Come se ne viene fuori ?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:
camillobenso ha scritto:Day after day

Apocilypse now

Il countdown

Se la progressione dello spread cresce con i ritmi di questa settimana rischiamo che Silvyokis Berluskonydis possa chiedere di rientrare a Palazzo Chigi.

Già la quota odierna potrebbe legittimarlo.

Non essendoci stata nessuna sfiducia parlamentare potrebbe risultare dalla parte della ragione.



Almeno questo mi sentirei di escludero.
per una questione numerica.
non ha più i voti dei tangentari verdi...
e comunque,Dio non voglia che sia lui a gestire il viminale durante lo spoglio elettorale del 2013.
Non ci arriviamo al 2013, come scadenza naturale.

I quattro cavalieri dell'Apocalisse si sono rimessi in viaggio.

Un amico negli anni '80 insisteva sul fatto che noi eravamo governati da una dittatura delle "teste di caXXo", papale papale.

Figuriamo ora.

E' sempre un film di Dario Argento ascoltare i politici e i giornalisti di supporto in tv.

Stamani con le piume della Wandissima si esibivano sulla passerella di Agorà Romani, Della Vedova, Fassina.

Non è che dalla carta d'identità risulta che sono nati su Saturno?

Se tutto va bene siamo rovinati,... parlo del Cs, naturalmente, ...del Cd ne avevamo già avuta la prova inconfutabile.
shiloh
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da shiloh »

camillobenso ha scritto:
Non ci arriviamo al 2013, come scadenza naturale.

.

io spero di no...ma dico di si.
scommetto sul fatto che i componenti di questo parlamento di autonominati e prezzolati sa benissimo che pochi di loro saranno rieletti.
molti dovranno cedere la sedia a SEL e M5S che entreranno con grossi numeri nella prossima legislatura.
una mera questione di soldi per dirla tutta...ma che per questi è fondamentale.
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

Formidabile l'informazione italiana,....non si riesce mai ad avere una dato certo.

Spread

Il Corriere..............471
Il Fatto Quotidiano....464

I giornali pro Monti:

L'Unità...................Oltre 450
La Repubblica.........Oltre 450

I merli non devono sapere, basta un "oltre", così non si sbaglia e non si da il dato preciso.

Sono sempre invece precisissimi quando cala.

Un grande lecca lecca dalla signorina Elvira ai giornalistini del Grande Asilo Mariuccia.
Maucat
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

BTP-Bund 444 ora +4bp
per la precisione
pancho
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da pancho »

Ma dove li prendono questi dati?(spread)
Sul link http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/ ... efresh_ce= sono in tempo reale e non capisco da dove i giornalisti facciano riferimento.

Credo quindi che questo sia il link a cui dobbiamo fare riferimento se non ho cannato di brutto


un salutone da Juan.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

.........zo,...il corrispondente Rai da Atene comunica che dalle banche greche sono stati ritirati 700 milioni di euro in una settimana.

Apro La Repubblica di stamani e a pagina 4 a cura di Ettore Livini, inviato ad Atene che i 700 milioni di euro sono stati ritirati in un solo giorno.

E questo è anche comprensibile perché siamo di fronte al panico e si fanno queste cose.
Maucat
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da Maucat »

http://www.bloomberg.com/quote/.ITAGER10:IND
Questo link è meglio...

Ora 436 -3 bp
mariok

Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da mariok »

Ma a Fioroni glielo hanno detto?

COMUNICATO STAMPA

Europa: intesa PD-SPD per rilancio sviluppo e integrazione
Incontro tra il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il capogruppo della Spd Frank-Walter Steinmeier

pubblicato il 16 maggio 2012

“Lavoreremo insieme con Spd e Ps per rilanciare l’integrazione europea e sostenere lo sviluppo e il lavoro”. Lo ha dichiarato il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, al termine di un incontro con il capogruppo della Spd, Frak-Walter Steinmeier, in visita in Italia in questi giorni.

Nel corso del confronto Pd-Spd, al quale hanno partecipato Lapo Pistelli, Massimo D’Alema, Stefano Fassina, Giacomo Filibeck, Bersani e Steinmeier hanno affrontato la drammatica situazione della Grecia e i rischi che sta correndo tutta l’area dell’euro.
I due leader progressisti hanno convenuto che la Grecia debba assolutamente restare nell’area dell’euro e, richiamando anche il documento di Parigi, hanno concordato sull’esigenza di prendere alcune iniziative, sia a livello europeo, sia nei rispettivi parlamenti, per rilanciare lo sviluppo.

