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”Ho letto i giornali stranieri e titolavano: torna Berlusconi e trema l’Europa. Non sapevo di essere così forte. Berlusconi non era irriso in Europa, ma temuto”, spiega Berlusconi, secondo l’anticipazione di un’intervista che sarà trasmessa questa sera
Elezioni, Berlusconi al Tg4 continua il doping tv: “In Europa mi temono”
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 26 dicembre 2012Commenti (18)
Il giorno di festa non ferma il doping televisivo di Silvio Berlusconi. Che sceglie il caro vecchio Tg4 per dire, tra l’altro, che in Europa era “temuto” e non “irriso”. E per tornare alla carica, di cui vorrebbe i voti in cambio di un “ticket” con un vicepremier del Carroccio.
”Ho letto i giornali stranieri e titolavano: torna Berlusconi e trema l’Europa. Non sapevo di essere così forte. Berlusconi non era irriso in Europa, ma temuto”, spiega Berlusconi, secondo l’anticipazione di un’intervista che sarà trasmessa questa sera. E questo perché, afferma, “ho utilizzato il veto per i provvedimenti che ritenevo contrari all’interesse del mio Paese”. Sul fronte interno, il leader del Pdl spiega di ”non avere obiezioni a un vicepresidente leghista se il Carroccio ci darà un contributo elettorale…”. Anche se, dice ai microfoni del Tg4 diretto da Giovanni Toti, “erede” di Emilio Fede, Berlusconi si dice “convinto che la soluzione migliore sia la maggioranza assoluta del Pdl, ma se la maggioranza si raggiungesse con un solo alleato, che e’ la Lega, con cui abbiamo lavorato bene, questa potrebbe essere una soluzione”.
Non manca l’attacco a Monti, sul quale si sono esercitati oggi tutti i principali esponenti del Pdl fedeli a Berlusconi, da Cicchitto a Gasparri. “L’agenda Monti non è che la continuazione della politica del Governo tecnico, su ispirazione della Germania. Una cura sbagliata, che ha portato ai numeri che conosciamo, con risultati negativi”. A proposito delle liste da presentare alle elezioni, ha continuato Berlusconi, ”sarò circondato da una squadra di protagonisti del mondo del lavoro. Il 50% dei candidati arriverà proprio dall’imprenditoria, tutti con una propria rendita, così da non doversi preoccupare di fare i soldi con la politica. Il 10% dei candidati, infine, saranno i nostri giovani parlamentari che hanno lavorato bene e che si sono dimostrati capaci e appassionati”.
Infine, il solito appello a non votare i “partitini”.
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