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Re: From Sicily with love
Inviato: 10/08/2012, 19:44
da camillobenso
giorgio ha scritto:Sicilia: Crocetta, piu' a sinistra di me solo Curcio
Palermo, 10 ago. - (Adnkronos) - "Per trovare uno piu' a sinistra di me dovrebbero candidare Curcio". A dirlo e' stato l'europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta, a margine di una conferenza stampa congiunta con il leader siciliano del Pd, Giuseppe Lupo, per ufficializzare la candidatura dell'ex sindaco di Gela alla presidenza della regione. Una candidatura che sara' proposta alla direzione del partito, che sara' convocata a breve. "Questa logica manichea delle tessere - ha aggiunto - che fa un uomo migliore di un altro non la capisco. Il problema e' la tessera di partito, l'appartenenza ad un partito in cui un uomo milita? Non credo - ha concluso - che i problemi della Sicilia si risolvano con le tessere di partito".
(10 agosto 2012 ore 12.48)
Mah...servono commenti?
E' un paragone infelice.
Inoltre, Rosario Crocetta, è in notevole ritardo con i tempi perché non si è ancora accorto che la sinistra in Italia ha esaurito completamente il suo ciclo iniziato nella seconda parte dell'ottocento.
Infine, deve comprendere che se ottiene il voto di Casini significa che non è di sinistra.
Re: From Sicily with love
Inviato: 14/08/2012, 9:09
da mariok
Sicilia, per il dopo Lombardo, Miccichè e Crocetta. Tra santi, forconi e “sarde”
Il voto nella Regione banco di prova delle alleanze nazionali. Il leader di Grande Sud - scelto direttamente da Silvio Berlusconi - contestato dai giovani pidiellini per avere "azzoppato" le primarie. Mentre a sinistra Crocetta in polemica con l'Idv dopo l'appoggio dell'Udc. Lombardo pensa di candidare il figlio, mentre scendono in campo anche preti e camionisti
di Giuseppe Pipitone | 13 agosto 2012
Partiti in cerca di un candidato, figli e nipoti d’arte che scendono in campo e tortuose alleanze che falliscono prima ancora di venire alla luce. A due mesi dalle elezioni regionali e a meno di trenta giorni dalla chiusura delle liste, in Sicilia è esplosa la campagna elettorale. Dopo i quattro governi multiformi di Raffaele Lombardo il nodo da sciogliere per i partiti è soprattutto uno: con quali alleanze presentarsi alle urne il 28 e 29 ottobre, dopo che a turno tutte o quasi le forze politiche sono state al governo dell’isola?
Una domanda che interessa molto al Pd, in piena crisi d’identità dopo l’abbraccio mortale con Lombardo. Dopo le ipotesi Pippo Baudo, Gianni Riotta e Rita Borsellino, il partito di Pierluigi Bersani si è ricompattato sulla candidatura di Rosario Crocetta. Una scelta dettata soprattutto dal fatto che l’eurodeputato ha incassato anche l’appoggio dell’Udc. “I teorici della sinistra solitaria dicono che la rivoluzione si fa soli, come dire che la rivoluzione si fa perdendo.” ha commentato l’ex sindaco di Gela, che poi si è lasciato scappare una battuta: “Sono di sinistra da sempre, sono un anti mafioso doc, eppure c’è qualcuno che continua a dire che ci vuole un candidato più di sinistra: che vadano a cercare Renato Curcio allora”.
Il riferimento è tutto per Leoluca Orlando e Italia dei Valori, che si erano avvicinati per un attimo alla candidatura di Crocetta, salvo poi allontanarsene precipitosamente dopo l’entrata dell’Udc nella coalizione. “Mi sembra che siano in assoluta continuità con il cuffarismo e lombardismo” ha detto Orlando, che adesso sembra avvicinarsi prepotentemente alla candidatura di Claudio Fava. Il figlio del giornalista assassinato da Cosa Nostra ha annunciato da mesi la sua corsa alla presidenza della Regione, raccogliendo il sostegno del suo partito, Sinistra ecologia e Liberà, e della Federazione della Sinistra, rimasti fuori dal parlamento regionale alle elezioni del 2008. Anche Rita Borsellino ha preso le distanze dalla candidatura di Crocetta bollandola come un “accordo con gli eredi del cuffarismo che segna una rottura profonda nel centrosinistra e testimonia l’affanno di un Pd siciliano senza identità e senza un progetto credibile per la Regione”.
