In edicola sul Fatto: “Servizio Pubblico, boom di ascolto. B., boom di bugie”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/01/ ... ie/216651/
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Non si riesce a capire perché più la crisi si aggrava e più gli italiani credono alle balle che gli vengono propinate in quantità industriale.
Naturalmente B. è il numero uno in questo campo. Il numero uno assoluto, imbattibile. Ma anche gli altri non scherzano. Tempo di elezioni e questo sport nazionale registra un picco fuori dal comune.
Ha scritto l'ottimo Massimo Gramellini, un attento osservatore dei costumi italiani:
La vita è altrove
(Massimo Gramellini).
09/01/2013 di triskel182
Riporto volentieri il pensiero del lettore Marco Pz.
La campagna elettorale appena incominciata è già inguardabile, illeggibile, inascoltabile.
Tonnellate di discussioni su poltrone, alleanze e schieramenti.
E poi twitter, il nuovo giocattolo, il salotto vip in versione tascabile dove i potenti spettegolano tra loro di poltrone, alleanze e schieramenti.
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Non uno, dicasi uno, che indichi una visione del mondo, una direzione di marcia.
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Non una parola, dicasi una, su agricoltura, urbanistica, filiere a chilometro zero, turismo, cultura, protezione del territorio, trasporti, scuola, ospedali.
Non un progetto, dicasi uno, che tenga insieme le voci di quell’elenco e magari vi aggiunga gli asili nido e l’assistenza a malati e anziani.
La vita vera.
Quella di cui parlano a cena, e non su twitter, le persone vere.
Cosa hanno realizzato i candidati nel corso della carriera sui temi che riguardano «noi» e non «loro»?
Cosa pensano della Cina, della Russia, delle guerre in corso nel mondo, di tutto ciò che succede in un raggio maggiore di dieci centimetri dal loro ombelico?
Nel silenzio degli interessati, l’unico programma elettorale lo stanno scrivendo, giorno per giorno, le famiglie, le associazioni di volontariato e le aziende che mandano avanti la baracca e, non ricevendo nulla dalla politica, si accontenterebbero che la politica smettesse di intralciarle con la burocrazia.
Difficile dare torto a Marco Pz: da decenni (penso all’economia sommersa) l’Italia va avanti, o almeno non troppo indietro, nonostante la politica.
E’ la sua salvezza. Purtroppo è anche la sua dannazione.
Da La Stampa del 09/01/2013.