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Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

secondo me non è questione di successioni o di risultare nullatenenti.
se un miliardario ha l'esenzione per patologia (o invalidità) non paga il ticket come tutti gli altri con la stessa patologia , ricchi o poveri.
( ormai comunque una quota fissa sulla ricetta si paga sempre, anche con l'esenzione per patologia , il farmaco è totalmente free solo se sei invalido )
se interpreto bene il tuo pensiero si dovrebbe negare l'esenzione in base al reddito.
in linea di massima sarebbe più giusto ma chi ha un reddito dichiarato X , sul quell'X ci ha pagato le tasse ( fior di tasse) e allora perchè non deve avere dei servizi al pari degli altri?
iospero
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Re: Top News

Messaggio da iospero »

Amadeus ha scritto:secondo me non è questione di successioni o di risultare nullatenenti.
se un miliardario ha l'esenzione per patologia (o invalidità) non paga il ticket come tutti gli altri con la stessa patologia , ricchi o poveri.
( ormai comunque una quota fissa sulla ricetta si paga sempre, anche con l'esenzione per patologia , il farmaco è totalmente free solo se sei invalido )
se interpreto bene il tuo pensiero si dovrebbe negare l'esenzione in base al reddito.
in linea di massima sarebbe più giusto ma chi ha un reddito dichiarato X , sul quell'X ci ha pagato le tasse ( fior di tasse) e allora perchè non deve avere dei servizi al pari degli altri?
Gli anziani di età superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito fino a 36.151,98 euro annui lordi hanno diritto all'esenzione.

Guarda che non è cosa da poco, in un anno tra me e mia moglie superiamo i 3.000 euro con l'esenzione credo si risparmierebbe oltre il 50%.
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

3000 euro di ticket :shock: ...minks state malissimo :mrgreen:
3000 euro saranno le spese generali ( sempre tante sono )
ticket 2 euro a confezione, 4 euro a ricetta ...come fai a risparmiare il 50% ? ( 1500 euro)

o non ho capito un tubo.
iospero
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Re: Top News

Messaggio da iospero »

Due coniugi anziani che superano € 36mila devono pagarsi tutto , a una certa età , pur godendo di buona salute, devi farti tutti gli esami di controllo e li paghi per intero, per gli altri sono gratuiti,
le medicine le paghi per intero mentre gli altri pagano con il tiket € 2 o 4 o poco più ( quindi 3 o 4 volte tanto se non di più).
Io non mi lamento per quanto debbo pagare, ma mi da veramente fastidio vedere questi ex milardari
sfruttare il sistema sanitario,vivere in villa e con più auto super.
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

iospero ha scritto:Due coniugi anziani che superano € 36mila devono pagarsi tutto , a una certa età , pur godendo di buona salute, devi farti tutti gli esami di controllo e li paghi per intero, per gli altri sono gratuiti,
le medicine le paghi per intero mentre gli altri pagano con il tiket € 2 o 4 o poco più ( quindi 3 o 4 volte tanto se non di più).
Io non mi lamento per quanto debbo pagare, ma mi da veramente fastidio vedere questi ex milardari
sfruttare il sistema sanitario,vivere in villa e con più auto super.
ecco, mò te seguo :lol:
diciamo che andrebbero riviste le cifre...anche perchè c'è chi prende solo un'aspirina e c'è chi invece ha tanti acciacchi.
ma con questi lustri di luna ci dice bene se rimane tutto com'è :(
per chi ha ville, yacht e ferrari e ti passa davanti in farmacia non pagando il ticket, evidentemente non vi è un controllo fiscale adeguato.
e anche su questo versante non mi pare che si andrà lontano in tempi brevi.
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

