Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
SPERO DI AVERE RISPOSTE ALMENO DAGLI AMICI DEL FORUM.
IL FALLIMENTO DI UNA CLASSE POLITICA E DI UNA CLASSE DIRIGENTE E' ORMAI CONCLAMATO.
RITORNO DI CONSEGUENZA ALLA DOMANDA INIZIALE DI QUESTO 3D:
"COME SE NE VIENE FUORI?"
IL FALLIMENTO DI UNA CLASSE POLITICA E DI UNA CLASSE DIRIGENTE E' ORMAI CONCLAMATO.
RITORNO DI CONSEGUENZA ALLA DOMANDA INIZIALE DI QUESTO 3D:
"COME SE NE VIENE FUORI?"
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Re: Come se ne viene fuori ?
UNO DEI TEMI CHE AFFLIGGONO LA SOCIETA' ITALIANA E LA RENDONO DI FATTO FALLITA E' SENZA OMBRA DI DUBBIO LA CORRUZIONE.
UN PROBLEMA CHE NESSUN POLITICO O RAGGRUPPAMENTO POLITICO E' IN GRADO DI RISOLVERE.
IL FATTO QUOTIDIANO.IT PUBBLICA QUESTO ARTICOLO:
mercoledì 03/05/2017
Di Matteo: “Confiscare i beni ai corrotti sarebbe una svolta epocale”
Il pm antimafia e la proposta presentata con Antonio Ingroia: “Sarebbe come la Rognoni-La Torre del 1982”
Di Matteo: “Confiscare i beni ai corrotti sarebbe una svolta epocale”
di Giuseppe Lo Bianco | 3 maggio 2017
| 148
Il ddl che estende la normativa antimafia sulla confisca di beni ai corrotti? “Un terremoto, sono convinto che l’approvazione segnerebbe un momento di svolta nella lotta al sistema criminale integrato come fu epocale l’approvazione della legge La Torre del 1982”. Sfidando inevitabili polemiche sul presenzialismo dei magistrati, il pm Nino Di Matteo ha aderito all’invito del suo ex collega di Dda Antonio Ingroia partecipando venerdi scorso a Palermo all’iniziativa organizzata dal leader di Azione Civile, promotore insieme al figlio di Pio La Torre, del disegno di legge. Lo abbiamo intervistato.
Dottor Di Matteo, perché “un terremoto”?
Perché segnerebbe un momento di svolta allo stesso modo in cui segnò una svolta epocale l’approvazione della legge La Torre del 1982: dalle intercettazioni sappiamo che le ossessioni costanti dei boss erano quelle di abolire o attenuare quell’impianto normativo. Ed era una delle condizioni che Salvatore Riina poneva attraverso il papello per far finire le stragi insieme all’abolizione dell’ergastolo. Per il sistema della corruzione e per la gestione lobbistica del potere questa legge costituirebbe un terremoto capace di sovvertire delicati equilibri criminali fondati sulla garanzia di impunità e sulla valutazione dei costi benefici rischi che fa pendere la bilancia a vantaggio della scelta corruttiva.
Il caso Saguto è la spia che le misure di prevenzione non godono di buona salute…
Oggi c’è un tentativo di rivedere al ribasso il sistema delle misure di prevenzione patrimoniali sfruttando abilmente le incrostazioni del sistema che pure devono essere individuate e colpite. Ma ciò non deve costituire lo strumento per depotenziare l’arma delle indagini antimafia.
Al convegno ha attaccato Renzi (“ha discusso con Berlusconi di come riformare la Costituzione”) e ha citato l’esempio di La Torre come protagonista di una politica “davvero antimafiosa” perché faceva i nomi dei politici alleati dei corleonesi prima che finissero nei rapporti giudiziari. E ha aggiunto che la memoria di La Torre oggi “viene continuamente nei fatti mortificata dalla classe politica, anche da quella che milita nei partiti che sono nati dal vecchio Pci”. Il riferimento al Pd è abbastanza chiaro, secondo lei c’è da attendersi un sostegno tiepido al ddl Ingroia-La Torre?
