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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • La Questione Monti - Pagina 58
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Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 20:20
da paolo11
La crisi della sanità pubblica nasce con lo scandalo del doppio lavoro dei medici


di Grillo Parlante


Perché la sanità italiana è così negativa? Non solo dopo i tagli del governo, ma anche prima nonostante i fiumi di soldi che venivano risucchiati dalle aziende ospedaliere. Come possono esserci tanti errori grossolani, sinistri incredibili a danno dei pazienti, liste d’attesa di mesi, se non di anni, nonostante lo Stato e le Regioni spendano cifre apocalittiche per gli stipendi dei tanti, tantissimi medici che prosperano nella sanità pubblica? Com’è possibile dover attendere tempi improponibili per una visita, tanto che se ci fosse qualcosa di grave alla visita si arriverebbe direttamente morti con il certificato del becchino? Una spiegazione c’è.
I medici sono i soli dipendenti pubblici in Italia autorizzati a fare il doppio lavoro. Ci sarebbe in realtà il divieto generale, per tutti quanti, sancito dal vecchio regolamento del 1957, ma a furia di deroghe con le contrattazioni pubbliche, la casta dei medici tramite il proprio sindacato di categoria ha ottenuto il privilegio di poter tenere il piede in due scarpe. Il doppio lavoro legalizzato porta illustri nomignoli latini: intramoenia ed extramoenia. Con la prima, il medico ospedaliero può usare la struttura pubblica a proprio comodo per visite private a pagamento. Con la seconda, il medico pubblico può direttamente lavorare in privato, in cliniche o studi (che paradossalmente potrebbero lavorare in convenzione con l’ospedale per il quale lavora in pubblico!), teoricamente fuori dall’orario del servizio pubblico. Sono cose pazzesche: la riforma sanitaria ha previsto che la sanità pubblica debba fornire cure con pari dignità a tutti i cittadini, senza distinzione di classe sociale e reddito. Ma dove va a finire questa benedetta parità di diritti, se alcuni cittadini (forse più uguali degli altri), si rivolgono al medico pubblico privatamente? E’ evidente che la parità di diritti va a farsi benedire, e che il medico pubblico per forza privilegerà il cliente pagante, quello che fa la visita in privato, che paga e si assicura una corsia privilegiata, soprattutto al fine di saltare la lista d’attesa e farla in barba ai normali utenti che ingenuamente o per mancanza di mezzi possono a malapena permettersi il ticket. Certo si sa che i ricchi vanno a curarsi in clinica, magari all’estero, ma così vengono sovvertite le regole, la sanità pubblica funziona decentemente solo per quei clienti paganti che possono comprarsi tutta l’attenzione dei medici: gli altri che si arrangino. Così i medici lavorano a cottimo, senza sosta, nel pubblico a raccogliere i frutti di ciò che hanno seminato con le lucrose visite private. Il paziente pagante viene ricevuto con cortesia e dignità per l’intervento nella struttura pubblica, naturalmente dopo la visitina privata di prassi, e con la benedizione del medico viene operato con impegno e dedizione. Il povero che non può permettersi la costosa visita privata viene rimpallato per mesi da medici che danno la precedenza ai clienti paganti. Quando poi finalmente arriva il suo turno, ecco che arrivano i problemi. Per la lunghissima attesa, parte con una situazione già svantaggiata al limite della sopravvivenza, viene collocato in una corsia affollata mentre le stanzette sono tenute da parte per i paganti clienti del chirurgo, il cibo servito è scarso e di pessima qualità mentre chi paga può contare su maggiore qualità e cortesia. Le corsie dei non paganti sono affollate, rumorose, riposare dopo l’intervento è impossibile, la sveglia è fissata al mattino prestissimo, il medico fa il giro di corsa, non ha tempo perché deve andare dai suoi pazienti preferiti: quelli che pagano, e che torneranno da lui in privato, con il soldino in bocca, anche dopo l’intervento, forse a vita se il medico gliela racconta bene! E così arrivano i casi di malasanità. Ad esempio, il medico stremato da numerose visite private, che ha già dato il meglio di sé per i suoi clienti paganti, tiene per ultimi gli utenti squattrinati. Le sue forze e la sua attenzione sono scemate già dopo le prime 6 ore. Inizia ad operare i poveri alla 12° ora di lavoro. Ed ecco i tubi e i ferri dimenticati in pancia, le suture che si aprono, la somministrazione dei farmaci lasciata all’infermiere di turno, la gamba sana amputata al posto di quella malata in cancrena, le cure del posto letto 1332 somministrate al numero 1223. E nelle corsie dopo il classico giro di controllo per misurare la febbre, dopo le 11 non si trova più un medico neanche a morire: letteralmente! Anzi si potrebbe pensare che certi medici, dopo aver speso tutte le energie dietro ai loro affarucci in cliniche private o con clienti paganti nel pubblico, alla fine si lascino andare stremati e trascorrano le ore migliori del servizio pubblico a riposarsi delle loro private fatiche. Questo infelice connubio di pubblico e privato deve finire, e subito. Ai medici va lasciato 1 mese di tempo per pensarci, poi devono scegliere: o nel pubblico o nel privato, ma non più tutte e due le cose! E una volta fatta la scelta, che resti quella per sempre: se si vieta al bidello di fare un secondo lavoro, non è ammissibile che possa farlo un medico, solo per guadagnare e riempirsi le tasche, alla faccia dell’equità della sanità pubblica e della correttezza e trasparenza della PA, per di più considerando gli interessi che ci sono in gioco!

