Sfascisti - 254
2014 a schede
Scheda – 36 – L’inizio della fine
36 – 1 – 22 febbraio
Politicamente Enrico Letta non mi piace perché democristiano doc. All’inizio del suo mandato, da queste parti, come al solito ho dovuto scontrarmi sul fatto che a mio parere non era all’altezza del compito perché infame per lo stato dell’arte, perché doversi scontrare con un branco di squali non era da lui. Soprattutto per via della convivenza con i berlusconiani che hanno appoggiato il suo governo.
Per abitudine consolidata, a questo tipo di discussioni pongo sempre un termine quando la discussione continua all’infinito senza approdare a nulla. Dopo il quale aspetto che il tempo faccia il suo corso. Solitamente il tempo è galantuomo. Lo è stato con tutti i politici del passato. Lo è anche ora.
Ma in politica, per personaggi come Enrico Letta deve contare anche l’aspetto umano. E queste immagini dicono tutto.
Il comportamento di Renzi nei suoi confronti è stato spregevole al massimo livello.
La doppiezza politica a livello ufficiale di quel tipo, non si era mai vista neppure tra le faide storiche tra le correnti democristiane della prima Repubblica.
E’ possibile immaginare che la doppiezza politica sia stata esercitata a livello personale dietro le quinte.
Ma mai la vecchia Dc ha esibito in pubblico questa debolezza umana. Ipocrisia? Anche.
Ma l’ipocrisia di Renzi strettamente legata alla doppiezza è infinitamente maggiore perché esibisce anche la vigliaccheria.
In questo blob esce tutta la vigliaccheria, l’ipocrisia e la doppiezza di Renzi.
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 34eb3.html
Stamani, a chi faceva il paragone Renzi – Berlusconi, ritenendo il secondo più pericoloso, ho fatto presente che a mio avviso è decisamente più pericoloso Renzi di Berlusconi. Perché Berlusconi è sempre stato un gran corruttore che si è adattato da subito quando è entrato nel mondo degli affari. La legge era quella e ha sempre giocato alla grande. In politica è sceso su un preciso obbligo di Craxi che gli ha fatto capire che la festa era finita e il CAF non poteva più proteggerlo. Di conseguenza doveva scendere in politica per difendere se stesso e la robba.
Renzi non ha da difendere se stesso ne la robba, ma se in politica si comporta così è più pericoloso di Silvio, perché si muove accecato dal potere.
Enrico Letta l’ha sperimentato sulla sua pelle quanto sia infingardo e carogna Renzi, che in pubblico dichiarava che tifava per lui, che non gli avrebbe dato una mano ma due(per spingerlo giù dal burrone), per poi pugnalarlo alla prima occasione.
In questo caso, sotto il profilo umano, mi schiero apertamente con Letta.
Renzi-Letta, il glaciale passaggio di consegne
La cerimonia della Campanella a Palazzo Chigi - h24
http://video.corriere.it/renzi-letta-gl ... 088781357a
Come se ne viene fuori ?
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iospero
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il Fatto Quotidiano
L’euro, una moneta che funzionerebbe solo se fosse … la lira
Il cambio forte col dollaro ci strangola: per Prodi "la quotazione giusta è a 1,1-1,2". Significa svalutare di più del 20%, cioè quel che succederebbe uscendo dall'eurozona
di Alberto Bagnai | 3 marzo 2014
La strada sbagliata non può portare nel posto giusto. La storia dell’euro è tutta qui, in questa frase la cui banale veridicità è stata fino a ieri negata dai politici tutti. Poi, però, sono cominciati i distinguo, che fra un po’ saranno una valanga, fino al classico “contrordine, compagni!”: “Ma non eri tu quello che diceva che senza l’euro?…” “Chi! Io?”
Che una moneta senza Stato non avesse senso, che partire dalla moneta fosse il modo più sicuro per non arrivare allo Stato, non è né una grande scoperta né una grande novità. Lo aveva affermato Nicholas Kaldor nel 1971, un mese dopo l’uscita del Rapporto Werner (il primo progetto di unione monetaria). Kaldor specificava che lo sforzo per restare nella moneta unica avrebbe causato tali pressioni sulle politiche fiscali nazionali da compromettere il futuro politico dell’Europa. Ora è sotto gli occhi di tutti. Quando nel 2011 Berlusconi disse (per poi smentirsi) che “il problema dell’euro è che è l’unica moneta al mondo senza uno stato”, la levata di scudi fu unanime. Tuttavia, dal punto di vista economico, la sua frase era più fondata dello squallido teatrino “sì all’euro, no all’austerità” al quale stiamo assistendo. Perfino Alberto Alesina e Francesco Giavazzi ammettono obtorto collo come fosse noto che con l’euro “si rischiava un aumento della tensione all’interno dell’Europa” (Corriere della Sera del 9 febbraio), anche se loro si rifanno all’ortodosso Martin Feldstein, che l’aveva detto nel 1997, pur di non citare il keynesiano Kaldor, che l’aveva detto 26 anni prima. Sapete, quando sei “sulla frontiera della ricerca” non hai tempo per guardarti indietro.
Tutta colpa dell’opinione comune
Che problemi di conti esteri potessero esistere anche all’interno di un’unione monetaria lo aveva affermato nel 1991 Tony Thirlwall, altro economista keynesiano, un anno dopo l’uscita di “One market, one money”, lo studio che esplorava costi e benefici della moneta unica. Studio imparziale, va da sé: pagava la Comunità europea, che la decisione l’aveva già presa per motivi politici. È difficile far capire qualcosa a uno, se il suo stipendio dipende dal non capirla. E così Jean Pisani-Ferry, coautore di “One market, one money”, ora che l’Europa è devastata da quella che tutti riconoscono essere una crisi di conti esteri (visto che, salvo errore, chi rivuole i soldi da greci, spagnoli ecc. sono soprattutto i tedeschi), ammette serafico, in un quaderno di ricerca del Bruegel Institute, che negli anni 90 era “opinione comune” che crisi simili non ci sarebbero state: “Noi non potevamo sapere, ci siamo basati sulla conventional wisdom”. Va bene, capisco: ascoltare un keynesiano no, ma almeno basarsi su un sano principio di precauzione, prima di metter su un progetto simile?
Che l’euro per l’Italia fosse una moneta sopravvalutata era ovvio: prima di entrarci avevamo rivalutato la lira rispetto all’Ecu del 16 per cento in un anno, raggiungendo nel maggio del 1996 la parità di 1939 lire per un Ecu, che avremmo di fatto mantenuto con l’euro. Da lì inizia il nostro calvario, il rallentamento della produttività (crescita media 1,9 per cento dal 1980 al 1995, 0,3 per cento in seguito) e delle esportazioni (crescita media 4,6 per cento dal 1980 al 1995, 0,6 dopo con la ciliegina della contrazione dello 0,1 nel 2013). Ma quello che sta scritto in ogni manuale (una moneta troppo forte mette in crisi le aziende) fino a un mese fa non si poteva dire. Chi è arrivato in soccorso della verità? Romano Prodi, che in una lezione su “Dove va l’Europa”, il 20 gennaio a Padova, ha detto che oggi l’euro è un problema perché “fortemente sopravvalutato: la sua quotazione corretta sarebbe 1,1 o 1,2 sul dollaro, mentre oggi siamo a 1,4”. Voi vi chiederete: “Ma fino a ieri non ci aveva detto che la moneta forte ci avrebbe protetto dalla crisi? E ora ci dice che la sua forza ci sta mettendo in crisi?” Se volete la mia, quella giusta è la seconda. Apprezzate un dettaglio: scendere da 1,4 a 1,1 significherebbe, per l’euro, svalutarsi del 21 per cento. Guarda caso, questa è più o meno la svalutazione che generalmente ci si attende da una ipotetica “nuova lira” in caso di uscita dell’Italia dall’Eurozona. Quindi non è come pensate voi, è peggio: Prodi dice che l’euro funzionerebbe bene per l’Italia… se fosse la lira. Purtroppo non è così. Le monete, come i politici, sono forti con i deboli e deboli con i forti. L’euro, forte per noi, è debole per la Germania. Con l’euro a 1,1 il surplus tedesco decollerebbe dall’attuale 7 per cento del Pil verso il 10. In Italia si troverebbe sempre qualche boccalone pronto a estasiarsi per la “bravura” dei tedeschi. Ma gli Stati Uniti hanno già fatto capire che non sono disposti ad assorbire un simile eccesso di offerta di beni tedeschi. La ripresa mondiale la aiuta chi importa (come loro), usando la propria domanda per far crescere gli altri paesi, non chi esporta (come la Germania), usando la domanda di altri Paesi per far crescere i propri profitti.