Oggi quel concetto alto della politica è stato totalmente tradito. Sul sostegno a questo progetto di legge si gioca l’ennesima occasione di riscatto di un ceto politico che ha bisogno di riacquistare credibilità e autorevolezza cominciando a privilegiare l’onestà.
Sul ddl in discussione al Senato i suoi colleghi Ilda Boccassini e Franco Roberti hanno espresso perplessità…
Non ho avuto modo di analizzare i rilievi dei colleghi e non mi pronuncio nello specifico, ma resto convinto che estendere la disciplina sulle misure di prevenzione patrimoniali anche ai corrotti segnerebbe una svolta di eccezionale portata.
La sua presenza al convegno ha riacceso prevedibili polemiche. Perché ha deciso di partecipare?
Perché si commemorava Pio La Torre, e perché Antonio Ingroia è un amico, ha dimostrato che esiste una magistratura coraggiosa, indipendente capace di esercitare un controllo di legalità a 360 gradi ma è soprattutto un uomo consapevole che la democrazia non si può veramente realizzare senza una liberazione dalle mafie, anzi dalla mentalità mafiosa, da un sistema di illegalità diffusa a tutti i livelli che sta corrodendo come un cancro il nostro Paese.
Nel suo intervento ha ripetuto l’apprezzamento al codice etico dei 5 Stelle. Non teme nuove polemiche?
Quando una forza politica pone il problema di distinguere tra responsabilità politica e responsabilità penale e lo impone ai propri iscritti fa venir meno l’automatismo illogico tra il progredire dell’azione giudiziaria e eventuali provvedimenti di tipo politico che spesso ha costituito per i partiti l’alibi per non fa pulizia al loro interno. E a tutto ciò bisogna guardare positivamente.
Da La Torre a La Torre, dunque. Trentacinque anni dopo abbiamo ancora bisogno di lui. Ma secondo lei, che da pm ha condotto le indagini su quel delitto, è stato ucciso per la sua legge?
È riduttivo ritenere che sia stato ucciso soltanto perché promotore di quella importantissima legge. Dalle sentenze di questi anni sulle stragi e sugli omicidi eccellenti emergono tantissimi elementi concreti per ritenere che possono avere avuto e probabilmente hanno avuto un ruolo altri ambienti e altri soggetti che della mafia non facevano parte, ma che con la mafia condividevano interessi criminali come emerge anche da alcune indagini in corso il cui progredire è lasciato con sempre più malcelato fastidio sulle spalle di pochissimi magistrati e pochissimi investigatori.
UN PROBLEMA CHE NESSUN POLITICO O RAGGRUPPAMENTO POLITICO E' IN GRADO DI RISOLVERE.
IL FATTO QUOTIDIANO.IT PUBBLICA QUESTO ARTICOLO:
mercoledì 03/05/2017
Di Matteo: “Confiscare i beni ai corrotti sarebbe una svolta epocale”
Il pm antimafia e la proposta presentata con Antonio Ingroia: “Sarebbe come la Rognoni-La Torre del 1982”
Di Matteo: “Confiscare i beni ai corrotti sarebbe una svolta epocale”
di Giuseppe Lo Bianco | 3 maggio 2017
| 148
Il ddl che estende la normativa antimafia sulla confisca di beni ai corrotti? “Un terremoto, sono convinto che l’approvazione segnerebbe un momento di svolta nella lotta al sistema criminale integrato come fu epocale l’approvazione della legge La Torre del 1982”. Sfidando inevitabili polemiche sul presenzialismo dei magistrati, il pm Nino Di Matteo ha aderito all’invito del suo ex collega di Dda Antonio Ingroia partecipando venerdi scorso a Palermo all’iniziativa organizzata dal leader di Azione Civile, promotore insieme al figlio di Pio La Torre, del disegno di legge. Lo abbiamo intervistato.
Dottor Di Matteo, perché “un terremoto”?
