quo vadis PD ????
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Re: quo vadis PD ????
Nozze gay, Bindi contestata alla festa Pd. E lei: “Siete liberi di vivere in un altro paese”
La vicepresidente della Camera torna a parlare di "anticostituzionalità" delle unioni tra persone dello stesso sesso e rispondendo alle proteste fa capire che se l'Italia non va bene, ci si può trasferire all'estero. Alla kermesse democratica delle donne invitata anche Paola Concia, ma ad orari diversi
di Marco Zavagli | Ferrara | 23 luglio 2012Commenti (116)
“Ognuno può decidere di vivere nel paese che vuole”. Insomma, se non vi sta bene l’Italia, andatevene. È l’invito a una ‘emigrazione di orientamento sessuale’ quello che Rosy Bindi rivolge dal palco della festa nazionale delle Donne Democratiche.
La presidente del Pd si scrolla così di dosso i contestatori che hanno fatto capolino nel dibattito conclusivo della kermesse dei democratici a Ferrara. Superfluo spiegare i motivi della presenza delle bandiere viola e arcobaleno al dibattito. La bagarre all’assemblea del Pd sull’estensione del matrimonio civile alle persone omosessuali brucia ancora. E l’autodifesa della Bindi dietro lo scudo di una presunta anticostituzionalità delle unioni tra persone dello stesso sesso non ha fatto altro che esacerbare gli animi delle associazioni gay. Arcilesbica su tutte.
Un primo assaggio era arrivato alla festa dell’Unità di Roma, con le accuse di omofobia piovute dalla platea. A Ferrara la Bindi arriva il giorno dopo Bersani (“le unioni civili dei gay sul modello tedesco sono la nostra proposta, e Casini non mi ricatti né su questo né su Vendola”, aveva detto il segretario) e alla vigilia dell’arrivo di Veltroni. E in concomitanza con Paola Concia. Solo un calendario fin troppo studiato ha evitato che le due protagoniste della spaccatura andata in scena all’assemblea nazionale si incontrassero. La firmataria dell’odg sull’equiparazione legale dei matrimoni etero e omosessuali è stata relegata nella sala riunioni di un bar del centro. Anche l’orario, nel pomeriggio, ha evitato pericolosi incroci.
Dal suo “esilio” pomeridiano l’attivista lesbica si è limitata a un diplomatico “è normale che un grande partito viva discussioni accese, e ora stiamo arrivando al punto”.
Non è andata così leggera invece alla vicepresidente della Camera, che si è vista schiaffare in faccia il più classico dei rimproveri di morettina memoria: “dicci qualcosa di sinistra”. “Io parto dal riconoscimento e dalla valorizzazione della differenza – ha sostenuto Rosy Bindi – e per questo nel nostro documento abbiamo scritto che ci impegneremo ad introdurre le unioni civili, anche per le coppie gay”.
Troppo poco per chi chiede pari diritti e infatti dal loggione arriva un sonoro “non le vogliamo!”. Più sofisticato l’incoraggiamento di un’altra militante di Arcilesbica: “Rosy, voglio invitarti al mio matrimonio!”. Niente da fare. La presidente si trincera dietro alla linea delineata dal suo segretario e si fa forte “della posizione su cui il partito è assestato, che è quella della Corte costituzionale, di Francia, Inghilterra e Germania”.
Non è proprio così. La Corte nell’aprile del 2010, nel decidere sulle questioni poste dalle ordinanze del gip di Venezia e della Corte d’appello di Trento, aveva detto che la materia non è regolamentata dal nostro ordinamento, demandando quindi alla volontà del legislatore una eventuale normazione. La polemica si è chiusa con un consiglio ‘zapateriano’: “Facciamo come in Spagna!”.