Quindi la soluzione non può essere avere un euro debole come la lira, perché questo metterebbe l’Europa in urto con gli Stati Uniti. Peggio ancora. Secondo Prodi, per indebolire l’euro, l’Italia dovrebbe unirsi con Francia e Spagna, minacciando la Germania. Capite? Difendere l’euro chiamando alle armi contro la Germania, rischiando in caso di successo una ritorsione degli Stati Uniti. Questo è l’europeismo dei nostri leader. La conclusione l’avrete capita: l’euro funzionerebbe se fosse come il marco per la Germania, e come la lira per l’Italia, cioè se scomparisse. Sincronizziamo gli orologi.
Se questa è la situazione , come se ne viene fuori ?
Un'Europa dei popoli e non delle banche e della finanza, come propone " Un'altra Europa" di Tsipras
sarebbe un'Europa solidale in cui i paesi forti dovrebbero sacrificarsi in modo da permettere ai paesi più deboli di adeguarsi chiaramente combattendo la corruzione, gli stipendi più alti dei buroicrati, i costi alti della politica, gli sprechi delle amministra<zioni pubbliche.
L’euro, una moneta che funzionerebbe solo se fosse … la lira
Il cambio forte col dollaro ci strangola: per Prodi "la quotazione giusta è a 1,1-1,2". Significa svalutare di più del 20%, cioè quel che succederebbe uscendo dall'eurozona
di Alberto Bagnai | 3 marzo 2014
La strada sbagliata non può portare nel posto giusto. La storia dell’euro è tutta qui, in questa frase la cui banale veridicità è stata fino a ieri negata dai politici tutti. Poi, però, sono cominciati i distinguo, che fra un po’ saranno una valanga, fino al classico “contrordine, compagni!”: “Ma non eri tu quello che diceva che senza l’euro?…” “Chi! Io?”
Che una moneta senza Stato non avesse senso, che partire dalla moneta fosse il modo più sicuro per non arrivare allo Stato, non è né una grande scoperta né una grande novità. Lo aveva affermato Nicholas Kaldor nel 1971, un mese dopo l’uscita del Rapporto Werner (il primo progetto di unione monetaria). Kaldor specificava che lo sforzo per restare nella moneta unica avrebbe causato tali pressioni sulle politiche fiscali nazionali da compromettere il futuro politico dell’Europa. Ora è sotto gli occhi di tutti. Quando nel 2011 Berlusconi disse (per poi smentirsi) che “il problema dell’euro è che è l’unica moneta al mondo senza uno stato”, la levata di scudi fu unanime. Tuttavia, dal punto di vista economico, la sua frase era più fondata dello squallido teatrino “sì all’euro, no all’austerità” al quale stiamo assistendo. Perfino Alberto Alesina e Francesco Giavazzi ammettono obtorto collo come fosse noto che con l’euro “si rischiava un aumento della tensione all’interno dell’Europa” (Corriere della Sera del 9 febbraio), anche se loro si rifanno all’ortodosso Martin Feldstein, che l’aveva detto nel 1997, pur di non citare il keynesiano Kaldor, che l’aveva detto 26 anni prima. Sapete, quando sei “sulla frontiera della ricerca” non hai tempo per guardarti indietro.
Tutta colpa dell’opinione comune
Che problemi di conti esteri potessero esistere anche all’interno di un’unione monetaria lo aveva affermato nel 1991 Tony Thirlwall, altro economista keynesiano, un anno dopo l’uscita di “One market, one money”, lo studio che esplorava costi e benefici della moneta unica. Studio imparziale, va da sé: pagava la Comunità europea, che la decisione l’aveva già presa per motivi politici. È difficile far capire qualcosa a uno, se il suo stipendio dipende dal non capirla. E così Jean Pisani-Ferry, coautore di “One market, one money”, ora che l’Europa è devastata da quella che tutti riconoscono essere una crisi di conti esteri (visto che, salvo errore, chi rivuole i soldi da greci, spagnoli ecc. sono soprattutto i tedeschi), ammette serafico, in un quaderno di ricerca del Bruegel Institute, che negli anni 90 era “opinione comune” che crisi simili non ci sarebbero state: “Noi non potevamo sapere, ci siamo basati sulla conventional wisdom”. Va bene, capisco: ascoltare un keynesiano no, ma almeno basarsi su un sano principio di precauzione, prima di metter su un progetto simile?
Che l’euro per l’Italia fosse una moneta sopravvalutata era ovvio: prima di entrarci avevamo rivalutato la lira rispetto all’Ecu del 16 per cento in un anno, raggiungendo nel maggio del 1996 la parità di 1939 lire per un Ecu, che avremmo di fatto mantenuto con l’euro. Da lì inizia il nostro calvario, il rallentamento della produttività (crescita media 1,9 per cento dal 1980 al 1995, 0,3 per cento in seguito) e delle esportazioni (crescita media 4,6 per cento dal 1980 al 1995, 0,6 dopo con la ciliegina della contrazione dello 0,1 nel 2013). Ma quello che sta scritto in ogni manuale (una moneta troppo forte mette in crisi le aziende) fino a un mese fa non si poteva dire. Chi è arrivato in soccorso della verità? Romano Prodi, che in una lezione su “Dove va l’Europa”, il 20 gennaio a Padova, ha detto che oggi l’euro è un problema perché “fortemente sopravvalutato: la sua quotazione corretta sarebbe 1,1 o 1,2 sul dollaro, mentre oggi siamo a 1,4”. Voi vi chiederete: “Ma fino a ieri non ci aveva detto che la moneta forte ci avrebbe protetto dalla crisi? E ora ci dice che la sua forza ci sta mettendo in crisi?” Se volete la mia, quella giusta è la seconda. Apprezzate un dettaglio: scendere da 1,4 a 1,1 significherebbe, per l’euro, svalutarsi del 21 per cento. Guarda caso, questa è più o meno la svalutazione che generalmente ci si attende da una ipotetica “nuova lira” in caso di uscita dell’Italia dall’Eurozona. Quindi non è come pensate voi, è peggio: Prodi dice che l’euro funzionerebbe bene per l’Italia… se fosse la lira. Purtroppo non è così. Le monete, come i politici, sono forti con i deboli e deboli con i forti. L’euro, forte per noi, è debole per la Germania. Con l’euro a 1,1 il surplus tedesco decollerebbe dall’attuale 7 per cento del Pil verso il 10. In Italia si troverebbe sempre qualche boccalone pronto a estasiarsi per la “bravura” dei tedeschi. Ma gli Stati Uniti hanno già fatto capire che non sono disposti ad assorbire un simile eccesso di offerta di beni tedeschi. La ripresa mondiale la aiuta chi importa (come loro), usando la propria domanda per far crescere gli altri paesi, non chi esporta (come la Germania), usando la domanda di altri Paesi per far crescere i propri profitti.
Quindi la soluzione non può essere avere un euro debole come la lira, perché questo metterebbe l’Europa in urto con gli Stati Uniti. Peggio ancora. Secondo Prodi, per indebolire l’euro, l’Italia dovrebbe unirsi con Francia e Spagna, minacciando la Germania. Capite? Difendere l’euro chiamando alle armi contro la Germania, rischiando in caso di successo una ritorsione degli Stati Uniti. Questo è l’europeismo dei nostri leader. La conclusione l’avrete capita: l’euro funzionerebbe se fosse come il marco per la Germania, e come la lira per l’Italia, cioè se scomparisse. Sincronizziamo gli orologi.
