Come se ne viene fuori ?

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UncleTom
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Re: Come se ne viene fuori ?

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………..……..ITALIANI,…..BRAVA GENTE………….





SCRIVEVA DUE MESI FA UN CERTO “CARLO” NEI COMMENTI SUL FATTO QUOTIDIANO A PROPOSITO DELL’ARTICOLO:

Migranti, Emma Bonino: “Siamo stati noi tra 2014 e 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia”



carlo

2 mesi fa
-
arrivano i nodi al pettine. Tra il 2014 ed il 2016 abbiamo chiesto flessibilità sui conti pubblici (#fiscalcompact) per questioni politiche interne e per ragioni elettorali. In cambio abbiamo offerto la nostra disponibilità ad accogliere i migranti, anche quelli "economici". Solo l'altro giorno, probabilmente proprio per quella ampia disponibilità dichiarata, ci è stato concesso di aggirare un altro macigno delle "direttive europee" : Il "bail in" , con un intervento di denaro pubblico pari a circa 7 miliardi. . Ora però i rinvii sono alla fine ed i nodi al pettine. Il fiscal compact entra a pieno regime nel 2018 , con conseguenze gravissime sul bilancio dello Stato. Ci ritroviamo, dunque, ad aver speso più di quanto potessimo, non per la crescita ma per manovre propagandistiche e per il salvataggio di istituti bancari che hanno profittato della buona fede dei piccoli risparmiatori e della cattiva coscienza degli organi di controllo. Ora, Il problema migranti economici (circa l'80% dei migranti) dovremmo risolverlo con i nostri mezzi e siccome le risorse mancano, l'unica soluzione che il Governo e Minniti riescono ad immaginare, è quella di stoccarli nel Nord Africa, in paesi in cui se parli di diritti umani ti spernacchiano vistosamente.
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UncleTom ha scritto:………..……..ITALIANI,…..BRAVA GENTE………….





SCRIVEVA DUE MESI FA UN CERTO “CARLO” NEI COMMENTI SUL FATTO QUOTIDIANO A PROPOSITO DELL’ARTICOLO:

Migranti, Emma Bonino: “Siamo stati noi tra 2014 e 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia”






carlo

2 mesi fa
-
arrivano i nodi al pettine. Tra il 2014 ed il 2016 abbiamo chiesto flessibilità sui conti pubblici (#fiscalcompact) per questioni politiche interne e per ragioni elettorali. In cambio abbiamo offerto la nostra disponibilità ad accogliere i migranti, anche quelli "economici". Solo l'altro giorno, probabilmente proprio per quella ampia disponibilità dichiarata, ci è stato concesso di aggirare un altro macigno delle "direttive europee" : Il "bail in" , con un intervento di denaro pubblico pari a circa 7 miliardi. . Ora però i rinvii sono alla fine ed i nodi al pettine. Il fiscal compact entra a pieno regime nel 2018 , con conseguenze gravissime sul bilancio dello Stato. Ci ritroviamo, dunque, ad aver speso più di quanto potessimo, non per la crescita ma per manovre propagandistiche e per il salvataggio di istituti bancari che hanno profittato della buona fede dei piccoli risparmiatori e della cattiva coscienza degli organi di controllo. Ora, Il problema migranti economici (circa l'80% dei migranti) dovremmo risolverlo con i nostri mezzi e siccome le risorse mancano, l'unica soluzione che il Governo e Minniti riescono ad immaginare, è quella di stoccarli nel Nord Africa, in paesi in cui se parli di diritti umani ti spernacchiano vistosamente.






