lucfig ha scritto:De Luca è nell'elenco ...
Ormai pulcinella è un dilettante!
IL SUPPOSTONE PER LEOPOLDO
ANCHE DE LUCA TRA GLI IMPRESENTABILI
La presidente della commissione Antimafia Bindi: “Sindaco di Salerno nella lista degli incandidabili”
Quattro nomi della Puglia, 13 della Campania. Tra cui, appunto, il candidato governatore Pd
Anche Vincenzo De Luca è nella lista degli impresentabili diffusa dalla commissione Antimafia. Dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca in un procedimento del 2002 per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso” e altri reati come abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere
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Impresentabili, anche De Luca nella lista Antimafia: 4 in Puglia, 13 in Campania
Sul candidato del centro sinistra in Campania, sulla cui candidatura pende la spada di Damocle della legge Severino. C'è anche Sandra Lonardo, moglie dell'ex ministro Clemente Mastella. Il presidente del Consiglio minimizzava: "Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà". Ieri i 4 candidati della Puglia finiti nel mirino dell’Antimafia hanno fatto sapere che non si ritireranno dalla corsa elettorale
di F. Q. | 29 maggio 2015
C’è anche Vincenzo De Luca nella lista dei 17 nomi la lista dei candidati “impresentabili” alle prossime regionali appena resa nota oggi dalla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. Sono 13 e tutti campani i candidati impresentabili alle Regionali, oltre ai 4 pugliesi individuati dalla commissione Antimafia. Ecco i nomi: il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, Sergio Nappi di ‘Caldoro presidente’, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l’Italia, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l’Italia. Tra questi, dunque, ci sono anche il candidato del centro sinistra in Campania, sulla cui candidatura pende la spada di Damocle della legge Severino, e Sandra Lonardo, moglie dell’ex ministro Clemente Mastella.
Poche ore prima della pubblicazione della lista Matteo Renzi minimizzava: “Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà” come quello sui candidati “impresentabili”, scrive il premier scrive nella sua Enews. “Perché sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di loro – nessuno! – verrà eletto. Sono quasi tutti espressioni di piccole liste civiche”. Lo stesso Renzi ieri era tornato a difendere Vincenzo De Luca, candidato della Regione Campania per il centrosinistra sui cui capo pende la spada di Damocle della legge Severino: “La legge Severino è stata applicata due volte e in entrambi i casi i politici sono stati rimessi in ruolo – ha detto il premier intervistato a Virus, programma di RaiDue – è normale che De Luca dica ‘se vinco avrò lo stesso trattamento’. De Luca è candidabile ed eleggibile, dopo di che sono i campani a dover decidere”.
Nella giornata di ieri i quattro candidati alle Regionali della Puglia finiti nel mirino dell’Antimafia hanno fatto sapere che non si ritireranno dalla corsa elettorale che culminerà col voto di domenica 31 maggio quando in Liguria, Veneto, Marche, Umbria, Toscana, Campania e Puglia si eleggeranno i consigli regionali e i presidenti di Regione. D’altronde a fare loro da scudo c’è un esempio illustre, quello di De Luca, secondo cui la legge Severino è “superabile” e sarà il popolo a decidere, non la giustizia. Proprio ieri la Cassazione ha espresso la sentenza con cui stabilisce che a decidere della sospensione della legge Severino non sia il Tar ma il tribunale ordinario.
Risultato? De Luca, condannato per abuso d’ufficio a cui il Tar aveva concesso di esercitare la carica di sindaco di Salerno sospendendo gli effetti della Severino, potrebbe trovarsi a non poter governare la Campania, qualora fosse eletto. Ora infatti sulla sospensione della sua ‘incompatibilità‘ dovrà ri-decidere il tribunale ordinario – e lo stesso varrà per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris – e il risultato non è scontato. Se fosse giudicato “incompatibile”, a quel punto dovrebbero essere il ministro dell’Interno e il presidente del Consiglio a farlo decadere e la carica di governatore passerebbe a un vice, indicato da De Luca. Che ieri è stato difeso dal ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi: “De Luca è candidabile ed eleggibile”. “Il ministro Boschi ha detto in maniera ignobile che De Luca è eleggibile, quindi non conosce la legge Severino”, attacca il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (M5S). “De Luca decadrà” per effetto della legge Severino e si tornerà a votare “dopo pochi mesi”, con una spesa che si aggira tra “gli 8 e i 9 milioni di euro“, si legge sul blog di Beppe Grillo in un post di Valeria Ciarambino, candidata M5S alla presidenza della Campania.
