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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • La Terza Guerra Mondiale - Pagina 48
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 14:30
da paolo11
Penso che non abbiamo niente da spartire con L'islam.Altra mentalità altro modo di vita ecc....Se mai sono piu vicini a noi i paesi sudamericani.Penso che abbia intuito prima di noi la Fallaci ci stanno invadendo senza guerra.Piamo piano via i crocifissi,poi medici donne per le islamiche ecc....A mio avviso si devono adattare alla nostra società oppure a casa loro.Moschee negli scantinati ecc......Dove se un Italiano vuole fare qualcosa deve essere in regola con tutto impianto elettrico e altri servizi.Questi invece non li controlla nessuno. In TV sono arroganti ecc......Negli Usa non hanno ancora risolto il razzismo.Vogliamo risolverlo noi:che già tra nord e sud non andiamo d'accordo.Dovremmo andare d'accordo con gli Islamici?
Ciao
Paolo11

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 15:17
da camillobenso
paolo11 ha scritto:Penso che non abbiamo niente da spartire con L'islam.Altra mentalità altro modo di vita ecc....Se mai sono piu vicini a noi i paesi sudamericani.Penso che abbia intuito prima di noi la Fallaci ci stanno invadendo senza guerra.Piamo piano via i crocifissi,poi medici donne per le islamiche ecc....A mio avviso si devono adattare alla nostra società oppure a casa loro.Moschee negli scantinati ecc......Dove se un Italiano vuole fare qualcosa deve essere in regola con tutto impianto elettrico e altri servizi.Questi invece non li controlla nessuno. In TV sono arroganti ecc......Negli Usa non hanno ancora risolto il razzismo.Vogliamo risolverlo noi:che già tra nord e sud non andiamo d'accordo.Dovremmo andare d'accordo con gli Islamici?
Ciao
Paolo11



In TV sono arroganti ecc...


Caro Paolo,

hai mai visto al naturale e imitato da Crozza,....Vincenzo De Luca?????????

Crozza-De Luca: perché il greco, in Grecia, l’ho portato io
https://www.youtube.com/watch?v=feb2oiX6WuQ

Crozza-De Luca contro i Cinque… sedicenti Stelle
https://www.youtube.com/watch?v=57BCn5L8PyU


Crozza - De Luca: De Magistris detto Giggino questo sindachetto con il sorrisetto sulla fascia.
https://www.youtube.com/watch?v=jKfIU_GxnJk


Crozza-De Luca: Saviano Roberto è un intellettuale, non è un nemico
https://www.youtube.com/watch?v=RX6bWA2Jw54

Crozza-De Luca: 'L’Arena, detta di Giletti, Cimitero mentale.. "
https://www.youtube.com/watch?v=Wa901cyXFJ0

Crozza-De Luca: 'La Gabanelli, una consumatrice abusiva d’ossigeno'
https://www.youtube.com/watch?v=WD2VrOgwwcc\

Maurizio Crozza 'De Luchizzato'
https://www.youtube.com/watch?v=tcw376Rhf9g

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 15:23
da Maucat
Il problema è che il mondo cristiano ha avuto l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese che hanno diminuito moltissimo l'influenza delle leggi religiose nel mondo laico. Il mondo Islamico no e quindi le leggi religiose valgono anche come leggi laiche. Se gli Islamici non comprenderanno che per vivere nel mondo Occidentale devono prima obbedire alle leggi laiche dello Stato che li ospita e che sarà la Patria dei loro figli (in molti stati tipo F/B/UK/D già è così) e poi obbedire a quelle religiose e che le prime hanno la priorità in caso di conflitto soprattutto quando riguardano il rispetto delle altrui opinioni e/o credenze, non ci sarà possibilità di integrazione e convivenza civile. Proseguire nell'attuale strada di due culture e credenze antagoniste non porta da nessuna parte tranne che verso l'ennesimo conflitto che dal VII secolo d.C. insanguina l'area mediterranea.
Troppi interessi girano intorno al mantenimento di una tensione fra i due mondi così da incanalare la inevitabile violenza che nasce dalla crescente disuguaglianza sociale verso un conflitto fra "poveri" e non in nel conflitto di "classe" che invece dovrebbe essere il naturale sbocco di tale perversa politica sociale di costante arricchimento di pochi a scapito dell'impoverimento delle masse.
Fin tanto che il conflitto Occidente/Islam servirà a questo difficilmente si potrà pensare di risolvere il problema in modi diversi dalla guerra.