IlFattoQuotidiano.it / Politica


Migranti, Emma Bonino: “Siamo stati noi tra 2014 e 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia”

POLITICA
"All’inizio non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli", ha spiegato l'ex ministra degli Esteri del governo Letta, evocando un accordo mirato a far sì che le operazioni fossero coordinate da Roma. Ora "disfare questo accordo adesso è piuttosto complicato"
di F. Q. | 5 luglio 2017
603
Più informazioni su: Emma Bonino, Immigrati, Immigrazione, Migranti

“Siamo stati noi a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia, anche violando Dublino”. Il sostanziale isolamento dell’Italia in Europa sulla questione immigrazione, secondo l’ex ministra degli Esteri del governo Letta Emma Bonino, è anche colpa dell’Italia stessa. “Nel 2014-2016”, quindi durante il governo Renzi, “che il coordinatore fosse a Roma, alla Guardia Costiera e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia, lo abbiamo chiesto noi, l’accordo l’abbiamo fatto noi, violando di fatto Dublino”, ha detto alcuni giorni fa Bonino, intervistata dalla direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini durante la 69esima assemblea di Confartigianato Brescia.
Il riferimento era al fatto che l’operazione europea Triton, partita nel 2014 dopo la fine di quella italiana Mare Nostrum, prevede che le navi dei Paesi europei che pattugliano il Mediterraneo portino i migranti eventualmente soccorsi in Italia. Anche se Triton non è pensata come missione di salvataggio, bensì di controllo delle frontiere.


“All’inizio”, secondo l’ex titolare della Farnesina, “non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli.



Un po’ ci siamo legati i piedi e un po’ francamente abbiamo sottovalutato la situazione”. Ora quindi si cerca di correre ai ripari, si litiga con Bruxelles e con gli altri Stati membri e facciamo fatica a farci ascoltare.

Ma “disfare questo accordo adesso è piuttosto complicato”. Anche se “io non apprezzo per niente né l’atteggiamento spagnolo, né francese, né quello degli altri”.
Per la Bonino le speranze di migliorare la situazione al vertice di Tallinn, che inizia giovedì, per l’Italia sono davvero poche. Quanto alle intese con la Libia, “non si può fare un accordo, ammesso che sia accettabile, semplicemente perché ha due governi, due parlamenti, 140 tribù”. “Una delle cose di cui sono più orgogliosa – ha aggiunto – è Mare Nostrum”, l’operazione militare e umanitaria di salvataggio in mare avviata nell’ottobre 2013 proprio dal governo Letta e terminata nel novembre dell’anno successivo. “Sono convinta che sui cadaveri non si costruisce niente. Poi non l’abbiamo voluta più perché troppo cara. Poi è intervenuta l’Ue prima con Triton e poi con l’operazione Sophia“.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07 ... a/3710291/

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da Google:


Cosa ha detto davvero Emma Bonino su immigrati, sbarchi e Unione ...

https://www.nextquotidiano.it/emma-boni ... immigrati/
05 lug 2017 - Perché la Bonino ha “incastrato” Renzi sugli immigrati. ... Questi sono gli antefatti dellasituazione di cui Emma Bonino ha parlato a Brescia.




Renzi smentisce Bonino sui migranti: 'Colpa di Dublino, non mia'
it.blastingnews.com/.../renzi-smentisce-bonino-sui-migranti-colpa-di-dublino-non-mia...
07 lug 2017 - Matteo Renzi respinge le accuse di Emma Bonino sulla questione migranti ... ne aveva evidenziato le criticità anche per le indagini su trafficanti e scafisti?”. ..... il tema immigrazione non può essere affrontato nei termini della ...




Migranti, la Bonino inchioda Renzi: fu il suo governo a siglare un patto ...

http://www.secoloditalia.it/.../migrant ... -a-siglare...
06 lug 2017 - E dando nome e cognome a quanto riferito dalla Bonino sulle colpe ... Immigrazione, Meloni fulmina Minniti: “Il problema dell'Italia è avere il Pd” (video) .... che copre parte della parete che separa dalla cucina-laboratorio, su ...



Immigrazione, Marco Minniti conferma la ricostruzione di Emma Bonino
http://www.liberoquotidiano.it/.../immi ... one-emma-b...
20 lug 2017 - L'accusa è quella mossa da Emma Bonino un pa. ... quanto detto dalla Bonino, ossia che la scelta di farci invadere dagli immigrati fu di Renzi.




