Re: quo vadis PD ????
Inviato: 16/07/2012, 23:12
giorgio ha scritto:Concordo.mariok ha scritto:Anche il miserevole epilogo dell'assemblea nazionale del PD rischia di essere fuorviante.
L'accento è stato posto sulla questione dei matrimoni gay, per indicare nelle posizioni ambigue di quel partito una riprova della sua debolezza. Cosa non nuova, per la verità, sin dai tempi della Binetti.
Ma è veramente questo il problema del PD? Essere in disaccordo sul matrimonio tra omosessuali, come sono per esempio io stesso, significa davvero non essere "progressisti" o addirittura essere omofobi?
O il problema non è molto più semplicemente la riconferma del fatto che un gruppo dirigente arroccato ed autoreferenziale, ha paura di confrontarsi su qualsiasi cosa (non solo e non tanto sulla questione pur importante dei "diritti civili") sia che si tratti di una mozione (forse perdente) sui matrimoni gay o della fissazione di una data per le primarie, per di più in un consesso in cui su 1000 teorici partecipanti, ne erano presenti appena un terzo?
E aggiungo che poco mi emozionano queste diatribe interne ad usum merlibus su temi pur importanti ma non discriminanti (sovrastrutturali, li chiamerei: una cosa da dignitosi ma iperliberisti borghesi come sono i radicali), ricordando con Marx (e col nostro Sandro Pertini) che "prima libertà, la libertà deal bisogno", 'chè senza di essa ogni individuo è in vendita, lui e i suoi diritti, la sua umana dignità.
Nessuno in quel consesso di ex qualcosa o di futuri qualcos'altro (di più non è dato sapere) ha il coraggio di affrontare davvero temi come l'ormai classico e fin troppo citato ma mai proposto davvero "nuovo modello di sviluppo"?
No, eh...bisognerebbe mettere in discussione i poteri a cui tutti costoro sono novantagradimente chinati, e relativi loro privilegi che finchè la barca va avanti così si godono come sacre sinecure.
Intanto il non-mio presidente della Repubblica (non casuale distribuzione delle maiuscole) scende in campo lancia in resta come un Berlusconi qualsiasi contro la procura.
Proprio lui, presidente del CSM.
Con il buon peso della ipocrisia maxima di farlo per salvaguardare il suo successore.
Ah presidè, ccà nisciun è fess......
Ho un parere diverso rispetto all’osservazione sollevata da mario.
Nei vari commenti di questi giorni agli articoli relativi al caso sorto al termine dell’assemblea di sabato del partito dei defunti in merito ai matrimoni gay, possiamo accertare che con una buona frequenza viene sollevata questa obiezione :
“ Ma con tutti i problemi che abbiamo, è mai possibile che il Pd si perda nella discussione sui matrimoni gay?”
Qualcuno è arrivato a spingersi oltre:
<< C’è gente che muore di fame e noi parliamo di matrimoni gay?>>
Per essere coerente con quanto vado scrivendo da tempo, anch’io dovrei accodarmi in prima battuta a questa corrente di pensiero.
Da sempre insisto sulla scaletta dei problemi da risolvere in cui al primo posto ci sta l’economia, la sua ripresa che in pratica significa occupazione.
L’articolo uno della nostra Costituzione è un punto di riferimento non solo nazionale ma anche internazionale, di quelli destinati ad essere considerati, out of time, o timeless, fuori dal tempo, senza tempo, in cui viene sancito per ogni uomo il diritto di sopravvivenza attraverso un reddito.
Poi c’è la giustizia, sempre anche questa collegata all’economia e al lavoro.
I diritti degli omosessuali vanno si portati avanti ma non hanno l’urgenza, la priorità che riguarda milioni di persone.
Invece nel caso specifico ho insistito pubblicando il pubblicabile affinché questo problema fosse posto all’attenzione del forum.
Ma una ragione specifica esiste.
Rispondendo ieri a peanuts, in merito alle bandiere del Pd presenti sull’hp, mario ed altri, hanno fatto rilevare che un conto è la casta del Pd, in cui credo che tutti su questo forum siano convinti che abbia tradito l’idealità del Cs, ma che in sostanza quelle bandiere rappresentino ancora quegli uomini e donne che credono ad una politica vincente di Cs.
Ed è per questo motivo che tutta la scaletta delle priorità si ribalta, perché la partita in gioco è un’altra. E risulta abbastanza chiara se consultate la pagina 6 e 7 del cartaceo della Repubblica di stamani.
In fondo pagina sono pubblicate due interviste. La 2, di pagina 7, riguarda la posizione a favore dei matrimoni sostenuta da Ignazio Marino, il cui titolo è:
“ Tutti devono essere uguali, questo è il punto
Rosy indossa ancora le lenti del Novecento”
Mentre nell’intervista/1 di pagina 6 si chiede il parere di Fioroni, un parere contro, ma quello che fa scattare l’allarme non è tanto la questione in sé, ma l’uso che Fioroni ed altri hanno fatto e stanno facendo.
Il titolo è chiarissimo:
“Il partito ha votato a larga maggioranza
e su quella base si può aprire un dialogo con l’Udc”
A Milano dicono:
“ El san anca i sass”,…oppure,
“ Le sa anca quel che mena el gess”.
I furbastri democristiani, in materia hanno manovrato non in funzione fine a sé stessa ma per poter aprire un dialogo con l’Udc”.
Ergo, quindi un problema che può essere considerato oggettivamente non urgente, per la casta è urgentissimo, e non doveva passare altrimenti sfumavano mesi di trattative con i Pierazzurri.
Diventa subito chiaro perché questo problema nel Pd non è mai stato risolto in tutti questi anni, perché gli ex democristiani avevano ben presente che il primo esame per ritornare con Casini era l’affossamento dei matrimoni gay perché inviso al Vaticano SpA.
Ecco subito truffato almeno il 90 % del 25 % di consenso che ancora stasera Ipr Marketing riservava al partito dei defunti.
Oggi al Pd sono arrivati attacchi da Grillo, da Di Pietro, da Vendola in materia di matrimoni gay.
Questo perché hanno capito che Fioroni, Gentiloni, Bersanoni, Dalemoni, Veltroni, Follinoni, Lettoni, Bindoni, Francesconi, Finocchiaroni, stanno svendendo un problema di diritti sul tavolo da anni in cambio della pregiudiziale per l’alleanza con Casini.
Allora, in questo caso il tema matrimoni gay diventa anch’esso prioritario, perché riguarda buona parte dell’elettorato del partito dei defunti che non ha capito che la dirigenza li sta fottendo per l’ennesima volta
solo per i loro interessi personali di bottega.
Infine.
Alessandra Sardoni, che domenica mattina conduceva la puntata di Omnibus, http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50274309
ha fatto rilevare che dei problemi dell'economia all'assemblea del Pd si è parlato poco.
In un partito normale, che tra l'altro racconta la palla di candidarsi alla guida del Paese, avrebbe dovuto discutere quasi esclusivamente di economia.
Ma invece hanno lavorato in maggioranza, soprattutto la direzione, per salvaguardare il loro posto in POLTRONE & FORCHETTE.
Lo smanettamento della Bindi è andato in direzione tale che venisse cassata la proposta delle minoranze, perché se no saltava la pregiudiziale per l'accordo con Pier Bordelli.
Claro????