camillobenso ha scritto:RISPOSTE GRADUALI
Che mi suggerite????? VOGLIO VOTARE!!!
pancho
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Votare a tutti costi appartiene alla cultura di una certa generazione. Ci è stato insegnato così e lo riteniamo un valore. Non votare ci sembra venire meno ad un principio fondamentale della democrazia. Ma la democrazia, ammesso che ci sia mai stata, adesso non c’è più.
Ma………………….
La vita bisogna percorrerla fino in fondo per capire.
Alle passate elezioni, in un gruppo di amici, in modo particolare della Biblioteca centrale che frequento 5 giorni su 7 di ogni settimana, io ero l’unico antirenziano.
La cosa più strana accaduta, riguarda un amico over ’80.
Comunista convinto, tutt’altro che ottuso e sempre disponibile al confronto aperto, ha votato Renzi. Gli sembrava un giovane che potesse fare qualcosa. E poi non votare Pd che conteneva una parte della sua cultura, della sua storia, gli sembrava una cosa abnorme.
In discussioni piuttosto accese negli anni precedenti, l’amico over ’80, era un fermo sostenitore dell’obbligo del voto.
Ma 4 giorni dopo il voto dello scorso maggio, non so per quale motivo, è diventato all’improvviso antirenziano, ma soprattutto è uscito con un’affermazione che sostiene ancora oggi con grande convinzione, tanto forte come quando sosteneva dell’obbligo al voto:
“IO NON VOTO PIU’”…”QUESTI PARTITI NON LI VOTO PIU’”.
E sempre per rimanere sugli incontri con vecchi amici, solo ieri alle 13,00, allo Spazio Arte, ho incontrato un vecchio amico compagno di scuola, sempre di matrice comunista, completamente schifato e totalmente disilluso da questi rappresentanti politici.
Ma in modo particolare, mi ha espresso la delusione del fratello, un over ’80, che ai tempi per sostenere la sua idea, si è fatto la galera perché ai tempi, nel primo dopo guerra succedeva anche questo.
“SE MI AVESSERO DETTO LA VERITA’, IO NON AVREI SPRECATO LA MIA VITA A FAVORE DELLA SINISTRA”.
Questa è una delle affermazioni più amare che un uomo può fare al termine della vita. La convinzione di avere sprecato il tuo tempo nella convinzione della fondatezza di un’idea politica.
Lo comprendo benissimo, perché sono mesi che vivo con profondo fastidio l’approssimarsi del 25 aprile, che quest’anno festeggia in pompa magna il settantesimo.
L’ipocrisia umana regna sovrana, e sovrasta tutto e tutti. Non c’è niente da festeggiare quando un’intera classe politica ha ridotto questo Paese in queste condizioni. Festeggiare il 25 aprile significa ammazzare per la seconda volta tutti coloro che hanno sacrificato il bene più alto che ogni uomo ha a disposizione, LA VITA.
Non è assolutamente accettabile che chi ha anteposto la propria vita affinché altri potessero disporre di una vita migliore, lo abbia fatto nella completa ignoranza di come poi le società crollano e si ritorna d’accapo.
Non è assolutamente accettabile morire a vent’anni, quando la vita si apre davanti a te, nei conflitti a fuoco contro le forze nazifasciste, oppure nelle camere di tortura, o finire impiccati per la gola con un gancio che usano i macellai per i quarti di manzo, lungo i viali alberati della Lomellina, perché deve essere di esempio a chi osa combattere il potere nazifascista.
Per arrivare poi a cosa???? A questo schifo di questi mesi, accettando passivamente che passi l’equivalente della legge Acerbo del ’23, che nelle elezioni del ’24 spianò la strada al fascismo????
Ma siamo diventati tutti matti????????
Beh, zione.
Io ho 40 anni di meno dei tuoi amici di biblioteca.
Però fammi dire due cose.
1. chi ha dato la vita 70 anni fa l'ha fatto per una causa comunque buona e vincente
2. niente dura in eterno: le idee devono evolversi e insieme gli strumenti per proporle e affermarle
Questi tuoi amici, e tutti noi, siamo vittime non di un abbaglio storico, ma di una
evoluzione (involuzione) storica.
Il comunismo ha perso e il capitalismo ha vinto.
Loro hanno dedicato una vita a un'idea di solidarietà sociale che aveva nome "comunismo".
Ma il "comunismo" vero ha perso perchè alla prova ha fallito materialmente e antropologicamente.
Cioè non ha saputo evolversi e non ha resistito alla prova del tempo, della Storia.