“Ognuno può vivere nel paese che vuole” ha smorzato infine la presidente, chiedendo ai militanti gay di non lasciarsi strumentalizzare, perché “con le posizioni massimaliste si finisce per non prender niente, mentre io sono abituata a prender qualcosa. A costo di rendermi infrequentabile al mondo da cui provengo”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... si/302361/
La vicepresidente della Camera torna a parlare di "anticostituzionalità" delle unioni tra persone dello stesso sesso e rispondendo alle proteste fa capire che se l'Italia non va bene, ci si può trasferire all'estero. Alla kermesse democratica delle donne invitata anche Paola Concia, ma ad orari diversi
di Marco Zavagli | Ferrara | 23 luglio 2012Commenti (116)
“Ognuno può decidere di vivere nel paese che vuole”. Insomma, se non vi sta bene l’Italia, andatevene. È l’invito a una ‘emigrazione di orientamento sessuale’ quello che Rosy Bindi rivolge dal palco della festa nazionale delle Donne Democratiche.
La presidente del Pd si scrolla così di dosso i contestatori che hanno fatto capolino nel dibattito conclusivo della kermesse dei democratici a Ferrara. Superfluo spiegare i motivi della presenza delle bandiere viola e arcobaleno al dibattito. La bagarre all’assemblea del Pd sull’estensione del matrimonio civile alle persone omosessuali brucia ancora. E l’autodifesa della Bindi dietro lo scudo di una presunta anticostituzionalità delle unioni tra persone dello stesso sesso non ha fatto altro che esacerbare gli animi delle associazioni gay. Arcilesbica su tutte.
Un primo assaggio era arrivato alla festa dell’Unità di Roma, con le accuse di omofobia piovute dalla platea. A Ferrara la Bindi arriva il giorno dopo Bersani (“le unioni civili dei gay sul modello tedesco sono la nostra proposta, e Casini non mi ricatti né su questo né su Vendola”, aveva detto il segretario) e alla vigilia dell’arrivo di Veltroni. E in concomitanza con Paola Concia. Solo un calendario fin troppo studiato ha evitato che le due protagoniste della spaccatura andata in scena all’assemblea nazionale si incontrassero. La firmataria dell’odg sull’equiparazione legale dei matrimoni etero e omosessuali è stata relegata nella sala riunioni di un bar del centro. Anche l’orario, nel pomeriggio, ha evitato pericolosi incroci.
Dal suo “esilio” pomeridiano l’attivista lesbica si è limitata a un diplomatico “è normale che un grande partito viva discussioni accese, e ora stiamo arrivando al punto”.
Non è andata così leggera invece alla vicepresidente della Camera, che si è vista schiaffare in faccia il più classico dei rimproveri di morettina memoria: “dicci qualcosa di sinistra”. “Io parto dal riconoscimento e dalla valorizzazione della differenza – ha sostenuto Rosy Bindi – e per questo nel nostro documento abbiamo scritto che ci impegneremo ad introdurre le unioni civili, anche per le coppie gay”.
Troppo poco per chi chiede pari diritti e infatti dal loggione arriva un sonoro “non le vogliamo!”. Più sofisticato l’incoraggiamento di un’altra militante di Arcilesbica: “Rosy, voglio invitarti al mio matrimonio!”. Niente da fare. La presidente si trincera dietro alla linea delineata dal suo segretario e si fa forte “della posizione su cui il partito è assestato, che è quella della Corte costituzionale, di Francia, Inghilterra e Germania”.
Non è proprio così. La Corte nell’aprile del 2010, nel decidere sulle questioni poste dalle ordinanze del gip di Venezia e della Corte d’appello di Trento, aveva detto che la materia non è regolamentata dal nostro ordinamento, demandando quindi alla volontà del legislatore una eventuale normazione. La polemica si è chiusa con un consiglio ‘zapateriano’: “Facciamo come in Spagna!”.
“Ognuno può vivere nel paese che vuole” ha smorzato infine la presidente, chiedendo ai militanti gay di non lasciarsi strumentalizzare, perché “con le posizioni massimaliste si finisce per non prender niente, mentre io sono abituata a prender qualcosa. A costo di rendermi infrequentabile al mondo da cui provengo”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/07 ... si/302361/
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Re: quo vadis PD ????
