Come se ne viene fuori ?

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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

La lunga agonia italiana – 104
Un drammatico vuoto di potere - 96
I giorni della follia - 93
Sotto le macerie - 26
Implosion - 10

La guerra civile simulata per il
momento corre solo tra i partiti - 1



La guerra civile simulata ha subito un’accelerazione. Ogni giorno ha la sua pena. Le scadenze e i fatti conseguenti innescano altri fatti alimentando la guerra civile simulata che per il momento rimane fortunatamente all’interno del perimetro dei partiti.

E’ però da sciocchi trascurare quanto affermato ieri a Omnibus (puntata presente in rete a pagina 433).

“SIAMO SEDUTI SOPRA UNA BOMBA SOCIALE”.

Tra lo sbattimento dell’intera casta politica, nessuno escluso, che assomiglia nei comportamenti a chi ballava al suono dell’orchestrina mentre il Titanic affondava.

Questo grande sbattimento si riverbera anche su una parte di italiani.

Non è così per le persone anziane di queste parti, che non devono più essere stimolate per carpirli cosa ne pensano dello stato di fatto della situazione nazionale, sono loro che ti anticipano: il malessere tra la gente è al limite, sta per succedere qualcosa.

Oggi nella guerra tra eserciti, tiene banco la sconfitta di Grillo. Ma i Fratelli mussulmani dovrebbero essere più preoccupati del guru genovese.


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28 OTT 2013 18:13
1. IL TRACOLLO DI GRILLO: A TRENTO PASSA DAL 20% AL 5,7%, A BOLZANO DALL’8,3% AL 2,6% -

2. TANTO PER SVIARE, ATTACCA RE GIORGIO: “ANDARE AL COLLE È INUTILE, NAPOLITANO È UN PRESIDENTE CHE NON RAPPRESENTA PIÙ TUTTI GLI ITALIANI, CHIEDEREMO L'IMPEACHMENT” -

3. LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE HANNO VISTO IL CENTRODESTRA POLVERIZZATO, GLI INDIPENDENTISTI IN CRESCITA, E I GRILLINI CON 2/3 DI VOTI IN MENO RISPETTO A 8 MESI FA -

4. SARÀ PER EVITARE UN’ULTERIORE EMORRAGIA CHE VUOLE ANDARE ALLE URNE SUBITO? “ABBIAMO UN PREMIER CHE VA IN TELEVISIONE A MENTIRE DICENDO CHE NOI NON VOGLIAMO CAMBIARE IL PORCELLUM: MEGLIO ANDARE AL VOTO, IN QUALSIASI MODO” -



1. GRILLO BOOM: "ANDARE AL COLLE È INUTILE, NAPOLITANO? CHIEDEREMO L'IMPEACHMENT"
Da "repubblica.it"

Beppe Grillo, a sorpresa, è arrivato in Senato. Accompagnato dal responsabile per la comunicazione Claudio Messora, il fondatore del Movimento 5 Stelle è appena arrivato negli uffici del gruppo. "Sono venuto a vedere l'arredamento", ha scherzato con i cronisti che lo hanno intercettato all'ingresso. Poi ha continuato sull'onda dello scherzo e a chi gli chiedeva un commento sul voto che riguarda la decadenza di Silvio Berlusconi ha replicato: "Lo chiedete a me? Io sono solo un comico populista".

Rispondendo poi ad una domanda sulle tensioni con il capo dello Stato, Grillo ha precisato che non essere andati al Quirinale per discutere di legge elettorale "non è uno sgarbo. Non voglio che lo si veda così". "Con i giochi già fatti" bisognava "andare li a far cosa?" dice il leader del M5S. Con Napolitano, osserva però, c'è un "rapporto che si è complicato" almeno per me è complicato, perché non rappresenta più la totalità degli italiani ma è un presidente di settore. Quindi con i giochi già fatti era inutile andare" al Colle.

L'ex comico rincara quindi la dose, ribadendo l'intenzione di voler chiedere "l'impeachment per Napolitano perché non rappresenta più il popolo italiano, è di parte. E su questo decido io".

