Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
@ Shiloh
Credo che questa volta la memoria inganni te.
Praga-Cecoslovacchia-1968 e Budapest-Ungheria-1956.Lo dice pure il link che hai allegato.
Sei un po' sbadatello.
Occhio ragazzi...occhio!!
un salutone da Juan
Credo che questa volta la memoria inganni te.
Praga-Cecoslovacchia-1968 e Budapest-Ungheria-1956.Lo dice pure il link che hai allegato.
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Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
Mi sembrava infatti... ero un decenne nel 1968 ma le immagini in TV anche se in bianco e nero con i carri a Praga me le ricordo bene...pancho ha scritto:@ Shiloh
Credo che questa volta la memoria inganni te.
Praga-Cecoslovacchia-1968 e Budapest-Ungheria-1956.Lo dice pure il link che hai allegato.
Sei un po' sbadatello.
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
Innanzitutto di quali democrazie parliamo? Che la nostra vada rinnovata non ci piove. Ma ce ne sono altre che funzionano soddisfacentemente.Manuel Castells: O innovare o perire
Creato il 20 marzo 2013 da Mirella
Le democrazie sono stanche, sfibrate, logore. Le democrazie sono un Titanic e se non sperimentano nuove foprme di cittadinanza attiva, crepano, come ha già sottolineato Manuel Castells. Barbara Spinelli: "Tra governanti e governati c'è un deserto, e in mezzo campeggia un miraggio di rappresentanza: sono deboli i sindacati, spenti i partiti, e la stampa più che i lettori serve i potenti. Nel vuoto, però: una cittadinanza che vuole svegliarsi, sondare altre strade, ricominciare la democrazia".
E poi, le "altre strade" quali sarebbero? Quella di buttare nel cesso oltre 200 anni di storia dello stato di diritto, con organi di rappresentanza, in un sistema di pesi e contrappesi, per metterci davanti a un pc illudendoci di contare e di decidere con qualche click in un sistema gestito non si sa come e da chi?
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
Le nuove strade di 20/25 anni fa erano le TV e si è visto dove ci hanno portato... non credo che il Web sia diverso l'unica nuova strada sarebbe la vecchia piazza dove le persone si parlano, discutono e talvolta litigano guardandosi negli occhi e sentendo anche l'odore e la fisicità dell'altro e non dietro avatar e immagini passate per Photoshop... ma sembra non esserci più tempo per queste cose siamo nella società liquida che scorre veloce senza forma...
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
Tra governanti e governati c'è un deserto, e in mezzo campeggia un miraggio di rappresentanza: sono deboli i sindacati, spenti i partiti, e la stampa più che i lettori serve i potenti. Nel vuoto, però: una cittadinanza che vuole svegliarsi, sondare altre strade, ricominciare la democraziamariok ha scritto:Innanzitutto di quali democrazie parliamo? Che la nostra vada rinnovata non ci piove. Ma ce ne sono altre che funzionano soddisfacentemente.Manuel Castells: O innovare o perire
Creato il 20 marzo 2013 da Mirella
Le democrazie sono stanche, sfibrate, logore. Le democrazie sono un Titanic e se non sperimentano nuove foprme di cittadinanza attiva, crepano, come ha già sottolineato Manuel Castells. Barbara Spinelli: "Tra governanti e governati c'è un deserto, e in mezzo campeggia un miraggio di rappresentanza: sono deboli i sindacati, spenti i partiti, e la stampa più che i lettori serve i potenti. Nel vuoto, però: una cittadinanza che vuole svegliarsi, sondare altre strade, ricominciare la democrazia".
E poi, le "altre strade" quali sarebbero? Quella di buttare nel cesso oltre 200 anni di storia dello stato di diritto, con organi di rappresentanza, in un sistema di pesi e contrappesi, per metterci davanti a un pc illudendoci di contare e di decidere con qualche click in un sistema gestito non si sa come e da chi?
Mi sembra che la Spinelli sia stata chiara come daltrone siamo sempre stati chiari noi che la pensavamo cosi'.
Mi sembra che sia chiaro anche il concetto di sondare nuove strade e ricominciare da dove eravamo rimasti fermi. Qui non si tratta di buttare nel cesso quello che e' di buono ma attenzione; non possiamo dare risposte come quelle che hai dato te. Il web e' importante ma non e' tutto. Questo lo abbiamo detto sempre, almeno io. Probabilmente quando parli con me pensi che io sia Grillo?