Sulla sponda opposta la difficile operazione di auto pulizia del Pdl: il candidato più accreditato sembrerebbe essere ad oggi Gianfranco Miccichè. Il leader di Grande Sud, fondatore di Forza Italia, braccio destro di Marcello Dell’Utri in Pubblitalia e uomo immagine dello storico 61 a 0 del 2001, è stato scelto direttamente da Silvio Berlusconi, che ha incaricato il fidato Angelino Alfano di mediare con gli altri esponenti siciliani del partito del predellino. Su Miccichè, che aveva aspramente criticato l’intitolazione a Falcone e Borsellino dell’aeroporto di Palermo, dovrebbe convergere anche il Pid di Saverio Romano, l’ex ministro dell’agricoltura recentemente assolto per concorso esterno a Cosa Nostra.
Ma nel Pdl non sono solo rose e fiori, anzi. Sono soprattutto i giovani del Pdl (Giovane Italia) a mettersi di traverso alla candidatura di Miccichè: “Le difficoltà del centrodestra siciliano nel trovare un candidato comune alla Presidenza della Regione sono dovute soprattutto all’atteggiamento del leader di Grande Sud, Gianfranco Micciche’, il quale ha fin dall’inizio boicottato la celebrazione di primarie di coalizione proposte dal Pdl. Sarebbe stato un grande momento di partecipazione popolare aperto a tutti i partiti di centrodestra e alla società civile. Micciche’ ha fatto saltare le primarie perché consapevole di perderle”. Così almeno dice la nota con cui Mauro La Mantia, presidente regionale dell’organizzazione dei giovani pidiellini ha annunciato “l’impossibilità” di un sostegno.
Sicuramente disinteressato alle alchimie di coalizione è invece il Movimento 5 Stelle che ha già indicato nel geometra Giancarlo Cancelleri il suo candidato alla poltrona più alta di Palazzo d’Orleans. Ancora in pieno restyling invece il Movimento per l’Autonomia, impegnato a trovare il successore di Lombardo: in lizza il senatore Giovanni Pistorio e l’assessore alla Sanità Massimo Russo, pm del processo contro Salvatore Cuffaro, l’ex governatore che sta scontando sette anni di carcere a Rebibbia per favoreggiamento a Cosa Nostra.
Lombardo, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa, ha annunciato che lascerà la politica, ma candiderà come deputato il figlio Toti, studente ventitreenne di giurisprudenza. Nonostante Lombardo Junior si sia già impegnato alle amministrative nei comuni etnei (facendo eleggere tutti i consiglieri comunali che aveva appoggiato) i giornali locali non hanno esitato a ribattezzarlo “la sarda”, in palese assonanza con “il trota” Bossi.
Il quadro è completato dai Forconi, il movimento di camionisti e agricoltori che aveva bloccato l’isola nell’inverno scorso e che ha annunciato la partecipazione alla competizione regionale nonostante alle ultime amministrative palermitane abbia raccolto appena qualche centinaio di voti. Nell’arena delle regionali anche un pizzico d’incenso, dato che in lizza ci sarà “Uomini nuovi per una società di uguali e partecipi”, il movimento fondato da alcuni sacerdoti palermitani, che è stato bocciato dal cardinale Paolo Romeo. Di incenso odora anche l’aspirante presidente del movimento Italiani Liberi e Forti : il magistrato Gaspare Sturzo, nipote di don Luigi Sturzo, il sacerdote di Caltagirone che nel 1919 fondò il Partito Popolare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... de/325289/
Re: From Sicily with love
Inviato: 21/08/2012, 9:32
da Amadeus
Sicilia, Rosario Crocetta: “Se divento presidente dirò addio al sesso”
“Se dovessi diventare presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l’età per certe scorribande”. Rosario Crocetta, candidato Pd alla Regione Sicilia, si è sbilanciato durante l’ultima puntata di KlausCondicio salvo poi spiegare. “Ad agosto spesso piace parlare di gossip. Io sinceramente non ne posso più di questa storia del sesso”.