Se questa è la situazione , come se ne viene fuori ?
Un'Europa dei popoli e non delle banche e della finanza, come propone " Un'altra Europa" di Tsipras
sarebbe un'Europa solidale in cui i paesi forti dovrebbero sacrificarsi in modo da permettere ai paesi più deboli di adeguarsi chiaramente combattendo la corruzione, gli stipendi più alti dei buroicrati, i costi alti della politica, gli sprechi delle amministra<zioni pubbliche.
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Per il momento è solo un flash d'agenzia comparso sulla hp de il Fatto Quotidiano:
Scandalo sanità Lombardia, Formigoni rinviato a giudizio
Solo che si riverbera su NCD dove Alfano deve risolvere il problema "Gentile". Già c'è stato il caso di Nunzia nostra.
Di conseguenza ne viene interessato anche il governo.
Oggi è arrivato nell'NCD Gabriele Albertini da Scelta Civica. E' tutto un dire.
FI, PdL, Scelta civica, NCD.
Cambia che ti passa.................
Scandalo sanità Lombardia, Formigoni rinviato a giudizio
Solo che si riverbera su NCD dove Alfano deve risolvere il problema "Gentile". Già c'è stato il caso di Nunzia nostra.
Di conseguenza ne viene interessato anche il governo.
Oggi è arrivato nell'NCD Gabriele Albertini da Scelta Civica. E' tutto un dire.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Per prima cosa chi viene eletto con un partito non dovrebbe cambiare casacca sino alla fine della legislatura e il voto dovrebbe essere solo palese, sempre.camillobenso ha scritto:Per il momento è solo un flash d'agenzia comparso sulla hp de il Fatto Quotidiano:
Scandalo sanità Lombardia, Formigoni rinviato a giudizio
Solo che si riverbera su NCD dove Alfano deve risolvere il problema "Gentile". Già c'è stato il caso di Nunzia nostra.
Di conseguenza ne viene interessato anche il governo.
Oggi è arrivato nell'NCD Gabriele Albertini da Scelta Civica. E' tutto un dire.
FI, PdL, Scelta civica, NCD.
Cambia che ti passa.................
Insi
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Chi non avesse ancora capito tutto l'attivismo del Celeste per non andare a votare oggi ha modo di rendersi edotto. E' possibile che non venga più rieletto e il Celeste senza rete di protezione non ci stà.
Scandalo sanità in Lombardia, Formigoni andrà a processo per corruzione
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 marzo 2014Commenti (36)
L’ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore di Ncd Roberto Formigoni è stato rinviato a giudizio con altri 9 imputati tra cui l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò per il caso Maugeri, uno dei filoni d’inchiesta aperti sul funzionamento del sistema sanità nella regione. Lo ha deciso il gup di Milano Paolo Guidi. Formigoni è accusato di associazione per delinquere e corruzione. Per lui e per altre 9 persone il processo inizierà il 6 maggio davanti alla Decima sezione penale di Milano.
Prosciolto, invece, l’avvocato Mario Cannata, consulente della Fondazione Maugeri. Il giudice ha inoltre dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione per alcuni fatti che riguardano le false fatturazioni avvenuti prima del luglio 2006.
Cuore del procedimento è lo scambio tra il senatore, allora presidente della Giunta della Lombardia, e gli undici altri imputati. Loro ottenevano provvedimenti ad hoc e una protezione totale nel campo della sanità; lui faceva la bella vita che la Procura di Milano definisce “altre utilità”. Ovvero viaggi e vacanze ai Caraibi, l’affitto della villa Resort ad Anguilla, “l’uso esclusivo” di uno yacht, il pagamento di spese di viaggi aerei per un totale di 18 mila euro e, tra l’altro, un maxi sconto per l’acquisto di una villa ad Arzachena, in Sardegna. Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione, era riuscito a godersi tutti questi benefits in cambio dei favori alla Fondazione Maugeri come rivelato dal Fatto Quotidiano il 19 luglio del 2012. Benefici, che per gli inquirenti, sarebbero iniziati dal giugno del 2007 e terminati nell’ottobre 2011 per un totale di circa 8 milioni di euro.
Tre i “flussi finanziari” contestati dalla Procura: il primo riguarda i milioni di euro che nel corso degli anni sarebbero usciti illecitamente dalle casse dell’ente con sede a Pavia e dall’ospedale San Raffaele, per finire sui conti correnti, in particolare esteri, del faccendiere Pierangelo Daccò (già condannato per l’inchiesta San Raffaele) e l’ex assessore alla Sanità (non durante le giunte di Formigoni, ndr) Antonio Simone, i quali – questo è il secondo flusso finanziario descritto – avrebbero ‘ricompensato’ Formigoni sotto forma di “utilità” e benefits. Il terzo flusso finanziario è stato incasellato dal pm sotto la voce finanziamenti extra Drg (funzioni non tariffabili) erogati dalla Regione Lombardia nei confronti della Fondazione Maugeri e del San Raffaele. E proprio a causa del crack della Fondazione che fu creata da don Luigi Verzè che che i pm di Milano avevano scoperto un iniziale prosciugamento di 56 milioni di euro dalle casse della clinica pavese, attraverso contratti di consulenza fittizi per creare fondi neri e rimpolpare i conti esteri. C’era anche il pagamento per una consulenza per valutare la possibilità della vita su Marte tra i contratti scovati dagli investigatori della Guardia Finanza.
Il 13 aprile 2012 in manette, su disposizione del gip Vincenzo Tutinelli, era poi finiti Simone, Costantino Passerino, Gianfranco Mozzali e Claudio Massimo, rispettivamente direttore amministrativo e consulenti della Fondazione. Per il presidente dell’ente, Umberto Maugeri erano stati decisi gli arresti domiciliari, mentre Pierangelo Dacco’, già in carcere per il caso San Raffaele, era stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare nella sua cella, a Opera.
Le accuse nei confronti di Formigoni arrivarono dopo. Pochi giorni gli arresti però si comprese dove l’indagine andava a finire. ”In questo procedimento i presunti corruttori privati stanno dentro, il presunto corrotto sta fuori e non rende interrogatorio” disse il difensore di Costantino Passerino. Che fu il primo a mettere sulla strada dell’ex governatore gli inquirenti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... ne/900485/
Scandalo sanità in Lombardia, Formigoni andrà a processo per corruzione
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 3 marzo 2014Commenti (36)
L’ex presidente della Regione Lombardia e attuale senatore di Ncd Roberto Formigoni è stato rinviato a giudizio con altri 9 imputati tra cui l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò per il caso Maugeri, uno dei filoni d’inchiesta aperti sul funzionamento del sistema sanità nella regione. Lo ha deciso il gup di Milano Paolo Guidi. Formigoni è accusato di associazione per delinquere e corruzione. Per lui e per altre 9 persone il processo inizierà il 6 maggio davanti alla Decima sezione penale di Milano.
Prosciolto, invece, l’avvocato Mario Cannata, consulente della Fondazione Maugeri. Il giudice ha inoltre dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione per alcuni fatti che riguardano le false fatturazioni avvenuti prima del luglio 2006.
Cuore del procedimento è lo scambio tra il senatore, allora presidente della Giunta della Lombardia, e gli undici altri imputati. Loro ottenevano provvedimenti ad hoc e una protezione totale nel campo della sanità; lui faceva la bella vita che la Procura di Milano definisce “altre utilità”. Ovvero viaggi e vacanze ai Caraibi, l’affitto della villa Resort ad Anguilla, “l’uso esclusivo” di uno yacht, il pagamento di spese di viaggi aerei per un totale di 18 mila euro e, tra l’altro, un maxi sconto per l’acquisto di una villa ad Arzachena, in Sardegna. Roberto Formigoni, accusato di associazione a delinquere e corruzione, era riuscito a godersi tutti questi benefits in cambio dei favori alla Fondazione Maugeri come rivelato dal Fatto Quotidiano il 19 luglio del 2012. Benefici, che per gli inquirenti, sarebbero iniziati dal giugno del 2007 e terminati nell’ottobre 2011 per un totale di circa 8 milioni di euro.