Immigrazione, altra bomba di Emma Bonino su Matteo Renzi: "Vi ...
Immigrazione, Marco Minniti conferma la ricostruzione di Emma Bonino
http://www.liberoquotidiano.it/.../emma ... grati.html
09 lug 2017 - Può piacere o no, ma Emma Bonino ha una grande esperienza di politica internazionale. Ministro degli Esteri nel governo di Enrico Letta, nel ...




Caso Bonino-immigrati: Gentiloni sta già insabbiando lo scandalo ...
blog.ilgiornale.it/.../bonino-immigrati-gentiloni-sta-gia-insabbiando-lo-scandalo-non-...
07 lug 2017 - La confessione della Bonino è di una gravità assoluta e io mi auguro che le forze ... Tag:bonino segreti immigrazione, gentiloni e accordo immigrati, .... Fanno un calcolo - sbagliato - anchesu una battaglia - vincente - di legalità ..... Napoli, Mastella assolto da accuse di concussione • Stupro Firenze, Pinotti: ...



Pinocchio Mussoloni, dà un saggio di un tipico comportamento tricolore. LO SCARICABARILE.

La colpa è sempre degli altri.

La fauna politica NON SI ASSUME MAI, SISTEMATICAMENTE, LA RESPONSABILITA’ DI QUELLO CHE FA.

Questo è un tipico comportamento dei bambinetti dell’Asilo Mariuccia.

Ma mentre ai bambinetti questo atteggiamento, qualche volta, lo si perdona, da adulti non è assolutamente accettabile.

MENO CHE MENO SE L’ADULTO HA SCELTO DI FARE IL MESTIERE DELLA POLITICA.


GENTILONI, CHE ERA MINISTRO DEGLI ESTERI ALL’EPOCA DELLA SCELTA DI PINOCCHIO MUSSOLONI HA AFFOSSATO TUTTO.




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Questo comportamento, decisamente “balordo” della classe politica, ma anche degli italiani che li vota, ha portato oggi Ilvo Diamanti a pubblicare su La Repubblica un articolo, subito ripreso da Dagospia; in questi termini:



13 set 2017 13:53
PERCHÉ SALTA LO IUS SOLI?

LA PERCEZIONE DI INSICUREZZA, DOVUTA AGLI IMMIGRATI, HA RAGGIUNTO IL LIVELLO PIU’ ALTO DA DIECI ANNI A OGGI: IL 46%

- ILVO DIAMANTI: “L'AFFLUSSO DEI MIGRANTI DALL'AFRICA E I FATTI DI VIOLENZA HANNO SUSCITATO SDEGNO E PAURA. NON CREDIAMO NELLA NOSTRA CAPACITÀ DI INTEGRARE. NON CI FIDIAMO DEGLI ALTRI. MA NEPPURE DI NOI


Ilvo Diamanti per “la Repubblica”

L'immigrazione, ormai, è "l'emergenza".

Che divide la società. Ma anche la politica.

Tanto da indurre Luigi Zanda, presidente dei senatori Pd, a rinviare il voto del Senato sullo "Ius soli". A data da destinarsi.

Sul Ddl, la maggioranza di governo oggi non ha la maggioranza.

Domani si vedrà.

Il diritto dei figli di immigrati nati in Italia: negato. Per paura.

Per paura delle paure.

Che, certo, in Italia, sono diffuse.

Ma, forse, non quanto in Parlamento.

Un segno, l'ultimo, dell'impotenza della politica in Italia.

Incapace di decidere.

Tanto più, in attesa delle prossime elezioni.

L'indagine dell' Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, curato da Demos (con la Fondazione Unipolis e l' Osservatorio di Pavia) rileva, d'altronde, come la percezione di insicurezza, suscitata dagli immigrati, nelle ultime settimane, abbia raggiunto gli indici più elevati, da 10 anni a oggi: il 46%.