“Perché non ci chiedono – afferma Crocetta – dei programmi e delle cose che vogliamo fare per la Sicilia? La mia battuta vuole mettere un fine a un’interminabile violazione della mia vita privata che è arrivata ai limiti del voyerismo. Una bella risata contro i bacchettoni”.
“Certamente – spiega Crocetta – non farò la fine di Silvio Berlusconi, che si è consumato sia per la sua incapacità politica che per le donne, diciamo la verità, pur avendo più anni di me. Direi che l’ex premier ha rappresentato uno degli esempi di peggior politica in assoluto: ha sacrificato in nome del gossip il proprio impegno politico, facendo intendere una sua considerazione sotto zero dell’universo femminile, e su questo tema invito a riflettere le stesse donne del Pdl”.
L’ex sindaco di Gela sottolinea che “la sessualità, sia etero che omo, portata agli estremi crea effetti di sovraesposizione. Quando si hanno ruoli pubblici si deve essere molto prudenti e molto casti. Quando ero primo cittadino mi chiedevano spesso se avessi un compagno o una storia, e io rispondevo: niente sesso, siamo sindaci. Figuriamoci se dovessi diventare presidente. Meno male che in questo mi aiuta il fatto che ho una età e il tempo della passioni è finito. Ora mi piace leggere salmi e i grandi poeti sufi. Berlusconi è stato in sintonia con gli italiani, ha cercato di interpretarne una rivolta contro la politica e poi ha tradito se stesso, e, cosa più grave, ha tradito gli italiani, finendo per rimbarcare un bel po’ di riciclati”.
“Vorrei Antonio Ingroia nella mia squadra, ma so che non è disponibile perché ha già accettato un incarico internazionale e quindi mi direbbe di no. Ma chi non vorrebbe un magistrato della sua levatura ed esperienza? Comunque dico no alle strumentalizzazioni della magistratura, per cui non mi sento di proporre alcunchè a magistrati in prima linea contro la mafia, chiedendo loro di cambiare mestiere”, ha aggiunto l’eurodeputato del Pd che ha inoltre annunciato di puntare a un importantissimo questore siciliano che ha arrestato tanti mafiosi: “Ma per ora – prosegue Crocetta – non posso rivelare il nome, ci sono ancora passaggi formali che vanno espletati”.
ma se vuole fare cessare la violazione della sua vita privata perchè ci dice cosa NON succederà nel suo letto? non basta un secco no comment? sulla sessualità "nociva" al ruolo pubblico e sulla castità sorvolo ....che è meglio.
Re: From Sicily with love
Inviato: 21/08/2012, 12:44
da camillobenso
Sarà certamente una persona onesta e coraggiosa, come sostiene il Pippozzo nazionale che lo ha proposto in sua vece, ma questa uscita sul sesso c’entra come i cavoli a merenda e ci lascia alquanto perplessi.
La vita privata, e di conseguenza la sfera sessuale associata, non ha niente a che vedere con la vita pubblica di qualsiasi funzionario dello Stato.
Abbiamo degli esempi precedenti che non hanno mai superato la soglia del privato. Emilio Colombo e Giovanni Spadolini erano omosessuali e il fatto era noto. Ma questo non ha mai interferito con l’azione pubblica. Mi sembra che altri due premier democristiani fossero omosessuali, ma nell’incertezza evito di fare nomi.
Il caso Berlusconi deborda a causa di un’opposizione inesistente e che come ha dichiarato Travaglio per 18 anni ha governato con l’hardcoriano dietro le quinte per non farsi scoprire dagli elettori.
Da qui l’impossibilità di controllare secondo il dettato Costituzionale l’operato del governo e di combattere il malcostume e l’inefficienza berlusconiana che portavano diritto verso il baratro.
Da qui le ripetute affermazioni di Bersande: <<Ci hanno sempre detto che funzionava tutto bene>>
Il compito quindi di attaccare la salma sul piano privato se l’è ritagliato la stampa di “”sinistra””.
