Ci siamo
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Re: Ci siamo
Decadenza Berlusconi, ultimatum Pdl.
Alfano: "Esterrefatti da comportamento Pd"
Per il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, se il Partito democratico decidesse di esprimersi contro le pregiudiziali di Augello, romperebbe la maggioranza, facendo cadere il governo. Vice premier: "Per eliminare il nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese. Malan presenterà quarta pregiudiziale. Ue: "Partiti saranno responsabili". In Giunta si riparte stasera alle 20
ROMA- Pdl all'attacco contro il Pd: se nella Giunta per le elezioni del Senato il Partito democratico decidesse di votare contro le tre pregiudiziali che il relatore Augello ha presentato ieri, durante la prima riunione per esaminare il caso Berlusconi, sarebbe crisi di governo. Ne è certo il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, che attribuisce la responsabilità della possibile caduta di Letta alla scelta del Pd, così come fa Giovanardi. Un ultimatum già lanciato ieri da Schifani, al quale il Pd non ha intenzione di cedere. Violante: "Ricatto inaccettabile". Critiche dure al Partito democratico anche dal vice premier Angelino Alfano: "Siamo esterrefatti. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese. Il vice premier critica la decisione di applicare "retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalità neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto - conclude Alfano - ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile".
Governo italiano sotto la lente della Ue. La Commissione europea "segue l'evoluzione del dibattito politico in Italia, siamo fiduciosi nella democrazia italiana e nei partiti, che sapranno dar prova di responsabilità"., ha detto Olivier Bailly, portavoce della Commissione Europea.
Brunetta: "Se Letta cade è colpa del Pd". Se il Partito democratico assieme ai grillini decide, già questa sera, di votare contro le pregiudiziali del relatore Augello, il Partito democratico fa decadere il governo Letta, molto semplicemente. Non fa decadere il senatore Berlusconi, perché rompe la maggioranza". Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un'intervista ad "Uno Mattina", su Rai Uno. Il capogruppo del Pdl alla Camera ha sottolineato, poi, che ''l'applicazione della legge Severino non è il quarto grado di giudizio, è semplicemente la prima applicazione a un parlamentare di una legge approvata otto o nove mesi fa. Ma vogliamo riflettere su questo? Vogliamo che la legge sia uguale per tutti, anche per il senatore Berlusconi?".
Brunetta ha comunque ribadito che, conostante questa sia una coalizione stranissima, il Pdl non vuole che finisca: "Non c'era stata un'alleanza tra centrodestra e centrosinistra dalla fine della guerra, nel '47, quindi questa è un'alleanza estremamente complicata voluta da noi - ha detto -. Bersani ha cercato per 60 giorni di evitare questa alleanza, mentre Berlusconi l'ha voluta subito dopo le elezioni. Questa è un'alleanza di convenienza a cui noi crediamo molto, ribadisco, io voglio che questa alleanza arrivi fino al 2018", conclude Brunetta.
Esiste la possibilità, in caso di caduta del governo, che si formi una maggioranza con all'interno parte del Movimento 5 Stelle? Per Brunetta è un'ipotesi concreta: "Succederà certamente - ha detto -. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle".
Giovanardi: "Io super colomba". Anche il senatore Pdl Carlo Giovanardi, membro della giunta per le elezioni e immunità, minaccia la crisi di governo e, dai microfoni di Radio Città Futura, accusa il Pd, intenzionato a votare contro le pregiudiziali presentate dal relatore Augello: "Qui si vuole mettere le dita negli occhi, si vuole umiliare, si vuole arrivare a fare in 24 ore una cosa che straccia la Costituzione ed è contraria ai principi dell'Onu, del diritto europeo, dell'articolo 25 della Costituzione. Lo facciano, ne subiranno le conseguenze. Io sono una supercolomba, ma se l'interpretazione del Pd è questa, forcaiola, sono io che ho difficoltà a stare col Pd, perche' vuol dire che è il partito comunista di sempre".
Riunione componenti Pdl in Giunta. Il capogruppo del Pdl al Senato,
Renato Schifani, ha riunito stamani i componenti pidiellini della Giunta per fare il punto della situazione in vista della seduta serale. Ieri sera, a Porta a porta, Schifani aveva minacciato la non partecipazione del Pdl ai lavori della giunta se si voteranno ad oltranza le pregiudiziali. Al momento non è stata presa nessuna decisione definitiva su questo punto ed è prevista una valutazione della situazione con Silvio Berlusconi.
Violante: "Ricatto inaccettabile per Pd". "Io credo che se, a parti invertite, il Pd dicesse al Pdl 'o voti in questo modo o faccio cadere il governo' non credo che il Pdl accetterebbe e questo è una sorta di ricatto che qualunque forza politica che abbia un minimo di dignità non può accettare. Nessuna forza politica può essere oggetto di un ricatto di questo genere". Luciano Violante, ospite a 'La telefonata' di Maurizio Belpietro su Canale 5, risponde sull'ipotesi che il Pdl provochi la crisi di governo se verrà votata la decadenza di Berlusconi. Violante, poi, ha ribadito quanto dichiarato nei giorni scorsi: "Ho detto solo una banalità, cioè che il senatore Berlusconi, come qualsiasi altro parlamentare, ha il diritto di difendersi davanti alla giunta". Il diritto alla difesa, ha aggiunto, "comporta per la giunta per le elezioni il dovere di ascoltare, non di annunciare la decisione definitiva prima di aver ascoltato il parere della persona in questione".
Malan presenterà quarta pregiudiziale. La quarta pregiudiziale sulla decadenza di Berlusconi, annunciata ieri, sarà presentata stasera da Lucio Malan e riguarda la presunta amministratività della misura della decadenza, che secondo il senatore ha invece valore penale perché è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell'imputato.
Maroni: "Governo ha ore contate". Il governo presieduto da Enrico Letta ha le ore contate. Ne è convinto il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, sicuro che già questa sera la giunta per le elezioni del Senato si pronuncerà a favore della decadenza di Silvio Berlusconi. ''Siamo arrivati al redde rationem'', ha detto Maroni convinto che ''questo governo, forse, durerà ancora alcune ore''. Il numero uno del Carroccio crede infatti che stasera sarà votata la decadenza di Berlusconi nell'aula di Palazzo Madama: ''Penso di sì - ha risposto a margine della seduta regionale lombarda -, dalle informazioni che ho, mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa''.