Al centro delle dichiarazioni di Grillo anche il tema degli immigrati che nei giorni scorsi ha creato non poca tensione all'interno del movimento. "Noi abbiamo opinioni diverse ma lì si è trattato di un discorso di procedure. Io non ne sapevo niente, lui non ne sapeva niente (Messora, ndr), Casaleggio non ne sapeva niente e neanche i capigruppo. Non si decide in 4 o 5 deve essere oggetto di un referendum", dice Grillo rispondendo a chi ritorna sul reato di clandestinità cancellato da un emendamento dei senatori 5 Stelle, poi bocciato dallo stesso Grillo. "Ognuno - prosegue - può avere idee a favore o contro. Destra o sinistra su questo tema si giocano l'identità" pur "essendo convissuti come gemelli siamesi".

Il fondatore del M5S interviene anche sulla legge elettorale. "Abbiamo un presidente del Consiglio - sostiene - che va in televisione a mentire, dicendo che noi non vogliamo cambiare il Porcellum. Siamo all'analisi comportamentale, ci sono grossi problemi". "Sarebbe meglio andare al voto, in qualsiasi modo", insiste.


2. TRENTO AL CENTROSINISTRA, BOLZANO ALLA SVP - SPARISCE IL CENTRODESTRA, FRENANO I 5 STELLE
Da http://www.corriere.it

È stato completato lo scrutinio dei voi per le elezioni provinciali in Trentino Alto Adige.


Nella Provincia autonoma di Trento vince con il 58% Ugo Rossi, sostenuto dal Pd (primo partito con il 22% dei voti) ma esponente degli autonomisti del Patt (Partito autonomista trentino tirolese). Molto distanziato, con il 19%, l'autonomista Diego Mosna (Progetto Trentino e altri movimenti locali) e poi al 6,6% il leghista Maurizio Fugatti. Dopo di lui Filippo Degasperi del M5S (5,7%), Giacomo Bezzi di Forza Trentino-Forza Italia (3,86), Emilio Arisi di Sel (1,71%), Cristano de Eccher di Fratelli d'Italia (1,62%).

Il voto segna la scomparsa dal panorama politico di Trento del centrodestra: nel 2008, il candidato della coalizione che comprendeva Pdl, Lega Nord, La Destra e altri, raggiunse il 36,5%. Anche nei voti di lista Forza Trentino/Pdl scende dal 14.80 % (2008) al 5,2%; la Lega Nord da 17,05% al 6%. Tra le liste, boom del Patt che trainato da Rossi vola oltre il 17%.

Il Movimento 5 Stelle, come in altre consultazioni locali degli ultimi mesi, non riesce a ripetere il grande risultato delle elezioni politiche di febbraio, in cui (a Trento e provincia) aveva superato il 20%. Grillo però ostenta soddisfazione: «Per il Movimento è un risultato straordinario: finalmente abbiamo anche un nostro eletto in consiglio».


BOLZANO - A Bolzano le urne confermano, da previsioni, la Suedtiroler Volkspartei (Svp) primo partito altoatesino (45,6%), in calo però di circa 2 punti sul 2008. Vanno evidenziati i significativi incrementi rispetto al 2008 sia dei Die Freiheitlichen con il 18 % (la vera opposizione del partito della "stella alpina") che del movimento popolare secessionista della "pasionaria" Eva Klotz, della Suedtiroler Freiheit (7,2 %). Tra gli altri, in crescita i Verdi (ben oltre l'8%), tiene il Pd.

Crollo anche a Bolzano dei partiti di centrodestra con la coalizione Forza Alto Adige (Pdl)-Lega Nord-Team Autonomie che naviga sotto il 3%. Poco sopra i 2 punti percentuali anche L'Alto Adige nel cuore e Movimento Cinque Stelle (aveva preso l'8,3% alle Politiche): i "grillini" dovrebbero però eleggere un rappresentante in consiglio, per la prima volta. I seggi dei consiglieri di madrelingua italiana da otto sicuramente scenderanno a sette se non addirittura a sei. Con questi numeri rischia di calare a uno l'assessore di lingua italiana in giunta.

«La Svp perde per la prima volta la maggioranza assoluta dei seggi ma registra un significativo risultato nel segno del rinnovamento» dice il governatore uscente Luis Durnwalder (lascia il posto al capolista Arno Kompatscher), commentando il risultato elettorale.

