Come se ne viene fuori ?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Gelata sulle «tredicesime»
Non c’è un euro in più



Di Giuseppe Caruso 17 novembre 2013


Tredicesime bloccate o addirittura a rischio, come nel caso dei lavoratori dipendenti delle piccole imprese. A raccontarlo è un’inchiesta condotta dalla Cgia di Mestre, che ha calcolato in poco più di 33 milioni gli italiani che percepiranno la mensilità in più.

REDDITI
La cifra complessiva che finirà nelle loro tasche si aggira attorno ai 37 miliardi di euro. Secondo la Cgia di Mestre, le tredicesime del prossimo dicembre rimarranno sostanzialmente invariate rispetto all’anno scorso. E porta degli esempi concreti: un operaio specializzato con un reddito lordo annuo di poco superiore ai 21.000 euro (pari ad uno stipendio mensile di 1.255 euro) riceverà una tredicesima più «pesante» di appena un euro rispetto a quella dell’anno scorso.

http://www.unita.it/economia/gelata-sul ... u-1.533748
camillobenso
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Guerriglia - 1


Tra venerdì 15 e lunedì 18 novembre il quadro della politica italiana è mutato. La frantumazione dei partiti italiani ha fatto un salto di qualità. Siamo entrati in una fase di guerriglia.

1) Venerdì 15 si spacca Scelta civica. Tra le urla e insulti si consuma il divorzio di fatto. I “popolari” Mario Mauro, Lorenzo Dellai e Andrea Olivero, abbandonano Monti per riunirsi con Casini, con l’intenzione non tanto remota di agganciare la nuova formazione di Alfano e non solo.

Il programma è ambizioso, dopo vent’anni intendono ridare vita alla Dc 2.0, come ai vecchi tempi, Dc di destra e di sinistra di nuovo insieme (il centro è solo una balla di Casini)

2) Sabato 16 novembre viene ufficializzata la rottura tra Forza Italia e la formazione di Alfano, Nuovo centrodestra.

Lunedì mattina ad Agorà, con la presenza di Formigoni e della Biancofiore parte l'inevitabile guerriglia a destra. "Ci eravamo tanto odiati"

3) Domenica 17 novembre, Renzi da Fazio attacca il duca conte Max.

Renzi-show da Fazio: «Pd avanti, altri si scindono».
E su D'Alema: hanno distrutto loro la sinistra

Renzi canta vittoria: lo spoglio dei circa 200 mila voti espressi nei circoli del Pd è quasi completo e dai dati in suo possesso è in netto vantaggio. «È la prima volta da 20 anni che D'Alema perde un congresso» commenta da Fabio Fazio. E fa sfoggio di fair play: comunque sia, dice, «mentre gli altri si spaccano noi andiamo avanti» e portiamo a votare milioni di cittadini. L'8 dicembre potranno andare in tanti alle urne «senza bisogno di lasciare le impronte digitali», ironizza. Per ora, però, è già «contento di aver preso i voti di quelli del Pd, che non era scontato» visto anche «il clima disaffezione grande».

In ogni caso, se lui dovesse vincere la partita per la segreteria, Letta non dovrà temere: non solo per il 2014 leader del Pd e premier potranno convivere in due figure distinte, ma da parte sua non ci saranno sgambetti, «andranno d'accordo». «Ci sono momenti in cui bisogna fare un passo indietro - aggiunge - mi piacerebbe giocarmi la partita per il Paese. Ma ora c'è un governo in carica e credo che sarebbe ingiusto da parte mia mettere la mia ambizione personale prima di quella del Paese»………………

«Era un suo disegno - spiega - quello di dire 'Renzi vince le primarie, ma nei segretari di circolo e tra gli iscritti non ce la fà. D'Alema pensa che se vinciamo noi distruggiamo la sinistra, dimenticando che l'hanno distrutta loro la sinistra». I suoi risultati, sia chiaro, non sono gli stessi che mette in giro il comitato Cuperlo. Anzi, a dirla tutta non ne combacia neppure uno.