I commenti
vigna vecchia Ieri 09:36 PM
Propongo alla Signora Bindi di trasferirsi lei...in Vaticano.
lela Ieri 07:40 PM
Bindi, con lo stesso ragionamento che fai tu, poichè tu vuoi per forza avere il finanziamento ai partiti, mentre noi non vogliamo, ti diciamo: se non ti sta bene esci dalla politica, vattene.
bruno52 Ieri 09:46 PM
chi sa se nei principi della cattolica Rosy Bindi è compreso anche il principio di reciprocità? se così fosse, non sarebbe più facile ed opportuno che fosse lei a trasferirsi?
Rita Borri Ieri 09:43 PM
sig.ra rosy bindi puo' accomodarsi anche lei all'estero cosi' noi possiamo respirarefinalmente un po' d'aria fresca, anzi porti con lei qualche altra persona a ns piacimento non faccio nomi ma nei teo-dem non e' difficile indiviuduarli
Sinistrone Ieri 09:35 PM
Il monito della Bindi sia di lezione agli italiani che credono ancora in una superiorità morale della sinistra italiana. Da sempre questo partito è composto di persone arroganti che ritengono di avere una statura morale superiore agli altri e bollano come populismo e demagogia tutti coloro che li contestano. In questo caso la Bindi lo rappresenta al massimo grado: non ti stà bene quello che io sostengo? Cambia paese perchè noi non ci muoviamo da qui.
rox60 Ieri 07:30 PM
Bindi, lei non si deve permettere affermazioni del genere. Lei non è eletta da Dio, e la sedia su cui siede non è una sua proprietà e nemmeno lei è inamovibile. L'Italia moderna e progressista ne ha le tasche piene di vecchi tromboni democristiani come lei che sentenziano ciò che è giusto e ciò che non lo è. Le sue esternazioni medievali giungono a proposito, almeno adesso sappiamo che votare lei e il suo finto partito progressista è una grossa fesseria. Continui pure a fare gli inciuci con casini, l'elettorato vi spazzerà via come polvere. Sarà la vota buona che andrete a lavorare dopo anni che vi manteniamo e vi vediamo pensare solo agli affaracci vostri! E soprattutto,io in Italia ci sono nato, lavoro, pago le tasse necessarie anche a mantenere lei e tutta la sua corte dei miracoli, e non penso proprio di andarmene. Se ne vada lei, magai a lavorare unabuona volta!
fab85bo Ieri 02:03 PM
“Ognuno può decidere di vivere nel paese che vuole”. GIUSTO! se non ti vanno bene le unioni civili, cara Rosy sei liberissima di cambiare stato....
kim-red Ieri 07:19 PM in risposta a fab85bo
e portati con te tutto il vaticano e Casini
dashiell Ieri 08:54 PM in risposta a kim-red
E qualche milione di bigotti
SoniaToni Ieri 07:16 PM
Ognuno ha il diritto di vivere liberamente in un paese libero quindi, visto che vuoi imporre la TUA volontà, cara Bindi, sarebbe più giusto che fossi tu a toglierti dai maroni.
Oooooo Ieri 09:16 PM
Vada lei, onorevole Bindi, a vivere nel Paese che desidera. Veda, è tipico delle persone arroganti la sua risposta, poiché a lei nessuno impedisce di vivere come meglio crede secondo i suoi valori, mentre lei vuole impedire agli altri di farlo secondo i propri. Guardi, senza sprecare fatica e soldi, il Paese giusto per lei ce l'ha proprio a portata di mano, poche centinaia di metri ed eccola nello Stato del Vaticano. Prego, si accomodi!
Mirco61 Ieri 09:06 PM
Questa è la risposta dei dirigenti della mia azienda quando qualcuno faceva notare qualche magagna.
'Se non ti va bene quella è la porta'.
Ragionamento veramente 'democratico'.
Anche Berlusconi potrebbe dirlo all'opposizione: 'se non vi va come governo io, allora andatevene all'estero'.
E brava Bindi.
E pensare che qualcuno alle primarie diceva che la Bindi non era male !!
Grazie Rosy di averci fatto capire chi sei veramente.
E se fossi tu ad andartene invece all'estero ?