ASTENSIONISMO - I numeri sono però influenzati dal calo di partecipazione a queste elezioni provinciali. In Trentino hanno votato 261.759 persone, pari al 62,82%, secondo i dati pubblicati sul sito della provincia Autonoma di Trento. Affluenza in calo di oltre 10 punti rispetto alle provinciali del 2008 quando aveva votato il 73,13%.
In Alto Adige l'affluenza è stata del 77,7% degli iscritti al voto (289.766 votanti): si tratta di un calo del 2,4% rispetto al 2008, quando l'affluenza al voto era stata dell'80,1%. La percentuale piu' alta si registra a Rodengo (91,1%), quella piu' bassa a Bolzano, dove ha votato solo il 64,6.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Il ritorno della mummia - 1


Lilli la necrofora, questa sera ha riesumato la mummia di Pierfurby. Permessino di 24 ore di madame Tussauds, e la mummia di Pierfurby va in video a Otto e mezzo.

Serataccia, sono 30 anni che Pier ripete sempre le stesse cose noiosissime. Saranno contenti i gatti di marmo che lo adorano.

Un’anticipazione della notte di Halloween, scherzetto o dolcetto?

Ai tricolori questa sera è toccato in sorte lo scherzetto.

Eravamo tutti in tensione. Lo dirà o non lo dirà?


Poi all’improvviso ZACCHETE, il fantasma di Pierfurby si è reincarnato. La mummia impostaci da Lilli è autentica. Madame Tussauds non ci ha mandato una bufala, è proprio il suo fantasmino originale doc.

“…………QUESTO PAESE HA BISOGNO DI ESSERE SEEERIOOOOOOOOOOOOO!!!!!...”

E’ lui, .. è lui,……..è proprio lui, ….. è proprio il fantasma di Pierfurby!!!!!!!!
Ultima modifica di camillobenso il 29/10/2013, 0:49, modificato 2 volte in totale.
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Tommaso Cerno (L'Espresso), a Otto e mezzo:

....................Il PD E' UN'ALTRO PARTITO POPOLARE EUROPEO...................


Maronn du carmn pure a Cern se n'è accuorto..............................
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

La lunga agonia italiana – 105
Un drammatico vuoto di potere - 97
I giorni della follia - 94
Sotto le macerie - 27
Implosion - 11

La guerra civile simulata per il
momento corre solo tra i partiti - 2


La guerra si fa anche in questo modo, sui quotidiani. Oggi, il comandante Sallusti ha interesse a sceditare il nemico-alleato in questa modalità:
(E’ normale, lo fanno tutti gli schieramenti)

Per la serie Pubblicità progresso


Oggi il titolo de il Giornale sarà(Dalla rassegna stampa di Omnibus notte):

Il Pd trucca le primarie
BROGLI NELLE URNE DEL PD
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Anche con la migliore legge elettorale dell'universo, non funzionerebbe nulla nello Stivalone perché il problema principale è la qualità degli uomini dei partiti che formano la casta.




l’Unità 28.10.13

Il fantasma della Consulta
Ricorso respinto o stop al premio
La Consulta arbitro sul Porcellum

Il 3 dicembre i giudici possono azzerare il «bonus» di seggi: si tornerebbe a un proporzionale puro. Ma c’è anche l’ipotesi rinvio

di Andrea Carugati

E se fosse la Corte costituzionale a «riscrivere» la legge elettorale, supplendo l’inerzia del Parlamento? La domanda si sta trasformando in un rovello, un incubo per i bipolaristi, in particolare Matteo Renzi, che si troverebbe a guidare il Pd con una legge molto simile a quella della prima Repubblica.

Proporzionale puro, maggioranze che si formano in Parlamento dopo il voto, larghe intese senza una fine e arrivederci a tutti quelli che vorrebbero un governo la sera stessa delle elezioni.

Si dirà, ma non è il Parlamento ad avere la competenza esclusiva sulle leggi elettorali?
Certo, ma nell’estenuante braccio di ferro tra un Pd che vuole il doppio turno in senso bipolare e un Pdl (più il M5S) che frena ogni riforma, stavolta la Consulta potrebbe svolgere un ruolo indiretto di «legislatore», abrogando il premio di maggioranza e lasciando per gli altri aspetti inalterato il Porcellum: resterebbero i parlamentari «nominati», e anche le soglie di sbarramento. Perché?