Aggiornato al 24 ottobre 2012
http://www.oggi.it/posta/lettere/2012/1 ... ei-medici/
iao
Paolo11

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 20:36
da paolo11
Chi non vuole il miglior chirurgo che ti operi?.
Mia moglie deve operarsi alla tiroide i primi di Febbraio.
E' andata sempre privatamente da quello che la opera.
Parcella di 150 euro a volta.
Lo stesso ho fatto io con la spalla che mi doleva, erano i tendini usurati quindi 120 euro a visita.
Terapie ed infiltrazioni ecc......
Per fortuna che dicono che si può traquillamente lavorare fino a 67 anni.
I politici certamente possono lavorare fino a 90 anni.
Ho chiesto come mai i tendini sono sfilacciati.Dipende dal lavoro o da un trauma.
Certi lavori repetitivi Tipo pittore sembre con il braccio alzato, oppure uno che usa il muletto dalla mattini a sera, o un tennista.L'idraulico invece dopo anni di lavoro ne risentono le ginocchia, piastrellisti ecc.......
Approposito lavori usuranti?chiuso il discorso.
Poi quando si tratta di salute si da precedenza, anche risparmiando altrove.
Ciao
Paolo11

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 20:39
da soloo42000
>>Poi quando si tratta di salute si da precedenza, anche risparmiando altrove.

E no, eh?
E` un lusso che non possiamo piu` permetterci.
Vorrai mica far pagare le tasse a tutti?
O raddrizzare le gambe a certi ambientini della PA, magari partendo dai dirigenti?
Non lo sai che la borghesia italiana si e` riversata in massa nelle direzioni regionali, di sanita` e universita`?
Vorrai mica farli lavorare!!!!

Piuttosto fatti l'integrativa.
900 euri a testa l'anno tu e tua moglie e siete a posto.

Questi komunisti quanto rompono...


soloo42000

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 20:41
da camillobenso
Titanic Italia VI – L’affondamento - 2


Avete mai sentito il grande Professore pronunciare la frase :

<< Siamo in un’economia di guerra>>

Io no, non l’ho mai sentita, ma se mi sono distratto e qualcuno è grado di dimostrarlo ben venga.

