2) La via cinese
Definire che tipo di popolo siamo, oramai per me è difficile da dire. Penso che non bastino neppure le imprecazioni più colorite da curva Sud.
Romano Prodi, 6 anni fa ci aveva avvisati, o si cambiava registro o sarebbe arrivata “La notte dell’Europa”.
Già ci capiscono poco i nordici dopo la dogana di Chiasso, figuriamoci pretendere che lo facciano gli italici tricolori sempre allegroni su tutto.
Per la stragrande maggioranza degli italiani, Prodi è solo “Il Mortadella”, non l’economista esperto di produzione industriale come pochi in Europa.
Quando stai dentro una comunità, quando sei minoranza ti tocca soccombere, a meno che non ti venga lo schiribizzo di far comprendere le cose come facevano ai tempi le camicie nere: “Olio di ricino e santo manganello”. Solo che è un tipo di cultura che avverso.
Se non ci fossero legami familiari, l’unica soluzione sarebbe quella di espatriare subito, perché tanto qui non ci ricavi un ragno dal buco e ti rimane solo il tempo di aspettare di fare la fine del topo.
La pace è un intervallo tra due guerre (Jean Giraudoux)
Quello che Giraudoux non ha compreso è che in quell’intervallo chiamato “Pace” si consumano guerre di tipo diverso. Guerre economiche. Guerre commerciali. In parecchie aziende si studia la modalità operativa di Carl von Clausewitz, generale, scrittore e teorico militare prussiano.
Molte aziende di determinate dimensioni, ad esempio, praticano ordinariamente lo spionaggio industriale come si fa regolarmente nelle guerre guerreggiate.
Di fronte al diffuso menefreghismo di chi ti avvisa di una minaccia epocale, come ha fatto Prodi, non ti rimane che metterti sulla riva del fiume ed aspettare i passaggio dei cadaveri che produrrà “La Notte dell’Europa”.
Se no che altro ti rimane da fare???
La guerra in corso con le nazioni emergenti dura ormai da 14 anni.
La guerra principale è con la Cina, una guerra che ci vede per il momento soccombenti e che non ha nessuna speranza per il futuro finché rimarranno le classe dirigenti microcefale di questi anni.
L’inchiesta del quotidiano La Repubblica, della primavera del 2012 forniva questi dati:
Stipendio mensile di un operaio del centro della Cina = 83 dollari/mese ( 60 euro al cambio odierno)
Stipendio mensile di un operaio della costa della Cina = 174 dollari/mese (127,4 euro al cambio odierno)
In Italia ad esempio:
Costi orari della mano d'opera edile in vigore nella Provincia di Bari e nei Comuni di
Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Minervino, Spinazzola, Trani della Provincia di BAT
http://www.bari.ance.it/docs/docDownloa ... d=2&id=212
Un operaio comune percepiva al 1° aprile 2012, 24,45 euro all’ora
Un operaio di 4° livello percepiva al 1° aprile 2012, 30,68 euro all’ora.
Lo stipendio mensile cinese equivale quindi circa tra 2,45 e 1,95 volte la paga oraria italiana.
Evidente che in una guerra di questo tipo noi siamo destinati a soccombere senza via di scampo.
C’era arrivato perfino anche Scalfari, l’anno scorso, sparando in una sua omelia domenicale, che NOI per reggere ci saremmo dovuti cinesizzare.
Il fatto non mi stupisce per niente, ma da allora sono in attesa di vedere quando il popolo tricolore si renderà conto della realtà in atto.
Farinetti si è cinesizzato per tempo come sosteneva Scalfari. Si è portato avanti con il lavoro.
Non dobbiamo dimenticarci che i morti cinesi di Prato lavoravano per 1 euro all’ora.
Diciamo che Farinetti, rispetto alla paga oraria degli edili pugliesi è in largo anticipo.
Mentre si tenta l’operazione “cinesizzazione” di massa, un’autentica riduzione a schiavi, ad esempio, la casta si ordina 215 auto blu blindate.
Poi:
1. Paperoni a prova di crisi In Italia aumentano i super-ricchi - Corriere.it
http://www.corriere.it › Economia
10/set/2013 - Il numero dei Paperoni italiani, quelli che hanno una ricchezza ... più significativo tra 2012 e 2013: i super-ricchi sono saliti del 13,1% e il loro patrimonio totale del 14,5%. .... 5Il lavoro, il made in Italy e vecchi e nuovi mestieri.
Ma quello che sto attendendo con una certa ansia è che qualche economista si occupi finalmente degli effetti della rivoluzione sociale che comporta la cinesizzazione di massa. Tutto il sistema economico si deve adeguare ai quei livelli verso il basso.
Altrimenti il sistema economico interno salta all’aria istantaneamente.
Infine, se Farinetti non sfruttasse i “cinesi tricolori” non avrebbe i fondi necessari e sufficienti per espandersi sia in Italia che all’estero:
1. Eataly a Istanbul | Vivere Istanbul - Zingarate.com
http://www.zingarate.com › vivere Istanbul › Gusto
12 ore fa - Eataly a Istanbul ... in funzione una delle nuove sedi all'estero di Eataly, una sorta di ambasciata supplementare dell'italianità (gastronomica).