Ma in punta di diritto è stato un abuso, anche se ai tempi non potevo che condividere perché non c’era altro mezzo per spedirlo a casa.
Crocetta è chiamato a governare la Regione più difficile del Paese. Questo non è stato un buon inizio.
Re: From Sicily with love
Inviato: 21/08/2012, 14:27
da camillobenso
Un’ulteriore precisazione sulla cara salma.
I berluscones avevano ragione di obiettare sulla mancata privacy del premier, ad eccezione di due casi specifici e inderogabili:
1) Contravvenendo alla legge vigente quando gli sono state portate in offerta delle minorenni. Allo stato attuale della legislazione vigente neppure il premier può essere sottratto al vincolo del rispetto della legge.
A maggior ragione, se qualche minorenne è stata portata nel regno di Hardcore contro la sua volontà o con l’inganno della promessa di una carriera futura.
2) Cedendo ad un'improvviso attacco di spilorceria manifesta, l’uomo più ricco d’Italia, ha usufruito “limitless” di gnoccologia “apparentemente” gratuita, concedendo in cambio appalti nel settore pubblico.
Come è noto, le prestazioni d’opera delle escort non sono gratuite, e chi le propone, poi ricarica le spese sostenute in fattura. In questo caso a carico della P.A,…quindi dello Stato.
E’ stato un errore madornale da polli, polli, da parte del “più furbo di tutti”, che si può permettere tutte le escort che vuole, cedere ad un attacco di spilorceria acuta, tagliandosi di fatto “politicamente” le palle.
Re: From Sicily with love
Inviato: 23/08/2012, 23:08
da camillobenso
Vai, vai, ...Bersande con l'Udc,..che arriverai primo,.........................dopo l'ultimo............
Clamoroso al Cibali! Fava in testa, Crocetta terzo
di Domenico Valter Rizzo | 23 agosto 2012
Commenti (48)
I numeri in politica contano più di qualunque discorso, sono i giudici di Cassazione.
E i numeri che da poco sono arrivati sul tavolo dei dirigenti del Pd e dell’Udc sono di quelli che fanno gelare il sangue.
Il Pd siciliano, che sino alla fine di luglio era il più irriducibile sostenitore del Governo guidato da Raffaele Lombardo, il presidente imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, per uscire dal vicolo cieco in cui si era cacciato aveva pensato di stringere alleanza con l’Udc e insieme sostenere la candidatura alla Presidenza della Regione dell’ex sindaco di Gela, Rosario Crocetta.
Quella guidata da Crocetta doveva essere un’inaffondabile nave da battaglia, sostenuta anche dalle artiglierie mediatiche dell’editore Mario Ciancio. Invece le ricerche dell’Ipsos del fidato Pagnoncelli, hanno, come si dice, fatto seccare i cabbassisi a lor signori.
La corazzata di Crocetta si è arenata sugli scogli come la Costa Concordia guidata da Capitan Schettino.
Nei sondaggi di Pagnoncelli Crocetta sta infatti al terzo posto, davanti a lui Gianfranco Miccichè (quando è stato fatto il sondaggio il leader di Grande Sud era ancora in corsa e non si era ritirato per favorire la corsa di Nello Musumeci) e soprattutto Crocetta sta dietro a Claudio Fava.
Che si tratti di dati seri non lo dice solo l’indiscussa autorevolezza professionale di Pagnonceli, ma il fatto che chi ha commissionato il sondaggio lo ha immediatamente fatto sparire: Timbro “Top Secret” e giù, nel fondo di un cassetto. A rompere le uova nel paniere è stato un irriverente sito web, che è andato a ficcare il naso nelle segrete stanze e ha trovato i numeri che nessuno voleva rendere noti.
Visto che i numeri di Pagnoncelli non lasciano speranze, i vertici del Pd stanno in tutti i modi cercando di cambiare il cavallo in corsa. In queste ore si cerca di convincere Crocetta a farsi da parte, in cambio di “sicura riconoscenza”, sostituendolo con un candidato “fine di mondo”. Chi sia costui è difficile dirlo, numerosi sono stati infatti i “no grazie” collezionati nei mesi scorsi dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, che era arrivato persino a tentare inutilmente di convincere Pippo Baudo.