Non potevamo di certo aspettarcela dalla coppia Berlusconi – Tremonti, perché l’ultima parola spettava al boss. A una settimana dalla sua cacciata ha avuto ancora l’ardire di ripetere che tutto funzionava nel Bel Paese, che la crisi non esisteva.

Stupiva sì la faccia di bronzo con cui obbligava un popolo già prostrato ed in ginocchio a credere agli asini che volano, ma stupiva fino ad un certo punto perché questo comportamento l’ha tenuto per tutta la Seconda Repubblica.

La sua mentalità da piazzista inveterato non gli consentiva altro.

Ma neppure la troika ABC e i loro partiti si sono mai azzardati a raccontare la verità.

Alle difficoltà della crisi economica delle nazioni del campo occidentale nel Bel Paese si sommavano 11 anni, con l’intervallo del governo Prodi in cui ha tentato di rimediare ai danni prodotti dalla precedente gestione dei bucanieri, in cui l’Italia ha rinunciato a crescere.

Un normale economista non uscito dalla Bocconi si sarebbe comportato diversamente, se l’intenzione era quella di salvare il Paese.

Ma il mandato a cui hanno aderito volentieri ABC, era di salvare la casta e i poteri forti, non certamente l’Italia. La manovra economica e finanziaria l’ha sbagliata in pieno, e adesso dopo un anno ci ritroviamo con una media di 1.000 aziende al giorno, di tutte le dimensioni, che chiudono bottega.

Gli italiani si scordano facilmente tutto. Si sono quindi scordati le tanto sbandierate “liberalizzazioni” fatte passare come un rimedio a favore degli italiani dopo le stangate della riforma delle pensioni e del lavoro.

Non sono servite a niente, perché tutti gli indicatori economici segnalano il disastro.

Giocando sul fatto che gli italiani nella stragrande maggioranza non ne poteva più della politica di SB, sul fatto che non raccontava barzellette, sul fatto che fosse un cattolico praticante, che fosse accreditato all’estero, il gran merlame ha salutato Monti accreditandolo per il 71 %.

Dopo un anno di cura Monti, il suo credito è sceso al 34 %. Il suo governo è un disastro. Di recente la ministra Fornero ha affermato di essere stata chiamata ma non di essere pronta a fare il ministro.

Ce ne siamo accorti.

Da buon milanese d’adozione MM conosce bene il detto:

“Se la va la gà i gamb” che significa :


Se funziona... ha le gambe!


Capita sovente nella vita, negli affari, di trovarsi di fronte al dubbio se una impresa, un tentativo abbia o meno possibilità di successo. Sia per le piccole cose, come per le iniziative più importanti, l'incertezza dell'esito è caratteristica comune delle nostre azioni.

Talvolta nel misurare la possibilità di un risultato positivo occorre l'esperienza, o l'intuito, spesso il caso e la fortuna decidono l'incontro di coincidenze felici.

Perciò, scherzosamente, quando un milanese tenta una iniziativa che sulla carta non ha molta probabilità di riuscita, che è magari spericolata ma col buon vento della fortuna può andar bene, dice filosoficamente: "se la và...la g'ha i gamb!".

Letteralmente questo detto significa:
"Se và ha le gambe", ma in senso traslato vuol dire:
"se mi riesce, l'ho azzeccata, sono fortunato".


E questo modo di dire meneghino, MM lo sta mettendo in pratica appena può.

Lo ha fatto 15 giorni fa stoppando la pubblicità negativa dei media quando ha annunciato i tagli per i malati di Sla.

Naturalmente ha fatto annunciare che il problema era stato risolto, che erano stati trovati i fondi. La polemica si è placata, ma quando gli interessati sono andati a verificare l’intenzione del governo si sono accorti che aveva stanziato solo 200, milioni, cioè la metà di quanto serviva.

La presa per i fondelli era evidente, il “Se la va la gà i gamb” questa volta non ha funzionato. Non sono riusciti a fare fessi i ““merli scemi””.