Se non riusciamo a percepire tutto questo e cioe' che una svolta drastica si debba fare, tanto meglio ora fare un'alleanza col PDL per salvare l'attuale sistema e abbiamo risolto tutto quello che richiedevano coloro che hanno causato questa situazione.
Quali sono le tue preoccupazioni? La Costituzione? Beh chi la vuole toccare. Se ci saranno degli aggiustamenti che questo nuovo secolo ci impone, queste dovranno rispettare l'impianto dei padri costituenti.
Probabilmente questo nuovo "fenomeno" dei m5s e la crisi che stiamo vivendo, ha messo in evidenza tutti i mali che in questi ultimi decenni i partiti hanno creato. Ma se non ci fosse stato questa voto di rabbia, pensi che la Boldrini e Grasso si sarebbero ridotti gli stipendi. La moralita' e l'etica hanno il loro peso nella gestione della cosa pubblica sopratutto quando richiedi sacrifici del genere ad un popolo.
Quindi, dipendera' dal ns. comportamente se vogliamo che le cose cambino ma se in un certo qual modo continueremo a difendered questo status quo magari con giustificazioni che mettono in chiara evidenza solo ed esclusivamente la paura di cambiare, faremo solo il gioco di vuol continuare cosi'. Io pero' non la penso cosi' ma capisco anche non tutti possono vederla come la vedo io.Altri ritengono che non occorra una grande svolta ma bastino dei piccoli ritocchi e tutto ritornera' come prima.
Come vedi, sono 2 modi di intendera la politica attuale e forse sono proprio questi gli ostacoli che ci troviamo davanti e che si trova lo stesso PD.
Era chiaro che poi i nodi arrivassero al pettine. Come vedi all'interno del PD c'e' una parte che spinge verso la grossa coalizione col PDL e un'altra che non ne vuole piu' sapere. Probabilmente anche in questo forum si delineano questi due tendenze che ambedue dicono essere di sinistra.
Siamo nel bel mezzo di una grande confusione. Sopratutto politica
un salutone da Juan
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
questo è un estratto di un saggio del grande economista Nicholas Kaldor tratto da blogkeynes.
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I difetti dell’euro spiegati 30 anni prima che nascesse dall’economista keynesiano Nicholas Kaldor
Pubblicato da keynesblog il 8 ottobre 2012 in Citazioni e testi classici, consigliati, Economia, Europa, Teoria economica
Questo testo è stato scritto dall’economista post Keynesiano Nicholas Kaldor nel 1971 (quando la moneta unica europea era solo un progetto sulla carta che si sarebbe realizzato circa 30 anni dopo) in “Effetti Dinamici del Mercato Comune” pubblicato inizialmente su New Statesman il 12 marzo 1971 e ristampato anche (come capitolo 12, pp 187 – 220) in “Altri Saggi di Economia Applicata” – volume 6 della Raccolta di saggi economici di Nicholas Kaldor. Abbiamo evidenziato in grassetto alcuni passaggi. E’ particolarmente significativo che Kaldor abbia precisamente previsto le cause della crisi dell’euro: lo squilibrio commerciale e della bilancia dei pagamenti a causa di un regime di cambi fissi in assenza di regole sui salari, un fisco centralizzato e riequilibratori automatici. Trent’anni prima che l’euro nascesse era perfettamente chiaro perché non avrebbe funzionato.
…Un giorno le nazioni d’Europa saranno pronte ad unire le loro identità nazionali e a creare una nuova Unione Europea – gli Stati Uniti d’Europa. Se e quando lo faranno, ci sarà un Governo Europeo che assumerà tutte le funzioni che fanno capo al Governo Federale degli Stati Uniti d’America, o del Canada o dell’Australia. Questo implicherà la creazione di una “piena unione economica e monetaria”. Ma si commette un errore pericoloso nel credere che l’unione politica e monetaria possa precedere l’unione politica o che opererà (come si legge nelle parole del rapporto Werner) “un agente di fermentazione per la creazione di una unione politica della quale nel lungo non sarà in ogni caso in grado di fare a meno”. Poiché se la creazione di una unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci nazionali saranno tali da generare pressioni che conducono ad una rottura dell’intero sistema, è chiaro che lo sviluppo dell’unione politica sarà ostacolato e non promosso.