Bisogna risalire all' autunno del 2007 per trovare un indice più elevato: 51%.

Mentre nel 1999, quasi vent' anni fa, il timore degli immigrati risultava altrettanto diffuso.

In entrambi i casi, si trattava di stagioni elettorali molto "calde".

Nel 1999: elezioni amministrative ed europee.

Ma anche vigilia delle elezioni regionali, che si sarebbero svolte l'anno seguente.

Il 2007: passaggio fra due elezioni politiche di svolta.

Quelle del 2006, vinte dal Centro-sinistra guidato da Prodi. Di misura.

Le consultazioni del 2008, vinte dal Polo di Centro-destra, costruito intorno a Silvio Berlusconi (accanto alla Lega e ad AN).

In entrambe le occasioni, l'immigrazione ha costituito un tema di scontro.

Nel 2007, in particolare, collegato alla paura della criminalità. Immigrazione e criminalità: un binomio quasi inscindibile. Ha segnato il dibattito pubblico e favorito il Centro-destra. E, parallelamente, compromesso i consensi al Centro-sinistra. Da allora, solo in questa fase la questione migratoria ha ripreso altrettanto rilievo.

Certo: le misure e le vicende contano.

L'afflusso dei migranti dall' Africa verso le nostre coste, i fatti di violenza che hanno suscitato sdegno e paura.

A Rimini, in particolare.

Ma non bisogna dimenticare il calendario politico.

In primavera si vota. Per eleggere il nuovo Parlamento.

E il rapporto con gli "altri", che vengono da "fuori", e ci invadono: diventa una questione importante.

"La" questione. Amplificata dai "media", come mostrano con efficacia i dati dell' Osservatorio di Pavia (per l' Associazione Carta di Roma).

I picchi nel numero di notizie proposte dai principali TG nazionali di prima serata coincidono, non per caso, con i cicli e gli anni elettorali: 2008-2009, poi 2013.

Fino agli anni recenti. Visto che dal 2015 ad oggi viviamo tempi di campagna elettorale permanente.

D' altronde, l'Osservatorio di Pavia rileva come, nell' ultimo mese e mezzo, nel 10% dei servizi dei telegiornali si parli di immigrazione, mentre nel 2016 la percentuale era dell' 8%.

Nel mese di agosto e nella prima decade di settembre, inoltre, nel 38% dei servizi incontriamo notizie di crimini compiuti da immigrati.

Un anno fa, invece la media dei 7 telegiornali era del 24%.

Lo stupro di Rimini, in particolare, ha ottenuto una visibilità record: una media di 5 notizie a edizione in quattro giorni.

Così la "pìetas" che, negli ultimi anni, aveva caratterizzato l'atteggiamento mediale e, al tempo stesso, sociale, verso gli sbarchi dei disperati sulle nostre coste, di recente, ha cambiato di segno.

È divenuta distacco. Paura.

A dispetto dei "numeri". Perché gli sbarchi dei migranti in Italia, di recente, si sono dimezzati: da più di 23 mila nel luglio 2016 a circa 11 mila, nell' ultimo mese (dati Unhcr, confermati dal Quirinale, agosto 2017).

Così, non sorprende il grado elevato di inquietudine verso gli immigrati rilevato da questo sondaggio.

Né il sensibile calo di consenso verso la concessione della cittadinanza ai figli di immigrati, nati in Italia.

Il cosiddetto "Ius Soli". Condiviso dall'80% degli italiani nel 2014.

E da circa il 70% alla fine del 2016 e nei primi mesi del 2017.

Mentre negli ultimi mesi il sostegno sociale allo "Ius Soli" è si è ridotto: al 57%, nello scorso giugno, e ancora, fino al 52%, negli ultimi giorni.

Così si spiegano le paure della politica che invece di governare la società la inseguono.

Ne riflettono ed enfatizzano i ri-sentimenti.

D' altronde l'impronta sociale della xeno-fobia - letteralmente: paura dello straniero - appare evidente, dai dati del sondaggio.