I malati di Sla compresi alcuni allettati, parenti, amici ed operatori del settore sono stati costretti alla piazza per ottenere il dovuto. Qualcuno ha dovuto fino minacciare di voler lasciarsi morire se l’attenzione del governo era quella.

A quel punto MM, dopo aver fatto una figuraccia internazionale non da poco perché la notizia della protesta in piazza ha fatto il giro del mondo, è stato costretto a calare le braghe.

Questa settimana ci ritenta di nuovo. Prima fa l’annuncio per vedere se il “Se la va la gà i gamb”, funziona e quando si rende conto di no, molto berlusconicamente racconta e fa raccontare dal suo ministro della Salute, Balduzzi che è stato frainteso.

Almeno 40 milioni di merli coglioni avevano frainteso.

Mentre negli Usa tramite Warren Buffett fa sapere:

Tassate pure noi ricchi non scapperemo con i soldi
FONTE: WARREN E. BUFFETT, LA REPUBBLICA | 27 NOVEMBRE 2012

Mentre la solita banda del buco, fa sapere tramite MM, che se osano tassare i ricchi loro scappano. E’ quello che va ripetendo dalla festa de La Repubblica di Bologna il premier MM. (prima, novembre - dicembre 2011, raccontava che ci voleva troppo tempo per stabilire le ricchezze dei super ricchi)

Con questi giochini da basso impero, questo Paese non durerà molto. Per la verità mi meraviglio che riesca ancora a tirare avanti alla meno peggio aspettando l’irreparabile.


In un Paese normale, con persone normali, che accettano il cambio della guida del Paese credendo che il nuovo governo sia intenzionato a risolvere i loro problemi, i comportamenti di chi è stato incaricato di guidare l’emergenza, dopo che i cittadini elettori sono stati ingannato da un’intera classe politica, sono totalmente diversi da quelli di MM e del suo esecutivo.

In primo luogo agli occorre dire la verità.

Siamo all’interno di un’economia di guerra da almeno tre anni e di conseguenza bisogna prendere provvedimenti adeguati.

Per quanto riguarda lo spread quello che dicono i mercati non ci deve interessare per niente e la balla dell’agenda M che dovrebbe proseguire anche nella Terza Repubblica è un’autentica bufala inventata di sana pianta da una banda di banditi che per quasi vent’anni hanno depredato e saccheggiato in lungo e in largo lo Stato e che adesso volendo essere tra coloro che parteciperanno al nuovo banchetto e al nuovo saccheggiano, si sono inventati una nuova verginità raccontando che occorre anche per il futuro la politica di rigore montiana.

E’ come se una banda di rapinatori saccheggiasse una intera città e poi pretendesse a qualsiasi costo di entrare a fa parte dell’Arma dei Carabinieri.

La gestione dello Stato richiede sempre rigore e un rigore ancora più ferreo di quello di MM.

Non possono venire ora a cantare il “Demi demi” dopo che hanno raso al suolo il Paese. Nessuno di loro è più credibile.

I soldi per la Sanità ci sono e non c’è nessun bisogno di fonti alternative di finanziamento e nello stesso tempo occorre dire ai politici e ai loro addentellati del sistema sanitario che la festa è finita. Per i ladri, i rubagalline, i tangentisti ed altro, la corsa termina qua. La Sanità va razionalizzata e in modo particolare vanno tagliate fuori le convenzionate con il sistema sanitario.

Sono tutti liberisti a chiacchiere, ma quando si tratta di mangiare allora diventano comunisti o socialisti come dicono in America. Sfruttano le mammelle delle mucche dello Stato come ha fatto per tantissimi anni il compagno Agnelli e non solo (vedi il libro "Mani bucate" di Marco Cobianchi che denuncia 30 miliardi anno regalati dallo Stato ad imprese amiche, di cui il grande Prof, non si è mai peritato di metterci il naso).