Il Messaggero.it


http://www.youtube.com/watch?v=oTCPY7l9NBA
Versione integrale
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 3.html#p=0


4) Lunedì 18 novembre, il duca conte Dalemoni-Mazzanti Vien dal mare, Immagine, è ospite di Agorà, e il conduttore Gerardo Greco, gli tira l’imboscata, fatto di per sé inconsueto per un conduttore Rai e gli mostra Renzie da Fazio.

Il duca conte all’inizio incassa, ma poi rosica, e viene fuori il vero conte Max.

Sua Santità Massimino I, non era mai stato attaccato da alcuno in codesto modo. Meno che meno da un suo compagno di partito.

E’ stato come mettere i piedi in testa a Medusa, una delle tre Gorgoni, una creatura mostruosa appartenente alla mitologia greca.

Immagine

E il duca conte rosichiere, colpito nell’intimo, reagisce da par suo.

http://www.youtube.com/watch?v=t6sVdKTr5FE
http://www.youtube.com/watch?v=1mvXMRZVQsI

La guerriglia viene ufficializzata anche in casa del Partito democristiano.

Ma guardi,.... innanzitutto trovo che Renzi di idee nuove ne ha proposte pochissime, il vero cavallo di battaglia è continuare ad attaccare ed insultare me....................

Renzi è ignorante, mente, é spiritoso, é brillante ma è superficiale, ma questo non depone a favore di chi dovrebbe diventare il più grande leader italiano.


La guerriglia anche qui è iniziata e non si sa dove andrà a parare.


5) Sempre nella stessa giornata di lunedì 18 novembre, escono le notizie che dopo il V day il M5S si spacca. Vero? Falso? Lo sapremo nel momento giusto.

Anche i Cinque Stelle si spaccano Dopo il V-day un nuovo gruppo
LiberoQuotidiano.it-18/nov/2013
Quanto sono gli elettori M5S? Circa 9 milioni. Quanti ... Inevitabili anche le accuse sul denaro e il V-day si avvicina. Commenti. 4. Chi si loda si ...


Il Vaffa-Day spacca i “grillini”
Il Secolo XIX-13/nov/2013
Roma - Non ci sono buone notizie per gli organizzatori del V-Day. ... Anzi, l'entusiasmo appare così ai minimi che si prospetta una defezione di ... di un'armonia che non c'è più nel gruppo del M5S approdato in Parlamento.


Sta di fatto, quindi, che il morbo della guerriglia ha contaminato i maggiori partiti della politica italiana contemporaneamente.
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20 NOV 2013 09:45
1. E’ IL MAGO DALEMIX IL VINCITORE DELL’OPERAZIONE “SALVATE IL SOLDATO CANCELLIERI” -


2. SE TI METTI CONTRO DALEMONE FAI LA FINE DI ZALONE: UN CULO A CATINELLE. EH SÌ, MATTEUCCIO L’HA PRESA PROPRIO IN QUEL POSTO. IL VERO SCONFITTO DEL SALVATAGGIO DELLA TELEFONISTA DEI LIGRESTI È PROPRIO IL SINDACO A TEMPO PERSO DI FIRENZE -


3. PARTITA CHIUSA? IN PARTE. IL GOVERNO DELLE STRETTE INTESE CON QUESTA FORMAZIONE MANGERÀ PANETTONE, PANDORO E I TORRONI DELLA BEFANA, DIFFICILMENTE LE CASTAGNOLE A CARNEVALE. PERCHÉ CI SARÀ UN RIMPASTONE-ONE-ONE. E SARÀ LÌ CHE DALEMONE CHIEDERÀ A ENRICHETTO IL CHIERICHETTO DI SALDARE IL CONTO DELL’OPERAZIONE “SALVATE IL SOLDATO CANCELLIERI” ASSEGNANDOLI IL MINISTERO DEGLI ESTERI


DAGOREPORT


Se ti metti contro Dalemone fai la fine di Zalone: un culo a catinelle. Eh sì signori, perché Matteuccio da Firenze l'ha presa proprio in quel posto facendo la fine di Tranquillo, come si dice a Roma. Il vero sconfitto dell'operazione "salvate il soldato Cancellieri" è proprio il sindaco a tempo perso di Firenze. Aveva annunciato attraverso il suo ambasciatore romano, Paolo Gentiloni, una mozione per sfiduciare la ministrona poi arriva Letta e cambia subito idea. Prevale la ragion di Stato e si accoda al diktat governativo. Tutto nel giro di pochi minuti.