Cresce fra le persone più anziane, soprattutto: con un grado di istruzione più basso.

Ma è la posizione politica a marcare le divisioni più evidenti.

Gli immigrati: generano "paura" e "paure" più marcate a destra.

Fra gli elettori della Lega (3 su 4), ma anche dei FdI e di FI (64 -69%).

All'opposto, il senso di insicurezza scende sensibilmente a Sinistra, in primo luogo nella base del PD.

Mentre l'elettorato del M5s, politicamente trasversale, è diviso a metà: fra accoglienza e paura.

La paura verso gli immigrati, infine, si associa all' apertura ai diritti di figli (nati in Italia) degli immigrati.

Fra chi non ha paura, il consenso allo Ius soli sale fino al 77%.

Mentre fra chi ha più paura degli altri si riduce a poco più del 27%.

Per questo, non ho "paura" di dire che ieri al Senato ha vinto la "paura".

Degli altri. Perché non crediamo nella nostra capacità di integrare.

Non ci fidiamo degli altri. Ma neppure di noi.

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Qualcuno si gonfia il petto con orgoglio sostenendo che siamo la quinta potenza mondiale.

Altri, sostengono che siamo la settima.

Nooooooo, siamo solo un popolo di Tafazzi inclini al tafazzismo.

Anche quando le cose ce le dicono e ce le spiegano, noi ce ne sbattiamo altamente le palle:



"All’inizio non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli",
Emma Bonino


Poi quando le cose si mettono male reagiamo così:

“L'AFFLUSSO DEI MIGRANTI DALL'AFRICA E I FATTI DI VIOLENZA HANNO SUSCITATO SDEGNO E PAURA…..



Ritorniamo a cosa ha postato quel certo carlo sul Fatto Quotidiano, due mesi fa:


-
arrivano i nodi al pettine. Tra il 2014 ed il 2016 abbiamo chiesto flessibilità sui conti pubblici (#fiscalcompact) per questioni politiche interne e per ragioni elettorali. In cambio abbiamo offerto la nostra disponibilità ad accogliere i migranti, anche quelli "economici". Solo l'altro giorno, probabilmente proprio per quella ampia disponibilità dichiarata, ci è stato concesso di aggirare un altro macigno delle "direttive europee" : Il "bail in" , con un intervento di denaro pubblico pari a circa 7 miliardi. . Ora però i rinvii sono alla fine ed i nodi al pettine. Il fiscal compact entra a pieno regime nel 2018 , con conseguenze gravissime sul bilancio dello Stato. Ci ritroviamo, dunque, ad aver speso più di quanto potessimo, non per la crescita ma per manovre propagandistiche e per il salvataggio di istituti bancari che hanno profittato della buona fede dei piccoli risparmiatori e della cattiva coscienza degli organi di controllo. Ora, Il problema migranti economici (circa l'80% dei migranti) dovremmo risolverlo con i nostri mezzi e siccome le risorse mancano, l'unica soluzione che il Governo e Minniti riescono ad immaginare, è quella di stoccarli nel Nord Africa, in paesi in cui se parli di diritti umani ti spernacchiano vistosamente.


Tra il 2014 ed il 2016 abbiamo chiesto flessibilità sui conti pubblici (#fiscalcompact) per questioni politiche interne e per ragioni elettorali. In cambio abbiamo offerto la nostra disponibilità ad accogliere i migranti, anche quelli "economici"


Abbiamo accettato gente incapace a risolvere i problemi italiani precedenti e ci siamo messi in un guaio ancora macroscopicamente più grosso, dove regolarmente non sappiamo come venirne fuori.