Lo Stato ai grandi imprenditori fa schifo, ma quando si tratta di mungere non gli fa più schifo.

MM le sue palle le vada a raccontare altrove se non è in grado di prendere i soldi dove ci sono.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 21:02
da paolo11
soloo42000 ha scritto:>>Poi quando si tratta di salute si da precedenza, anche risparmiando altrove.

E no, eh?
E` un lusso che non possiamo piu` permetterci.
Vorrai mica far pagare le tasse a tutti?
O raddrizzare le gambe a certi ambientini della PA, magari partendo dai dirigenti?
Non lo sai che la borghesia italiana si e` riversata in massa nelle direzioni regionali, di sanita` e universita`?
Vorrai mica farli lavorare!!!!

Piuttosto fatti l'integrativa.
900 euri a testa l'anno tu e tua moglie e siete a posto.

Questi komunisti quanto rompono...


soloo42000
.........
Caro soloo42000.Non ho capito una cosa mia moglie e obbligata a pagate Assicurazione infortuni domestici.INAIL sono 12,91 euro l'anno.Avendo 63 anni.
Le persone piu anziane tipo mia madre che ha piu di 80 anni non la paga.Credo che sia piu soggetta a infortuni mia madre che mia moglie.
La trovo una cosa......
Ciao
Paolo11

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 21:19
da Amadeus
paolo11 ha scritto:Chi non vuole il miglior chirurgo che ti operi?.
Mia moglie deve operarsi alla tiroide i primi di Febbraio.
E' andata sempre privatamente da quello che la opera.
Parcella di 150 euro a volta.
Lo stesso ho fatto io con la spalla che mi doleva, erano i tendini usurati quindi 120 euro a visita.
Terapie ed infiltrazioni ecc......

Paolo11
Caro Paolo mi dispiace per te e per tua moglie ma hai trovato sicuramente dei bravi medici ma dei pessimi uomini .
il "miglior chirurgo" ci aveva chiesto 42.000 euro per l'operazione di mia figlia , ovviamente per operare subito saltando la lista d'attesa del ssn ( di circa 8 - 10 mesi) .
ebbene invece del migliore si è trovato il "poco meno" migliore, invece che a bologna a milano (tanto per noi sempre un'odissea è) che ,anche andando incontro agli esami universitari della ragazza, ha fissato una data ragionevole ( parliamo di un mese e mezzo di attesa ) .
questo medico ci è stato indicato del tutto fortuitamente ( non ci aspettavamo di parlare con un chirurgo) dallo specialista alla prima visita ( un medico nuovo , mai visto prima) perchè gli onesti si circondano di onesti e i disonesti di disonesti e farabutti.
purtroppo la sanità italiana è piena di medici scadenti che spennano chi ha bisogno, mancando una rete di protezione per le persone che non si sanno/possono destreggiare.
in più mettici che al sud è tabula rasa .... e non solo per interventi altamente specialistici com'era questo ( in reparto eravamo per lo più siciliani, pugliesi e napoletani ... alcuni con interventi assolutamente semplici ) però quando si parla di chiudere gli ospeducoli apriti cielo. No, noi dobbiamo pagare tre volte , prima per farci dire boiate o rovinarci, poi ci dobbiamo spostare al nord, e poi quando arriva il conto , giustamente, dalla lombardia alla sicilia.
Io li chiuderei tutti, terrei solo il pronto soccorso , un ginecologo con annessa ostetrica e una quarantina di elicotteri.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 21:25
da mariok
Joblack ha scritto:mariok,

capisco che tu sei + incazzato, ed a ragione, con quelli di sinistra .. direi ormai ex (lo vedo sia in Bersani che in Renzi) che con "il poverino Monti", mica tanto, il quale è sempre stato nella stanza dei bottoni che contano, commissario europeo, nella Morgan Stanley, alla Bocconi, nei vari club che contano ed ora primo ministro.