Tre i “flussi finanziari” contestati dalla Procura: il primo riguarda i milioni di euro che nel corso degli anni sarebbero usciti illecitamente dalle casse dell’ente con sede a Pavia e dall’ospedale San Raffaele, per finire sui conti correnti, in particolare esteri, del faccendiere Pierangelo Daccò (già condannato per l’inchiesta San Raffaele) e l’ex assessore alla Sanità (non durante le giunte di Formigoni, ndr) Antonio Simone, i quali – questo è il secondo flusso finanziario descritto – avrebbero ‘ricompensato’ Formigoni sotto forma di “utilità” e benefits. Il terzo flusso finanziario è stato incasellato dal pm sotto la voce finanziamenti extra Drg (funzioni non tariffabili) erogati dalla Regione Lombardia nei confronti della Fondazione Maugeri e del San Raffaele. E proprio a causa del crack della Fondazione che fu creata da don Luigi Verzè che che i pm di Milano avevano scoperto un iniziale prosciugamento di 56 milioni di euro dalle casse della clinica pavese, attraverso contratti di consulenza fittizi per creare fondi neri e rimpolpare i conti esteri. C’era anche il pagamento per una consulenza per valutare la possibilità della vita su Marte tra i contratti scovati dagli investigatori della Guardia Finanza.
Il 13 aprile 2012 in manette, su disposizione del gip Vincenzo Tutinelli, era poi finiti Simone, Costantino Passerino, Gianfranco Mozzali e Claudio Massimo, rispettivamente direttore amministrativo e consulenti della Fondazione. Per il presidente dell’ente, Umberto Maugeri erano stati decisi gli arresti domiciliari, mentre Pierangelo Dacco’, già in carcere per il caso San Raffaele, era stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare nella sua cella, a Opera.
Le accuse nei confronti di Formigoni arrivarono dopo. Pochi giorni gli arresti però si comprese dove l’indagine andava a finire. ”In questo procedimento i presunti corruttori privati stanno dentro, il presunto corrotto sta fuori e non rende interrogatorio” disse il difensore di Costantino Passerino. Che fu il primo a mettere sulla strada dell’ex governatore gli inquirenti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... ne/900485/
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
La vox populi è scatenata:
Gli vogliono tutti tanto tanto bbbene......
SUPER INCIUCIO • 13 minuti fa
Altra brutta botta per la MAGGIORANZA!!!!
G.I.M.S.E.
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PierPapino • 13 minuti fa
In un paese normale non solo si sarebbe dimesso o costretto alle dimissioni dal proprio partito ma non l'avrebbero mai candidato, da noi invece lo votano in tanti.
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Talete • 13 minuti fa
Non capisco quali problemi possa creare questa notizia. Oramai, abbiamo capito che la migliore politica ha bisogno di chi sa fare il mestiere del lambda alfa delta rho omega.
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radice.massimo • 13 minuti fa
uno dei tanti "fiduciosi" di chiarire ogni cosa e che la magistratura lo avrebbe assolto a priori.
chissà come prudono le mani a pippo calze lunghe civati, trovarsi nella stessa maggioranza di formicone...
"se fossi stato nel M5S mi avrebbero già espulso" dichiarò l'altro giorno, senza sapere che uno come lui nel M5S entrerà mai.
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SpecialOne • 14 minuti fa
Italia famosa nel mondo per l'oscar alla grande bellezza, e la grande mafia e delinquenza che governa l'Italia da 20 anni. Verg0gna!!!
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Gianna Patruno • 14 minuti fa
fino alla condanna non si muove perchè nessuno può dire che è colpevole. Dopo la condanna non si muoverà neppure perchè trattasi di sentenza "pilotata" dai comunisti. Berlusconi docet
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Rambaldo • 14 minuti fa
quindi niente, nessun pudore, nessuna presa di posizione, nessun provvedimento, solo qualche talk show per fare un po' di scena e formigoni resta serenamente al suo posto fino a che la grande mietitrice non se lo porterà via
va-sempre-tutto-bene-madama-la-marchesa
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csrspn30 • 14 minuti fa
Cicchitto, Gentile, Formigoni: il nuovo Centro dx
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maryy • 15 minuti fa
Adesso ho capito perchè il governo si RIMESCOLA ci sono condanne a fiotte ma che non pagheranno mai .....OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH se è così ma ve possino
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Giampiero Corona • 15 minuti fa
Ma questo prigione niente?
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Ruggiero Dascoli • 17 minuti fa
si vedevake era un viscido
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Bruno Kessler • 17 minuti fa
ERA ORA.
peccato che bisognerà attendere almeno 3 anni prima di avere uno straccio di sentenza di primo grado
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maryy • 17 minuti fa
Ma almeno lui andrà in galera???? Oppure anche lui dichiara: "ho fiducia nella giustizia e sono sereno" questi fanno vomitare guadagnano un sacco di soldi pubblici e sono senatori per di più a piede libero ...mahhhh e bohhh!!!!
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Cafonauta • 17 minuti fa
Pero'!!! Che sirenetto...
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beepper • 21 minuti fa
E' andato al lardo tante volte e spero, dal basso del mio giustizialismo, che questa volta ci lasci lo zampino
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Gianmario Pelizzoli • 21 minuti fa
Mi auguro che da "celeste" quale si vantava di essere, lo facciano NERO !!!!!!!!!!
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SERGIO • 22 minuti fa
Sono veramente dispiaciuto per la povera Mirta Merlino, chissa' che brutta aria tirera'con Formigoni a processo. Basava quasi tutte le puntate sulla presenza di Formigoni, a volte mi chiedevo se avesse una casa, tutti i giorni lo trovavi puntuale dalla Merlino. Misteri del giornalismo Italiano!
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SpecialOne SERGIO • 12 minuti fa
La Merlino fa parte di Vedrò, con Letta e tutti gli altri delinquenti di PD e PDL che hanno spolpato e continuano a spolpare l'Italia e gli italiani.
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rafdoppiozero • 22 minuti fa
Non posso credere che roberto di comunione e fatturazione vada sotto processo, comunque è in una botte di ferro, sta al governo con il pd, può dormire sonni tranquilli.
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maryy rafdoppiozero • 16 minuti fa
ecco appunto è questo il dramma non vanno mai a finire in galera sti LADRI
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Nicolò Sesta rafdoppiozero • 17 minuti fa
parli come se la magistratura fosse una succursale del pd...
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Guido - Un uomo libero • 23 minuti fa
Chi l'avrebbe mai detto ? Sembrava così una personcina per bene ........
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Varano • 23 minuti fa
A questo punto gli spetta, quantomeno, un posto da sottosegretario. Quantomeno. :)
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Roberto il Troiano • 24 minuti fa
scaiola conferma che formicchione non ne sapeva niente .
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arizona2 • 24 minuti fa
solo per le giacche che indossa ( l'ultima era normale, ma con le maniche di pelle), è da dargli l'ergastolo
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Snake_Plisskeen • 24 minuti fa
Sbaglio o anche questo signore ora è nella maggioranza ebetiniana? Renzi ha nulla da dire? No vabbè....per il "garantismo" bisogna aspettare la condanna salvo prescrizione...
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Alieno Giallorosso • 25 minuti fa
La vera notizia sarebbe se in Parlamento o al Governo siede qualcuno pulito. Mi sa che in rapporto alla popolazione italiana tra quei banchi siedono più delinquenti che altrove (uno è decaduto ma pare comandi come e più di prima)
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Fravort • 28 minuti fa
"...per un totale di 18 mila euro.". Vien da ridere anche a mè, il Presidente di una Regione che fattura più dell'Olanda, che ha reso Regione Lombardia (dopo il disastro gestione Tabacci) la regione pù performante d'Europa, si sarebbe "venduto" per 18.000€??? Caro Gomez & Co, provate a fare i conti in tasca al duo Pisapia-Tabacci ad iniziare dalla porcata che hanno fatto in SEA, altro che 18.0000€. Italiani popolo di beoti….