La verità è che gli happy days boys, cioè i renziani, avevano fiutato l'aria che tirava nell'assemblea dei deputati. La stragrande maggioranza degli onorevoli piddini infatti si sarebbe schierata a fianco del ministro della Giustizia (altrui). Tra l'altro la loro punta di diamante nel governo, Graziato Del Rio, aveva assicurato che non ci sarebbero stati problemi per il governo schierandosi quindi con il duo BellaNapoli-Lettanipote. Allora chi è il vincitore?

E' proprio lui, il nostro Dalemone che aveva assicurato fin da ieri ad Enrichetto che il gruppo a stragrande maggioranza si sarebbe schierato contro il dimissionamento della ministrona. Detto fatto così dopo questa assicurazione Enrichetto si presenta alla riunione dei deputati e salva il soldato Cancellieri.

Partita chiusa? In parte. Il governo con questa formazione mangerà panettone, pandoro e i torroni della Befana, difficilmente le castagnole a Carnevale. Perché ci sarà un rimpasto. E sarà lì che Dalemone chiederà a Enrichetto di saldare il conto dell'operazione "salvate il soldato Cancellieri" assegnandoli il ministero degli Esteri.

Ps - BellaNapoli stanotte ha dormito serenamente e stamattina a colazione era di ottimo umore. Gli hanno portato anche i giornali.
camillobenso
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Non manifestate contro letta quando incontra i potenti della terra, vi fa prendere a manganellate

Che schifo
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
camillobenso
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Guri e paraguri nel Paese dei gattopardoni alle prese con le supercazzole - 1

http://www.youtube.com/watch?v=wi0PvhE3KKk
http://www.youtube.com/watch?v=P85JIggxLiU



Lilli Gruber ha invitato Carlo Cottarelli, commissario alla “Spending review” del governicchio di Enry balls of stell.

La prima notizia in rete in proposito è questa:

OTTO E MEZZO E LA SPENDING REVIEW - Cottarelli crede che sia possibile risparmiare senza far perdere posti di lavoro. Crede che sia necessario abbassare la tassazione del lavoro e uniformarla a quella della zona dell’euro, perchè altrimenti il lavoro non può essere competittivo. Crede che l’approccio con l’amministrazione pubblica sia stato molto buono «se tutti si mettono a avorare in maniera serie trovano le aree di spreco». Cottarelli ha creato 25 gruppi di lavoro tenendo per sè quello delle auto blu, perchè non gli sembrava il caso di creare un gruppo di lavoro per un’operazione realtivamente facile: «è chiaro che ce ne sono troppe». Feltri chiede se poi verranno licenziati gli autisti delle auto blu, Cottarelli risponde che ci sarà un gruppo che studierà la mobilità del lavoro. Per quanto riguarda le scorte invece sostiene che non sono di sua competenza.

Ma il problema è un altro, ……per il momento.

Mentre Cottarelli annuncia di poter risparmiare 32 miliardi in tre anni, il governo paraguro con il ministro paraguro Lupi vuole destinare fondi all’autostrada Orte – Venezia.

Certamente un’opera di cui si sentiva una necessità impellentissima, come il ponte sullo stretto di Messina e la TAV, per velocizzare il trasporto delle mozzarelle.

L’autostrada Orte – Mestre: un ennesimo scempio del suolo italico
di Fabio Balocco | 20 novembre 2013


Quando si tratta di approvare delle cavolate i nostri politici si alzano e dicono sempre “presente!”

