Re: Renzi
Inviato: 02/02/2015, 15:40
Allora siamo in due........Rom ha scritto:Intervengo in corso d'opera sul personaggio Renzi, e non posso far altro che confermare quella che era stata la netta impressione che ebbi fin dalla prima volta che l'ho visto apparire sulla scena: in tizietto antipatico, con tutte le movenze e le smorfie del venditore di fumo.
Una reazione di pelle, la mia, che poco aveva a che fare con le analisi politiche, ma confesso di aver imparato a dare ascolto alla pelle e ai suoi messaggi: raramente mi ha tradito (anzi, dovrei dire "mai").
La stessa sensazione mi fece, in tempi non sospetti, Berlusconi: era un sabato del '79, e stavo tranquillamente lavorando al mio tavolo da impaginazione, ascoltando la radio (Rai 1, allora ancora nelle felicissime onde medie). Durante un servizio giornalistico da Milano, annunciano l'intervista a un palazzinaro del luogo, dicendone il nome, che non compresi chiaramente, ma dal sound mi sembrava già una parodia del bauscia meneghino. L'impressione che fosse una caricatura comica aumentò ascoltandolo: un ampolloso chiacchierone, tanto per usare un angelico eufemismo.
Una sensazione peggiorata di un palmo e mezzo, quando il palazzinaro fece la sua epifania nel campo televisivo, apparendo anche in video: un ampolloso chiacchierone, azzimato come un boss colombiano al matrimonio di sua sorella. Non avrei comprato da un simile personaggio nemmeno un cartoccio di caldarroste.
Renzi e Berlusconi "grandi comunicatori"? Bleah, o meglio: comunicatori che comunicano a chi? A un cieco, un cretino, un disgraziato appena uscito di galera, dove lo trattavano a grugniti e calci in culo?
Parlando di Renzi, dovrei dire: no, evidentemente è un grande (?) comunicatore buono per una gente di sinistra ridotta alla disperazione, e disposta a digerire quelle ridicole smorfiette, quelle sopracciglia aggrottate da pensatore pret-a-porter, quelle battutine da ragazzino di seconda media.
Lo so, sono giudizi superficiali, appunto di pelle e di stomaco, ma, parafrasando Pasolini, dico: bisogna recuperare il "coraggio di avere uno stomaco" - ricordando Nietzsche, che in una delle sue Inattuali, scrisse: un giorno a dividerci non saranno le idee, ma il buon gusto.