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TheGlide22 • 28 minuti fa
Come dice Crozza "Sono pacato,sono sempre stato pacato."
( mò vediamo il suo dio quanto gli starà "vicino" in aula )
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Viola35 • 29 minuti fa
Formigoni se la ride.Tanto sta al sicuro in Parlamento.
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gerry d • 30 minuti fa
Con questi giudici Komunisti, che se la prendono sempre con queste persone "rette e corrette"...
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angelfabiguermar • 30 minuti fa
Gentile, Schifani, Formigoni....certo che NCD fa collezione di persone oneste e senza macchia!
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tigrillo • 31 minuti fa
Nuovo Carcere Domiciliare
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luca Reitano • 31 minuti fa
Evvai con un'altro impresentabile di ncd alleato di ferro del "tuttofare fiorentino"!
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java • 32 minuti fa
ah, maledetta macchina del fango...
ei, bella maggioranza...
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nocivo • 33 minuti fa
Formigoni NCD --> alleati PD..
Fonzie non ha niente da dire?
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maryy nocivo • 14 minuti fa
ARRESTATELO E' COMPLICE!!!!
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gian90 • 34 minuti fa
Pev favove, lasciate stave Vobevto!
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Frederic • 35 minuti fa
Adesso una bella mozione di sfiducia da parte del m5s,hahaha ne vedremo delle belle
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kiks1 • 36 minuti fa
adesso gli ncd diranno che rischia la tenuta del governo...
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HOMLESS • 37 minuti fa
Questo qui più lo rinviano a giudizio e più ride.
Come starà a sanità mentale ?
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Snake_Plisskeen HOMLESS • 22 minuti fa
E' protetto dalla mafia vaticana di C.L. ecco perchè se la ride
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zar9 HOMLESS • 24 minuti fa
Lui sta benone.
Siamo noi lombardi che dopo il suo ventennio stiamo male!!!!!!
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Viola35 HOMLESS • 28 minuti fa
Sa che non gli succedera' nulla.Mica e' entrato in una baita dove c'erano i sigilli !
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andrea771 • 37 minuti fa
Chi l'avrebbe mai detto!
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Bilbo Baggins • 37 minuti fa
Vai M5S!
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TocTocPlanet • 39 minuti fa
Se Grillo ha infranto la legge è giusto che vada in carcere per 4 mesi, perchè non ci va anche costui?? in ogni caso Vi manderemo a casa: forza M5S
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alerosini74 • 39 minuti fa
Vedrete che finalmente gli faranno passare le ruzze al celeste!
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HEAVEN • 39 minuti fa
E mo' arrivano i garantisti
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−
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claudio yago • 40 minuti fa
Noooooooooooooooooooooooooooooo, non ci posso credereeeeeeeeeee, una persona tanto perbene.
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Gli vogliono tutti tanto tanto bbbene......
SUPER INCIUCIO • 13 minuti fa
Altra brutta botta per la MAGGIORANZA!!!!
G.I.M.S.E.
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PierPapino • 13 minuti fa
In un paese normale non solo si sarebbe dimesso o costretto alle dimissioni dal proprio partito ma non l'avrebbero mai candidato, da noi invece lo votano in tanti.
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Talete • 13 minuti fa
Non capisco quali problemi possa creare questa notizia. Oramai, abbiamo capito che la migliore politica ha bisogno di chi sa fare il mestiere del lambda alfa delta rho omega.
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radice.massimo • 13 minuti fa
uno dei tanti "fiduciosi" di chiarire ogni cosa e che la magistratura lo avrebbe assolto a priori.
chissà come prudono le mani a pippo calze lunghe civati, trovarsi nella stessa maggioranza di formicone...
"se fossi stato nel M5S mi avrebbero già espulso" dichiarò l'altro giorno, senza sapere che uno come lui nel M5S entrerà mai.
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SpecialOne • 14 minuti fa
Italia famosa nel mondo per l'oscar alla grande bellezza, e la grande mafia e delinquenza che governa l'Italia da 20 anni. Verg0gna!!!
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Gianna Patruno • 14 minuti fa
fino alla condanna non si muove perchè nessuno può dire che è colpevole. Dopo la condanna non si muoverà neppure perchè trattasi di sentenza "pilotata" dai comunisti. Berlusconi docet
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Rambaldo • 14 minuti fa
quindi niente, nessun pudore, nessuna presa di posizione, nessun provvedimento, solo qualche talk show per fare un po' di scena e formigoni resta serenamente al suo posto fino a che la grande mietitrice non se lo porterà via
va-sempre-tutto-bene-madama-la-marchesa
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csrspn30 • 14 minuti fa
Cicchitto, Gentile, Formigoni: il nuovo Centro dx
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maryy • 15 minuti fa
Adesso ho capito perchè il governo si RIMESCOLA ci sono condanne a fiotte ma che non pagheranno mai .....OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH se è così ma ve possino
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Giampiero Corona • 15 minuti fa
Ma questo prigione niente?
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Ruggiero Dascoli • 17 minuti fa
si vedevake era un viscido
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Bruno Kessler • 17 minuti fa
ERA ORA.
peccato che bisognerà attendere almeno 3 anni prima di avere uno straccio di sentenza di primo grado
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maryy • 17 minuti fa
Ma almeno lui andrà in galera???? Oppure anche lui dichiara: "ho fiducia nella giustizia e sono sereno" questi fanno vomitare guadagnano un sacco di soldi pubblici e sono senatori per di più a piede libero ...mahhhh e bohhh!!!!
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Cafonauta • 17 minuti fa
Pero'!!! Che sirenetto...
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beepper • 21 minuti fa
E' andato al lardo tante volte e spero, dal basso del mio giustizialismo, che questa volta ci lasci lo zampino
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Gianmario Pelizzoli • 21 minuti fa
Mi auguro che da "celeste" quale si vantava di essere, lo facciano NERO !!!!!!!!!!
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SERGIO • 22 minuti fa
Sono veramente dispiaciuto per la povera Mirta Merlino, chissa' che brutta aria tirera'con Formigoni a processo. Basava quasi tutte le puntate sulla presenza di Formigoni, a volte mi chiedevo se avesse una casa, tutti i giorni lo trovavi puntuale dalla Merlino. Misteri del giornalismo Italiano!
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SpecialOne SERGIO • 12 minuti fa
La Merlino fa parte di Vedrò, con Letta e tutti gli altri delinquenti di PD e PDL che hanno spolpato e continuano a spolpare l'Italia e gli italiani.
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rafdoppiozero • 22 minuti fa
Non posso credere che roberto di comunione e fatturazione vada sotto processo, comunque è in una botte di ferro, sta al governo con il pd, può dormire sonni tranquilli.
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maryy rafdoppiozero • 16 minuti fa
ecco appunto è questo il dramma non vanno mai a finire in galera sti LADRI
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Nicolò Sesta rafdoppiozero • 17 minuti fa
parli come se la magistratura fosse una succursale del pd...
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Guido - Un uomo libero • 23 minuti fa
Chi l'avrebbe mai detto ? Sembrava così una personcina per bene ........
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Varano • 23 minuti fa
A questo punto gli spetta, quantomeno, un posto da sottosegretario. Quantomeno. :)
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Roberto il Troiano • 24 minuti fa
scaiola conferma che formicchione non ne sapeva niente .
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arizona2 • 24 minuti fa
solo per le giacche che indossa ( l'ultima era normale, ma con le maniche di pelle), è da dargli l'ergastolo
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Snake_Plisskeen • 24 minuti fa
Sbaglio o anche questo signore ora è nella maggioranza ebetiniana? Renzi ha nulla da dire? No vabbè....per il "garantismo" bisogna aspettare la condanna salvo prescrizione...