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 19:03
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS


Perchè hanno cominciato a scoprire i terroristi dopo il 13 novembre?


Terrorismo in Italia, le minacce sul web del gruppo di Brescia: “Parigi, è solo l’inizio”. “Bergoglio, ultimo papa”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... 10/6/#foto

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 19:15
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS


Espellendoli continueranno a combattere e nei Paesi di origine saranno considerati eroi.



Jihad, espulsi perché non si possono arrestare
Dopo i no alle manette Viminale cambia tattica


Cellula kosovara a Brescia, solo fermi e misure preventive (leggi). Dopo le richieste respinte a Merano
e Bologna in base a riforma custodia cautelare, scelti “strumenti basati su pericolosità, non su reati”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... e/2268646/

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 19:34
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS





Istanbul, esplosioni vicino metropolitana. Sindaco: “E’ stata una bomba. 5 feriti”
Mondo


Allerta nella capitale, dove un ordigno artigianale nei pressi della stazione di Bayrampasa è scoppiato intorno alle 18 (ora locale). Secondo l'emittente Ntv l'obiettivo potrebbe essere stato un mezzo della polizia turca

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12 ... i/2268733/

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 20:02
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS


L'Isis sottocasa.


I jihadisti di Isis e Boko Haram stanno convergendo sulla Libia


I combattenti dell'Isis si stanno trasferendo a Sirte. In arrivi anche i miliziani di Boko Haram. La Libia rischia di diventare il nuovo fulcro dello Stato islamico
Sergio Rame - Mar, 01/12/2015 - 10:17


Sirte la nuova Raqqa. Il califfo Abu Bakr al Baghdadi e la sua cerchia più stretta vogliono trasformare la città nel nordest della Libia nella nuova capitale dello Stato islamico.

In questo modo potranno continuare a seminare terrore, a due passi dall'Europa, anche se dovessero essere cacciati via dalla Siria e dall'Iraq. I servizi di intelligence libici hanno riferito dell'arrivo "a Sirte di vari combattenti jihadisti, tra cui alcuni leader dell’Isis, giunti sulla città costiera libica dall’Iraq e dalla Siria attraverso il Mediterraneo". Le stesse fonti hanno parlato di "diverse decine di Boko Haram provenienti dal Mali, Ciad e Nigeria e arrivati a Sirte per sostenere" lo Stato islamico.

La Libia è il primo Stato, al di fuori di Iraq e Siria, dove i tagliagole governano davvero. Qui hanno il controllo di una vasta area nell'est del Paese: quella di Sirte appunto, città natale di Gheddafi e roccaforte dell'ex rais. Una regione che gli uomini dello Stato islamico non solo hanno in pugno grazie alla a presenza di oltre 5.000 combattenti (fino a pochi mesi fa si parlava di alcune centinaia), ma che amministrano attraverso l'azione di "emiri" che impongono le brutali regole del Califfato (dal divieto di fumare o ascoltare la musica all'obbligo del velo integrale per le donne) e gestiscono le risorse. Queste ultime provenienti soprattutto dal petrolio, di cui il Paese nordafricano è ricco. Ma anche dal traffico di profughi. Al momento i jihadisti controllerebbero oltre 250 chilometri di costa libica, dalla città di Abugrein a ovest di Sirte (non lontano da Misurata) a quella di Nawfaliya a est. Ma le milizie dell'Isis puntano ora ancora più a est, minacciando Harawa, Nufaliya e Bin Jawad, con l’obiettivo di piantare le sue bandiere nere nell’area di Ajdabiya, la porta verso i campi della mezzaluna petrolifera, a metà strada tra Bengasi e Sirte. "I terroristi stanno trasportando armi pesanti e veicoli blindati verso est", fanno sapere fonti locali a Alwasat spiegando che "elementi della formazione pattugliano armati le strade principali, accompagnati dalla polizia islamica". Il controllo delle risorse energetiche del Paese è strategico per i tagliagole del Califfo, proprio come nel nord dell’Iraq, dove i terroristi ne utilizzano i proventi vendendoli al mercato nero per autofinanziarsi.