In testa ai sondaggi sta dunque Claudio Fava, il candidato che “quelli che di politica ne capiscono” davano fuori dalla corsa. In realtà Fava nella corsa c’è sempre stato, ma una delle principali armi quando si controllano i media è quella di creare un luogo comune: si spacciava per verità indiscutibile il fatto che Crocetta era il candidato più forte, votare per Fava – si diceva con spocchiosa sicumera – sarebbe come dare un voto alla destra, poiché lo si toglie al vero competitore. Invito “al voto utile”, turandosi il naso e magari vomitando, ma sempre con “grande senso di responsabilità”. Oggi dovrebbero essere costoro a far marcia indietro e, in nome del “senso di responsabilità”, sostenere senza se e senza ma la candidatura di Fava.
Penso che il voto a Fava sia assolutamente un voto utile a prescindere dai sondaggi, che dovrebbero invece fare riflettere chi ancora in queste ore ragiona sull’ipotesi di mettere in campo candidature di disturbo. Il voto a Fava è un voto utile perché è un voto contro Il Sistema trasversale che ha governato la Sicilia. Uno scrittore caustico come Alfio Caruso, con felice acronimo, ha chiamato questo sistema PUS (Partito Unico Siciliano). Un Sistema nel quale i protagonisti sono politica, mafia, economia, editoria, burocrazia. Un Sistema col quale, in nome di interessi spesso inconfessabili, sono ormai coinvolti larga parte dei dirigenti del Pd e pezzi della cosiddetta antimafia di carta: quella dei convegni, dei salotti televisivi.
E’ questo Il Sistema che va rotto. Per farlo non ci vuole l’acquiescenza verso una classe politica collusa, ci vuole radicalità assoluta sui valori. E’ necessaria la totale indisponibilità al compromesso, ci vuole rabbia per quello che ci è stato tolto… e il modo ancor (ci) offende! Fava è una speranza di cambiamento, ma è solo un uomo e, da solo, un uomo non potrà cambiare niente. Potrà farlo solo se cambieremo noi tutti, se avremo voglia di essere la sua forza. Se non lo faremo sarà nostra la responsabilità. Solo nostra.
Siamo stati governati da sciacalletti e jene e anche noi siamo diventati jene e sciacalli. Forse questa è l’occasione per trovarli – dentro di noi, dove sono sempre stati – gli artigli dei Gattopardi rampanti. Il gradimento per Fava ci dice che i siciliani, dentro l’abominio a cui si sono da essi stessi condannati, stanno lentamente ritrovando il coraggio di essere liberi.
Alla fine in cabina ci andiamo in due: noi e la nostra coscienza che adesso, forse, non è più disposta a farci sconti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08 ... zo/331859/
Re: From Sicily with love
Inviato: 23/08/2012, 23:23
da camillobenso
Vedi,..Amà,...........ti hanno tirato fuori le castagne dal fuoco,........adesso non hai più problemi per chi votare.
Re: From Sicily with love
Inviato: 02/09/2012, 13:43
da Amadeus
“Io sono un uomo di sinistra che ha sempre dialogato con tutti. E in questi anni la mia esperienza mi ha insegnato che si è forti e si cresce quando si sanno accettare gli altri, quando si discute con tutti. Io, da sindaco, l’ho fatto: ho sempre dialogato con i democratici, i cattolici, e con tutta la sinistra. Spesso con tanti di voi”. Così Rosario Crocetta, candidato alla Presidenza della Regione siciliana, si rivolge in una lettera aperta ai dirigenti e ai militanti di Idv e Sel, all’indomani dell’indicazione di Claudio Fava come competitore nella corsa per palazzo d’Orleans.
“La scelta di Idv e Sel – annota Crocetta – presta il fianco e ridà fiato ai responsabili dello sfascio della Sicilia e li mette in condizione di giocarsi ancora una partita. Una prospettiva irragionevole per chi, com me, ha sempre creduto nell’unità senza settarismi. Oggi la vera sfida sta nel discutere con tutti, con le forze democratiche e i cattolici, i socialisti, l’Api e i movimenti, e non certo chiudersi nell’isolamento che non aiuta il cambiamento e quella rivoluzione della dignità che perseguo con tutte le mie forze”.