Perché segnerebbe un momento di svolta allo stesso modo in cui segnò una svolta epocale l’approvazione della legge La Torre del 1982: dalle intercettazioni sappiamo che le ossessioni costanti dei boss erano quelle di abolire o attenuare quell’impianto normativo. Ed era una delle condizioni che Salvatore Riina poneva attraverso il papello per far finire le stragi insieme all’abolizione dell’ergastolo. Per il sistema della corruzione e per la gestione lobbistica del potere questa legge costituirebbe un terremoto capace di sovvertire delicati equilibri criminali fondati sulla garanzia di impunità e sulla valutazione dei costi benefici rischi che fa pendere la bilancia a vantaggio della scelta corruttiva.
Il caso Saguto è la spia che le misure di prevenzione non godono di buona salute…
Oggi c’è un tentativo di rivedere al ribasso il sistema delle misure di prevenzione patrimoniali sfruttando abilmente le incrostazioni del sistema che pure devono essere individuate e colpite. Ma ciò non deve costituire lo strumento per depotenziare l’arma delle indagini antimafia.
Al convegno ha attaccato Renzi (“ha discusso con Berlusconi di come riformare la Costituzione”) e ha citato l’esempio di La Torre come protagonista di una politica “davvero antimafiosa” perché faceva i nomi dei politici alleati dei corleonesi prima che finissero nei rapporti giudiziari. E ha aggiunto che la memoria di La Torre oggi “viene continuamente nei fatti mortificata dalla classe politica, anche da quella che milita nei partiti che sono nati dal vecchio Pci”. Il riferimento al Pd è abbastanza chiaro, secondo lei c’è da attendersi un sostegno tiepido al ddl Ingroia-La Torre?
Oggi quel concetto alto della politica è stato totalmente tradito. Sul sostegno a questo progetto di legge si gioca l’ennesima occasione di riscatto di un ceto politico che ha bisogno di riacquistare credibilità e autorevolezza cominciando a privilegiare l’onestà.
Sul ddl in discussione al Senato i suoi colleghi Ilda Boccassini e Franco Roberti hanno espresso perplessità…
Non ho avuto modo di analizzare i rilievi dei colleghi e non mi pronuncio nello specifico, ma resto convinto che estendere la disciplina sulle misure di prevenzione patrimoniali anche ai corrotti segnerebbe una svolta di eccezionale portata.
La sua presenza al convegno ha riacceso prevedibili polemiche. Perché ha deciso di partecipare?
Perché si commemorava Pio La Torre, e perché Antonio Ingroia è un amico, ha dimostrato che esiste una magistratura coraggiosa, indipendente capace di esercitare un controllo di legalità a 360 gradi ma è soprattutto un uomo consapevole che la democrazia non si può veramente realizzare senza una liberazione dalle mafie, anzi dalla mentalità mafiosa, da un sistema di illegalità diffusa a tutti i livelli che sta corrodendo come un cancro il nostro Paese.
Nel suo intervento ha ripetuto l’apprezzamento al codice etico dei 5 Stelle. Non teme nuove polemiche?
Quando una forza politica pone il problema di distinguere tra responsabilità politica e responsabilità penale e lo impone ai propri iscritti fa venir meno l’automatismo illogico tra il progredire dell’azione giudiziaria e eventuali provvedimenti di tipo politico che spesso ha costituito per i partiti l’alibi per non fa pulizia al loro interno. E a tutto ciò bisogna guardare positivamente.
Da La Torre a La Torre, dunque. Trentacinque anni dopo abbiamo ancora bisogno di lui. Ma secondo lei, che da pm ha condotto le indagini su quel delitto, è stato ucciso per la sua legge?
È riduttivo ritenere che sia stato ucciso soltanto perché promotore di quella importantissima legge. Dalle sentenze di questi anni sulle stragi e sugli omicidi eccellenti emergono tantissimi elementi concreti per ritenere che possono avere avuto e probabilmente hanno avuto un ruolo altri ambienti e altri soggetti che della mafia non facevano parte, ma che con la mafia condividevano interessi criminali come emerge anche da alcune indagini in corso il cui progredire è lasciato con sempre più malcelato fastidio sulle spalle di pochissimi magistrati e pochissimi investigatori.