Molti giuristi ritengono che le liste bloccate (che pure sono oggetto del ricorso alla Consulta) non possano essere tacciate di incostituzionalità, essendo presenti in altre democrazie europee. Tornerebbe però il proporzionale: tanti voti tanti seggi, come accadeva prima del 1993.
Tra i giuristi e gli esperti in queste settimane ci si interroga nervosamente. «Sarebbe una forzatura», spiegano alcuni. «Un grave errore, la Corte si assumerebbe una responsabilità politica enorme», ragiona il professor Roberto D’Alimonte, che sabato alla Leopolda di Renzi ha osato sfidare il senso comune e ha detto che, rispetto a una palude proporzionale, «è meglio tornare al voto col Porcellum».
L’abrogazione del premio di maggioranza, in realtà, è solo una delle strade che la Corte potrebbe imboccare, e non è la più probabile.

I giudici guidati dal professor Gaetano Silvestri, che si riuniranno il 3 dicembre nel palazzo che guarda il Quirinale, potrebbero anche decidere di respingere il ricorso presentato dalla Cassazione nella primavera scorsa. Dal punto di vista giuridico, ci sarebbero alcuni estremi per farlo. La vicenda parte infatti nel 2009 a Milano. Un gruppo di cittadini guidati dall’avvocato Aldo Bozzi aveva citato in giudizio la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Interno contestando la legge elettorale del 2005 sui punti chiave del premio di maggioranza e delle liste bloccate. Secondo i ricorrenti, infatti, la legge attuale non consentirebbe agli elettori di esprimere il loro voto in modo libero e diretto. Quel ricorso era stato respinto sia dal tribunale meneghino che dalla Corte d’Appello, perché ritenuto manifestamente infondato. Ma nel maggio scorso la Cassazione ha ribaltato il verdetto, stabilendo che le questioni poste da Bozzi e gli altri sono «rilevanti» e ha chiamato in causa per via incidentale la Corte costituzionale.
Ora la questione è questa. Visto che i cittadini non possono ricorrere direttamente alla Consulta, c’è da valutare un punto: si tratta di un ricorso diretto «mascherato» oppure no? A favore di questa ipotesi c’è il fatto che i cittadini nel loro ricorso in giudizio facevano direttamente riferimento a profili di incostituzionalità del Porcellum. Ma la Cassazione, a maggio, ha ritenuto che, al contrario, l’azione non sia stata intrapresa all’unico scopo di interpellare la Corte costituzionale su una questione astratta. Ma che l’obiettivo fosse ottenere la rimozione dei pregiudizi al pieno esercizio del diritto di voto.
Nel mezzo delle ipotesi «estreme» abolire il premio di maggioranza o rigettare il ricorso ce ne sono almeno altre due. La Corte potrebbe comunque mandare un solenne monito al Parlamento sulle criticità di un premio di maggioranza senza soglia, invitando il Parlamento a porre rimedio e addirittura indicando il range per una soglia adeguata del premio. Oppure potrebbe rinviare la decisione nel merito. Una ragione per prendere tempoe così concedere altri mesi preziosi al Parlamento è arrivata all’inizio di ottobre, quando il Tar della Lombardia, che stava esaminando un ricorso sulla costituzionalità delle legge elettorale regionale approvata nel 2012, ha rimesso a sua volta la questione alla Consulta. Gli elementi del ricorso riguardano ancora una volta il premio di maggioranza e il sistema di elezione dei consiglieri. A questo punto, la Consulta potrebbe decidere di esaminare i due dossier contemporaneamente, consapevole che una pronuncia sul solo Porcellum avrebbe comunque effetti anche sulla legge lombarda.
Una via d’uscita diplomatica per evitare un intervento dalla portata politica enorme. Una legge amputata del premio, ma con i parlamentari nominati, infatti, piacerebbe molto a Grillo e anche a Berlusconi, i padri padroni che vogliono continuare a scegliere onorevoli a prova di fedeltà. Per un Pd di nuovo a vocazione maggioritaria invece sarebbe piombo sulle ali. Per questo nell’entourage di Renzi il 3 dicembre preoccupa assai più delle primarie dell’8. Perché è vero che il Parlamento potrebbe comunque intervenire subito dopo la sentenza. «Ma una legge riscritta dalla Consulta chi la cambierebbe più?».
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

l’Unità 28.10.13
Il voto davvero libero è un voto palese
di Luigi Cancrini
psichiatra e psicoterapeuta