“Mi si accusa per gli accordi politici che contribuiscono alla mia candidatura – prosegue l’europarlamentare Crocetta – Questa, lo ricordo, viene dal basso e dalla mobilitazione di tanti cittadini. Ebbene, mi si dice: Con quelli no. E io rispondo: ‘Finora ho sentito solo pregiudizi ideologici verso ‘gli altri’, senza porsi il problema se ‘gli altri’ sono gli stessi di una volta. Io credo che valutare le persone sulla base delle loro appartenenze non abbia alcun senso, perchè ogni persona ha una sua storia e una sua identità”.
“Quando loro accolgono esponenti che stavano in altri partiti, nessuno oppone il peccato originale dell’appartenenza – dice ancora Crocetta – quando noi stringiamo un patto civico con l’Udc per il risanamento, il lavoro e la legalità hanno da ridire. E ancora: quando ci ritroviamo su una norma bocciata dall’Ars che prevede l’incandidabilità degli indagati per mafia e corruzione, vediamo ergersi steccati incomprensibili e anacronistici”.
“Le divisioni che si sono avute alle elezioni comunali di Palermo – prosegue Crocetta – non possono incidere per sempre nel dialogo di centrosinistra. Io, che mi sono congratulato sinceramente con Leoluca Orlando per la sua vittoria alle Comunali, sono rimasto molto colpito dalla sua decisione di combatte una battaglia identitaria. Da candidato a presidente della regione lavorerò per risolvere i drammatici problemi finanziari ed economici di Palermo e lo farò comunque da presidente perchè io sono una persona leale, che rispetta le istituzioni e soprattutto vuole il bene dei cittadini. Mi batterò perchè tutte le città siciliane abbiano il loro diritto ad essere vivibili città di lavorò di confronto”.
“E in nome della bellezza della nostra terra – conclude – supero attacchi personali, offese gratuite e gravissime perchè sono una persona che non sa odiare, non ha rancori e lavora esclusivamente per l’interesse pubblico. A Orlando e Di Pietro, a Fava e a Vendola ripropongo l’unita, per un progetto vincente e di radicale cambiamento: in poche parole, la rivoluzione della dignità. Per questo mi auguro di non sentire ancora solo no, pronunciati in nome di identità ideologiche. Il mio progetto di Governo è l’unico in grado di spezzare un sistema di potere prepotente e arretrato, che ha impedito e impedisce la piena libertà dei siciliani. Negarlo è già una sconfitta, per chi lo fa e per la Sicilia”.
Immediata la risposta di Claudio Fava, candidato di Sel e Idv alla presidenza della Regione. “È giusto discutere con tutti, è sbagliato governare con tutti. Il Pd vuole perseverare nell’equivoco che lo ha portato al governo con Lombardo e che adesso lo vede alleato con l’Udc. Reclamare l’unità del centrosinistra cercando di costruirlo a destra mi sembra un’idea confusa della politica e della storia siciliana. L’appello di Crocetta lo raccogliamo e lo ribaltiamo – ha aggiunto -: il suo partito rinunci all’alleanza con l’Udc e scelga di sostenere lealmente Claudio Fava assieme alle forze di un centrosinistra che non ha mai fatto sconti nè a Lombardo nè a Cuffaro. Questa si chiama alternativa. Il resto sono solo chiacchiere”
è di stamattina la FERALE notizia che Crocetta ha stretto accordi con il sindaco della mia città , dimissionario per correre all'Ars . pdellino della prima ora , devastatore/cementificatore del territorio, nemico della cultura ... e chi più ne ha più ne metta....attualmente riciclato in un fantomatico e paradossale movimento del territorio per la gente ( al seguito di zamparini) . in un secondo hanno spazzato via anni di opposizione durissima e lasciato nel panico chi nel partito si è sempre fatto in quattro per combattere una certa visione della amministrazione della città.
dialogare con tutti significa fare finta di non accorgersi dell'operazione di ricostruzione della verginità di alcuni personaggi? la storia e l'identità di questi riciclati sono ben evidenti .... altrochè 8% , spero che si allinei allo 0,7 del sor cicoria
da repubblica.it palermo .....