Tra i provvedimenti discussi oggi nel corso dell’incontro vi sono l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, l’adozione di strumenti di mutualizzazione del debito pubblico dei paesi euro sul modello redemption fund, l’introduzione dei project bond e una consistente ricapitalizzazione della Bei.

Bersani e Steinmeier si sono lasciati con l’impegno reciproco di condurre nei propri Parlamenti una battaglia su queste linee di intervento e di mantenere uno stretto contatto tra Pd, Spd e Ps francese. Il prossimo appuntamento sarà la riunione dei leader progressisti europei che si terrà mercoledì 23 maggio a Bruxelles in occasione del vertice straordinario dell’Unione europea.

http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... esa-pd-spd
camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da camillobenso »

La scoperta del mago...


IL BILANCIO DI APRILE
Mercato: Italia e Spagna affondano l'Europa
Flessione a doppia cifra, mentre Germania e Inghilterra continuano a crescere. Fiat contiene le perdite


MILANO- Altra frenata delle vendite di auto in Europa: in aprile nei 27 paesi europei più l'area Efta il saldo è negativo del 6,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In totale sono state immatricolate 1.058.348 unità, mentre nel primo quadrimestre il calo è del 7,1%.(4 milioni e 829 mila vetture). A spingere al ribasso i numeri è anche il crollo dell'Italia che nei primi 4 mesi ha perso il 20,2%. Per l'Europa è il settimo mese consecutivo con il segno meno.
LA DISFATTA ITALIANA - Il verdetto di aprile e dei primi quattro mesi dell'anno mette in luce le difficoltà economiche dei paesi più colpiti dalla crisi. Se Germania e Inghilterra continuano ad avanzare (+2,9 e +3,3%) e la Francia contiene le perdite (-1,9%), l'Italia con il suo -18% è fra i peggiori insieme alla Spagna (-21,7%). «In entrambi i paesi»- commenta il Centro Studi Promotor GL events - la domanda di autovetture è fortemente penalizzata dalla situazione economica e dalle difficili prospettive del quadro congiunturale».

IN GRECIA MENO AUTO CHE IN LUSSEMBURGO- La situazione drammatica della Grecia passa anche attraverso a un impietoso dato: in aprile si sono vendute 4.409 nuove automobili, il 39,1% in meno di un anno fa: persino il ricco ma piccolo Lussemburgo ha fatto meglio (oltre 5.300 unità), per non parlare di Repubblica Slovacca e e Slovenia in rapida ascesa. Non è un caso che quindici paesi su 29 monitorati dai dati Acea (l'associazione dei costruttori europei) evidenzino un risultato delle immatricolazioni migliori alla media europee. E di questi buona parte si trova nell'Europa orientale: «La crescita», commenta l'Unrae «ormai è a est». Il rischio reale è che anche nella geografia delle quattro ruote il nostro paese diventi marginale, avvertono gli addetti ai lavori.

FIAT: SEGNALI DI MIGLIORAMENTO- Nell'area Europa 27 + Efta il gruppo Fiat ha immatricolato ad aprile 75.462 auto, con una flessione dell'11,3% rispetto allo stesso mese del 2011, con una quota di mercato in calo al 7,1% contro il 7,5% di un anno prima, ma in miglioramento rispetto al 5,4 per cento registrato a marzo 2012. I segnali di speranza - fa sapere il Lingotto- arrivano dal ritorno alla normalità dopo lo sciopero delle bisarche. Nel primo quadrimestre sono 293 mila le vetture di Fiat e Chrysler immatricolato che equivalgono a una quota del 6,5%. Altre note positive giungono dalla Gran Bretagna dove le vendite sono aumentate del 4,8%, mentre Panda e 500 si confermano i modelli più venduti nel loro segmento di appartenenza. Bene anche Jeep e Lancia/Chrysler.


Danielesparisci
16 maggio 2012 | 12:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere.it
pancho
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da pancho »

Mercoledì, 16 Maggio 2012 21:04
Da Berlino gravi dubbi sull’Italia e l’euro


ROMA - C’è uno strano “odore di zolfo” in certe stanze del potere a Berlino. Che la Merkel e il suo più stretto entourage si siano da tempo irrigiditi con pronunciamenti per “il rigore innanzitutto” è risaputo. La novità degli ultimi giorni però è il ritorno del dubbio sempre più pressante sul futuro e sulla sopravvivenza del sistema dell’euro.