Sebastian Secondo Ieri 02:55 PM
Le sue affermazioni quasi totalitarie danneggiano la democrazia e la società italiana, utilizza un linguaggio mediocre, e dei ragionamenti non piu dal punto di vista religioso, ma dalla sua più profonda superbia. Ma chi caXXo crede di essere?
marrabbio Ieri 07:30 PM in risposta a Sebastian Secondo
Uno dei tanti dirigenti del PD "illuminati" :-)))
avanti Ieri 08:04 PM in risposta a marrabbio
vedo che nel PD c'è molta democrazia.
vigna vecchia Ieri 09:36 PM
Propongo alla Signora Bindi di trasferirsi lei...in Vaticano.
lela Ieri 07:40 PM
Bindi, con lo stesso ragionamento che fai tu, poichè tu vuoi per forza avere il finanziamento ai partiti, mentre noi non vogliamo, ti diciamo: se non ti sta bene esci dalla politica, vattene.
bruno52 Ieri 09:46 PM
chi sa se nei principi della cattolica Rosy Bindi è compreso anche il principio di reciprocità? se così fosse, non sarebbe più facile ed opportuno che fosse lei a trasferirsi?
Rita Borri Ieri 09:43 PM
sig.ra rosy bindi puo' accomodarsi anche lei all'estero cosi' noi possiamo respirarefinalmente un po' d'aria fresca, anzi porti con lei qualche altra persona a ns piacimento non faccio nomi ma nei teo-dem non e' difficile indiviuduarli
Sinistrone Ieri 09:35 PM
Il monito della Bindi sia di lezione agli italiani che credono ancora in una superiorità morale della sinistra italiana. Da sempre questo partito è composto di persone arroganti che ritengono di avere una statura morale superiore agli altri e bollano come populismo e demagogia tutti coloro che li contestano. In questo caso la Bindi lo rappresenta al massimo grado: non ti stà bene quello che io sostengo? Cambia paese perchè noi non ci muoviamo da qui.
rox60 Ieri 07:30 PM
Bindi, lei non si deve permettere affermazioni del genere. Lei non è eletta da Dio, e la sedia su cui siede non è una sua proprietà e nemmeno lei è inamovibile. L'Italia moderna e progressista ne ha le tasche piene di vecchi tromboni democristiani come lei che sentenziano ciò che è giusto e ciò che non lo è. Le sue esternazioni medievali giungono a proposito, almeno adesso sappiamo che votare lei e il suo finto partito progressista è una grossa fesseria. Continui pure a fare gli inciuci con casini, l'elettorato vi spazzerà via come polvere. Sarà la vota buona che andrete a lavorare dopo anni che vi manteniamo e vi vediamo pensare solo agli affaracci vostri! E soprattutto,io in Italia ci sono nato, lavoro, pago le tasse necessarie anche a mantenere lei e tutta la sua corte dei miracoli, e non penso proprio di andarmene. Se ne vada lei, magai a lavorare unabuona volta!
fab85bo Ieri 02:03 PM
“Ognuno può decidere di vivere nel paese che vuole”. GIUSTO! se non ti vanno bene le unioni civili, cara Rosy sei liberissima di cambiare stato....
kim-red Ieri 07:19 PM in risposta a fab85bo
e portati con te tutto il vaticano e Casini
dashiell Ieri 08:54 PM in risposta a kim-red
E qualche milione di bigotti
SoniaToni Ieri 07:16 PM
Ognuno ha il diritto di vivere liberamente in un paese libero quindi, visto che vuoi imporre la TUA volontà, cara Bindi, sarebbe più giusto che fossi tu a toglierti dai maroni.
Oooooo Ieri 09:16 PM
Vada lei, onorevole Bindi, a vivere nel Paese che desidera. Veda, è tipico delle persone arroganti la sua risposta, poiché a lei nessuno impedisce di vivere come meglio crede secondo i suoi valori, mentre lei vuole impedire agli altri di farlo secondo i propri. Guardi, senza sprecare fatica e soldi, il Paese giusto per lei ce l'ha proprio a portata di mano, poche centinaia di metri ed eccola nello Stato del Vaticano. Prego, si accomodi!
