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Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto • articolo 18 - Pagina 7
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Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 14:43
da mariok
lucfig ha scritto:Non ci facciamo illusioni ...

Il Governo Monti ha come scopo di creare il grande centro, per questo vuole far spaccare il PD facendo ritornare alla casa madre della ex DC. Le insinuazioni di Mentana e su quelli che dicono che dopo MOnti nulla sarà come prima me lo confermano.

La cosa mi stupisce che tutto questo con benestare di Napolitano, va bene che era un migliorista, ma quello che sta facendo mi ha proprio profondamente deluso!
Mi sembra un'interpretazione abbastanza attendibile.

Mi sembra che Bersani stia sbagliando facendosi cuocere a fuoco lento.

Se guardiamo ai risultati delle primarie, mi sembra evidente che la linea Letta-Fioroni è fortemente minoritaria.

Credo che il segretario dovrebbe prendere il coraggio a due mani e fare appello al "popolo" del PD.

Congresso e primarie per far uscire allo scoperto chi preferisce manovrare nelle stanze del potere lavorando di sponda con una stampa compiacente.

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 14:54
da lucfig
Monti ha fatto scacco a Bersani ...

E pensare che PierLuigi lo ha sostenuto nei momenti più bui ...
Ma si è fidato di Napolitano il quale ho il sospetto che sia lui l'artefice dell'affondamento del PD.

Non so cosa farei se io fossi Bersani, l'unica cosa che credo può fare, togliersi dal governo e riprendere la foto di Vasto mettendo i Fioroni e i Veltroni all'angolo se non proprio fuori dal partito. Con il casino che nascerà, tra sciopero e malcontento, tra scandali di tangenti e l'immobilismo verso la RAI e la corruzione non è detto che riesca a vincere la partita, facendo disaffezionare Monti e quindi facendo venire meno il sotegno popolare che gli permette di governare.

Questo è tempo di decisioni, è finita l'era dell'aspettare che i cadaveri scorrono nel fiume.

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 16:16
da lucfig
Commento di Gad Lerner
"Il governo Monti vuole rendere più facili i licenziamenti perchè l’Europa glielo chiede. L’Italia somiglia sempre di più alla Grecia"

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 18:51
da pinorosso
" L'articolo 18 manda in frantumi il Pd

Mercoledì, 21 marzo 2012 - 17:07:00


Di Giuseppe Morello

Alla fine quello che molti temevano e avevano previsto sta accadendo, e cioè che sul tema della riforma del mercato del lavoro il Pd si spaccasse in due come un cocomero.

La sinistra del partito (Fassina, Damiano) è contraria alla riforma che Monti si accinge a impacchettare e a spedire al Parlamento per approvazione (è ormai questione di giorni); l'area più centrista (Letta, Fioroni, Ichino) invece plaude e parla di buona riforma, mentre la pagina Facebook di Bersani è stata travolta dai post della base che dice "non mi piace".

A questo punto il dramma si fa comprensibilmente lacerante per Bersani, al centro di una morsa che vede da un lato il Pd appoggiare e votare il governo Monti, dall'altro tanti Democratici che mal digeriscono la riforma Fornero e sentono forte la pressione della Cgil, unico sindacato ad aver detto no.

Non sapremo che linea e che comportamento terrà il Pd in Parlamento di fronte a una riforma che vede l'appoggio sempre più convinto di Pdl e Terzo Polo. Bersani doveva sapere che appoggiando Monti certo non sarebbero arrivate riforme "socialiste", ma trovarsele di fronte in tutta la loro durezza fa un altro effetto. E tuttavia dal dilemma non si scappa: rompere al centro e di fatto uscire dalla maggioranza chiudendo ogni possibile alleanza col Terzo Polo o rompere con la Cgil, incassare un'ondata di critiche e proteste, e mettere in soffitta definitivamente la foto di Vasto?

L'impressione è che Bersani non abbia ancora deciso come certifica il dibattito interno, ma è una scelta ormai non più rinviabile. "

Siamo alla resa dei conti !!!
saluti pino

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 18:56
da pinorosso
" Lavoro, insorge la base del Pd. "Se dite sì non vi votiamo più"

Mercoledì, 21 marzo 2012 - 12:51:00Se dite sì a questa riforma del lavoro non vi votiamo più. E' questo il senso delle centinaia di commenti che si leggono sulla pagina Facebook del leader Pd Pier Luigi Bersani, sotto al 'post' con il quale il segretario democratico ha ribadito che "a questo punto dovrà pronunciarsi seriamente il Parlamento"
E il segretario del Pd:

Se dite sì a questa riforma del lavoro non vi votiamo più. E' questo il senso delle centinaia di commenti che si leggono sulla pagina Facebook del leader Pd Pier Luigi Bersani, sotto al 'post' con il quale il segretario democratico ha ribadito che "a questo punto dovrà pronunciarsi seriamente il Parlamento".