Nuova riunione della Giunta. Si ricomincia questa sera alle 20. Ieri è stato muro contro muro tra Pd, M5s, Scelta civica, Sel da una parte e Pdl dall'altra nella prima riunione della giunta delle elezioni del Senato. Il relatore Andrea Augello, Pdl, ha scelto di sottoporre ai suoi colleghi non la ricostruzione del processo che ha condannato l'ex premier per frode fiscale con le possibili conseguenze riguardanti la sua decadenza da senatore e l'incandidabilità, ma ha illustrato tre pregiudiziali chiedendo che ci si esprima su queste.
Pd e M5s hanno subito chiesto, ottenendo parere favorevole, che ci si pronuncerà su di esse con un voto unico. La giunta dovrebbe tuttavia ascoltare gli interventi degli esponenti dei vari partiti senza procedere al voto sull'accoglimento o meno delle pregiudiziali già stasera (l'ipotesi più accreditata è che si voti domani, se la giunta opterà per velocizzare i propri lavori). Nel caso le pregiudiziali fossero respinte, la giunta dovrà eleggere un nuovo relatore prima di procedere nella sua attività.
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
Alfano: "Esterrefatti da comportamento Pd"
Per il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, se il Partito democratico decidesse di esprimersi contro le pregiudiziali di Augello, romperebbe la maggioranza, facendo cadere il governo. Vice premier: "Per eliminare il nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese. Malan presenterà quarta pregiudiziale. Ue: "Partiti saranno responsabili". In Giunta si riparte stasera alle 20
ROMA- Pdl all'attacco contro il Pd: se nella Giunta per le elezioni del Senato il Partito democratico decidesse di votare contro le tre pregiudiziali che il relatore Augello ha presentato ieri, durante la prima riunione per esaminare il caso Berlusconi, sarebbe crisi di governo. Ne è certo il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta, che attribuisce la responsabilità della possibile caduta di Letta alla scelta del Pd, così come fa Giovanardi. Un ultimatum già lanciato ieri da Schifani, al quale il Pd non ha intenzione di cedere. Violante: "Ricatto inaccettabile". Critiche dure al Partito democratico anche dal vice premier Angelino Alfano: "Siamo esterrefatti. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese. Il vice premier critica la decisione di applicare "retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalità neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto - conclude Alfano - ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile".
Governo italiano sotto la lente della Ue. La Commissione europea "segue l'evoluzione del dibattito politico in Italia, siamo fiduciosi nella democrazia italiana e nei partiti, che sapranno dar prova di responsabilità"., ha detto Olivier Bailly, portavoce della Commissione Europea.
Brunetta: "Se Letta cade è colpa del Pd". Se il Partito democratico assieme ai grillini decide, già questa sera, di votare contro le pregiudiziali del relatore Augello, il Partito democratico fa decadere il governo Letta, molto semplicemente. Non fa decadere il senatore Berlusconi, perché rompe la maggioranza". Così Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera dei deputati, in un'intervista ad "Uno Mattina", su Rai Uno. Il capogruppo del Pdl alla Camera ha sottolineato, poi, che ''l'applicazione della legge Severino non è il quarto grado di giudizio, è semplicemente la prima applicazione a un parlamentare di una legge approvata otto o nove mesi fa. Ma vogliamo riflettere su questo? Vogliamo che la legge sia uguale per tutti, anche per il senatore Berlusconi?".
Brunetta ha comunque ribadito che, conostante questa sia una coalizione stranissima, il Pdl non vuole che finisca: "Non c'era stata un'alleanza tra centrodestra e centrosinistra dalla fine della guerra, nel '47, quindi questa è un'alleanza estremamente complicata voluta da noi - ha detto -. Bersani ha cercato per 60 giorni di evitare questa alleanza, mentre Berlusconi l'ha voluta subito dopo le elezioni. Questa è un'alleanza di convenienza a cui noi crediamo molto, ribadisco, io voglio che questa alleanza arrivi fino al 2018", conclude Brunetta.
Esiste la possibilità, in caso di caduta del governo, che si formi una maggioranza con all'interno parte del Movimento 5 Stelle? Per Brunetta è un'ipotesi concreta: "Succederà certamente - ha detto -. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle".
Giovanardi: "Io super colomba". Anche il senatore Pdl Carlo Giovanardi, membro della giunta per le elezioni e immunità, minaccia la crisi di governo e, dai microfoni di Radio Città Futura, accusa il Pd, intenzionato a votare contro le pregiudiziali presentate dal relatore Augello: "Qui si vuole mettere le dita negli occhi, si vuole umiliare, si vuole arrivare a fare in 24 ore una cosa che straccia la Costituzione ed è contraria ai principi dell'Onu, del diritto europeo, dell'articolo 25 della Costituzione. Lo facciano, ne subiranno le conseguenze. Io sono una supercolomba, ma se l'interpretazione del Pd è questa, forcaiola, sono io che ho difficoltà a stare col Pd, perche' vuol dire che è il partito comunista di sempre".
Riunione componenti Pdl in Giunta. Il capogruppo del Pdl al Senato,
Renato Schifani, ha riunito stamani i componenti pidiellini della Giunta per fare il punto della situazione in vista della seduta serale. Ieri sera, a Porta a porta, Schifani aveva minacciato la non partecipazione del Pdl ai lavori della giunta se si voteranno ad oltranza le pregiudiziali. Al momento non è stata presa nessuna decisione definitiva su questo punto ed è prevista una valutazione della situazione con Silvio Berlusconi.
Violante: "Ricatto inaccettabile per Pd". "Io credo che se, a parti invertite, il Pd dicesse al Pdl 'o voti in questo modo o faccio cadere il governo' non credo che il Pdl accetterebbe e questo è una sorta di ricatto che qualunque forza politica che abbia un minimo di dignità non può accettare. Nessuna forza politica può essere oggetto di un ricatto di questo genere". Luciano Violante, ospite a 'La telefonata' di Maurizio Belpietro su Canale 5, risponde sull'ipotesi che il Pdl provochi la crisi di governo se verrà votata la decadenza di Berlusconi. Violante, poi, ha ribadito quanto dichiarato nei giorni scorsi: "Ho detto solo una banalità, cioè che il senatore Berlusconi, come qualsiasi altro parlamentare, ha il diritto di difendersi davanti alla giunta". Il diritto alla difesa, ha aggiunto, "comporta per la giunta per le elezioni il dovere di ascoltare, non di annunciare la decisione definitiva prima di aver ascoltato il parere della persona in questione".