Mirco61 Ieri 09:06 PM
Questa è la risposta dei dirigenti della mia azienda quando qualcuno faceva notare qualche magagna.
'Se non ti va bene quella è la porta'.
Ragionamento veramente 'democratico'.
Anche Berlusconi potrebbe dirlo all'opposizione: 'se non vi va come governo io, allora andatevene all'estero'.
E brava Bindi.
E pensare che qualcuno alle primarie diceva che la Bindi non era male !!
Grazie Rosy di averci fatto capire chi sei veramente.
E se fossi tu ad andartene invece all'estero ?
Sebastian Secondo Ieri 02:55 PM
Le sue affermazioni quasi totalitarie danneggiano la democrazia e la società italiana, utilizza un linguaggio mediocre, e dei ragionamenti non piu dal punto di vista religioso, ma dalla sua più profonda superbia. Ma chi caXXo crede di essere?
marrabbio Ieri 07:30 PM in risposta a Sebastian Secondo
Uno dei tanti dirigenti del PD "illuminati" :-)))
avanti Ieri 08:04 PM in risposta a marrabbio
vedo che nel PD c'è molta democrazia.
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Re: quo vadis PD ????
Dopo lo strappo PDL-Lega al senato con l'approvazione del Semi-Presidenzialismo cosa fa il PD per bocca di D'Alema:
Alema: «La situazione è insostenibile per colpa del Pdl»
«Non si capisce più se il Pdl faccia parte della maggioranza. I provvedimenti del governo cadono tutti sulle nostre spalle. Ormai la situazione è insostenibile, quanto può durare? Se ne devono rendere conto tutti, compresi il premier e il presidente della Repubblica». Così Massimo D’Alema in un’intervista a l’Unità. Sulla premiership: «Il candidato è Bersani». Legge elettorale, apertura sulle preferenze ma «in circoscrizioni molto più piccole»
......
......
http://www.unita.it/italia/d-alema-situ ... e-1.432182
Bene, molto bene ...
Intanto tutti dicono che si va alle elezioni a Marzo 2013.
E' per dare tempo a Berlusconi di prepararsi con un nuovo partito?
Chissà!
Saluti a tutti
Alema: «La situazione è insostenibile per colpa del Pdl»
«Non si capisce più se il Pdl faccia parte della maggioranza. I provvedimenti del governo cadono tutti sulle nostre spalle. Ormai la situazione è insostenibile, quanto può durare? Se ne devono rendere conto tutti, compresi il premier e il presidente della Repubblica». Così Massimo D’Alema in un’intervista a l’Unità. Sulla premiership: «Il candidato è Bersani». Legge elettorale, apertura sulle preferenze ma «in circoscrizioni molto più piccole»
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http://www.unita.it/italia/d-alema-situ ... e-1.432182
Bene, molto bene ...
Intanto tutti dicono che si va alle elezioni a Marzo 2013.
E' per dare tempo a Berlusconi di prepararsi con un nuovo partito?
Chissà!
Saluti a tutti
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: quo vadis PD ????
Joblack ha scritto:Dopo lo strappo PDL-Lega al senato con l'approvazione del Semi-Presidenzialismo cosa fa il PD per bocca di D'Alema:
Alema: «La situazione è insostenibile per colpa del Pdl»
«Non si capisce più se il Pdl faccia parte della maggioranza. I provvedimenti del governo cadono tutti sulle nostre spalle. Ormai la situazione è insostenibile, quanto può durare? Se ne devono rendere conto tutti, compresi il premier e il presidente della Repubblica». Così Massimo D’Alema in un’intervista a l’Unità. Sulla premiership: «Il candidato è Bersani». Legge elettorale, apertura sulle preferenze ma «in circoscrizioni molto più piccole»
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http://www.unita.it/italia/d-alema-situ ... e-1.432182
Bene, molto bene ...
Intanto tutti dicono che si va alle elezioni a Marzo 2013.
E' per dare tempo a Berlusconi di prepararsi con un nuovo partito?
Chissà!
