Economia
Borsa, qualche regoletta per la Goldman Sachs
Venerdì, 18 maggio 2012 - 17:29:00
Di Paolo Antonazzo*
Egregio Direttore,
premesso che, attraverso il web, è stato richiesto l'intervento dei cittadini a supporto dei tecnici del Prof. Monti, Le invio poche idee che reputo come condizioni indispensabili per superare veramente ogni forma di crisi economica, almeno laddove esiste un mercato borsistico. Il mio auspicio, ovviamente, è che l'attuale premier, contrariamente a quanto affermato da qualche parlamentare della Lega Nord, non sia un servitore dell'alta finanza, chè, in tal caso, purtroppo, non ci sarebbe da fare alcun affidamento su di lui.
Premesso che il mercato borsistico internazionale è indispensabile per la raccolta di liquidità e per la formazione del prezzo per le aziende quotate in Borsa, bisogna tuttavia provvedere, a qualsiasi costo, a stabilire delle precise norme legali a livello internazionale, per disciplinare severamente tale mercato. E ciò perchè, da un pò di anni, purtroppo, tali mercati borsistici non sono affatto liberi, come qualsiasi altro mercato soggetto solo alla legge della domanda e dell'offerta o, come si tenta di far credere alle masse. Infatti, dopo circa 40 anni di lavoro in banca, insieme ad amici, ho potuto sperimentare concretamente come pochi grossissimi speculatori internazionali, come i Rothschild e i Rockfeller detentori della Goldman Sachs, attraverso l'uso di determinati codici, riescono a stabilire e a guidare il prezzo di qualsiasi titolo e/o azienda, come se fosse un docile gregge di pecore. Questa purtroppo è la verità.
Per riuscire a disciplinare tali mercati e al fine di evitare ogni forma di speculazione illecita, perpetrata dai grandi finanzieri a danno di qualsiasi Stato e/o di qualsiasi grossa azienda bisogna arrivare, con una Legge a livello internazionale, a stabilire prima di tutto una leva di credito finanziario - che attualmente oscilla con un affidamento bancario che va da 10 a 100 volte la liquidità posseduta - la quale non sia superiore a 4 o al massimo 5 volte. Inoltre bisognerebbe stabilire una netta separazione fra le Banche di credito ordinario che gestiscono i depositi risparmiati dai cittadini col sudore e col sangue, le quali andrebbero assolutamente nazionalizzate e le banche finanziarie che lavorano in Borsa, limitando al massimo o eliminando del tutto le compra-vendite allo scoperto di qualsiasi titolo.
Si ribadisce che sia l'abbassamento della leva di credito finanziario, sia l'eliminazione delle compravendite allo scoperto sono delle condizioni indispensabili per debellare ogni forma di terrorismo speculativo contro gli Stati e le aziende. Purtroppo gli americani e gli inglesi si opporranno ferocemente, perchè, soprattutto gli USA utilizzano, attraverso gli speculatori internazionali, tali mezzi come potente grimaldello per far abbassare paurosamente il prezzo di ogni titolo (comprese le valute) e per impadronirsi quindi delle aziende che, pur di non fallire, vengono acquistate talora a prezzi incredibilmente bassi; il che costringe anche i Paesi, oggetto di tali speculazioni, alla miseria e alla fame, come pare stia accadendo adesso.
Se il Prof. Monti, forte della stima di cui gode a livello internazionale, è davvero al servizio del popolo italiano, allora deve lottare per l'approvazione di una legge, la quale, eliminando tassativamente le altissime leve di credito e le compra-vendite allo scoperto, provveda anche a disciplinare severamente il Mercato borsistico internazionale, perchè sia liberato dalle mani dei grandi speculatori. Con simile intervento, penso proprio che si finirebbe col dimenticare definitivamente qualsiasi forma di crisi economico finanziaria.
T
ermino esprimendo la mia più viva meraviglia sul fatto che illustri personaggi, come i signori Mario Draghi, Mario Monti, Romano Prodi e l'attuale presidente della CE Barroso, non facciano mai alcun riferimento alla risoluzione di questi gravi problemi finanziari.
*Un lettore
http://affaritaliani.libero.it/economia ... 52012.html