È di questi giorni l’approvazione da parte del Cipe della nuova autostrada Orte – Mestre. Circa 10 miliardi di euro di costo. Realizzazione da parte dei privati ma resa appetibile grazie al meccanismo della defiscalizzazione previsto dall’art. 18 della Legge 183/2011, meccanismo questo rivolto solo ed esclusivamente alla realizzazione di nuove autostrade. A dimostrazione del fatto che il Tav non rientra in un piano strategico del nostro Paese volto a rilanciare il trasporto ferroviario, come crede qualche anima candida, ma che la logica è sempre quella delle autostrade e il Tav è solo la costosissima ciliegina sulla torta delle grandi opere.

E ricordiamo che la rete autostradale italiana si estende già per 6.661 km e rappresenta circa il 10 per cento di quella europea, con una densità media pari a 22,1 chilometri per mille chilometri quadrati di superficie territoriale, superiore a quella europea.

In pratica, col meccanismo della predetta norma, lo Stato, anziché pagare l’opera, rinuncia a introitare imposte (nel caso, il costo a carico dello Stato si stima di circa due miliardi di euro), ma anche a coprire eventuali mancati introiti del privato con la Cassa Depositi e Prestiti.

Un meccanismo volto a favorire la solita lobby del cemento che in pratica governa lei l’Italia dal dopoguerra ad oggi. Una lobby talmente forte che i nostri pseudo governanti in questi anni hanno addirittura avuto la sfacciataggine di affermare che le opere che, a detta loro, rilanciano lo sviluppo (Tav e autostrade, ad esempio), non dovrebbero essere tenute in conto nell’ammontare del debito.

Il progetto della Orte – Mestre se lo aggiudicheranno quasi sicuramente i soliti noti, i signori delle autostrade, il Gruppo Bonsignore, che prende il nome da quel Vito Bonsignore, già democristiano, oggi berlusconiano (o alfaniano?), sodale del defunto Marcellino Gavio, già condannato con sentenza passato in giudicato a due anni di reclusione per corruzione, abuso e turbativa d’asta, e risultato intestatario nel 2008 di un conto corrente con 5,5 milioni di euro in Liechtenstein.

E probabilmente – nonostante l’esborso – farà un affare perché con la nuova opera, l’attuale superstrada Orte – Ravenna (debitamente allargata) diventerà a pagamento. E, a proposito di soliti noti, già si dice che tra le imprese che realizzeranno l’opera ci sarà la Cmc, cooperativa “rossa” già nota per il Tav.

Orte – Mestre, un danno certo per le finanze pubbliche, ma soprattutto un delitto ambientale di proporzioni gigantesche, denunciato a più riprese dalla Rete Nazionale Stop Or_Me. 396 chilometri di autostrada, 140 chilometri di ponti e viadotti, 64 chilometri di gallerie, 250 tra cavalcavia e sottovie, 83 nuovi svincoli, con un consumo di suolo stimato tra i 600 e i 700 ettari al 90 per cento agricoli. E cantieri aperti in mezza Italia per dieci/quindici anni.

Dunque, riepilogando: comunque un danno per le già asfittiche finanze statali, una massiccia ulteriore cementificazione e asfaltatura del già depredato suolo italico, un’opera che probabilmente verrà realizzata dal gruppo di un pregiudicato. C’è poco da stare allegri. Eppure eccoli lì gli altri due ex democristiani Letta e Lupi sorridere soddisfatti quando annunciano alla stampa il va libera del Cipe all’opera. Ma si rendono conto che stanno continuando a massacrare l’Italia? Si rendono conto che la politica del cemento e dell’asfalto è sempre più responsabile dei morti che si contano ad ogni alluvione? Ed ancora: quando scenderà in piazza il nostro popolo contro questa gente? Mah! Intanto il 30 novembre contro la Orte – Mestre si manifesta a Venezia.

^^^^^^^^^^^^^^^^^

PS. Quello che Fabio Balocco non cita, è che :

……………..In pratica, col meccanismo della predetta norma, lo Stato, anziché pagare l’opera, rinuncia a introitare imposte (nel caso, il costo a carico dello Stato si stima di circa due miliardi di euro), ma anche a coprire eventuali mancati introiti del privato con la Cassa Depositi e Prestiti. ………………….