La risposta alla tua domanda i radical-chic non te la possono dare.

Avranno le loro colpe ma sono solo "visionari" ... gente da circo.

La tua domanda la devi fare ai "poteri forti" cioè quelli che spostano ingenti masse di denaro, sostengono politiche industriali rapaci che cercano solo il profitto anche se viene da mani insanguinate di bambini.

E' giusto chiedersi come fai tu e Amadeus se questo sociale ce lo possiamo permettere oppure no!

E' pure vero che se a livello di governo si approvano politiche di delocalizzazione delle fabbriche, e anche chiusura, si impedisce sistematicamente la nascita di nuove imprese innovatrici, si premiano aziende che basano la loro esistenza sul monopolio o su posizioni di rendita (concessioni), allora si andrà alla povertà ... quindi non si porrà il problema della sostenibilità.

Quindi la ricetta è un "liberismo controllato" e un sistema premiale basato sul merito per "creare innovazione e nuove aziende" allo stesso tempo difendere lo stato sociale adattandolo al PIL o ricchezza prodotta.

Inoltre bisogna diminuire il peso dello Stato sull'economia reale .. attualmente vale il 50% del PIL, e portarlo a valori di equilibrio.

Un saluto
Mi dispiace, caro Joblack, ma non mi convinci.

Innanzi tutto non mi riferisco solo alla sinistra radical-chic ma anche a quella più "dura e pura".

Secondo, il "liberismo controllato" è un ottimo quadro di riferimento, ma non può essere la panacea di tutti i mali ed in particolare non risolve la questione che sto tentando di porre (ahimé forse inutilmente).

Come si spiega che negli ultimi 30 anni la spesa pubblica è raddoppiata, ma le prestazioni sociali sono state tagliate?

Detto in dialetto delle mie parti, qui qualcuno si fotte i soldi pubblici. E non mi convince la tesi che sono i "liberisti" o i "grandi poteri".

Ho già tentato più volte di spiegare che il problema della gestione "allegra" del denaro pubblico, danneggia soprattutto la sinistra, che è interessata a mantenere un livello apprezzabile di presenza dello stato, mentre fa il gioco della destra, tipo Monti, che ne trae argomenti per il taglio dello stato sociale.

Prendiamocela con Renzi e Bersani (è come sparare sulla Croce Rossa). Ma anche la "vera" sinistra (anche la più recente ed innovativa come Alba), sul problema della struttura e dell'inefficienza della pubblica amministrazione, mi pare che non dica nulla di nulla.

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 21:35
da Joblack
Amadeus ha scritto:ROMA - «Affermare la necessità di rendere il servizio sanitario pienamente sostenibile non ha nulla, proprio nulla a che vedere con la logica della privatizzazione»: lo ha detto oggi il premier Mario Monti, tornando su un tema che ha scatenato diverse polemiche politiche. «L'eccellenza - ha aggiunto il premier - sta anche nel pubblico e non sempre il privato è immune da scelte non ispirate alla competenza».

«Diritto alla salute garanzia di eguaglianza». «Il diritto alla salute e l'organizzazione pubblica dei servizi sanitari ai cittadini - ha sottolineato Monti - sono requisiti irrinunciabili di sviluppo sociale e convivenza civile. Ma sono anche elemento decisivo di garanzia dell'effettiva uguaglianza tra i cittadini, valore essenziale e principio fondamentale della nostra Costituzione e di un'Italia civile che va sostenuta».

«La salute pubblica si preserva solo con l'innovazione». «Il valore della salute pubblica - ha detto il premier - requisito irrinunciabile di sviluppo sociale e di convivenza civile, va preservato anche per il futuro il che è possibile solo introducendo le innovazioni e gli adattamenti che la situazione nel tempo richiede».