Altri estratti dal capitolo:
pag. 202
Gli eventi degli ultimi anni – in cui si evidenziava la necessità di una rivalutazione del marco tedesco e di una svalutazione del franco francese – hanno dimostrato l’insufficienza della Comunità stante l’attuale grado di integrazione economica. Il sistema presuppone piena convertibilità delle valute e cambi fissi tra gli stati membri, lasciando la politica monetaria e fiscale alla discrezione dei singoli stati. Sotto questo sistema, come gli eventi hanno dimostrato, alcuni paesi tenderanno ad acquisire crescenti (ed indesiderati) surplus commerciali nei confronti dei loro partner commerciali, mentre altri accumulano crescenti deficit. Ciò porta con sé due effetti indesiderati. Trasmette pressioni inflazionistiche da alcuni membri ad altri; e mette i paesi in surplus nelle condizioni di fornire finanziamenti in automatico ai paesi in deficit in scala crescente.
Pag. 205
…. Questo è un altro modo per dire che l’obiettivo di una piena unione monetaria ed economica non si può ottenere senza una unione politica; e la seconda presuppone integrazione fiscale e non mera armonizzazione fiscale. Essa richiede la creazione di un Governo e Parlamento della Comunità che si assumano la responsabilità almeno della maggior parte della spesa attualmente finanziata dai governi nazionali e la finanzi attraverso tasse equamente ripartite tra i membri comunitari. Con un sistema integrato di questo tipo le aree più ricche finanziano in automatico quelle più povere, e le aree che sperimentano un declino delle esportazioni sono automaticamente alleggerite pagando meno e ricevendo di più dalla Fisco centrale. La tendenze cumulative all’aumento e alla diminuzione sono così tenute sotto controllo da uno stabilizzatore fiscale costruito all’interno del sistema che consente alle aree in surplus di fornire automaticamente aiuto a quelle in deficit.
Pag. 206
…quel che il Rapporto sbaglia nel riconoscere è che l’esistenza di un sistema centrale di tassazione e spesa è uno strumento per l’erogazione di “aiuti regionali” molto più potente di qualunque cosa che l’“intervento speciale” per lo sviluppo delle regioni sia capace di fornire.
D’altra parte l’attuale piano della Comunità è come quella casa che “divisa contro se stessa non riesce a stare”. L’Unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci impedirà ad ogni singolo stato membro di perseguire autonome politiche di piena occupazione – di intervenire per compensare le cadute del livello della produzione e dell’occupazione – eccetto che non beneficiando dell’appoggio di un forte Governo comunitario in grado di preservare i suoi cittadini dalle conseguenze peggiori.
Pag. 192
Myrdal coniò la locuzione “causazione circolare e cumulativa” per spiegare perché il tasso di sviluppo economico delle diverse aree del mondo non tende ad uno stato di equilibrio uniforme ma, al contrario, tende a cristallizzarsi in un numero limitato di aree ad elevata crescita il cui successo ha l’effetto di inibire lo sviluppo di altre aree. Questa tendenza non potrebbe operare se le variazioni dei salari monetari fossero sempre tali da compensare la differenza nei tassi di incremento della produttività. Tuttavia non è questo il caso che si verifica: per ragioni forse non pienamente comprese, la dispersione nei tassi di aumento dei salari tra le diverse aree tende sempre ad essere considerevolmente più piccola di quella relativa alle variazioni della produttività. E’ per questa ragione che in un’area valutaria comune, o in un sistema di valute convertibili con cambi fissi, le aree che crescono di più tendono ad acquisire un vantaggio competitivo cumulativo rispetto alle aree che crescono a tassi inferiori. I “salari efficienti” (calcolati come rapporto tra salari monetari e produttività) tenderanno, nel corso naturale degli eventi, a diminuire nel primo gruppo di paesi rispetto al secondo – anche nella situazione in cui nei due gruppi i salari monetari tendono contemporaneamente a crescere in termini assoluti. Proprio in ragione degli incrementi dei differenziali di produttività, i costi comparati di produzione nelle aree a maggior crescita tendono a diminuire nel tempo rispetto a quelli delle aree a minor crescita ed aumentano di conseguenza il vantaggio competitivo delle prime.