I due miliardi a carico dello Stato, sono solo costi di previsione. Poi in pratica funziona sempre la revisione prezzi, ragion per cui la tradizione sessantennale consolidata quei costi lieviteranno dove sarò lo Stato a provvedere.
camillobenso
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Renzi: “Il governo dovrà fare quello che dice il Pd (cioè, io......Matteo Renzi-ndt)



Renzi: “Il governo dovrà fare quello che dice il Pd. Se vinco io correnti spariscono”

Ad Agorà il sindaco fiorentino discute delle privatizzazioni: "Servono solo se creano posto di lavoro" e poi prosegue la polemica con Massimo D'Alema: "Quella di Telecom è stata fatta male".

Sul caso vice ministro dei Trasporti e sindaco di Salerno dice: "Discutibile criticare De Luca dopo che si è schierato per me". Berlusconi "rimane un pericolo"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 22 novembre 2013Commenti (320)


Alle primarie punta “a prendere il 50%”, ma si dice “pronto al passo indietro per l’Italia”.

Matteo Renzi vede vicina la data dell’8 dicembre, fa la sua campagna “elettorale” spedendo telegrammi a tutti.

Al governo Letta che “dovrà fare quello che dice il Pd” e al partito che deve smettere di “giocare con le bandierine dell’Imu“.

Poi il sindaco fiorentino discute del tema degli ultimi giorni le privatizzazioni?

“Servono solo se creano posto di lavoro” e poi prosegue la polemica con Massimo D’Alema.

Ad Agorà il primo cittadino parla anche della riforma della giustizia che dovrà essere indipendente da Berlusconi e “gigantesca”.

Sul caso Cancellieri-Ligresti e sul premier Renzi ripete la sua opinione: “Ha sbagliato”. Ma sul caso vice ministro dei Trasporti e sindaco di Salerno dice: “Discutibile criticare De Luca dopo che si è schierato per me”.

Primarie: “Spero di prendere più del 50%”. “Pensavo di prendere un p0′ di meno tra gli iscritti, ma l’8 dicembre spero di riuscire a prendere più del 50% dei cittadini – dice Matteo Renzi -.


Ma al di là di quello che prendo, in un Paese in cui tutti si scindono il Pd porta le persone e dice: ragazzi, venite voi a scegliere.

Se vinco io il segretario del partito lo faccio io, nel bene e nel male, la faccia e le idee ce le metto io.


Le correnti spariscono, la prima quella dei renziani, non vai avanti se sei amico del segretario.

Non ci sarà un vice segretario ma una squadra di governo. Ma la faccia ce la metto io, non ci sarà alcun alibi”.

“Non sono contro Letta, sono per l’Italia”.

Sono disposto a fare un passo indietro sulle mie ambizioni personali se serve a Italia.
(E' quello che dicono tutti, ma poi come ha fatto Nonna Pina, stanno sempre lì nei momenti sbagliati-ndt)


Il governo deve andare avanti anche fino al 2018, il problema non è quanto dura il governo ma cosa fa: se da una mano all’Italia è bene che vada avanti, se gioca a bandierine sull’Imu è un problema” aggiunge il sindaco di Firenze.

”Se andiamo avanti con il governo bisogna fare le cose, il tempo del rinvio è finito. Dal 9 dicembre si fanno le cose sul serio:

il governo farà le cose che dice il Pd altrimenti ci arrabbiamo. Il Pd non sta lì a fare il donatore di sangue o la bella statutina, ma chiede che si facciano le cose sul serio”.

Per questo il candidato alla segreteria del Partito Democratico fa la sua lista delle cose importanti: “Se l’8 dicembre vinciamo noi, se accade, andiamo con un elenco di questioni e ci mettiamo d’accordo sul fare o non fare ma su questo ma non si può più fregare.

Abbiamo detto che si elimina il Senato, che non si vota più per le province, ho detto cosa fare del Cnel, della Corte costituzionale. A Cuperlo e tutti gli altri dico, non vogliamo far cadere il governo, vogliamo che il governo lavori: è l’opposto. Vogliamo che realizzi le cose che servono agli italiani. Ma non voglio che il governo stia lì fermo”.