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Dulcis in fundo, verso lo sfascio totale, con gli STRUMPTRUPPEN che ci intingono il biscotto:






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Legge bilancio, i bersaniani minacciano il governo: "Ora i nostri voti non sono scontati"
I bersaniani di Mdp avvertono il governo: dopo lo stop al Senato della legge sullo "ius soli" e il molto probabile stop alla Camera sulla riforma della legge elettorale, il Movimento non garantisce più il sostegno su Def e legge di Bilancio
Raffaello Binelli - Mer, 13/09/2017 - 14:27
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I

l passo indietro sullo "ius soli" (il diritto alla cittadinanza per chi nasce in Italia) e lo stallo alla Camera sulla riforma elettorale potrebbero avere un effetto a catena sulla tenuta dell'esecutivo.

Ad aprire le danze è Mdp, che avverte il governo: non garantiamo più il sostegno su Def e legge di Bilancio. In altre parole, la maggioranza non è più "scontata". L'annuncio arriva da Alfredo D’Attorre: "Abbiamo dato al governo e al Pd la nostra disponibilità a una conclusione ordinata e proficua della legislatura sui temi principali, ma i fatti ci dicono che ieri il Pd ha affossato lo ius soli al Senato e oggi rischia di affossare definitivamente la legge elettorale alla Camera. Se questi sono i frutti avvelenati del rinnovato fidanzamento tra Renzi e Alfano, nessuno può pensare che noi staremo lì a reggere il moccolo gratis et amore Deo".
Ma quindi ora cosa accadrà? Per le prossime scadenze, in primis la legge di Bilancio, per i bersaniani di Mdp varrà dunque il "liberi tutti". E avverte: "Non saremo corresponsabili di una conclusione insensata della legislatura".
L'avvertimento dei bersaniani è chiaro "Abbiamo dato la disponibilità a concludere utilmente la legislatura ma mi pare che nel Pd stia prevalendo una linea irresponsabile. A questo punto - conclude D' Attorre - è bene che ognuno si assuma le proprie responsabilità".
Per D’Attorre "sul piano democratico e istituzionale è gravissima la melina sulla legge elettorale. Il Pd utilizza come pretesto la norma sul Trentino Alto Adige, è una scusa che non sta in piedi anche perchè c’è la possibilità sia alla Camera sia al Senato di trovare una soluzione. C’è la disponibilità nostra e di altre forze di opposizione come Forza Italia. Questo alibi - ribadisce - non sta in piedi e se nella conferenza dei capigruppo di oggi lo utilizza per far saltare la calendarizzazione della legge elettorale in Aula a settembre significa che c’è la scelta di non fare la riforma. A quel punto si lacera il tessuto di lealtà e di collaborazione ragionevole e tutti si assumeranno le proprie responsabilità. Sarà evidente che la bussola è l’accordo tra Pd e Alfano, che affossa lo ius soli e impedisce la nuova legge elettorale perchè ha bisogno delle soglie basse, i capilista bloccati e le pluricandidature. Una deriva inaccettabile".
"Siamo di fronte ad un errore drammatico che può avere conseguenze molto serie nel futuro di questo paese. Se va in cavalleria lo Ius soli, non so quando potremmo approvarlo. Ci troveremo nella condizione di dire ad un bimbo di 10 anni, figlio di immigrati regolari, che non è cittadino italiano perché ci sono i barconi e gli stupri", ha fatto eco Pierluigi Bersani che sullo stop al Senato della legge sulla cittadinanza si è detto "preoccupatissimo". "Non so cosa possa pensare - ha affermato l'ex segretario del Pd dai microfoni di Radio Radicale - quel bambino negli anni successivi. Noi oggi mettiamo questo bambino di fronte ad un'ingiustizia sferzante ed inaccettabile con le conseguenze del caso". "Di fronte a 450mila 'fantasmi', che da badanti curano i nostri anziani o lavorano da artigiani, abbiamo il dovere - ha aggiunto - di mostrare il tratto positivo della nostra civiltà anche per evitare ricadute pericolose e negative. Io spero che si possa riprendere il filo sullo Ius soli. Dobbiamo cercare i voti al Senato e combattere. Dobbiamo far comprendere a queste persone che c'è un pezzo d'Italia che sta combattendo questa battaglia per loro".