Sirte rischia di diventare il nuovo fulcro dello Stato islamico. "Dalla Siria e dall'Iraq - spiega Omar Adam, a capo di una delle principali milizie di Misurata - è in corso un grande esodo della leadership dell'Isis che si sta stabilendo in Libia". "Sirte non sarà meno di Raqqa" è intanto il mantra ripetuto incessantemente dai leader jihadisti libici che in queste settimane, secondo fonti militari del Paese, starebbero accogliendo in città un vero e proprio fiume di reclute straniere insieme alle loro famiglie. "Del resto proprio la Libia - spigano fonti di intelligence - viene sempre più indicata negli ultimi tempi come la meta da preferire a Siria e Iraq". Un invito martellante da parte dei massimi responsabili dello Stato islamico e dei suoi reclutatori in tutto il mondo occidentale e arabo. Il quadro è dunque allarmante.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/i-j ... 00207.html

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 20:47
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS



2 ore fa
"Usa in guerra con Isis"
Schierate le forze speciali

Andrea Riva

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/for ... 00359.html

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 20:57
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS


E SE SUCCEDESSE ANCHE DA NOI????



Europa
Cosa sta succedendo in Francia con lo stato d'emergenza
Duemila perquisizioni amministrative in due settimane. Oltre 500 fermi. Ma gli obiettivi sono confusi. E più che potenziali jihadisti, ad oggi sono stati fermati attivisti e militanti ecologisti per mettere in sicurezza la conferenza sul clima. Mentre media e intellettuali iniziano a schierarsi. Contro gli abusi di polizia
di Francesca Sironi
01 dicembre 2015


Polizia perlustra le strade di Saint Denis
La Francia è ufficialmente in stato d'emergenza dal 20 novembre, ovvero da quando il Senato ha approvato all'unanimità la risoluzione voluta del presidente come risposta “interna” agli attentati del 13 novembre a Parigi, dove sono state uccise brutalmente 130 persone. Cosa significhi concretamente lo stato d'emergenza – destinato a durare almeno altri tre mesi – lo mostrano i numeri divulgati dal ministero dell'Interno: duemila perquisizioni, 300 obblighi di firma, oltre 500 persone sottoposte a fermo da parte della Polizia in due settimane. Il fatto è che 317 fra questi fermati non hanno niente a che vedere con il terrorismo, non hanno mai imbracciato un Kalashnikov, non vogliono punire infedeli e non c'entrano nulla con il Califfato.

Sono invece manifestanti e attivisti che domenica e nei giorni precedenti si erano mobilitati contro il riscaldamento globale e l'inquinamento della Terra in occasione del summit inaugurato sotto la Tour Eiffel il 29 novembre, e che si concluderà il 12 dicembre: Cop21 . La conferenza per il clima avrebbe dovuto svolgersi in una città in cui è vietato per motivi di sicurezza ogni assembramento, ogni corteo, anche se pacifico o prima autorizzato. In migliaia però hanno sfidato il divieto, chi tenendosi per mano, chi con uno stuolo silenzioso di scarpe sul selciato, chi scontrandosi con la polizia, chi devastando il memoriale di Place de la Republique, come hanno scritto in molti.

Quello che si è scritto meno, in Italia, è quanto sta accadendo in queste settimane a Parigi, Seine-Saint-Denis, Rennes, e numerose altre città, e che alcuni media francesi stanno invece cercando di raccontare quotidianamente. Ovvero i piccoli grandi abusi che lo stato d'emergenza concretizza nelle vite di persone che non si aspettavano nulla di simile, nei quartieri, fra i credenti, contro i centri sociali e nelle università.

Sì, anche le università: alla Paul Valery di Montepellier sarebbero state proibite riunioni o iniziative, salvo poi aprire alla partecipazione almeno di una conferenza sul Kurdistan. I veri problemi si vivono fuori dagli atenei però, soprattutto nelle periferie, nei piccoli centri, dove la Prefettura può richiedere procedure d'urgenza, amministrative, che non richiedono prove giudiziarie o giudici o iter legali. Solo interventi diretti degli agenti.

Interventi come quelli che racconta “Lucien” (nome di fantasia, perché teme ripercussioni sul lavoro) a Le Monde, mostrando le foto della sua casa distrutta da una perquisizione notturna della polizia. Prima che potesse aprire, la squadra gli ha distrutto la porta. Lo hanno ammanettato, chiuso in bagno, mentre tagliavano materassi, vestiti, cuscini, ribaltavano intere stanze. Lucien è un musulmano praticante, dalla barba e vestiti tradizionali. Ma non ha mai fatto niente. Tanto che gli agenti non l'hanno nemmeno interrogato, e non hanno trovato nulla nel blitz. Finita l'azione, se ne sono andati com'erano arrivati.