Saluti a tutti
Pippe & Contropippe
…..Verso la stazione di testa, ..pronti a sbattere…..
Sulla premiership: «Il candidato è Bersani».
Dalemoni
***
Casinoni ha dichiarato il fidanzamento col Pd per la prossima legislatura, ma a certe condizioni.
- Nisba matrimoni gay o puttanate similari, al Vaticano e al cardinale Scola non piacciono
- Niente alleanze con Sel e Idv.
- Il premier deve essere Monti.
Una delle ragioni per cui il premier deve essere Monti è perché l’elettorato di Casinoni senza una garanzia della tipologia dell’ammucchiata, come minimo gli tagliano i consensi, e lui non può permetterselo.
Le parole in politica hanno un peso, meno naturalmente che per la cara salma, toro, che ha copiato la pubblicità del Cholorodont di Virna Lisi (mmmhh!!!!): Con quella bocca può dire quel che vuole
http://www.youtube.com/watch?v=cOENpwh_KY8 ai tempi di : dopo Carosello tutti a nanna……
Dalemoni oggi precisa che sulla premiership: «Il candidato è Bersani».
Bersani o Monti?
Hanno proprio le idee chiare sul futuro.
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Re: quo vadis PD ????
Toh, la gente attacca la bindi. Lo feci in tempi non sospetti... purtroppo (purtroppo) ci avevo visto lungo. Sin da quella messa squallida con le facce da pidiellini sul pulpito mentre nessuno si incazzava per i misteri vaticani.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
Re: quo vadis PD ????
Antonio Di Pietro
Caro Luigi, l’unità va trovata nei programmi e non nei compromessi al ribasso. Noi riteniamo che il Pd si sia adagiato, appoggiando il governo Monti, nonostante le negative conseguenze che questo sta apportando al nostro Paese. Allora, invece di insistere nel chiedere all’Italia dei Valori un gesto di sottomissione, si prenda atto che non ha più alcun senso continuare a tenere in vita un governo con una maggioranza non voluta e non votata da cittadini e con un programma non accettato nemmeno dal Parlamento. Tant’è vero che per far passare ogni suo provvedimento questo esecutivo è costretto a ricorrere al voto di fiducia. Fiducia che voi votate, nonostante continuiate a dire che tali provvedimenti sono sbagliati, mostrando così un’ambiguità inaccettabile. Per quanto ci riguarda, l’IdV costruirà una coalizione riformista alternativa al centrodestra, con un programma che punti su solidarietà e sviluppo. Quando dico noi, non intendo solo l’IdV, ma una coalizione composta da partiti, liste civiche, movimenti ed esponenti della società civile, tutti uniti sotto un’unica bandiera, in grado di interloquire attivamente con il popolo. Una coalizione che terremo aperta fino all’ultimo momento anche al Pd, qualora voglia farne parte fattivamente e, soprattutto, condividerne il programma. Ma ce ne faremo una ragione se il Partito democratico vorrà sperimentare soluzioni diverse che per noi sono e restano contro natura. In quel caso la parola andrà agli elettori.
Mi piace · · Condividi · 445106103 · circa un'ora fa ·
Caro Luigi, l’unità va trovata nei programmi e non nei compromessi al ribasso. Noi riteniamo che il Pd si sia adagiato, appoggiando il governo Monti, nonostante le negative conseguenze che questo sta apportando al nostro Paese. Allora, invece di insistere nel chiedere all’Italia dei Valori un gesto di sottomissione, si prenda atto che non ha più alcun senso continuare a tenere in vita un governo con una maggioranza non voluta e non votata da cittadini e con un programma non accettato nemmeno dal Parlamento. Tant’è vero che per far passare ogni suo provvedimento questo esecutivo è costretto a ricorrere al voto di fiducia. Fiducia che voi votate, nonostante continuiate a dire che tali provvedimenti sono sbagliati, mostrando così un’ambiguità inaccettabile. Per quanto ci riguarda, l’IdV costruirà una coalizione riformista alternativa al centrodestra, con un programma che punti su solidarietà e sviluppo. Quando dico noi, non intendo solo l’IdV, ma una coalizione composta da partiti, liste civiche, movimenti ed esponenti della società civile, tutti uniti sotto un’unica bandiera, in grado di interloquire attivamente con il popolo. Una coalizione che terremo aperta fino all’ultimo momento anche al Pd, qualora voglia farne parte fattivamente e, soprattutto, condividerne il programma. Ma ce ne faremo una ragione se il Partito democratico vorrà sperimentare soluzioni diverse che per noi sono e restano contro natura. In quel caso la parola andrà agli elettori.