Fonte: http://www.concertedaction.com/2012/08/ ... on-market/
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I difetti dell’euro spiegati 30 anni prima che nascesse dall’economista keynesiano Nicholas Kaldor
Pubblicato da keynesblog il 8 ottobre 2012 in Citazioni e testi classici, consigliati, Economia, Europa, Teoria economica
Questo testo è stato scritto dall’economista post Keynesiano Nicholas Kaldor nel 1971 (quando la moneta unica europea era solo un progetto sulla carta che si sarebbe realizzato circa 30 anni dopo) in “Effetti Dinamici del Mercato Comune” pubblicato inizialmente su New Statesman il 12 marzo 1971 e ristampato anche (come capitolo 12, pp 187 – 220) in “Altri Saggi di Economia Applicata” – volume 6 della Raccolta di saggi economici di Nicholas Kaldor. Abbiamo evidenziato in grassetto alcuni passaggi. E’ particolarmente significativo che Kaldor abbia precisamente previsto le cause della crisi dell’euro: lo squilibrio commerciale e della bilancia dei pagamenti a causa di un regime di cambi fissi in assenza di regole sui salari, un fisco centralizzato e riequilibratori automatici. Trent’anni prima che l’euro nascesse era perfettamente chiaro perché non avrebbe funzionato.
…Un giorno le nazioni d’Europa saranno pronte ad unire le loro identità nazionali e a creare una nuova Unione Europea – gli Stati Uniti d’Europa. Se e quando lo faranno, ci sarà un Governo Europeo che assumerà tutte le funzioni che fanno capo al Governo Federale degli Stati Uniti d’America, o del Canada o dell’Australia. Questo implicherà la creazione di una “piena unione economica e monetaria”. Ma si commette un errore pericoloso nel credere che l’unione politica e monetaria possa precedere l’unione politica o che opererà (come si legge nelle parole del rapporto Werner) “un agente di fermentazione per la creazione di una unione politica della quale nel lungo non sarà in ogni caso in grado di fare a meno”. Poiché se la creazione di una unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci nazionali saranno tali da generare pressioni che conducono ad una rottura dell’intero sistema, è chiaro che lo sviluppo dell’unione politica sarà ostacolato e non promosso.
Altri estratti dal capitolo:
pag. 202
Gli eventi degli ultimi anni – in cui si evidenziava la necessità di una rivalutazione del marco tedesco e di una svalutazione del franco francese – hanno dimostrato l’insufficienza della Comunità stante l’attuale grado di integrazione economica. Il sistema presuppone piena convertibilità delle valute e cambi fissi tra gli stati membri, lasciando la politica monetaria e fiscale alla discrezione dei singoli stati. Sotto questo sistema, come gli eventi hanno dimostrato, alcuni paesi tenderanno ad acquisire crescenti (ed indesiderati) surplus commerciali nei confronti dei loro partner commerciali, mentre altri accumulano crescenti deficit. Ciò porta con sé due effetti indesiderati. Trasmette pressioni inflazionistiche da alcuni membri ad altri; e mette i paesi in surplus nelle condizioni di fornire finanziamenti in automatico ai paesi in deficit in scala crescente.
Pag. 205
…. Questo è un altro modo per dire che l’obiettivo di una piena unione monetaria ed economica non si può ottenere senza una unione politica; e la seconda presuppone integrazione fiscale e non mera armonizzazione fiscale. Essa richiede la creazione di un Governo e Parlamento della Comunità che si assumano la responsabilità almeno della maggior parte della spesa attualmente finanziata dai governi nazionali e la finanzi attraverso tasse equamente ripartite tra i membri comunitari. Con un sistema integrato di questo tipo le aree più ricche finanziano in automatico quelle più povere, e le aree che sperimentano un declino delle esportazioni sono automaticamente alleggerite pagando meno e ricevendo di più dalla Fisco centrale. La tendenze cumulative all’aumento e alla diminuzione sono così tenute sotto controllo da uno stabilizzatore fiscale costruito all’interno del sistema che consente alle aree in surplus di fornire automaticamente aiuto a quelle in deficit.
Pag. 206
…quel che il Rapporto sbaglia nel riconoscere è che l’esistenza di un sistema centrale di tassazione e spesa è uno strumento per l’erogazione di “aiuti regionali” molto più potente di qualunque cosa che l’“intervento speciale” per lo sviluppo delle regioni sia capace di fornire.