Il giorno dopo lui ha chiesto in commissariato per lo meno un atto che attestasse la perquisizione, per chiedere il rimborso dei danni. «All'ingresso un poliziotto mi ha osato dire: “ma è sicuro che è la polizia ad essere venuta a casa vostra?” E una donna mi ha detto: “Se sono venuti da voi, è perché c'è qualcosa. Non vengono per niente”», racconta. «Vivevo normalmente. Ora ho l'impressione che tutti mi puntino il dito contro. Quando torno a casa, mi guardo alle spalle. Sto diventando paranoico».

Come il suo appartamento, sono stati messi a soqquadro in queste settimane decine di ristoranti, case, locali, sempre sulla base di sospetti, di indizi, ma a volte anche solo di minime segnalazioni, tanto che lo stesso ministro dell'Interno il 25 novembre ha voluto diramare una circolare per ricordare che «lo Stato d'emergenza non è una deroga allo Stato di diritto», anche se il governo francese ha previsto di poter violare la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e quindi ha chiesto il 27 novembre alla Ue di potervi derogare. Oltre a proporre di cambiare la Costituzione per prevedere più duri strumenti d'urgenza in caso di attentati.

«Proprio perché le perquisizioni amministrative sono una misura eccezionale, bisogna essere particolarmente attenti alle libertà individuali e i poliziotti o i gendarmi sono tenuti a un comportamento esemplare», ha scritto il ministro Bernard Cazeneuve nella circolare. Non è quello che raccontano però gli attivisti di Rennes, descritti come “appartenenti all'ambiente ecologista radicale” e che hanno riferito di essere stati tenuti a terra, ammanettati, con fucili puntati in faccia, durante una perquisizione.


Dubbi si stanno sollevando non solo in queste ricerche furiose, concentrate su “elementi di disturbo” che spesso hanno poco a che fare con la minaccia fondamentalista, come scrive Medipart - analizzando i rapporti confidenziali di una prefettura - «rivelano oltre a una certa confusione degli obiettivi, un bilancio magro di risultati». Ma anche sulle misure a cui i “perquisiti” vengono spesso sottoposti: obblighi di firma tre volte al giorno in commissariati spesso lontani (che impediscono ai “controllati” di andare a lavorare); in un caso un ragazzo è stato arrestato perché non si sarebbe presentato a uno di questi appuntamenti. Solo che l'ufficio, a cui lui era arrivato puntuale, era chiuso per ristrutturazione.


Oltre agli obblighi di presentarsi alle 9, alle 14 e alle 19 per una firma, ad alcuni è imposto un coprifuoco a casa dalle otto di sera alla mattina. Ad altri l'impossibilità di muoversi verso Parigi. I ricorsi di cinque militanti per il clima di Rennes contro queste misure, però, sono appena stati tutti respinti dal tribunale amministrativo. «Non è stato ammesso alcun contraddittorio sugli elementi che hanno portato alla privazione di libertà dei ragazzi. Il giudice ha fatto blocco con la posizione del ministero sotto lo stato d'emergenza», ha denunciato il loro avvocato, Marie Dosé.
Carica durante le manifestazioni di...
Carica durante le manifestazioni di domenica contro Cop21

Se mette in discussione movimento e diritti, lo stato d'emergenza è meno duro contro lo shopping: su decisione del sindaco il mercatino di Natale di Strasburgo e la fiera dei santi di Marsiglia non saranno intaccate, anche se potranno causare assembramenti. E anche contro la propaganda jihadista via web ad oggi è stato inefficace. Forse anche per questo c'è chi lo sta mettendo in discussione. Partendo dalla prima volta in cui fu usato dallo Stato francese, nel 1955, durante la guerra d'Algeria. Con conseguenze terribili.


http://espresso.repubblica.it/internazi ... =HEF_RULLO

Re: La Terza Guerra Mondiale

Inviato: 01/12/2015, 21:16
da camillobenso
I GIORNI DEL KAOS


A cosa serve denunciare in anticipo e impegnarsi se poi gli italiani SE NE FREGANO???

Rodotà ci aveva avvisati il 12 maggio scorso.

Adesso ci siamo dentro in pieno.

Se i mussulmani seguono Allah, gli italiani seguono tutti SAN TOMMASO???????????????????????????


Devono toccare con mano per credere????????????????????????????????????????



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di Antonio Rossano

http://espresso.repubblica.it/attualita ... a-1.212058
12 maggio 2015