Malan presenterà quarta pregiudiziale. La quarta pregiudiziale sulla decadenza di Berlusconi, annunciata ieri, sarà presentata stasera da Lucio Malan e riguarda la presunta amministratività della misura della decadenza, che secondo il senatore ha invece valore penale perché è afflittiva tanto quanto il carcere. Un altro punto riguarderà la riabilitazione dell'imputato.
Maroni: "Governo ha ore contate". Il governo presieduto da Enrico Letta ha le ore contate. Ne è convinto il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, sicuro che già questa sera la giunta per le elezioni del Senato si pronuncerà a favore della decadenza di Silvio Berlusconi. ''Siamo arrivati al redde rationem'', ha detto Maroni convinto che ''questo governo, forse, durerà ancora alcune ore''. Il numero uno del Carroccio crede infatti che stasera sarà votata la decadenza di Berlusconi nell'aula di Palazzo Madama: ''Penso di sì - ha risposto a margine della seduta regionale lombarda -, dalle informazioni che ho, mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa''.
Nuova riunione della Giunta. Si ricomincia questa sera alle 20. Ieri è stato muro contro muro tra Pd, M5s, Scelta civica, Sel da una parte e Pdl dall'altra nella prima riunione della giunta delle elezioni del Senato. Il relatore Andrea Augello, Pdl, ha scelto di sottoporre ai suoi colleghi non la ricostruzione del processo che ha condannato l'ex premier per frode fiscale con le possibili conseguenze riguardanti la sua decadenza da senatore e l'incandidabilità, ma ha illustrato tre pregiudiziali chiedendo che ci si esprima su queste.
Pd e M5s hanno subito chiesto, ottenendo parere favorevole, che ci si pronuncerà su di esse con un voto unico. La giunta dovrebbe tuttavia ascoltare gli interventi degli esponenti dei vari partiti senza procedere al voto sull'accoglimento o meno delle pregiudiziali già stasera (l'ipotesi più accreditata è che si voti domani, se la giunta opterà per velocizzare i propri lavori). Nel caso le pregiudiziali fossero respinte, la giunta dovrà eleggere un nuovo relatore prima di procedere nella sua attività.
http://www.repubblica.it/politica/2013/ ... ref=HREA-1
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Re: Ci siamo
PDL DI RABBIA: “IL PD HA TRADITO, ADESSO SPACCHIAMO TUTTO”
(Fabrizio d’Esposito).
10/09/2013 di triskel182
BERLUSCONI ATTENDERÀ UN PAIO DI GIORNI PER CAPIRE DOVE VA LA GIUNTA, POI HA PRONTO “L’11 SETTEMBRE” DEL GOVERNO LETTA: “IL COLLE NON CI HA GARANTITO”.
I falchi del Pdl non stanno nella pelle, dalla gioia. Eppure ieri non doveva essere il loro giorno.
Le colombe sono state in volo, sembrava con profitto, per tutto il giorno: “Vedrete, la giunta prenderà tempo fino al 19 ottobre”.
Cioè, fino all’udienza della corte d’Appello di Milano per rideterminare la fatidica interdizione per la condanna Mediaset, altra notizia di ieri.
Il vento è cambiato nel tardo pomeriggio, all’imbrunire, quando dalla giunta di Palazzo Madama non è arrivato alcun segnale “morbido” dal Pd.
Trafelato e sempre al telefonino, alla Camera, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, colomba di rango, è diventato scurissimo in volto. Ironia della sorte, è stata un’altra colomba, Renato Schifani, capogruppo del Pdl al Senato, a dare l’ennesimo ordine di guerra, che potrebbe essere quello decisivo: “Se si vota domani (oggi per chi legge, ndr) il governo è finito”.
Schifani si pronuncia che già sono le venti passate.
Dopo due ore di inferno sul filo del telefono. Tra Arcore e Roma.
Il Cavaliere infatti continua nel suo esilio volontario a villa San Martino con la fidanzata Francesca Pascale e il loro barboncino Dudù (gli hanno comprato la tuta mimetica e l'elmetto. Anche Dudù è diventato un cane da combattimento-ndt).
Dovrebbe tornare mercoledì a Roma per l’assemblea dei gruppi parlamentari, convocata ieri. Non solo. Potrebbe intervenire in extremis a Controcorrente , alla festa del Giornale a Sanremo, oppure decidere di mandare in onda il noto videomessaggio preparato una settimana fa.
In ogni caso, l’obiettivo rimane uguale: rompere tutto.
Nelle telefonate di Berlusconi con Schifani e soprattutto Angelino Alfano, vicepremier nonché segretario del Pdl, la rabbia è diventata letale, tremenda dopo aver preso atto del tradimento del Pd sulla strategia del rinvio.
=======================
La promessa, se non il patto, c’era.
=======================
A dire proprio delle colombe: “Il Pd si era impegnato ad ascoltare con attenzione le nostre ragioni”. Era l’accordo per atteggiamento “morbido”.(Dieci piani di morbidezza-ndt)
Conclusione: “Adesso si fottono”. Loro, quelli del Pd.
E implicitamente il garante supervisore Giorgio Napolitano, che potrebbe rispondere a un’eventuale rottura di B. con un altro messaggio tv, a reti unificate. Insomma, la situazione appare seria e tragica.
Per quanto riguarda i tempi della crisi, il Cavaliere aspetterà il voto della giunta, tra stasera e domani mattina.
A quel punto, l’onere di ribaltare tutto, spetta a lui. Il momento della verità, al culmine di un’estate in bilico tra ultimatum e trattative disperate. Quest’ultime hanno finito per mettere in campo, di fatto pubblicamente, persino Fedele Confalonieri, a dimostrazione del ventennale conflitto d’intessi di cui il Paese è stato ed è prigioniero.
AD ARCORE, lo sfogo di B. è stato violento: “Questo è un omicidio politico. Basta, il Pd non ha mantenuto quello che aveva promesso. È chiaro che puntano alla rottura”. I falchi, appunto, gongolano: “È la dimostrazione che Napolitano e Pd non hanno mai garantito nulla e lo stanno portando al macello”. O alla camera a gas, per dirla con la colomba Schifani. Tornano, quindi, gli scenari legati al voto in ottobre, con Berlusconi che fa campagna elettorale dagli arresti domiciliari. I figli, però, continuano a consigliargli prudenza. La loro linea è quella di evitare il crollo dell’impero aziendale, qualora con il padre carcerato in casa possa iniziare un assalto alla “roba”. Rischio che ha tenuto banco nelle scorse ore, più del destino politico del leader del centrodestra. Per Marina, la primogenita, la priorità è un passo indietro del papà e poi la richiesta di grazia. Ma anche sulla grazia, per “l’agibilità personale”, distinta da quella “politica”, Berlusconi non ha grandi speranze dopo il segnale di ieri: “A questo punto chi mi assicura che Napolitano dica sì?”.