Le repliche al segretario sono oltre duecento e praticamente tutte dicono la stessa cosa: la riforma 'Monti-Fornero' è inaccettabile e il Pd deve dire no. Vincenzo Angerano attacca: "A cosa altro pensate di metter mano dopo l'articolo 18 alla giustizia? Vergognatevi!"; Maurizio Marri, molto pragmaticamente, ricorda che tra un anno si vota: "Quando sarete in aula per votare questa indecenza, RICORDATEVI CHE NEL 2013 (se ci viene permesso) SI VOTA e allora sono c...i !!!!!". Lapidario Gianni Amati: "Io ho sempre votato PD ma questa volta se l'articolo 18 verrà modificato no". Stesso concetto di Anna Salvatori: "Se il PD voterà l'articolo 18,rinunci ad andare alle elezioni,noi lavoratori non ti voteremo!".

Qualcuno la decisione l'ha già presa, come per esempio Pierluigi Bignami: "vergognatevi siete gli artefici di questa macelleria sociale. Non dite piu che lo fate per i nostri figli non siete degni di dire questa parola avete massacrato anche i suoi padri". La maggior prte, però, ancora spera che il Pd possa fare qualcosa, come dice Bruno Monferrati: "Bersani ..... se ci sei batti un colpo ! E "stacca la spina". Di sicuro, sembra iMpossibile trovare un solo commento favorevole alla riforma.

Tra gli elettori del Pd ci sono pochi dubbi: il governo Monti è la continuazione di quello Berlusconi. Una sorta di "Montusconi" autore di una riforma del lavoro che "nemmeno Sacconi e Brunetta...". L'articolo 18 apre un solco tra gli umori del popolo democratico e il gabinetto Monti. Sui social network, l'appello al segretario Bersani e' unanime: "Mandatelo a casa". "Basta far pagare sempre gli stessi", è il refrain a qui dà voce tra gli altri Fabio Viti. I piu' allarmati, ovviamente, sono i lavoratori. In decine e decine di commenti, sul profilo Facebook di Bersani e del partito, vengono citati casi di crisi aziendali con il rischio di licenziamenti a breve. La riforma del governo sarebbe la stampella ideale. E i lavoratori, nonostante la posizione critica di Bersani, intestano le nuove norme al Pd stesso. Fabrizio Spinetti accusa i Democratici "di farsi mettere sotto da Alfano e Sacconi. Tirate fuori le p...", è il suo invito. E Andrea Del Bagno avverte che se passa la modifica dell'art.18 "con il vostro appoggio, non voteremo piu' Pd".

Tanti, tantissimi chiedono di togliere il sostegno a Monti. Luca Alfieri invita Bersani "se veramente vuole riconquistare la fiducia dei suoi elettori a staccare la spina al governo Monti!". "Via da questo governo", taglia netto Walter Giordana. I lavoratori si vedono alla merce' degli imprenditori.
Stefano Zovasio contesta le politiche sul lavoro di impronta liberista. "Per oltre un ventennio ci avete fatto credere che per rilanciare l'economia bisognava essere sottopagati. Risultato: siamo i meno pagati d'Europa e nonostante tutto siamo quelli che crescono di meno... Adesso cosa ci volete far credere? Che per crescere dobbiamo accettare i facili licenziamenti? Dopo cosa ci chiederete? Il C...? Ma fatemi il piacere!". Molti gli inviti diretti a Pier Luigi Bersani. Come quello di Giorgia Faetti che lo accusa di aver "tergiversato per tutta la durata di questo teatrino sulla modifica dell'articolo 18". L'unica cosa che abbiamo capito, osserva, "e' che noi lavoratori e le nostre famiglie siamo caduti in un baratro profondo e siamo diventati precari. La base e' contro questo appoggio incondizionato al governo e siamo pronti a darvi battaglia nei luoghi di lavoro. O fate fare delle modifiche. O votate contro. Non ci sono alternative". "
Mi associo se passa questa riforma con il voto del PD non lo voterò più.
saluti pino

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 19:01
da peanuts
Finalmente la gente s'incazza sul serio.
Anche noi NON DIAMOGLI TREGUA, siamo ad un bivio fondamentale.

E scioperiamo in massa, appena sarà definita la data. Fabbriche, uffici, scuole, TUTTO resti deserto.

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 19:58
da paolo11
Questi tecnici che dovrebbero portare il nostro paese ad assomogliare di piu alla Germania, Francia.Ci portano piu vicino alla Grecia e Portogallo.
Quando gli fa comodo dicomon ce lo chiede L'europa.Quando si parla di lavoro non si prendono modelli come quelli citati sopra.Si va al ribasso verso la Grecia.
Come dicevo qui la CGIL deve mobilitare tutta l'opinione pubblica del mondo del lavoro dei disoccupati e di tutti gli altri settori.Sarebbe ora di finirla pure con questi tecnici,non sono altro che servi dei potentati.Non hanno niente da spartire con i cittadini normali.
Per capovolgere il tutto bisogna bisogna votare il partito 5 stelle.Almeno questo rimette tutto a 0 per ripartire con altri principi.Abbiamo provato un imprenditore abbiamo provato i partiti tradizionali, alla fine ci hanno portato al fallimento.E non mi si venga a dire che vivevamo al di sopra delle nostre possibilità.
I lavoratori hanno lavorato e sacrificato molte vite per questo paese.I politici hanno solo fatto danni a questa Nazione portando il debito pubblico al 120%.
Con opere che non servivano, rubando trafficando sono solo delle imprese pure loro, hanno tutte le loro fondazioni di CHE:Portano i nostri soldi nei paradisi fiscali vedi Lega e altri con il nostro contributo del voto.
Basta ne ho i c...........pieni di tutti questi partiti tradizionali.
In nome del popolo ci avete mandato alla rovina.
Ciao
Paolo11

