Qualche ora prima
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Pisapia prepara la 'fase due'.
Boeri a un passo dall'addio
La frattura questa volta sembra profonda e il sindaco pensa a un esterno per la Cultura. Certo l'ingresso in giunta di Rozza e Balzani a Lavori pubblici e Bilancio. L'annuncio potrebbe esserci già nellle prossime ore
di ALESSIA GALLIONE
Pisapia prepara la 'fase due'.
Boeri a un passo dall'addio Stefano Boeri e Giuliano Pisapia
Questa volta la rottura sembra essere definitiva. Tanto che, nella nuova squadra che, nelle intenzioni di Giuliano Pisapia, deve aprire la "fase 2" della sua amministrazione e rilanciare politiche e idee per la città, Stefano Boeri potrebbe non esserci più. Perché è questa l'ipotesi che sta meditando il sindaco: per due nuovi ingressi ormai certi, quello della capogruppo del Pd Carmela Rozza ai Lavori pubblici e dell'eurodeputata democratica Francesca Balzani al Bilancio, c'è un assessore, quello alla Cultura, sempre più in bilico. Questo raccontano le ultime, tese ore, a Palazzo Marino: Boeri è tornato, come era già avvenuto all'inizio dell'avventura, a un passo dall'addio. Allora, il sindaco decise di fare marcia indietro e di rinnovargli in extremis la fiducia. La riflessione è aperta dopo l'ultima frizione in giunta per il budget di due mostre. Anche se questa volta, ragionano molti da piazza Scala, la frattura sembra troppo profonda per essere rimarginata. Adesso, toccherà solo a Pisapia prendere una decisione. E l'annuncio nella nuova giunta - con o senza Boeri - è atteso tra oggi e domani.
In queste settimane di riflessione sul rimpasto, è un tema che il sindaco avrebbe messo spesso sul tavolo della discussione. Ai suoi interlocutori, avrebbe chiesto un parere sulla possibilità di coinvolgere
la poltrona di Boeri tra quelle da cambiare. Ne ha parlato anche ieri, durante un colloquio con i vertici del Pd. È lì, nel corso di quelle due ore di discussione organizzata per affrontare l'assetto della giunta, che avrebbe manifestato anche tutta la sua irritazione e descritto un rapporto di fiducia sempre più logorato. Nessun commento ufficiale ma, spiegano da più parti,
il partito non avrebbe alzato le barricate di fronte all'uscita del "suo" assessore. In ogni caso, sembra sia stato il messaggio, la decisione definitiva dovrà essere la sua. Ed è su questo che sta meditando, il sindaco: prendere o meno una scelta che, ne è consapevole, comporterà polemiche. E che l'architetto non avrebbe nessuna intenzione di facilitare con dimissioni spontanee. È questo l'ultimo nodo da sciogliere. Anche se, per tanti in Comune, Boeri sembra vicino all'uscita. E, nel caso, l'ipotesi più probabile è che, per la casella della Cultura, venga scelto un "esterno" o un'"esterna" da Palazzo Marino. Un nuovo arrivo da scegliere in una rosa di più nomi.
L'architettura della squadra è disegnata: dopo l'arrivo di
Francesco Cappelli, che ha sostituito Maria Grazia Guida all'Educazione, e la promozione al ruolo di vicesindaco di
Ada Lucia De Cesaris, saranno coperte anche le ultime posizioni mancanti.
Carmela Rozza passerà dal Consiglio alla giunta, occupandosi di Lavori pubblici; le politiche che riguardano Casa e demanio, invece, il vero obiettivo della capogruppo del Pd, dovrebbero rimanere di competenza dell'assessore
Daniela Benelli che, dopo la corsa in Regione di Lucia Castellano ha assunto l'interim.
Anche la deputata europea
Francesca Balzani è pronta a sedere sulla complessa poltrona di guardiano dei conti lasciata da Bruno Tabacci.
Questi gli annunci che tanti si aspettavano di sentir pronunciare dal sindaco domani, quando dovrebbe parlare all'aula.
Altri ritocchi di deleghe sarebbero arrivati con calma, nei prossimi giorni, nel corso di un giro interno. Eppure, negli ultimi giorni, in piazza Scala è esploso nuovamente il caso Boeri.
(17 marzo 2013)
http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -54753641/
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Dai commenti che si leggono sui blog sono in molti che non lo rimpiangono. Alcuni dicono che ha finito di rompere....
Il commento di Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia),
“il rimpasto annunciato da Pisapia rappresenta una resa dei conti rispetto all’ex assessore alla Cultura Boeri che il sindaco finalmente è riuscito ad eliminare dalla Giunta”. “Boeri – continua De Corato – era l’unico assessore in grado di far fronte al sindaco essendo stato il più votato a Milano di tutti consiglieri”. (da:il Fatto Quotidiano di oggi)
...e se lo dice De Corato c'e' da credergli. O no??
un salutone da Juan