L’EVENTO
27/03/2013
Boldrini aprirà
la Biennale
dell’utopia possibile

Cinque giorni di dibattiti, dal 10 al 14 aprile
i


LETIZIA TORTELLO
In tempi di ingovernabilità, Biennale Democrazia ci riprova. «La speranza è un dovere, combattiamo la disgregazione democratica», ha detto Gustavo Zagrebelsky ieri alla presentazione della kermesse. La manifestazione sui temi dei diritti e della cittadinanza torna nelle piazze torinesi dal 10 al 14 aprile. Lo fa con un antidoto, scaramantico e provocatorio, alla sfiducia: sarà l’Utopia il filo conduttore dell’edizione di quest’anno. O meglio la domanda attorno all’Utopia. «Utopico. Possibile?» è il titolo.
Il manifesto di Biennale risponde di sì: due occhi gialli puntati verso l’alto, con sguardo d’attesa. «Questo ci chiedono i nostri figli. Perché il futuro per loro non è scontato», continua il presidente emerito della Corte Costituzionale. Insieme a lui, il sindaco Fassino e la direttrice organizzativa, Angela La Rotella, hanno presentato ieri al Regio il calendario di appuntamenti.

Finanziamenti privati
Un programma «che non era per nulla scontato – ha puntualizzato Zagrebelsky –, a causa dei tagli ai bilanci culturali». La Biennale verrà realizzato per intero con soldi degli sponsor, per un budget di 750 mila euro, a cui contribuiscono Eni, new entry tra i finanziatori, Intesa San Paolo, le fondazioni bancarie, Reale Mutua e Smat.

Inaugurazione
La terza edizione si aprirà mercoledì 10 alle 18 con la lezione inaugurale nel teatro di piazza Castello della neopresidente della Camera, Laura Boldrini. Mentre la serata sarà in musica, con un omaggio a Giorgio Gaber. A seguire, in 20 punti del centro (dal Teatro Vittoria alla Cavallerizza, dal Gobetti al Circolo dei Lettori) le utopie «possibili» si declineranno in 105 appuntamenti gratuiti. Si spazia dalla real politik alla bioetica, dal lavoro ai nuovi modelli di sviluppo sociale. «Auspichiamo una rivoluzione non con la R maiuscola, ma dal basso, ci sono forme di organizzazione alternative alla finanza irresponsabile», ha detto a margine Zagrebelsky.

Presidenti «papabili»
Tra gli ospiti più attesi, Carlin Petrini, Baricco, Stefano Benni, Melania Mazzucco, e ancora Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini, Marc Augé, Lucia Annunziata, Mario Calabresi, Stefano Rodotà. Quest’ultimo, insieme a Zagrebelsky, è uno dei «papabili» alla nomina di futuro capo dello Stato. Ma il costituzionalista preferisce glissare: «Non agitatemi, queste voci sono ballon d’essai che cadono penosamente a terra. La scelta si farà all’ultimo minuto». Pare che il Partito Democratico non lo abbia mai chiamato per sondare la sua disponibilità.

Paese ospite
Lui ora è tutto concentrato su Biennale. «Politica ed economia senza cultura diventano concentrazioni di potere e soldi a vantaggio di pochi». Il sindaco Piero Fassino ha quindi introdotto una delle novità del festival, quella del «Paese ospite», quest’anno il continente africano. Sul tema, tra gli appuntamenti clou, giovedì 11 aprile, alle 18 al Carignano, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, capo della Commissione Onu per l’Africa, incontrerà il primo ministro del Mozambico, il vice presidente dell’Angola e il portavoce del Governo del Congo.

Polemica
È prevista la partecipazione dell’ad di Eni, Paolo Scaroni, presenza che qualcuno ieri ha commentato con dissenso, visto che il numero uno del gruppo del cane a sei zampe è indagato dalla procura di Milano per corruzione internazionale. Zagrebelsky ha voluto chiudere seccamente la polemica: «Sono piani totalmente distinti, non stiamo a guardare se chi ci finanzia è un santo. Vedere solo il vermiciattolo nella mela vuol dire distrugge tutto ciò che di buono si è fatto».
shiloh
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Re: Top News

Messaggio da shiloh »

Un pensiero positivo al più grande Presidente che l'Africa abbia avuto:
Nelson Mandela .

Immagine

Non aggiungo altro .
erding
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Re: Top News

Messaggio da erding »

shiloh ha scritto:Un pensiero positivo al più grande Presidente che l'Africa abbia avuto:
Nelson Mandela .