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 20:07
da mariok
I Viola: «Sì18day», blogging day venerdì 30 marzo

«Sulla difesa dell'articolo 18 - scrivono i Viola - anche noi utenti della rete dobbiamo fare la nostra parte. Non si tratta di una presa di posizione ideologica. Tutt'altro. Probabilmente sono proprio il governo Monti e il ministro Fornero che lo stanno affrontando ideologicamente. Noi siamo quelli che pensano che i diritti dei lavoratori siano inviolabili e che questa crisi la si debba affrontare eliminando il precariato, mettendo mano alle finte partite Iva e incentivando gli investimenti. Noi siamo quelli che sono convinti che l'abolizione dell'articolo 18 sia solo un contentino dato all`Europa della finanza e delle lobby». «Per questo parteciperemo a tutte le mobilitazioni promosse da sindacati e lavoratori - continuano Mascia, Malerba e Mannino - per questo abbiamo deciso di lanciare per venerdì 30 marzo un blogging day che abbiamo chiamato Sì18Day».

Durante il «Sì18day» ogni blogger posterà il banner dell'iniziativa e manderà la notizia a 5 nuovi blog, ogni account Twitter scriverà un pensiero con l'hashtag #si18day, ogni utente Facebook posterà con il link alla pagina dell`iniziativa e ogni videomaker manderà una sua presa di posizione video sull'articolo 18. Ecco, è il momento di alzare la voce forte, anche in Rete, a difesa dell'art. 18. Prima - concludono i blogger Viola - che sia troppo tardi».

http://www.unita.it/tecnologia/i-viola- ... o-1.393849

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 20:15
da paolo11
Bene bisogna unire tutte le forze da divenire un blocco unico contro.
Ciao
Paolo11

Re: articolo 18

Inviato: 21/03/2012, 20:56
da paolo11
Lavoro, Camusso: il messaggio di Monti è che in Italia si licenzia
Napolitano: guardare riforma nel suo insieme. Cgil: sciopero. Pd diviso. Bonanni: nuovo art. 18 non sia per gli statali
Pubblicato il 21/03/2012 da TMNews
Roma, 21 mar. (TMNews) - "Il messaggio che Monti vuole portare in giro è che in Italia si può licenziare facilmente". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. La Cgil è sul piede di guerra sulla riforma del lavoro, "una riforma che non crea nemmeno un nuovo posto" e che, al contrario, porta "proprio i giovani a dover abbandonare per primi i posti di lavoro". La leader del sindacato ha proposto otto ore di sciopero generale perché "la partita non è chiusa" e ha rilanciato l'ipotesi di una proposta unitaria con Cisl e Uil da presentare al governo. "La nuova struttura dell'articolo 18 - ha spiegato - cambia i rapporti di potere nei luoghi di lavoro. Si riduce in debolezza il lavoratore". Dal canto suo, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, pensa che "la discussione sull'articolo 18 ha toni più politici che sindacali". Per Bonanni "si parla solo di articolo 18. Ho il timore che si faccia più politica che sindacato". Sulla questione "abbiamo trovato un compromesso che può essere migliorato. Ben venga se il Parlamento ci dà una mano". "Le nuove regole sui licenziamenti - ha proseguito - non hanno efficacia sul pubblico impiego e la Cisl sarebbe contraria se fossero estese". Sull'articolo 18 è intervenuto anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha richiamato l'attenzione al complesso della riforma, perché, ha detto, "l'articolo 18 è solo una parte della questione, non tutto e, per poter dare un giudizio, bisogna vedere il quadro di insieme" E il Pd è diviso. Basta confrontare le "interviste parallele" su Repubblica a Stefano Fassina (Responsabile economico del Pd) e a Beppe Fioroni (presidente della Consulta per il Welfare del Pd) per accorgersene. Secondo Fassina, infatti, con la bozza di riforma c'è "qualche passo avanti significativo", ma nel testo, "che continua a considerare l'arretramento delle condizioni di lavoro come un fattore di sviluppo", ci sono soprattutto "buchi e passi indietro". Per Fioroni, invece, il tavolo di palazzo Chigi ha dato vita a "un lavoro importante, sia nel metodo che nella sostanza", perché "si favorisce in modo forte l'accesso al lavoro con il tempo indeterminato e con percorsi semplificati, si potenziano gli ammortizzatori sociali", ci sono "norme forti contro la flessibilità cattiva, quella utile solo a risparmiare sulla pelle dei giovani".
http://notizie.virgilio.it/generated/to ... enzia.html
IL famoso orticello da non toccare.
Ciao
Paolo11