D’altra parte l’attuale piano della Comunità è come quella casa che “divisa contro se stessa non riesce a stare”. L’Unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci impedirà ad ogni singolo stato membro di perseguire autonome politiche di piena occupazione – di intervenire per compensare le cadute del livello della produzione e dell’occupazione – eccetto che non beneficiando dell’appoggio di un forte Governo comunitario in grado di preservare i suoi cittadini dalle conseguenze peggiori.
Pag. 192
Myrdal coniò la locuzione “causazione circolare e cumulativa” per spiegare perché il tasso di sviluppo economico delle diverse aree del mondo non tende ad uno stato di equilibrio uniforme ma, al contrario, tende a cristallizzarsi in un numero limitato di aree ad elevata crescita il cui successo ha l’effetto di inibire lo sviluppo di altre aree. Questa tendenza non potrebbe operare se le variazioni dei salari monetari fossero sempre tali da compensare la differenza nei tassi di incremento della produttività. Tuttavia non è questo il caso che si verifica: per ragioni forse non pienamente comprese, la dispersione nei tassi di aumento dei salari tra le diverse aree tende sempre ad essere considerevolmente più piccola di quella relativa alle variazioni della produttività. E’ per questa ragione che in un’area valutaria comune, o in un sistema di valute convertibili con cambi fissi, le aree che crescono di più tendono ad acquisire un vantaggio competitivo cumulativo rispetto alle aree che crescono a tassi inferiori. I “salari efficienti” (calcolati come rapporto tra salari monetari e produttività) tenderanno, nel corso naturale degli eventi, a diminuire nel primo gruppo di paesi rispetto al secondo – anche nella situazione in cui nei due gruppi i salari monetari tendono contemporaneamente a crescere in termini assoluti. Proprio in ragione degli incrementi dei differenziali di produttività, i costi comparati di produzione nelle aree a maggior crescita tendono a diminuire nel tempo rispetto a quelli delle aree a minor crescita ed aumentano di conseguenza il vantaggio competitivo delle prime.
Fonte: http://www.concertedaction.com/2012/08/ ... on-market/
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
riprendo questo post perchè secondo me c ' erano delle brutte previsioni.
l' attentato di oggi dimostra che le previsioni purtroppo erano giuste.
si è detto che la cultura organicistica al potere di napolitano è una cultura sbagliata.
il potere di napolitano al tempo del comunismo stalinista, il potere di napolitano al tempo del potere neoliberista e mercantilista.
il governo napolitano monti un governo sotto il profilo storico e culturale contro la cosituzione italiana fin dal suo primo articolo.
in questo quadro matura l' attentato di oggi.
io non credo che dobbiamo parlarci addosso e fare chiacchiere.
prima che succeda qualcosa di ancora piu grave.
io propongo quindi di dividere il forum in questa parte ( discussioni in liberta) in 3 parti.
1) costruire l' opposizione sociale al governo delle banche del nipote e dello zio.
come , con quali modalità partecipare alla manifestazione del 18 maggio a Roma.
come organizzare manifestazione regionale con i grillini e una manifestazione nazionale.
2) come costruire un grande partito popolare di massa e io aggiungo socialista in Italia.
un partito non riformista ma riformatore con vere riforme di struttura SOCIALISTE.
3) un programma vero e concreto e non politicista.
un esempio di metodologia organizzativa non generici discorsi su politica e ruolo del pubblico ma precisi documenti e testi di norme giuridiche in via di formazione.
una analisi precisa sul ruolo della moneta e stato .
e necessario dare concrete speranze prima che la situazione degeneri.
l' attentato di oggi dimostra che le previsioni purtroppo erano giuste.
si è detto che la cultura organicistica al potere di napolitano è una cultura sbagliata.
il potere di napolitano al tempo del comunismo stalinista, il potere di napolitano al tempo del potere neoliberista e mercantilista.
il governo napolitano monti un governo sotto il profilo storico e culturale contro la cosituzione italiana fin dal suo primo articolo.
in questo quadro matura l' attentato di oggi.
io non credo che dobbiamo parlarci addosso e fare chiacchiere.
prima che succeda qualcosa di ancora piu grave.
io propongo quindi di dividere il forum in questa parte ( discussioni in liberta) in 3 parti.