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Re: quo vadis PD ????
dice DI Pietro
’IdV costruirà una coalizione riformista alternativa al centrodestra, con un programma che punti su solidarietà e sviluppo. Quando dico noi, non intendo solo l’IdV, ma una coalizione composta da partiti, liste civiche, movimenti ed esponenti della società civile, tutti uniti sotto un’unica bandiera, in grado di interloquire attivamente con il popolo.
Ora il PD punta ad una legge elettorale che dia il 10% ( premio di maggioranza) solo al partito che risulterà primo alle elezioni e non alla coalizione.. Ma se la coalizione arriva al 35% ,anche con il premio di maggioranza non arriverebbe ad avere la maggioranza.
Mentre IDV+SEL+Sinistra+ liste civiche potrebbe arrivare oltre al 30% senza premio di maggioranza e potrebbe avere l'appoggio esterno di 5 Stelle ( oltre al 20%) che pur non volendo entrare in coalizione alla fine avrebbe un programma molto simile , anzi sarebbe ancora più democratico portando la democrazia diretta, quindi avrebbe la maggioranza in Parlamento.
IPOTESI POSSIBILE ?
’IdV costruirà una coalizione riformista alternativa al centrodestra, con un programma che punti su solidarietà e sviluppo. Quando dico noi, non intendo solo l’IdV, ma una coalizione composta da partiti, liste civiche, movimenti ed esponenti della società civile, tutti uniti sotto un’unica bandiera, in grado di interloquire attivamente con il popolo.
Ora il PD punta ad una legge elettorale che dia il 10% ( premio di maggioranza) solo al partito che risulterà primo alle elezioni e non alla coalizione.. Ma se la coalizione arriva al 35% ,anche con il premio di maggioranza non arriverebbe ad avere la maggioranza.
Mentre IDV+SEL+Sinistra+ liste civiche potrebbe arrivare oltre al 30% senza premio di maggioranza e potrebbe avere l'appoggio esterno di 5 Stelle ( oltre al 20%) che pur non volendo entrare in coalizione alla fine avrebbe un programma molto simile , anzi sarebbe ancora più democratico portando la democrazia diretta, quindi avrebbe la maggioranza in Parlamento.
IPOTESI POSSIBILE ?
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Re: quo vadis PD ????
da repubblica.it
Di Pietro lancia l'asse dei non allineati "Idv con Sel e Cinque Stelle: ci temono"
ROMA - Chiamare a raccolta i "non allineati". Ovvero: le forze politiche e i movimenti sociali che fanno dell'opposizione al governo Monti la loro ragione sociale. E che vengono messe ai margini del dibattito politico dalla maggioranza che sostiene l'esecutivo del Professore. Antonio Di Pietro cala le proprie carte sul tavolo delle future alleanze in vista delle elezioni politiche. Il pretesto è l'accordo sempre più difficile sulla legge elettorale. "La vera ragione per cui non non trovano la quadra è perchè non sanno più quale può essere la lista che potrebbe ottenere la maggioranza dei voti", dice Di Pietro. Poi sull'asse con Grillo: "Temono i non allineati. E fanno bene...".