Se tutte le previsioni più fosche troveranno conferma tra oggi e domani nella giunta per le elezioni del Senato, allora il governo di Enrico Letta sta preparando il suo Undici Settembre, che cade domani. L’ammissione delle colombe sulle promesse non mantenute del Pd conferma che c’è stata e ci sarà una trattativa fino all’ultimo minuto utile. Poi, quando B. deciderà di parlare sarà chiaro che si tratterà dell’ultimo atto della stagione delle larghe intese. Se verrà un altro governo, al posto delle urne anticipate, sarà diverso da questo. Per saperlo è questione di poco.
Da Il Fatto Quotidiano del 10/09/2013.
(Fabrizio d’Esposito).
10/09/2013 di triskel182
BERLUSCONI ATTENDERÀ UN PAIO DI GIORNI PER CAPIRE DOVE VA LA GIUNTA, POI HA PRONTO “L’11 SETTEMBRE” DEL GOVERNO LETTA: “IL COLLE NON CI HA GARANTITO”.
I falchi del Pdl non stanno nella pelle, dalla gioia. Eppure ieri non doveva essere il loro giorno.
Le colombe sono state in volo, sembrava con profitto, per tutto il giorno: “Vedrete, la giunta prenderà tempo fino al 19 ottobre”.
Cioè, fino all’udienza della corte d’Appello di Milano per rideterminare la fatidica interdizione per la condanna Mediaset, altra notizia di ieri.
Il vento è cambiato nel tardo pomeriggio, all’imbrunire, quando dalla giunta di Palazzo Madama non è arrivato alcun segnale “morbido” dal Pd.
Trafelato e sempre al telefonino, alla Camera, il ministro delle Riforme Gaetano Quagliariello, colomba di rango, è diventato scurissimo in volto. Ironia della sorte, è stata un’altra colomba, Renato Schifani, capogruppo del Pdl al Senato, a dare l’ennesimo ordine di guerra, che potrebbe essere quello decisivo: “Se si vota domani (oggi per chi legge, ndr) il governo è finito”.
Schifani si pronuncia che già sono le venti passate.
Dopo due ore di inferno sul filo del telefono. Tra Arcore e Roma.
Il Cavaliere infatti continua nel suo esilio volontario a villa San Martino con la fidanzata Francesca Pascale e il loro barboncino Dudù (gli hanno comprato la tuta mimetica e l'elmetto. Anche Dudù è diventato un cane da combattimento-ndt).
Dovrebbe tornare mercoledì a Roma per l’assemblea dei gruppi parlamentari, convocata ieri. Non solo. Potrebbe intervenire in extremis a Controcorrente , alla festa del Giornale a Sanremo, oppure decidere di mandare in onda il noto videomessaggio preparato una settimana fa.
In ogni caso, l’obiettivo rimane uguale: rompere tutto.
Nelle telefonate di Berlusconi con Schifani e soprattutto Angelino Alfano, vicepremier nonché segretario del Pdl, la rabbia è diventata letale, tremenda dopo aver preso atto del tradimento del Pd sulla strategia del rinvio.
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La promessa, se non il patto, c’era.
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A dire proprio delle colombe: “Il Pd si era impegnato ad ascoltare con attenzione le nostre ragioni”. Era l’accordo per atteggiamento “morbido”.(Dieci piani di morbidezza-ndt)
Conclusione: “Adesso si fottono”. Loro, quelli del Pd.
E implicitamente il garante supervisore Giorgio Napolitano, che potrebbe rispondere a un’eventuale rottura di B. con un altro messaggio tv, a reti unificate. Insomma, la situazione appare seria e tragica.
Per quanto riguarda i tempi della crisi, il Cavaliere aspetterà il voto della giunta, tra stasera e domani mattina.
A quel punto, l’onere di ribaltare tutto, spetta a lui. Il momento della verità, al culmine di un’estate in bilico tra ultimatum e trattative disperate. Quest’ultime hanno finito per mettere in campo, di fatto pubblicamente, persino Fedele Confalonieri, a dimostrazione del ventennale conflitto d’intessi di cui il Paese è stato ed è prigioniero.
AD ARCORE, lo sfogo di B. è stato violento: “Questo è un omicidio politico. Basta, il Pd non ha mantenuto quello che aveva promesso. È chiaro che puntano alla rottura”. I falchi, appunto, gongolano: “È la dimostrazione che Napolitano e Pd non hanno mai garantito nulla e lo stanno portando al macello”. O alla camera a gas, per dirla con la colomba Schifani. Tornano, quindi, gli scenari legati al voto in ottobre, con Berlusconi che fa campagna elettorale dagli arresti domiciliari. I figli, però, continuano a consigliargli prudenza. La loro linea è quella di evitare il crollo dell’impero aziendale, qualora con il padre carcerato in casa possa iniziare un assalto alla “roba”. Rischio che ha tenuto banco nelle scorse ore, più del destino politico del leader del centrodestra. Per Marina, la primogenita, la priorità è un passo indietro del papà e poi la richiesta di grazia. Ma anche sulla grazia, per “l’agibilità personale”, distinta da quella “politica”, Berlusconi non ha grandi speranze dopo il segnale di ieri: “A questo punto chi mi assicura che Napolitano dica sì?”.
Se tutte le previsioni più fosche troveranno conferma tra oggi e domani nella giunta per le elezioni del Senato, allora il governo di Enrico Letta sta preparando il suo Undici Settembre, che cade domani. L’ammissione delle colombe sulle promesse non mantenute del Pd conferma che c’è stata e ci sarà una trattativa fino all’ultimo minuto utile. Poi, quando B. deciderà di parlare sarà chiaro che si tratterà dell’ultimo atto della stagione delle larghe intese. Se verrà un altro governo, al posto delle urne anticipate, sarà diverso da questo. Per saperlo è questione di poco.
Da Il Fatto Quotidiano del 10/09/2013.
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Re: Ci siamo
Il Pd, da sempre, come i partiti dell’Ulivo in precedenza, non sa comunicare. E’ un vizio congenito. Non c’è nulla da fare.