Balduzzi: travisamento mediatico delle parole di Monti. «Le parole di oggi del presidente del Consiglio sulla sanità - dice il ministro della Salute, Renato Balduzzi - sono una conferma di ciò che il premier ha sempre pensato e che solo un travisamento di tipo mediatico ha potuto mettere in dubbio». Riferendosi all'esigenza di adeguamenti per assicurare la sostenibilità futura del servizio sanitario nazionale Balduzzi ha detto: «Questa è una esigenza implicita ad ogni sistema sanitario nazionale, e che il nostro sistema persegue secondo logiche di un sistema pubblico con l'integrazione di tutte le forze, comprese quelle private che entrano dentro la logica del servizio sanitario nazionale».

relax....facciamoci una bevutina :mrgreen:
Scusami AMA',

ma sono proprio quelle parole di rettifica da te evidenziate in rosso che confermano che i commentatori "c'avevano visto giusto".

E' una costante di questo governo affermare/rettificare eppoi fare proprio quello che avevano intuito i commentatori politici.

Non ci fischiano le orecchie quando pensiamo alle assicurazioni della fornero che l'art.18 non sarebbe stato toccato. Poi inevitabilmente fu modificato con buona pace del PD di Bersani e con il beneplacit di Renzi.

Eppoi vi sembra possibile che un professore universitario, preside di un prestigiosa università, personaggio internazionale che parla benissimo altre lingue ...sbagli le parole ... ma se i concetti li pronuncia come un robot scandendo le parole una ad una.

Secondo me è una tecnica comunicativa.

Non si può dare una notizia spiacevole tutta di un colpo ... bisogna lanciare un sassolino, vedere la reazione mediatica eppoi replicare per estendere i motivi della bontà del sassolino che poi alla fine diventerà macigno sulla nostra testa e quella dei nostri figli.

Bye

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 21:51
da Joblack
mariok ha scritto:
Joblack ha scritto:mariok,

capisco che tu sei + incazzato, ed a ragione, con quelli di sinistra .. direi ormai ex (lo vedo sia in Bersani che in Renzi) che con "il poverino Monti", mica tanto, il quale è sempre stato nella stanza dei bottoni che contano, commissario europeo, nella Morgan Stanley, alla Bocconi, nei vari club che contano ed ora primo ministro.

La risposta alla tua domanda i radical-chic non te la possono dare.

Avranno le loro colpe ma sono solo "visionari" ... gente da circo.

La tua domanda la devi fare ai "poteri forti" cioè quelli che spostano ingenti masse di denaro, sostengono politiche industriali rapaci che cercano solo il profitto anche se viene da mani insanguinate di bambini.

E' giusto chiedersi come fai tu e Amadeus se questo sociale ce lo possiamo permettere oppure no!

E' pure vero che se a livello di governo si approvano politiche di delocalizzazione delle fabbriche, e anche chiusura, si impedisce sistematicamente la nascita di nuove imprese innovatrici, si premiano aziende che basano la loro esistenza sul monopolio o su posizioni di rendita (concessioni), allora si andrà alla povertà ... quindi non si porrà il problema della sostenibilità.

Quindi la ricetta è un "liberismo controllato" e un sistema premiale basato sul merito per "creare innovazione e nuove aziende" allo stesso tempo difendere lo stato sociale adattandolo al PIL o ricchezza prodotta.

Inoltre bisogna diminuire il peso dello Stato sull'economia reale .. attualmente vale il 50% del PIL, e portarlo a valori di equilibrio.

Un saluto
Mi dispiace, caro Joblack, ma non mi convinci.

Innanzi tutto non mi riferisco solo alla sinistra radical-chic ma anche a quella più "dura e pura".

Secondo, il "liberismo controllato" è un ottimo quadro di riferimento, ma non può essere la panacea di tutti i mali ed in particolare non risolve la questione che sto tentando di porre (ahimé forse inutilmente).

Come si spiega che negli ultimi 30 anni la spesa pubblica è raddoppiata, ma le prestazioni sociali sono state tagliate?