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Alieno Giallorosso • 25 minuti fa
La vera notizia sarebbe se in Parlamento o al Governo siede qualcuno pulito. Mi sa che in rapporto alla popolazione italiana tra quei banchi siedono più delinquenti che altrove (uno è decaduto ma pare comandi come e più di prima)
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Fravort • 28 minuti fa
"...per un totale di 18 mila euro.". Vien da ridere anche a mè, il Presidente di una Regione che fattura più dell'Olanda, che ha reso Regione Lombardia (dopo il disastro gestione Tabacci) la regione pù performante d'Europa, si sarebbe "venduto" per 18.000€??? Caro Gomez & Co, provate a fare i conti in tasca al duo Pisapia-Tabacci ad iniziare dalla porcata che hanno fatto in SEA, altro che 18.0000€. Italiani popolo di beoti….
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TheGlide22 • 28 minuti fa
Come dice Crozza "Sono pacato,sono sempre stato pacato."
( mò vediamo il suo dio quanto gli starà "vicino" in aula )
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Viola35 • 29 minuti fa
Formigoni se la ride.Tanto sta al sicuro in Parlamento.
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gerry d • 30 minuti fa
Con questi giudici Komunisti, che se la prendono sempre con queste persone "rette e corrette"...
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angelfabiguermar • 30 minuti fa
Gentile, Schifani, Formigoni....certo che NCD fa collezione di persone oneste e senza macchia!
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tigrillo • 31 minuti fa
Nuovo Carcere Domiciliare
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luca Reitano • 31 minuti fa
Evvai con un'altro impresentabile di ncd alleato di ferro del "tuttofare fiorentino"!
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java • 32 minuti fa
ah, maledetta macchina del fango...
ei, bella maggioranza...
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nocivo • 33 minuti fa
Formigoni NCD --> alleati PD..
Fonzie non ha niente da dire?
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maryy nocivo • 14 minuti fa
ARRESTATELO E' COMPLICE!!!!
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gian90 • 34 minuti fa
Pev favove, lasciate stave Vobevto!
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Frederic • 35 minuti fa
Adesso una bella mozione di sfiducia da parte del m5s,hahaha ne vedremo delle belle
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kiks1 • 36 minuti fa
adesso gli ncd diranno che rischia la tenuta del governo...
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HOMLESS • 37 minuti fa
Questo qui più lo rinviano a giudizio e più ride.
Come starà a sanità mentale ?
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Snake_Plisskeen HOMLESS • 22 minuti fa
E' protetto dalla mafia vaticana di C.L. ecco perchè se la ride
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zar9 HOMLESS • 24 minuti fa
Lui sta benone.
Siamo noi lombardi che dopo il suo ventennio stiamo male!!!!!!
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Viola35 HOMLESS • 28 minuti fa
Sa che non gli succedera' nulla.Mica e' entrato in una baita dove c'erano i sigilli !
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andrea771 • 37 minuti fa
Chi l'avrebbe mai detto!
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Bilbo Baggins • 37 minuti fa
Vai M5S!
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TocTocPlanet • 39 minuti fa
Se Grillo ha infranto la legge è giusto che vada in carcere per 4 mesi, perchè non ci va anche costui?? in ogni caso Vi manderemo a casa: forza M5S
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alerosini74 • 39 minuti fa
Vedrete che finalmente gli faranno passare le ruzze al celeste!
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HEAVEN • 39 minuti fa
E mo' arrivano i garantisti
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claudio yago • 40 minuti fa
Noooooooooooooooooooooooooooooo, non ci posso credereeeeeeeeeee, una persona tanto perbene.
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camillobenso
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Ferie ai Caraibi? Formigoni non ricorda
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/04/ ... da/194792/
“Non ricordo, dovrei controllare l’agenda”. Le vacanze all’estero in compagnia di Pierangelo Daccò, agli arresti dal quindici novembre scorso per i fondi neri del San Raffaele e della Fondazione Maugeri, Roberto Formigoni non le ricorda. Secondo il Corriere della sera, il presidente della Lombardia avrebbe viaggiato più volte a spese di Daccò. A rivelare tutto ai pm è Giancarlo Grenci, fiduciario svizzero di Daccò, che parla di un viaggio aereo da Milano a Parigi: “il 27 dicembre 2008 Formigoni ha viaggiato da Milano a Parigi con un biglietto di 4.080,80 euro pagato da Daccò”. “Non ho mai ricevuto regalie”, assicura Formigoni, che spiega: “Io faccio vacanze di gruppo. Se uno anticipa i biglietti, gli altri pagano cene, ecc.”. E ai giornalisti del Corriere dedica una battuta: “Evidentemente vanno in vacanza da soli. Sono sfigati”
di Franz
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/04/ ... da/194792/
“Non ricordo, dovrei controllare l’agenda”. Le vacanze all’estero in compagnia di Pierangelo Daccò, agli arresti dal quindici novembre scorso per i fondi neri del San Raffaele e della Fondazione Maugeri, Roberto Formigoni non le ricorda. Secondo il Corriere della sera, il presidente della Lombardia avrebbe viaggiato più volte a spese di Daccò. A rivelare tutto ai pm è Giancarlo Grenci, fiduciario svizzero di Daccò, che parla di un viaggio aereo da Milano a Parigi: “il 27 dicembre 2008 Formigoni ha viaggiato da Milano a Parigi con un biglietto di 4.080,80 euro pagato da Daccò”. “Non ho mai ricevuto regalie”, assicura Formigoni, che spiega: “Io faccio vacanze di gruppo. Se uno anticipa i biglietti, gli altri pagano cene, ecc.”. E ai giornalisti del Corriere dedica una battuta: “Evidentemente vanno in vacanza da soli. Sono sfigati”
di Franz
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camillobenso
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come se ne viene fuori ?
Daccò, Formigoni al Fatto: “I bugiardi siete voi, vendete falsità”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/05/ ... ta/198392/
“Mentite voi”. Si smarca così il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, mentre i verbali degli interrogatori di Pierangelo Daccò raccontano i viaggi e le cene per centinaia di migliaia di euro che il consulente ha dichiarato di aver offerto al presidente lombardo. All’uscita da una riunione politica dei vertici lombardi del Pdl, incalzato dai microfoni de ilfattoquotidiano.it Formigoni afferma di aver già risposto a tutto, e si scaglia contro la stampa: “Prendete delle cose che sono false e le vendete ai vostri lettori”. Stessa posizione anche per la pasionaria Daniela Santanchè, che dichiara di “non credere a certa stampa”. Il tavolo regionale del Pdl lombardo ha approvato intanto all’unanimità un documento in cui si esprime “massima fiducia e sostegno all’azione del presidente Formigoni“. Ma l’imbarazzo è testimoniato dal lungo silenzio del coordinatore lombardo del partito il senatore Mario Mantovani ai nostri microfoni. Formigoni si sarebbe fatto offrire cene, ville e vacanze per quegli importi? Silenzio di Mantovani che poi ripara con un laconico “beh, qualche cena, magari”
di Franz Baraggino
========================================================
Filmati e articolo
Formigoni: “Io indagato? Notizia falsa, il Corriere della Sera deve smentire”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... ca/272709/
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/05/ ... ta/198392/
“Mentite voi”. Si smarca così il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, mentre i verbali degli interrogatori di Pierangelo Daccò raccontano i viaggi e le cene per centinaia di migliaia di euro che il consulente ha dichiarato di aver offerto al presidente lombardo. All’uscita da una riunione politica dei vertici lombardi del Pdl, incalzato dai microfoni de ilfattoquotidiano.it Formigoni afferma di aver già risposto a tutto, e si scaglia contro la stampa: “Prendete delle cose che sono false e le vendete ai vostri lettori”. Stessa posizione anche per la pasionaria Daniela Santanchè, che dichiara di “non credere a certa stampa”. Il tavolo regionale del Pdl lombardo ha approvato intanto all’unanimità un documento in cui si esprime “massima fiducia e sostegno all’azione del presidente Formigoni“. Ma l’imbarazzo è testimoniato dal lungo silenzio del coordinatore lombardo del partito il senatore Mario Mantovani ai nostri microfoni. Formigoni si sarebbe fatto offrire cene, ville e vacanze per quegli importi? Silenzio di Mantovani che poi ripara con un laconico “beh, qualche cena, magari”
di Franz Baraggino
========================================================
Filmati e articolo
Formigoni: “Io indagato? Notizia falsa, il Corriere della Sera deve smentire”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06 ... ca/272709/
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Sfascisti - 255
2014 a schede
Scheda – 29 - Costume & Società
29 - 1 - 5 marzo 2014
IL SESSO E LE LICEALI
Sesso a 14 anni: "Se non lo fai sei una sfigata"
05 marzo 2014
CommentiN. commenti 0
Un'incursione nel mondo delle quattordicenni. Un'inchiesta sul sesso e i giovanissimi pubblicata da Il Fatto Quotidiano firmata da Beatrice Borromeo svela come le liceali siano assillate dall'esigenza di fare sesso per essere accettate dal gruppo. "Mi hanno stappata", ecco la frase con cui soprattutto il lunedì mattina le ragazzine si presentano a scuola per informare tutte le compagne che hanno avuto la loro prima esperienza. Una ragazzina ha spiegato che solitamente in quarta liceo solo tre o quattro si presentano già sverginate. "La regola è che bisogna liberarsene entro l'anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa giusto per non sforare i tempi perché a settembre si fa il bilancio". Il sesso come chiave d'accesso al gruppo. E se, entro il secondo anno di liceo, una ragazzina non ha ancora avuto esperienze con ragazzi, allora sono fuori. Vengono considerate delle sfigate.