Non credo che il voto segreto di un parlamentare sia garanzia di libertà di coscienza. Piuttosto, è spesso una manifestazione di irresponsabilità, come qualsiasi dichiarazione anonima. Chiediamo il voto palese sulla decadenza di Berlusconi, perché il giudizio di ogni parlamentare sia libero, ma riconoscibile dagli elettori.
MASSIMO MARNETTO

Mai come in questa occasione il voto segreto servirebbe solo a determinare o ad alimentare degli equivoci. A nascondere la mano dopo aver tirato il sasso o, magari, a dimostrare a chi di dovere, con la foto del telefonino, che ci si è comportati nel modo concordato con lui. Mai come nel caso in cui ci si esprime con un sì o con un no sulla sorte di un uomo potente, ricco e vendicativo necessaria è soprattutto la chiarezza della posizione che si esprime, il coraggio di esporsi di fronte a lui ed all'opinione pubblica. Avvinti come l'edera al sogno di salvarlo, decisi a dimostrarsi comunque e fino in fondo servi fedeli del re che li ha portati in Parlamento, continueranno ovviamente, i suoi, a esporsi solo con la richiesta di poter votare in segreto: come lui ha richiesto. Fedeli all'idea di non esporsi mai più di tanto per avere sempre le mani libere, comunque si mettano le cose «dopo», si schiereranno con loro probabilmente anche altri di cui si dice oggi che sono «centristi» o «cerchiobottisti»: in ossequio ad una «neutralità» che nasconde la paura. Rendendo sempre più difficile, se ci riusciranno, quella fiducia nella politica caduta oggi così in basso. Anche o soprattutto per colpa di atteggiamenti come questi.
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Voto palese, ok, mi va bene.

Ma QUANDO?

Perché la proposta del 5 stelle per il 5 è stata respinta?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
pancho
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da pancho »

peanuts ha scritto:Voto palese, ok, mi va bene.

Ma QUANDO?

Perché la proposta del 5 stelle per il 5 è stata respinta?
Caro mico, cosi' facendo si tira a campa' poiché si ha paura di prendersi le proprie responsabilità .
E' una tattica quella del temporeggiamento.

Si fanno leggiuole dal cacchio ininfluenti per un vero cambio di qualita' tanto vituperato dal PD.

Questi non sono politiici ma caste di uomini i quali si sono cercati una posizione per tutta la vita.

Quando mai si avra' la possibilità di mandarli a casa dopo 2 sole legislature e con lo stesso trattamento pensionistico delle altre categorie di lavoratori?

Se si riuscira' a far questo avremo fatto bingo e risolto perlomeno gran parte dei ns. problemi sia di etica che di morale e forse dopo potremo avere una nuova generazione di politici con la P maiuscola.

Se non riusciremo a far questo saremo sempre qui a raccontarcela come una fiaba.

L'intento del M5S avrebbe potuto essere di gran aiuto su questo se avesse saputo scegliere la parte migliore di alcuni partiti. Certo anche questi individui che noi riteniamo "sani" avrebbero dovuto venire alla luce e trovare via traversi per accordi col M5S.

Gli errori sono di entrambi ma soprattutto, questa la mia sensazione, del PD che ha preferito fin dall'inizio scartare questa soluzione o cmq mettere il bastone fra le ruote a chi aveva queste intenzioni.

Posso anche vedere il bicchiere mezzo vuoto ma da questa situazione credo che non se ne verra' mai a capo fino a che non saranno delineate per bene le posizioni all'interno di questi partiti. Magari spaccandosi se questo dovesse servire a trovare la loro giusta collocazione.
Attualmente questi partiti non sono altro che agglomerati di idee alla max confusione ed incoerenza.


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
peanuts
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da peanuts »

Sai che posizioni nei partiti... non ci credo manco se lo vedo che qualcuno nella discarica si ribella sul serio. Senza il caimano non esistono, li ha creati lui i suoi mostri
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
pancho
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da pancho »

peanuts ha scritto:Voto palese, ok, mi va bene.

Ma QUANDO?

Perché la proposta del 5 stelle per il 5 è stata respinta?
Ancora su questo voto palese: Chi ne trae più vantaggio, il PD o Berlusconi?
Chi ha piu' paura dei "traditori" ?

Tutto qui :D


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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