Per farti un'idea leggiti il libro di Gorbacev: racconta dall'interno, con le memorie di un vero
comunista, come nasce l'unione sovietica... ma anche quando, come e perchè muore.
Questo "limite" del comunismo forse i tuoi amici avrebbero potuto vederlo già negli anni 50-60.
Ma non l'hanno visto, e ci siamo sciroppati il terrorismo, poi il liberismo, il berlusconismo, ed eccoci qua.
Quindi forse chi ha tradito i tuoi amici, e con loro chi ha dato la vita durante la Resistenza,
non sono i democristiani alla Renzi, che pure i tuoi amici hanno appoggiato come dicevi prima.
Ma sono loro stessi.
Il sistema e' crollato grazie al fatto che le masse, vicini, amici e parenti compresi, votano
costantemente per partito preso il candidato che meglio solletica la pancia.
O al limite stanno a casa.
Come se stessero a una partita di calico. Stessa folle faziosità, ma, soprattutto,
stessa percezione del valore di cosa è in gioco: la mera soddisfazione per una vittoria
effimera, o per la sconfitta dell'odiato avversario.
L'idea che invece è in gioco il futuro a 5-10 anni, che quando si vota è in corso un
processo di selezione democratica, questo mai: votare con la testa, mai.
Ieri il PCI (anche se il comunismo reale dava pessima prova di se).
Dopo D'Alema/Bertinotti e soci (nonostante la pessima prova politica avuta affossando Prodi).
Dopo la Lega, Grillo, poi Renzi.
Oppure dall'altro lato votavano DC.
Poi Berlusconi.
Poi adesso Renzi, Grillo o Salvini.
Ammettiamolo suvvia.
I nostri veci votano come banderuole al vento.
E i giovani non sono da meno.
Di conseguenza per decenni e decenni è andata avanti la classe politica
dei paraculi, altro che competizione e selezione democratica.
E dal paraculismo alla corruzione il passo è breve.
Alle utime elezioni, esempio di voto di pancia, l'errore che è stato fatto è che
anzichè stare a casa, o votare Grillo o Ingroia, i delusi dal PD dovevano
votare in massa SEL.
Oggi SEL avrebbe avuto qualche decina di deputati e senatori in più, gli equilibri
sarebbero stati decisamente diversi, e avremmo avuto maggioranza, governo
e riforme diversi.
Ma non è andata così.
Qualcuno ha teorizzato che SEL e PD erano la stessa cosa.
Altri che i sinistri erano fuori dalla storia.
Le masse se la sono bevuta, e questo è il risultato.
O alle primarie del PD, altro esempio di voto di pancia.
Bisognava rottamare i vecchi dirigenti, in modo indistinto
e sregolato, ao' so' tutti ugguali, con questi dirigenti non vinceremo mai!!!
Bene, allora giù tutti a votare Renzi, per punire la sinistra PD della ditta,
del resto lo dice pure Mentana!!!
Oppure stiamo tutti a casa che il PD fa schifo, e poco importa che i destri
intanto alle primarie ci vanno per appoggiare Renzi (qualcosa vorrà pur
dire no?), noi stiamo a casa lo stesso.
E adesso ci sorbiamo Renzi che intanto ha capito come solleticare
e utilizzare la destra per far fuori la sinistra dal centrosinistra.
Dirai tu, zione, che le masse non sono automaticamente dotate di cervello.
Che i "leader" avrebbero quell ruolo e funzione.
Vero.
Eppure se guardi come i nostri vicini sbandano paurosamente quando votano,
magari da Berlinguwe a Salvini, a me viene da domandarmi se una massa
talmente decerebrato possa essere in qualche modo gevernata.
O se invece il livello di consapevolezza sia talmente basso da rendere
impossibile qualunque tentativo.
Tornando alla possibilità di effettuare scelte sensate in autonomia.
L'idea che senza "contaminarsi" si possa comunque votare il "meno peggio",
utilizzando un criterio razionale per scegliere un'opzione non ottimale,
ma strumentale a favorire una possibiltà positiva per quanto remota,
o per impedirne una negativa per quanto probabile, non sfiora
neanche le menti della gente.
Neanche le menti della gente "politicamente attiva".
E allora non diciamo che i partigiani sono stati traditi da chissà chi o cosa.
Diciamo invece che è venuto a mancare quel minimo di senso comune
e razionalità che ha portato in montagna insieme a combattere i nazifascisti,
ex militari e fuggiaschi, monarchici e socialisti, cattolici e comunisti.
Venuta meno l'unità, tutto si è sciolto come neve al sole.
Alla fin fine quello che e' mancato è la fede.
soloo42001