La legge elettorale. Tutto parte dalla legge elettorale. Di Pietro attacca. E spiega che i partiti di maggioranza "vogliono una legge che assicuri, a chi è già in Parlamento, di mantenere la maggioranza e alle persone di rimanere sulle loro poltrone". E Di Pietro anticipa, a Radio Radicale, anche i contenuti dell'accordo della maggioranza: "Siamo stati avvertiti in questi minuti, i partiti della maggioranza avrebbero trovato un accordo su un sistema in parte proporzionale, in parte per collegi, in parte con le preferenze e in parte no. Una legge scritta in modo che si sappia prima chi sono gli eletti e chi invece deve restare fuori". Poi una richiesta a Napolitano: "Mi appello al Capo dello Stato perchè non permetta la costruzione di una legge elettorale che non consenta ai cittadini di essere rappresentati: sarebbe un'altra pagina buia che offende la democrazia".
Tonino e Nichi. Insomma, Idv, Sel e MoVimento Cinque Stelle come risposta alla maggioranza targata ABC. E proprio i frequenti contatti tra Di Pietro e Vendola, sembra confermare questa prospettiva. Ancora l'ex magistrato: "Ho visto Vendola questa mattina. Poi l'ho sentito al telefono. Ci sentiamo continuamente". E i rapporti tra Di Pietro e Grillo sono ormai noti, tanto da generare malumori tra gli esponenti di spicco dell'Italia dei Valori.
Se il PD va con Casini la coalizione soprascritta potrebbe essere vincente
Di Pietro lancia l'asse dei non allineati "Idv con Sel e Cinque Stelle: ci temono"
ROMA - Chiamare a raccolta i "non allineati". Ovvero: le forze politiche e i movimenti sociali che fanno dell'opposizione al governo Monti la loro ragione sociale. E che vengono messe ai margini del dibattito politico dalla maggioranza che sostiene l'esecutivo del Professore. Antonio Di Pietro cala le proprie carte sul tavolo delle future alleanze in vista delle elezioni politiche. Il pretesto è l'accordo sempre più difficile sulla legge elettorale. "La vera ragione per cui non non trovano la quadra è perchè non sanno più quale può essere la lista che potrebbe ottenere la maggioranza dei voti", dice Di Pietro. Poi sull'asse con Grillo: "Temono i non allineati. E fanno bene...".
La legge elettorale. Tutto parte dalla legge elettorale. Di Pietro attacca. E spiega che i partiti di maggioranza "vogliono una legge che assicuri, a chi è già in Parlamento, di mantenere la maggioranza e alle persone di rimanere sulle loro poltrone". E Di Pietro anticipa, a Radio Radicale, anche i contenuti dell'accordo della maggioranza: "Siamo stati avvertiti in questi minuti, i partiti della maggioranza avrebbero trovato un accordo su un sistema in parte proporzionale, in parte per collegi, in parte con le preferenze e in parte no. Una legge scritta in modo che si sappia prima chi sono gli eletti e chi invece deve restare fuori". Poi una richiesta a Napolitano: "Mi appello al Capo dello Stato perchè non permetta la costruzione di una legge elettorale che non consenta ai cittadini di essere rappresentati: sarebbe un'altra pagina buia che offende la democrazia".
Tonino e Nichi. Insomma, Idv, Sel e MoVimento Cinque Stelle come risposta alla maggioranza targata ABC. E proprio i frequenti contatti tra Di Pietro e Vendola, sembra confermare questa prospettiva. Ancora l'ex magistrato: "Ho visto Vendola questa mattina. Poi l'ho sentito al telefono. Ci sentiamo continuamente". E i rapporti tra Di Pietro e Grillo sono ormai noti, tanto da generare malumori tra gli esponenti di spicco dell'Italia dei Valori.
Se il PD va con Casini la coalizione soprascritta potrebbe essere vincente
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Re: quo vadis PD ????
L'unica obbiezione , non da poco, questi 3 partiti che fanno capo ad una persona sono disponibili ad accettare le decisioni della maggioranza degli elettori che li voterebbero accettando di fatto che si attuino gli strumenti della democrazia diretta ?
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- Iscritto il: 21/02/2012, 17:56
Re: quo vadis PD ????
iospero ha scritto:da repubblica.it
Di Pietro lancia l'asse dei non allineati "Idv con Sel e Cinque Stelle: ci temono"
Se il PD va con Casini la coalizione soprascritta potrebbe essere vincente
direi qualcosa in più di "potrebbe"...
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