camillobenso ha scritto:
Vediamo di parlarci chiaro, perché in 13 anni di forum di Cs, è stato il modum operandi più opportuno per rimanere sui forum.
La materia del contendere, fin dal thread precedente, che si poteva considerare concluso, era il fastidio provato da alcuni per la presenza di articoli di quotidiani sul forum.
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[un articolo citato è] un contributo informativo a chi si interessa di politica quotidianamente, come questo forum, e contemporaneamente innesca elementi di discussione in un forum politico.
Il condivido che si usava tempi addietro non viene più usato. Tanto che se non compare nulla l'articolo lo si ritiene condivisibile.
Altrimenti si riportano tutti i commenti sul perché integralmente od alcune sue parti non si ritengono condivisibili.
Pertanto, un articolo, equivale a qualsiasi post dei forumisti iscritti, con la sola differenza che dal punto di vista letterario presenta obbligatoriamente una fattura diversa.
Per questo motivo ho postato più articoli di quotidiani nella domanda a flaviomod, in modo di avere più elementi per comprendere, che gli articoli di giornale, rappresentano il pensiero e l'analisi dei vari autori.
Che alla fine corrispondono al pensiero o all'analisi di chi interviene sul forum a titolo personale.
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Rom che non aspettava altro per fare casino.
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Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
Come sempre, viene comodo cominciare dalla fine.
Non sta succedendo niente: si sta discutendo.
Mi sfugge chi sia Amalia Signorelli, ma dal contesto immagino che sia una psicologa.
Quello che sfugge a te è che ET ha fatto proprio quello che tu vorresti che facesse la Signorelli: un po' di psicologia - cioè ET ha cercato di dare una spiegazione alle tue colorazioni e al loro significato.
ET può avere ragione o non avere ragione, o averla in parte: fai con lei quello che tu inviti tutti noi a fare davanti agli articoli di giornale, cioè cerca di capire quello che leggi, rispettando pregiudizialmente l'autore, poi rispondi, argomenta, interloquisci e obietta.
Non è necessario chiamarsi Amalia per essere degni di rispetto intellettuale e attenzione, e degni di una interlocuzione.
Su "
Rom non aspettava altro per fare casino" non faccio commenti: mi limito ad aspettare una spiegazione, ma di quelle buone, tanto più che questa è già la terza o quarta volta che giri intorno a questo concetto piuttosto malevolo.
Veniamo al resto.
La
presenza degli articoli.
Continui a far finta di non capire. Non è in discussione la "presenza" di articoli, ma la loro quantità e la loro prevaricante invadenza.
Contestare la citazione di un articolo, o la sua utilità, il suo interesse, sarebbe da cretini, e infatti nessuno si è mai sognato di pensarlo, specialmente nel contesto di un gruppo fatto di lettori di giornali e di libri, di gente che ama l'informazione e il confronto con le idee degli altri (altrimenti non parteciperebbero a un forum). Quindi è inutile che tu ti consumi i polpastrelli sulla tastiera per convincerci di qualcosa di cui siamo tutti, ovviamente, già perfettamente consapevoli fin da quando sedevamo sui banchi del liceo, o magari della scuola media.
Il problema della "misura" esiste per qualunque cosa, fosse pure la più buona, bella e indispensabile. O no?
Poi, "
equivale a qualsiasi post dei forumisti".
Vale per questo quanto detto sopra: è ovvio, lo sappiamo. Non importa cosa ci sia in un post, è sempre e comunque una "proposta" da parte del suo autore, che evidentemente ritiene quel certo contenuto degno di essere portato all'attenzione degli altri.
Poi, "
dal punto di vista letterario presenta obbligatoriamente una fattura diversa".
Questa è un'idea tua, largamente discutibile, specialmente per quanto riguarda l'avverbio "obbligatoriamnte" e l'aggettivo "letterario", più modestamnte sostituibile con "stilistico" - anche se capisco (Amalia Signorelli permettendo) che quando dici "letterario" inconsciamnte vuoi intendere qualcosa di più che il semplice stile di scrittura, ma alludi a un più elevato livello culturale, a una più acuta intelligenza, e tutto sommato a una maggiore autorevolezza.
Replicare a questa tua visione delle cose meriterebbe non un thread, ma un intero forum dedicato. Cerco di riassumere e sintetizzare.
-Io credo che il rispetto per le opinioni espresse in questi articoli, e per la loro eventuale acutezza e condivisibilità, non arrivi al punto da considerarli una specie di totem, di fronte ai quali inchinarsi con tanta "obbligatoria" devozione.
- Abbiamo impiegato cent'anni per liberarci dalla sudditanza psico-intellettuale verso il latinorum e verso "l'autorità" del testo scritto, e per recuperare la libertà critica e l'indipendenza mentale.
- La differenza tra la destra e la sinistra, sul piano antropologico, è che nella destra i "notabili" sono (per quanto nefasti) migliori dei loro sostenitori, mentre nella sinistra sono spesso migliori (più preparati, più onesti, più colti, più intelligenti) i sostenitori (il "popolo intelligente" pasoliniano) rispetto ai notabili e ai dirigenti del partito o dei partiti.
- Quando, in altri post, ho ricordato che certe tesi, certe analisi le abbiamo trattate e discusse dieci o quindici anni fa in altri forum, o nelle sezioni del partito, significa che qualcosa non quadra nell'ambito di questo giornalismo e di questa intellighenzia (altro che totem...) e significa che forse non è proprio così necessario che i nostri neuroni siano stimolati in modo massiccio da questa valanga di "obblighi letterari".
- Tuttavia, è ovvio che qualche articolo davvero interessante ci sia, nel corso della settimana. Qualche.
E poi, bisogna limitare il campo, innanzi tutto nella propria mente (la mente del selezionatore e citatore). Se si spazia dall'economia alle istituzioni, dal gossip ai flussi elettorali, dalla politica estera alla cronaca nera, e si trova "interessante" tutto, anche il pettegolezzo "illuminante" sui cognati delle zie dei sottosegretari, si finisce come nell'immagine manzoniana per cui "quando tutti si alzano, è come se tutti rimanessero seduti"
C'è poi la questione del "se ti piace leggi, se no passi oltre".
Questo è ovvio, a parte il fatto che "oltre" ci si ritrova con un altro articolo, e poi un altro, e poi un altro.
Ma il problema non è personale, riguarda il forum nel suo insieme.
Se in un post uno pubblica una foto porno, o un altro una svastica inneggiante al Duce, o altri fanno un uso spropositato di emoticon, o altri litigano ferocemente sulla Juventus insultandosi con i vaffanculo, etc, io posso pure fregarmente e passare oltre, ma di quei contenuti ne risente tutto il forum, indipendentemente dai nostri "passare oltre" individuali.
In fondo, quando parliamo, per esempio, della Tv spazzatura, noi certi (tanti) programmi scemi non li guardiamo, ma questo non cambia il giudizio sullo stato della Tv.
Con ciò non voglio paragonare la citazione di articoli con le svastiche, il porno o la De Filippi, ma parlo del concetto di "passare oltre" (il famoso telecomando, quando si parla di Tv) col quale si pensa di liquidare il problema, ogni volta che si cerca di analizzare un fenomeno.