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Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 01/10/2014, 12:27
da peanuts
E i soldi del Tfr dove li prendono adesso con la crisi che c'è secondo lui?
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 01/10/2014, 14:14
da camillobenso
E' una fase fatta così.
Questo è il tempo delle supercazzole. Scanzi ha dichiarato che Renzi è un raccontapalle.
Nardella ha dovuto fare la sceneggiata in difesa del boss.
Ma in realtà funziona così.
La crisi è pesantissima e pittibimbo è costretto ad usare le armi di distrazione di massa.
L'articolo 118 non c'entra una mazza con la ripresa dell'occupazione e dei consumi.
Un effetto lo ha ottenuto. Nessuno ha discusso del crollo del Pd in Emilia, e del distacco profondo tra elettorato e classe politica.
Finita la bomba 118 ha fatto esplodere quella del Tfr.
Finita questa ce ne saranno altre. La tecnica renziana è questa.
Il Tfr è stato accantonato raramente dalle aziende. Per varie ragioni. Questo in tempi non sospetti. Figuriamoci in tempi come questi.
I clienti non pagano. Lo Stato non paga. Le banche non fanno credito.
E' ovvio che per sopravvivere si faccia ricorso al Tfr.
E' per questo che le imprese protestano. Dove vanno a trovare i fondi?
Le banche non ne vogliono sapere di erogare crediti per questi servizi.
Un'altra minchiata di Pittibimbo per tirare a campare e distorcere l'opinione pubblica dai veri prolblemi.
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 01/10/2014, 15:06
da Maucat
Se non fossimo già nel baratro ci sarebbe da ridere sul comportamento degli uomini politici italiani, purtroppo la situazione è tragica e ne pagheremo delle carissime conseguenze... In Grecia dopo la crisi e la Troika il 60% della popolazione è al disotto della soglia della povertà e il futuro dell'Italia è quello se non si fanno le vere riforme (non quelle del trio Renzi/Berlusconi/P2) che possano ridare ossigeno alla società italiana e quindi alla sua economia...
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 01/10/2014, 15:50
da lucfig
Vive la France ...
da repubblica.it
La Francia si ribella all'Ue: "No austerity, deficit al 4,4%"
Parigi si rifiuta di adottare nuovi tagli all'economia: rientrerà nei parametri europei solo nel 2017. Il ministro della Finanze Sapin: "Adattiamo il passo di riduzione del disavanzo alla situazione economica del Paese"
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 02/10/2014, 17:53
da camillobenso
Ai renziani piace così
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 03/10/2014, 11:28
da camillobenso
Pippo Civati “Regalo alle autostrade, Pd e governo lo cancellino”
(Davide Vecchi).
03/10/2014 di triskel182
Sblocca mazzette.
Milano – Visto che Renzi ha spiegato al Paese di essere autonomo dai poteri forti ha un’occasione per dimostrarlo in concreto: rivedere le concessioni autostradali inserite nello Sblocca Italia”. Giuseppe (Pippo) Civati, ex rottamatore e oggi minoranza dura e pura del Pd, accantona le polemiche interne al partito e boccia i contenuti del decretone. Cosa contiene che non va? Un sacco di cose, tra cui il passaggio sui commissari del Tav che possono superare le obiezioni delle sovrintendenze, un altro sull’edilizia molto simile a quella delle giunte Formigoni con la semplificazione per chi costruisce. Poi le autostrade. È un decreto molto berlusconiano, molto lupigno come dice Camilleri. In pratica c’è di tutto, si sapeva. Sì, ma sulle concessioni autostradali violiamo le norme sulla concorrenza e rischiamo sanzioni concrete oltre ai richiami verbali arrivati sino a ora. Persino Raffaele Cantone, che non è un gufo della fronda Pd per capirci ma il commissario nominato da Renzi contro la corruzione, ha bocciato la norma sulle concessioni.
In linea con Fabrizio Balassone di Banca d’Italia e Giovanni Pitruzzella dell’Antitrust. Esatto, figure al di sopra di ogni appartenenza chiamate a svolgere un ruolo di verifica e controllo. Esterne al dibattito politico. In tre arrivano alla stessa conclusione, vogliamo ascoltarli? Lei che propone? Stralciare o abrogare la norma, poi dipende dai passaggi: al momento è un decreto in conversione. Ma così come è non va bene. Si devono fare le gare, seguire le procedure e compiere un lavoro molto trasparente, proprio come chiede soprattutto Cantone. Guardi che poi le dicono di essere contro l’innovazione infrastrutturale. La questione è seria. Lo Stato potrebbe riprendersi le autostrade o tagliare il costo dei pedaggi, non certo economici. Andiamo con ordine. Le concessioni di qualche decennio fa sono scadute, giusto? Ed è una grande risorsa per perché quando una concessione scade significa che l’investimento iniziale è stato completamente ammortizzato e quindi il bene torna nella disponibilità dello Stato a titolo gratuito. È finita una partita, dunque se ne apre una tutta nuova? Lo Stato ha diverse opzioni, fra l’altro. Può dare l’autostrada in gestione a un privato, attraverso una gara a evidenza pubblica, oppure può gestirla direttamente incassandone i proventi. Semplice. E invece? Invece nell’articolo 5 dello Sblocca Italia hanno accorpato le concessioni scadute a quelle prossime alla scadenza, eludendo così una gara e riaffidando direttamente le concessioni. Senza nessun tipo di confronto, di appalto, niente. Insomma che si stia rischiando di violare la norma sulla concorrenza è evidente a chiunque. Magari durante la stesura e lettura non se ne è accorto nessuno.