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 41214.html
cielo 70
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Re: Come se ne viene fuori ?

Messaggio da cielo 70 »

La finanziaria non va votata se non va bene, non perché non è stato votato lo ius soli.
UncleTom
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LA REPUBBLICA DEI BROCCHI – PROVE DI UNO SFASCIO TOTALE IN CANTIERE



Il Fatto Q
Quello che mi quadra più di tutto, dell’articolo, è la considerazione finale:

…..Tutto questo si sviluppa in un quadro di astensionismo sempre alto: il 38,3 per cento dichiara di non voler votare alle prossime elezioni. Gli indecisi restano intorno alla quota significativa del 17 per cento.


Più precisamente, mi quadra la tendenza.

Da più di due mesi, da quando, la propaganda (fascista) degli STRUMPTRUPPEN si è fatta più pressante, ho cominciato a chiedere con insistenza e sistematicità, ad amici, conoscenti e conoscenti occasionali che s’intrufolano nei discorsi politici, come vedono la situazione socio-politica-economica italiana in evoluzione, e come voteranno alle prossime elezioni nazionali.

Ripeto, rispetto ai dati forniti da Index io ho riscontrato la tendenza maggioritaria di coloro che già oggi hanno scelto di NON ANDARE A VOTARE.

Ma la percentuale dell’astensionismo, che il Fatto definisce “alto” per il 38,3 %, qua, è molto, molto, molto più alta.

Ovviamente la mia indagine non può rivestire un riscontro di dato ufficiale a livello nazionale, ma ha il pregio di non aver forzato l’interlocutore ad una risposta rapida come avviene nei sondaggi classici, ma di aver riflettuto insieme sulle circostanze di questo passaggio elettorale, prossimo venturo che si preannuncia drammatico.

La risposta prevalente è : NON VADO PIU’ A VOTARE PERCHE’ NESSUNO MI RAPPRESENTA.

Altri, ritengono, secondo un vecchio costume italiano, che NON SI PUO’ NON ANDARE A VOTARE.

Quindi, vado a votare MA VOTO IL MENO PEGGIO.

Questi soggetti sono stati pochini, ma riflettono la tendenza a trovare un alibi per votare ancora il partito che hanno sempre votato in precedenza e che ritengono, secondo il loro modo di vedere, ovviamente, ANCORA IL MENO PEGGIO.

Pochini sono coloro che cambiano il voto.

E questo riguarda il M5S.

I “partiti” votati in precedenza li hanno parecchio delusi, e quindi sperano nei 5S perché secondo loro rappresentano L’ULTIMA SPERANZA.

Provate anche voi ad indagare nel vostro ambiente abituale, e poi ne riparliamo.

CONTINUA
UncleTom
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LA REPUBBLICA DEI BROCCHI – PROVE DI UNO SFASCIO TOTALE IN CANTIERE



Il Fatto Q
Quello che mi quadra più di tutto, dell’articolo, è la considerazione finale:

…..Tutto questo si sviluppa in un quadro di astensionismo sempre alto: il 38,3 per cento dichiara di non voler votare alle prossime elezioni. Gli indecisi restano intorno alla quota significativa del 17 per cento.


Più precisamente, mi quadra la tendenza.

Da più di due mesi, da quando, la propaganda (fascista) degli STRUMPTRUPPEN si è fatta più pressante, ho cominciato a chiedere con insistenza e sistematicità, ad amici, conoscenti e conoscenti occasionali che s’intrufolano nei discorsi politici, come vedono la situazione socio-politica-economica italiana in evoluzione, e come voteranno alle prossime elezioni nazionali.

Ripeto, rispetto ai dati forniti da Index io ho riscontrato la tendenza maggioritaria di coloro che già oggi hanno scelto di NON ANDARE A VOTARE.

Ma la percentuale dell’astensionismo, che il Fatto definisce “alto” per il 38,3 %, qua, è molto, molto, molto più alta.