Detto in dialetto delle mie parti, qui qualcuno si fotte i soldi pubblici. E non mi convince la tesi che sono i "liberisti" o i "grandi poteri".

Ho già tentato più volte di spiegare che il problema della gestione "allegra" del denaro pubblico, danneggia soprattutto la sinistra, che è interessata a mantenere un livello apprezzabile di presenza dello stato, mentre fa il gioco della destra, tipo Monti, che ne trae argomenti per il taglio dello stato sociale.

Prendiamocela con Renzi e Bersani (è come sparare sulla Croce Rossa). Ma anche la "vera" sinistra (anche la più recente ed innovativa come Alba), sul problema della struttura e dell'inefficienza della pubblica amministrazione, mi pare che non dica nulla di nulla.
Mariok,

non è mia intenzione convincerti perchè qui siamo per un confronto delle idee, siamo 4 gatti per cui perderemmo tempo a fare proselitismo .... io non l'ho mai fatto.

Cmq ti posso dire che ALBA è contro "i poteri forti" e contro quelli che rubano e quelli che in modo autoreferenziale in politica fanno carriera senza tenere conto le esigenze degli elettori.

Sono d'accordo con la tua analisi "si fottono i soldi" perchè giorno per giorno se ne sentono di tutti i colori (notiziola, la società privata MUSA che riscuoteva i biglietti di ingresso nei musei siciliani "ha distratto" 18 milioni di euro dalle sue casse ...soldi che andavano ai comuni)

Il fatto è che non ci può essere società civile né tanto meno democrazia se 9 cittadini su 10 sono propensi, o cercano il modo e l'occasione di delinquere (fottere soldi pubblici, frodare, evadere il fisco, ecc.).

In ALBA si predilige una "democrazia partecipativa" che viene dal basso agendo autonomamente sul territorio di appartenenza, e che anche dal basso si è chiamati votando a formare la linea politica del movimento.

Certo ci sono difficoltà comunicative ed economiche ma per un movimento che si autofinanzia questo è normale.

Un caro saluto

Re: La Questione Monti

Inviato: 29/11/2012, 22:16
da mariok
Joblack ha scritto:
Mariok,

non è mia intenzione convincerti perchè qui siamo per un confronto delle idee, siamo 4 gatti per cui perderemmo tempo a fare proselitismo .... io non l'ho mai fatto.

Cmq ti posso dire che ALBA è contro "i poteri forti" e contro quelli che rubano e quelli che in modo autoreferenziale in politica fanno carriera senza tenere conto le esigenze degli elettori.

Sono d'accordo con la tua analisi "si fottono i soldi" perchè giorno per giorno se ne sentono di tutti i colori (notiziola, la società privata MUSA che riscuoteva i biglietti di ingresso nei musei siciliani "ha distratto" 18 milioni di euro dalle sue casse ...soldi che andavano ai comuni)

Il fatto è che non ci può essere società civile né tanto meno democrazia se 9 cittadini su 10 sono propensi, o cercano il modo e l'occasione di delinquere (fottere soldi pubblici, frodare, evadere il fisco, ecc.).

In ALBA si predilige una "democrazia partecipativa" che viene dal basso agendo autonomamente sul territorio di appartenenza, e che anche dal basso si è chiamati votando a formare la linea politica del movimento.

Certo ci sono difficoltà comunicative ed economiche ma per un movimento che si autofinanzia questo è normale.

Un caro saluto
Non perché voglia farmi convincere, ma più semplicemente per confrontarmi e arricchirmi con informazioni che magari mi mancano.

Non credi che una sinistra seria dovrebbe avere un progetto serio di riforma del servizio sanitario nazionale, che parta dall'ovvia considerazione che l'attuale organizzazione evidentemente non funziona e che quindi va cambiata? Ti risulta che ci sia in giro qualcosa del genere?