Lecito, infatti è intervenuto Cantone e con lui altri organismi a dire ‘così non va bene’. Ci manca anche di prenderci una multa dalla Ue per questo. Non sarebbe la prima sanzione che prendiamo. Lo sarebbe per questo esecutivo. Principianti al potere? No guardi, con le polemiche per questa settimana ho già dato. Penso al concreto. E di concreto c’è anche un altro rischio: vedere realizzate strade totalmente inutili solo per legittimare la concessione.
Tipo la Brebemi, l’autostrada che corre praticamente parallela alla Milano Venezia? Esatto, per il momento non ci va nessuno, non la usa nessuno anche perché è cara, quindi nessuno paga il pedaggio e chi la ripagherà? Le banche? Ho qualche dubbio.
Da Il Fatto Quotidiano del 03/10/2014.
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 03/10/2014, 18:53
da camillobenso
Renzi a Ferrara: prima gli applausi poi per lui fischi e lancio di uova
Un gruppo di manifestanti ha contestato il premer al grido di «Buffone». Poco prima però era stato accolto dai cittadini con sorrisi e strette di mano
Una trentina di persone ha contestato per alcuni minuti con fischi, cartelli e al grido di «Bambino» e «Buffone» il premier Matteo Renzi, in piazza Municipale, a Ferrara. Il presidente del Consiglio era appena salito sul palco per essere intervistato da tre giornalisti stranieri nell’ambito del Festival di Internazionale. Renzi era arrivato a Ferrara alle 17,20 per inaugurare una scuola materna e per intervenire al Festival di Internazionale. Renzi ha salutato la piccola folla attorno alla scuola Aquilone e ha posato per alcuni selfie con vari cittadini. Poi, una volta sul palco invece, la contestazione con lancio di uova. «A chi lancia uova rispondo con un sorriso» ha detto Renzi.
http://www.corriere.it/politica/14_otto ... dc20.shtml
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 03/10/2014, 19:01
da camillobenso
PER FORTUNA QUESTI SONO SOLO COMMENTI DEL CORRIERE .IT
paolo223 ottobre 2014 | 18:45
Chi semina vento raccoglie tempesta
VOTA RISPONDILettore_54361153 ottobre 2014 | 18:44
Tra un po a Renzi consegneranno anche il tapiro....
VOTA RISPONDI1Wildwolf3 ottobre 2014 | 18:43
Risponda alle uova dimettendosi.
VOTA 1RISPONDILettore_57070833 ottobre 2014 | 18:42
Ingiustificate le violenze e le intemperanze. Sempre. Ma chi è causa del suo mal...
VOTA RISPONDI
CiDNiCk843 ottobre 2014 | 18:41
Tornatene a casa! Nessuno ti ha votato! Fortuna che siamo in democrazia.
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 04/10/2014, 3:43
da camillobenso
Frittatina alla Renzi
Lancio di uova contro il premier Renzi
Lui: 'Chiedo rispetto, rispondo col sorriso'
Re: Il "nuovo" governo Renzi
Inviato: 04/10/2014, 22:35
da camillobenso
Mai e poi mai avrei pensato che la vita potesse riservare questo tipo di sorprese ad una certa età.
Cirino Pomicino per più di quarant'anni l'ho considerato sempre un avversario.
Democristiano di rito andreottiano stretto, ha sempre detto e fatto cose che mi vedevano sulla barricata opposta.
Di lui ricordo in particolare una notizia di una quarantina di anni fa, circa.
Cirino, sfruttando la sua posizione politica si recava regolarmente presso la Rai di Napoli per vedere in bassa frequenza il suo Ciuccio quando non giocava al San Paolo.
Sapeva ben sfruttare i suoi privilegi.
Quest'anno però per due volte mi ha sorpreso. Forse perché a 75 anni è fuori dai giochi della politica, conversando sui problemi dell'economia in tv, ha precisato che i soldi ci sono e che bisogna andarli a prendere dove ci sono. In modo particolare presso quel 10 % di tricolori che possiede il 47 % delle ricchezze private italiane.
Non avrei mai creduto che un politico, in modo particolare un democristiano, osasse tanto.