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Re: Come se ne viene fuori ?
I problemi che “affliggono” (si fa per dire), il governo e la classe politica in questa particolare fase della storia d’Italia, sono:
1) Ali-taglia
2) Le Ong
3) L’Illegittima difesa
Corruzione, e lavoro non li riguardono.
Nella corruzione ci SGUAZZANO.
Il lavoro per il momento ce l’hanno. Fanno finta di occuparsi della politica del BelPaese.
L’unico ad avere coraggio, oggi, dicendo come stanno le cose, è Achille Serra, che dichiara:
ACHILLE SERRA
“Macché sicurezza
hanno in testa
soltanto le urne
| IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 5 Maggio 2017
1) Ali-taglia
2) Le Ong
3) L’Illegittima difesa
Corruzione, e lavoro non li riguardono.
Nella corruzione ci SGUAZZANO.
Il lavoro per il momento ce l’hanno. Fanno finta di occuparsi della politica del BelPaese.
L’unico ad avere coraggio, oggi, dicendo come stanno le cose, è Achille Serra, che dichiara:
ACHILLE SERRA
“Macché sicurezza
hanno in testa
soltanto le urne
| IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 5 Maggio 2017
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Re: Come se ne viene fuori ?
ILLEGITTIMA DIFESA.
….ARMIAMOCI E PARTITE…..
IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 5 Maggio 2017
“I REATI SONO IN CALO”
Saviano attacca i dem: “Sono il partito della peggior destra”
”NON È CONSENTENDO alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini. È solo un’illusione e una mancia politica per ottenere consenso. Con il decreto Minniti e la legge sulla legittima difesa, il Partito democratico ha deciso definitivamente di essere un partito della peggior destra che fa leva su istinto, ignoranza e luoghi comuni”. Roberto Saviano scomunica così, su Facebook, il flir t dei democratici col securitarismo alla Salvini: “La politica decide di abbandonare la statistica (secondo cui per i reati predatori tra il 2015 e il 2016 c’è stato un calo del 16% e non un aumento) per assecondare la percezione del crimine e ‘i nv i t a re ’i cittadini ad armarsi. La sicurezza si ottiene con politiche sociali, con l’aumento dei controlli, non delegando alla difesa personale, cosa che lascia una tale discrezionalità da rendere pericolosissima questa l e g ge ”, attacca ancora lo scrittore:“Non è più ciò che realmente accade il criterio guida per stabilire come fare le leggi, ma la percezione che le persone hanno della realtà, una percezione indotta dai media che parlano di insicurezza con argomentazioni leghiste. Quando il nuovo fascismo sarà alle porte ricordiamoci di chi gliele avrà fatte trovare aperte”.
….ARMIAMOCI E PARTITE…..
IL FATTO QUOTIDIANO | Venerdì 5 Maggio 2017
“I REATI SONO IN CALO”
Saviano attacca i dem: “Sono il partito della peggior destra”
”NON È CONSENTENDO alle persone di armarsi e di sparare che si tutela la sicurezza dei cittadini. È solo un’illusione e una mancia politica per ottenere consenso. Con il decreto Minniti e la legge sulla legittima difesa, il Partito democratico ha deciso definitivamente di essere un partito della peggior destra che fa leva su istinto, ignoranza e luoghi comuni”. Roberto Saviano scomunica così, su Facebook, il flir t dei democratici col securitarismo alla Salvini: “La politica decide di abbandonare la statistica (secondo cui per i reati predatori tra il 2015 e il 2016 c’è stato un calo del 16% e non un aumento) per assecondare la percezione del crimine e ‘i nv i t a re ’i cittadini ad armarsi. La sicurezza si ottiene con politiche sociali, con l’aumento dei controlli, non delegando alla difesa personale, cosa che lascia una tale discrezionalità da rendere pericolosissima questa l e g ge ”, attacca ancora lo scrittore:“Non è più ciò che realmente accade il criterio guida per stabilire come fare le leggi, ma la percezione che le persone hanno della realtà, una percezione indotta dai media che parlano di insicurezza con argomentazioni leghiste. Quando il nuovo fascismo sarà alle porte ricordiamoci di chi gliele avrà fatte trovare aperte”.