Sesso per il gruppo - Ai preliminari - si legge nell'inchiesta del Fatto - si dà poco peso. Se esci con un ragazzo per un paio di settimane è normale fargli almeno una sega". Non ci si stupisce più neanche per il sesso orale: "Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera". Spesso sono ubriache, ma nessuna si pente e non ricordano neanche più il nome del ragazzo con cui hanno fatto sesso orale nei bagni. Le ragazzine spiegano che si fa sesso "per diventare grandi", e quelle che resistono si sentono dire dalle amiche: "Guarda che se non la molli, lui...". e ancora: "Per chi te la stai tenendo?".
Le paure - Il mondo dei ragazzi, invece, è diverso. Loro vivono il momento del primo rapporto sessuale con ansia. Hanno paura di essere giudicati e le ragazze sono spiegate, se sbagliano in qualcosa sanno che la loro défaillance diventerà di pubblico dominio. Per quanto riguarda le precauzioni, molte usano la pillola concezionale (e ciò significa che condividono la loro vita sessuale con i genitori). Altre usano il preservativo, ma c'è anche chi il lunedì arriva a scuola nel panico perchP non riesce più a ricordare se ha usato l'anticoncezionale. "In più non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato" oppure spiega una ragazzina "si vergognano di chiararlo per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi".
http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... nni--.html
2014 a schede
Scheda – 29 - Costume & Società
29 - 1 - 5 marzo 2014
IL SESSO E LE LICEALI
Sesso a 14 anni: "Se non lo fai sei una sfigata"
05 marzo 2014
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Un'incursione nel mondo delle quattordicenni. Un'inchiesta sul sesso e i giovanissimi pubblicata da Il Fatto Quotidiano firmata da Beatrice Borromeo svela come le liceali siano assillate dall'esigenza di fare sesso per essere accettate dal gruppo. "Mi hanno stappata", ecco la frase con cui soprattutto il lunedì mattina le ragazzine si presentano a scuola per informare tutte le compagne che hanno avuto la loro prima esperienza. Una ragazzina ha spiegato che solitamente in quarta liceo solo tre o quattro si presentano già sverginate. "La regola è che bisogna liberarsene entro l'anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa giusto per non sforare i tempi perché a settembre si fa il bilancio". Il sesso come chiave d'accesso al gruppo. E se, entro il secondo anno di liceo, una ragazzina non ha ancora avuto esperienze con ragazzi, allora sono fuori. Vengono considerate delle sfigate.
Sesso per il gruppo - Ai preliminari - si legge nell'inchiesta del Fatto - si dà poco peso. Se esci con un ragazzo per un paio di settimane è normale fargli almeno una sega". Non ci si stupisce più neanche per il sesso orale: "Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera". Spesso sono ubriache, ma nessuna si pente e non ricordano neanche più il nome del ragazzo con cui hanno fatto sesso orale nei bagni. Le ragazzine spiegano che si fa sesso "per diventare grandi", e quelle che resistono si sentono dire dalle amiche: "Guarda che se non la molli, lui...". e ancora: "Per chi te la stai tenendo?".
Le paure - Il mondo dei ragazzi, invece, è diverso. Loro vivono il momento del primo rapporto sessuale con ansia. Hanno paura di essere giudicati e le ragazze sono spiegate, se sbagliano in qualcosa sanno che la loro défaillance diventerà di pubblico dominio. Per quanto riguarda le precauzioni, molte usano la pillola concezionale (e ciò significa che condividono la loro vita sessuale con i genitori). Altre usano il preservativo, ma c'è anche chi il lunedì arriva a scuola nel panico perchP non riesce più a ricordare se ha usato l'anticoncezionale. "In più non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato" oppure spiega una ragazzina "si vergognano di chiararlo per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi".
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camillobenso
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Re: Come se ne viene fuori ?
Sfascisti - 256
2014 a schede
Scheda – 27 – Il punto
27 – 10 – 9 marzo 2014
Mi aspetto che qualcuno che leggerà quanto sto scrivendo mi potesse smentire con motivazioni solide che dimostrino che sto sbagliando. Capita spesso di sbagliare, ma in momenti come questi non ci si può permettere il lusso di commettere troppi errori.
Sono talmente tante le cose che stanno accadendo nella società italiana che mi obbligano a chiedervi quale possa essere la soluzione migliore che ci possiamo augurare. Comprese quelle che sappiamo essere le peggiori in assoluto.
Preso atto che a due anni dalla sua enunciazione prima al Teatro Smeraldo di Milano e poi su Repubblica, Gustavo Zagrebelksy ha perfettamente ragione quando ci ricorda che antichi testi greci affermano che le democrazie non sono in grado di autoriformarsi. Noi siamo in una fase analoga. Quindi, cosa è preferibile?
1) Continuare in silenzio assistendo a questa atroce lunghissima agonia dove la speranza è morta e la casta fa di tutto per chiudere tutte le finestre per lasciarla all’esterno.
2) Augurarsi che il prossimo premier porti le stellette?
3) Lasciare che tutto si sfasci e si arrivi alla guerra civile tra poveri?
Non si tratta solo di politica politicante spicciola prodotta nella palude della Morta Gora, ma anche dei risvolti della vita sociale in sé, conseguenza del profondo malessere dovuto alla degenerazione politica in atto e della disgregazione e frantumazione della società italiana.
Sono tantissime le cose da mettere sul tavolo per riflettere.
Inizio facendo presente che ieri si è festeggiato degnamente l’8 marzo nel miglior modo possibile, con l’uccisione di tre donne.
Meglio di così non si poteva fare.
Ma la notizia di cronaca di stamani è ancora più agghiacciante.
Una donna a Lecco uccide le tre figlie, 4,11, 13, anni.
Cosa sta succedendo nella società italiana?.
Dove sono i falsi cristiani, targati cattolici, che innalzavano qualche anno fa la bandiera dell’oltranzismo del primato della vita a tutti i costi con la vicenda di Eluana Englaro?
Vi ricordate le sceneggiate davanti all’ospedale prima della morte della Englaro???
Dove sono oggi questi falsi ed ipocriti paladini della vita, mentre succedono attorno a noi questi fatti aberranti???