Lo stesso dicasi per quel simpaticone irresistibile di Fabrizio Cicchitto, da quando era craxiano, una quarantina di anni fa. Mai condiviso un solo pensiero.
Ma un po' di giorni fa ha affermato che se per la fine dell'anno non si riesce a sistemare il caos che distrugge la Libia, potremmo ritrovarci sulle nostre coste una fuga in massa di almeno un milione di libici. Questa volta ha affermato una cosa condivisibile.
L'ultimo in ordine di tempo è Piero Ostellino. Anche per lui non ho mai avuto l'occasione di condividere nulla. nella convinzione che dopo così lungo tempo non avrei mai condiviso assolutamente niente di Ostellino.
Ma oggi mi ha sorpreso.
Sul Corriere ha scritto:
Deve essere stata una bella soddisfazione — per molti italiani — apprendere che Renzi «alza la voce con la Merkel».
Hanno certamente provato un brivido d’orgoglio — «finalmente gliele abbiamo cantate chiare» — pur augurandosi, lo spero, non si riveli analogo a quello provato dai loro nonni ai tempi in cui il capo del governo proclamava «spezzeremo le reni alla Grecia»; salvo prenderle, poi, di santa ragione persino dalla piccola Grecia.
Io, che sono sufficientemente vecchio per ricordare sia le rodomontate del duce, sia, per averle vissute, le «dure repliche della storia» subite dall’Italia fascista e parolaia, non sono entusiasta di Renzi, come non lo ero, per tradizione familiare, di Mussolini.
Resto dell’opinione che il ragazzotto fiorentino sia una sorta di Mussolini minore, tanto parolaio e velleitario quanto impotente.
Di recente mi capita di scrivere che Renzi assomiglia al padre (politico) Berlusconi, allo zio Bettino, e al nonno Benny.
Quando lo spiego agli indigeni del luogo mi osservano mi guardano con incredulità.
Invece oggi noto che Ostellino vede in Renzi vede un Mussolini minore.
^^^^^
«non mi piace l’idea di essere governato da un Mussolini minore»
Corriere 4.10.14
Poche chiacchiere servono i fatti
di Piero Ostellino
Deve essere stata una bella soddisfazione — per molti italiani — apprendere che Renzi «alza la voce con la Merkel».
Hanno certamente provato un brivido d’orgoglio — «finalmente gliele abbiamo cantate chiare» — pur augurandosi, lo spero, non si riveli analogo a quello provato dai loro nonni ai tempi in cui il capo del governo proclamava «spezzeremo le reni alla Grecia»; salvo prenderle, poi, di santa ragione persino dalla piccola Grecia.
Io, che sono sufficientemente vecchio per ricordare sia le rodomontate del duce, sia, per averle vissute, le «dure repliche della storia» subite dall’Italia fascista e parolaia, non sono entusiasta di Renzi, come non lo ero, per tradizione familiare, di Mussolini.
Resto dell’opinione che il ragazzotto fiorentino sia una sorta di Mussolini minore, tanto parolaio e velleitario quanto impotente.
Matteo Salvini, il segretario della Lega, dice che, se a Renzi non piace l’austerità imposta dalla Merkel all’Europa — incidentalmente, nell’interesse della Germania — o la ritiene sbagliata, deve evitare di adottarla. Il presidente del Consiglio, però, replica che, anche se la politica della Merkel fosse sbagliata, l’Italia la seguirebbe per dimostrare la propria coerenza. Ahimè, un’altra affermazione mussoliniana: «l’Italia andrà, coerentemente, fino in fondo».
E, infatti, siamo affondati…. Per tradizione antifascista della mia famiglia, e per formazione culturale, non mi piace l’idea di essere governato da un Mussolini minore.
Caro Renzi, lasci perdere le affermazioni tipo «l’Italia farà sentire la sua voce» — tra l’altro, questa, una fissazione della nostra politica estera — e vada al sodo. Sono disposto a credere che lei stia facendo, come dice Panebianco, un’operazione culturale — ciò che i suoi critici definiscono chiacchiere — prima che fattualmente riformista per cambiare la sinistra. Poiché sostengo da sempre che la nostra sinistra è culturalmente vecchia e, in quanto tale, di danno al Paese, approvo, caro Renzi, persino questo suo «riformismo da convegno». Di solito, in questi convegni, i politici dicono ciò che essi stessi dovrebbero fare, ma poi non fanno. Le auguro ugualmente di avere successo.
Realisticamente, però, mi piacerebbe che lei facesse ciò che le suggerisce Salvini.
Dica che «questa Ue» non le piace; che ne sogna un’altra — possibilmente, non una parodia dell’Unione Sovietica come l’attuale —, ne proponga la riforma e faccia in modo che l’Italia sia, europeisticamente, meno coerente, ma, machiavellianamente, più concreta. Se ha letto Machiavelli al liceo, ma se lo è scordato, almeno da fiorentino, lo rilegga. Male non le farà.