iospero ha scritto:Sul blog di Grillo proteste dalla base
"Cambiamo il Paese ragionando con gli altri"
Il "portavoce" del M5S respinge l'offerta di dialogo del Pd e definisce il segretario dei democratici "stalker politico" e "morto che parla" nel suo post. Ma centinaia di commenti gli chiedono pragmatismo. "Possiamo fare conflitto di interesse, legge anticorruzione, riduzione di numero e soldi ai parlamentari, legge elettorale. E il leader si attacca agli insulti di Bersani?"
Il blog è stata la sua forza e il suo megafono. I suoi post le gocce che, giorno dopo giorno, hanno scavato nell'opinione pubblica italiana fino a trasformare i lettori in un movimento convinto che cambiare si può, senza rinunciare a sognare. Ma gli stessi lettori/militanti del blog di Grillo oggi non applaudono estasiati a ogni parola del leader trionfante dopo aver visto l'urna fare del Movimento 5 Stelle il primo partito del Paese. Proprio quel ruolo, secondo moltissimi di quei lettori/militanti, impone a Grillo, per il bene del Paese, di smettere di urlare, di analizzare la situazione, di ascoltare gli altri. "E' la democrazia, bellezza...".
Direi anche a Grillo di ricordarsi che Bersani è il leader del primo partito italiano al senato e della
della coalizione vincente alla Camera e offendere Bersani significa offendere gli italiani.
Quindi è finito il tempo della campagna elettorale è l'ora delle decisioni e le decisioni non devono essere di Grillo, ma dei cittadini elettori.
Ripeto quanto appena postato altrove:
Indipendentemente da quello che pensa Grillo, dal punto di vista strettamente parlamentare, lo sapevamo tutti quanti, che la valanga 5S appena sbarcata alle Camere non era utilizzabile per i giochi di potere dei vecchi marpioni di professione.
E’ tutto regolare e costituzionale. Non esiste l’obbligo di essere imparato sull’andamento delle Camere.
E’ un processo regolare che avviene costantemente dal 1946.
Gruppi di persone di vari partiti ad ogni tornata elettorale affrontano per la prima volta l’aula e come tutte le matricole hanno bisogno di un periodo di rodaggio.
In passato poi è successo anche per partiti nuovi che hanno affrontato l’aula per la prima volta.
E’ successo per:
- I radicali
- La Lega
- Per una parte preponderante di Forza Italia. Coloro che avevano già affrontato l’aula erano pochi.
Il Berluscone si era portato tutti gli uomini Fininvest per ovvie ragioni.
Di conseguenza è preferibile che i partiti e i giornalisti che hanno perso la testa per questa nuova situazione, tengano la bocca chiusa invece di formulare osservazioni che non stanno in piedi.
L’unica capacità/facoltà individuale in questa fase iniziale è quella di votare o non votare, su temi politici presentati di volta in volta.
Bersani lo sa benissimo, ha voluto esplorare lo stesso anche questa possibilità ma il rifiuto è normale.
Non può pensare che gente arrivata fresca fresca in Parlamento sull’onda della protesta popolare canalizzata, possa prestarsi ai giochi di potere dei marpioni, che li porterebbero a spasso come e quando vogliono.
Verrebbero subito bollati per Scilipoti.
Quindi, la strada è obbligata:
- Pd + Pdl, alla pummarola in coppa. Il giaguaro + il caimano per lo Zoo Italia
- Pd + Pdl + Monti (non so Casini) con guida Amato od altro.
Il Capo dello Stato non ha altre alternative, perché funge da garante verso l’estero.