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Re: Come se ne viene fuori ?
ILLEGITTIMA DIFESA
Saviano attacca i dem: “Sono il partito della peggior destra”
Berlusconi nuovamente ricoverato d’urgenza alla Madonnina.
Colpito la notte scorsa da arma da fuoco, mentre dal terrazzo tentava di entrare nella camera da letto della Pascale.
Saviano attacca i dem: “Sono il partito della peggior destra”
Berlusconi nuovamente ricoverato d’urgenza alla Madonnina.
Colpito la notte scorsa da arma da fuoco, mentre dal terrazzo tentava di entrare nella camera da letto della Pascale.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Per la corruzzione il M5S aveva fatto una proposta.Quando uno entra in politica deve far vedere i suoi redditi prima.Poi vedere se quei redditi sono decisamente cambiati di molto.Poi si doveva fare un referendum per aderire all'euro.
A mio avviso si è bagliato a far entrare nell'euro paesi che avevano costi della manodopera piu bassa.Quindi fabbriche trasferite in varie nazioni.Si doveva costruire una Europa ugualitaria sia negli stipendi dei lavoratori impiegati onorevoli fino al presidente della repubblica , insomma una europa di stati uniti.Poi non occorrevano 3 sedi Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo.Ci fanno i conti in tasca a noi: a loro chi li fà? cominciare a mandare nel parlamento europeo persone che sappiano parlare L'inglese, si risparmiava anche li dei soldini.Insomma L'Europa è stata un buco nell'acqua.E' solo a vantaggio dei banchieri e imprenditori che delocalizzano.Poi non dimentichiamoci con il governo Berlusconi che non ha controllato i prezzi fra la lira e l'euro.Occorreva stampare pure i centesimi,me li ritrovo sparsi per il pavimento.Altra cosa con i vecchi partiti non abbiamo nessuna speranza nel futuro.L'untima legge passata ieri alla camera della legittima difesa di sera.Mi chiedo e questi sarebbero parlamentari migliori dei principianti del M5S.
Bravo PD.
Ciao
Paolo11
A mio avviso si è bagliato a far entrare nell'euro paesi che avevano costi della manodopera piu bassa.Quindi fabbriche trasferite in varie nazioni.Si doveva costruire una Europa ugualitaria sia negli stipendi dei lavoratori impiegati onorevoli fino al presidente della repubblica , insomma una europa di stati uniti.Poi non occorrevano 3 sedi Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo.Ci fanno i conti in tasca a noi: a loro chi li fà? cominciare a mandare nel parlamento europeo persone che sappiano parlare L'inglese, si risparmiava anche li dei soldini.Insomma L'Europa è stata un buco nell'acqua.E' solo a vantaggio dei banchieri e imprenditori che delocalizzano.Poi non dimentichiamoci con il governo Berlusconi che non ha controllato i prezzi fra la lira e l'euro.Occorreva stampare pure i centesimi,me li ritrovo sparsi per il pavimento.Altra cosa con i vecchi partiti non abbiamo nessuna speranza nel futuro.L'untima legge passata ieri alla camera della legittima difesa di sera.Mi chiedo e questi sarebbero parlamentari migliori dei principianti del M5S.
Bravo PD.
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Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
Paolo ti voglio bene ma sappi che non è possibile fare un referendum sul EURO, sarebbe anti-costituzionale.paolo11 ha scritto: ...
Poi si doveva fare un referendum per aderire all'euro.
A mio avviso si è bagliato a far entrare nell'euro paesi che avevano costi della manodopera piu bassa.Quindi fabbriche trasferite in varie nazioni.Si doveva costruire una Europa ugualitaria sia negli stipendi dei lavoratori impiegati onorevoli fino al presidente della repubblica , insomma una europa di stati uniti.Poi non occorrevano 3 sedi Strasburgo, Bruxelles, Lussemburgo.Ci fanno i conti in tasca a noi: a loro chi li fà? cominciare a mandare nel parlamento europeo persone che sappiano parlare L'inglese, si risparmiava anche li dei soldini.Insomma L'Europa è stata un buco nell'acqua.E' solo a vantaggio dei banchieri e imprenditori che delocalizzano.Poi non dimentichiamoci con il governo Berlusconi che non ha controllato i prezzi fra la lira e l'euro.Occorreva stampare pure i centesimi,me li ritrovo sparsi per il pavimento.Altra cosa con i vecchi partiti non abbiamo nessuna speranza nel futuro. ...