Sarebbe opportuno che anche Papa Francesco si affacciasse su questo forum, per approfondire cosa sta succedendo all’umanità in generale, visto che spesso telefona qua e la ai tricolori e che adotta qualche vedova messa male.
C’è bisogno di più in questo momento. Bisogna approfondire cosa sta succedendo e cosa succederà in futuro.
***
CRONACA
Lecco, 3 bimbe uccise a coltellate
La madre confessa: "Sono stata io"
Le bimbe, tre sorelle di origine albanese, avevano 4, 11 e 13 anni. Sono state trovate nella loro casa. La mamma, 37 anni, aveva le mani e il collo sporchi di sangue. Rintracciato in viaggio verso l'Albania il padre, separato di recente dalla donna
^^^^^
Lecco, tre bambine uccise a coltellate. La madre confessa: “Le ho uccise io”
Si tratta di tre sorelline di origine albanese di 4, 11 e 13 anni. La loro mamma trovata in stato di shock fuori dalla casa con mani e collo sporchi di sangue. Interrogata dagli inquirenti, ha ammesso il triplice omicidio
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 marzo 2014
Commenti (226)
Tragedia familiare a Lecco, dove una madre ha ucciso le sue tre bambine e poi ha confessato: “Ero disperata, sono stata io. L’ho fatto per evitare alle mie figlie un futuro di disperazione”. Era l’alba quando in città, nel rione Chiuso in corso Bergamo, Simona, 14 anni, Casey, 10, eSidney, 3, sono state colpite a morte e poi adagiate sul letto matrimoniale. La madre Edlira Dobrusci, 37 anni, prima portata in ospedale e poi interrogata dagli inquirenti, ha ammesso di avere commesso il triplice omicidio. Era stata trovata fuori dalla casa con le mani e il collo sporchi di sangue. Dopo avere colpito le bambine ha suonato a un vicino di casa dicendo: “Le mie figlie non ci sono più”.
A determinare il gesto sono state la solitudine per una separazione recente, le difficoltà economiche per mantenere tre bambine e la disperazione di fronte alla paura di non essere in grado di garantirle un futuro. “Ero sola, non potevano vivere in questa disperazione”, ha raccontato ai carabinieri. Così la decisione o il raptus: “Ho afferrato un coltello” e poi la sequenza di colpi che si ripete in diverse stanze, prima di rivolgere la lama contro se stessa e tentare il suicidio. La donna e le tre bambine, infatti, vivevano in condizioni di povertà e l’unico aiuto economico che ricevevano era il sussidio della Caritas locale. I carabinieri hanno rintracciato tramite alcuni parenti anche il padre delle vittime, che si era separato dalla donna a settembre e non viveva più con la famiglia. Si trovava in viaggio verso l’Albania, paese natale suo e della moglie. L’uomo, secondo indiscrezioni, aveva programmato il viaggio da tempo ed è estraneo ai fatti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... re/907182/
2014 a schede
Scheda – 27 – Il punto
27 – 10 – 9 marzo 2014
Mi aspetto che qualcuno che leggerà quanto sto scrivendo mi potesse smentire con motivazioni solide che dimostrino che sto sbagliando. Capita spesso di sbagliare, ma in momenti come questi non ci si può permettere il lusso di commettere troppi errori.
Sono talmente tante le cose che stanno accadendo nella società italiana che mi obbligano a chiedervi quale possa essere la soluzione migliore che ci possiamo augurare. Comprese quelle che sappiamo essere le peggiori in assoluto.
Preso atto che a due anni dalla sua enunciazione prima al Teatro Smeraldo di Milano e poi su Repubblica, Gustavo Zagrebelksy ha perfettamente ragione quando ci ricorda che antichi testi greci affermano che le democrazie non sono in grado di autoriformarsi. Noi siamo in una fase analoga. Quindi, cosa è preferibile?
1) Continuare in silenzio assistendo a questa atroce lunghissima agonia dove la speranza è morta e la casta fa di tutto per chiudere tutte le finestre per lasciarla all’esterno.
2) Augurarsi che il prossimo premier porti le stellette?
3) Lasciare che tutto si sfasci e si arrivi alla guerra civile tra poveri?
Non si tratta solo di politica politicante spicciola prodotta nella palude della Morta Gora, ma anche dei risvolti della vita sociale in sé, conseguenza del profondo malessere dovuto alla degenerazione politica in atto e della disgregazione e frantumazione della società italiana.
Sono tantissime le cose da mettere sul tavolo per riflettere.
Inizio facendo presente che ieri si è festeggiato degnamente l’8 marzo nel miglior modo possibile, con l’uccisione di tre donne.
Meglio di così non si poteva fare.
Ma la notizia di cronaca di stamani è ancora più agghiacciante.
Una donna a Lecco uccide le tre figlie, 4,11, 13, anni.
Cosa sta succedendo nella società italiana?.
Dove sono i falsi cristiani, targati cattolici, che innalzavano qualche anno fa la bandiera dell’oltranzismo del primato della vita a tutti i costi con la vicenda di Eluana Englaro?
Vi ricordate le sceneggiate davanti all’ospedale prima della morte della Englaro???
Dove sono oggi questi falsi ed ipocriti paladini della vita, mentre succedono attorno a noi questi fatti aberranti???
Sarebbe opportuno che anche Papa Francesco si affacciasse su questo forum, per approfondire cosa sta succedendo all’umanità in generale, visto che spesso telefona qua e la ai tricolori e che adotta qualche vedova messa male.
C’è bisogno di più in questo momento. Bisogna approfondire cosa sta succedendo e cosa succederà in futuro.
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CRONACA
Lecco, 3 bimbe uccise a coltellate
La madre confessa: "Sono stata io"
Le bimbe, tre sorelle di origine albanese, avevano 4, 11 e 13 anni. Sono state trovate nella loro casa. La mamma, 37 anni, aveva le mani e il collo sporchi di sangue. Rintracciato in viaggio verso l'Albania il padre, separato di recente dalla donna
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Lecco, tre bambine uccise a coltellate. La madre confessa: “Le ho uccise io”
Si tratta di tre sorelline di origine albanese di 4, 11 e 13 anni. La loro mamma trovata in stato di shock fuori dalla casa con mani e collo sporchi di sangue. Interrogata dagli inquirenti, ha ammesso il triplice omicidio
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 9 marzo 2014
Commenti (226)
Tragedia familiare a Lecco, dove una madre ha ucciso le sue tre bambine e poi ha confessato: “Ero disperata, sono stata io. L’ho fatto per evitare alle mie figlie un futuro di disperazione”. Era l’alba quando in città, nel rione Chiuso in corso Bergamo, Simona, 14 anni, Casey, 10, eSidney, 3, sono state colpite a morte e poi adagiate sul letto matrimoniale. La madre Edlira Dobrusci, 37 anni, prima portata in ospedale e poi interrogata dagli inquirenti, ha ammesso di avere commesso il triplice omicidio. Era stata trovata fuori dalla casa con le mani e il collo sporchi di sangue. Dopo avere colpito le bambine ha suonato a un vicino di casa dicendo: “Le mie figlie non ci sono più”.
A determinare il gesto sono state la solitudine per una separazione recente, le difficoltà economiche per mantenere tre bambine e la disperazione di fronte alla paura di non essere in grado di garantirle un futuro. “Ero sola, non potevano vivere in questa disperazione”, ha raccontato ai carabinieri. Così la decisione o il raptus: “Ho afferrato un coltello” e poi la sequenza di colpi che si ripete in diverse stanze, prima di rivolgere la lama contro se stessa e tentare il suicidio. La donna e le tre bambine, infatti, vivevano in condizioni di povertà e l’unico aiuto economico che ricevevano era il sussidio della Caritas locale. I carabinieri hanno rintracciato tramite alcuni parenti anche il padre delle vittime, che si era separato dalla donna a settembre e non viveva più con la famiglia. Si trovava in viaggio verso l’Albania, paese natale suo e della moglie. L’uomo, secondo indiscrezioni, aveva programmato il viaggio da tempo ed è estraneo ai fatti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... re/907182/
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