Dall’altra parte, il gran Caimano, rimane sempre il numero uno della galassia anche se è nella fase crepuscolare, pronto ad imboccare il grande viale del Sunset Boulevard.
Cosa stanno chiedendo i Muslim brothers, da 40 giorni???
Che il Pd si suicidi al posto loro per salvare la vecchia mummia cinese bollita, adesso affetta anche da disturbo bipolare.
Epifani, che aveva metabolizzato il pericolo prima della sentenza Mediaset, il primo di agosto, dopo soltanto un’ora dal pronunciamento della sentenza da parte del dottor Esposito, si presenta in pubblico ed erga omnes fa presente che il suo partito rimarrà fermo sulla posizione del rispetto della legalità. “le leggi si rispettano”.
La fifa fa novanta e di errori il Piddì ne ha commessi in quantità industriale.
Epifani avverte il pericolo insito in quella sentenza e non si può permettere un altro errore madornale dopo gli errori freschi freschi della sconfitta dopo elezioni dichiarate vinte mesi prima del voto. Dell’ingenuità che i “contadinotti” digiuno di tutti i trucchi e trucchetti della casta, inviati in Parlamento da Grillomao assoldati a prezzi ridotti potessero accettare di appoggiare il Piddì associato a Sel dall’esterno, senza avere nulla in cambio.
“Contadinotti” di prima nomina arrivati freschi freschi da tutte le contrade d’Italia, ingenui e ignoranti della prassi parlamentare, certamente SI’. Ma fessi No.
E men che meno il poter supporre che addirittura Grillomao in persona potesse accondiscendere all’alleanza Pd-Sel-M5S.
Grillomao aveva inteso da molto prima delle elezioni che al Partito Democratico mancava solo il completamento di “cristiano”.
Cioè la nuova Dc.
Per questo motivo non poteva consentire che i suoi agnellini venissero sbranati dal vecchio e scaltro lupo democristiano, con alle spalle un’esperienza sessantennale di tutti i trucchi e trucchetti per mangiarsi gli avversari.
“Che occhi grandi hai Pierluigi!!
“Che bocca grande hai Pierluigi!!!! ……….E’ per mangiarvi meglio!!!!....
E’ pura ipocrisia fare finta di non aver sentito il profeta pentastellato dichiarare fino all’ultimo giorno di campagna elettorale che mai si sarebbe alleato con Pd e Pdl.
Conosceva molto bene la loro abilità democristiana.
Bersani ha insistito due mesi con i grillacei pensando di rimediare in extremis ad una campagna elettorale andata male.
Alla fine ha dovuto gettare la spugna di fronte all’amara realtà. Anche perché, essendogli rimasta qualche leggera sfumatura di sinistra, non era intenzionato a far cadere il Piddì nelle voraci fauci del Caimano – Giaguaro. Un’onta non da poco.
Poi successivamente il Piddì ha dovuto fare i conti con i 101/150 incappucciati. La loggia segreta piddina.
Coloro che a muso duro avevano fatto sapere all’ex ragazzo di Bettola che prima avrebbero fatto fuori Prodi e poi lui. Ammen.
Infine, il coronamento del disegno della Loggia degli incappucciati. L’alleanza delle larghe intese.
La base elettorale del Piddì, convinta malgrado tutto (calci sulle gengive in grande quantità), nella sua grande ingenuità, che il Piddì rappresentasse una tappa intermedia per raggiungere gli obiettivi del “Sol dell’avvenire”, è entrata in completa fibrillazione alla scoperta che nel partito era viva e vegeta la Loggia segreta (a tutt’oggi per gli elettori per quanto riguarda i nominativi) degli incappucciati.
Ma il tracollo finale avviene con l’alleanza con il Caimano.
Salvare il Caimano in questa fase, è considerata per la base del Piddì la follia del secolo.
E’ per questo che Epifani si è mosso con grande tempestività per dissipare qualsiasi dubbio nella sua base residuale dopo la scrematura di 3,5 milioni di elettori al 26 febbraio scorso.
L’incertezza poteva rappresentare l’implosione del Pd, prima di quella del Pdl.
Mors tua vita mea, è quello che pensano e pretendono i Muslim brothers.
Loro ci tentano, tra le varie cose, a far implodere il Piddì. Per loro potrebbero comparire barlumi di speranza di un’ipotetica salvezza.
Di conseguenza i Muslim brothers, chiedono insistentemente alla dirigenza piddina di sacrificarsi per salvare il Caimano.
Basterebbe solo che i piddini rendessero noto, Urbi et Orbi, che loro non possono buttarsi dalla torre per salvare per l’ennesima volta la mummia cinese bollita e strabollita.
Senza bisogno di ulteriori spiegazioni.
Si tratta di vita o di morte e i Muslim brothers non possono chiedere loro questo sacrificio. Anche perché in caso di reciprocità, i Muslim non si sacrificherebbero mai per i “comunisti”.
*******
MALAN (DL): «PRONTA LA QUARTA PREGIUDIZIALE». BRUNETTA (PDL): VERSO NUOVA MAGGIORANZA
Decadenza Berlusconi, sale la tensione
Il Pdl: «Siamo all'ultima spiaggia»
Alfano: «Pur di eliminare Berlusconi il Pd vuole mettere in ginocchio il Paese». Brunetta: «Se Letta cade è colpa del Pd»
«Stasera saremo davvero all’ultima spiaggia». Non ha dubbi l’esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto.
Dopo la prima giornata di lavori, la Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato tornerà a riunirsi stasera alle 20 per decidere sulla decadenza del leader pdl Silvio Berlusconi.
Si preannuncia una notte di tensione e scontri tra Pd e Pdl, il governo comincia seriamente ad essere in bilico, e il Pdl si scaglia compatto all’attacco del Pd.
«Siamo esterrefatti per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta - ha detto il segretario pdl Angelino Alfano - Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese».
( E poi se la sono presa con Battiato cacciandolo via, quando ha affermato che in Parlamento di stanno le puttane-ndt)
Renato Brunetta ha parlato di «comportamento irresponsabile, incomprensibile, forsennato» da parte del Pd: se voterà assieme ai grillini per la decadenza di Berlusconi il governo cadrà, ha detto l’esponente pdl e «la responsabilità sarà solo e comunque del Partito cosiddetto democratico».