Altro grande Comune che resta senza sindaco è quello di Ragusa, dove il primo cittadino Nello Dipasquale, a quindici mesi dalla sua elezione, ha lasciato l' incarico per correre verso Sala D' Ercole: doveva essere il candidato alla presidenza della Regione con il Movimento per la gente di Maurizio Zamparini, ma alla fine sembra avere optato per un posto nella lista di Crocetta. «Non voglio assistere al funerale di Ragusa - dice Dipasquale, uscito un anno fa dal Pdl - I comuni stanno morendo e non esiste una politica per il territorio. Crocetta? Ho provato fino all' ultimo a costruire un progetto con altri movimenti, dai Forconi a Cateno De Luca. Le risposte non sono state positive e Crocetta è una candidatura sicuramente autorevole»
Re: From Sicily with love
Inviato: 10/09/2012, 9:33
da shiloh
Sondaggio Demopolis Sicilia:
lotta per la prima posizione tra Pd e Pdl,
udcal 12,5%,
M5S ad un passo dal 10%
dettagli al link:
http://www.sondaggibidimedia.com/2012/0 ... a-per.html
Re: From Sicily with love
Inviato: 12/09/2012, 19:25
da Amadeus
Forse è l'occasione che, ormai da anni, aspettava l'Aeroporto di Comiso. Doveva presentarsi una vera e propria emergenza, per ritornare sotto l'attenzione di tutti e, magari, " ritornare in vita".
Dal lontano 30 aprile 2007 - quando l'Airbus 319 proveniente da Roma con a bordo i ministri degli Esteri, Massimo D'Alema, quello dei Trasporti, Alessandro Bianchi, il viceministro Sergio D'Antoni e il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha toccato la pista dell'aeroporto Vincenzo Magliocco di Comiso - non ci sono stati più altri atterraggi o partenze.
Ora che l'Aeroporto Fontanarossa si prende un mese di ferie forzate e che la base di Sigonella non intende sostituirsi come scalo di passeggeri, tutti pensano a quel "povero" aeroporto di Comiso abbandonato. Povero non tanto in realtà, dato che è costato dal 2004 ad oggi, più di 30 milioni di euro.
In particolare, a sposare la questione della sua apertura in vista della chiusura di Fontanarossa, sono proprio i candidati alla Presidenza della Regione. E' l'occasione giusta per valorizzare l'Aeroporto di Comiso che rischia di finire nel dimenticatoio. Da Crocetta a Musumeci. Da Fava a Ferro. Il grido sembra unanime.
Senza dimenticare che, già ai primi di settembre, quando ancora non era stata proprio ufficializzata la chiusura di Fontanarossa, il senatore del Partito democratico Enzo Bianco aveva posto l'attenzione su un altro aspetto legato all'apertura di Comiso: ''E' francamente incredibile che
la Sicilia rischi di dovere restituire all'Unione europea 20 milioni di euro utilizzati per la costruzione dell'aeroporto di Comiso se questo non verrà aperto entro l'anno''. ''Abbiamo già spinto sull'apertura con un ordine del giorno approvato in Senato - aveva dichiarato Bianco- e poi con un emendamento approvato in Commissione che impegna il governo a inserire lo scalo nell'elenco degli aeroporti di competenza Enav. Se questa può essere la via più breve per aprire lo scalo ed evitare la restituzione dei fondi alla Ue, si percorra questa strada in attesa di altre soluzioni. Non possiamo aggiungere al danno anche la beffa''. "Lo scalo di Comiso, oltre a promuovere lo sviluppo in un'ottica di sistema integrato con Fontanarossa di un'ampia e strategica zona della Sicilia sud-orientale - evidenziava Bianco- può rivelarsi fondamentale anche per affrontare le emergenze. Con il gruppo dei parlamentari siciliani - conclude-faremo ulteriormente presente la problematica al ministro per la Coesione territoriale''.
siamo pazzi!!!!