Grillo, no a Bersani: "Ha più punti in comune con il Pdl"
Il segretario Pd apre a un'alleanza con il M5S: "Mai con Berlusconi". Ma il blog grillino lo gela: "Entrambi vogliono la TAV, gli F-35, i rimborsi elettorali"
Pubblicato il 06/03/13 da Affaritaliani.it in Politica| TAGS: bersani, direzione pd, renzi
Beppe Grillo rimanda ancora una volta al mittente le aperture del Pd di Bersani. "Pdl e pdmenoelle hanno più punti programmatici in comune tra loro" di quelli che "Bersani dice di avere con il M5S, lui dice 8", si legge sul blog dell'ex comico genovese nella colonna del "commento", firmato da Ernesto. "Entrambi vogliono la TAV, entrambi sono per il MES, entrambi per il Fiscal Compact, entrambi per il pareggio di bilancio, entrambi per le 'missioni di pace', entrambi per l'acquisto degli F-35, entrambi per lo smantellamento dell'art.18, entrambi per la perdita della sovranità monetaria, entrambi per il finanziamento della scuola privata, entrambi per i rimborsi elettorali", si legge sul sito grillino. "Quanti punti programmatici comuni ho trovato - osserva Ernesto - così su due piedi? DIECI. Ne hanno più loro che quello che afferma Bersani con il M5S (lui dice 8). Non per niente hanno governato per un anno e più insieme".
In precedenza Vito Crimi, capogruppo per tre mesi del Movimento 5 Stelle al Senato, aveva attaccato Enrico Letta ricordando su Facebook una sua intervista del 13 luglio 2012 quando disse: 'Meglio che i voti vadano al Pdl anziché a Grillo'".
BERSANI - Pier Luigi Bersani esclude accordi di Governo tra il Pd e la destra berlusconiana. Il Pd si rivolge a Mario Monti e al Movimento 5 Stelle. Bersani ha "pieno rispetto" per le prerogative di Napolitano, ma sente "il dovere politico" di rendere esplicito il proprio orientamento. Nella direzione del Pd Renzi non parla, Franceschini condivide il no a Berlusconi, D'Alema spiega la posizione del partito: "La destra esiste e io mi rammarico che in un momento così drammatico non sia possibile una risposta in termini di unità nazionale. Purtroppo non è possibile e l'impedimento è rappresentato da Silvio Berlusconi". D'Alema aggiunge: "il fatto che alcuni parlamentari abbiano denunciato di essere stati corrotti per far cadere un governo, è un attentato alla democrazia".
"Qui non si sta corteggiando Grillo, ma si tratta di capire ciò che si muove nel profondo, di bucare il muro dell'autereferenzialità del sistema perchè comincia a essere in gioco il sistema", ha detto il segretario del Pd aprendo il suo intervento durato in tutto circa un'ora alla direzione del partito . "Il canale democratico non è ostruito. Se si rivolge alle istituzioni per rinvigorirle o per farne una vuota cassa risonanza è da capire, ma questo dipende dalla nostra iniziativa che deve sollecitare una risposta", ha sottolineato.
Bersani torna quindi ad esprimersi contro l'eventualità di un governo sostenuto dai voti di Pd e Pdl insieme. "Quali ricette" anti-crisi "sono compatibili con un governo democratico e rappresentativo? Questa - spiega il segretario - è la domanda di fondo, esplicita anche in queste elezioni". E questo, precisa, è vero "a prescindere persino" dagli equilibri parlamentari. "La governabilità - osserva ancora il segretario - non è fatta solo dai seggi in parlamento, ma in un rapporto reale con la società. E un'interpretazione meccanica potrebbe risultare un coperchio malposto sulla crisi e sulla recessione". "Responsabilità di governo senza cambiamento - avverte - ci prepara a guai peggiori. Non vedo nessun altro in condizione di dare un messaggio del genere. Tocca a noi". Nessuna collaborazione è possibile, inisiste il leader del Pd, "con hi ha seminato il vento che ci ha portato la tempesta di oggi". "Siamo pronti a proporre un governo di cambiamento sulla base di un programma essenziale", ribadisce poi prima di illustrare gli otto punti qualificanti della proposta di programma che il Pd intende sottoporre al consenso del Parlamento.
Al primo posto Bersani pone la rottura della gabbia di austerità imposta dall'Europa. Poi, nell'ordine, illustrando i singoli provvedimenti, aggiunge il sostegno al lavoro, la riforma della politica e dei suoi costi, l'equità, la moralità, l'ambiente (a iniziare dalla gestione del ciclo dei rifiuti) i diritti di cittadinanza (primo fra tutti quello per i figli degli immigrati) e il sostegno alla scuola e alla ricerca scientifica.
Bersani non lesina poi autocritica. I dati elettorali, dice, "parlano un linguaggio drammatico ma chiaro: c'è una sofferenza acuta nella base larga del consenso del Pd". "Questa sofferenza sociale, il blocco dei processi di rifoma della politica, la percezione di inutilità della politica ci fanno leggere largamente omologati al sistema che non gira - aggiunge - Ci viene attribuita come colpa persino l'esistenza di Berlusconi. Tutte queste dinamiche che non hanno avuto lenimento si sono accentuate nell'esperienza del governo Monti".
ALFANO - Il Pdl, per bocca di Angelino Alfano, critica l'orientamento del Pd: "Il Pd dimostra di non avere un'idea chiara su come guidare il Paese, rischia di portare l'Italia allo sfascio. Noi li invitiamo a riflettere, perche' cosi' portano il Paese a sbattere".
MONTI - "Se l'alternativa fosse un governo o una maggioranza orientata a interrompere il tragitto europeo e le riforme strutturali dell'Italia, credo che sarebbe meglio nuove elezioni". Lo ha detto Mario Monti in conferenza stampa nella sede di Scelta Civica, aggiungendo: "Se mi spingono ad accettare un prestito del Fondo Monetario? Questa spinta con suadente e delicata pressione c'e' stata dal primo giorno del mio governo in poi. la risposta e' stata che ci saremmo predisposti a non averne bisogno. Non abbiamo dovuto, quindi, rinunciare a una nuova parte di sovranita' in cambio di stampelle finanziarie".
Rispondendo a una domanda sulla possibilità di un governo di larghe intese, Monti ha aggiunto: "Sono valutazioni che solo il Presidente della Repubblica e non un presidente del Consiglio sul punto, immagino, di uscire: spero venga trovata una soluzione per un nuovo governo, ma non ho queste risposte, non tocca a me darle. In un Paese che ha la fortuna di avere un Capo dello Stato che ha mostrato saggezza, i leader politici dovrebbero affidarsi il piu' possibile al Capo dello Stato".
http://notizie.virgilio.it/politica/ber ... ne-pd.html
Ciao
Paolo11