(Il fascismo non è mai morto-ndt)
Intanto martedì è spuntata anche una quarta pregiudiziale, presentata dal senatore pdl Malan, mentre il premier Enrico Letta ha annullato l’intervento previsto nel pomeriggio alla Summer School del Pdl a Frascati.
4° PREGIUDIZIALE - «Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale», ha spiegato il senatore pdl Lucio Malan che presenterà una quarta pregiudiziale, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello. «La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l’Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale». «L’altro punto di rilievo - precisa Malan - è che sussiste un contrasto tra l’incandidabilità per 6 anni con l’art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell’infamia».
MARONI - L’esecutivo è destinato a cadere? «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa», ha detto Roberto Maroni, leader della Lega Nord. «Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al ’redde rationem’».
BRUNETTA - Intanto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, delinea già i contorni di un futuro governo: «Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno a un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S».
Secondo l’esponente pdl si tratta di un’ipotesi «assolutamente» concreta. «Da un certo punto di vista - osserva sarei felice che andasse così, perché fare un’opposizione a un governo così strampalato, non credo del presidente Letta perché il presidente Letta non è uomo da tutte le stagioni, fare l’opposizione si immagini, a chi bloccherebbe la Tav, a chi vuole i palloni aerostatici come trasporto locale, o altre cose di questo genere, sarebbe la cosa più semplice, e poi si andrebbe ovviamente alle elezioni nell’arco di pochi mesi».
10 settembre 2013 | 15:22
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Redazione Online«Stasera saremo davvero all'ultima spiaggia». Non ha dubbi l'esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto. Dopo la prima giornata di lavori, la Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato tornerà a riunirsi stasera alle 20 per decidere sulla decadenza del leader pdl Silvio Berlusconi. Si preannuncia una notte di tensione e scontri tra Pd e Pdl, il governo comincia seriamente ad essere in bilico, e il Pdl si scaglia compatto all'attacco del Pd. «Siamo esterrefatti per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta - ha detto il segretario pdl Angelino Alfano - Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese». Renato Brunetta ha parlato di «comportamento irresponsabile, incomprensibile, forsennato» da parte del Pd: se voterà assieme ai grillini per la decadenza di Berlusconi il governo cadrà, ha detto l'esponente pdl e «la responsabilità sarà solo e comunque del Partito cosiddetto democratico». Intanto martedì è spuntata anche una quarta pregiudiziale, presentata dal senatore pdl Malan, mentre il premier Enrico Letta ha annullato l'intervento previsto nel pomeriggio alla Summer School del Pdl a Frascati.
Lucio Malan Ansa)
Lucio Malan Ansa)
4° PREGIUDIZIALE - «Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale», ha spiegato il senatore pdl Lucio Malan che presenterà una quarta pregiudiziale, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello. «La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l'Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale». «L'altro punto di rilievo - precisa Malan - è che sussiste un contrasto tra l'incandidabilità per 6 anni con l'art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell'infamia».
MARONI - L'esecutivo è destinato a cadere? «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa», ha detto Roberto Maroni, leader della Lega Nord. «Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al 'redde rationem'».
BRUNETTA - Intanto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, delinea già i contorni di un futuro governo: «Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno a un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S». Secondo l'esponente pdl si tratta di un'ipotesi «assolutamente» concreta. «Da un certo punto di vista - osserva sarei felice che andasse così, perché fare un'opposizione a un governo così strampalato, non credo del presidente Letta perché il presidente Letta non è uomo da tutte le stagioni, fare l'opposizione si immagini, a chi bloccherebbe la Tav, a chi vuole i palloni aerostatici come trasporto locale, o altre cose di questo genere, sarebbe la cosa più semplice, e poi si andrebbe ovviamente alle elezioni nell'arco di pochi mesi».
10 settembre 2013 | 15:22
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Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/13_sett ... e84c.shtml
Dall’altra parte, il gran Caimano, rimane sempre il numero uno della galassia anche se è nella fase crepuscolare, pronto ad imboccare il grande viale del Sunset Boulevard.
Cosa stanno chiedendo i Muslim brothers, da 40 giorni???
Che il Pd si suicidi al posto loro per salvare la vecchia mummia cinese bollita, adesso affetta anche da disturbo bipolare.
Epifani, che aveva metabolizzato il pericolo prima della sentenza Mediaset, il primo di agosto, dopo soltanto un’ora dal pronunciamento della sentenza da parte del dottor Esposito, si presenta in pubblico ed erga omnes fa presente che il suo partito rimarrà fermo sulla posizione del rispetto della legalità. “le leggi si rispettano”.
La fifa fa novanta e di errori il Piddì ne ha commessi in quantità industriale.
Epifani avverte il pericolo insito in quella sentenza e non si può permettere un altro errore madornale dopo gli errori freschi freschi della sconfitta dopo elezioni dichiarate vinte mesi prima del voto. Dell’ingenuità che i “contadinotti” digiuno di tutti i trucchi e trucchetti della casta, inviati in Parlamento da Grillomao assoldati a prezzi ridotti potessero accettare di appoggiare il Piddì associato a Sel dall’esterno, senza avere nulla in cambio.
“Contadinotti” di prima nomina arrivati freschi freschi da tutte le contrade d’Italia, ingenui e ignoranti della prassi parlamentare, certamente SI’. Ma fessi No.
E men che meno il poter supporre che addirittura Grillomao in persona potesse accondiscendere all’alleanza Pd-Sel-M5S.
Grillomao aveva inteso da molto prima delle elezioni che al Partito Democratico mancava solo il completamento di “cristiano”.
Cioè la nuova Dc.
Per questo motivo non poteva consentire che i suoi agnellini venissero sbranati dal vecchio e scaltro lupo democristiano, con alle spalle un’esperienza sessantennale di tutti i trucchi e trucchetti per mangiarsi gli avversari.
“Che occhi grandi hai Pierluigi!!
“Che bocca grande hai Pierluigi!!!! ……….E’ per mangiarvi meglio!!!!....
E’ pura ipocrisia fare finta di non aver sentito il profeta pentastellato dichiarare fino all’ultimo giorno di campagna elettorale che mai si sarebbe alleato con Pd e Pdl.
Conosceva molto bene la loro abilità democristiana.
Bersani ha insistito due mesi con i grillacei pensando di rimediare in extremis ad una campagna elettorale andata male.
Alla fine ha dovuto gettare la spugna di fronte all’amara realtà. Anche perché, essendogli rimasta qualche leggera sfumatura di sinistra, non era intenzionato a far cadere il Piddì nelle voraci fauci del Caimano – Giaguaro. Un’onta non da poco.