“Le privatizzazioni vanno fatte sulla base di obiettivi precisi”. “Le privatizzazioni vanno fatte sulla base di obiettivi precisi. Io non voglio fare il controcanto a Letta, nella rappresentazione mediatica io sono sempre quello che Letta dice qualcosa e io contro. Ma non conosco questa manovra. Il tema è se fai le privatizzazioni bene o no, non è l’idea privatizzo o no. Se crescono ricchezza o occupati va bene” sottolinea il primo cittadino: “Se aumentano posti lavoro ti fa capire se hai fatto bene. Questo è il tema”. Renzi è entrato anche nel merito: “La privatizzazione Telecom l’hanno fatta male, l’ha fatta il governo D’Alema. L’Alitalia è stata una vergogna, l’ha fatta Berlusconi. Così siamo uno a uno. Le Ferrovie, Moretti è stato bravo. Quella dell’Ilva è stata una buona privatizzazione?

La privatizzazione dell’Eni è solo per fare un pò di cassa. La Telecom puoi darla a chi vuoi, ma mi interessa che si scorpori la rete”. ”Bene le privatizzazioni, ma solo sesi fanno sulla base di obiettivi precisi, non come ha fatto il governo D’Alema con la Telecom che ha eliminato una bella occasione di ricchezza per il Paese”.

Giustizia, “dovrà essere una riforma gigantesca”. Basta con questa storia di Berlusconi”, la riforma “non è lui. Riforma vuol dire semplificare” sostiene Renzi che affrontando il tema giustizia ripete il suo pensiero sula caso Fonsai e sul Guardasigilli.

”La Cancellieri ha sbagliato. Il fatto che qualcuno si ostini a non riconoscerlo fa male soprattutto alla Cancellieri. A mio giudizio la Cancellieri doveva dimettersi, ma il presidente del Consiglio è andato al gruppo del Pd, l’ha fatto da solo, io gli ho detto che la faccia su questa vicenda non doveva metterla. Al gruppo Pd c’era la maggioranza per le dimissioni ma Letta ha chiesto un atto di responsabilità al Pd. Io adesso aspetto la Cancellieri alla prova dei fatti, dipende dal presidente del Consiglio che ci ha messo la faccia, sono sicuro che porterà la riforma della giustizia”.

De Luca: “Il giudizio su Salerno lo danno i salernitani”. “De Luca non è indagato per le tessere, che risalgono al 2012 quando c’era la segreteria Bersani. A De Luca si può dire tutto ma – afferma il sindaco di Firenze – non che non ha consenso in città, ha fatto il sindaco e lo ha fatto bene e lo dicevo quando lui votava Bersani. Ora De Luca vota per Renzi e subito si dice: bisogna ragionare su De Luca, è discutibile. C’è una indagine a Salerno, per ora lui è uscito da tutto. Il giudizio su Salerno lo danno i salernitani”.

D’Alema arrabbiato perché ha perso con un ignorante. “D’Alema era convito che tra gli iscritti avrebbe vinto lui, cioè Cuperlo.

Ha detto che sono ignorante e superficiale, quindi non solo ha perso ma ha perso da un ignorante e superficiale è normale che sia arrabbiato” prosegue Renzi riaccendendo la polemica con l’ex premier e compagno di partito.

“D’Alema è candidato per Cuperlo, è un importante dirigente del Pse, i tentativi di mettermi contro di lui non funzionano. Io non sono preoccupato di cosa fa D’Alema ma di cosa fanno gli italiani”. ”Il centro destra ha fatto un’operazione politica molo intelligente con una scissione a tempo che ha diversificato l’offerta elettorale. Silvio Berlusconi rimane un pericolo elettorale e nessuno nel Pd dica che abbiamo già vinto le prossime elezioni”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... no/786876/
Ultima modifica di camillobenso il 22/11/2013, 12:59, modificato 1 volta in totale.
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Il cetriolone, one, one di Gianburrasca - 1


Alzo bandiera bianca. Mi arrendo. Questo Paese è destinato a finire male e agli italiani sta bene così.

