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myriam ha scritto:Comunque vedo che il Fatto comincia a sparare su Renzi.
Non sia mai che sia in grado di far vincere il CS alle prossime elezioni!

il fatto è di nome e di fatto,
la macchina del fango del M5s.
hanno smesso da tempo di fare giornalismo indipendente.
sapevatelo.

myriam ha scritto:Comunque vedo che il Fatto comincia a sparare su Renzi.
Non sia mai che sia in grado di far vincere il CS alle prossime elezioni!

Infatti.
E' il nemico pubblico n 1 di turno.

myriam ha scritto:Comunque vedo che il Fatto comincia a sparare su Renzi.
Non sia mai che sia in grado di far vincere il CS alle prossime elezioni!

Potrebbe anche essere come dici.

Io non lo so se "il Fatto" racconta il fatto per "sparare" o per informare.

Da indagare ogni volta è, entrando nel merito, se i fatti che racconta sono veri e puntuali o meno,
qusto è quello che dovrebbe essere ritenuto importante.

Potrebbe anche esserci strumentalità sul fatto raccontato, però, se è vero, è vero.
E un giornale i fatti li deve raccontare a prescindere.
Scusate ma io la vedo così.

erding ha scritto:

myriam ha scritto:Comunque vedo che il Fatto comincia a sparare su Renzi.
Non sia mai che sia in grado di far vincere il CS alle prossime elezioni!

Potrebbe anche essere come dici.

Io non lo so se "il Fatto" racconta il fatto per "sparare" o per informare.

Da indagare ogni volta è, entrando nel merito, se i fatti che racconta sono veri e puntuali o meno,
qusto è quello che dovrebbe essere ritenuto importante.

Potrebbe anche esserci strumentalità sul fatto raccontato, però, se è vero, è vero.
E un giornale i fatti li deve raccontare a prescindere.
Scusate ma io la vedo così.

anche io.
ma un giornale è credibile quando racconta TUTTI i fatti.

vogliamo allora parlare,just for istance, dei silenzi di Travaglio&Padellaro sui guadagni milionari personali che peppepound ricava da un blog che viene sbandierato come meetup di un intero movimento ???
risulta che nel merito abbiano mai rilasciato,non dico un vagone di sterco,
ma anche un piccolo,insignificante peto inodore di testimonianza ???

ma un giornale è credibile quando racconta TUTTI i fatti.

vogliamo allora parlare,just for istance, dei silenzi di Travaglio&Padellaro sui guadagni milionari personali che peppepound ricava da un blog che viene sbandierato come meetup di un intero movimento ???
risulta che nel merito abbiano mai rilasciato,non dico un vagone di sterco,
ma anche un piccolo,insignificante peto inodore di testimonianza ???


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Questa denuncia di reticenza è già diversa, è una critica fondata e leggittima.

Ma sui fatti raccontati, a prescindere chi favorisca o penalizzi,
l'unico metro di valutazione dovrebbe essere quello della vericidità.

Lutto nella musica, è morto Enzo Jannacci

Un piccolo pensiero ad una grande uomo.

Un vero lumbard non leghista, un poeta dell'anima, un cantautore musicista che definisce la canzone "sono solo canzonette", un vadilo medico dell'ASL, purtroppo ieri ci ha lasciati.
Ma una cosa egli ci ha lasciato, che sicuramente continuerà a scaldarci il cuore: suo figlio, grande musicista ed interprete fedele della musica del padre con un pò di jazz in più.

La fine di un'epoca la si percepisce anche dalla sottrazione di uomini di cultura che l'hanno caratterizzata.

Questo periodo, malgrado tutti gli alti e bassi e le contraddizioni della società italiana sono stati decisamente i migliori forse in assoluto. In modo particolare gli anni '60. O meglio, per chi era giovane negli anni '60.

Un lungo periodo senza guerra, soprattutto. Il futuro è troppo incerto e i problemi insoluti regalatici dai nanetti della politica lo rendono ancora più cupo.

La ruota gira e ieri la campana è suonata per Enzo, che ci ha sempre stupito per avere il coraggio di raccontare anche gli squinternati come: El purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu............




TESTIMONE INDIMENTICABILE DI UNA CITTA' DOVE C'È «SOFFERENZA, POESIA E MALINCONIA»
Jannacci e le storie di Milano viste dal basso
La Vincenzina davanti alla fabbrica ad aspettare il marito
e quell'uomo che si vergogna di chiedere un prestito all'amico



Enzo Jannacci la sua Milano la guardava dall’alto, da casa, in un palazzo al sesto piano di Città studi, dal quale si scorgeva il profilo del Pirellone. Ma l’ha sempre vissuta e raccontata dal basso, nelle strade dove i personaggi delle sue canzoni si muovevano cercando il futuro, o semplicemente la sopravvivenza. Donne e uomini semplici, come la Vincenzina, che negli anni sessanta era “davanti la fabbrica” ad aspettare suo marito e che invece adesso, in un’intervista al Corriere del 2004, il cantautore e poeta milanese di origini pugliesi, si augurava fosse “la moglie di uno che almeno è riuscito ad avere la pensione”.
IL «BARBUN» ALL'IDROSCALO - Come il vagabondo che pregava un “sciur” per salire sulla macchina bella “per andare all’Idroscalo”, ma a lui, al “barbun”, importava soprattutto fare un giro sulla macchina. O come l’uomo che per pagare una cambiale, in “E l’era tardi”, va a disturbare un ex commilitone, ma poi gli manca il coraggio di turbare la serenità familiare dell’amico. Una Milano che vive aggrappata agli affetti profondi, all’amore all’amicizia, a valori antichi che si devono confrontare con le trasformazioni di una città che diventa metropoli. Milano che non è più quella del Derby o del Santa Tecla, i locali storici dei cantautori e del cabaret. Ma che a suo modo, è una città eterna: “Dove c’è sofferenza e malinconia, c’è il momento poetico.

«MA COM'E' CHE MUOIONO TUTTI?» - E a Milano ci sarà sempre”, raccontava qualche anno fa, sempre al Corriere, Jannacci, che ha regalato a tutti tante memorie nel bellissimo libro “Aspettando al semaforo”, scritto con il figlio Paolo. E che ha lasciato a chi scrive un ricordo incancellabile: quando in quella sua casa di Città studi, nel 2004, parlando dei suoi cari amici Beppe Viola e Giorgio Gaber, che non c’erano più, guardando fuori dalla finestra con occhi smarriti, si è domandato tra sé e sé: “Ma com’è che muoiono tutti?”.

Matteo Speroni
30 marzo 2013 | 4:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pannella «sbrocca» a «La Zanzara»: insulti e studio spaccato
La furia del radicale dopo che gli dicono: «Avete preso lo 0,3 %»


http://video.corriere.it/pannella-sbroc ... d048d6d7eb

E' morta Margaret Thatcher.
Lady di ferro e unica donna premier inglese.
La storica ex primo ministro conservatore aveva 87 anni.
Fu la prima donna in Europa a ricoprire questa carica.
E' stata colta da un ictus.
Ha guidato il paese dal 1979 al 1990.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04 ... ref=HREA-1

Con la morte della Tatcher scompare una persona che ha sostanzialmente contribuito a rendere il mondo un posto peggiore di quello che era prima del suo arrivo.