Ovviamente la mia indagine non può rivestire un riscontro di dato ufficiale a livello nazionale, ma ha il pregio di non aver forzato l’interlocutore ad una risposta rapida come avviene nei sondaggi classici, ma di aver riflettuto insieme sulle circostanze di questo passaggio elettorale, prossimo venturo che si preannuncia drammatico.

La risposta prevalente è : NON VADO PIU’ A VOTARE PERCHE’ NESSUNO MI RAPPRESENTA.

Altri, ritengono, secondo un vecchio costume italiano, che NON SI PUO’ NON ANDARE A VOTARE.

Quindi, vado a votare MA VOTO IL MENO PEGGIO.

Questi soggetti sono stati pochini, ma riflettono la tendenza a trovare un alibi per votare ancora il partito che hanno sempre votato in precedenza e che ritengono, secondo il loro modo di vedere, ovviamente, ANCORA IL MENO PEGGIO.

Pochini sono coloro che cambiano il voto.

E questo riguarda il M5S.

I “partiti” votati in precedenza li hanno parecchio delusi, e quindi sperano nei 5S perché secondo loro rappresentano L’ULTIMA SPERANZA.

Provate anche voi ad indagare nel vostro ambiente abituale, e poi ne riparliamo.

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UncleTom ha scritto:LA REPUBBLICA DEI BROCCHI – PROVE DI UNO SFASCIO TOTALE IN CANTIERE



Il Fatto Q
Quello che mi quadra più di tutto, dell’articolo, è la considerazione finale:

…..Tutto questo si sviluppa in un quadro di astensionismo sempre alto: il 38,3 per cento dichiara di non voler votare alle prossime elezioni. Gli indecisi restano intorno alla quota significativa del 17 per cento.


Più precisamente, mi quadra la tendenza.

Da più di due mesi, da quando, la propaganda (fascista) degli STRUMPTRUPPEN si è fatta più pressante, ho cominciato a chiedere con insistenza e sistematicità, ad amici, conoscenti e conoscenti occasionali che s’intrufolano nei discorsi politici, come vedono la situazione socio-politica-economica italiana in evoluzione, e come voteranno alle prossime elezioni nazionali.

Ripeto, rispetto ai dati forniti da Index io ho riscontrato la tendenza maggioritaria di coloro che già oggi hanno scelto di NON ANDARE A VOTARE.

Ma la percentuale dell’astensionismo, che il Fatto definisce “alto” per il 38,3 %, qua, è molto, molto, molto più alta.

Ovviamente la mia indagine non può rivestire un riscontro di dato ufficiale a livello nazionale, ma ha il pregio di non aver forzato l’interlocutore ad una risposta rapida come avviene nei sondaggi classici, ma di aver riflettuto insieme sulle circostanze di questo passaggio elettorale, prossimo venturo che si preannuncia drammatico.

La risposta prevalente è : NON VADO PIU’ A VOTARE PERCHE’ NESSUNO MI RAPPRESENTA.

Altri, ritengono, secondo un vecchio costume italiano, che NON SI PUO’ NON ANDARE A VOTARE.

Quindi, vado a votare MA VOTO IL MENO PEGGIO.

Questi soggetti sono stati pochini, ma riflettono la tendenza a trovare un alibi per votare ancora il partito che hanno sempre votato in precedenza e che ritengono, secondo il loro modo di vedere, ovviamente, ANCORA IL MENO PEGGIO.

Pochini sono coloro che cambiano il voto.

E questo riguarda il M5S.

I “partiti” votati in precedenza li hanno parecchio delusi, e quindi sperano nei 5S perché secondo loro rappresentano L’ULTIMA SPERANZA.

Provate anche voi ad indagare nel vostro ambiente abituale, e poi ne riparliamo.

CONTINUA


HO POSTATO DUE VOLTE PER CAPIRE SE E' IL FORUM CHE NON FUNZIONA O E' L'OVRA CHE SABOTA SISTEMATICAMENTE.

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