Amadeus ha scritto:Zio ho appena visto il filmato di questa foto al tg di mentana.... Bersani sembra come un fan che vuole la foto col beniamino , per far morire d'invidia gli altri più che per proprio vero interesse .camillobenso ha scritto: L'appoggiare la mano sulla spalla di Alfano era proprio necessario proprio oggi?
Eccoli finalmente, come due vecchi alleati, a braccetto in Aula, pochi minuti prima del voto per eleggere il nuovo presidente della Repubblica … sicuramente questa potrebbe essere la foto simbolo, quella che più rappresenta l’ennesimo inciucio Pd-Pdl…
Da stopcensura.com
ho letto le ultime 7 pagine ( 'mmazza quanto scrivete aò) e anche se solooo ha scritto un "naaaaaa" ( su cui intimamente concordo) sulla capacità di ordire trame sfruttando i dissidi interni ....non potrebbe essere veramente una "trappola per pdl" ( che solo a scriverlo mi viene da ridere, visto che di solito questi ordigni ci scoppiano in mano )?
Su il quotidiano il Giorno, viene riportata oggi questa notizia:
• OggiTreviso dall'Italia
• La crisi continua a uccidere: 5 suicidi in un giorno
La crisi continua a uccidere: 5 suicidi in un giorno
Trovati morti imprenditori e operai
ROMA - La crisi continua a uccidere, ancora morti suicidi per mancanza di lavoro, debiti o anche solo depressione dovuta, forse, anche alla situazione difficile in cui si vive e alla mancanza di prospettive per il futuro. Il bollettino nelle ultime ore parla di cinque casi avvenuti tra il nord e il profondo sud.
MURATORE SI IMPICCA A TORINO. A soli tre giorni dalla morte del grossista ortofrutticolo strozzato dai debiti e dalle cartelle esattoriali, nel capoluogo piemontese, ieri sera un muratore si è ucciso impiccandosi dopo avere saputo dalla ditta che il lavoro, un cantiere alla periferia del capoluogo piemontese, era finito e che non c'era più posto per lui. L'uomo, 38 anni, conviveva con la compagna incinta di sei mesi in un appartamento del popolare quartiere Barriera di Milano, nella zona nord-orientale della città. E' sceso in cantina e si è appeso con un cavo elettrico a una trave. Così l'ha trovato la compagna, quando per lui non c'era più nulla da fare.
SUICIDI AD ASOLO E NEL VICENTINO. Un muratore trevigiano di 52 anni che da tempo viveva un grave stato di sofferenza perché non riusciva a trovare lavoro si è ucciso impiccandosi nella sua abitazione a Castelcucco di Asolo. In Veneto sempre oggi un altro caso di suicidio per impiccagione: quello di un operaio vicentino 33enne, sposato e padre di due figli, che si è tolto la vita appendendo la corda ad un albero. In questo caso però, secondo gli investigatori, non sarebbe stato il lavoro la causa scatenante del tragico gesto, dal momento che l'uomo soffriva già di depressione.
IMPRENDITORE SI IMPICCA IN AZIENDA NEL BARESE. Un imprenditore del settore del marmo, di 60 anni, si è impiccato a una trave del capannone della sua azienda a Bitonto(Bari). In un biglietto trovatogli addosso da agenti di polizia c'é scritto: "Nel momento del bisogno tutti mi hanno abbandonato". Le difficoltà economiche in cui si era venuto a trovare per mancanza di commesse lo avevano costretto a licenziare alcuni operai continuando a tenere con sé i due che lo seguivano da 30 anni. Poi si è trovato a non poter più neanche pagare con puntualità gli stipendi ai due rimasti. Persone a lui vicine hanno sostenuto che vantava anche crediti mai incassati.
IMPRENDITORE SI SPARA ALLA TESTA A TAORMINA. In Sicilia, a Taormina, si è tolto la vita un imprenditore di 76 anni, titolare di un residence nella località turistica siciliana. Secondo quanto è stato riferito dai familiari, soffriva di crisi depressive. Non è escluso però che l'imprenditore potesse avere preoccupazioni economiche tanto che i carabinieri stanno esaminando i suoi conti. (ANSA).
Ultima modifica 18/4/2013
http://www.oggitreviso.it/crisi-continu ... orno-60416
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In questi giorni non si parla d’altro che del nuovo presidente della Repubblica. Notizie come queste passano in second’ordine.
Ma nessun presidente della Repubblica può valere queste 5 vite umane che si sono tolte la vita per via di un sistema marcio.
Sia che sia una strategia, oppure no, per fare fuori il Pdl, la situazione richiede uomini forti che sappiano prendere decisioni rapide in tempi rapidi senza eventuali giochetti.
La situazione doveva essere colta al balzo. Se è stata avanzata la candidatura Rodotà, proprio per le esigenze del Paese e non della casta, al primo scrutinio doveva essere eletto Rodotà, per spostarsi poi sulle urgenze del Paese.
Siamo andati oltre ogni limite della decenza umana, dove la vita non conta più niente.
Quando una società tocca questi punti è una società morta e senza speranza.
Non può essere che il salvacondotto al Caimano attraverso l’elezione di Marini che lo nomina poi senatore a vita come da accordi, possa prevalere sulla vita di milioni di uomini dove quelli messi nelle condizioni più estreme decidono di togliersi la vita.