Amadeus ha scritto:quello che scrivi ha perfettamente senso ma Zio , obiettivamente, può un partito che è arrivato al 33% non avere correnti?
Tranne che non ci sia un despota al comando mi pare impossibile che non si formino gruppi che la pensano diversamente sulle cose.
or not?
quello che scrivi ha perfettamente senso ma Zio , obiettivamente, può un partito che è arrivato al 33% non avere correnti?
Dobbiamo comprendere cosa si intende per correnti.
Se siamo nel campo delle correnti di pensiero, non è umanamente possibile che non esistano.
Anche nelle dittature più feroci esistono differenti correnti di pensiero. Nelle “democrazie” ne esistono molte di più.
La tradizione democristiana però non ci trasmette correnti di pensiero, ma correnti che sono degli autentici comitati d’affari.
Nella Dc la corrente che disponeva di maggiori disponibilità economiche automaticamente disponeva di poter dominare sulle altre andando al governo, fonte di reddito più che assicurato.
Per garantirsi il successo di corrente, e quindi poter governare, Giulio Andreotti non ci ha pensato su due volte ad allearsi con la mafia, e una volta al potere ricambiava il favore fattogli.
Per questa ragione la lotta fra le correnti democristiane è sempre stata feroce.
Un intellettuale come Aldo Moro è stato costretto per reggere la sua corrente a trarre i fondi dalle mazzette sul petrolio. In pratica, dal punto di vista storico quello che è stato denominato lo scandalo dei petroli.
Ovviamente, l’informazione alla magistratura circa i traffici dell’autofinanziamento della corrente morotea è arrivata dalle correnti concorrenti.
Iniziativa Democratica, la corrente maggioritaria al Congresso di Napoli del 1954, guidata da Amintore Fanfani,
Primavera, legata a Giulio Andreotti, con posizioni più di destra rispetto al blocco maggioritario di Iniziativa Democratica
Centrismo Popolare guidata da Mario Scelba,
la nuova corrente della sinistra di Base, fondata da Giovanni Marcora nel 1953.
Nel 1959 si costituisce la corrente dei Dorotei (il cui nome deriva dal convento di Santa Dorotea nel quale alcuni leader di Iniziativa Democratica si riuniscono per dare la sfiducia a Fanfani) da una spaccatura di Iniziativa Democratica
L’altra corrente è stata Nuove Cronache,
La corrente dei sindacalisti viene denominata Rinnovamento Democratico, e poi successivamente Forze Nuove
Nel 1967 nasce la corrente dei Pontieri, una costola della corrente dorotea guidata da Paolo Emilio Taviani
Nel 1968 nasce la corrente dei Morotei, gli amici di Aldo Moro che si distacca dai dorotei assumendo una posizione autonoma nel partito,
Infine, nel 1969 la rimanente corrente dorotea si divide in due componenti diverse:
- Iniziativa Popolare, costituita da Mariano Rumor e Flaminio Piccoli;
- Impegno Democratico, costituito da Emilio Colombo a cui aderisce anche la corrente Primavera diGiulio Andreotti.
Nel Congresso nazionale del 1976 nasce così la cosiddetta Area Zac
Il Congresso nazionale del 1989 sarà l'ultimo Congresso della DC. Vi si ritrovano le tradizionali correnti del partito, con la sola novità della corrente diAlleanza Popolare,
Sostanzialmente negli anni ’80, la Dc raggiunge la cifra di 10 correnti.
Il Pd fino a un anno fa contava ben 27 correnti, ridotte a 25 circa 6 mesi fa, e a 22 ai giorni nostri.
Con tutta la buona volontà democratica, 5 correnti di pensiero, sono già un alto numero. 10 comitati d’affari, come nella vecchia Dc, sono più che troppi
Ma addirittura 22 come al giorno d’oggi del Pd sono veramente troppi. Anche perché vanno foraggiate con il rimborso elettorale.
E questo in un’economia di guerra non ha nessun senso.