Immagine

Non aggiungo altro .
Merita molto di più che un pensiero.

Nelson Mandela è un luminoso punto diriferimento per tutti, per la sua forza, la sua coerenza, il suo sacrificio.
erding
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Re: Top News

Messaggio da erding »

Non e facile passare dalla considerazione di un eroe ad una notizia come questa.

Speriamo che Renzi abbia una giustificazione un po' più solida.


Firenze, Matteo Renzi e la strana aspettativa a carico del Comune

Il sindaco assunto dai familiari prima dell'elezione in Provincia.
E i contributi glieli paga la collettività

Il Comune e la Provincia di Firenze da quasi 9 anni pagano i contributi per la pensione del dirigente di azienda Matteo Renzi. Il problema è che l’azienda che ha assunto il giovane Renzi come dirigente 8 mesi prima di collocarlo in aspettativa (scaricando l’onere previdenziale sulla collettività) è della famiglia Renzi. Lo si scopre leggendo un documento del 22 marzo scorso: la risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri Francesco Torselli (Fratelli d’Italia) e Marco Semplici (Lista Galli). “Il dottor Matteo Renzi è inquadrato come Dirigente presso l’azienda Chil srl”, scrive il vicesindaco Stefania Saccardi e aggiunge “alla società presso cui risulta dipendente in aspettativa il dottor Renzi sono erogati i contributi previsti all’art. 86 comma 3 del Testo unico sugli enti locali”. La legge in questione impone all’Ente locale di provvedere al versamento dei contributi previdenziali, per gli amministratori locali che, in quanto lavoratori dipendenti, siano stati collocati in aspettativa non retribuita per assolvere al mandato.

La tentazioni di farsi assumere poco prima dell’elezione per caricare sull’ente i versamenti pensionistici è forte. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è stato al centro di uno scandalo perché era stato assunto da un Comitato legato al Pd il giorno prima del 16 febbraio 2008, data in cui comunicava la sua candidatura a presidente della Provincia. Ora si scopre che anche Renzi fruisce della stessa legge. “Renzi”, scrive il vicesindaco nella sua risposta all’interrogazione “risulta inquadrato come dirigente dal 27 ottobre 2003 nell’azienda CHIL srl, gestita – prosegue il vicesindaco – dai familiari fino al 2010. Dopo la cessione di ramo d’azienda la nuova società Eventi 6 Srl è costituita da soggetti privati estranei a rapporti di parentela”. In realtà, come il Fatto ha già scritto, la Eventi 6, che fattura 4 milioni di euro all’anno nel settore della distribuzione della stampa, è di proprietà delle sorelle Matilde e Benedetta Renzi (36 per cento a testa), della mamma Laura Bovoli (8 per cento) e del fratello del cognato, Alessandro Conticini, 20 per cento. L’assunzione di Renzi, a differenza di quella di Zingaretti, è avvenuta 8 mesi prima dell’elezione a presidente della provincia, il 13 giugno 2004. Fino a 8 mesi prima dell’elezione, la società di famiglia pagava molto meno di quanto poi provincia e comune verseranno per la sua pensione. Spiega il vice-sindaco Saccardi nella sua risposta: “Renzi ha avuto un contratto di collaborazione coordinata e continuativa fino al 24 ottobre 2003 presso la Chil srl. Dal 27 ottobre 2003 è stato inquadrato come dirigente”. Fonti vicine al sindaco spiegano al Fatto: “L’assunzione non era finalizzata a lucrare i contributi. La società della famiglia Renzi in quel periodo viveva una fase di ristrutturazione. L’acquisto della qualifica di dirigente da parte di Renzi era legata alla cessione delle sue quote.

da Il Fatto Quotidiano del 27 marzo 2013
myriam
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Re: Top News

Messaggio da myriam »

Comunque vedo che il Fatto comincia a sparare su Renzi.
Non sia mai che sia in grado di far vincere il CS alle prossime elezioni!
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