Poi successivamente il Piddì ha dovuto fare i conti con i 101/150 incappucciati. La loggia segreta piddina.
Coloro che a muso duro avevano fatto sapere all’ex ragazzo di Bettola che prima avrebbero fatto fuori Prodi e poi lui. Ammen.
Infine, il coronamento del disegno della Loggia degli incappucciati. L’alleanza delle larghe intese.
La base elettorale del Piddì, convinta malgrado tutto (calci sulle gengive in grande quantità), nella sua grande ingenuità, che il Piddì rappresentasse una tappa intermedia per raggiungere gli obiettivi del “Sol dell’avvenire”, è entrata in completa fibrillazione alla scoperta che nel partito era viva e vegeta la Loggia segreta (a tutt’oggi per gli elettori per quanto riguarda i nominativi) degli incappucciati.
Ma il tracollo finale avviene con l’alleanza con il Caimano.
Salvare il Caimano in questa fase, è considerata per la base del Piddì la follia del secolo.
E’ per questo che Epifani si è mosso con grande tempestività per dissipare qualsiasi dubbio nella sua base residuale dopo la scrematura di 3,5 milioni di elettori al 26 febbraio scorso.
L’incertezza poteva rappresentare l’implosione del Pd, prima di quella del Pdl.
Mors tua vita mea, è quello che pensano e pretendono i Muslim brothers.
Loro ci tentano, tra le varie cose, a far implodere il Piddì. Per loro potrebbero comparire barlumi di speranza di un’ipotetica salvezza.
Di conseguenza i Muslim brothers, chiedono insistentemente alla dirigenza piddina di sacrificarsi per salvare il Caimano.
Basterebbe solo che i piddini rendessero noto, Urbi et Orbi, che loro non possono buttarsi dalla torre per salvare per l’ennesima volta la mummia cinese bollita e strabollita.
Senza bisogno di ulteriori spiegazioni.
Si tratta di vita o di morte e i Muslim brothers non possono chiedere loro questo sacrificio. Anche perché in caso di reciprocità, i Muslim non si sacrificherebbero mai per i “comunisti”.
*******
MALAN (DL): «PRONTA LA QUARTA PREGIUDIZIALE». BRUNETTA (PDL): VERSO NUOVA MAGGIORANZA
Decadenza Berlusconi, sale la tensione
Il Pdl: «Siamo all'ultima spiaggia»
Alfano: «Pur di eliminare Berlusconi il Pd vuole mettere in ginocchio il Paese». Brunetta: «Se Letta cade è colpa del Pd»
«Stasera saremo davvero all’ultima spiaggia». Non ha dubbi l’esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto.
Dopo la prima giornata di lavori, la Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato tornerà a riunirsi stasera alle 20 per decidere sulla decadenza del leader pdl Silvio Berlusconi.
Si preannuncia una notte di tensione e scontri tra Pd e Pdl, il governo comincia seriamente ad essere in bilico, e il Pdl si scaglia compatto all’attacco del Pd.
«Siamo esterrefatti per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta - ha detto il segretario pdl Angelino Alfano - Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese».
( E poi se la sono presa con Battiato cacciandolo via, quando ha affermato che in Parlamento di stanno le puttane-ndt)
Renato Brunetta ha parlato di «comportamento irresponsabile, incomprensibile, forsennato» da parte del Pd: se voterà assieme ai grillini per la decadenza di Berlusconi il governo cadrà, ha detto l’esponente pdl e «la responsabilità sarà solo e comunque del Partito cosiddetto democratico».
(Il fascismo non è mai morto-ndt)
Intanto martedì è spuntata anche una quarta pregiudiziale, presentata dal senatore pdl Malan, mentre il premier Enrico Letta ha annullato l’intervento previsto nel pomeriggio alla Summer School del Pdl a Frascati.
4° PREGIUDIZIALE - «Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale», ha spiegato il senatore pdl Lucio Malan che presenterà una quarta pregiudiziale, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello. «La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l’Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale». «L’altro punto di rilievo - precisa Malan - è che sussiste un contrasto tra l’incandidabilità per 6 anni con l’art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell’infamia».
MARONI - L’esecutivo è destinato a cadere? «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa», ha detto Roberto Maroni, leader della Lega Nord. «Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al ’redde rationem’».
BRUNETTA - Intanto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, delinea già i contorni di un futuro governo: «Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno a un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S».
Secondo l’esponente pdl si tratta di un’ipotesi «assolutamente» concreta. «Da un certo punto di vista - osserva sarei felice che andasse così, perché fare un’opposizione a un governo così strampalato, non credo del presidente Letta perché il presidente Letta non è uomo da tutte le stagioni, fare l’opposizione si immagini, a chi bloccherebbe la Tav, a chi vuole i palloni aerostatici come trasporto locale, o altre cose di questo genere, sarebbe la cosa più semplice, e poi si andrebbe ovviamente alle elezioni nell’arco di pochi mesi».
10 settembre 2013 | 15:22
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Redazione Online«Stasera saremo davvero all'ultima spiaggia». Non ha dubbi l'esponente del Pdl Fabrizio Cicchitto. Dopo la prima giornata di lavori, la Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato tornerà a riunirsi stasera alle 20 per decidere sulla decadenza del leader pdl Silvio Berlusconi. Si preannuncia una notte di tensione e scontri tra Pd e Pdl, il governo comincia seriamente ad essere in bilico, e il Pdl si scaglia compatto all'attacco del Pd. «Siamo esterrefatti per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta - ha detto il segretario pdl Angelino Alfano - Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese». Renato Brunetta ha parlato di «comportamento irresponsabile, incomprensibile, forsennato» da parte del Pd: se voterà assieme ai grillini per la decadenza di Berlusconi il governo cadrà, ha detto l'esponente pdl e «la responsabilità sarà solo e comunque del Partito cosiddetto democratico». Intanto martedì è spuntata anche una quarta pregiudiziale, presentata dal senatore pdl Malan, mentre il premier Enrico Letta ha annullato l'intervento previsto nel pomeriggio alla Summer School del Pdl a Frascati.
Lucio Malan Ansa)
Lucio Malan Ansa)
4° PREGIUDIZIALE - «Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale», ha spiegato il senatore pdl Lucio Malan che presenterà una quarta pregiudiziale, che sarà votata insieme a quelle presentate ieri dal relatore Augello. «La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l'Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale». «L'altro punto di rilievo - precisa Malan - è che sussiste un contrasto tra l'incandidabilità per 6 anni con l'art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell'infamia».