Il dibattito politico, a 2 giorni dal voto, è stato assorbito principalmente da queste due questioni: l’opportunità di rendere noti i nomi degli impresentabili in zona Cesarini a poche ore dal silenzio stampa e la legittimità della legge Severino. Su entrambe si è pronunciato anche il presidente dell’Autorità nazionale Antimafia Raffaele Cantone, a margine di un incontro alla Corte dei Conti. Su De Luca, Cantone è stato netto: “A me pare che la legge Severino sia chiara. Quando e se De Luca sarà eletto, il presidente del Consiglio farà le sue valutazioni”, definendo poi la norma in questione “una legge utilissima e il nostro obiettivo è difenderla”. Ma sul verdetto della commissione parlamentare Antimafia, il magistrato è stato più critico. “Credo – ha spiegato – che la commissione Antimafia abbia fatto una scelta politica che ha anche un obiettivo meritorio anche se io sono preoccupato che poi la politica faccia le valutazioni su chi siano presentabili e chi no. Si tratta qui di un bollino blu che viene messo da un organismo autorevolissimo e presieduto da una persona al di sopra di ogni sospetto, che però resta un organismo politico quindi esprime sempre un giudizio politico”.
Sempre sulla legge Severino, Cantone ha escluso qualsiasi pregiudizio di costituzionalità e ha ribadito che “l’Anac ha chiesto espressamente al presidente del Consiglio di costituirsi di fronte alla Corte costituzionale e di respingere l’eccezione di legittimità costituzionale”. Tuttavia il presidente dell’Anac, ha stigmatizzato anche i limiti della legge. “Noi chiediamo – ha sottolineato – che la legge Severino venga rinforzata, ma anche migliorata in una logica di sistema. Ci sono molte norme di questa legge che non sono particolarmente chiare. Quelle che riguardano le inconferibilità e le incompatibilità sono davvero poco chiare e rischiano di rendere poco efficace la norma”. Sarà presentata tra qualche giorno in Parlamento proprio dall’Autorità nazionale anticorruzione una relazione in cui si evidenziano alcune “discrasie” della tanto dibattuta legge Severino.
Oggi gli ultimi comizi, poi il silenzio elettorale
Traguardo in vista per la campagna elettorale delle regionali, che si chiude oggi in attesa del voto in programma domenica prossima. E’, quindi, la giornata degli ultimi appelli elettorali, comizi, incontri pubblici. Domani sarà silenzio pre-elettorale. Renzi ha in programma un appuntamento alle 17.30 ad Ancona, ma la chiusura della campagna elettorale del Pd è in programma a Firenze, alle 21, con un evento al teatro Puccini.
In piazza a Genova Beppe Grillo, che sempre alle 21 parlerà a largo Pertini. Al sud, a Napoli, invece Nichi Vendola che sarà alle 19,30 nel quartiere Vomero per un comizio. Appelli televisivi per Silvio Berlusconi e, soprattutto, per Matteo Salvini, impegnato in una maratona tra piazze e piccolo schermo per poi chiudere a Verona in piazza Dante alle 21.
Ma sulla chiusura della campagna elettorale si allunga l’ombra degli impresentabili. Oggi, infatti, dalle 12,45 in poi è prevista la riunione della commissione Antimafia, prima l’Ufficio di presidenza poi la plenaria, in cui verrà resa nota la ‘black list’dei candidati compilata secondo le informazioni raccolte dagli Uffici giudiziari e i ‘palettì posti dal codice di autoregolamentazione votato dai partiti. Ultimo giorno di visita a Londra per il capo dello Stato Sergio Mattarella, che tra le altre cose oggi visiterà l’abbazia di Westminster.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... a/1729386/