E’ sorprendente la concomitanza dell’uscita di scena di Sarkozy in Francia e la pubblicazione di un duro attacco tedesco alla partecipazione dell’Italia all’euro.

Il governo di Berlino, sollecitato dal settimanale Der Spiegel, ha rilasciato documenti relativi al periodo 1994-98 sul processo di introduzione dell’euro. I documenti includono rapporti preparati dall’Ambasciata tedesca a Roma, memorandum interni dell’allora governo di Bonn e i resoconti dei meeting della Cancelleria.

Secondo il settimanale tedesco tutti i documenti proverebbero che l’Italia non avrebbe mai dovuto essere inclusa nella moneta unica europea. Infatti gli analisti del governo tedesco e anche i messaggi confidenziali mandati al cancelliere Helmut Kohl presentavano l’Italia come inaffidabile e incapace di raddrizzare le sue finanze pubbliche e soddisfare i criteri di Maastricht.

Citando dirigenti di altissimo livello del governo Kohl, quali il segretario di stato Jurgen Stark, il direttore per gli affari europei ed internazionali del ministero delle Finanze, Klaus Regling, che oggi presiede il fondo europeo salva-stati EFSF, e l’allora negoziatore-capo di Bonn per il trattato di Maastricht, Horst Khoeler, diventato in seguito presidente dell’Associazione delle Casse di Risparmio, il settimanale conclude che le misure di austerità e di correzione di bilancio degli allora governi italiani erano dei trucchi contabili supportati da decisioni mai realizzate.

“Si trattava di cure miracolose, almeno sulla carta” scrive il più importante settimanale tedesco che non è nuovo a simili uscite euroscettiche. Der Spiegel si spinge fino a dire che l’adesione di Roma all’euro nel 1998 “creò un precedente per un errore maggiore due anni dopo, cioè l’accettazione della Grecia nella zona euro”.

Si accusa anche Helmut Khol di essere stato consapevole delle debolezze e dei trucchi dell’Italia, ma di aver messo il suo interesse politico davanti alla realtà economica.

Kohl, oltre ad essere un amico dell’Italia nella tradizione del poeta Wollfang Goethe, contava sul lavoro di persone come il primo ministro Romano Prodi e il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi, di cui aveva alta stima e fiducia. Secondo i documenti raccolti dal settimanale il governo italiano nel 1997 avrebbe suggerito per due volte di posporre il lancio dell’euro ma Bonn avrebbe rifiutato l’idea.

Con la pubblicazione dei documenti Der Spiegel di fatto rilancia alla grande l’iniziativa legale intrapresa allora da 4 professori tedeschi presso la Corte Costituzionale per far dichiarare illegittima l’adesione tedesca al Trattato di Maastricht, accusando anche l’amministrazione Kohl di “aver ingannato la popolazione tedesca”.

Der Spiegel conclude denunciando tutta l’operazione come la manifestazione di un opportunismo politico dominante. Quattordici anni dopo la firma del Trattato e con due anni di crisi nella zona euro, “cresce a Berlino e in altre capitali europee la convinzione che lo status quo non può più continuare”. Con pochissima convinzione il settimanale scrive che l’unità monetaria potrebbe continuare solo se si procedesse speditamente verso l’unione politica ed economica dell’Europa. Comunque il tono dell’articolo è tutt’altro che ottimista al riguardo!.

Ci si chiede allora: perché proprio adesso questi documenti vengono messi a disposizione di un giornale notoriamente euroscettico? Da italiani sappiamo fin troppo bene come simili documenti confidenziali e di grande impatto emotivo possano essere messi in circolazione in momenti particolari, in modi molto selettivi e per fini altrettanto mirati.

Di certo è un messaggio ai cosiddetti mercati che la Germania non ha e non ha mai avuto fiducia nelle capacità italiane di correggere e gestire le crisi e le difficoltà economiche.

La questione ora è capire cosa stia veramente succedendo a Berlino: è ancora maggioritario il “partito europeo” o prevalgono già i sostenitori del “Piano B” di uscita dall’euro e di rottura dell’Unione europea?

Pubblicato in Finanza & Mercati


http://www.dazebaonews.it/economia/fina ... %80%99euro
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