Quindi per farlo prima bisogna cambiare la Costituzione ... mi sembra troppo
Poi mi meraviglio che si crede ancora alla favola che si delocalizza per il costo del lavoro ...
Le imprese fuggono dall'Italia non per il costo del lavoro (in Germania, Francia, Danimarca, Svezia allora non dovrebbero avere fabbriche ) ma per il fatto che l'Italia col suo debito pubblico è "fallita" e quindi hanno paura di vedersi requisire le proprie fabbriche (vedi art.43 della Costituzione Italiana). Spostando la produzione altrove nel caso in cui l'Italia fallisse le imprese continuano a produrre ed a ricevere i ricavi. Il lavoro incide mediamente sul 14%, quindi non è questo il motivo per cui le aziende delocalizzano (in generale).
La questione come sempre è ben più complessa.
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: Come se ne viene fuori ?
So che non si può fare il referendum.Il M5S lo proponeva per saggiare i cittadini e possono farlo tranquillamente.Riguardo alla delocalizzazione all'inizio molti andavano in Romania.Lo sai che loro hanno tenuto la loro valuta e pure l'euro.Questo me lo diceva
la badante di mia madre, potevamo anche noi.Per comperare certe cose le comprano con la loro moneta per altre ci vuole l'euro.Gli Usa con il nuovo presidente Donald Trump cerca di far rientrare negli USA le aziende che erano andate all'estero con dei vantaggi per far lavorare gli americani. Comunque nelle cose importanti devono consultare i cittadini non i politicanti.Cambino la legge alle prossime elezioni politiche se dovesse vincere il M5S
http://www.tvsvizzera.it/tvs/delocalizz ... source=rss
http://gds.it/2016/12/05/trump-minaccia ... 35_599056/
Ciao
Paolo11
la badante di mia madre, potevamo anche noi.Per comperare certe cose le comprano con la loro moneta per altre ci vuole l'euro.Gli Usa con il nuovo presidente Donald Trump cerca di far rientrare negli USA le aziende che erano andate all'estero con dei vantaggi per far lavorare gli americani. Comunque nelle cose importanti devono consultare i cittadini non i politicanti.Cambino la legge alle prossime elezioni politiche se dovesse vincere il M5S
http://www.tvsvizzera.it/tvs/delocalizz ... source=rss
http://gds.it/2016/12/05/trump-minaccia ... 35_599056/
Ciao
Paolo11
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Re: Come se ne viene fuori ?
AI PROBLEMI GIA’ ELENCATI, AGGIUNGIAMO ANCHE QUESTO.
Dalla copertina di MILLENNIUM :
“Mentre nel bagno dei deputati abbiamo trovato la coca”
Libero spara in prima pagina:
Adesso si spiegano certe leggi
Cocaina in Parlamento
A più di 10 anni dal servizio delle iene che rivelò che un onorevole su tre era positivo al test antidroga
la nuova rivista Millennium scopre che nei bagni di Montecitorio, tra una seduta a l’altra, qualcuno sniffa.
Dalla copertina di MILLENNIUM :
“Mentre nel bagno dei deputati abbiamo trovato la coca”
Libero spara in prima pagina:
Adesso si spiegano certe leggi
Cocaina in Parlamento
A più di 10 anni dal servizio delle iene che rivelò che un onorevole su tre era positivo al test antidroga
la nuova rivista Millennium scopre che nei bagni di Montecitorio, tra una seduta a l’altra, qualcuno sniffa.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Achille ochetto segretario PDS è andato pure lui a votare alle primarie.Roma da matti.
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Paolo11
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