MARONI - L'esecutivo è destinato a cadere? «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa», ha detto Roberto Maroni, leader della Lega Nord. «Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al 'redde rationem'».
BRUNETTA - Intanto Renato Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera, delinea già i contorni di un futuro governo: «Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno a un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S». Secondo l'esponente pdl si tratta di un'ipotesi «assolutamente» concreta. «Da un certo punto di vista - osserva sarei felice che andasse così, perché fare un'opposizione a un governo così strampalato, non credo del presidente Letta perché il presidente Letta non è uomo da tutte le stagioni, fare l'opposizione si immagini, a chi bloccherebbe la Tav, a chi vuole i palloni aerostatici come trasporto locale, o altre cose di questo genere, sarebbe la cosa più semplice, e poi si andrebbe ovviamente alle elezioni nell'arco di pochi mesi».
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http://www.corriere.it/politica/13_sett ... e84c.shtml
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Re: Ci siamo
Pare tiri aria di rinvii (repubblica.it) avallati dal pd
Beh, se violante (che non è ancora stato espulso) e compagnia ci tengono tanto ad arrivare sotto il 5% facciano pure
Beh, se violante (che non è ancora stato espulso) e compagnia ci tengono tanto ad arrivare sotto il 5% facciano pure
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Ci siamo
Dalla hp del fattoquoitidiano.it
Decadenza B, dal Pdl nuova pregiudiziale
Alfano: "Pd mette in ginocchio il Paese"
Quarta eccezione presentata da Malan per cercare di allungare i tempi. Cicchitto: "Ultima spiaggia"
Il vicepremier: "Democratici insopportabili". Letta non andrà alla Summer School dei berlusconiani
BERLUSCONI FURIOSO PRONTO AL BLITZ: "E' ARRIVATO IL MOMENTO DI ROMPERE"
Decadenza B, dal Pdl nuova pregiudiziale Alfano: "Pd mette in ginocchio il Paese"
Le gambe che sostengono il governo continuano a tremare. Il Pdl si prepara a una serata decisiva nella giunta per le elezioni. Esce allo scoperto anche Alfano, solitamente inteso come normalizzatore dei “falchi”. “Siamo esterrefatti – dice – per il comportamento del Pd. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese”. Intanto il centrodestra continua la tecnica dilatoria per scongiurare il voto: spunta una quarta pregiudiziale, presentata da Malan. Gelmini: "Abbiamo sbagliato a votare la legge Severino". Brunetta: "Già pronta la maggioranza alternativa Pd-Sel-fuoriusciti M5S"
Decadenza B, dal Pdl nuova pregiudiziale
Alfano: "Pd mette in ginocchio il Paese"
Quarta eccezione presentata da Malan per cercare di allungare i tempi. Cicchitto: "Ultima spiaggia"
Il vicepremier: "Democratici insopportabili". Letta non andrà alla Summer School dei berlusconiani
BERLUSCONI FURIOSO PRONTO AL BLITZ: "E' ARRIVATO IL MOMENTO DI ROMPERE"
Decadenza B, dal Pdl nuova pregiudiziale Alfano: "Pd mette in ginocchio il Paese"
Le gambe che sostengono il governo continuano a tremare. Il Pdl si prepara a una serata decisiva nella giunta per le elezioni. Esce allo scoperto anche Alfano, solitamente inteso come normalizzatore dei “falchi”. “Siamo esterrefatti – dice – per il comportamento del Pd. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese”. Intanto il centrodestra continua la tecnica dilatoria per scongiurare il voto: spunta una quarta pregiudiziale, presentata da Malan. Gelmini: "Abbiamo sbagliato a votare la legge Severino". Brunetta: "Già pronta la maggioranza alternativa Pd-Sel-fuoriusciti M5S"
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Re: Ci siamo
peanuts ha scritto:Pare tiri aria di rinvii (repubblica.it) avallati dal pd
Beh, se violante (che non è ancora stato espulso) e compagnia ci tengono tanto ad arrivare sotto il 5% facciano pure
Il Tg7 delle ore 20,00 ti dà ragione.
Per il momento volano le colombe di ambo le parti.
Anche il bipolare fa marcia indietro.
C'è la manona anche di Napolitano.
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Re: Ci siamo
Beh, il pd dopo l'imu sta facendo nuovamente ciò che vuole la discarica
La quale sventolerà queste come vittorie contro i pusillanimi del pd al momento opportuno (elezioni)
Se non ci saranno cambiamenti di atteggiamento stasera da parte del pd (cioè la chiusura assoluta alle richieste della discarica) si potrà parlare di tradimento e vigliaccheria, con tutte le conseguenze del caso
E la base pd che penserà? Quello che ha detto a violante e che quasi tutte le tv hanno censurato
Fate schifo, pd, schifo
Servi, anche voi come quegli altri
Solo per garantirvi i vitalizi
Bene ha fatto oggi il M5S a farvi a pezzi, non meritate nessuna compassione data la connivenza con i nostri nemici di sempre
Ma alle urne il conto sarà salatissimo, vedrete
La quale sventolerà queste come vittorie contro i pusillanimi del pd al momento opportuno (elezioni)
Se non ci saranno cambiamenti di atteggiamento stasera da parte del pd (cioè la chiusura assoluta alle richieste della discarica) si potrà parlare di tradimento e vigliaccheria, con tutte le conseguenze del caso
E la base pd che penserà? Quello che ha detto a violante e che quasi tutte le tv hanno censurato
Fate schifo, pd, schifo
Servi, anche voi come quegli altri
Solo per garantirvi i vitalizi
Bene ha fatto oggi il M5S a farvi a pezzi, non meritate nessuna compassione data la connivenza con i nostri nemici di sempre
Ma alle urne il conto sarà salatissimo, vedrete
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Re: Ci siamo
Ah, oggi violante si è schierato con la linea dura
Tale e quale al caimano, ogni giorno cambia idea e affermazioni
O magari il culo a strisce fattogli alla festa pd gli fa malissimo
Comunque, troppo tardi. Fosse per me, sarebbe già fuori
Tale e quale al caimano, ogni giorno cambia idea e affermazioni
O magari il culo a strisce fattogli alla festa pd gli fa malissimo
Comunque, troppo tardi. Fosse per me, sarebbe già fuori
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Re: Ci siamo
Sono quasi le 21.30 e il caimano è ancora senatore.
Epifà, allora?
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