Non c’è niente da fare.

Mica puoi usare il manganello e l’olio di ricino, e neppure la tortura come in Cina, né il Grande Fratello delle televisioni berlusconiane per fargli capire cosa sta per succederci.

Ci ho provato con i forum per undici anni e mezzo, nell’unica forma che ritengo civile, partendo dal forum ufficiale dell’Ulivo.it,…….è andata male.

Ero ritornato alla politica dopo due stop precedenti nel febbraio del 2002.

La morte di Enrico Berlinguer e il seguente periodo grigio di Natta avevano provocato il primo allontanamento.

Il secondo distacco fu causato dall’allontanamento di Prodi dopo il suo primo tentativo con i così detti “progressisti” e i cattolici “democratici” nel 1998.

Stamani ho assistito alla performance del Gianburrasca fiorentino ad Agorà, ed è maturata la convinzione che questo Paese non ha più speranze.

A quasi 70 anni dalla caduta del fascismo, da antifascista convinto, mi tocca dare ragione al Cavaliere buonanima, quando affermava:

L’Italia è femmina,..e in quanto tale và fottuta.

Governare l'Italia non è impossibile, è inutile.

Quando si è presentato Silvio Benito Berlusconi nel 1994, mi è venuta l’orticaria. Lo conoscevo per quello che avevano raccontato le cronache dei media ma è bastata la campagna elettorale per capire con chi avevamo a che fare. Con il tipico esempio del “bauscione milanese”, “Ghe pensi mì” come si dice da queste parti, che se avesse governato ci avrebbe portato alla rovina .

Dopo vent’anni gli italiani, meno un quinto della popolazione che gli è rimasto fedele, come tanti sono ancora fedeli al Cavaliere buonanima, rappresentano lo zoccolo duro del berlusconismo.

I restanti 4/5 hanno impiegato vent’anni per capire chi fosse Silviolo. Questo fatto era già successo in precedenza con Mussolini. Anche lì è dovuto passare un ventennio per capire con chi avevano a che fare.

Ora Berlusconi non è ancora uscito di scena completamente che in via teorica si presenta l’occasione di passare un altro ventennio con un fac simile molto molto più giovane.

Il replay della puntata di stamani di Agorà non è ancora stato messo in rete.


Continua in
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camillobenso
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Dal Corriere.it


Genova in tilt, trasporti paralizzati foto
Grillo: «Lotta all’ultimo sangue» foto


Quarto giorno di sciopero contro l’ipotesi di privatizzazione del trasporto pubblico.

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|| Sindacati: «Da qui l’incendio si espanderà in tutta Italia» ||
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In questi mesi mi hanno chiesto cosa poteva scatenare la rivolta.

La risposta è sempre stata la stessa: <<Non lo so>>

Che il clima si stesse degradando lo si vedeva tranquillamente.


Se lo dicono i sindacati e lo riporta il Corriere, qualcosa di possibile esiste.

Giovanni Valentini tre domeniche fa ad Omnibus afferma che siamo seduti su di una polveriera.

Tito Boeri lo ripete a Repubblica 10 / 13 giorni fa.

"Camminiamo sopra una polveriera"

Squinzi, presidente di Confindustria lo ha dichiarato qualche mese fa:

"Se non si prendono provvedimenti adeguati in economia si rischia la rivolta"

La stessa affermazione l'hanno ripetuta qualche settimana più tardi i giovani industriali, nella loro riunione annuale a Santa Margherita Ligure.

Dagli industriali non si era mai arrivati a tanto.

Per tradizione Confindustria è sempre stata governativa.

Quest'estate lo aveva ripetuto anche Grillo, anche se questa fonte farà arricciare il naso a molti.

Enry balls of steel gli aveva contrapposto la ripresa dietro l'angolo.

Adesso sono i sindacati a rimarcarlo circa sei mesi dopo la denuncia di Confindustria.
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