1) costruire l' opposizione sociale al governo delle banche del nipote e dello zio.
come , con quali modalità partecipare alla manifestazione del 18 maggio a Roma.
come organizzare manifestazione regionale con i grillini e una manifestazione nazionale.
2) come costruire un grande partito popolare di massa e io aggiungo socialista in Italia.
un partito non riformista ma riformatore con vere riforme di struttura SOCIALISTE.
3) un programma vero e concreto e non politicista.
un esempio di metodologia organizzativa non generici discorsi su politica e ruolo del pubblico ma precisi documenti e testi di norme giuridiche in via di formazione.
una analisi precisa sul ruolo della moneta e stato .
e necessario dare concrete speranze prima che la situazione degeneri.
Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
Sulla proposta sarebbe il caso di raccogliere il parere di altriaaaa42 ha scritto:
io propongo quindi di dividere il forum in questa parte ( discussioni in liberta) in 3 parti.
1) costruire l' opposizione sociale al governo delle banche del nipote e dello zio.
come , con quali modalità partecipare alla manifestazione del 18 maggio a Roma.
come organizzare manifestazione regionale con i grillini e una manifestazione nazionale.
2) come costruire un grande partito popolare di massa e io aggiungo socialista in Italia.
un partito non riformista ma riformatore con vere riforme di struttura SOCIALISTE.
3) un programma vero e concreto e non politicista.
un esempio di metodologia organizzativa non generici discorsi su politica e ruolo del pubblico ma precisi documenti e testi di norme giuridiche in via di formazione.
una analisi precisa sul ruolo della moneta e stato .
e necessario dare concrete speranze prima che la situazione degeneri.
Vorrei evitare di creare delle nuove sezioni, come già accaduto, dove poi non ci scrive nessuno.
Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
aaaaaa42
apri un nuovo topic e chi vuole/ ha idee in merito / condivide ci scrive.... no?
apri un nuovo topic e chi vuole/ ha idee in merito / condivide ci scrive.... no?
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Re: Der Spiegel:Beppe Grillo è l’unico leader anti Merkel
cerchiamoci di capirci
oggi si apre una nuova epoca
la rete deve dare risposte politiche ADESSO e SUBITO.
per fare questo serve un SALTO POLITICO e ORGANIZZATIVO della rete complessivamente.
lasciando l' attuale struttura libera di questa parte del forum io metterei in cima una gabbia con i 3 post da me indicati che devono diventare IMMEDIATAMENTE proposte politiche ed organizzative.
immediatamente anche perchè ci sono gia scadenza 18 maggio manifestazione a Roma e assemblea di SEL per apertura nuovo cantiere e alba per nuovo soggetto politico,
inoltre mia proposta nominiamo un vero ministro degli esteri di questo forum
che con qualche ambasciatore si metta in contatto con altri forum e altri movimenti retticolari
ma tutto parte da idee-programma- capacità di trasformare e cambiare la realta.
cerchiamo di capirci oggi si apre una nuova epoca...
il deputato mi son er meio del pd o del pdmenoelle o servire il pollo ( monti) va a prendere un caffe arriva il cameriere licenziato da cantu o da pordenone e lo ammazza.
QUESTA E LA SITUAZIONE !!!
oggi si apre una nuova epoca
la rete deve dare risposte politiche ADESSO e SUBITO.
per fare questo serve un SALTO POLITICO e ORGANIZZATIVO della rete complessivamente.
lasciando l' attuale struttura libera di questa parte del forum io metterei in cima una gabbia con i 3 post da me indicati che devono diventare IMMEDIATAMENTE proposte politiche ed organizzative.
immediatamente anche perchè ci sono gia scadenza 18 maggio manifestazione a Roma e assemblea di SEL per apertura nuovo cantiere e alba per nuovo soggetto politico,
inoltre mia proposta nominiamo un vero ministro degli esteri di questo forum
che con qualche ambasciatore si metta in contatto con altri forum e altri movimenti retticolari
ma tutto parte da idee-programma- capacità di trasformare e cambiare la realta.
cerchiamo di capirci oggi si apre una nuova epoca...
il deputato mi son er meio del pd o del pdmenoelle o servire il pollo ( monti) va a prendere un caffe arriva il cameriere licenziato da cantu o da pordenone e lo ammazza.
QUESTA E LA SITUAZIONE !!!
Chi c’è in linea
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