difficili come questi.
Eppure ai piddicini sta bene così. Il vecchio che avanza mascherato da rinnovamento.
Questo Paese è ben messo male e non ha nessunissima speranza per uscire da questa Morta Gora imperante.
L’Alba dorata de’ noantri, la Lega Nord, è scesa in campo stamani a Torino per manifestare contro i clandestini, ritenuti tutti uguali. Sono dei criminali. Comprese le donne, i bambini e i ragazzi che sacppano dalle guerre.
Oggi sono iniziati i primi scontri di stagione. Alba dorata si è scontrata con gli autonomi che sono usciti dalla caverne.
Da queste parti negli ultimi giorni la temperatura si è abbassata come non mai, dal troppo caldo di un mese fa, oggi fa troppo freddo.
Ma a riscaldarci ci pensa la politica con un autunno caldo e quasi certamente un inverno anche lui caldo.
Un drammatico vuoto di potere - 61
I giorni della follia - 59
Caos calmo - 5
Il seme della disgregazione
Nell’alternarsi velocemente delle notizie, sul sito di IFQ compare che Papi llon teme fortemente di andare in carcere
Altro che indulto, per Berlusconi
la soluzione finale è la fuga all'estero
"Mi faranno marcire in galera come la Timoshenko". Il Cavaliere lo dice da tempo. E quando
non potrà più contare sui privilegi da parlamentare, l'ipotesi dell'arresto potrebbe diventare realtà
La confusione più totale regna nel Pdl costretto ai due simboli contemporanei: Pdl – Forza Italia
Non era mai accaduta prima questa confusione di nomi dei partiti. Ma tanto vale, nei tempi in cui una società crolla capita di assistere anche a questo.
Le dichiarazioni degli esponenti mussulmani sono sempre più di bassissimo livello e fanno intendere che da quella parte non arriverà mai niente di buono.
In ebollizione anche il Movimento di Grillo.
Gli avvenimenti mettono a dura prova la tenuta.
L’ala di sinistra si affianca al PDc per l’abolizione del reato di clandestinità e la premiata ditta G & C, comprende immediatamente che la crescita delle ultime tre settimane può essere compromessa dallo sbilanciamento evidente.
L’intervento correttore sul blog peggiora però la situazione.
Contemporaneamente arrivano le proteste della destra elettorale che preannuncia un abbandono.
Il guru genovese tocca con mano quanto sia impossibile rimanere in equilibrio tra destra e sinistra anche per un movimento di protesta come il suo.
Lo sfogo oggi arriva a bollare IFQ come finti amici, solo perché non si sono aggregati all’indirizzo azzardato del momento, ed hanno osato a criticare il suo operato.
Quello che Grillo non capisce o che fa finta di non capire, è che la sinistra dei Padellaro, dei Gomez degli Scanzi, e la destra liberale di Travaglio, che hanno sentito in precedenza la necessità di rinnovamento reale della classe politica italiana ormai fallita, decotta e senza speranza, non possono seguirlo nei vecchi trucchi di quel mondo che si vuol cambiare.
Questa nuova presa di posizione del guru, farà aprire ancora di più gli occhi ai giornalisti di IFQ sulle potenzialità reali di cambiamento del M5S.
L’impressione che se ne trae è che anche la “Rivoluzione democratica” di Grillo stia per esaurire la spinta dell’ultimo anno, anche se tra alti e bassi continuerà ad essere presente nei prossimi mesi nella politica italiana.
In casa PDc si stanno verificando fatti politici piuttosto comici.
Si sta attuando lo sport più vecchio della politica italiana. Il salto sul carro del vincitore, che nello specifico degli attori-atleti del PDc si tratta del salto sul carro funebre.
In settimana le cronache riportavano di particolari sondaggi che circolavano al Nazareno.
L’80 % delle correnti si è schierato con Renzi.
Da altro 3D si legge questo di Civati:
“A Milano si direbbe una roba da matti.
Sì, perché a leggere delle decine di franceschiniani e lettiani che dal Parlamento sosterranno Renzi…………….”
A Bari, stamani, si sono aggregati anche i dalemiani e i vendoliani.
Tutti insieme appassionatamente sul carro funebre.
Il servizio del Tg della 7 delle 20,00 ci ha mostrato anche Latorre ad ascoltare Renzi.
La cadrega non la vuole mollare proprio nessuno.
Dal punto di vista sociologico si registra che i due pifferai, Berlusconi e Grillo, sono entrati in crisi, mentre è in ascesa il terzo pifferaio Renzie.
Ora tocca al PDc subire le tecniche del berlusconismo e del grillismo.
E questo significa soltanto che questa fase politica è caratterizzata solo e soltanto da questi fenomeni.
Nel PDc, coloro che provengono dal classico percorso Pci-Pds-Ds-Pd e non si sono ancora accorti di supportare il PDc, si sono chiesti negli ultimi 15 anni come possono supportare quelli di destra un pifferaio come Berlusconi.
Negli ultimi due anni si stanno chiedendo come gli elettori grillini possono supportare un pifferaio come Grillo.
I grillini si chiedono la stessa cosa per i piddicini e per i mussulmani.
Lo stesso avviene a destra con Grillo.
Quello che i piddicini non si rendono conto, o fanno finta di non rendersi conto per convenienza è che anche loro sono sullo stesso piano dei concorrenti.
In settimana, tra il nicchete e patecchete, Renzi ha annunciato che farà il segretario e continuerà a fare il sindaco, perché secondo lui è in grado di svolgere contemporaneamente le due funzioni.
Questo è esattamente il vecchio della politica. Tenere per convenienza il piede in due scarpe.
Anche i sassi sanno che non si possono svolgere bene contemporaneamente le due funzioni.
In modo particolare in tempi difficili come questi.
Eppure ai piddicini sta bene così. Il vecchio che avanza mascherato da rinnovamento.
Questo Paese è ben messo male e non ha nessunissima speranza per uscire da questa Morta Gora imperante.
L’Alba dorata de’ noantri, la Lega Nord, è scesa in campo stamani a Torino per manifestare contro i clandestini, ritenuti tutti uguali. Sono dei criminali. Comprese le donne, i bambini e i ragazzi che sacppano dalle guerre.
Oggi sono iniziati i primi scontri di stagione. Alba dorata si è scontrata con gli autonomi che sono usciti dalla caverne.
Da queste parti negli ultimi giorni la temperatura si è abbassata come non mai, dal troppo caldo di un mese fa, oggi fa troppo freddo.
Ma a riscaldarci ci pensa la politica con un autunno caldo e quasi certamente un inverno anche lui caldo.